Secondo l'Onu la Striscia di Gaza è "inabitabile". "Il ritiro dei fondi dall'Unrwa è pericoloso e porterebbe al collasso del sistema umanitario a Gaza, con conseguenze umanitarie e sui diritti umani di vasta portata nei territori palestinesi occupati e in tutta la regione", hanno spiegato i responsabili di diversi organismi delle Nazioni Unite. Una delegazione di alti esponenti di Hamas è attesa al Cairo per incontrare il capo dell'intelligence egiziana per discutere dell'accordo di tregua per gli ostaggi
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Tagliare i finanziamenti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) avrà "conseguenze catastrofiche" per Gaza: lo hanno affermato oggi in una dichiarazione congiunta i responsabili di diversi organismi delle Nazioni Unite. "Il ritiro dei fondi dall'Unrwa è pericoloso e porterebbe al collasso del sistema umanitario a Gaza, con conseguenze umanitarie e sui diritti umani di vasta portata nei territori palestinesi occupati e in tutta la regione", si legge nella dichiarazione dei capi delle organizzazioni che formano la Commissione permanente inter-agenzie delle Nazioni Unite.
Una delegazione di alti esponenti di Hamas è attesa oggi al Cairo dove dovrebbe incontrare il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel per discutere dell'accordo di tregua per gli ostaggi.
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Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati
È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. LEGGI L'ARTICOLO
Sentenza Onu su Israele, quali sono le misure urgenti imposte dall’Aja e cosa succede ora
I provvedimenti sono in tutto sei, indirizzati soprattutto a prevenire azioni considerate tipiche di un "genocidio" nei confronti dei palestinesi. Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilità di appello. C’è però una contraddizione: la Corte non ha i mezzi e gli strumenti per imporre concretamente le misure decretate. LA DECISIONE
Houthi rivendicano attacco a mercantile Usa in Mar Rosso
I ribelli Houthi dello Yemen hanno affermato di aver attaccato "una nave mercantile statunitense" nel Golfo di Aden con diversi missili navali, dopo che gli Stati Uniti hanno effettuato un nuovo bombardamento sulle postazioni degli insorti per distruggere un missile che doveva essere lanciato nel Mar Rosso. Il portavoce militare degli Houthi Yahya Sarea ha identificato la nave presa di mira come KOI e ha detto che era diretta verso un porto israeliano, quindi i ribelli hanno lanciato "diversi missili navali appropriati che hanno colpito direttamente la nave", ha detto in televisione. Il cargo KOI, battente bandiera liberiana, era partito 20 giorni fa dal porto degli Emirati Arabi Uniti di Jebel Ali ed era diretto ad attraversare il Canale di Suez, secondo quanto riportato da diverse piattaforme di tracciamento marittimo. Sarea ha aggiunto che questa nuova azione e' arrivata "poche ore" dopo che gli Houthi hanno lanciato un'altra raffica di missili contro il cacciatorpediniere statunitense USS Gravely (DDG 107) nel Mar Rosso, che secondo il Comando centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) sono stati intercettati dalla nave da guerra che non ha riportato danni. L'azione contro la KOI e' stata anche "in risposta all'aggressione statunitense e britannica" contro lo Yemen, secondo Sarea, che ha avvertito che gli Houthi "non esiteranno a condurre operazioni militari complete ed efficaci come ritorsione per qualsiasi follia" di Gran Bretagna e Stati Uniti.
Nave commerciale colpita da un missile a largo dello Yemen
Un missile lanciato dallo Yemen ha colpito una nave mercantile al largo delle coste del paese, ha reso noto oggi la società britannica di sicurezza marittima Ambrey. "Secondo quanto riferito, una nave mercantile è stata presa di mira con un missile mentre era in viaggio... a sud-ovest di Aden, nello Yemen", ha affermato la Ambrey, aggiungendo che "la nave ha segnalato un'esplosione" a bordo.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA
Netanyahu: "No accordo su ostaggi a ogni costo, ci sono linee rosse"
Israele non accetterà un accordo sugli ostaggi ''a ogni costo'' perché ci sono delle ''linee rosse'' che non vogliamo che siano oltrepassate. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un videomessaggio. ''Stiamo lavorando per ottenere un altro accordo per liberare i nostri prigionieri, ma sottolineo non ad ogni costo'', ha detto Netanyahu. ''Abbiamo delle linee rosse - continua - tra cui: non porremo fine alla guerra, non ritireremo l'Idf dalla Striscia, non rilasceremo migliaia di terroristi'', ha aggiunto.
Il primo ministro israeliano ha affermato che oltre a lavorare per liberare gli ostaggi, Israele si sta impegnando per raggiungere gli altri suoi obiettivi nella guerra: ''l’eliminazione di Hamas e garantire che Gaza non rappresenti mai più una minaccia''.
Israele: sventato attacco all'ambasciata a Stoccolma
L'ambasciata di Israele a Stoccolma e' stata l'obiettivo di un tentativo di attacco, ha dichiarato l'ambasciatore, dopo che gli artificieri hanno distrutto quello che la polizia svedese ha definito "un oggetto pericoloso". La polizia ha detto che l'ordigno "vivo" era stato trovato dal personale nei locali dell'ambasciata israeliana nella capitale svedese, senza specificare quale fosse l'oggetto. "Siamo stati avvisati alle 13:08 dall'ambasciata che avevano trovato un oggetto che ritenevano pericoloso", ha dichiarato Daniel Wikdahl della polizia di Stoccolma. Un'area intorno all'oggetto e' stata chiusa e Wikdahl ha aggiunto che gli artificieri nazionali sono stati chiamati sul posto e hanno deciso di distruggere l'oggetto. "L'oggetto e' stato fatto brillare dagli artificieri nazionali e la nostra valutazione e' che fosse vivo". La polizia ha aperto un'indagine, ma Wikdahl ha rifiutato di specificare quale fosse l'oggetto. I tabloid svedesi Expressen e Aftonbladet hanno riferito che si trattava di una bomba a mano, citando fonti non identificate, mentre Aftonbladet ha detto che era stata lanciata oltre la recinzione che circonda la missione ed era atterrata a terra vicino all'edificio.
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI
Usa accusa Resistenza Islamica in Iraq per uccisione militari in Giordania
La Casa Bianca ha ufficialmente accusato la 'Resistenza Islamica in Iraq' di aver ucciso, con il lancio di droni, tre militari americani nel nord della Giordania. "Crediamo che l'attacco in Giordania sia stato pianificato, finanziato e facilitato da un gruppo chiamato Resistenza Islamica in Iraq, che comprende diversi gruppi tra cui Kata'ib Hezbollah", ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale John Kirby, citando rapporti dell'intelligence.
Usa, contrari a zona cuscinetto a Gaza
Gli Usa hanno sollevato con Israele la questione della creazione di una zona cuscinetto a Gaza: lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller nel briefing quotidiano, aggiungendo che Washington si oppone a qualsiasi riduzione delle dimensioni del territorio di Gaza.
Guerra Israele-Hamas, arrivati in Italia i primi bambini palestinesi feriti
Ad accoglierli all'aeroporto di Ciampino il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I piccoli, dieci in totale, sono ora ricoverati tra l'ospedale Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze. Il generale Figliuolo: "Una bella pagina, ora altri ponti aerei col nostro Paese". LEGGI L'ARTICOLO
Usa: colpito missile Houthi che minacciava aerei americani
Gli Stati Uniti hanno distrutto un missile appartenente ai ribelli Houthi che rappresentava una "minaccia imminente" per gli aerei americani. Lo ha detto il Comando Centrale in una dichiarazione sui social media.
Blitz israeliano in ospedale di Jenin: militari travestiti da medici e donne
Le forze speciali israeliane, vestite da medici e pazienti, hanno fatto irruzione nella struttura sanitaria in Cisgiordania, uccidendo tre presunti terroristi palestinesi. “Crimini dell'esercito israeliano non rimarranno senza risposta” ha detto Hamas. GUARDA IL VIDEO
Netanyahu: "L'Unrwa è totalmente infiltrata da Hamas"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu sostiene che l'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi scossa da 12 casi di dipendenti affiliati ad Hamas, è "totalmente infiltrata" dall'organizzazione terroristica.
Yemen, attacco anglo-americano su roccaforte Houthi nel nord
La coalizione anglo-americana contro il governo yemenita filo-iraniano incarnato dagli Houthi ha bombardato postazioni militari nella regione settentrionale di Saada, roccaforte delle stesse forze Houthi. Lo riferiscono media panarabi citando fonti della sicurezza yemenite.
Incontro a Beirut tra membri di Hamas e Fatah
Rappresentanti di Hamas e di Fatah, il partito del presidente palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen), si sono incontrati oggi a Beirut, in Libano, per migliorare l'azione di coordinamento politico tra le due forze antagoniste palestinesi. Lo riferiscono media di Beirut, secondo cui il raro incontro è avvenuto presso la sede dell'ambasciata di Palestina nella capitale libanese, alla presenza di numerosi dignitari di Hamas e Fatah in Libano. L'ufficio stampa di Hamas a Beirut ha confermato all'ANSA l'avvenuta riunione con membri di Fatah.
Bombardamenti israeliani nel sud del Libano
L'artiglieria e l'aviazione israeliane hanno bombardato il sud del Libano, prendendo di mira località a ridosso del fronte di guerra con gli Hezbollah, alleati dell'Iran e di Hamas. Lo riferiscono media libanesi, secondo cui nel pomeriggio sono state bombardate le località di Beit Lif, Blida, Deir Mimas, Marun Ras, Kfar Kila e Tiri, nel settore centrale e orientale della linea di demarcazione tra i due paesi
Onu: "La Striscia di Gaza è diventata inabitabile"
La metà degli edifici della Striscia di Gaza sono danneggiati e il territorio palestinese è "inabitabile", dopo quattro mesi di guerra condotta da Israele contro il movimento islamico Hamas. Lo ha stimato oggi l'Onu. Ci vorranno decine di miliardi di dollari per rendere nuovamente vivibile la stretta striscia di terra, sottolinea un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad).
Israele, un altro soldato morto a Gaza, bilancio sale a 224
Israele ha annunciato la morte di un altro soldato - il maggiore Yitzhar Hoffman, 36 anni - nel corso di combattimenti avvenuti nel nord della striscia di Gaza. Sale cosi' a 224 il numero complessivo dei militari israeliani caduti dopo l'inizio delle operazioni terrestri nella striscia di Gaza, alla fine di ottobre.
Fonte Israele a Nbc: "Indicazioni che accordo ostaggi procede"
Un alto funzionario israeliano ha riferito all'emittente americana Nbc News che "ci sono forti indicazioni" che l'accordo sugli ostaggi, mediato a Parigi da Usa Qatar ed Egitto con le parti, stia andando avanti, anche se non c'è ancora il via libera del governo a Gerusalemme. Lo ha riferito Times of Israel aggiungendo che il Gabinetto di guerra israeliano deve ancora esaminare i termini dell'intero accordo, nonostante ne abbia già discusso. Il premier Benyamin Netanyahu - ha fatto sapere la tv israeliana Canale 14 - ha intanto visto una rappresentanza delle famiglie degli ostaggi ancora a Gaza ribadendo "il suo impegno a riportare tutti a casa" e che i dettagli della possibile intesa devono restare riservati in modo che ci si possa lavorare. Secondo la stessa fonte, Netanyahu si sarebbe però opposto alla richiesta di questo gruppo di famiglie di considerare il rilascio degli ostaggi prioritario rispetto alla necessità di portare avanti la guerra.
Lapid: pronto a entrare in governo se Ben-Givr lascia
Il capo dell'opposizione, Yair Lapid, è disposto ad unirsi al governo di emergenza del primo ministro Benjamin Netanyahu per sostituire il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, l'ha detto l'ex primo ministro a Canale 12. Ben-Gvir aveva minacciato di lasciare il governo se la proposta per lo scambio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, che aveva definito "negligente", fosse andata avanti.
Netanyahu incontra famiglie ostaggi: "Facciamo il possibile"
Il primo ministro israeliano Banjamin Netanyahu ha incontrato a Gerusalamme 26 rappresentanti di 18 famiglie di ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. "Stiamo facendo tutto il possibile. Vi chiedo di capire che siamo veramente impegnati nel pieno senso della parola", ha detto loro. "Stiamo facendo uno sforzo reale, non per avere visibilità, ma con l'impegno di restituire tutti. Il pensiero è per tutti, lo sforzo è per tutti", ha affermato Netanyahu.
Centinaia di camion di aiuti per Gaza in coda al valico di Rafah
Centinaia di camion con aiuti umanitari destinati alla popolazione della Striscia di Gaza si sono accumulati al valico di Rafah da parte egiziana, e altre centinaia ad Al-Arish e Sheikh Zuweid. Lo fanno sapere fonti della sicurezza e della Mezzaluna Rossa, precisando che i transiti si sono drasticamente ridotti a causa dell'interruzione delle ispezioni al valico di Kerem Shalom, dove i parenti degli ostaggi di Hamas hanno protestato per diversi giorni, e per le lente procedure di ispezione al valico di frontiera di Al-Awja, nel Sinai centrale. Le autorità egiziane continuano a tenere aperto il valico terrestre di Rafah con Gaza per far passare, in uscita, aiuti umanitari, alimentari, medici e carburante, e in entrata palestinesi feriti e malati, persone con doppia cittadinanza, stranieri e membri di organizzazioni umanitarie. Oggi da Rafah sono transitati 80 camion, tra cui 4 autocisterne, consegnati all'Unrwa e alla Mezzaluna Rossa palestinese. Per quanto riguarda gli ingressi, l'Egitto ha accolto oggi 86 tra feriti e malati di tumore che saranno curati negli ospedali egiziani, e i loro accompagnatori. Saranno distribuiti tra Al-Arish, Sheikh Zuwayed, il complesso medico di Suez e Ismailia e l'ospedale Al-Hayat e Port Fouad a Port Said. Ieri, due feriti sono deceduti all'ospedale di Al-Arish, e uno dei corpi è stato consegnato alla famiglia all'interno della Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Usciti dalla Striscia anche 86 stranieri tra cui un italiano membro della Croce Rossa internazionale.
Guardie rivoluzionarie Iran a Usa, non abbiamo paura
Il Comandante in capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), Hossein Salami, ha affermato che l'Iran non cerca la guerra, ma non ne ha nemmeno paura. Lo scrive l'agenzia iraniana Irna. Rivolgendosi al Congresso nazionale per la commemorazione dei 24.000 martiri di Teheran, Hossein Salami ha respinto le minacce degli Stati Uniti contro l'Iran nel mezzo delle crescenti tensioni per la morte di tre forze americane. "Sentiamo parole minacciose da parte di funzionari americani", ha detto. "Ci avete messo alla prova e ci conosciamo, non lasceremo nessuna minaccia senza risposta". Le basi militari statunitensi nella regione hanno subito più di 160 attacchi dal 7 ottobre. Domenica un attacco di droni lungo il confine tra Giordania e Siria ha ucciso tre soldati americani. Gli Stati Uniti hanno affermato che risponderanno adeguatamente al "gruppo sostenuto dall'Iran" responsabile dell'attacco. L'Iran, da parte sua, ha rifiutato qualsiasi collegamento con l'attacco, affermando che avrebbe intrapreso un'azione in caso di aggressione da parte degli Stati Uniti. "Non cerchiamo la guerra, ma non ne abbiamo nemmeno paura", ha affermato il generale Salami, aggiungendo: "Non siamo guerrafondai, ma difendiamo noi stessi e la nostra gloria".
Colloquio ministri Esteri saudita-iraniano su Gaza
I ministri degli Esteri di Arabia Saudita e Iran, Faisal Bin Farhan e Hossein Amirabdollahian, hanno avuto un colloquio telefonico sugli "ultimi sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza e le loro ripercussioni sulla sicurezza e sul piano umanitario". Lo ha riferito Riad.
Guterres: Unrwa spina dorsale risposta umanitaria a Gaza
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha definito l'Unrwa "la spina dorsale di tutta la risposta umanitaria a Gaza". Diversi Paesi, tra cui l'Italia, hanno sospeso i fondi all'agenzia per i palestinesi a causa delle accuse di coinvolgimento nell'attacco di Hamas rivolte ad alcuni suoi dipendenti da Israele. "Ieri ho incontrato i donatori per ascoltare le loro preoccupazioni e per delineare i passi che stiamo adottando per affrontarle", ha fatto sapere Guterres.
Medioriente, nei prossimi giorni nuova visita di Blinken
Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, si recherà in Medio Oriente nei prossimi giorni, segnando la sua quinta visita nella regione dal 7 ottobre. Lo si apprende da fonti Usa.
Militari israeliani: raid contro obiettivi Hezbollah nel sud del Libano
Le forze israeliane (Idf) hanno confermato nuovi raid contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. I jet israeliani hanno colpito una struttura del 'Partito di Dio' guidato da Hasan Nasrallah nella zona di Rachaf, nel distretto di Bint Jbeil, hanno reso noto le Idf via X. Confermati anche attacchi dell'artiglieria contro nelle aree di Aalma ech Chaab, nel distretto di Tiro, e Aytaroun, nella zona di Bint Jbeil.
Fonte: confidente di Netanyahu in Usa per vedere Sullivan
Il ministro israeliano per gli Affari Strategici, Ron Dermer, stretto alleato del premier Benjamin Netanyahu, vedra' alla Casa Bianca il consigliere per la Sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan, e altri esponenti dell'amministrazione Biden, per colloqui sul conflitto a Gaza e sui piani dello Stato ebraico per il dopoguerra. Lo ha riferito una fonte vicina al dossier.
Dg Oms: "Da stop fondi a Unrwa conseguenze catastrofiche per Gaza"
"La decisione di vari Paesi di sospendere i fondi per la Unrwa", l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, a causa del presunto coinvolgimento di alcuni suoi membri nella strage di Hamas del 7 ottobre, "avrà conseguenze catastrofiche per la popolazione di Gaza". E' il monito lanciato oggi in conferenza stampa dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. La Unrwa rappresenta "il maggiore fornitore di aiuti umanitari in questa crisi" mediorientale, ha ricordato il Dg Oms. "Nessun'altra realtà ha la capacità di fornire in tutta la sua portata l'assistenza di cui 2,2 milioni di persone a Gaza hanno urgente bisogno. Chiediamo che questi annunci vengano riconsiderati", è l'appello del numero uno dell'agenzia Onu per la salute.
Oms: "La popolazione muore di fame a Gaza"
La popolazione di Gaza "sta morendo di fame". Lo ha denunciato il direttore del programma per le emergenze sanitarie dell'Organizzazione mondiale della sanità, Michael Ryan, dopo che i principali Paesi donatori hanno annunciato la sospensione dei loro aiuti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "Questa è una popolazione che sta morendo di fame. Questa è una popolazione che è spinta sull'orlo del baratro", ha detto Ryan durante una conferenza stampa a Ginevra.
Media, Erdogan in visita in Egitto il 14 febbraio
Sarebbe in programma per il 14 febbraio una visita in Egitto del leader turco Recep Tayyip Erdogan, la prima da molti anni. Lo anticipa il sito di notizie Middle East Eye che cita due fonti turche informate sugli sviluppi tra Turchia ed Egitto. La scorsa estate i due Paesi hanno nominato i rispettivi ambasciatori dopo anni di rapporti segnati da forti tensioni.
Israele: "A Rafah esecuzione mirata di un cambiavalute"
Un'automobile con tre persone a bordo e' stata centrata a Rafah (nel sud della striscia di Gaza) e distrutta da un attacco aereo israeliano. Lo riferiscono fonti locali secondo cui i passeggeri sono rimasti uccisi. Secondo la radio militare l'obiettivo era un 'importante cambiavalute, al servizio della Jihad islamica'.
Proteste contro aiuti a Gaza, arresti a valico Nitzana
Diverse manifestanti sono stati arrestati dalla polizia israeliana durante scontri al valico di Kerem Shalom, mentre tentavano di bloccare l'ingresso a Gaza dei camion con gli aiuti umanitari. Non è chiaro quanti siano i fermati: secondo la stampa locale, sono tra i 18 e i 40. L'area è stata dichiarata 'zona militare chiusa' dalle forze armate (Idf) proprio per impedire le proteste che negli ultimi giorni hanno bloccato il valico, chiedendo che gli aiuti siano bloccati fino alla liberazione degli ostaggi. Manifestazioni analoghe sono state inscenate anche al valico di Nitzana, tra Israele ed Egitto, e anche quella zona e' stata dichiarata zona militare chiusa dall'Idf.
Crosetto: "Da Italia nave per durata missione Mar Rosso"
"Stiamo discutendo e stiamo partecipando, si tratta di una decisione" quella sul comando della missione nel Mar Rosso "di cui si parlerà probabilmente domani al Consiglio europeo. C'è offerta della Grecia. Noi come Italia abbiamo detto che siamo disposti a partecipare offrendo una nave per tutta la durata della missione, che significa non una nave sola ma piu' navi che si alterneranno". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al termine del Consiglio informale Difesa dell'Ue, rispondendo a una domanda sul comando della missione nel Mar Rosso. "È una missione molto importante per l'Ue perche' l'incidenza sulla nostra economia di quello che sta accadendo non si è ancora sviluppata al massimo ma puo' essere esiziale in un momento in cui molti Paesi hanno gia' un periodo di crisi industriale. Si apre un nuovo fronte ma l'Europa sta rispondendo in modo rapido e, penso, anche in modo serio", ha aggiunto.
Borrell: "Ruolo Unrwa insostituibile, va preservato"
"È fondamentale preservare il ruolo insostituibile di Unrwa nella fornitura di aiuti umanitari a Gaza, come sottolineato dal coordinatore delle Nazioni Unite, Kaag. L'ambasciatore americano all'Onu lo ha detto bene: anche se è necessaria un'indagine, non dobbiamo lasciare che le accuse offuscano l'indispensabile e grandioso lavoro dell'Unrwa". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
Bozza di accordo, scarcerati 3 prigionieri palestinesi per ogni ostaggio rilasciato
La liberazione di tutti i civili tenuti da Hamas a Gaza durante un primo cessate il fuoco di sei settimane. La scarcerazione di tre detenuti palestinesi - e non di 100-250 come riportato da diversi media nei giorni scorsi - per ogni ostaggio israeliano che sarà rilasciato. Infine, un riposizionamento temporaneo delle truppe israeliane lontano dalle aree più popolate di Gaza e un significativo aumento del flusso di aiuti umanitari nell'enclave. Sono i punti fondamentali della bozza di accordo proposta dai Paesi mediatori ovvero Stati Uniti, Egitto e Qatar, accettati in linea di principio da Israele e che Hamas sta ancora valutando, secondo funzionari a conoscenza dei negoziati.
Nel documento di due o tre pagine si parla quindi di pause successive alla prima tregua di sei settimane, durante le quali verrebbero rilasciati i militari israeliani e i corpi degli ostaggi morti in prigionia, nella speranza dei negoziatori che ulteriori proroghe possano portare a una cessazione permanente dei combattimenti che vanno avanti ormai da quattro mesi. Secondo Israele, a Gaza si contano ancora 109 ostaggi, tra cui anziani, bambini e alcuni americani, insieme ai corpi di 27 persone.
La cornice dell'intesa, che l'Egitto ha trasmesso ai leader di Hamas che si ritiene si trovino ancora nella Striscia, è stata finalizzata domenica a Parigi alla presenza del capo del Mossad, David Barnea, di quello dello Shin Bet, Ronen Bar, del direttore della Cia, William Burns, del capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel e del primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Quest'ultimo, al termine dei negoziati nella capitale francese, è volato a Washington per incontrare il segretario di Stato, Antony Blinken, ed il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. Secondo una dichiarazione della Casa Bianca rilasciata al termine dei colloqui, Sullivan "ha auspicato che Hamas faccia tutti gli sforzi possibili per garantire il rilascio degli ostaggi senza indugio".

©Ansa
Medioriente, Wafa: 15 palestinesi arrestati in Cisgiordania
Oggi in Cisgiordania sono stati arrestati 15 palestinesi. Ne dà notizia l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che le forze israeliane hanno fermato tre persone a Qalqilya, altre tre a Nablus e altre quattro a Betlemme. Un uomo è stato arrestato anche nel campo di Qalandia, a nord di Gerusalemme est, e altri tre in altre zone di Gerusalemme. I soldati israeliani hanno arrestato infine una persona nel villaggio di Kharbatha Bani Harith, a ovest di Ramallah.
Hamas: "26.900 morti a Gaza dall'inizio della guerra"
Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che almeno 26.900 persone sono state uccise nell'enclave da quando è scoppiata la guerra con Israele il 7 ottobre. L'ultimo bilancio comprende 150 morti nelle ultime 24 ore, riferisce una dichiarazione del ministero aggiungendo che 65.949 persone sono state ferite nella Striscia dall'inizio dei combattimenti.
Medioriente, Hezbollah rivendicano attacco contro postazione israeliana
Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato stamani un attacco con razzi su una postazione militare israeliana in Alta Galilea. Lo si apprende da un comunicato dello stesso movimento sciita alleato dell'Iran. L'attacco, si afferma, è avvenuto nei pressi della postazione israeliana di Tallet Tayhat, di fronte alla località libanese di Mays al Jabal, nel settore orientale della linea blu di demarcazione tra i due paesi.
Israele, ex capo dello staff di Netanyahu patteggia una condanna
Ari Harow, ex capo di gabinetto del premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha patteggiato una condanna a sei mesi di servizi sociali e 700 mila shekel per frode e abuso di fiducia in cambio della testimonianza contro il capo di governo. Harow è stato accusato di aver intascato fondi da una società di consulenza che avrebbe dovuto vendere una volta diventato capo dello staff di Netanyahu nel 2014. In cambio della pena leggera, ha accettato di fornire informazioni sui cosiddetti casi 1000 e 2000, che vedono l'incriminazione di Netanyahu per frode e abuso di fiducia con l'accusa di aver ricevuto doni illeciti da benefattori milionari e aver negoziato un accordo con l'editore di Yedioth Ahronoth, Arnon Mozes, per avere una copertura più favorevole in cambio di azioni contro un quotidiano rivale.
Medioriente, Idf: effettuati raid aerei in Siria e Libia
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno eseguito raid aerei nella notte contro posizioni dell'esercito siriano nell'area di Daraa, nel sud della Siria, in risposta a un lancio di razzi contro le Alture del Golan. Lo ha riferito il Times of Israel, precisando che i tre razzi partiti dalla Siria sono caduti su zone disabitate senza provocare danni a cose o persone. Stamane, intanto, diversi proiettili sono stati sparati dal Libano contro le località israeliane di Menara e Kfar Yuval, anche in questo caso senza provocare danni. Le Idf, in risposta, hanno sparato colpi d'artiglieria sul Libano meridionale per impedire eventuali nuovi attacchi di Hezbollah.
Medioriente, Onu: preoccupazione per possibile allargamento conflitto dopo
Il portavoce del segretario generale dell'Onu Stéphane Dujarric ha espresso preoccupazione per la possibilità di un allargamento del conflitto dopo gli attentati in Giordania che hanno causato la morte di tre soldati americani, ai quali, ha fatto sapere il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha deciso come rispondere. "Siamo molto preoccupati per gli scontri a fuoco, l'attività in aumento che abbiamo visto nella regione, in Giordania, in Siria, in Iraq e altrove. Tutto ciò aumenta i rischi di un'escalation del conflitto, che è l'ultimo cosa che vogliamo vedere", ha dichiarato Dujarric durante una conferenza stampa quando gli è stato chiesto della decisione di Biden. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che il suo governo ha già deciso come rispondere all'attacco perpetrato domenica contro le truppe americane in Giordania, che ha provocato tre morti e una quarantina di feriti, e di cui ha accusato l'Iran, pur raccomandando di non espandere il conflitto nella regione dopo l’aumento delle tensioni a seguito della guerra tra Israele e Hamas. L’Iran, dal canto suo, ha preso le distanze dall’attacco. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce oggi alle 11 locali, le 17 in Italia, per discutere della situazione in Medio Oriente. A renderlo noto su X è la presidenza di turno francese dell'esecutivo Onu. Il Consiglio affronterà anche il tema della sentenza della Corte internazionale di giustizia, interpellata dal Sudafrica.
Medioriente, governo Gaza: bilancio morti quasi a 27mila
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che 26.900 persone sono state uccise, soprattutto donne, bambini e adolescenti, nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese. Secondo Hamas, i feriti dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre sono stati 65.949 persone.
Medioriente, tagli a Unrwa: Norvegia allerta donatori su "conseguenze"
La Norvegia, uno dei principali donatori dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), ha esortato i Paesi che hanno tagliato i finanziamenti all'agenzia Onu a considerare le "conseguenze" delle loro azioni sulla popolazione di Gaza. Lo ha detto all'agenzia Reuters il
suo ministro degli Esteri. Il Paese scandinavo aveva gia' annunciato che manterrà i suoi finanziamenti all'Unrwa, nonostante le accuse di Israele secondo cui alcuni membri del suo staff hanno partecipato al massacro di Hamas del 7 ottobre contro Israele.
Medioriente, Unicef stima 19mila bimbi rimasti orfani o soli a Gaza
L'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia afferma che la sua più grande preoccupazione su Gaza riguarda circa 19.000 bambini rimasti orfani o soli senza alcun adulto che si prenda cura di loro. Lo scrive la Bbc che ha intervistato Jonathan Crick, capo delle comunicazioni di Unicef Palestina. "Molti di questi bambini sono stati ritrovati sotto le macerie o hanno perso i genitori nel bombardamento della loro casa", afferma Crick da Rafah. Altri sono stati trovati ai checkpoint israeliani, negli ospedali e per le strade. "I più piccoli molto spesso non riescono a dire il loro nome e anche i più grandi sono solitamente sotto shock".
Medioriente, il capo dei pasdaran agli Usa: "Non lasceremo le minacce senza risposta"
L'Iran ha avvertito gli Stati Uniti che "non lascerà alcuna minaccia senza risposta" di fronte all'aumento delle tensioni in Medio Oriente e delle accuse di Washington contro Teheran per il raid compiuto nei giorni scorsi contro le truppe americane in Giordania e rivendicato dalle milizie sciite in Iraq.
"A volte i nemici minacciano e anche in questi giorni sentiamo minacce da parte di funzionari statunitensi", ha dichiarato il capo dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami, citato dall'agenzia di stampa Tasnim. "Non cerchiamo una guerra, ma non abbiamo paura della guerra", ha aggiunto Salami, insistendo sul fatto che "la Palestina è sulla via della vittoria" e che "i sionisti non possono mantenere il loro piccolo territorio in guerra per mesi e finiranno per perdere".
In precedenza l'ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, ha annunciato che la Repubblica islamica "darà una risposta ferma ai nemici" in caso di attacco contro il Paese.
Borrell: "Spero nel lancio della missione nel Mar Rosso il 17 febbraio"
Sul tavolo dei ministri della Difesa riuniti a Bruxelles vi è "la creazione di una nuova missione della Marina dell'Unione europea per partecipare alla scorta delle navi mercantili nel Mar Rosso. Si deciderà ad affrontare gli attacchi degli Houthi. Sono sicuro che sarà deciso. Non tutti i membri dello Stato saranno disposti a partecipare, ma nessuno ostacolerà quelli che non vogliono partecipare, devono semplicemente mettersi da parte e lo faremo molto rapidamente. Spero che il 17 di questo mese la missione possa essere lanciata". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio informale Difesa. "Dobbiamo decidere quale Paese assumerà il comando. Le forze di comando, dove sarà il quartier generale e quali saranno le risorse della Marina che gli Stati membri metteranno a disposizione", ha aggiunto.
Si intensifica l'attività dell'esercito a nord di Gaza e a Khan Yunis
L'esercito israeliano ha proseguito anche nelle ultime ore una intensa attivita' nel nord della Striscia di Gaza, nel settore centrale e anche a Khan Yunis, principale citta' nel settore sud. Lo ha riferito il portavoce militare. Nel settore nord di Gaza - in particolare nel campo profughi di Shati - sono stati eliminati diversi miliziani di Hamas. Dieci miliziani della Jihad islamica - ha proseguito il portavoce - sono stati catturati all'interno di una scuola in cui avevano cercato rifugio. A Khan Yunis e' stato distrutto un sito militare di Hamas utilizzato per tendere agguati alle forze israeliane.

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Arabia Saudita e Kuwait: "Evitare l'escalation nel Mar Rosso"
"L'importanza di mantenere la sicurezza e la stabilità della regione del Mar Rosso e di rispettare il diritto alla navigazione marittima" nell'ottica di "preservare gli interessi del mondo intero" è stata sottolineata da Arabia Saudita e Kuwait in una nota congiunta diffusa al termine della visita a Riad dell'emiro Mishal Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah.
Nel comunicato i due Paesi hanno chiesto "moderazione" e, riferendosi sempre agli attacchi degli Houthi, di "evitare un'escalation alla luce degli eventi a cui sta assistendo la regione".
Per quanto riguarda la questione yemenita, Arabia Saudita e Kuwait hanno sottolineato l'importanza di sostenere pienamente gli sforzi internazionali e regionali per raggiungere una soluzione politica globale alla crisi. Sulla guerra "brutale" a Gaza, infine, i due Paesi hanno espresso la loro "profonda preoccupazione per la catastrofe umanitaria", sottolineando la necessità di fermare le operazioni militari nei Territori palestinesi e di proteggere i civili in conformità con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario.
Khamenei: "Gli Stati islamici taglino i legami con Israele"
"I leader dei Paesi islamici si riuniscono e rilasciano dichiarazioni sulla crisi di Gaza, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco tra i sionisti e i palestinesi, ma non è una mossa giusta, perché il cessate il fuoco non è di loro competenza ed è nelle mani del male e del nemico (Israele), che non vuole cessare il fuoco", ha dichiarato il leader iraniano Ali Khamenei. "Un passo efficace che rientra nell'autorità degli Stati musulmani è quello di smettere di aiutare o sostenere il regime sionista", ha aggiunto Khamenei, citato dalla Tv di Stato, sottolineando: "Questi Stati dovrebbero tagliare i loro legami politici ed economici con il regime per tagliare le sue arterie vitali. Se si accordano su questa misura, il nemico sarà indebolito e non potrà far altro che ritirarsi dal campo di battaglia".
Il Papa: "Troppi civili vittime inermi delle guerre"
"Domani, in Italia, si celebra la Giornata Nazionale Vittime Civili di Guerra. Al ricordo orante per quanti sono deceduti nei due conflitti mondiali, associamo anche i tanti, troppi, civili, vittime inermi delle guerre che purtroppo insanguinano ancora il nostro pianeta, come accade in Medio Oriente e in Ucraina. Il loro grido di dolore possa toccare i cuori dei responsabili delle Nazioni e suscitare progetti di pace". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale. "Quando si leggono le storie di questi giorni della guerra -ha aggiunto- c'è tanta crudeltà, tanta. Chiediamo al Signore la pace che è sempre mite, non è crudele".
Houthi: "Attaccheremo le navi militari Usa e Gb per autodifesa"
Sono "obiettivi delle nostre forze" tutte le navi da guerra americane e britanniche nel Mar Rosso e nel Mar Arabico che stanno partecipando agli attacchi contro lo Yemen. Lo ha dichiarato il portavoce dei ribelli Houthi, Yahya Saree, in un discorso televisivo in cui ha rivendicato l'attacco contro la nave da guerra americana Uss Greeley nel Mar Rosso.
"In linea con il diritto alla legittima difesa del nostro Paese e sottolineando il continuo sostegno dello Yemen alla Palestina, saranno prese di mira le navi da guerra americane e britanniche", ha affermato il portavoce, ribadendo che le forze Houthi continueranno a impedire il movimento delle navi israeliane o delle navi dirette ai porti "palestinesi occupati" finché la guerra a Gaza non finirà.
Medioriente, Biden: "Risponderemo all'Iran ma non ci sarà conflitto". VIDEO
Blitz israeliano in ospedale di Jenin: militari travestiti da medici e donne
Le forze speciali israeliane, vestite da medici e pazienti, hanno fatto irruzione nella struttura sanitaria in Cisgiordania, uccidendo tre presunti terroristi palestinesi. “Crimini dell'esercito israeliano non rimarranno senza risposta” ha detto Hamas. IL VIDEO
Belgio: "No a doppi standard a Gaza, si rispetti il diritto"
"Incoraggiamo ulteriori discussioni e negoziati, sia per liberare gli ostaggi detenuti da Hamas sia per ridurre l'intensità della violenza a Gaza come primo passo. Dico spesso che non possiamo avere due pesi e due misure: vogliamo il rispetto del diritto internazionale ovunque per tutti i Paesi, anche qui nella regione". Lo ha detto la ministra della Difesa belga, Ludivine Dedonder, aprendo l'informale Difesa a Bruxelles.
Ong: "L'Iran ha ordinato alle milizie di cessare gli attacchi alle basi Usa"
L'Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong con sede a Londra ma con ramificate fonti sul terreno, ha riferito che i Pasdaran iraniani, il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, hanno ordinato alle milizie filo-iraniane in Siria, in particolare nella regione di Deir ez-Zur, di interrompere le loro attività contro le basi statunitensi. Lo riporta il Jerusalem Post.
Medioriente, la crisi al centro riunione Consiglio Onu alle 17
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce oggi alle 11 locali, le 17 in Italia, per discutere della situazione in Medio Oriente. A renderlo noto su X è la presidenza di turno francese dell'esecutivo Onu. Il Consiglio affronterà anche il tema della sentenza della Corte internazionale di giustizia, interpellata dal Sudafrica.
Onu: "Preoccupazione per possibile allargamento del conflitto dopo gli attentati in Giordania"
Il portavoce del segretario generale dell'Onu Stéphane Dujarric ha espresso preoccupazione per la possibilità di un allargamento del conflitto dopo gli attentati in Giordania che hanno causato la morte di tre soldati americani, ai quali, ha fatto sapere il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha deciso come rispondere. "Siamo molto preoccupati per gli scontri a fuoco, l'attività in aumento che abbiamo visto nella regione, in Giordania, in Siria, in Iraq e altrove. Tutto ciò aumenta i rischi di un'escalation del conflitto, che è l'ultimo cosa che vogliamo vedere", ha dichiarato Dujarric durante una conferenza stampa quando gli è stato chiesto della decisione di Biden.
Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che il suo governo ha già deciso come rispondere all'attacco perpetrato domenica contro le truppe americane in Giordania, che ha provocato tre morti e una quarantina di feriti, e di cui ha accusato l'Iran, pur raccomandando di non espandere il conflitto nella regione dopo l’aumento delle tensioni a seguito della guerra tra Israele e Hamas. L’Iran, dal canto suo, ha preso le distanze dall’attacco.
Houthi, lanciati missili su una nave militare Usa in Mar Rosso
" Le nostre forze navali hanno lanciato missili navali contro il cacciatorpediniere americano Uss Gravely nel Mar Rosso": ha dichiarato il gruppo yemenita Houthi, sostenuto dall'Iran. Lo riporta il sito del canale televisivo di proprietà degli Houthi,Al Masirah. In precedenza il Comando americano Centcom aveva reso noto di avere abbattuto un missile da crociera antinave lanciato dagli Houthi.
I vertici di Hamas attesi al Cairo, valuteranno la proposta di tregua
Una delegazione di alti esponenti di Hamas è attesa stamane al Cairo dove dovrebbe incontrare il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel per discutere dell'accordo di tregua per gli ostaggi. Ieri infatti il gruppo islamista aveva confermato di aver ricevuto la proposta e di volerla esaminare. La proposta di tregua mediata dal Qatar, che è stata presentata ad Hamas dopo i colloqui a Parigi con Israele, sarebbe composta da tre fasi, durante le quali tutti gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza dal 7 ottobre verrebbero rilasciati in cambio di un certo numero detenuti palestinesi in carcere in Israele.
Guterres ha incontrato i Paesi donatori dell'Unrwa: "Ripensateci"
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha incontrato ieri al Palazzo di Vetro i rappresentanti dei Paesi maggiori donatori dell'Unrwa, l'agenzia Onu che assiste i profughi palestinesi. Lo scrive al-Jazeera citando fonti palestinesi. Guterres ha chiesto ai Paesi di non sospendere gli aiuti all'Unrwa dopo il caso dei dodici dipendenti accusati di essere coinvolti nel massacro del 7 ottobre compiuto da Hamas in Israele. I Paesi che hanno sospeso i contributi all'agenzia sono diciassette.

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Israele, altri 3 soldati morti a Gaza: bilancio ora a 223
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di 3 soldati uccisi in combattimento a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta di 3 riservisti: Netzer Simchi (30 anni), Gavriel Shani (28) e Yuval Nir (43). Il bilancio dei soldati caduti in battaglia dall'inizio della guerra è ora di 223.
Agente ritenuto ostaggio ucciso il 7 ottobre, il corpo portato a Gaza
La polizia ha annunciato la morte del sergente Ran Gvili, che era ritenuto ostaggio: il poliziotto è stato ucciso il 7 ottobre durante l'assalto di Hamas nella comunità di Alumim e il suo cadavere è stato portato a Gaza. Lo riportano i media israeliani. Gvili faceva parte del distretto di polizia del Negev, con l'accertamento della sua morte sale a 61 il bilancio degli agenti di polizia uccisi nella guerra, la maggior parte la mattina del 7 ottobre.
Medioriente, l'Iran risponderà a "ogni attacco contro i suoi interessi"
Il governo iraniano ha avvertito che risponderà con "decisione e forza" a qualsiasi attacco contro il suo territorio o i suoi interessi: è la reazione alla crescente escalation causata dalla morte di tre soldati americani in Giordania in un attacco rivendicato da milizie filo-iraniane, dopo che la Casa Bianca ha fatto sapere di star valutando "molteplici" rappresaglie. "Qualsiasi attacco contro il suolo iraniano, i suoi interessi e i suoi cittadini al di fuori del Paese riceverà una risposta forte e decisa", ha affermato l'ambasciatore iraniano all'Onu, Amir Saeid Jalil Iravani, secondo l'agenzia Irna. Iravani ha anche negato che l'Iran e gli Stati Uniti si siano scambiati messaggi tramite intermediari dopo l'attacco di droni che domenica ha ucciso tre soldati americani vicino al confine con la Siria. "Non è stato scambiato alcun messaggio", ha detto il diplomatico. Gli Stati Uniti addossano all'Iran la responsabilità dell'attacco, che ha ferito anche 40 persone. "Li ritengo responsabili nel senso che stanno fornendo armi alle persone che lo hanno fatto", ha detto il presidente americano Joe Biden. Il presidente ha assicurato di aver già deciso come rispondere alla morte dei soldati, anche se non ha fornito ulteriori dettagli. L'attacco è stato rivendicato dalla potente milizia filo-iraniana Kataib Hezbollah, il più importante gruppo filo-iraniano della Resistenza islamica in Iraq, che ieri ha annunciato la sospensione delle operazioni militari contro le postazioni degli Stati Uniti in Medio Oriente.
Israele: "Migliaia di abitanti di Gaza sono stati evacuati in un'area umanitaria sicura, cantando 'Abbasso Hamas'"
Medioriente, Usa abbattono missile lanciato da Houthi verso Mar Rosso
Un missile antinave lanciato dagli Houthi yemeniti è stato abbattuto dalle forze armate Usa. Secondo quanto riferisce il Comando Centrale degli Stati Uniti, "il 30 gennaio, intorno alle 23,30, ora di Sanaa, i militanti Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato un missile da crociera antinave dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi verso il Mar Rosso. Il missile e' stato abbattuto con successo dalla USS Gravely. Non sono stati segnalati feriti o danni".
Medioriente, Wafa: 11 civili uccisi in bombardamento israeliano a Gaza
Almeno 11 civili sono stati uccisi in un bombardamento israeliano di una casa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, che cita fonti locali. L'agenzia parla anche di feriti senza precisarne il numero.
Medioriente, Agenzie Onu: stop fondi a Unrwa catastrofico per Gaza
Tagliare i finanziamenti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) avrà "conseguenze catastrofiche" per Gaza: lo hanno affermato oggi in una dichiarazione congiunta i responsabili di diversi organismi delle Nazioni Unite. "Il ritiro dei fondi dall'Unrwa è pericoloso e porterebbe al collasso del sistema umanitario a Gaza, con conseguenze umanitarie e sui diritti umani di vasta portata nei territori palestinesi occupati e in tutta la regione", si legge nella dichiarazione dei capi delle organizzazioni che formano la Commissione permanente inter-agenzie delle Nazioni Unite