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Guerra Israele-Hamas. Qatar: "Passi avanti di Hamas e Israele verso la tregua"

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Licenziati dipendenti UNRWA accusati di contatti con Hamas
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Licenziati dipendenti UNRWA accusati di contatti con Hamas
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Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha detto che Doha ha ricevuto "un'iniziale risposta positiva" da Hamas sulla bozza di accordo stilata al vertice di Parigi aggiungendo che "anche Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco". La violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania ha raggiunto "livelli intollerabili". Lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden, annunciando le sanzioni contro quattro di loro

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Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha annunciato che Doha ha ricevuto "un'iniziale risposta positiva" da Hamas sulla bozza di accordo stilata al vertice di Parigi aggiungendo che "anche Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco".

"Israele agisce contro chiunque violi la legge in tutti i luoghi, e quindi non c'e' necessità di misure drastiche su questa questione". Così Benjamin Netanyahu respinge la mossa di Joe Biden che oggi ha firmato un ordine esecutivo per imporre sanzioni a 4 coloni estremisti in Cisgiordania. Il premier israeliano ha poi rivendicato che "la vasta maggioranza dei residenti in Giudea e Samaria sono cittadini che rispettano la legge, molti dei quali ora stanno combattendo o sono riservisti per proteggere Israele". 

Le autorità israeliane hanno rilasciato 114 detenuti palestinesi, tra cui quattro donne. Lo ha riferito il canale televisivo egiziano Al-Qahira Al-Ikhbariya, precisando che i palestinesi sono passati attraverso il valico di Kerem Shalom, al confine tra Israele e la Striscia di Gaza. L'emittente televisiva non ha però specificato se siano stati rilasciati nell'ambito di un accordo sullo scambio di prigionieri tra le parti in conflitto nell'enclave.



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Il liveblog su Israele-Hamas del 2 febbraio

Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele

Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza. L'ANALISI

Ben Gvir: Sanzioni? I coloni sono eroi, Biden ha torto

Il ministro della Sicurezza israeliano, Itamar Ben-Gvir (Potere ebraico), ha elogiato i coloni "eroici" nella Cisgiordania occupata, in seguito alle sanzioni decise dagli Usa. "E' tempo che l'America ripensi la sua politica in Giudea e Samaria. Il presidente Biden ha torto riguardo ai cittadini dello Stato di Israele e agli eroici coloni", ha affermato Ben-Gvir, che nel corso della sua carriera ha espresso il desiderio di vedere i palestinesi espulsi dalla Cisgiordania occupata. "Coloro che vengono attaccati, coloro che vengono presi a sassate nel tentativo di ferirli e ucciderli, sono gli eroici coloni della Giudea e della Samaria

Guerra in Medioriente, rischio escalation dopo gli attacchi dell'Iran: cosa sta succedendo

Si infiamma l'intera regione in seguito ai raid di Teheran in Iraq, contro una presunta sede del Mossad, e in Siria, contro una base dell'Isis. Anche il Pakistan denuncia un attacco sul suo territorio, con la Cina che invita alla calma. L'allargamento del conflitto, partito con l'attacco di Hamas e la risposta di Israele a Gaza, sembra ormai sempre più vicino. IL PUNTO

Israele-Hamas, trovato tunnel a Khan Yunis dove erano tenuti alcuni ostaggi

La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta. IL VIDEO

Cameron: 'Gb potrebbe riconoscere Stato palestinese a fine guerra'

La Gran Bretagna potrebbe riconoscere ufficialmente uno Stato palestinese dopo un cessate il fuoco a Gaza senza attendere l'esito di negoziati, che potrebbero durare anni, tra Israele e palestinesi su una soluzione a due Stati. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, in un'intervista all'Associated Press riportata sul sito dell'agenzia Usa. Cameron ha precisato che nessun riconoscimento potrebbe però arrivare finché Hamas rimane al potere a Gaza, ma che potrebbe avvenire mentre sono in corso i negoziati tra israeliani con i leader palestinesi. .

Media: "Israele valuta tagli ad aiuti umanitari a Gaza"

I ministri del gabinetto di guerra di Israele stanno valutando la possibilità di limitare la quantità di aiuti che raggiungono Gaza. Lo riporta il canale israeliano Channel 12. Secondo l'emittente, Benny Gantz, il generale centrista dell'esercito in pensione che si è unito al governo di emergenza formato dal primo ministro Benjamin Netanyahu dopo il 7 ottobre, e Gadi Eisenkot, ex capo di stato maggiore dell'esercito israeliano e osservatore del gabinetto di guerra, hanno suggerito di limitare temporaneamente gli aiuti per indebolire Hamas.

I due politici del partito di Unità Nazionale hanno avanzato la proposta negli incontri di questa settimana, riporta Channel 12, dopo aver ricevuto un rapporto dal servizio di sicurezza interna israeliano secondo cui fino al 66% degli aiuti che entrano a Gaza sono stati dirottati da Hamas. Al momento nessuna decisione definitiva e' stata presa sulla questione, ha precisato l'emittente israeliana. 

Biden: lavoriamo per soluzione due popoli due Stati

"Non solo preghiamo per la pace, ma lavoriamo attivamente per la pace, la sicurezza, la dignita' del popolo israeliano e del popolo palestinese. Lavoro giorno e notte per trovare i mezzi per portare a casa i nostri ostaggi, per alleviare la crisi umanitaria, e per portare la pace a Gaza e Israele, una pace duratura con due Stati per due popoli". Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per la 'National Prayer Breakfast', che di solito si tiene il primo giovedì di febbraio. Biden aggiunge: "Abbiamo anche lavorato per la pace, la sicurezza, e la dignita' del popolo ucraino che mostra incredibile determinazione e resilienza contro l'aggressione di Putin. Dobbiamo continuare ad aiutarli". "Stiamo combattendo - conclude Biden - contro l'aumento dell'antisemitismo e dell'islamofobia qui negli Stati Uniti e contro tutte le forme di odio, comprese quelle contro gli arabi americani e i sudamericani".

Kirby: 'Non ci sono piani per sanzioni a membri governo israeliano al momento'

"Al momento non ci sono piani di colpire con sanzioni membri del governo israeliano". Così John Kirby, portavoce del consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, afferma dopo che oggi Axios ha rivelato che l'amministrazione Biden ha considerato sanzionare alcuni degli esponenti di estrema destra del governo Netanyahu, come il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir e delle Finanze Bezalel Smotrich, che appoggiano la ricollocazione dei palestinesi da Gaza per far spazio ai coloni.  "Questa è primo gruppo di designazioni", ha poi aggiunto parlando dei quattro coloni estremisti, responsabili di violenze in Cisgiordania, contro i quali Joe Biden ha firmato oggi le sanzioni, proprio nel giorno della sua visita in Michigan dove esiste una nutrita comunità arabo americana. "Non anticiperò se vi saranno o no altri andando avanti, ma questo è un nuovo strumento da usare in modo appropriato", ha poi aggiunto. 



Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati

È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. IL PIANO IN 12 PUNTI

Mar Rosso, Borrell: "La missione navale Ue contro gli attacchi Houthi sarà avviata"

Al Consiglio Affari Esteri dell’Ue si è discusso del piano per una missione militare "forte", allargata e il più possibile partecipata. Sarà incaricata di difendere (anche con l’uso della forza) le navi mercantili sotto attacco per i raid degli Houthi, che stanno impattando sul commercio internazionale. Potrebbe partecipare anche una nave della Marina militare italiana. Tajani: “C'è stato consenso da parte di tanti Stati membri". I DETTAGLI

Houthi

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Esponente di Hamas: "Al momento non c'è accordo, siamo ancora nelle fasi iniziali"

"Al momento non c'e' accordo, siamo ancora alle fasi iniziale e non possiamo ancora parlare di un accordo". E' quanto ha dichiarato Osama Hamdan, alto esponente di Hamas in Libano, dopo che dal Qatar sono arrivate dichiarazioni riguardo a progressi nei negoziati da entrambe le parti. Parlando a Al Araby, esponente di Hamas ha poi aggiunto: "sono stati fatti diversi tentativi di raggiungere un accordo, ma sono stati sempre frustrati dall'occupazione", riferendosi agli israeliani. 

Palestina, le ragioni dietro la scelta delle chiavi come simbolo di un popolo

La determinazione di tornare a casa, nonostante le abitazioni fossero distrutte, fu ciò che spinse i palestinesi a portare con sé le chiavi quando lasciarono la loro terra dopo l'insediamento di Israele nella striscia di Gaza. Per comprendere dove nasce il simbolo scelto in rappresentanza della popolazione, bisogna tornare molto indietro. LEGGI L'ARTICOLO

Mar Rosso, Houthi: "Usa e Gb sono stati sconfitti"

Il leader del movimento Houthi nello Yemen afferma che gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito sono inutili e non hanno alcun impatto sulla loro posizione nello Yemen. Seyyed Abdulmalik aggiunge all'agenzia iraniana Irna: "I palestinesi a Gaza stanno soffrendo poichè Israele prende di mira gli ospedali con orribili atti criminali che mostrano solo la bancarotta morale e politica del regime. Il mondo è rimasto in silenzio e si è limitato a guardare mentre la popolazione di Gaza subisce le atrocita' israeliane ed è privata delle medicine e persino delle bombole di ossigeno. Gli occupanti stanno uccidendo bambini e donne con missili e munizioni americani, britannici e tedeschi a Gaza. Alcuni palestinesi sfollati stanno morendo di fame". 

Usa: "Sanzioni ai coloni è la risposta all'escalation di violenze"

L'ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti Joe Biden "è una risposta diretta al drammatico aumento delle violenze dei coloni" contro i palestinesi in Cisgiordania dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre: così il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale Usa John Kirby ha commentato le sanzioni disposte oggi dal presidente con un ordine esecutivo. 

Sentenza Onu su Israele, quali sono le misure urgenti imposte dall’Aja e cosa succede ora

I provvedimenti sono in tutto sei, indirizzati soprattutto a prevenire azioni considerate tipiche di un "genocidio" nei confronti dei palestinesi. Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilità di appello. C’è però una contraddizione: la Corte non ha i mezzi e gli strumenti per imporre concretamente le misure decretate. COSA PUO' SUCCEDERE

Gallant: "Forze Hamas a Khan Yunis sconfitte"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato che le forze di Hamas a Khan Yunis sono state sconfitte, incluso nei quartieri occidentali. In seguito a una ulteriore avanzata delle forze israeliane nella città del sud della Striscia di Gaza, 10mila combattenti di Hamas sono stati uccisi e altri 10mila feriti in totale (una settimana e mezzo fa, erano rispettivamente 9mila e 8mila). L'Idf deve ancora annunciare il pieno controllo di Khan Yunis e nei giorni scorsi aveva anticipato che sarebbero state necessarie alcune altre settimane di combattimenti. 

Usa, i nomi dei 4 coloni israeliani sanzionati

Il Dipartimento di Stato americano ha reso noto i nomi dei quattro coloni israeliani sanzionati:

- David Chai Chasdai, che secondo gli Stati Uniti ha avviato e guidato la furia del villaggio di Huwara, nel nord della Cisgiordania, lo scorso anno, durante la quale un palestinese è stato ucciso.

- Eitan Tanjil, coinvolto nell'aggressione agli agricoltori palestinesi e agli attivisti israeliani colpendoli con pietre e mazze, provocando ferite che hanno richiesto cure mediche, secondo il Dipartimento di Stato.

- Shalom Zicherman, che ha aggredito attivisti israeliani e i loro veicoli in Cisgiordania e, secondo gli Stati Uniti, li ha bloccati per strada e ha tentato di rompere i finestrini dei veicoli che passavano con attivisti a bordo.

- Yinon Levi, che, secondo Washington, guidava regolarmente gruppi di coloni dell'avamposto di Meitarim Farm che aggredivano civili palestinesi e beduini, li minacciava con ulteriore violenza se non avessero lasciato le loro case, bruciato i loro campi e distrutto le loro proprietà.

Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi

È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. L'APPROFONDIMENTO

Netanyahu a Biden: "Nessun motivo di sanzionare i coloni"

''Non c'è motivo di adottare misure straordinarie. La maggioranza assoluta dei residenti in Giudea-Samaria (Cisgiordania) sono cittadini rispettosi della legge''. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu rispondendo alla decisione del presidente americano Joe Biden di sanzionare quattro coloni. ''In questi giorni - ha aggiunto - i residenti della Giudea-Samaria sono impegnati nella difesa di Israele sia nelle unità di leva sia fra i riservisti. Israele - ha concluso - opera contro chi infrange la legge, in ogni posto''. 

Qatar: "Passi avanti di Hamas e Israele verso la tregua"

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha annunciato che Doha ha ricevuto "un'iniziale risposta positiva" da Hamas sulla bozza di accordo stilata al vertice di Parigi aggiungendo che "anche Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco". Il funzionario ha sottolineato tuttavia che l'intesa non è ancora stata completamente finalizzata e che "si sta ancora lavorando su alcuni dettagli". "Le due parti si sono accordate sulla sostanza che potrebbe portare alla prossima pausa umanitaria e speriamo che la questione venga risolta entro poche settimane", ha concluso al-Ansari secondo quanto riferisce Ynet. 

Egitto e Iran per il cessate il fuoco totale a Gaza

I ministri degli Esteri di Egitto e Iran hanno confermato, durante un colloquio telefonico, "il loro totale rifiuto di qualsiasi piano o azione finalizzato all'evacuazione dei palestinesi dai loro territori, e hanno deciso di intensificare gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco globale che consenta protezione al popolo palestinese e di accedere agli aiuti, e garantisca una sicurezza e vita stabile per loro sulla loro terra". Il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Abu Zeid, ha dichiarato che i ministri Sameh Shoukry e Hussein Amir Abdullahyane hanno discusso della situazione nella Striscia di Gaza "che richiede di lavorare su assi paralleli mirati a raggiungere un cessate il fuoco pieno e a mobilitare gli sforzi internazionali per garantire l'esaurimento degli aiuti umanitari, oltre che di affrontare le radici della crisi, che è la perpetuazione da decenni della questione palestinese che ancora non vede la nascita di uno Stato". Sameh Shukri ha insistito sugli sforzi egiziani per la pace e per l'attuazione della risoluzione n. 2720 del Consiglio di sicurezza, che prevede l'istituzione di un meccanismo che acceleri l'accesso degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Ha poi sottolineato la preoccupazione dell'Egitto "per l'immensità del conflitto nella regione, che getta ombre negative e pericolose sulla sovranità e la stabilità di un certo numero di Paesi arabi, con pericolose conseguenze per la regione e la pace e la sicurezza internazionali". Si è parlato poi anche delle tensioni nel Mar Rosso, "che colpisce negativamente gli interessi di molti Paesi, compreso l'Egitto.

Media israeliani: "Blinken a Tel Aviv domenica"

Il segretario di Stato usa, Antony Blinken sarà in Israele domenica e lunedì prossimi. A confermare la visita, preannunciata, è stato un funzionario dell'amministrazione americana citato da Times of Israel. La visita era stata riportata all'inizio della settimana dai media ebraici, ma fino a ora gli Stati Uniti non avevano ancora confermato il viaggio, Si prevede che la visita sarà incentrata sull'accordo sugli ostaggi negoziato tra Israele e Hamas, sull'espansione degli aiuti umanitari a Gaza e su un'ulteriore spinta degli Stati Uniti affinchè il primo ministro Benjamin Netanyahu inizi a impegnarsi su piani su chi governerà Gaza dopo la guerra. La rete di notizie Kan riferisce che anche l'inviato senior della Casa Bianca, Amos Hochstein, che funge da uomo di punta del presidente americano Biden per le questioni Israele-Libano, sara' in Israele la prossima settimana. 

Austin: "Sì a rappresaglia contro le milizie filo-iraniane"

Gli Stati Uniti effettueranno una serie di attacchi di rappresaglia contro le milizie filo-iraniane in risposta all'attacco di droni che domenica scorsa ha ucciso tre soldati Usa in Giordania. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin confermando la notizia anticipata nel pomeriggio da media Usa.  Austin ha anche ribadito che i droni che hanno attaccato gli Stati Uniti erano di origine iraniana. Si prevede che gli attacchi colpiranno le milizie in Siria e forse in Iraq, anche se Austin non ha specificato i tempi o il luogo preciso dell'attacco. Austin ha sottolineato che gli Stati Uniti non sono in guerra con l'Iran e Washington non sa se Teheran fosse a conoscenza degli specifici attacchi di droni di domenica. Tuttavia, ha aggiunto, "non ha importanza poichè sappiamo che l'Iran sponsorizza questi gruppi e li finanzia, e in alcuni casi li forma".

Austin

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Biden: "La violenza dei coloni è intollerabile"

La violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania ha raggiunto "livelli intollerabili". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden annunciando le sanzioni contro quattro di loro. "La situazione in Cisgiordania, con livelli particolarmente elevati di violenza da parte dei coloni estremisti, sfollamenti forzati di persone e distruzione di proprietà, ha raggiunto livelli intollerabili e costituisce una seria minaccia alla pace, alla sicurezza e alla stabilità della Cisgiordania e di Gaza, di Israele e di tutto il Medio Oriente", ha sottolineato il presidente americano nel suo ordine esecutivo. 

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. IL PUNTO

Unrwa

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Nel Gabinetto di guerra di Israele possibile esame sull'intesa sugli ostaggi

Il Gabinetto di guerra israeliano si riunirà in serata a Tel Aviv, seguito da una riunione del Gabinetto di sicurezza allargato. E' possibile  secondo i media - che al centro delle discussioni delle riunioni ci sia l'accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani ancora a Gaza e il cessate il fuoco con Hamas. 

Turchia, in 7 tenuti in ostaggio nella mensa della fabbrica Usa

Sono sette le persone tenute in ostaggio nella sala mensa di una fabbrica di un'azienda Usa in Turchia. Lo ha dichiarato un testimone contattato dalla Dpa, che ha precisato che le forze speciali turche sono anche arrivate nei pressi dell'impianto che, secondo quanto riferisce l'agenzia Demiroren, si trova nella provincia occidentale di Kocaeli.  

A tenere in ostaggio i dipendenti della fabbrica un uomo armato che, sempre secondo quanto riporta l'agenzia, protesta contro la guerra a Gaza. I media turchi stanno pubblicando alcune immagini dell'uomo, anche in posa di fronte ad un muro dove sono state dipinte la bandiera turca e quella palestinese.  

Unwra: "Con stop finanziamenti chiudiamo a fine febbraio"

L'agenzia Onu per i palestinesi potrebbe chiudere le sue attività a Gaza e nell'intera regione se i paesi donatori continueranno nella decisione di sospendere i loro finanziamenti. Lo scrive sui social il numero uno dell'Unwra, Philippe Lazzarini. "Alcuni paesi donatori hanno sospeso i finanziamenti per 440 milioni di dollari all'Unwra - scrive Lazzarini - nel frattempo la guerra a Gaza continua senza sosta. Nel momento in cui la Corte Internazionale di Giustizia chiede maggiore assistenza umanitaria, è il momento di rafforzare, non di indebolire l'Unwra. Siamo la più grande organizzazione umanitaria in una delle crisi umanitarie più gravi e complesse del mondo. Mi associo all'appello del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, di riprendere i finanziamenti all'agenzia. Se i finanziamenti rimangono sospesi - aggiunge - molto probabilmente saremo costretti a chiudere le nostre operazioni entro la fine di febbraio non solo in a Gaza ma in tutta la regione". 

Austin: "Nostra risposta ad attacco in Giordania sarà a più livelli"

Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, conferma che vi sono "piani a più livelli" per la risposta degli Stati Uniti all'attacco da parte di gruppi sostenuti dall'Iran alla base in Giordania, in cui sono stati uccisi tre militari americani. Ed ha aggiunto, in una conferenza stampa, che gli Stati Uniti si riservano il diritto di condurre "molteplici attacchi" se necessario.  

Nonostante questo, il capo del Pentagono, alla domanda se gli attacchi Usa contro gruppi filoiraniani rischino di infiammare ulteriormente la regione, ha risposto: "il nostro obiettivo è contenere la crisi a Gaza e stiamo impedendo che le cose si allarghino in un conflitto più ampio. C'è molta attività nella regione, ma c'e' sempre stata". Ed ha affermato che il Pentagono non "vede lo scoppio di un conflitto totale tra Israele e Hezbollah in Libano". 

"Noi non vediamo Israele impegnato in un conflitto con altri Paesi nella regione", ha detto ancora. "Noi non siamo in guerra con l'Iran", ha ribadito concludendo comunque che il Medio Oriente sta vivendo "un momento pericoloso". 

Blitz israeliano in ospedale di Jenin: militari travestiti da medici e donne

Le forze speciali israeliane, vestite da medici e pazienti, hanno fatto irruzione nella struttura sanitaria in Cisgiordania, uccidendo tre presunti terroristi palestinesi. “Crimini dell'esercito israeliano non rimarranno senza risposta” ha detto Hamas. IL VIDEO

Causa contro Biden sui morti a Gaza, il giudice archivia il caso

Un giudice distrettuale della California ha respinto un'insolita causa intentata da organizzazioni palestinesi per i diritti umani e persone i cui familiari sono tra le oltre 26.000 persone uccise dalle forze israeliane a Gaza per costringere l'amministrazione Biden a fare pressioni su Israele. Lo riporta Nbc news.   La denuncia chiedeva un'ordinanza nei confronti del presidente, del segretario di Stato Antony Blinken e di quello alla Difesa Lloyd Austin affinché "aderissero al loro dovere di prevenire, e non favorire, il genocidio del popolo palestinese in corso a Gaza". Il giudice ha archiviato il caso ma non ha risparmiato critiche all'amministrazione e ha definito "plausibile" la tesi dei querelanti secondo la quale "le azioni di Israele equivalgono ad un genocidio". 

Biden

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Un deputato norvegese candida l'Unrwa al Nobel per la pace

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), al centro di un'accesa controversia sulla presunta partecipazione di alcuni suoi dipendenti all'attacco del 7 ottobre contro Israele, è stata nominata per il Premio Nobel per la pace. Lo ha annunciato oggi il deputato laburista norvegese Åsmund Aukrust, precisando di aver presentato la candidatura dell'Unrwa "per il suo lavoro a lungo termine nel fornire un sostegno vitale alla Palestina e alla regione più ampia". "Questo lavoro è stato cruciale per più di 70 anni, e ancora più vitale negli ultimi tre mesi", ha precisato il deputato che è anche vicepresidente della commissione Esteri del Parlamento. L'Unrwa è al centro di polemiche da quando Israele ha accusato 12 dei suoi 30.000 dipendenti regionali di coinvolgimento nell'attacco del 7 ottobre compiuto dal gruppo islamico palestinese Hamas che ha provocato la morte di 1.140 persone, per lo più civili, secondo un conteggio della Afp. In risposta, una decina di Paesi, tra cui i principali donatori come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svezia - ma non la Norvegia - hanno annunciato che avrebbero sospeso i finanziamenti all'agenzia. Essere nominati per il Premio per la Pace non è di per sé una forma di riconoscimento da parte del comitato Nobel che riceve centinaia di candidature ogni anno. Decine di migliaia di persone (parlamentari e ministri di tutti i Paesi, ex vincitori, alcuni professori universitari, ecc.) sono autorizzate a proporre un nome prima della scadenza del 31 gennaio. Il comitato Nobel annuncerà la sua decisione all'inizio di ottobre. L'anno scorso, il premio per la pace è andato all'attivista iraniana Narges Mohammadi, detenuta, nota per la sua lotta contro il velo obbligatorio per le donne e la pena di morte.

Austin: "La nostra risposta ai raid in Giordania sarà a più livelli"

"La nostra risposta all'attacco in Giordania sarà a più livelli e avremo la capacita' di rispondere un certo numero di volte": lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin. 

Guerra Medioriente, Onu: "La vita a Gaza è insostenibile". VIDEO

Istanbul, armato e pro Gaza prende ostaggi in fabbrica Usa

Un uomo armato sta tenendo in ostaggio diversi dipendenti in una fabbrica del gruppo americano Procter & Gamble (P&G) situata alla periferia di Istanbul, nel nord-ovest della Turchia. Lo hanno riferito i media turchi, precisando che l'uomo avrebbe giustificato il suo atto denunciando le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Le immagini diffuse dalla stampa turca mostrano auto della polizia che bloccano l'accesso alla fabbrica dell'azienda americana a ovest di Istanbul. 

Austin: "Prenderemo ogni azione necessaria per difenderci"

"Continueremo a cercare di evitare un allargamento del conflitto in Medio Oriente ma prenderemo tutte le azioni necessarie per difendere gli Usa, nostri interessi e la nostra gente e decideremo noi come e quando": lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin nella prima conferenza stampa dopo l'operazione per un cancro alla prostata. 

Hamas: 'Studiamo proposta accordo, nessuna risposta per ora'

"Quando tutto sarà pronto e presenteremo la nostra risposta all'accordo, sarà naturale renderlo noto", ma "finora non c'è stata risposta da parte nostra alla proposta e quindi non c'è accordo". Lo ha detto ad al-Jazeera l'esponente di Hamas in Libano, Osama Hamdan. "La proposta è allo studio", ha aggiunto, rifiutandosi di commentare i punti dell'accordo.

Media: pronte misure Biden contro coloni Israele

Il presidente Usa Joe Biden dovrebbe emettere un ordine esecutivo contro i coloni israeliani in Cisgiordania che hanno attaccato i palestinesi nei territori occupati. Lo riporta l'agenzia AP citando quattro fonti vicine al dossier. Un alto funzionario dell'amministrazione, che come gli altri non è autorizzato a commentare pubblicamente e ha parlato a condizione di anonimato, ha detto che la Casa Bianca dovrebbe annunciare l'ordine in giornata. Biden si era espresso contro le ritorsioni dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele il 7 ottobre. 

Media: ok piani Usa per attacchi a basi Siria e Iraq

Gli Stati Uniti hanno approvato dei piani per realizzare una serie di attacchi della durata di diversi giorni contro obiettivi all'interno dell'Iraq e della Siria: gli obiettivi comprendono anche personale e strutture iraniane. Lo riporta Cbs News citando fonti Usa. I piani approvati da Washington sono la risposta Usa agli attacchi di droni e razzi contro le forze statunitensi nella regione, in particolare l'attacco di droni di domenica scorsa che ha ucciso tre soldati americani nella base della Torre 22 in Giordania, vicino al confine siriano.


Fonti egiziane smentiscono presenza Hamas al Cairo per negoziati

Fonti egiziane "ben informate" di Al Qahera News smentiscono le notizie secondo cui una delegazione di Hamas avrebbe avuto discussioni con rappresentanti dei servizi segreti egiziani riguardo alla proposta di accordo sullo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi.

Media: l'Iran riduce la sua presenza militare in Siria

L'Iran ha deciso di ridurre la presenza di alti ufficiali dei Pasdaran in Siria a seguito dei ripetuti raid aerei israeliani contro esponenti dei Guardiani della Rivoluzione. Lo riferiscono media panarabi e l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. Le fonti citano membri della sicurezza siriana e iraniana in Siria secondo cui Teheran ha subìto nelle ultime settimane troppe perdite tra i suoi ufficiali. Nei territori siriani rimangono invece dispiegate milizie libanesi e irachene sostenute da Teheran, affermano le fonti. Sullo sfondo dell'allargamento del conflitto israelo-palestinese, nelle ultime settimane si sono susseguiti raid aerei attribuiti a Israele su postazioni iraniane e filo-iraniane nella regione di Damasco.

Scambi di fuoco Hezbollah-Israele sulle fattorie di Shebaa

Intensi scambi di fuoco sono avvenuti oggi tra gli Hezbollah libanesi e l'esercito israeliano nell'area contesa delle Fattorie di Shebaa, al confine tra Israele, Libano e Siria.   Lo riferiscono fonti libanesi secondo cui il movimento armato filo-iraniano ha sparato almeno due razzi contro postazioni israeliane sull'altopiano di Shebaa, regione che gli israeliani chiamano Monte Dov.   L'artiglieria di Israele ha risposto sparando nella zona di Bastarra, Hebbariye e Rashaya al Fukhar, nell'entroterra libanese. 

Unicef: "A Gaza per tanti sfollati solo 2 litri di acqua al giorno"

"La maggior parte dei nuovi sfollati ha a disposizione solo 1,5/2 litri d'acqua al giorno. Per bere, cucinare e lavarsi. A volte un solo bagno per 500-700 persone". Lo afferma Jonathan Crickx, Responsabile della Comunicazione dell'Unicef Palestina su X in un video dell'Ufficio regionale Unicef per il Medio Oriente e Nord Africa, sulle terribili condizioni dei bambini a Rafah nella Striscia di Gaza. 

Idf: "A Khan Yunis le truppe hanno colpito ed eliminato numerosi terroristi e distrutto un lanciamissili a lungo raggio"

Biden: "Siamo impegnati per la pace e gli aiuti umanitari a Gaza"

Gli Stati Uniti sono impegnati per "la pace" a Gaza. Lo ha detto Joe Biden in occasione del 'National Prayer Breakfast' a Capitol Hill sottolineando l'importanza degli aiuti umanitari ai civili palestinesi. 

Medioriente, Tajani: "Comando Aspides? Importante missione sia operativa"

"L'Italia ha avuto un ruolo di guida, l'iniziativa politica è stata dell'Italia che ha portato con sè anche la Francia e la Germania. Siamo in dirittura d'arrivo, abbiamo lavorato in perfetta sintonia con il ministro Crosetto". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, soffermandosi con i cronisti in merito alla missione europea Aspides nel mar Rosso. Tajani non ha escluso una rotazione del comando della missione, "l'importante - ha sottolineato - è che la missione sia operativa" e che sia garantita "la sicurezza delle navi mercantili nel mar Rosso, abbiamo il dovere di dare sicurezza al sistema. Noi siamo un Paese esportatore, l'export rappresenta il 40 per cento del Prodotto interno lordo". "Non sarà una missione militare che andrà a colpire nello Yemen - ha aggiunto Tajani -, ma sarà una missione militare difensiva, forte, per proteggere tutto il traffico mercantile. Se ci saranno droni o missili, verranno abbattuti". 

Tajani

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Fonte palestinese: "Hamas insiste con la fine della guerra"

E' improbabile che Hamas rigetti la proposta in discussione sull'accordo per gli ostaggi, ma non firmerà senza assicurazioni che Israele si impegni a mettere fine alla guerra. Lo ha detto, citata dai media israeliani, una fonte palestinese anonima vicina ai negoziati in corso. "Mi aspetto - ha spiegato la stessa fonte - che Hamas non rigetti l'intesa ma potrebbe anche non fornire un consenso decisivo. Al contrario, mi attendo una risposta positiva e la conferma della loro richiesta: per essere firmato l'accordo, Israele si dovrà impegnare a mettere fine alla guerra e a ritirarsi completamente dalla Striscia". 

Wsj: "Gli Usa sperano in accordo su ostaggi che porti a tregua durevole"

Gli Stati uniti "premono per un cessate il fuoco che possa fermare abbastanza a lungo la guerra a Gaza in modo da porre in stallo lo slancio israeliano e potenzialmente porre le basi per una tregua più durevole". E' quanto scrive il 'Wall Street Journal', citando una bozza di accordo letta da "funzionari coinvolti nei colloqui".

L'accordo in tre fasi che viene esaminato al Cairo prevede un cessate il fuoco di sei settimane nel quale l'esercito israeliano cesserà le operazioni, compresa la sorveglianza con i droni. In una prima fase verranno liberati gli ostaggi civili e i civili palestinesi potranno muoversi liberamente nella Striscia. Il rilascio delle donne soldato è previsto nella seconda fase , insieme alla riapertura di ospedali, servizi idrici e panetterie. Hamas chiede la scarcerazione di 150 detenuti palestinesi per ogni donna soldato, una richiesta che rappresenta uno dei punti di frizione della trattativa. La terza fase prevede il rilascio dei soldati uomini e la restituzione delle salme degli ostaggi morti.

Israele: "Unrwa è Hamas con restyling, ha perso legittimità"

L'Unrwa è "Hamas con un restyling" e ha "perso la sua legittimità di esistere nella sua forma attuale". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ad una delegazione di ambasciatori presso l'Onu. "Fondi provenienti da Paesi di tutto il mondo - ha aggiunto - sono stati incanalati attraverso l'Unrwa e utilizzati per rafforzare le infrastrutture del terrorismo e per pagare i terroristi". Gallant ha poi confermato che l'esercito "continuerà a operare fino a raggiungere gli obiettivi: smantellare le capacità militari e di governo di Hamas e riportare a casa gli ostaggi". 

Politico: "Biden sanzionerà coloni israeliani per violenze"

Joe Biden dovrebbe emettere a breve un ordine esecutivo volto a punire i coloni israeliani in Cisgiordania che hanno attaccato i palestinesi nei territori occupati. Lo scrive Politico citando un dirigente Usa e un funzionario del Congresso. Il provvedimento dovrebbe essere emesso oggi e si prevede che includa sanzioni contro i coloni. 

Cameron a Beirut per "raffreddare" il confine con Israele

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha discusso a Beirut di "modi per ristabilire la calma" sul confine israelo-libanese, secondo quanto riferito dall'ufficio del primo ministro libanese Najib Mikati. Dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre, il movimento islamista libanese Hezbollah ha scambiato quotidianamente fuoco con Israele al confine, a sostegno del suo alleato palestinese nella Striscia di Gaza. Una serie di leader occidentali si trova a Beirut per cercare di allentare la tensione ed evitare una conflagrazione regionale. Lunedì, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato che le truppe dell'esercito israeliano "entreranno in azione molto presto" al confine con il Libano. David Cameron, che sta compiendo la sua quarta visita nella regione da quando è stato nominato a novembre, ha discusso con il primo ministro libanese "i modi per ripristinare la calma nel Libano meridionale, nonchè le necessarie soluzioni politiche e diplomatiche". "Il Libano sostiene l'attuazione alla lettera delle risoluzioni internazionali, in particolare della risoluzione 1701, e la continua cooperazione tra l'esercito e la Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (Unifil)", ha detto Mikati durante l'incontro. Cameron ha inoltre avuto colloqui con il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, e con il capo dell'esercito, il generale Joseph Aoun. Diversi Paesi occidentali, tra cui la Gran Bretagna, stanno cercando di trovare una soluzione operativa per fermare la violenza al confine, in particolare "applicando pienamente la risoluzione 1701 e dando impulso al ruolo dell'Unifil", ha spiegato una fonte diplomatica occidentale. 

Cameron

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L'Idf ritira 55esima brigata da Gaza

L'esercito israeliano ha ritirato la 55esima brigata dalla Striscia di Gaza, sostituendola con altre forze nell'area di Khan Yunis dove stava operando. La brigata di parà della riserva, riferisce l'Idf citata da Times of Israel, ha ucciso numerosi operativi di Hamas e distrutto una settantina di pozzi d'ingresso dei tunnel nell'area di Khan Yunis. 

Nelle ultime settimane erano state ritirate altre unità israeliane di riservisti. L'obiettivo è di permettere il riposo dei soldati e il loro rientro nel sistema economico prima di poterli eventualmente richiamare in vista di una guerra che potrebbe durare per tutto l'anno o aggravarsi in caso di escalation al confine con il Libano.

Soldati Israele

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Delegazione di Hamas con Haniyeh al Cairo per negoziato

Una delegazione di Hamas guidata dal leader del movimento Ismail Haniyeh è al Cairo per negoziare la proposta di accordo per la liberazione degli ostaggi palestinesi a Gaza. Secondo fonti citate dalla stampa israeliana e araba, è "improbabile" che Hamas respinga l'offerta di un accordo elaborata a Parigi, ma non la firmerà se non avrà la sicurezza che Israele si ritirerà da Gaza. 

Medioriente, Unrwa: rischio chiusura a fine mese senza finanziamenti

L'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi (Unrwa) rischia di dover chiudere a fine mese se continua la sospensione dei finanziamenti internazionali. Lo ha dichiarato la portavoce dell'Unrwa Juliette Touma mettendo in guardia dal fatto che la mancanza di fondi potrebbe portare all'interruzione delle operazioni dell'Agenzia in tutto il Medio Oriente, non solo a Gaza. Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha lanciato ieri un appello affinché venga garantito il futuro dell'Unrwa, definendola "la spina dorsale di tutta la risposta umanitaria a Gaza".

Medioriente, trovata a Gaza una fossa comune con 30 corpi di palestinesi

A Gaza è stata trovata una fossa comune con i corpi in decomposizione di decine di detenuti palestinesi bendati e ammanettati e le autorità palestinesi hanno chiesto un'indagine internazionale. Lo riferisce Al Jazeera online, secondo cui almeno 30 corpi sono stati trovati in "sacchi di plastica neri" vicino alla scuola Hamad, nel nord di Gaza. Testimoni hanno detto all'emittente tv qatariota che i le persone ritrovate sono state bendate, torturate e uccise prima di essere messe nei sacchi.  "Mentre stavamo pulendo, ci siamo imbattuti in un mucchio di macerie nel cortile della scuola. Siamo rimasti scioccati nello scoprire che decine di cadaveri erano sepolti sotto questo mucchio", ha detto un testimone. "Quando abbiamo aperto i sacchi, abbiamo trovato i corpi già decomposti. Erano bendati, gambe e mani legate", ha aggiunto il testimone. L'inviato ;Tareq Abu Azzoum di Al Jazeera, riferendo da Rafah, nel sud di Gaza, ha affermato che "le condizioni di questi corpi vanno da gravemente decomposti a semplici resti scheletrici… rendendo difficile identificarli". Tuttavia, ha aggiunto, "le persone continuano a venire sul posto, alla ricerca di risposte in questo luogo di tragedia".


Medioriente, media Egitto: autorità israeliane hanno rilasciato 114 detenuti palestinesi

Le autorità israeliane hanno rilasciato 114 detenuti palestinesi, tra cui quattro donne. Lo ha riferito il canale televisivo egiziano Al-Qahira Al-Ikhbariya, precisando che i palestinesi sono passati attraverso il valico di Kerem Shalom, al confine tra Israele e la Striscia di Gaza. L'emittente televisiva non ha però specificato se siano stati rilasciati nell'ambito di un accordo sullo scambio di prigionieri tra le parti in conflitto nell'enclave.

Medioriente, Media: anche Haniyeh al Cairo con delegazione Hamas

Anche il leader di Hamas Ismail Haniyeh è al Cairo con la delegazione della fazione islamica che sta esaminando la proposta per lo scambio di ostaggi e i cessate il fuoco. Lo hanno riferito fonti egiziane ai media arabi, rilanciati da quelli israeliani. La delegazione di Hamas ha riunioni con il capo dell'intelligence del Cairo Abbas Kamel.

Medioriente, Unrwa ribadisce, rischio chiusura entro fine mese

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha annunciato che rischia di dover chiudere i battenti "entro la fine di febbraio", dopo che 13 Paesi, compresi i principali donatori, hanno annunciato la

sospensione dei loro finanziamenti. "Se i finanziamenti rimangono sospesi, molto probabilmente dovremo cessare le nostre operazioni entro la fine di febbraio, non solo nella Striscia di Gaza, ma anche in tutta la regione", ha dichiarato il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, in un comunicato stampa. Secondo l'Onu "spina dorsale" degli aiuti a Gaza, l'Unrwa è accusata da Israele di essere "totalmente infiltrata da Hamas". Opera anche in Cisgiordania, Libano, Siria e Giordania.

Medioriente, media: Haniyeh al Cairo per incontrare capo intelligence Egitto

Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è al Cairo a capo di una delegazione che incontrerà oggi il capo dell'intelligence egiziana, il generale Abbas Kamel. Lo riporta il canale di notizie del Qatar al-Araby citando una propria fonte della sicurezza egiziana.


Medioriente, proteste contro aiuti a Gaza, picchetti al porto di Ashdod

Ancora manifestazioni in Israele contro la consegna di aiuti umanitari a Gaza. Decine di dimostranti - secondo cui quegli aiuti devono essere condizionati alla liberazione immediata di oltre 130 ostaggi prigionieri da ottobre a Gaza - si sono radunati oggi ad una delle uscite del porto di Ashdod, a sud di Tel Aviv. Secondo la radio pubblica Kan essi verificano ogni camion ed impediscono il transito a quelli diretti al valico di Kerem Shalom, da dove si accede a Gaza. Nei giorni scorsi manifestazioni analoghe si sono verificate ai valichi di Kerem Shalom e di Nitzana, che nel frattempo sono stati proclamati dall'esercito 'zona militare chiusa' per tenere lontani i dimostranti e consentire il regolare transito degli aiuti destinati a Gaza.  Secondo una portavoce dei dimostranti di Ashdod, ''nessun altro popolo al mondo sfama i propri nemici''. Quegli aiuti, ha aggiunto, servono a Hamas per continuare a combattere ''e' dunque prolungano la guerra''. Le attivita' normali del porto di Ashdod non sono state comunque disturbate da questa protesta. 

Medioriente, fonti: delegazione israeliana ieri al Cairo per negoziati

Una delegazione israeliana di alto livello ha lasciato ieri sera il Cairo con un aereo privato per Tel Aviv dopo aver discusso degli sviluppi nella Striscia di Gaza e della ricerca di un accordo di cessate il fuoco e una tregua tra israeliani e palestinesi per uno scambio tra ostaggi di Hamas e prigionieri palestinesi. Lo riferiscono fonti aeroportuali. La delegazione era accompagnata da alti funzionari di una delle agenzie di sicurezza egiziane ed è arrivata con un convoglio di auto sotto scorta speciale all'aeroporto militare del Cairo orientale.

Medioriente, Gaza: oltre 27mila morti in raid Israele, 118 in 24 ore

Sono più di 27mila i palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza dall'inizio della rappresaglia israeliana lo scorso 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità governato da Hamas aggiornando a 27.019 il numero dei palestinesi uccisi e a 66.139 quello dei feriti. Solo nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 118 palestinesi mentre in 190 sono stati feriti, aggiunge il ministero.

Medioriente, Israele studia piano per dare aiuti a Gaza al posto dell'Unrwa

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dato disposizione all'esercito di studiare un piano per distribuire direttamente gli aiuti umanitari a Gaza al posto dell'Unrwa. Lo fatto sapere il ministro delle finanze Bezalel Smotrich secondo cui l'Idf provvederebbe alla distribuzione degli aiuti e del cibo ai residenti a Gaza senza passare dall'Unrwa. Secondo i media, si eviterebbe anche che Hamas possa impossessarsi degli aiuti che entrano nella Striscia.

Medioriente, Idf: evacuare aree a ovest di Gaza City, inclusi campi profughi

L'esercito israeliano ha intimato ai residenti di Gaza di lasciare immediatamente le aree a ovest di Gaza City, compresi i campi profughi di Shati, Rimal e Sabra. Lo scrive Ynet News. "Per la vostra sicurezza vi invitiamo a lasciare immediatamente l'area attraverso il corridoio umanitario e dirigervi verso le zone sicure", ha detto in un messaggio in lingua araba il portavoce dell'Idf. 

Guerra Medioriente, Crosetto: valutiamo invio aerei italiani

Media: Hamas ancora al Cairo, valuta bozza su accordo

Una delegazione di Hamas è da ieri al Cairo per discutere un possibile accordo sul rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito la tv israeliana Canale 12 secondo cui la risposta della fazione islamica alla bozza di intesa di potrebbe essere data nel fine settimana dopo che il leader di Hamas Yahya Sinwar ha dato la sua approvazione. Non è chiaro se al Cairo nella delegazione ci sia il capo di Hamas Ismail Haniyeh che pure avveva annunciato la sua presenza.

Borrell: "L'Ue non interromperà i finanziamenti all'Unwra"

"Al vertice Ue parleremo anche della tremenda situazione umanitaria a Gaza: non possiamo punire collettivamente i palestinesi, il lavoro dell'Unrwa non può interrompersi, non c'è altra alternativa se vogliamo mantenere vivi gli abitanti di Gaza". Lo ha detto l'alto rappresentante Josep Borrell arrivando al vertice. "Le indagini naturalmente devono proseguire ma non devono essere interrotti i finanziamenti all'Unrwa, l'Ue e la Commissione hanno deciso di non interromperli", ha precisato.

Mar Rosso, missione Ue Aspides: Grecia verso comando operativo

Raggiunta un’intesa politica congiunta: "alcuni Paesi non parteciperanno, ma nessuno si opporrà", ha confermato Josep Borrell. “Bisogna fare in fretta”, ha aggiunto, per scongiurare l’aggravarsi delle conseguenze sull’economia europea. LEGGI L'ARTICOLO


Crosetto: "Valutiamo l'invio anche di aerei nel mar Rosso"

Nella nuova missione europea Aspides nel mar Rosso "ci sarà almeno una nave italiana per 12 mesi e valutiamo anche l'invio di assetti aerei con compiti di sorveglianza e raccolta dati". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato.

A Jazeera: Haniyeh atteso oggi al Cairo

Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è atteso oggi al Cairo per discutere della nuova proposta di cessate il fuoco. Lo riferisce al-Jazeera, ricordando che la mediazione a cui hanno lavorato Qatar, Egitto e Usa prevede uno stop ai combattimenti inizialmente di sei settimane, il rilascio degli ostaggi in tre fasi, la contemporanea liberazione di un certo numero di prigionieri palestinesi e, infine, un incremento degli aiuti destinati alla popolazione a Gaza.

Leader Hamas atteso al Cairo per colloqui su tregua

Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è atteso oggi al Cairo per colloqui su una proposta di tregua a Gaza. Gli sforzi di mediazione guidati dal Qatar e dall'Egitto hanno portato a una bozza di accordo a Parigi, la scorsa settimana, in negoziati in cui ha partecipato anche il capo della Cia, William Burns. La proposta è un piano in tre fasi che inizierebbe con una sospensione iniziale dei combattimenti di sei settimane e con maggiori consegne di aiuti a Gaza.

Houthi rivendicano attacco a nave cargo, "è americana"

ll portavoce dell'esercito Houthi, Yahya Sarie, ha rivendicato ieri sera l'attacco contro una nave mercantile al largo delle coste dello Yemen sostenendo che si tratta di un cargo statunitense. Lo riportano i media internazionali. "Abbiamo effettuato un'operazione militare utilizzando diversi missili navali contro la nave mercantile americana 'KOI' che era in viaggio verso Israele. La nave è stata colpita", ha affermato Sarie. "Continuiamo ad aiutare il popolo palestinese impedendo alle navi di raggiungere Israele, finché gli aiuti umanitari non entreranno nella Striscia di Gaza", ha aggiunto.

Onu: Usa pronti a riprendere donazioni a Unrwa

Dopo giorni di feroci critiche all'agenzia Onu accusata di collusione con Hamas, i maggiori Paesi donatori, con gli Stati Uniti in testa, hanno detto che continueranno a sostenere l'organizzazione a patto che ci siano le "giuste condizioni".
Almeno 12 Paesi hanno sospeso temporaneamente i contributi dopo che il governo israeliano ha fatto circolare accuse che proverebbero il coinvolgimento di dodici dipendenti della Unrwa,
l'agenzia per l'assistenza ai rifugiati palestinesi, negli attacchi del 7 ottobre, che hanno portato la morte di piu' di 1.200 israeliani. Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, ha sottolineato nel pomeriggio che la sospensione era solo una misura temporanea, e ha elogiato il ruolo svolto dall'agenzia, che a Gaza impiega più di 12 mila persone.

Usa, abbattuti tre droni Iran e missile Houthi in golfo Aden

n cacciatorpediniere statunitense ha abbattuto ieri sera "tre droni iraniani" e un missile balistico nel Golfo di Aden, ha annunciato il Comando militare statunitense per il Medio Oriente (Centcom). "I ribelli Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato un missile balistico antinave che è stato abbattuto dalla Uss Carney", ha detto il Centcom in un comunicato. Poco dopo lo stesso cacciatorpediniere "ha abbattuto tre droni iraniani" che erano lì "vicino", ha aggiunto Centcom senza specificare se i velivoli fossero armati o meno.

Usa: distrutti 10 droni Houthi e stazione controllo in Yemen

Le forze statunitensi hanno condotto attacchi nello Yemen contro 10 droni d'attacco e una stazione di controllo a terra appartenenti ai ribelli Houthi sostenuti dall'Iran. Lo riferisce l'esercito americano. Gli attacchi hanno preso di mira una "stazione di controllo a terra di UAV Houthi e 10 UAV Houthi unidirezionali" che "rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina americana nella regione", ha affermato in una nota il Comando Centrale (CENTCOM), utilizzando un abbreviazione di veicolo aereo senza equipaggio.


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