aid Usa in Siria e Iraq in risposta agli attacchi in Giordania di gruppi pro-Iran che hanno ucciso tre soldati statunitensi. Biden: "Se fate del male a un americano, reagiremo". All'Italia andrà il comando tattico della missione Ue nel Mar Rosso, ha riferito il ministro della Difesa, Crosetto. Nel frattempo Hamas ha chiesto il rilascio di "migliaia" di detenuti palestinesi
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Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno condotto attacchi aerei in Iraq e Siria contro la Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana e gruppi di milizie affiliate. Lo riferisce Centcom, confermando che le forze militari statunitensi hanno colpito più di 85 obiettivi. Biden: "Se fate del male a un americano, reagiremo".
"L'Unione Europea - oggi - ha chiesto all'Italia di fornire il Force Commander dell'operazione Aspides nel Mar Rosso, l'ufficiale ammiraglio che esercita il comando imbarcato degli assetti navali che partecipano all'operazione. L'importanza e l'urgenza dell'Operazione Aspides, che contribuirà a garantire la libera navigazione e la sicurezza del traffico commerciale nel Mar Rosso, hanno indotto la Difesa italiana ad assicurare immediatamente il proprio sostegno. Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell'impegno del Governo e della Difesa e della professionalità della Marina Militare". Lo ha riferito il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Hamas ha chiesto a Israele di rilasciare "migliaia" di detenuti palestinesi, tra cui Marwan Barghouti, leader della Seconda Intifada condannato a 5 ergastoli, e Ahmad Saadat, capo del Fplp condannato a 30 anni. Per Hamas non è possibile accettare un accordo sugli ostaggi che non preveda un cessate il fuoco permanente. Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas in Libano, Osama Hamdan, all'emittente Lbci. "Non è possibile che sia accettabile per la resistenza" un accordo che preveda pause nei combattimenti e non una fine totale dei combattimenti, ha spiegato.
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Austin: Questo è l'inizio della nostra risposta
"In seguito all'attacco contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione nel nord-est della Giordania domenica scorsa che ha ucciso tre militari statunitensi, sotto la direzione del presidente Biden, le forze militari statunitensi oggi hanno condotto attacchi su sette strutture, che includevano piu' di 85 obiettivi in Iraq e Siria, che l'Iran, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie (IRGC) e le milizie affiliate usano per attaccare le forze statunitensi. Questo e' l'inizio della nostra risposta. Il Presidente ha diretto ulteriori azioni che ritengono l'IRGC e le milizie affiliate responsabili degli attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione. I nostri attacchi si svolgeranno nei tempi e nei luoghi di nostra scelta". Lo afferma il Segretario di Stato Usa alla Difesa, Lloyd Austin. Austin prosegue: "Non cerchiamo il conflitto in Medio Oriente o altrove, ma io e il Presidente non tollereremo attacchi contro le forze americane. Adotteremo tutte le azioni necessarie per difendere gli Stati Uniti, le nostre forze e i nostri interessi".
Governo iracheno: raid Usa "violano la nostra sovranità"
I raid americani sono "una violazione della sovranità" dell'Iraq: lo ha detto il governo iracheno.
Sentenza Onu su Israele, quali sono le misure urgenti imposte dall’Aja e cosa succede ora
I provvedimenti sono in tutto sei, indirizzati soprattutto a prevenire azioni considerate tipiche di un "genocidio" nei confronti dei palestinesi. Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilità di appello. C’è però una contraddizione: la Corte non ha i mezzi e gli strumenti per imporre concretamente le misure decretate. GLI SCENARI
Media iraniani mostrano video dei siti colpiti da Usa
Media iraniani hanno mostrato le prime immagini dei siti colpiti dagli attacchi lanciati dagli americani. I video riguardano le basi del gruppo miliziano sciita Kataib Hezbollah - in italiano le "Brigate del Partito di Dio" - a Akashat, nella provincia irachena di Al Anbar. La zona si trova a nord dell'Iraq, vicino al confine con la Siria. Questo è un gruppo paramilitare è che stato molto attivo nel corso della guerra civile in Iraq e in quella siriana.
Ong, in Siria 18 miliziani uccisi in raid Usa
Secondo l'ong Osservatorio per i diritti umani in Siria è di 18 miliziani filoiraniani uccisi il nuovo bilancio dei raid Usa in Siria.
Biden: "Non vogliamo guerra ma se ci colpiscono reagiremo"
Gli Stati Uniti "non vogliono il conflitto in Medio Oriente o in qualsiasi altra parte del mondo. Ma tutti coloro che vogliono farci del male sappiano questo: se fate del male a un americano, reagiremo". Lo ha detto il presidente Joe Biden.
Biden: "La nostra risposta continuerà"
"La nostra risposta continuerà nei tempi e nei modi che decideremo": lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando dei raid americani in Iraq e Siria. "Oggi ho dato l'ordine di colpire obiettivi di gruppi affiliati all'Iran in Iraq e Siria in risposta all'uccisione dei tre soldati americani in Giordania", ha affermato il presidente.
Pentagono: altri attacchi in Siria nei prossimi giorni
Altri attacchi in Siria da parte degli Stati Uniti seguiranno nei prossimi giorni. Lo riporta il New York Times che cita fonti del governo americano. Gli Usa potrebbero allargare i loro obiettivi ad altre strutture e ad altri gruppi militari.
Iran, in Siria ucciso consigliere Guardia Rivoluzionaria
I media iraniani riferiscono che negli attacchi aerei lanciati dagli Stati Uniti in Siria è morto Saaed Alidadi, alto rappresentante della Guardia Rivoluzionaria iraniana e consigliere militare in Siria. Alidadi sarebbe stato ucciso nel corso dell'attacco che ha colpito Aqraba, nel sud di Damasco. Da fine dicembre almeno altri quattro membri della Forza Quds, una delle componenti delle forze armate iraniane che operano in Siria, sono state uccise in attacchi associati a Israele.
Pentagono, raid in Siria e Iraq contro oltre 85 obiettivi
"Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno condotto attacchi aerei in Iraq e Siria contro la Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana (Irgc, i Pasdaran) e gruppi di milizie affiliate. Le forze militari statunitensi hanno colpito più di 85 obiettivi, con numerosi aerei tra cui bombardieri a lungo raggio volati dagli Stati Uniti". Lo scrive Centcom su X "Gli attacchi aerei hanno impiegato più di 125 bombe e missili di precisione. Le strutture colpite includevano centri di comando e controllo, centrali di intelligence, razzi e missili, depositi di veicoli aerei senza pilota e strutture logistiche e della catena di approvvigionamento di munizioni di gruppi di milizie e dei loro sponsor dell'Irgc che hanno facilitato gli attacchi contro le forze statunitensi e della coalizione", aggiungono le forze Usa.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA
Attacchi Usa in Siria, i morti sono almeno 13
Almeno 13 combattenti filo-iraniani sono rimasti uccisi negli attacchi degli Stati Uniti in Siria.
Fox news rettifica ancora, raid Usa in Siria e in Iraq
Dopo aver smentito la notizia che gli Usa avevano iniziato i raid in Siria, Fox new ha rettificato affermando che attacchi americani sono in corso non solo nel Paese ma anche in Iraq. La all news ha citato alti funzionari del Pentagono, precisando inoltre che gli obiettivi colpiti sono otto e non sei.
Fox news: Esplosioni in Siria non causate da raid Usa
Fox news e altri media Usa che avevano dato la notizia dell'inizio dei raid americani in Siria hanno corretto il loro report precisando che "le esplosioni" sentite nel Paese non sono state provocate da attacchi degli Usa". Fox news in particolare ha rivelato di aver ricevuto l'informazione dell'inizio degli attacchi da "autorevoli fonti del Pentagono" che poi hanno smentito la notizia.
Blinken: Lavoro per pace duratura
"Tornerò in Medio Oriente la prossima settimana per continuare a lavorare con i nostri partner su come raggiungere una pace duratura nella regione, con una sicurezza duratura sia per gli israeliani sia per i palestinesi". Lo scrive il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. SFOGLIA LA GALLERY
Fox News: "Raid Usa in Siria, sei obiettivi colpiti, sei morti"
Sono sei gli obiettivi colpiti dai raid americani in Siria in risposta ai raid in Giordania di gruppi pro-Iran che hanno ucciso tre soldati Usa. Lo riferisce Fox news precisando che sono sei le persone uccise, un dato che coincide con quello fornito dall'Osservatorio per di diritti umani in Siria. Si tratta, riferisce ancora la all news, di "un attacco su larga scala".
Fox news, gli Usa hanno iniziato i raid in Siria
Gli Usa hanno iniziato gli attacchi in Siria in risposta al raid di gruppi pro-Iran che ha ucciso tre soldati americani in Giordania.
Guerra Israele-Hamas, arrivati in Italia i primi bambini palestinesi feriti
Ad accoglierli all'aeroporto di Ciampino il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I piccoli, dieci in totale, sono ora ricoverati tra l'ospedale Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze. Il generale Figliuolo: "Una bella pagina, ora altri ponti aerei col nostro Paese". LEGGI L'ARTICOLO
Blitz israeliano in ospedale di Jenin: militari travestiti da medici e donne
Le forze speciali israeliane, vestite da medici e pazienti, hanno fatto irruzione nella struttura sanitaria in Cisgiordania, uccidendo tre presunti terroristi palestinesi. “Crimini dell'esercito israeliano non rimarranno senza risposta” ha detto Hamas. GUARDA IL VIDEO
All'Italia comando tattico della missione Ue in Mar Rosso
"L'Unione Europea - oggi - ha chiesto all'Italia di fornire il Force Commander dell'operazione Aspides nel Mar Rosso (l'ufficiale ammiraglio che esercita il comando imbarcato degli assetti navali che partecipano all'operazione). L'importanza e l'urgenza dell'Operazione Aspides, che contribuirà a garantire la libera navigazione e la sicurezza del traffico commerciale nel Mar Rosso, hanno indotto la Difesa italiana ad assicurare immediatamente il proprio sostegno. Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell'impegno del Governo e della Difesa e della professionalità della Marina Militare". Così il ministro della Difesa,Guido Crosetto.
Blinken in Medio Oriente "premerà" per l'intesa sugli ostaggi
Antony Blinken farà pressione per raggiungere un accordo sugli ostaggi. Lo riferisce l'amministrazione Usa in vista della visita del segretario di Stato in Medio Oriente.
Gaza, 800 funzionari europei e Usa accusano Israele: "Viola il diritto internazionale"
Centinaia di diplomatici e funzionari (la metà lavora per la Commissione europea), tra cui anche italiani, hanno sottoscritto un documento "transatlantico" in cui accusano Israele di "gravi violazioni del diritto internazionale" per la risposta militare contro la Striscia e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti c'è "il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo": fino a scenari di "pulizia etnica e genocidio". LEGGI L'ARTICOLO
Amb. Usa all'Onu, bozza risoluzione Algeria può mettere a repentaglio negoziati
La bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza presentata dall'Algeria potrebbe mettere a repentaglio "negoziati sensibili" volti a mediare un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas in cambio di una pausa nei combattimenti a Gaza e della liberazione dei prigionieri palestinesi. Il monito arriva dall'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu, Linda Thomas-Greenfield.
L'Algeria ha condiviso la bozza con il consiglio mercoledì. Stando a quanto si apprende, chiederebbe un immediato cessate il fuoco umanitario tra Israele e Hamas.
"Questa bozza di risoluzione potrebbe mettere a rischio negoziati delicati, facendo deragliare gli sforzi diplomatici in corso per garantire il rilascio degli ostaggi ed assicurare una pausa prolungata di cui i civili palestinesi e gli operatori umanitari hanno così disperatamente bisogno", ha dichiarato Thomas-Greenfield parlando con i giornalisti, secondo quanto riporta Times of Israel.
Giudice chiede a Israele notizie sui 2 spagnoli uccisi da Hamas
Il giudice dell'alto tribunale dell'Audiencia Nacional, Maria Tardon, ha inviato un rogatoria a Israele in cui sollecita l'assistenza giudiziaria delle autorità di Tel Aviv perché forniscano le informazioni finora raccolte in relazione agli autori dell'attacco dello scorso 7 ottobre rivendicato dall'organizzazione terrorista Hamas, nel quale morirono, fra le altre vittime, gli spagnoli Maya Villalobo e Ivan illarramendi, con la sua compagna. Nella richiesta, ripresa dai media iberici, fra i quali La Vanguardia, il magistrato spiega che la Procura dell'alto tribunale di Madrid, competente per i reati di terrorismo, ha sollecitato l'archiviazione dell'inchiesta, inquadrando i fatti in un contesto di "incertezza informativa propria del genere di azioni violente e scenari di guerra", che impedirebbe di chiarirli e individuare gli autori materiali. Tuttavia, argomenta il giudice, non si può non prendere in considerazione quanto sostenuto dalle parti civili nella causa, ovvero che il diritto all'informazione è un diritto fondamentale delle vittime dell'attacco, così come è tutelato dallo Statuto della Vittima. Per cui il magistrato è tenuto a procedere con l'istruzione, segnala Turon. E avendo "esaurito tutte le possibilità di indagine", sollecita alle autorità israeliane "tutta l'informazione che possano apportare sui fatti che hanno avuto luogo nel territorio di Israele".
Fonti: proposta presentata a Israele prevede liberazione ostaggi in 142 giorni
La proposta di accordo sugli ostaggi presentata la scorsa notte ai ministri del gabinetto di sicurezza israeliano prevede la liberazione delle persone rapite da Hamas lungo un arco di 142 giorni. Lo riferiscono fonti che hanno partecipato all'incontro, citate da Haaretz. La proposta esaminata prevede la liberazione iniziale di 35 donne, anziani e malati, con una pausa di un giorno dei combattimenti per ogni persona liberata. Poi ci sarà una settimana per negoziare il rilascio di altri cento ostaggi, da liberare in cento giorni senza combattimenti.
Il Portogallo annuncia un contributo straordinario per l'Unrwa
João Gomes Cravinho, ministro portoghese degli Esteri, ha annunciato che il Portogallo verserà un contributo supplementare di un milione di euro all'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (Unrwa) per compensare la sospensione dei finanziamenti da parte di diversi stati in seguito alle accuse nei confronti di alcuni funzionari Unrwa di aver collaborato con Hamas negli attacchi terroristici del 7 ottobre scorso a Israele. L'annuncio è arrivato dopo una riunione del ministro portoghese con Philippe Lazzarini, segretario generale di Unrwa.
Manifestazioni a Amman e altre località giordane a sostegno Gaza
Diverse manifestazioni su larga scala si sono svolte oggi ad Amman e in altri governatorati per dimostrare il sostegno alla Striscia di Gaza. I manifestanti, che rappresentano diversi aspetti della società giordana, hanno condannato l'occupazione, l'oppressione, superbia e il deliberato attacco di Israele contro civili indifesi e innocenti, che hanno provocato migliaia di martiri e feriti, la maggior parte dei quali erano donne e bambini, scrive l'agenzia di stampa Petra. Inoltre, hanno criticato la comunità mondiale per la sua ipocrisia e silenzio sulla situazione palestinese e l'hanno esortata a rispettare i propri obblighi morali e legali in seguito alle atrocità.
Blinken parla con Bin Farhan di conseguenze umanitarie e di sicurezza della guerra
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato al telefono con il suo omologo saudita, il principe Faisal bin Farhan. Al centro del colloquio la guerra tra Israele e Hamas a Gaza, ha riferito il ministero degli Esteri saudita. Nel corso della telefonata sono stati affrontati, secondo quanto riportato dalla stessa fonte, "gli sforzi compiuti per affrontare le conseguenze umanitarie e di sicurezza" della guerra. A riferirne è il Times of Israel.
Gaza: parenti ostaggi oggi davanti a casa Guterres
Una delegazione di parenti degli ostaggi di Hamas a Gaza si è radunata oggi davanti alla residenza del Segretario Generale Antonio Guterres a New York. Lo ha reso noto il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric. La mobilitazione non e' stata la prima dall'attacco di Hamas del 7 ottobre: Dujarric ha detto che da qualche tempo, ogni venerdi', parenti degli ostaggi si presentano davanti alla residenza di Sutton Place a Manhattan. "Guterres esce e dialoga con loro a livello umano", ha aggiunto il portavoce. In un altro di questi incontri, a meta' dello scorso dicembre, il colloquio e' stato peraltro particolarmente teso secondo quanto riferito all'epoca dai media israeliani e il segretario generale era stato criticato per non aver fatto di piu' per assicurare la liberazione degli ostaggi.
Haniyeh con Jihad e Fplp: "Ritiro Idf e cessate il fuoco"
Il capo di Hamas Ismail Haniyeh e il capo della Jihad islamica di Gaza Ziad Nakhaleh hanno concordato che ogni accordo con Israele per il rilascio degli ostaggi deve essere accompagnato dal ritiro dell'esercito (Idf) da Gaza e da un cessate il fuoco permanente. Lo ha fatto sapere l'ufficio di Haniyeh aggiungendo che nelle richieste è compresa anche la fine del blocco di Gaza, la ricostruzione della Striscia e lo scambio di detenuti. Haniyeh - ha proseguito il suo ufficio - ha anche parlato con il vicesegretario del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) Jamil Mezher concordando sugli stessi temi.
Hamas per accordo chiede rilascio anche Marwan Barghouti
Hamas, nell'ambito dell'accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza, ha chiesto che Israele rilasci "migliaia" di detenuti palestinesi, anche con condanne all'ergastolo, e tra questi Marwan Barghouti e Ahmad Saadat. Lo ha detto il portavoce di Hamas a Beirut Osama Hamdan, riferito dai media internazionali. Barghouti - possibile candidato presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) - è in carcere dal 2002 come leader della Seconda Intifada, condannato a 5 ergastoli. Il secondo è il capo del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) condannato a 30 anni per l'uccisione di un ministro di Israele.
Tajani: "Houthi terroristi come Hamas"
Gli Houthi yemeniti “sono un’organizzazione terrorista. Chi si comporta in quella maniera svolge azioni terroristiche, come Hamas militare, che non ha niente a che vedere con il popolo palestinese e con l’Anp”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del Forum Ue-IndoPacifico.
L'ambasciatore di Israele dona al Papa un disegno di Engelmayer
"Oggi l'ambasciatore Raphael Yaakov Schutz è stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco. Nel corso del cordiale incontro, l'ambasciatore ha regalato al Pontefice una cartolina disegnata dal fumettista israeliano Zeev Engelmayer. Attraverso i suoi disegni, l'artista vuole esprimere il dolore e l'angoscia che prova il popolo di Israele dopo il massacro del 7 ottobre". Lo scrive su X l'ambasciata di Israele presso la Santa Sede.
Avs: governo riconosca Palestina e ripristini fondi Unrwa
"Il genocidio a Gaza va fermato: oltre 27 mila morti dal 7 di ottobre, il 70% sono donne e bambini, oltre 65 mila gravemente feriti mentre 1,9 milioni di palestinesi sono sfollati e risiedono in 154 rifugi dell'Unrwa o vicino a questi rifugi. La decisione, per noi criminale, di fermare i finanziamenti a Unrwa da parte del governo italiano colpisce esclusivamente la popolazione e di questo il governo Meloni se ne deve vergognare. La premier dovrebbe convocare con urgenza il consiglio dei ministri per fare quattro cose: ripristinare i fondi a Unrwa, riconoscere lo stato di Palestina, chiedere l'immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Basta con questa ignavia che ci fa assistere in silenzio a crimini contro l'umanità perpetrati dentro la striscia di Gaza per decisione del governo Netanyahu". Lo dice in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Nuove sanzioni Usa contro Iran, nel mirino produzione droni e missili
Il Dipartimento del Tesoro americano ha disposto nuove sanzioni nei confronti dell'Iran e in particolare la rete per la costruzione di missili e droni. Come si legge sul sito del Tesoro Usa sono state sanzionate quattro entità con sede in Iran e a Hong Kong che sono impegnate in modo attivo nel sostegno delle milizie iraniane e dei Pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione islamica. "La continua proliferazione da parte dell'Iran di armi convenzionali avanzate, compresi i droni e i missili che prendono di mira i soldati statunitensi, rimane una minaccia critica per la stabilità della regione", ha affermato il sottosegretario al Tesoro per il terrorismo e l'intelligence finanziaria Brian E. Nelson. ''Non esiteremo a sfruttare la nostra gamma completa di strumenti per interrompere le reti di approvvigionamento illecito che forniscono i componenti per questi sistemi d’arma, nonché a ritenere responsabili coloro che cercano di esportare queste armi a gruppi terroristici'', ha aggiunto.
Israele intercetta missile Houthi diretto a Eilat
Le Forze armate israeliane affermano di aver intercettato un missile diretto verso Israele sull'area del Mar Rosso. Lo scrive il 'Times of Israel'. Il missile balistico, apparentemente lanciato dagli Houthi contro la città più meridionale di Eilat, in Israele, è stato abbattuto utilizzando il sistema di difesa aerea a lungo raggio Arrow, dice l'IDF. Gli Houthi hanno lanciato diversi missili balistici e droni su Eilat durante la guerra in corso nella Striscia di Gaza, ma tutti sono stati intercettati o hanno mancato il bersaglio. Anche un gruppo siriano sostenuto dall'Iran ha lanciato droni a Eilat, colpendo una scuola a novembre.
Israele: "Intercettato un missile lanciato dal Mar Rosso"
Il sistema di difesa israeliano 'Arrow' ha intercettato un missile terra-terra lanciato dal Mar Rosso verso il territorio dello Stato ebraico. Lo ha fatto sapere il portavoce dell'Idf.
Raid aereo Israele su obiettivi Hezbollah in Libano
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver colpito diversi obiettivi della milizia sciita Hezbollah nel sud del Libano, dopo che due razzi sono stai sparati contro la località israeliana di Kiryat Shmona.
Raid aerei hanno colpito una cellula di Hezbollah nel villaggio meridionale di Aitaroun e diversi obiettivi della milizia sciita a Khiam, Qana e Jabal Blat. Colpi d'artiglieria sono stati lanciati contro le aree di Jebbayn, Atta ash-Shab e Aitaroun per "rimuovere minacce". L'Idf precisa di aver colpito siti d lancio di razzi.

©Ansa
Houthi, quattro raid Usa-Gb contro obiettivi in Yemen
I miliziani sciiti Houthi hanno detto di aver subito oggi quattro attacchi aerei da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna che hanno colpito postazioni del gruppo nello Yemen settentrionale. "Caccia americani e britannici hanno effettuato quattro attacchi aerei sul campo militare di Ansar Allah nella zona di Al-Jar, nel distretto di Abbas, nella provincia costiera di Hajjah sul Mar Rosso'' nello Yemen nordoccidentale, ha detto la fonte citata dall'agenzia di stampa Ria Novosti.
Israele: "Hamas e Jihad hanno usato le moschee di Gaza per fini terroristici"
Hamas e la Jihad islamica a Gaza hano ripetutamente usato le moschee per "fini terroristici e per promuovere e condurre azioni militari". Lo ha detto il portavoce militare secondo cui - in base a informazioni di intelligence e prove raccolte sul campo dai soldati - Hamas e la Jihad "hanno ospitato magazzini di armi, ingressi di tunnel e punti di raccolta operativi in decine di moschee nella Striscia". "Documenti raccolti di recente a Khan Yunis (sud di Gaza) hanno rivelato - ha continuato - l'influenza di Hamas sula leadership religiosa dell'enclave palestinese e dimostrato la vastità della sua infiltrazione nelle posizioni di guida religiosa con l'intento di promuovere discorsi di odio, istigare alla violenza e incoraggiare i civili ad unirsi ai gruppi terroristici". "Hamas e la Jihad - ha proseguito l'esercito allegando i documenti trovati a Khan Yunis - non hanno risparmiato sforzi nello sfruttare le istituzioni religiose a fini terroristici mettendo a rischio la popolazione civile" trasformando i fedeli "in scudi umani".
Medioriente, Borrell: Ue non ha posizione comune, ha minimo comun denominatore
Ne discuteremo nel prossimo Consiglio' "Non è la prima volta" che in occasioni di incontri con Paesi terzi "ci vengono rivolte considerazioni" sulla posizione dell'Ue sulla guerra in corso nella Striscia di Gaza. "La prima cosa che devo spiegare è che l'Unione Europea non ha una posizione unitaria: abbiamo una posizione minima comune", che chiede "pause umanitarie" e la liberazione degli "ostaggi" nelle mani di Hamas. Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a margine del Forum ministeriale sull'Indo-Pacifico, in corso a Bruxelles, a proposito delle critiche espresse da alcuni ministri di Paesi extraeuropei nei confronti dell'Ue, che applicherebbe "due pesi e due misure" (double standard) quando si tratta delle violazioni del diritto internazionale. Nell'Unione, continua Borrell, "ci sono posizioni diverse. Per cominciare: qual è lo standard? Quello di alcuni Stati membri, che stanno spingendo fortemente per un cessate il fuoco o quello di altri che non condividono questa visione? Eravamo già i maggiori sostenitori dell'Autorità Palestinese e ora stiamo facendo del nostro meglio per alleviare le sofferenze umane a Gaza. Ma l'Unione continuerà a discutere la propria posizione e nel prossimo Consiglio ci sarà un dibattito più approfondito su questa materia", conclude.
Medioriente, Hamas: "Accordo impossibile senza cessate il fuoco permanente"
Per Hamas non è possibile accettare un accordo sugli ostaggi che non preveda un cessate il fuoco permanente. Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas in Libano, Osama Hamdan, all'emittente Lbci. "Non è possibile che sia accettabile per la resistenza" un accordo che preveda pause nei combattimenti e non una fine totale dei combattimenti. Le autorità israeliane hanno affermato più volte che continueranno a combattere finché Hamas non sarà eliminato, ma accetteranno lunghe pause che prevedano il rilascio dei prigionieri detenuti a Gaza.
Unicef: "A Gaza 17mila bambini separati dai genitori"
''L'Unicef stima che almeno 17.000 bambini nella Striscia di Gaza siano non accompagnati o separati dai genitori. Ognuno rappresenta una storia straziante di perdita e dolore. Questo dato corrisponde all’1% della popolazione sfollata complessiva, 1,7 milioni di persone''. Lo ha detto il responsabile della Comunicazione dell'Unicef per la Palestina, Jonathan Crick, durante la conferenza stampa al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. ''Naturalmente si tratta di una stima, poiché è quasi impossibile raccogliere e verificare le informazioni nelle attuali condizioni di sicurezza e umanitarie'', ha aggiunto.
Crick ha detto di essere ''tornato da Gaza questa settimana. Ho incontrato diversi bambini, ognuno con la propria storia devastante da raccontare. Di 12 bambini che ho incontrato o intervistato, più della metà aveva perso un membro della famiglia in questa guerra. 3 avevano perso un genitore, di questi, 2 avevano perso sia la madre, sia il padre. Dietro ognuna di queste statistiche c’è un bambino che sta facendo i conti con questa nuova terribile realtà''. A nome dell'Unicef spiega poi che ''in un centro in cui vengono ospitati e assistiti i bambini non accompagnati, ho visto anche due bambini molto piccoli di 6 e 4 anni. Sono cugini e le loro rispettive famiglie sono state interamente uccise nella prima metà di dicembre. La bambina di quattro anni, in particolare, è ancora fortemente sotto shock''.

©IPA/Fotogramma
Idf: "A Khan Younis le truppe hanno operato su una serie di diversi obiettivi terroristici e complessi in cui si trovavano fucili AK-47, granate, ordigni esplosivi, equipaggiamento militare e munizioni"
Medioriente, Mezzaluna rossa: una dipendente uccisa da Idf a Khan Younis
La Mezzaluna rossa palestinese ha denunciato che una sua dipendente è stata uccisa dal fuoco israeliano a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dopo che i militari delle Idf hanno sparato contro l'edificio che ospita l'organizzazione. ''Un certo numero di sfollati'' sono stati uccisi o feriti nell'attacco, afferma la Mezzaluna rossa palestinese in un tweet.
Medioriente, colloquio Amirabdollahian-Jihad islamica
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, e il leader del movimento palestinese della Jihad islamica, Ziyad al-Nakhalah, hanno discusso delle iniziative per un cessate il fuoco a Gaza. Lo scrive l'agenzia iraniana Irna. Amirabdollahian e Nakhalah hanno parlato al telefono ieri nel contesto degli sforzi regionali e internazionali per garantire la fine della guerra israeliana a Gaza. Nella telefonata, Amirabdollahian ha sottolineato la necessità di sforzi regionali e internazionali per continuare a porre fine immediatamente ai crimini israeliani contro la popolazione indifesa di Gaza e che gli aiuti umanitari raggiungano l'enclave. Ha ribadito, tuttavia, che a nessun partito o Paese dovrebbe essere consentito di imporre la propria volontà o i propri progetti politici alla nazione palestinese. Nakhalah, da parte sua, ha apprezzato la leadership e il popolo iraniani per il loro sostegno alla causa della libertà della Palestina e ha affermato che la nazione palestinese uscirà sicuramente vittoriosa dall'attuale guerra a Gaza. Ha detto che "gli occupanti sionisti non avranno altra scelta che arrendersi alla forte determinazione della nazione palestinese".
Medioriente, Hamas a Iran: cessate il fuoco solo se nostro interesse
"I movimenti di resistenza palestinese prenderanno in considerazione iniziative per un cessate il fuoco a Gaza solo se tali iniziative rispetteranno gli interessi della nazione palestinese". Lo afferma il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, che ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian. Lo rende noto l'agenzia di stampa iraniana Irna. Amirabdollahian afferma che il popolo palestinese ha il diritto di decidere del proprio futuro e insiste sul fatto che nessun partito o Paese puo' imporre la propria volontà o progetti politici alla nazione palestinese. Il ministro degli Esteri di Teheran ha anche affermato che la fine immediata dei crimini israeliani a Gaza è la chiave per stabilire la pace e la stabilita' nella regione dell'Asia occidentale. Nella telefonata, Haniyeh ha informato "della situazione a Gaza e nella Cisgiordania occupata, dove le persone.
Medioriente, Onu: Rafah è una pentola a pressione di disperazione
Le Nazioni Unite hanno messo in guardia dal fatto che Rafah stia diventando una "pentola a pressione della disperazione" mentre migliaia di persone fuggono nella città del sud di Gaza da Khan Yunis e da altre parti della Striscia. Per Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), la situazione a Rafah "non sembra buona", con i timori che aumentano sulla possibilità che la città diventi teatro di una nuova offensiva israeliana. "Rafah è una pentola a pressione di disperazione e temiamo per ciò che verrà dopo - ha affermato Laerke durante un briefing delle Nazioni Unite a Ginevra - È come se ogni settimana pensassimo che non può andare peggio eppure poi la situazione peggiora". "È molto importante per noi e per l'Ocha esprimere oggi la nostra profonda preoccupazione per ciò che sta accadendo a Khan Yunis e Rafah, nella parte meridionale della Striscia, perché le cose non sembrano davvero buone", ha aggiunto.
Medioriente, Borrell: spero ok Ue missione Aspides il 19 febbraio, puramente difensiva
La missione Aspides nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden "spero che venga approvata dai miei colleghi ministri nel Consiglio del 19 febbraio". Lo ha detto l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, intervenendo oggi a Bruxelles alla conferenza ministeriale sull'Indo-Pacifico. "Stiamo lavorando attivamente con i nostri partner internazionali per ripristinare la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso - ha aggiunto - stiamo andando avanti con il lavoro per una nuova missione marittima chiamata Aspides, parola greca che significa 'scudo'. E' uno scudo puramente difensivo, solo per proteggere le navi dagli attacchi. Il nostro fine non è condurre alcun tipo di attacco, ma solo difendere. Non intendiamo condurre alcuna operazione a terra, ma solo proteggere la navigazione in mare", ha concluso.
Medioriente, Schlein: l'Ue chieda conferenza di pace e missione Onu a Gaza
"Una forte iniziativa diplomatica dell'Italia e dell'Europa per un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, la liberazione di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas, la protezione dei civili, la fornitura e l'accesso illimitato agli aiuti e delle cure di cui la popolazione palestinese ha disperatamente bisogno. Questo è quello che chiediamo con la mozione che abbiamo depositato in Parlamento sul conflitto in Medio Oriente". Lo scrive sui social la segretaria Pd Elly Schlein. "L'Europa promuova una conferenza internazionale di Pace e una missione ONU a Gaza che, coinvolgendo i paesi arabi, ponga fine al conflitto e rilanci la soluzione dei 'due popoli, due Stati', con il riconoscimento dello Stato di Palestina, nel rispetto del diritto alla sicurezza di Israele. Diciamo no al terrorismo di Hamas, no all'estremismo, no alla guerra, no alla violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania. Diciamo sì a un' Europa attrice di pace nel mondo, sì a 'due popoli, due Stati' per la pace in Medio Oriente", conclude.
Medioriente, funzionari Ue e Usa a Governi: stop sostegno a Israele
Centinaia di funzionari europei e americani hanno scritto una lettera ai loro governi definendo la guerra di Israele a Gaza come "una delle peggiori catastrofi umane di questo secolo". La dichiarazione e' intitolata: "È nostro dovere parlare apertamente quando le politiche dei nostri governi sono sbagliate" e denuncia le politiche che "indeboliscono" la "posizione morale" delle loro nazioni nel mondo. "Israele non ha mostrato limiti nelle sue operazioni militari a Gaza, che hanno provocato decine di migliaia di morti civili evitabili, e il blocco deliberato degli aiuti da parte di Israele ha portato a una catastrofe umanitaria, mettendo migliaia di civili a rischio di fame e rallentamento morte", si legge nella lettera. "I nostri governi - prosegue la missiva - hanno fornito all'operazione militare israeliana sostegno pubblico, diplomatico e militare. Questo sostegno e' stato dato senza condizioni reali o responsabilita' e, di fronte alla catastrofe umanitaria, i nostri governi non sono riusciti a chiedere un cessate il fuoco immediato".
Gaza, 800 funzionari europei e Usa accusano Israele di violare il diritto internazionale
Centinaia di diplomatici e funzionari hanno sottoscritto un documento "transatlantico" in cui accusano Israele di "gravi violazioni del diritto internazionale" nell'ambito della risposta militare contro la Striscia di Gaza all'attacco di Hamas del 7 ottobre e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti c'è "il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo": fino, potenzialmente, a scenari di "pulizia etnica e genocidio". LEGGI L'ARTICOLO
Gaza: 800 funzionari europei e Usa denunciano Israele
Oltre 800 tra diplomatici e funzionari americani ed europei hanno sottoscritto un documento "transatlantico" in cui accusano Israele di "gravi violazioni del diritto internazionale" nell'ambito della risposta militare contro la Striscia di Gaza all'attacco di Hamas del 7 ottobre e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti, scrivono in un testo visionato fra gli altri dalla Bbc, c'è "il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo": fino, potenzialmente, a scenari di "pulizia etnica e genocidio".
Hamas: 27.131 morti a Gaza, 112 in ultime 24 ore
Sono 27.131 i morti, per lo più donne, bambini e adolescenti, nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo riporta il ministero della Salute palestinese. Hamas ha registrato 112 morti nelle ultime 24 ore e un bilancio di 66.287 feriti dall'inizio dei combattimenti.
Hamas: 105 morti a Gaza stanotte, proseguono raid Israele
Centocinque persone sono state uccise nella notte da raid israeliani nella Striscia di Gaza. Lo dice il ministero della Sanità di Hamas. L'ufficio stampa di Hamas ha riferito anche che proseguono i bombardamenti aerei e di artiglieria israeliani intorno a Khan Younis, la principale città del sud di Gaza e il fulcro dei recenti combattimenti. Secondo l'Afp aerei israeliani hanno continuato a lanciare volantini sul complesso ospedaliero di al-Shifa che invitano i civili a lasciare l'area.
Attanasio: 'Rafforzare la Marina contro i briganti Houthi'
"Basta che dei briganti Houthi comincino a tirare quattro missili contro le navi mercantili nel Mar Rosso e rischiamo di avere un ritorno dell'inflazione e problemi di dimensioni mondiali, ciò deve indurre tutti noi e in particolare i decisori politici a rendersi conto che il nostro Paese e l'Europa devono avere una deterrenza effettiva, una capacità di proteggere i propri interessi, altrimenti i rischi per la nostra economia resteranno troppo alti". Lo rimarca il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio alla seconda edizione del forum 'Shipping, Transport & Intermodal Forum' organizzato a Rapallo da Telenord e The International Propeller Club. "Ciò che sta avvenendo nel Mar Rosso ci richiama ad esigenze superiori a quelle dell'emergenza infrastrutture in Liguria - ha detto -. Se il ministro della Difesa ci dice cha abbiamo solo 63 missili sulle nostre navi militari, dobbiamo mettere la nostra Marina Militare in grado di essere effettivamente una deterrenza avendo una capacità di difendere le linee di comunicazione. - sollecita Attanasio - Anche alla luce di possibili eventi futuri, non so immaginare cosa succederà se alle elezioni negli Stati Uniti vincesse Trump, dovremo avere un'Europa autosufficiente, capace di camminare da sola, alla propria deterrenza dovrà pensare l'Europa".
Svezia indaga per terrorismo su ordigno ad ambasciata Israele
La polizia di sicurezza svedese ha dichiarato che un ordigno esplosivo, trovato mercoledì davanti all'ambasciata israeliana a Stoccolma, è ora oggetto di indagine come "sospetto crimine terroristico". Lo riportano i media internazionali.
Giordania, arrestati per breve tempo 4 cittadini israeliani
Le guardie di frontiera giordane hanno arrestato per breve tempo quattro cittadini israeliani. Lo ha riferito la tv di Stato, citando una fonte militare. Le indagini hanno chiarito che i quattro hanno attraversato il confine per errore. Secondo l'emittente, sono stati già riconsegnati alle autorità israeliane attraverso canali ufficiali.
Media: 'Hamas risponderà molto presto su accordo'
Un'alta fonte di Hamas ha fattp sapere ai media internazionali che la fazione risponderà "molto presto" sulla proposta, mediata a Parigi da Usa, Qatar e Egitto, che include il rilascio degli ostaggi e dei detenuti palestinesi in Israele, e un possibile cessate il fuoco. Il cessate il fuoco - ha ribadito la fonte citata dai media israeliani - è l'obiettivo più importante per Hamas.
Milizia Iraq filo-iraniana: 'Proseguiamo attacchi contro gli Usa'
Il movimento armato iracheno Nujaba, una delle più influenti milizie sciite jihadiste irachene filo-iraniane, ha affermato oggi che intende proseguire gli attacchi contro le basi militari Usa in Iraq. Lo si apprende dalla tv panaraba al Arabiya che cita i vertici del movimento Nujaba basato a Baghdad. Nei giorni scorsi, un'altra milizia del jihadismo sciita filo-iraniano, gli Hezbollah iracheni, avevano invece annunciato di voler sospendere gli attacchi contro obiettivi militari Usa nella regione.
Israele: 'Combattimenti a Khan Yunis, uccisi 20 terroristi'
L'esercito israeliano, Idf, sta continuando ad operare nel sud della Striscia, soprattutto nella roccaforte di Hamas a Khan Yunis. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "sono stati uccisi 20 terroristi in combattimenti ravvicinati sul posto". I soldati - ha continuato - hanno fatto irruzione "in numerosi obiettivi dove sono state trovate granate, esplosivi, equipaggiamento militare, mitragliatori kalashnikov e munizioni". Nel settore occidentale di Khan Yunis -secondo la stessa fonte - un raid aereo ha centrato "edifici da cui operavano terroristi, inclusa una squadra che lanciava missili anti tank alle truppe israeliane". Operazioni dell'Idf si sono svolte anche al nord e al centro della Striscia dove ieri sono stati "uccisi circa 10 terroristi".
Mosca: 'Sanzioni Usa a coloni israeliani? Maledetta ipocrisia'
Gli Stati Uniti danno prova di una "maledetta ipocrisia" con la decisione presa ieri dal presidente Joe Biden di imporre sanzioni a quattro coloni israeliani in Cisgiordania accusati di violenze contro i palestinesi. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Prima il presidente Usa riconosce gli insediamenti di Israele" ha scritto Zakharova nel suo canale Telegram, e poi emette un ordine esecutivo per "imporre sanzioni contro i coloni ebrei". "Questa costante manipolazione è una manifestazione di nazionalismo e xenofobia, con lo Stato americano che gioca sui sentimenti dei palestinesi e degli israeliani, degli ebrei e dei musulmani, in base ai guadagni politici", ha aggiunto la portavoce, che poi conclude appunto con un'esclamazione: "Maledetta ipocrisia di Washington!".
Biden cerca voti decisivi in Michigan, ma pesa rabbia comunità araba per Gaza
“Siamo orgogliosi di aver contribuito, da protagonisti, alla creazione di questo Dibattito Pubblico, uno strumento di confronto al quale in Italia non si ricorre con frequenza -ha dichiarato l’Amministratore Delegato di FB & Associati Paola Perrotti-. Nelle talvolta complesse dinamiche tra istituzioni, imprenditoria privata e cittadini, l’estrema determinazione del Comune di Roma ad intraprendere un percorso democratico del Dibattito Pubblico, ha rappresentato un elemento di novità capace di far crescere progressivamente la partecipazione della cittadinanza con la finalità di garantire il più alto spirito democratico ed utile a valutare le istanze di una così vasta comunità.”
Media: pasdaran Iran ucciso in attacco Israele a Damasco
Un consigliere della Guardia rivoluzionaria iraniana è stato ucciso in un presunto attacco israeliano a Damasco, secondo quanto riportato da un sito di notizie semi-ufficiale iraniano, ripreso da Haaretz. L' esercito siriano, riporta il Guardian, afferma di aver abbattuto una serie di missili israeliani lanciati dalle alture di Golan che stavano prendendo di mira il sud di Damasco. Secondo Reuters online, già questa notte si era diffusa la notizia di un'esplosione nei pressi di Damasco. Non c'è stato alcun commento immediato da parte dell'esercito israeliano.
Proteste per aiuti umanitari a Gaza, bloccato valico di Nitzana
Per il decimo giorno consecutivo proteste sono in corso in Israele, oggi al valico di Nitzana con l'Egitto, contro il trasferimento di aiuti umanitari destinati a Gaza. Fra gli organizzatori vi sono familiari degli oltre 130 israeliani tenuti da quattro mesi prigionieri a Gaza, secondo cui ogni iniziativa umanitaria deve essere subordinata alla loro liberazione immediata. In Israele si attende inoltre di sapere se decine di ostaggi che soffrono di malattie croniche abbiano ricevute medicinali inoltrati a Gaza due settimane fa, su iniziativa del Qatar e della Francia. Il gruppo di protesta 'Ordine 9', che coordina le proteste contro gli aiuti umanitari per Gaza, ha riferito che decine di dimostranti hanno raggiunto oggi il valico di Nitzana e lo hanno bloccato dopo aver marciato a lungo in una zona agricola per aggirare i posti di blocco dell'esercito. Non si segnalano incidenti. Ieri quei dimostranti avevano bloccato una delle uscite del porto di Ashdod, a sud di Tel Aviv.
Media: raid Israele contro milizie filo-Iran in Siria
Israele avrebbe sferrato nella notte un attacco contro il quartier generale delle milizie filo-iraniane nella zona di Sayyidah Zaynab, vicino a Damasco. Lo riferisce un istituto di ricerca associato all'opposizione siriana secondo quanto riportano i media israeliani. L'esercito siriano afferma inoltre di avere abbattuto una serie di missili israeliani lanciati dalle alture del Golan che stavano prendendo di mira il sud di Damasco, ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, citando una fonte militare.
Raisi: l'Iran non comincerà guerra ma risponderà con forza
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha affermato che il suo Paese non comincerà una guerra, ma che "risponderà con forza" a chiunque lo intimidisca. "Non inizieremo alcuna guerra, ma se qualcuno vuole maltrattarci riceverà una risposta forte", ha detto Raisi in un discorso televisivo, come riportano i media di Stato.
Turchia, arrestati 7 sospetti per aver venduto informazioni al Mossad
Sette persone, sospettate di aver venduto informazioni al servizio di intelligence israeliano Mossad, sono state arrestate in Turchia in un'operazione congiunta dell'intelligence (Mit) e della Direzione generale della sicurezza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Anadolu. Nell'ambito dell'indagine, è stato stabilito che i servizi segreti israeliani hanno svolto attività quali la raccolta di informazioni biografiche, ricognizioni, indagini, documentazione foto-video e sorveglianza installando dispositivi di localizzazione per i suoi obiettivi attraverso investigatori privati con cui erano in contatto. Nel corso dell'operazione, che si è svolta tra Istanbul e Smirne, sono finiti in manette sette dei nove sospettati per i quali è stato emesso un mandato di cattura. A inizio anno altre 33 persone erano state arrestate in Turchia, sospettate di spionaggio per conto del Mossad.
Iran: non iniziamo guerra ma pronti rispondere con forza
"Non inizieremo alcuna guerra, ma se qualcuno vuole maltrattarci ricevera' una risposta forte". Lo ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi, intervenendo alla televisione di stato iraniana.
Sirene di allarme in Alta Galilea, echi di esplosioni
Sirene di allarme risuonano nella zona di Kiryat Shmona, la principale città dell'Alta Galilea. Lo ha reso noto il portavoce militare. Fonti locali aggiungono di aver udito diverse esplosioni, in parte dovute in apparenza ad intercettamenti di razzi provenienti dal Libano sud. Altri razzi, secondo le fonti, sono caduti in zone aperte. In tutto sarebbero partiti dal Libano una ventina di razzi.
Siria, esplosioni a Damasco: 'Attacco missilistico israeliano'
Esplosioni sono state avvertite alle prime ore di oggi nella capitale siriana Damasco. Lo riferiscono alcuni media, mentre l'agenzia ufficiale siriana cita una fonte militare di Damasco che parla di missili lanciati dalla zona delle Alture del Golan in direzione della parte sud di Damasco, alcuni dei quali abbattuti. Le notizie dei media ufficiali rilanciate da al-Arabiya attribuiscono l'operazione a Israele. La notizia arriva dopo che ieri ufficiali Usa hanno confermato alla Cbs l'approvazione di piani per una serie di raid, nell'arco di giorni, contro obiettivi in Iraq e Siria, compresi personale e strutture iraniane. Una risposta agli attacchi con droni e razzi contro le forze Usa nella regione dopo che domenica scorsa tre militari americani sono morti in un attacco con un drone che ha colpito un avamposto, la 'Tower 22', in Giordania, vicino al confine con la Siria.
Fonte Hamas annuncio Qatar su accordo è prematuro
Hamas gela l'entusiasmo qatariota per quella che il ministero degli Esteri dell'emirato ha definito "una prima conferma positiva" da parte del movimento radicale su "una proposta di tregua consolidata". I recenti colloqui a Parigi tra funzionari del Qatar, degli Stati Uniti, israeliani ed egiziani potrebbero portare, secondo il portavoce del ministero, a una nuova pausa nei combattimenti "nelle prossime due settimane". Ma una fonte vicina ad Hamas ha detto all'AFP che "non c'è ancora intesa sulla struttura" dell'accordo - le fazioni hanno osservazioni importanti - e che "la dichiarazione del Qatar è affrettata e non vera".
Qatar: Israele e Hamas più vicini su principi accordo
Israele avrebbe accettato un cessate il fuoco e Hamas "inviato una prima risposta positiva" per un possibile accordo sulla liberazione degli ostaggi a Gaza. Lo dice il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar secondo diversi media israeliani. "Le due parti hanno concordato principi che potrebbero portare alla prossima pausa nei combattimenti e speriamo che la questione possa essere risolta in poche settimane", ha aggiunto.
Esponente Hamas: "Al momento non c'è accordo, siamo ancora fasi iniziali"
"Al momento non c'e' accordo, siamo ancora alle fasi iniziale e non possiamo ancora parlare di un accordo". E' quanto ha dichiarato Osama Hamdan, alto esponente di Hamas in Libano, dopo che dal Qatar sono arrivate dichiarazioni riguardo a progressi nei negoziati da entrambe le parti. Parlando a Al Araby, esponente di Hamas ha poi aggiunto: "sono stati fatti diversi tentativi di raggiungere un accordo, ma sono stati sempre frustrati dall'occupazione", riferendosi agli israeliani.
Commissario Unrwa: senza fondi chiudiamo a fine febbraio
La situazione dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, e' arrivata a un punto di crisi tale che rischia di fermarsi entro la fine di febbraio, se non arriveranno nuovi finanziamenti. Lo riporta la Cnn. Quasi venti governi hanno sospeso 440 milioni di dollari di fondi destinati all'organizzazione, dopo le accuse di collusione con Hamas che hanno riguardato dodici dipendenti. Nove di questi sono stati licenziati, due sono morti.
Biden accoglie salme soldati Usa uccisi in Giordania
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sara' presente al ritorno in patria delle salme dei tre soldati americani uccisi in Giordania. I tre militari, uccisi in un attacco di droni che Washington ha attribuito ai combattenti sostenuti dall'Iran, sono stati i primi soldati statunitensi a morire nella regione in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre. I corpi di William Jerome Rivers, Kennedy Ladon Sanders e Breonna Alexsondria Moffett arriveranno in una base aerea a Dover, nel Delaware.
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