Stati Uniti e Gran Bretagna hanno distrutto decine di bersagli in diversi attacchi. Lo riferisce un comunicato congiunto nel quale si sottolinea che l'obiettivo è "ristabilire la pace e la stabilità". La risposta Houthi: "Risponderemo all'aggressione Usa e Gb". Nelle scorse ore è scattata l'operazione promessa da Biden dopo l'uccisione di tre militari Usa al confine tra Giordania e Siria. Intanto sulla proposta di rilascio degli ostaggi, Hamas prende tempo
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Sale ulteriormente la tensione in Medioriente. Stati Uniti e Gran Bretagna hanno colpito decine di obiettivi Houthi con una serie di attacchi in Yemen: esplosioni anche nella capitale Sanaa. Lo riferisce un comunicato congiunto nel quale si sottolinea che l'obiettivo è "ristabilire la pace e la stabilità". Austin: "Gli Houthi interrompano gli attacchi o ci saranno altre conseguenze". La replica delle forze Houthi: "Risponderemo all'aggressione di Usa e Gb".
Nelle scorse ore era scattata l'operazione promessa da Biden dopo l'uccisione di tre militari Usa al confine tra Giordania e Siria: colpite "con successo tre strutture in Iraq e quattro in Siria" di milizie alleate di Teheran, morte oltre 30 persone. Ma la Casa Bianca fa sapere che "non vuole la guerra con l'Iran".
Sulla proposta di accordo sugli ostaggi elaborata da alti funzionari di Israele, Qatar, Egitto e Stati Uniti, i leader di Hamas prendono tempo: "Presto annunceremo la nostra posizione basata sul desiderio di porre fine il più rapidamente possibile all'aggressione che subisce il nostro popolo". Lo ha detto in una conferenza stampa in Libano un responsabile del movimento, Osama Hamdan, citato da Times of Israel.
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Houthi: risponderemo all'aggressione di Usa e Gb
"Il bombardamento da parte della coalizione anglo-americana di un certo numero di province yemenite non cambierà la nostra posizione. Le nostre operazioni militari contro Israele continueranno fino a quando i crimini di genocidio a Gaza non saranno fermati e l'assedio non sarà tolto, non importa quanto costi il sacrificio". Lo ha affermato su X Mohammed al-Bukhaiti, membro dell'ufficio politico degli Houthi "L'aggressione americano-britannica contro lo Yemen non rimarrà senza risposta, e andremo incontro a un'escalation con un'escalation", ha aggiunto.
Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati
È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. IL PIANO IN 12 PUNTI
Austin: Houthi fermino gli attacchi o altre conseguenze
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin avverte gli Houthi che dovranno affrontare "ulteriori conseguenze" se non cesseranno gli attacchi contro le navi nel Mar Rosso. In una nota il capo del Pentagono ha sottolienato che "l'azione militare di oggi invia un chiaro messaggio ai ribelli che continueranno a subire ulteriori conseguenze se non porranno fine ai loro attacchi illegali contro le navi da guerra e le navi da guerra internazionali".
Hamas: presto annuncio posizione su tregua e ostaggi
I leader di Hamas hanno bisogno di tempo per l'esame della proposta di accordo sugli ostaggi elaborata da alti funzionari di Israele, Qatar, Egitto e Stati Uniti, ma "presto annunceremo la nostra posizione basata sul desiderio di porre fine il piu' rapidamente possibile all'aggressione che subisce il nostro popolo". Lo ha detto in una conferenza stampa in Libano un responsabile del movimento, Osama Hamdan, citato da Times of Israel.
Usa e Gb confermano: decine di obiettivi Houthi colpiti
Stati Uniti e Gran Bretagna hanno colpito "decine di obiettivi" Houthi. Lo riferisce un comunicato congiunto nel quale si sottolinea che l'obiettivo degli attacchi è "ristabilire la pace e la stabilità".
Guerra Israele-Hamas, arrivati in Italia i primi bambini palestinesi feriti
Ad accoglierli all'aeroporto di Ciampino il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I piccoli, dieci in totale, sono ora ricoverati tra l'ospedale Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze. Il generale Figliuolo: "Una bella pagina, ora altri ponti aerei col nostro Paese". LEGGI L'ARTICOLO
Cnn: Usa e Gb colpiscono 30 obiettivi Houthi in Yemen
Stati Uniti e Gran Bretagna hanno colpito almeno 30 obiettivi Houthi in Yemen. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate
Media Houthi: "Raid americani-britannici su Sanaa"
I media affiliati ai ribelli Houthi affermano che la capitale yemenita "Sanaa è stata bersagliata da raid americani-britannici". Lo riferisce Al Jazeera. In precedenza il Comando Centrale degli Stati Uniti aveva annunciato di aver preso di mira 6 missili anti-nave nelle aree sotto il controllo degli Houthi nello Yemen.
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. SFOGLIA LA GALLERY
Media, 'missili contro base che ospita forze Usa in Siria'
Al Jazeera, citando i media siriani, riferisce di esplosioni causate da un bombardamento di missili nell'area dal giacimento di gas Koniko a Deir ez-Zor, nella Siria orientale e dove si trova una base delle forze americane. L'attacco - precisa la rete satellitare - sarebbe opera di gruppi armati sostenuti dall'Iran.
Gli Usa colpiscono sei missili Houthi anti-nave
Gli Usa hanno colpito sei missili anti-nave lanciati dai ribelli Houthi al largo dello Yemen. Lo riferisce il Comando centrale, Centcom, in un post su X.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA
Israele: colpiti 50 siti di Hezbollah in Siria da ottobre
Israele ha attaccato più di 50 obiettivi di Hezbollah in Siria dall'inizio della guerra con Hamas ad ottobre. E' quanto ha affermato il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari. "Dall'inizio della guerra, abbiamo attaccato, da terra e dall'aria, più di 50 obiettivi di Hezbollah sparsi in tutta la Siria", ha detto Hagari ai giornalisti.
Mar Rosso, Usa schierano Phalanx ciws: come funziona l'arma anti-missili
Stando a quanto riferiscono funzionari americani citati dalla Cnn, il cacciatorpediniere USS Gravely martedì notte avrebbe utilizzato il sistema Phalanx CIWS contro un missile da crociera intercettato a solo un miglio alla nave, e quindi a pochi secondi dall'impatto. COSA SAPPIAMO
Hezbollah, 'colpiti soldati israeliani in attacco missilistico'
Un gruppo di soldati israeliani è stato preso di mira sulle colline di al-Kubra, nel nord di Israele, in un attacco missilistico che ha provocato un numero imprecisato di feriti. Lo ha comunicato Hezbollah.
Mar Rosso, Crosetto: “A Italia comando tattico della missione Ue”
Il ministro della Difesa ha dichiarato che "l'Unione Europea ha chiesto all'Italia di fornire il Force Commander dell'Operazione Aspides (l'Ufficiale Ammiraglio che esercita il comando imbarcato degli assetti navali che partecipano all’operazione)". Roma ha assicurato immediatamente il proprio sostegno. “Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell'impegno del governo”. LEGGI QUI
Capo 007 Ankara incontra Haniye a Doha su tregua
Il numero uno dei servizi segreti turchi, Ibrahim Kalin, ha incontrato il leader politico di Hamas, Ismail Haniye, nella capitale del Qatar Doha. Sia Kalin che Haniye sono stati affiancati dalle rispettive delegazioni in un incontro che ha avuto al centro un possibile scambio di ostaggi tra Hamas e Israele, la ricerca di una strada per un cessate il fuoco permanente e la fine dell'assedio israeliano nella Striscia di Gaza. Sia Israele che Hamas hanno recentemente aperto alla possibilità di un'intesa che porti alla fine del conflitto, un risultato possibile solo con la liberazione dei ostaggi israeliani nelle mani dell'organizzazione palestinese cui deve seguire il rilascio di prigionieri palestinesi e la fine delle operazioni militari di Israele. In base a quanto rivelato da fonti turche, durante gli incontri tra delegazioni si è parlato anche del problema relativo gli aiuti umanitari, di cui la popolazione palestinese ha urgentemente bisogno e della necessità di uno Stato palestinese indipendente che ponga fine al conflitto con Israele in maniera definitiva. Su questo punto la Turchia spinge da tempo, chiedendo ad Hamas di riavvicinarsi all'Autorita Nazionale Palestinese. L'incontro ha avuto luogo a Doha, dove Hamas ha un ufficio politico. Tuttavia il Qatar ha avuto un ruolo centrale nello tentativi di mediazione tra Hamas e Israele, favorendo l'intesa che aveva portato a un primo scambio di ostaggi.
Cnn, Biden ha approvato raid su Siria e Iraq lunedì scorso
A Joe Biden sono stati presentati i piani per i raid su Siria e Iraq già qualche ora dopo l'attacco avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi contro la base americana Tower 22, in Giordania, nel quale sono morti tre soldati statunitensi. E il presidente ha dato il via libera già il giorno dopo, lunedì scorso, in una riunione nella Situation Room dei vertici della sicurezza nazionale. Lo rivela la Cnn, che cita fonti a conoscenza del dossier, secondo cui nel corso della stessa riunione Biden è stato informato della responsabilità delle milizie filoiraniane nell'attacco con un drone
Media, rinviata visita al Cairo delegazione Hamas, 'più consultazioni'
E' stata rinviata una visita al Cairo prevista per questo weekend di una delegazione di Hamas impegnata nel negoziato sul rilascio degli ostaggi ed il cessate il fuoco. Lo scrive il giornale qatarino "The New Arab", che cita fonti egiziane e di Doha, mentre una fonte di Hamas ha spiegato che "il rinvio della visita di qualche giorno è dovuta a ulteriori consultazioni con le forze di resistenza a Gaza riguardo alla proposta sugli ostaggi" che è stata presentata dopo la riunione dei giorni scorsi a Parigi tra il capo del Mossad, il capo della Cia, dell'intelligence egiziana e del premier del Qatar.
In Israele manifestazioni pro ostaggi e contro Netanyahu
Sono da poco cominciate in Israele le manifestazioni per il rilascio degli oltre 130 ostaggi a Gaza - giunti a 120 giorni di cattività nelle mani di Hamas - e le dimissioni del premier Benyamin Netanyahu. In centinaia - secondo i media - hanno partecipato ad una prima protesta ad Haifa. A Tel Aviv davanti il ministero della difesa, il Forum delle famiglie degli ostaggi ha indetto una mega manifestazione il cui slogan principale è: '120 giorni sottoterra senza aria, gli ostaggi sono in pericolo mortale'.
Il Papa agli ebrei d'Israele, prego per il ritorno degli ostaggi
Il Papa, nella lettera agli ebrei di Israele, rivolge un messaggio agli ostaggi ancora detenuti da Hamas: "In modo speciale, preghiamo per il ritorno degli ostaggi, rallegrandoci per quelli che sono già tornati a casa, e pregando affinché tutti gli altri si uniscano presto a loro". "Desidero anche aggiungere - si legge ancora nella lettera del Papa - che non bisogna mai perdere la speranza per una pace possibile e che dobbiamo fare di tutto per promuoverla, rifiutando ogni forma di disfattismo e di sfiducia. Dobbiamo guardare a Dio, la sola fonte di una speranza certa". "Entrambi, ebrei e cattolici, dobbiamo impegnarci in questo percorso di amicizia, solidarietà e cooperazione nella ricerca di modi per riparare un mondo distrutto, lavorando insieme in ogni parte del mondo, e soprattutto in Terra Santa, per recuperare la capacità di vedere nel volto di ogni persona l'immagine di Dio, nella quale siamo stati creati", conclude il Pontefice.
Hezbollah, 'Idf bombarda città del Libano meridionale'
L'Idf ha attaccato la città di Bint Jbeil nel sud del Libano e le città di Alma al-Shaab e Dahaira. Lo ha riferito il canale libanese Al-Manar, affiliato a Hezbollah. Nel frattempo, la rete libanese Al-Mayadeen, anch'essa associata all'organizzazione sciita, ha segnalato attacchi ad A-Naqoura.
Usa, 'abbattuti droni Houthi sullo Yemen'
"Il 2 febbraio, intorno alle 10,30 (ora di Sana'a), la USS Carney ha abbattuto un drone sul Golfo di Aden. Non sono stati segnalati feriti o danni". Lo scrive su X il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), aggiungendo che sempre ieri "intorno alle 16,40 le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno condotto attacchi contro quattro Uav Houthi pronti al lancio".
"Le forze statunitensi - continua l'aggiornamento militare - hanno identificato gli UAV nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno concluso che rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina americana nella regione. Le forze statunitensi successivamente hanno colpito e distrutto gli Uav per legittima difesa".
"Alle 21,20, la USS Laboon e gli F/A-18 del Dwight D. Eisenhower Carrier Strike Group - prosegue il comunicato - hanno abbattuto sette Uav sul Mar Rosso. Non sono stati segnalati feriti o danni. Queste azioni proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per le navi della marina americana e le navi mercantili".
Mosca chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu su raid Usa
La Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sui raid americani in Iraq e Siria. Lo ha annunciato la missione di Mosca presso il Palazzo di Vetro, aggiungendo che la seduta è stata fissata per lunedì, secondo quanto riferisce la Tass.
In arrivo a La Spezia 60 profughi palestinesi su nave Vulcano, anche bambini feriti
Lunedì prossimo, intorno alle ore 8, attraccherà al porto della Spezia la nave militare Vulcano con a bordo 60 palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza tra cui 20 bambini feriti più i rispettivi accompagnatori. "I porti della Liguria sono sempre pronti a collaborare con il Governo. La crisi in Medioriente ci tocca da vicino, non solo da un punto di vista economico ma anche e soprattutto umano - commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Ci siamo immediatamente mossi per garantire assistenza alle 60 persone che dalla Striscia di Gaza lunedì arriveranno alla Spezia, tra cui ci sono anche 20 bambini. Grazie alla nostra Protezione Civile, alla sanità e al Gaslini che prenderà in cura 4 bimbi, alla Comunità di Sant’Egidio, Caritas, Arci e alla Federazione delle Chiese evangeliche che aiuteranno le famiglie".
Dopo i lanci di razzi da Libano Israele colpisce Hezbollah
L'aviazione israeliana - dopo il lancio di 3 razzi dal Libano - ha colpito una postazione di tiro di razzi di Hezbollah oltre confine. Lo ha fatto sapere l'esercito aggiungendo che nel raid sono stati centrati anche "un centro di comando e due posti di osservazione vicino al confine con Israele".
Mit, confronto Salvini-G7 su Mar Rosso prima vertice Milano
Il vicepremier e Ministro Matteo Salvini è attento e sensibile al dossier della sicurezza navale con particolare riferimento alla situazione nel Mar Rosso. Ne ha parlato anche in occasione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR) del 23 gennaio scorso e intende organizzare un confronto con i suoi omologhi del G7 entro le prossime settimane. Così una nota del Mit. Sarà un'occasione per preparare alcuni temi di discussione che saranno approfonditi anche nel G7 previsto in Italia in primavera e che, nel caso del vertice dei Ministri delle
Infrastrutture e dei Trasporti, sarà a Milano.
Il Papa, manifestazioni contro ebrei un peccato contro Dio
Il Papa torna a condannare l'antisemitismo. In una lettera "ai fratelli e alle sorelle ebrei di Israele" sottolinea: "Il percorso che la Chiesa ha avviato con voi, l'antico popolo dell'Alleanza, rifiuta ogni forma di antigiudaismo e antisemitismo, condannando inequivocabilmente le manifestazioni di odio verso gli ebrei e l'ebraismo, come un peccato contro Dio". La lettera - scrive l'Osservatore Romano - è stata inviata dal Papa alla teologa Karma Ben Johanan, tra le promotrici di un appello al Pontefice sottoscritto da circa 400 tra rabbini e studiosi per il consolidamento dell'amicizia ebraico-cristiana dopo la tragedia del 7 ottobre.
Esercito Israele lancia volantino su Gaza, 'svegliatevi'
"La realtà": questo il titolo di un volantino a più pagine lanciato dall'esercito israeliano nella parte centrale di Gaza. Lo ha riferito la tv Kan secondo cui nel volantino si chiede agli abitanti di "svegliarsi" aggiungendo che Hamas "uccide i vostri bambini". Il ciclostilato include anche articoli sulle sanzioni della Ue al leader di Hamas Yahya Sinwar, l'aumento dell'aiuto umanitario confutando le affermazioni del portavoce di Hamas. "Hanno bruciato i soldi della gente nei tunnel e nelle armi", si sostiene aggiungendo che "hanno distrutto tutto quello di buono, percuotendovi e torturandovi, abbandonando le vostre famiglie nelle strade mentre loro ci nascondono nei tunnel. Non restate in silenzio, il futuro è nelle vostre mani".
Mosca condanna raid Usa, 'progettati per allargare conflitto'
"Condanniamo fermamente il nuovo palese atto di aggressione americano-britannica contro stati sovrani, chiediamo un’urgente considerazione della situazione attraverso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu". Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato i raid condotti da Washington in Iraq e Siria in risposta all'attacco della base Usa in Giordania, in cui sono stati uccisi tre militari americani, secondo quanto riporta la Tass.
"E' ovvio che gli attacchi aerei sono specificamente progettati per infiammare ulteriormente il conflitto" ha aggiunto affermando che attaccando "obiettivi di presunti gruppi filo-iraniani in Iraq e Siria, gli Stati Uniti stanno deliberatamente cercando di gettare nel conflitto i paesi più grandi della regione”.
Anche Jihad islamica condanna raid Usa, "verso escalation"
La Jihad islamica ha condannato gli attacchi americani in Siria e Iraq. "Condanniamo con la massima fermezza l'aggressione americana contro la Siria e l'Iraq e la violazione della sovranità di entrambi i Paesi, che porterà ad un'escalation della tensione regionale e ad una maggiore instabilità nella regione", si legge in un post della Jihad islamica su Telegram. Il gruppo ha definito gli attacchi una "palese aggressione americana" nell'interesse del "colonialismo occidentale e dell'entità sionista", riferendosi a Israele. La Jihad islamica ha aggiunto che "saluta i popoli rivoluzionari iracheno e siriano che, insieme ai popoli yemenita e libanese, stanno pagando il prezzo per il loro sostegno al nostro popolo palestinese nella resistenza alla guerra di genocidio".
'L'Italia lavora a G7 su sicurezza navale in mar Rosso'
"In merito alla sicurezza dei traffici navali nel Mar Rosso, Mar Nero e davanti alla costa di Israele, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini sta lavorando per organizzare un G7 speciale dedicato al tema". Lo rivela l'ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto-Guardia Costiera, rispondendo a una domanda durante la seconda edizione del forum 'Shipping, Transport & Intermodal Forum' organizzato a Rapallo da Telenord e The International Propeller Club.
Hamas, 'raid Usa su Iraq e Siria sono benzina sul fuoco'
Il gruppo militante palestinese Hamas ha condannato oggi gli attacchi americani in Iraq e Siria, affermando che Washington ha versato "benzina sul fuoco" in Medio Oriente. Gli Stati Uniti "hanno la piena responsabilità delle ripercussioni di questo attacco aggressivo contro Iraq e Siria", ha affermato il gruppo in un comunicato. "Coloro che gettano benzina sul fuoco, vi assicuriamo che la regione non troverà stabilità, né pace finché l'aggressione sionista (israeliana), i crimini genocidi e la pulizia etnica del popolo palestinese nella Striscia di Gaza non cesseranno", prosegue la nota.
Mo: 34 morti nei raid Usa in Siria e Iraq
Sono almeno 34 le persone rimaste uccise nei raid americani in Siria e Iraq contro postazioni delle milizie filoiraniane: 16 i morti in Iraq, dove altre 25 persone sono rimaste ferite, secondo quanto reso noto dal governo iracheno, 18 in Siria, stando ai dati forniti dall'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Ong, 23 combattenti filo-Iran uccisi in raid Usa in Siria
Gli attacchi statunitensi notturni nella Siria orientale hanno ucciso 23 combattenti filo-iraniani, ha riferito Rami Abdel Rahman, capo dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, in un nuovo bilancio dell'azione di ritorsione a seguito di un attacco con droni contro una base americana in Giordania. "Il bilancio è salito a 23 morti: 10 combattenti filo-iraniani nella zona di Deir Ezzor e 13 nella zona di Mayadeen", ha detto Rami Abdel Rahman, aggiungendo che nove dei combattenti erano siriani mentre sei erano iracheni. Non sono state segnalate morti civili.
Tajani, due popoli due Stati resta l'unica soluzione possibile
"C'è una situazione di grande tensione" nel mondo "e io mi auguro che si possa ridurre la tensione in Medio Oriente con una de-escalation. Stiamo lavorando perché ci possa essere uno stato Palestinese che riconosca Israele e viceversa. La soluzione 'due popoli e due stati' è l'unica possibile e noi la perseguiamo con determinazione". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un evento di Forza Italia a Rho, nel Milanese. "Continuiamo a lavorare per questo obiettivo con una richiesta forte di liberazione degli ostaggi israeliani senza condizioni e per la cessazione del fuoco" ha aggiunto.
L'Iran presenta il sistema missilistico Shafag 'potenziato'
L'Iran ha presentato oggi il sistema missilistico Shafagh "potenziato", durante una cerimonia alla quale ha partecipato sabato il comandante dell'esercito Abdolrahim Mousavi. Il sistema missilistico a lungo raggio, che può essere montato su elicotteri militari, è in grado di colpire bersagli da una distanza di 20 chilometri, Secondo l'Irna, durante la cerimonia sono stati mostrati numerosi prodotti dell'industria della difesa iraniana, tra cui un sistema di visione notturna, denominato Yousef, e il sistema missilistico Qadr-29, che può essere installato sugli elicotteri Bell 206. Le restrizioni delle Nazioni Unite sul programma missilistico iraniano sono scadute a ottobre, ma un gran numero di stati ha annunciato l'intenzione di continuare a contrastare le attività missilistiche iraniane, definendole una minaccia alla stabilità regionale e internazionale.
Iraq convocherà incaricato d'affari Usa
L'Iraq convocherà l'incaricato d'affari americano a Baghdad in seguito agli attacchi nella notte. Lo riferisce il ministero degli Esteri iracheno.
Teheran: nuovo 'errore strategico' degli Usa
Il governo iraniano ha descritto l'attacco lanciato venerdì notte dagli Stati Uniti contro molteplici postazioni di milizie legate a Teheran in Siria e Iraq come un nuovo "errore" strategico di Washington. In una conferenza stampa, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Naser Kanani ha descritto gli attacchi statunitensi come una "violazione della sovranità e dell'integrità territoriale di Iraq e Siria, del diritto internazionale e una chiara violazione della Carta delle Nazioni Unite", prima di ricordare "il pieno sostegno degli Stati Uniti a quattro mesi di attacchi brutali e implacabili" da parte di Israele "contro i residenti di Gaza e della Cisgiordania". "L'attacco di ieri sera contro la Siria e l'Iraq è un'azione avventurosa e un altro errore strategico del governo degli Stati Uniti, che non avrà altro risultato che l'escalation della tensione e dell'instabilità nella regione", ha denunciato il portavoce nei commenti raccolti dall' Isna.
Nel suo intervento, il portavoce ha detto che "tali attacchi" sono progettati solo per "soddisfare gli obiettivi del regime sionista", riferendosi a Israele, per "coinvolgere ulteriormente il governo americano nella regione e anche" per mettere in ombra i crimini del regime Sionista a Gaza". "Il proseguimento di tali avventure costituisce una minaccia alla pace e alla sicurezza regionale e internazionale", ha concluso.
Hamas: raid Usa in Iraq e Siria "brutale aggressione"
Hamas ha condannato "nei termini piu' forti" i raid americani in Iraq e Siria. Il gruppo ha affermato in una dichiarazione su Telegram di considerare gli attacchi una pericolosa escalation e una violazione della sovranità dei due Paesi arabi. "L'amministrazione del presidente americano Joe Biden è responsabile delle conseguenze di questa brutale aggressione sia all'Iraq che alla Siria, che getta benzina sul fuoco", si legge nella dichiarazione di Hamas, rilanciata da Al Jazeera.
Repubblicani criticano Biden: 'raid tardivi e troppo annunciati'
"La tragica morte di 3 militari Usa in Giordania, per mano di milizie filoiraniane, domandava una risposta chiara e potente. Sfortunatamente, l'amministrazione ha aspettato una settimana e ha comunicato al mondo, Iran compreso, la natura della nostra risposta". Così lo Speaker repubblicano, Mike Johnson, ha criticato modi e tempi dei raid ordinati da Joe Biden la notte scorsa. Secondo il repubblicano "le eccessive esternazioni pubbliche hanno minato la nostra capacità di mettere una fine decisiva alla quantità di attacchi subiti negli ultimi mesi", con un riferimento agli oltre 160 attacchi condotti contro le forze Usa in Iraq e Siria a partire dal 7 ottobre. Attacchi sono arrivati anche da senatori come Dan Sullivan, che ha definito la risposta dell'amministrazione Biden "disastrosa al punto da essere pericolosa", e Tom Cotton che, pur riconoscendo nei raid "un successo tattico", ha espresso dei dubbi che possano raggiungere "un successo strategico". "Per dirla semplicemente, faccio un esempio - ha detto a Fox News - abbiamo lasciato che i leader iraniani si ritirassero dalla Siria e dall'Iraq, così sospetto che non abbiamo ucciso molti importanti leader iraniani in queste regioni". -
Gaza: 20 bambini feriti in arrivo alla Spezia su nave Vulcano
La nave Vulcano della Marina Militare salpata mercoledì scorso dal porto di Al Arish in Egitto con a bordo 60 palestinesi, di cui 20 bambini feriti vittime della guerra nella Striscia di Gaza e 40 loro familiari, approderà lunedì mattina nel porto della Spezia. Lo comunica la Prefettura della Spezia in una nota. L'ospedale Gaslini di Genova accoglierà quattro bambini con varie problematiche, il trasporto vedrà protagonista una task force interministeriale in collaborazione con la Croce Rossa Internazionale. L'istituto pediatrico "ringrazia i genovesi che stanno chiamando per offrire vestiti e giocattoli". La Regione Liguria è in campo nella cabina di regia insieme alla Prefettura della Spezia e agli organi di Governo per l'accoglienza dei 60 palestinesi. Oltre al ricovero dei bambini, quattro al Gaslini mentre altri saranno trasferiti in altre Regioni, si è reso necessario un piano di coordinamento di accoglienza per i nuclei familiari. Regione ha pertanto coinvolto Comunità di Sant'Egidio, Caritas, Arci e la Federazione delle Chiese evangeliche, per garantire un aiuto concreto alle famiglie. La Protezione civile si occuperà del trasporto di 5 bambini dalla Liguria verso gli ospedali di Milano per le cure necessarie, altri all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Iraq nega che Usa avessero avvertito Baghdad dei raid
Il governo iracheno ha smentito che gli Stati Uniti si siano coordinati con le autorità di Baghdad per bombardare le postazioni delle milizie filo-iraniane in Iraq occidentale come rappresaglia per la morte di tre dei suoi soldati in Giordania e ha accusato Washington di "ingannare l'opinione pubblica internazionale". "La parte americana ha deliberatamente ingannato e falsificato i fatti annunciando un coordinamento preventivo per commettere questa aggressione, che e' una falsa affermazione intesa a ingannare l'opinione pubblica internazionale", ha sostenuto in una nota il portavoce del governo iracheno Bassam al Awadi. Era la reazione alle dichiarazioni del portavoce del Consiglio di sicurezza americano, John Kirby, che incontrando i giornalisti ha sostenuto che Washington aveva precedentemente avvertito il governo iracheno che avrebbe effettuato bombardamenti nel settore occidentale del paese arabo.
Attacco con molotov a consolato Usa di Firenze, in video rivendicazione menzionato Hamas
"Solo come avvertimento. Se l'Italia e l'Europa continueranno a sostenere i crimini di Israele e Usa inizieremo con la prima vera operazione. Oltre la metà degli obiettivi non sono israeliani o americani", dice un uomo in lingua araba nel filmato che è stato inviato a diverse redazioni. Su un canale Telegram - The whole world is Hamas - si precisa: "Non siamo Hamas. Siamo 'con' Hamas". E si annuncia che è stata decisa "la lista dei primi 50 obiettivi sionisti da colpire". Nella notte perquisita una persona. LEGGI QUI
Iran, 'ferma condanna degli attacchi Usa in Siria e Iraq'
L'Iran ha "condannato fermamente" oggi gli attacchi lanciati la notte scorsa dagli Stati Uniti, denunciando "una violazione della sovranità della Siria e dell'Iraq": lo ha affermato in un comunicato il portavoce diplomatico, Nasser Kanani. "L'attacco di ieri sera è un'azione avventurosa e un altro errore strategico da parte degli americani, che non farà altro che aumentare le tensioni e l'instabilità nella regione", si legge nella nota.
Ministero Sanità Gaza, 27.238 palestinesi uccisi
Sono almeno 27.238 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi israeliani dal 7 ottobre scorso, mentre altri 66.452 sono rimasti feriti. Lo rende noto il ministero della Sanità dell'enclave assediata, controllato da Hamas.
Iraq, in raid Usa 16 morti, tra cui anche civili
I bombardamenti di ritorsione degli Stati Uniti contro diverse posizioni delle milizie filo-iraniane nell'Iraq occidentale hanno causato 16 morti, tra cui civili, oltre a 25 feriti, secondo quanto annunciato dal governo iracheno. "Questa flagrante aggressione ha causato 16 morti, compresi civili, nonché 25 feriti, e ha causato perdite e danni a edifici residenziali e proprietà dei cittadini", ha detto in una nota il portavoce dell'esecutivo iracheno Bassam al Awadi.
Iraq, attacchi Usa porteranno "disastrose conseguenze"
Un portavoce del primo ministro iracheno ha detto che gli attacchi statunitensi sono una "violazione" della sovranità irachena. Il generale Yehia Rasool ha aggiunto che gli attacchi porteranno "conseguenze disastrose per la sicurezza e la stabilità dell'Iraq e della regione".
Londra sostiene "diritto Usa di rispondere ad attacchi"
Un portavoce del governo britannico ha ricordato che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono "alleati saldi" e, pur non volendo commentare i bombardamenti statunitensi sul territorio di Iraq e Siria, ha ribadito che Londra "sostiene il diritto statunitense di rispondere agli attacchi". Il portavoce del governo britannico ha anche ribadito la condanna delle attivita' dell'Iran "che stanno causando instabilità in tutta la regione".
Allarme Borrell dopo raid Usa, situazione "esplosiva"
L'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri dell'Unione europea, Josep Borrell, ha invitato tutte le parti a evitare un'ulteriore escalation in Medio Oriente dopo gli attacchi statunitensi contro gruppi legati all'Iran in Siria e Iraq. "Tutti dovrebbero cercare di evitare che la situazione diventi esplosiva", ha detto Borrell in un incontro dei ministri degli Esteri dell'Ue a Bruxelles. Ieri, gli Stati Uniti hanno lanciato attacchi aerei contro le forze iraniane e le milizie alleate in Iraq e Siria, con il presidente Joe Biden che ha promesso che ne arriveranno altri come ritorsione per un attacco mortale di droni contro una base americana in Giordania. Borrell non ha fatto direttamente riferimento agli attacchi americani, ma ha ripetuto l'avvertimento che il Medio Oriente "è una bomba a orologeria". Il capo della diplomazia Ue ha ricordato non solo la guerra a Gaza, ma anche la violenza lungo il confine libanese, i bombardamenti in Iraq e Siria e gli attacchi alle navi nel Mar Rosso. "Ecco perché ci appelliamo a tutti per cercare di evitare un'escalation", ha detto Borrell.
Ministro Spagna, 'cessate fuoco immediato e permanente, 26mila morti bastano'
La Spagna "lo ha detto molto chiaramente: chiediamo un cessate il fuoco permanente e immediato" nella Striscia di Gaza. "Questa spirale di violenza deve cessare: 26mila civili palestinesi innocenti morti sono sufficienti". Lo sottolinea il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares Bueno, a margine del Gymnich a Bruxelles. "Una volta che le armi taceranno - continua - deve tenersi una conferenza di pace, per poter istituire uno Stato palestinese, che tutti sappiamo sarebbe quello che porterebbe pace e sicurezza nel Medio Oriente, anche per il popolo israeliano", conclude. -
Belgio su raid Usa, 'violenza non è risposta, serve dialogo'
"La violenza non è mai una risposta. Chiediamo moderazione, dialogo e diplomazia, è l'unico modo per calmare le acque in Medio Oriente e siamo naturalmente preoccupati per il rischio di un allargamento del conflitto". Lo ha detto la ministra degli esteri belga Hadja Lahbib a proposito degli attacchi Usa aprendo il consiglio affari esteri informale. Il Belgio detiene la presidenza di turno Ue.
UNHCR, campagna Ferma il gelo per aiutare 5 milioni di profughi
Oltre 20 morti nei raid Usa in Iraq e Siria
Sono oltre venti i morti causati dai raid statunitensi in Iraq e Siria, stando a quanto riportato dall'Osservatorio siriano per i diritti umani e da fonti mediche dell'ospedale iracheno di Qaim, in Iraq. In Siria ci sarebbero stati - secondo l'Osservatorio - almeno 18 morti nei raid, che avrebbero colpito 17 postazioni vicino a Mayadin - uno dei grandi centri operativi nell'est del paese - e Bokamal, a tre chilometri dalla frontiera con l'Iraq.
Gli attacchi in Iraq hanno preso di mira la provincia occidentale di Anbar, dove fonti mediche dell'ospedale generale di Qaim hanno confermato all'agenzia curdoirachena Rudaw la morte di almeno 3 persone ed il ferimento di altre 25. Tra le vittime, secondo fonti dell'agenzia, potrebbe esserci il capo della divisione logistica delle Forze di mobilitazione popolare, coalizione di milizie paramilitari filoiraniane in Iraq, Abás al Darayi.
Damasco, 'stop a occupazione Usa del territorio siriano'
L'occupazione statunitense del territorio siriano "non può continuare": lo ha dichiarato oggi Damasco all'indomani dei raid Usa in rappresaglia per un attacco di droni che aveva ucciso tre soldati americani in Giordania. Gli attacchi della notte scorsa hanno ucciso "un certo numero di civili e soldati, ne hanno feriti altri e hanno causato danni significativi a proprietà pubbliche e private", hanno affermato in un comunicato le forze armate siriane, aggiungendo: "L'occupazione di parti del territorio siriano da parte delle forze statunitensi non può continuare".
Borrell, 'su fondi a Unwra l'Ue abbia una posizione comune'
"Oggi parleremo anche dell'Unwra. Alcuni Stati membri hanno reagito aumentando i fondi, altri aspettano, altri ancora hanno sospeso il finanziamento. Ma questo approccio per l'Ue non va bene, dobbiamo avere una posizione comune". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al consiglio Esteri informale.
Damasco: "Vittime anche civili, plateale aggressione Usa"
Gli attacchi aerei statunitensi in Siria hanno causato vittime civili e militari e ingenti danni: lo ha denunciato il ministero della Difesa siriano che parla di "plateale aggressione", secondo quanto riferisce la stampa locale. "Le forze di occupazione statunitensi - recita la nota- hanno effettuato una plateale aggressione aerea contro un certo numero di posizioni e città in Siria orientale e vicino ai confini siro-iracheni, a seguito della quale un certo numero di civili e soldati sono stati uccisi, ci sono feriti e sono stati causati ingenti danni a proprietà pubbliche e private".
Wsj, leadership di Hamas è spaccata su proposta di tregua
Il Wall Street Journal riferisce che c'è una spaccatura all'interno della leadership di Hamas sulla proposta di tregua per fermare la guerra a Gaza e riportare in Israele gli ostaggi. Secondo il quotidiano, che cita fonti informate, il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar e altri esponenti in loco vorrebbero accettare l'offerta di fermare i combattimenti per sei settimane; mentre i capi di Hamas in esilio chiedono maggiori concessioni e vogliono arrivare a un cessate il fuoco permanente. La proposta attende anche la decisione da parte del gabinetto di guerra israeliano guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu; mentre è stata accettata dal capo del Mossad, David Barnea.
Israele, salme esumate a Gaza alla ricerca ostaggi morti
I militari israeliani stanno riesumando le salme dalle tombe a Gaza perché Hamas potrebbe avervi nascosto i corpi degli ostaggi morti. Lo ha spiegato alla Cnn uno dei portavoce dell'esercito, Jonathan Conricus. "E' (la testimonianza) di quanto in basso devono scendere i soldati israeliani per cercare di trovare gli ostaggi israeliani. Ci sono ancora 136 prigionieri a Gaza, alcuni dei quali sono morti", ha detto Conricus. "Stanno cercando le salme degli ostaggi israeliani nei cimiteri,
hanno scoperchiato aree dove ci sono tombe fresche per cercare i corpi degli ostaggi israeliani. Anche nell'ospedale Shifa (di Gaza), le truppe israeliane sono dovute andare all'obitorio e
cercare le salme degli israeliani perche' informazioni di intelligence suggerivano che Hamas li avesse tenuti in deposito in ospedale. Quindi abbiamo dovuto fare il test del Dna".
Arrestati in Turchia 7 accusati essere "agenti del Mossad"
Gli uomini del controspionaggio turco hanno arrestato nella tarda serata di ieri 7 persone, tutte accusate di vendere informazioni ai servizi segreti israeliani (Mossad). In base a quanto riportato dai media locali, le perquisizioni hanno avuto luogo a Istanbul e Smirne: gli arrestati avrebbero avvicinato dissidenti ed esuli palestinesi residenti in Turchia al fine di raccogliere informazioni sulle attività, sugli indirizzi di residenza e sugli spostamenti di questi ultimi.. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva messo in guardia lo Stato ebraico dalle "serie conseguenze" che sarebbero derivate da eventuali azioni del Mossad in territorio turco, in particolare se nel mirino dei servizi israeliani fossero finiti i leader di Hamas che vivono in Turchia. Ankara infatti non considera Hamas un'organizzazione terroristica e negli ultimi mesi non sono mancati pesanti scambi di accuse tra i governi dei due Paesi. Solo un mese fa una maxi operazione della polizia turca ha portato questa all'arresto di altri 34 sospetti agenti del Mossad. Quasi tutti cittadini di Paesi terzi che avrebbero prestato servizio per l'intelligence dello Stato ebraico.
Casa Bianca, attacchi riusciti, durati 30 minuti, ci saranno ulteriori risposte
Gli attacchi americani contro obiettivi filoiraniani in Iraq e Siria si sono svolti nell'arco di 30 minuti e "sono stati coronati da successo". A riferire dei raid notturni è stata la Casa Bianca: secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby agli attacchi hanno preso parte diversi aerei, tra cui i B-1. "Ci saranno ulteriori risposte", ha poi avvertito.
Nella notte tra sabato e domenica scorse, tre soldati americani sono stati uccisi in Giordania da un drone lanciato da gruppi militanti filoiraniani. "Non stiamo cercando una guerra con l'Iran", ha aggiunto Kirby, precisando che gli Stati Uniti hanno preallertato il governo iracheno, ma che "non ci sono state comunicazioni con Teheran" dall'attacco dello scorso fine settimana.
Nuovo tour di Blinken nella regione, è la quinta volta
Ennesimo tour di emergenza del segretario di Stato americano Anthony Blinken in Medio Oriente a partire da domani, domenica. Sarà la sua quinta visita nella regione da quando Israele ha lanciato la sua operazione a Gaza. Il capo del Dipartimento di Stato statunitense visiterà l'Arabia Saudita, l'Egitto, il Qatar, Israele e la Cisgiordania occupata.
Nel confermare una notizia che era già circolata nei giorni scorsi, il Dipartimento di Stato ha reso noto che Blinken si concentrerà sul rilascio degli ostaggi rimasti a Gaza e su ulteriori aiuti umanitari per gli abitanti dell'enclave palestinese.
All'Italia comando tattico della missione Ue in Mar Rosso
"L'Unione Europea - oggi - ha chiesto all'Italia di fornire il Force Commander dell'operazione Aspides nel Mar Rosso (l'ufficiale ammiraglio che esercita il comando imbarcato degli assetti navali che partecipano all'operazione). L'importanza e l'urgenza dell'Operazione Aspides, che contribuirà a garantire la libera navigazione e la sicurezza del traffico commerciale nel Mar Rosso, hanno indotto la Difesa italiana ad assicurare immediatamente il proprio sostegno. Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell'impegno del Governo e della Difesa e della professionalità della Marina Militare". Così il ministro della Difesa,Guido Crosetto.
Governo iracheno: raid Usa "violano la nostra sovranità"
I raid americani sono "una violazione della sovranità" dell'Iraq: lo ha detto il governo iracheno.
14 persone uccise nella notte in due attacchi a Rafah
Attacchi sono stati segnalati nelle ultime ore a citta' Rafah, al confine con Gaza - definita dalle Nazioni Unite una "pentola a pressione della disperazione" - mentre i mediatori internazionali continuano a lavorare a un tentativo di tregua tra Israele e Hamas. Potenti esplosioni si sono udite in citta' poco dopo la mezzanotte, e il ministero della sanità gestito da Hamas ha riferito che 14 persone sono state uccise in due attacchi e che piu' di 100 persone in totale sono state uccise in tutto il territorio durante la notte.
Mo: Unicef, a Gaza 17mila bambini separati da genitori
''L'Unicef stima che almeno 17.000 bambini nella Striscia di Gaza siano non accompagnati o separati dai genitori. Ognuno rappresenta una storia straziante di perdita e dolore. Questo dato corrisponde all’1% della popolazione sfollata complessiva, 1,7 milioni di persone''. Lo ha detto il responsabile della Comunicazione dell'Unicef per la Palestina, Jonathan Crick, durante la conferenza stampa al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. ''Naturalmente si tratta di una stima, poiché è quasi impossibile raccogliere e verificare le informazioni nelle attuali condizioni di sicurezza e umanitarie'', ha aggiunto.
Crick ha detto di essere ''tornato da Gaza questa settimana. Ho incontrato diversi bambini, ognuno con la propria storia devastante da raccontare. Di 12 bambini che ho incontrato o intervistato, più della metà aveva perso un membro della famiglia in questa guerra. 3 avevano perso un genitore, di questi, 2 avevano perso sia la madre, sia il padre. Dietro ognuna di queste statistiche c’è un bambino che sta facendo i conti con questa nuova terribile realtà''. A nome dell'Unicef spiega poi che ''in un centro in cui vengono ospitati e assistiti i bambini non accompagnati, ho visto anche due bambini molto piccoli di 6 e 4 anni. Sono cugini e le loro rispettive famiglie sono state interamente uccise nella prima metà di dicembre. La bambina di quattro anni, in particolare, è ancora fortemente sotto shock''.