Guerra Israele-Hamas, Blinken: "Troppo alto il bilancio di civili e bambini a Gaza". LIVE

Faccia a faccia a Tel Aviv tra il Segretario di Stato Usa e il premier israeliano. Attaccata con droni dal Libano una base militare al nordi di Israele in risposta agli omicidi di Wissam Tawil e di Saleh al-Arouri. Intanto la polizia israeliana ha fermato un gruppo di parenti di ostaggi diretti verso il valico di Kerem Shalom, al confine con Gaza, con l'intenzione di bloccare gli aiuti umanitari per la Striscia. Israele consentirà all'Onu di visitare il nord di Gaza per stabilire i bisogni dell'area
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Antony Blinken in missione a Tel Aviv incontra Netanyahu, a cui chiede di evitare "ulteriori danni ai civili" a Gaza. Replica Gallant: 'Le operazioni a Khan Yunis si intensificheranno. Fondamentale aumentare la pressione sull'Iran'. Israele attacca l'Onu, che "non ha ragione di esistere" ma consentirà a una sua delegazione di visitare il nord di Gaza. In missione in Medio Oriente anche la ministra tedesca Baerbock, che in Egitto ha affermato che Striscia di Gaza e Cisgiordania "appartengono al popolo palestinese". Hamas intanto ha chiesto sostegno ai Paesi musulmani con l'invio di armi. Un alto comandante di Hezbollah, responsabile di decine di attacchi con i droni contro il nord di Israele negli ultimi mesi, compreso l'attacco di oggi al quartier generale del Comando Nord dell'Idf a Safed, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano nel sud del Libano.
Gli approfondimenti:
LO SPECIALE
Cos'è Hamas
Le cause del conflitto
I motivi storici
Cos'è Hezbollah
Cosa sono i kibbutz
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L'attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza
Il musicista e attore, 35 anni, stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese. LEGGI L'ARTICOLO
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. L'APPROFONDIMENTO
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI
Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez
La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI
Tutte le elezioni del 2024 nel mondo, dalle presidenziali Usa a quelle in Russia
Quest'anno circa la metà della popolazione mondiale sarà chiamata a esprimere il proprio voto in quasi 50 Paesi tra elezioni nazionali, comunitarie e locali. Si comincia con Taiwan, poi gli importanti appuntamenti elettorali in India, Europa e nel Regno Unito. Appaiono già scontati i risultati in Russia, Iran e Bielorussia. L'APPROFONDIMENTO
Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi
Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. LEGGI
Israele conferma: "Abbiamo ucciso comandante senior di Hezbollah"
Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno ammesso di aver ucciso oggi in un attacco aereo il comandante dell'unità aerea di Hezbollah nel Libano meridionale, Ali Hussein Barji . Il portavoce dell'IDF Daniel Hagari ha detto che il comandante di Hezbollah ha condotto dozzine di attacchi con droni contro Israele.
Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"
"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LEGGI
Blitz israeliano a Beirut, l'ufficio colpito, le vittime e la reazione di Hamas: le foto
Come riportano i media statali libanesi, un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut. Ci sono morti e feriti. Tra le vittime c’è il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh al-Arouri. Hamas conferma: è stato ucciso in un "vile attacco sionista". LE IMMAGINI
Blinken: "Infondata l'accusa del Sudafrica contro Israele"
Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha definito "infondato" il deferimento di Israele alla Corte internazionale di giustizia per presunto genocidio durante la guerra a Gaza e ha affermato che distrae dagli sforzi per affrontare la crisi umanitaria. "L'accusa di genocidio e' infondata", ha affermato Blinken in una conferenza stampa a Tel Aviv. "E' particolarmente irritante dato che coloro che attaccano Israele, Hamas, Hezbollah, gli Houthi, cosi' come i loro sostenitori dell'Iran, continuano a chiedere apertamente l'annientamento di Israele e lo sterminio di massa degli ebrei". Blinken ha anche affermato che Israele ha ora accettato di lasciare che le Nazioni Unite conducano una "missione di valutazione" per avviare il processo che consentira' ai palestinesi sfollati di tornare a casa. "Come ho detto al primo ministro, gli Stati Uniti rifiutano inequivocabilmente qualsiasi proposta che sostenga il reinsediamento dei palestinesi fuori Gaza, e il primo ministro mi ha riaffermato oggi che questa non e' la politica del governo israeliano", ha detto Blinken.
Blinken: "A fianco di Israele perché il 7 ottobre non accada mai più"
Gli Stati Uniti "vogliono che la guerra finisca il più presto possibile...ma è vitale che Israele raggiunga il legittimo obiettivo di far sì che il 7 ottobre non accada mai più", siamo "a fianco di Israele perché il 7 ottobre non accada mai più". Lo ha detto in conferenza stampa a Tel Aviv il segretario di Stato americano Antony Blinken, riferendosi all'attacco sferrato da Hamas che ha portato al massacro di 1200 israeliani e al rapimento di quasi 250 persone, dando inizio alla guerra in corso. "Hamas avrebbe potuto far cessare questa guerra l'8 ottobre se non si fosse nascosto dietro i civili, se avesse ceduto le armi, si fosse arreso e avesse rilasciato gli ostaggi. Non ci sarebbe stata nessuna sofferenza se Hamas non avesse fatto quel che ha fatto il 7 ottobre e avesse poi preso diverse decisioni", ha rimarcato Blinken.
Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri
Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. LEGGI
Saleh al-Arouri, chi era il numero due di Hamas: su di lui una taglia da 10 milioni
Ritenuto più pericoloso del leader Sinwar, di cui era vice, il 58enne ucciso nel raid israeliano a Beirut era l'anello di congiunzione con Hezbollah e Iran. Nella periferia sud della capitale libanese, dove si era trasferito dal 2018, era solito cambiare più volte nascondiglio. Gli Usa lo avevano inserito nella lista dei "terroristi su scala globale". CHI ERA
Blinken: Israele non incoraggia i trasferimenti da Gaza
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha affermato, in una conferenza stampa a Tel Aviv, di aver avuto conferma dal premier Benyamin Netanyahu che la politica di Israele non include l'incoraggiamento al trasferimento di palestinesi da Gaza. Lo ha riferito la televisione pubblica Kan. In precedenza un'altra assicurazione in quella direzione era giunta dal ministero degli esteri di Israele.
Blinken: la guerra può finire domani se Hamas lo decide
''La guerra a Gaza potrebbe finire domani se Hamas prendesse le decisioni giuste'': lo ha affermato il segretario di Stato Antony Blinken in risposta ad una domanda sull'elevato bilancio di vittime umane, in una conferenza stampa a Tel Aviv. ''Hamas avrebbe potuto terminare tutto l'8 ottobre se non si fosse nascosto dietro civili, se avesse gettato le armi, se si fosse arreso, se avesse rilasciato gli ostaggi. Nessuna delle sofferenze di Gaza sarebbe avvenuta se Hamas non avesse fatto l'attacco del 7 ottobre o se avesse preso decisioni diverse in seguito''. Dunque, ha concluso, occorre che Hamas prenda le decisioni opportune adesso.
Blinken: 'Missione Onu per preparare ritorno palestinesi a loro case Gaza'
L'Onu condurrà una missione di valutazione "per determinare cosa deve essere fatto per permettere ai palestinesi sfollati di tornare alle loro case nel nord di Gaza". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv, sottolineando come l'operazione militare israeliana a Gaza si stia muovendo verso "una fase a minore intensità". Il ritorno dei palestinesi "non avverrà in una notte, ci serie problematiche umanitarie e di infrastrutture. Ma la missione Onu avvierà un processo che valuterà questi ostacoli e come potranno essere superati", ha spiegato. "E' assolutamente chiaro - ha detto - che i civili palestinesi debbano essere in grado di tornare a casa appena le condizioni lo permetteranno. Non devono essere spinti a lasciare Gaza".
Blinken: Hamas poteva arrendersi e liberare ostaggi
Antony Blinken sostiene che gli Stati Uniti vogliono che la guerra "finisca il prima possibile ma e' fondamentale che Israele raggiunga il suo legittimo obiettivo di assicurarsi che il 7 ottobre non possa mai piu' verificarsi". Nella conferenza stampa a Tel Aviv, il segretario di Stato Usa attribuisce tutta la colpa delle sofferenze causate dalla guerra direttamente ad Hamas: "Allo stesso tempo e' molto importante ricordare che ognuno ha delle scelte da fare, e questo include Hamas. Hamas avrebbe potuto porre fine a tutto questo l'8 ottobre non nascondendosi dietro i civili, deponendo le armi, arrendendosi, liberando gli ostaggi. Nessuna di queste sofferenze ci sarebbe stata se Hamas non avesse fatto cio' che ha fatto il 7 ottobre e se da allora in poi avesse preso
decisioni diverse".
Blinken: Paesi regione vogliono nascita Stato palestinese
Molti Paesi della regione sono pronti a investire sulla ricostruzione di Gaza e a sostenere i palestinesi nella loro governance ma "a patto che ci sia la realizzazione di uno stato palestinese". Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa in Israele. "Il punto di vista espresso da questi Paesi - ha aggiunto riferendosi alle tappe del suo viaggio nel Medio Oriente - è fondamentale per porre fine una volta per tutte a un ciclo di violenza attraverso la realizzazione dei diritti politici palestinesi".
Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele
Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. LEGGI L'ARTICOLO
Blinken: troppo alto il bilancio di civili e bambini a Gaza
Il bilancio della guerra di Gaza sui civili, in particolare sui bambini, è "troppo alto". Lo ha detto, citato dai media, il segretario di stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa in Israele.
Blinken: 'Infondata l'accusa di genocidio contro Israele'
"Riteniamo che la presentazione di un ricorso contro Israele al Tribunale dell'Aja distragga il mondo da importati sforzi. Inoltre, l'accusa di genocidio è infondata". Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv."È particolarmente irritante dato che coloro che attaccano Israele, Hamas, Hezbollah, gli Houthi, così come il loro sostenitore, l'Iran, continuano a chiedere apertamente l'annientamento di Israele e l'omicidio di massa di ebrei"
Regno Unito invierà una nuova da guerra nel Mar Rosso contro attacchi Houthi
Il Regno Unito invierà una nuova nave da guerra, la Hms Richmond, nel Mar Rosso per far fronte alla minaccia degli Houthi, la milizia sostenuta dall'Iran nello Yemen. La nave si unirà alla nave da guerra britannica Hms Diamond e alla nave Hms Lancaster che sono già operative nella regione per proteggere le navi commerciali. "Chiediamo agli Houthi sostenuti dall'Iran di cessare immediatamente questi attacchi. Gli Houthi si assumeranno la responsabilità e le conseguenze se ignoreranno questi avvertimenti", ha sottolinea il segretario alla Difesa britannico, Grant Shapps secondo quanto riferisce il 'Daily Mail'.
Corbyn si unisce a Sudafrica per causa contro Israele
L'ex leader laburista britannico, Jeremy Corbyn, apparira' giovedi' davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja insieme al Sudafrica per la denuncia secondo cui Israele sta commettendo un genocidio a Gaza. Corbyn ha chiesto al suo governo di sostenere le accuse di Pretoria contro Israele. La notizia e' rilanciata dai principali siti israeliani.
Donne e bambini nudi detenuti dalle forze israeliane in uno stadio a Gaza: il video
Le immagini che circolano sui social mostrano file di uomini spogliati, alcuni seduti a terra con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati. La bandiera israeliana è appesa alla porta del campo da calcio. Il video è stato pubblicato su Youtube dal riservista Yosee Gamzoo Letova. IL CASO
Media: 'Teso' incontro fra Blinken e Netanyahu
Il lungo faccia a faccia di oggi fra il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato piuttosto "teso". Lo afferma l'emittente israeliana Channel 12, secondo la quale si sta allargando il divario di opinione sulla guerra fra Israele e Stati Uniti e Washington sta perdendo la pazienza.
Dopo l'incontro, l'ufficio di Netanyahu non ha diffuso il consueto comunicato sui contenuti del colloquio in quello che, secondo Times of Israel, potrebbe essere un segnale del disaccordo fra i due interlocutori.
Le 20 foto simbolo dal mondo del 2023, dalla guerra a Gaza al naufragio di Cutro
Il conflitto in Ucraina che continua, gli sfollati del Nagorno-Karabakh, la terza guerra civile in quattro anni in Sudan. Poi l'Inghilterra che saluta un nuovo Re e una nuova Regina, i fenomeni migratori (dagli Stati Uniti all'Italia) e gli effetti del cambiamento climatico. L'anno che si conclude raccontato per immagini. SFOGLIA LA GALLERY
Israele, i superstiti del 7 ottobre fanno causa all'intelligence
La richiesta di risarcimento è di 56 milioni di dollari. "Bastava una telefonata per evitare il massacro, c'è stata negligenza e omissione", si legge nella causa firmata da 42 querelanti. Nel rave nel deserto vennero uccise 362 persone. LEGGI L'ARTICOLO
Irruzione rabbini all'Onu, "Subito cessate fuoco a Gaza"
I rabbini americani hanno fatto irruzione al Palazzo di Vetro per inscenare una protesta nell'aula del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nell'aula dell'Assemblea generale per chiedere l'immediato cessate il fuoco a Gaza. Gli attivisti ebrei hanno mostrato striscioni con l'invito al presidente degli Stati Uniti Joe Biden a "smettere di porre il veto alla pace". La protesta e' stata portata avanti da alcune organizzazioni pacifiste ebraiche come "Rabbis 4 Ceasefire" e sostenute da "Jews For Racial & Economic Justice", "Jewish Voice for Peace" e "IfNotNow". Trentasei rabbini, arrivati da sette Stati americani hanno cantato, pregato e recitato estratti presi dalla Dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite, e tenuto uno "Yizkor", una preghiera per ricordare le vittime del conflitto. Tra gli striscioni, "Il mondo chiede il cessate il fuoco" e "Biden: i rabbini chiedono di cessare il fuoco ora". I rabbini sono stati accompagnati fuori dagli addetti alla sicurezza e hanno tenuto una conferenza stampa fuori dal Palazzo di Vetro.
Netanyahu non rende noto contenuto incontro con Blinken
L'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu non ha diffuso un comunicato con il contenuto del suo incontro con il segretario di Stato Antony Blinken, né ha inviato aggiornamenti sul colloquio al gabinetto di guerra. Lo sottolinea Times of Israel, secondo il quale ciò potrebbe segnalare disaccordo fra i due interlocutori.
Gantz a Blinken: Israele impegnato rimuovere minaccia Hamas
Il ministro del Gabinetto di Guerra Benny Gantz ha twittato di aver sottolineato nel suo incontro di oggi con il segretario di Stato americano Antony Blinken che "Israele è impegnato a portare a termine il compito di rimuovere la minaccia di Hamas nel sud e a determinare un cambiamento nella situazione nel nord del Paese per consentire il ritorno dei residenti". Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller afferma che Blinken - oltre a discutere con Gantz il rilascio degli ostaggi e lo smantellamento delle infrastrutture terroristiche di Hamas - "ha sottolineato l'urgente necessità di proteggere le vite civili e accelerare la consegna di aiuti umanitari ai palestinesi a Gaza, anche attraverso un efficace meccanismo di deconflitto".
Israele consentirà all'Onu di visitare il nord di Gaza
Israele, in risposta ad una richiesta del segretario di stato Usa Antony Blinken, consentirà ad una delegazione dell'Onu di visitare il nord della Striscia di Gaza in modo che possa vedere da vicino lo stato delle infrastrutture e stabilire i bisogni nell'area. Lo ha deciso, citato dai media, il gabinetto di guerra israeliano al quale ha partecipato lo stesso Blinken. L'Onu - hanno ricordato i media - ha più volte espresso preoccupazione riguardo alla fame nella Striscia e per il difficile accesso al cibo di molte persone nell'enclave palestinese.
Blinken in Israele spinge per de-escalation
Dopo Arabia Saudita e Qatar, tappa in Israele per il segretario di Stato Usa Antony Blinken, che è tornato per la quarta volta nella regione per cercare di limitare l'espansione del conflitto spingendo per una de-escalation. Il capo della diplomazia americana ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu, ribadendo il sostegno a Israele, ma ha anche sottolineato "l'importanza di evitare ulteriori danni ai civili e di proteggere le infrastrutture civili a Gaza", dove il bilancio ha raggiunto i 23.210 morti, secondo i dati forniti dal ministero della Salute gestito da Hamas. Sul lungo periodo, Blinken "ha ribadito la necessità di garantire una pace duratura e sostenibile per Israele e la regione, anche attraverso la realizzazione di uno Stato palestinese". Al centro del faccia a faccia con il presidente Isaac Herzog, il ricorso del Sudafrica che ha accusato Israele di genocidio presso la Corte dell'Aja, ma anche il dossier relativo agli ostaggi e il futuro assetto della Striscia di Gaza una volta conclusa la guerra. Il segretario di Stato Usa, che nei prossimi giorni si recherà anche a Ramallah e al Cairo, ha visto il ministro della Difesa Yoav Gallant il quale ha annunciato che Israele intensificherà le operazioni nel sud di Gaza, nell'area di Khan Yunis, mentre al nord ci sarà un cambio di strategia, come già annunciato dal capo di Stato maggiore Herzi Halevi, con una campagna meno intensiva, meno truppe di terra e meno attacchi aerei, più focalizzata su operazioni selettive basate su segnalazioni dell'intelligence. Gallant ha anche insistito che aumentare la pressione sull'Iran è essenziale e può impedire un'escalation regionale.
5 razzi su Sderot da Gaza
Cinque razzi sono stati lanciati contro Sderot dalla Striscia di Gaza. Lo riferisce 'The Times of Israel' citando il comune. Non ci sono state segnalazioni di impatti in città, poiché i missili sono stati tutti intercettati o atterrati in aree aperte.
Domani vertice Anp, Egitto e Giordania ad Aqaba
L'Autorità Palestinese, l'Egitto e la Giordania si incontreranno domani ad Aqaba per discutere della situazione nella Striscia di Gaza. Il vertice, secondo quando riferisce 'Al Jazeera', si terrà nella città giordana. Al summit parteciperanno il presidente dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, il presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas e il re giordano Abdullah II. Il vertice discuterà dei modi per fermare la guerra nella Striscia di Gaza, fornire aiuti alla popolazione e l'orizzonte politico necessario per il periodo post-bellico.
Abbas incontrerà il segretario di Stato americano Anthony Blinken a Ramallah, prima di recarsi ad Aqaba per partecipare all'incontro.
Hezbollah conferma la morte del capo delle forze aeree nel sud del Libano
Hezbollah ha confermato la morte di Ali Hussein Barji, comandante delle forze aeree del gruppo sciita filo-iraniano nel sud del Libano. Lo riporta il Times of Israel, ricordando che Barji, ucciso in un sospetto raid aereo israeliano poco prima dell'inizio del funerale di Wissam Tawil, il vice comandante dell'unità d'elite Radwill di Hezbollah, è il 158mo membro del gruppo sciita ucciso dal 7 ottobre.
Israele a Onu: "Fermamente contrari al cessate il fuoco, focalizzati sulla liberazione degli ostaggi"
Israele "è fermamente contraria al cessate il fuoco e si concentra sulla liberazione degli ostaggi e sulla richiesta che l'Onu riconosca gli atti di stupro commessi dai terroristi di Hamas". Ad affermarlo è l'Ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan nel corso dell'Assemblea generale sottolineando "la distorsione morale nelle Nazioni Unite, che rende possibile l'apertura di un procedimento presso la Corte internazionale di giustizia, al servizio degli assassini di Hamas".
"Il piccolo Kfir Bibas", che è stato rapito all'età di 10 mesi e che prossimamente compierà 1 anno, rileva Erdan, "è il simbolo della brutalità di Hamas. Kfir dovrebbe 'festeggiare' il suo primo compleanno nella prigionia di Hamas. Non sa nemmeno dire 'mamma'. Sta ottenendo ciò di cui ha bisogno? Come si può tenere un bambino rapito nelle mani dei terroristi? La cosa più triste è che è stato dimenticato da un'organizzazione come le Nazioni Unite. State parlando di un cessate il fuoco che lascerebbe il controllo nelle mani di queste persone?".
Gallant a Blinken: intensificheremo le operazioni a sud di Gaza
Israele intensificherà le operazioni nel sud di Gaza, nell'area di Khan Yunis, che continueranno finché le forze armate non avranno preso i leader di Hamas e liberato gli ostaggi. Lo ha riferito il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant al segretario di Stato americano Anthony Blinken in visita, precisando che nel nord della Striscia le truppe hanno cambiato strategia, optando per una campagna sul terreno meno intensiva, con meno truppe di terra e meno attacchi aerei, più focalizzata su operazioni selettive basate su segnalazioni dell'intelligence. Quanto alle tensioni crescenti al confine con il Libano, Gallant ha ricordato che la priorita' di Israele è permettere il ritorno a casa in sicurezza dei residenti nelle comunità al nord. Un obiettivo, ha aggiunto, che sarebbe preferibile raggiungere per via diplomatica ma non è esclusa l'alternativa militare.
Israele contro l'Onu: "Non ha ragione di esistere" (2)
L'ambasciatore israeliano all'Onu ha poi ricordato che "Hamas ha brutalmente violentato le donne israeliane, usando lo stupro come arma di guerra". "Ne hanno parlato anche i media americani, ma qui, nell'organizzazione che dovrebbe difendere i diritti umani? Silenzio. Le donne israeliane non sono donne, i bambini israeliani non sono bambini", ha aggiunto, accusando le Nazioni Unite di "vergognosa indifferenza". "Invece di preoccuparsi degli ostaggi le agenzie Onu si preoccupano solo della gente di Gaza, gente che ha votato per Hamas", ha detto ancora, affermando che l'Onu "è diventato un altro strumento nelle mani dei terroristi". E infine ha ribadito che "il cessate il fuoco è una vittoria per Hamas, null'altro".
Israele contro l'Onu: "Non ha ragione di esistere"
Nuovo durissimo attacco di Israele all'Onu. L'ambasciatore Gilad Erdan in Assemblea Generale ha parlato del bimbo israeliano Kfir, ostaggio di Hamas, che ha festeggiato il suo primo compleanno in prigionia. "E voi preferite discutere del cessate il fuoco?", ha urlato, promettendo che il suo Paese continuerà a lottare per difendersi. "Un'organizzazione che non prende posizione quando un bambino di un anno è preso in ostaggio è complice dei terroristi e non ha ragione di esistere", ha detto, puntando ancora il dito contro l'Onu perché "continua a concentrarsi sul cessate il fuoco a Gaza e sugli aiuti e non sugli ostaggi".
Media: ucciso comandante Hezbollah in raid prima dei funerali di Tawil
Ali Hussein Barji, comandante delle forze aeree di Hezbollah nel sud del Libano, è stato ucciso in un sospetto raid aereo israeliano. Lo ha appreso il Times of Israel, ricordando che alcune ore prima, a ridosso dell'inizio del funerale di Wissam Tawil, il vice comandante dell'unità d'elite Radwill di Hezbollah, un'auto era stata presa di mira da un presunto drone a Khirbet Selm, nel sud del Paese dei cedri. Secondo il portale di notizie, Barji era stato responsabile di decine di attacchi con droni sul nord di Israele negli ultimi mesi, incluso quello di stamane contro la base del Comando Nord dell'esercito a Safed.
In precedenza, altri tre affiliati a Hezbollah erano morti in un altro presunto raid israeliano nella zona di Ghandouriyeh, nel sud del Libano. I tre - identificati da Hezbollah come Hassan Ismail, Mahmoud Nasser e Issa Nour al-Din - sono stati colpiti un missile guidato presumibilmente lanciato da un drone mentre si trovavano a bordo di un'auto.
Gb: Israele può aver violato diritto internazionale a Gaza
"Israele potrebbe aver intrapreso azioni tali da violare il diritto internazionale a Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron rispondendo alle domande della commissione per gli Affari Esteri della Camera dei Comuni. Il responsabile del Foreign Office si è detto "preoccupato" per la condotta del conflitto contro Hamas e ha precisato di non avere ricevuto indicazioni esplicite su eventuali violazioni.
Gallant a Blinken: essenziale aumentare la pressione su Iran
Aumentare la pressione sull'Iran è essenziale e può impedire un'escalation regionale. E' quanto ha sostenuto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant nel colloquio con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in visita nel Paese.
Usa all'Onu: israeliani e palestinesi devono vivere in pace
"Dobbiamo lavorare per un futuro dove israeliani e palestinesi vivano fianco a fianco in pace, questa è l'unica l'unica via da seguire". Lo ha detto il vice ambasciatore Usa all'Onu, Robert Wood, durante la riunione dell'Assemblea Generale per discutere il recente veto degli Stati Uniti sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza del 22 dicembre che chiedeva un cessate il fuoco umanitario a Gaza. "Israele ha detto chiaramente che è pronto a tornare alla pausa dai combattimenti per il rilascio degli ostaggi. Tutti vogliamo vedere la fine di questo conflitto ma abbiamo sentito molte poche richieste da chi ha iniziato il conflitto il 7 ottobre, ossia Hamas", ha aggiunto, sottolineando che sarebbe utile avere una voce internazionale che chiede ad Hamas di porre fine al conflitto.
Israele: 'Scoperte armi nell'Università islamica a Gaza'
L'esercito israeliano ha scoperto armi nelle aule dell'Università islamica a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui tra queste c'erano "fucili AK-47, cartucce, munizioni, bandiere di Hamas e casseforti contenenti fondi terroristici". In un'altra operazione nell'area dell'Università, i soldati - secondo la stessa fonte - hanno individuato "decine di depositi di armi con circa 100 proiettili di mortaio, esplosivi pronti all'uso, granate, equipaggiamento da combattimento e mappe usate dai terroristi di Hamas". "Questo - ha sottolineato il portavoce militare - è un altro esempio dello sfruttamento da parte di Hamas della popolazione e degli edifici civili, incluse istituzioni scolastiche, per le su attività terroristiche".
Riad: interessati a normalizzare con Israele dopo guerra
L'Arabia Saudita e' interessata a normalizzare le relazioni con Israele dopo la guerra a Gaza, ma qualsiasi accordo deve portare alla creazione di uno Stato palestinese. Lo ha affermato alla Bbc l'ambasciatore di Riad a Londra, Khalid bin Bandar, riferendo che i due Paesi erano "vicini" a un accordo ma i colloqui si sono interrotti dopo l'attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. Per il rappresentante diplomatico, l'Arabia Saudita crede ancora nell'instaurazione di legami con lo Stato ebraico nonostante lo "sfortunato" numero di morti nella Striscia, ma la normalizzazione "non andra' a scapito del popolo palestinese".
Libano: pronti a negoziare per stabilita' a confine sud
Il Libano è pronto a "negoziare per raggiungere una stabilita' di lungo periodo al confine meridionale" con Israele. Lo ha affermato il premier libanese Najib Mikati, incontrando il sottosegretario generale dell'Onu per le Operazioni di pace, Jean-Pierre Lacroix, a Beirut. "Cerchiamo una stabilita' permanente e chiediamo una soluzione pacifica e duratura, ma in cambio riceviamo avvertimenti attraverso gli inviati internazionali su una guerra al Libano", ha aggiunto il capo di governo.
Blinken a Netanyahu: 'Evitare altre vittime e proteggere infrastrutture civili Gaza'
Nel suo incontro oggi a Tel Aviv con Benjamin Netanyahu, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha "sottolineato l'importanza di evitare altre vittime civili e proteggere le infrastrutture civili a Gaza". E' quanto riferisce il dipartimento di Stato che suggerisce anche che nel colloquio è stata affrontata la proposta del ministro della Difesa israeliana, Yoav Gallant, di impedire ai palestinesi di ritornare alle loro case nel nord di Gaza fino a quando non saranno rilasciati tutti gli ostaggi. Blinken e Netanyahu, si legge nella nota, "hanno discusso degli sforzi in corso per assicurare il rilascio di tutti gli ostaggi e l'importanza di aumentare il livello di assistenza umanitaria per i civili a Gaza".
Hezbollah in Iraq: se Israele agisce in Libano interverremo
Le Falangi di Hezbollah (Kata'ib Hezbollah) in Iraq, una milizia irachena filo-iraniana, ha affermato oggi di essere pronta a dispiegare i suoi uomini in Libano in caso di un'offensiva militare israeliana contro gli Hezbollah libanesi. Parlando alla tv al Mayadin, vicina all'Iran, Jaafar Husseini, portavoce delle Falangi di Hezbollah, ha detto: "se il nemico (israeliano) pensa di commettere qualsiasi follia contro il Libano, gli iracheni saranno present sul campo di battaglia, in gran numero e ben equipaggiati" Jaafari ha aggiunto: "Non consentiremo a Israele o a nessun'altra entità di sfiorare i paesi che fanno parte dell'Asse della Resistenza", in riferimento alla coalizione di attori mediorientali vicini all'Iran, come Hamas, Hezbollah in Libano, il Jihad islamico palestinese e altri.
Polizia Israele blocca il convoglio dei parenti degli ostaggi
La polizia israeliana ha bloccato il convoglio delle famiglie degli ostaggi israeliani diretti al valico di Kerem Shalom per bloccare l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Lo hanno riferito i media secondo cui il convoglio - di 30 persone - è stato fermato ad Avshalom, non molto distante dal valico. I parenti degli ostaggi chiedevano che gli aiuti fossero condizionati al rilascio dei rapiti e alla possibilità che la Croce Rossa li visitasse in prigionia.
Media: Air France riprende voli per Israele
L'Air France riprenderà i voli per Israele dal prossimo 24 gennaio con 3 collegamenti da Parigi alla settimana. Lo ha fatto sapere un portavoce della compagnia francese citato dai media israeliani. L'Air France aveva sospeso i suoi voli per Israele dopo il 7 ottobre scorso e la guerra con Hamas. Questa settimana hanno ripreso a volare la Lufthansa, la Swissair e l'Austrian.
Khamenei: i nemici non vogliono che il popolo partecipi al voto
"Gli Usa, altre potenze mondiali e i sionisti stanno tentando di incoraggiare il popolo a non partecipare al voto per le elezioni parlamentari che si terranno l'1 marzo. I nemici e i media dissidenti loro affiliati tentano di minare la fiducia del popolo nella Repubblica islamica". Lo ha affermato la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, come riferisce la tv di Stato. "Coloro che non partecipano al voto sono ritenuti seguaci dei nemici", ha detto la Guida Suprema, aggiungendo che tutti i cittadini dovrebbero votare. Le autorità iraniane invitano il popolo a votare alle prossime elezioni, dopo l'amara esperienza delle consultazioni presidenziali del 2021 quando è stata registrata la più bassa affluenza nella storia elettorale dell'Iran, con meno del 20% degli aventi diritto che ha partecipato al voto nella capitale Teheran. Secondo i dati statistici ufficiali, l'affluenza a livello generale è stata di circa il 48%. Secondo analisti, tra i motivi della bassa partecipazione alle elezioni ci sono la dura repressione delle proteste, i problemi economici, la mancanza di libertà a livello politico e sociale, violazioni dei diritti umani, corruzione a livello statale e il divieto a partecipare alla corsa per candidati popolari.
Qatar: 'Mediazione continua per fermare la guerra'
"La mediazione portata avanti dal Qatar continua per fermare la guerra a Gaza". Lo afferma Il portavoce ufficiale del ministero degli affari Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari, sottolineando che "ci sono scambi di idee tra Doha e diversi partiti a questo proposito". Al-Ansari ha aggiunto nel briefing settimanale con i media che "tutte le idee diffuse da diverse parti si concentrano sull'accelerazione della cessazione della guerra, la prevenzione della sua espansione nella regione e sul raggiungimento di un accordo sullo scambio di prigionieri".
Ben Gvir a Blinken: 'Con Hamas usare un grosso bastone'
"Signor segretario Blinken, non è questo il tempo di parlare dolcemente con Hamas. Questo è il tempo di usare un grosso bastone". Lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale e controverso leader della destra radicale israeliana Itamar Ben Gvir su X usando una frase attribuita al presidente Theodore Roosevelt riguardo la politica estera da fare "parlando dolcemente ma con un bastone" in mano.
Blinken a Netanyahu, evitare altri danni ai civili a Gaza
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto al premier israeliano Benyamin Netanyahu di evitare "ulteriori danni ai civili" a Gaza. Lo riferisce il portavoce del dipartimento di Stato a Tel Aviv.
Ministero della Salute di Gaza: '126 morti nelle ultime 24 ore'
Il ministero della Sanità di Gaza afferma che le forze israeliane hanno commesso nelle ultime 24 ore “12 massacri” in tutta la Striscia di Gaza che hanno provocato la morte di 126 palestinesi e il ferimento di altri 241. Il ministero ha precisato che numerose vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade e che le ambulanze e la protezione civile non sono in grado di raggiungerle.
Media: ucciso comandante Hezbollah vicino casa al Tawil
Un comandante di Hezbollah, responsabile degli attacchi con droni contro Israele, e' rimasto ucciso in un attacco in Libano. Lo riferiscono media locali, precisando che l'uomo si trovava in auto vicino alla casa di Wissam Hassan Al Tawil, comandante della forza speciale Radwan, ucciso ieri da Israele.
Turchia: 'Il silenzio occidentale su Gaza minaccia la sicurezza'
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha affermato che il "silenzio" del mondo occidentale sul "massacro in corso a Gaza" rappresenta una minaccia per la sicurezza a livello globale. "Il silenzio e il sostegno (per gli attacchi di Israele contro la Striscia), nascosto o palese, della comunità internazionale, in particolare dell'Occidente, a livello statale, stanno mettendo a rischio la sicurezza mondiale", ha detto Fidan, come riporta Hurriyet, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo del Kirghizistan, Jeenbek Kulubaev, nella capitale Biskek. "Condividiamo questa visione con tutti coloro con cui siamo in contatto", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Ankara, sottolineando che "la necessità di prendere iniziative diverse per questo fine (fermare gli attacchi contro Gaza) è ovvia".
Medioriente, Società Prigionieri: 5.755 palestinesi arrestati dal 7 ottobre
Almeno 25 palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania. Lo riferisce la Società dei Prigionieri Palestinesi, aggiungendo che con gli ultimi arresti sale a 5.755 il numero totale dei palestinesi detenuti dalle forze israeliane nei territori occupati dal 7 ottobre, tra cui 190 donne e 335 bambini. I giornalisti detenuti sono 50, di cui 20 in detenzione amministrativa ovvero senza alcuna accusa o processo.
Medioriente, Tajani: Italia impegnata in assistenza umanitaria ai palestinesi
Il Governo italiano, in accordo con le autorità egiziane e israeliane, è riuscito a fare uscire altri 12 cittadini palestinesi da Gaza. Sono tutti parenti di cittadini italiani o con diritto di soggiorno, e dopo giorni di attesa sono transitati dal valico di Rafah per entrare in Egitto. Lo rende noto la Farnesina. "Sin dalle fasi iniziali del conflitto, l'Italia è impegnata ad assistere i palestinesi e a garantire l'invio di aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza, vittima della follia di Hamas, che li usa in maniera strumentale nel conflitto", ha commentato il Vicepremier Antonio Tajani, secondo cui "allo stesso tempo continuiamo a dire ai nostri amici israeliani che ci dev'essere una reazione proporzionata". Ieri notte funzionari dell'Ambasciata d'Italia al Cairo, assieme a funzionari dell'intelligence, hanno gestito l'operazione di trasferimento e continueranno a verificare la possibilità di assistere altri cittadini palestinesi. Al Cairo buona parte dei palestinesi sono stati ospitati dall'ospedale italiano "Umberto I"; 7 di loro sono persone anziane, anche costrette in sedia a rotelle, e sono state assistite per verificare le loro condizioni fisiche. Altri sono stati affidati ai familiari e giungeranno presto in Italia.
Egitto: 2,3 milioni di palestinesi spinti verso sud
L'Egitto "fa appello e lavora per la pace in Medio Oriente", mentre "2,3 milioni di palestinesi "stanno soffrendo molto a causa dello sfollamento dal nord della Striscia di Gaza al sud, così come i civili presi di mira e uccisi": lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry durante la conferenza stampa congiunta con la sua omologa tedesca Annalena Baerbock al Cairo. "Dobbiamo lavorare per l'unità della Striscia di Gaza e della Cisgiordania e per ripristinare gli orizzonti politici legati alla soluzione dei due Stati - ha aggiunto il ministro egiziano - ed Egitto e Germania hanno la capacità comune di migliorare la comunicazione con le diverse parti al fine di raggiungere una soluzione a due Stati e ripristinare la pace e la stabilità nella regione". Shoukry ha infine duramente condannato "qualsiasi uccisione e attacco contro i giornalisti e qualsiasi tentativo di impedire ai media di coprire i crimini dell'occupazione a Gaza".
Hamas distrugge un carro armato israeliano a sud di Khan Younis
Hamas ha distrutto un carro armato israeliano Merkava con un razzo Al-Yassin 105, a sud della città di Khan Younis. Lo hanno riferito le Brigate Qassam. I carri armati Merkava sono classificati come tra i più resistenti al mondo e i più potenti sul campo di battaglia, scrive al Jazeera.
Palestinese ucciso in Cisgiordania dopo attacco a soldati
Un palestinese che aveva tentato di accoltellare alcuni soldati israeliani ad un check point vicino Ramallah, in Cisgiordania, è stato ucciso dai militari stessi. Lo ha fatto sapere l'esercito secondo cui non ci sono feriti tra i soldati.
Missile Israele su funerale dirigente Hezbollah: un morto
Almeno una persona è morta in seguito a un missile lanciato da un drone israeliano nel sud del Libano nei pressi del corteo funebre per un alto dirigente di Hezbollah - Wissam al-Tawil - ucciso ieri a Kherbet Selem, sempre nel sud del Libano. Ci sarebbero anche 4 feriti. Lo riferiscono media libanesi. Per ora non si conosce l'identità della vittima.
New York, traffico in tilt per un'ondata di manifestazioni pro-Gaza: oltre 300 arresti
Centinaia di manifestanti hanno bloccato tutte le maggiori strade di accesso alla città per circa un'ora e mezza e vi sono state tensioni tra automobilisti e manifestanti. La polizia ha arrestato in tutta la città 325 persone. LEGGI L'ARTICOLO
Ucraina: hacker pubblicano dati clienti banca privata russa
Il gruppo hacker ucraino Kiborg ha pubblicato sul suo sito web l'intero database della banca russa Alfa Bank, la più grande banca privata della Federazione. Secondo Kiborg, tra i dati pubblicati ci sono nomi, numeri di telefono e numeri di conto bancario dei clienti e che appartengono a persone fisiche e giuridiche che lavorano con la banca, che è di proprietà dell'oligarca russo-israeliano Mikhail Fridman, sanzionato dagli Stati Uniti per i suoi legami con Putin dal 2004
Israele: altri 5 soldati uccisi a Gaza, bilancio a 185
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 5 soldati uccisi in combattimento a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Il bilancio dei soldati uccisi dall'avvio dell'operazione di terra nella Striscia è salito quindi a 185
Israele conferma caduta 'velivolo ostile' in base nel nord
''Un velivolo ostile'' e' caduto stamane in una base militare nel nord di Israele. Lo ha reso noto il portavoce militare. ''Non si sono avuti vittime ne' danni'', ha aggiunto il portavoce. Sui media sono state diffuse immagini che mostrano una colonna di fumo nel parcheggio della base. Secondo il sito Ynet si tratta della sede del Comando della regione nord a Safed, in Galilea
Blinken vede Netanyahu, poi riunione gabinetto allargato
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sta incontrando il segretario di Stato americano Antony Blinken a Tel Aviv. Successivamente il capo della diplomazia Usa parteciperà a una riunione allargata con i membri del gabinetto di guerra
Baerbock: Gaza e Cisgiordania appartengono ai palestinesi
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in visita in Egitto, parte della sua missione in Medio Oriente, ha affermato che la Striscia di Gaza e la Cisgiordania "appartengono al popolo palestinese". Su questo punto Germania ed Egitto "sono d'accordo", ha detto Baerbock, dopo aver incontrato al Cairo il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry. Lo scrive la Dpa.
Hamas chiede armi Paesi arabi per sostenere "resistenza"
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha invitato i Paesi musulmani a fornire armi ai militanti palestinesi. "Vediamo Paesi del mondo riversare armi agli occupanti israeliani. E' giunto il momento (per gli Stati musulmani) di sostenere la resistenza con le armi, perché questa è non è solo la battaglia del popolo palestinese". Haniyeh parlava da Doha, dove vive in esilio, e la trascrizione del discorso è stata consegnata ai giornalisti.
Israele: l'esercito sgombera avamposti in Cisgiordania
Con una operazione a sorpresa, centinaia di soldati e di agenti hanno isolato un'area di insediamento ebraico presso Betlemme (Cisgiordania) ed hanno poi demolito le abitazioni in alcuni avamposti eretti nelle vicinanze della colonia Pney Kedem. La presenza dei militari ha sollevato l'indignazione del deputato Rothman, dirigente del partito Sionismo religioso. Il ministro della difesa Gallant ha sottolineato di aver ordinato di persona quella operazione, che è coincisa con l'arrivo in Israele del segretario di Stato Usa Blinken. L'amministrazione Biden ha espresso più volte preoccupazione per le attività dei coloni in Cisgiordania
Hezbollah Libano: lanciato attacco droni su nord Israele in risposta a uccisione Tawil
Gli Hezbollah libanesi hanno dichiarato di aver lanciato un attacco con droni contro un centro di comando militare israeliano in risposta all'uccisione del leader di Hezbollah Wissam Tawil e del vice capo di Hamas la scorsa settimana.
Il gruppo ha affermato di aver lanciato "una serie di droni d'attacco esplosivi" contro il quartier generale militare di Safed
Raid israeliano nel sud del Libano, uccisi 3 terroristi Hezbollah
Sono tre terroristi di Hezbollah le ultime vittime del raid israeliano condotto questa mattina nel sud del Libano. Lo riferiscono i media dello Stato ebraico, secondo cui i tre si trovavano a bordo di un'auto colpita da un drone nella città di Ghandouriyeh
Hamas: "No rilascio ostaggi senza scarcerazione di tutti i prigionieri"
Israele “non sarà mai in grado di recuperare tutti i suoi ostaggi "tenuti a Gaza "a meno che non rilasci tutti i nostri prigionieri nelle sue carceri”. Lo ha ribadito il capo dell'Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, durante un intervento alla conferenza dell'Unione internazionale degli studiosi musulmani in corso a Doha.
Manifestazione pro-Gaza paralizza New York, 325 arresti
Centinaia di manifestanti hanno bloccato tutte le maggiori strade di accesso a New York in un'ondata di manifestazioni pro-Gaza. Per circa un'ora e mezza, tra le 9,40 e le 11,15, vi sono state tensioni tra automobilisti e manifestanti. La polizia ha arrestato in tutta la città 325 persone. I sit-in con richieste di cessate il fuoco e slogan pro-Palestina sono stati organizzati sul Brooklyn Bridge, sul Manhattan Brdige, quello di Williamsburg e l'Holland Tunnel, paralizzando il traffico nell'ora di punta.
Alta tensione al confine nord di Israele, nuovi allarmi
Alta tensione al confine nord di Israele con il Libano. Le sirene di allarme per l'arrivo di razzi da oltre confine stanno risuonando nelle località di frontiera a ridosso del sud del Libano. Lo ha detto il portavoce militare. I media parlano della possibiltà dell'infiltrazione di un drone in territorio israeliano dal Libano
Israele rivendica uccisione Tawil, esponente Hezbollah
Il ministro degli Esteri israeliano Yisrael Katz ha confermato che sono state le forze di sicurezza dello Stato ebraico a colpire e uccidere Wissam el-Tawil, esponente delle forze speciali degli Hezbollah libanesi. Quest'ultimo, comandante delle milizie Radwan, era stato colpito a morte da un drone nel sud del Libano ieri. In un primo momento Israele non aveva rivendicato l'operazione, ma oggi è intervenuto il capo della diplomazia. "Ci prendiamo la responsabilità dell'uccisione del capo delle milizie Radwan, si tratta di uno dei pezzi di questa guerra. Tra i nostri obiettivi è normale ci siano gli agenti di Hezbollah, le milizie che ne compongono la struttura e coloro che vogliono colpire Israele", ha detto Katz in un'intervista televisiva
Parenti ostaggi vogliono bloccare aiuti Gaza a valico
Parenti degli ostaggi israeliani a Gaza sono diretti al valico di Kerem Shalom con la Striscia con l'intenzione di bloccare il posto da dove giornalmente entrano aiuti umanitari per la popolazione dell'enclave palestinese. L'azione - secondo i media - è in protesta contro Hamas che impedisce alla Croce Rossa di visitare gli ostaggi, di rendersi conto delle loro condizioni e fornirgli aiuto medico e umanitario. Shai Wenkert - padre di Omer, un ostaggio di 22 anni - ha detto a Ynet che dal 7 ottobre scorso suo figlio "non ha visto un dottore, nè ricevuto farmaci, e non è possibile che centinaia di camion entrino ora a Gaza".
Blinken al coordinatore Onu a Gaza: rafforzare meccanismo di aiuti
Antony Blinken sottolinea l'"importanza" di rafforzare il meccanismo che fornisce aiuti umanitari alle popolazioni palestinesi ed agevolare il ritorno degli sfollati. Assieme al coordinatore delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari e la ricostruzione della Striscia di Gaza, Sigrid Kaag, il segretario di stato americano "ha sottolineato l'impegno condiviso per raggiungere i più vulnerabili, attraverso l'aumento dell'ingresso di aiuti e beni commerciali a Gaza, dell'assistenza localizzata per soddisfare le esigenze immediate ed il miglioramento dei finanziamenti per l'assistenza umanitaria", secondo quanto riporta una dichiarazione del Dipartimento di Stato.
Kaag ha assunto ieri l'incarico che, secondo le Nazioni Unite, ha l'obiettivo di facilitare, coordinare, monitorare e verificare l'invio di aiuti umanitari nell'enclave, dove dal 7 dicembre sono morte più di 23.000 persone nei bombardamenti israeliani
Idf: altri 4 soldati uccisi, in tutto 180
L'esercito israeliano ha annunciato questa mattina la morte di altri quattro giovani soldati nei combattimenti a Gaza: il totale dei militari israeliani uccisi dall'inizio della guerra, tre mesi fa, sale quindi a 180
Media: Blinken chiederà ridurre intensità guerra Gaza
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken chiederà oggi ai vertici di Israele di ridurre l'intensità delle operazioni militari a Gaza, accelerando il passaggio alla nuova fase della guerra già annunciata dall'esercito con la Stella di David. Secondo quanto ha riferito alla CNN una fonte dell'amministrazione Usa, Blinken ha intenzione di fare pressioni perché Israele riduca l'intensità dei combattimenti consentendo il ritorno degli abitanti nella parte settentrionale della Striscia.
Media: delegazione Israele torna al Cairo per colloqui
Una delegazione di funzionari israeliani della sicurezza è arrivata al Cairo per riprendere il negoziato sul rilascio degli ostaggi ancora prigionieri a Gaza. Lo riporta la testata israeliana progressista Haaretz. Il negoziato era stato interrotto la scorsa settimana, dopo che un raid di Israele aveva ucciso il numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, a Beirut.
Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"
"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LEGGI
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. L'APPROFONDIMENTO