Blitz israeliano a Beirut, l'ufficio colpito, le vittime e la reazione di Hamas: le foto
Come riportano i media statali libanesi, un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut. Ci sono morti e feriti. Tra le vittime c’è il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh al-Arouri. Hamas conferma: è stato ucciso in un "vile attacco sionista"
- Un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut, in Libano. A dirlo sono i media statali libanesi, aggiungendo che alcune persone sono rimaste ferite e ci sono almeno sette morti
- Tra le vittime, ha detto il leader di Hamas Ismail Haniyeh, ci sono 7 membri di Hamas. Tra loro anche il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh al-Arouri. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza di Hezbollah al quotidiano franco libanese l'Orient de Jour
- SALEH AL-AROURI
La televisione di Hamas ha confermato l'"assassinio" da parte di Israele del vice capo del gruppo nella periferia meridionale della capitale libanese Beirut. Saleh al-Arouri è stato ucciso in un "vile attacco sionista", ha detto Hamas sul suo canale ufficiale. "Un movimento i cui leader e fondatori cadono come martiri per la dignità del nostro popolo e della nostra nazione non sarà mai sconfitto", ha detto il leader di Hamas Ismail Haniyeh in un discorso televisivo (nella foto, Saleh al-Arouri con Ismail Haniyeh)
- Un alto funzionario di Hamas ha detto che l'assassinio del numero due del movimento non metterà in ginocchio la "resistenza". "I codardi omicidi compiuti dall'occupante sionista contro i leader e i simboli del nostro popolo palestinese dentro e fuori la Palestina non riusciranno a spezzare la volontà e la resilienza del nostro popolo, né a ostacolare la continuazione della sua coraggiosa resistenza", ha affermato Ezzat al-Rishq, membro dell'ufficio politico di Hamas
- "Un drone israeliano ostile ha preso di mira un ufficio di Hamas ad Al-Musharrafiya, vicino ad Al-Sharq Sweets, e un certo numero di persone sono rimaste ferite", ha detto la National News Agency (Nna) del Libano. L’attacco nella periferia meridionale di Beirut, roccaforte degli Hezbollah sostenuti dall'Iran
- In una conferenza stampa di alcuni giorni fa, il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant aveva evocato l'eventualità di un attacco israeliano a Beirut. In risposta alla domanda di una giornalista della televisione pubblica Kan, che voleva sapere in quali circostanze Israele avrebbe stabilito che nel Libano sud era stata varcata una “linea rossa”, la risposta di Gallant era stata lapidaria: ''Se sentirete che abbiamo attaccato a Beirut, comprenderete che loro hanno varcato la linea rossa”
- Saleh al Arouri aveva una taglia americana da cinque milioni di dollari sulla testa dal 2015, quando il governo degli Usa lo ha designato "terrorista globale". Nel raid di Israele sono stati uccisi altri due dirigenti di Hamas: Samer Fendi, anche noto come Abu Amer, e Azzam Aqraa, conosciuto come Abu Ammar. Entrambi avevano un ruolo nella gestione delle Brigate Qassam, l'ala armata di Hamas, in Libano. Era stata riportata la notizia dell'uccisione anche di Khalil al Hayya, alto funzionario di Hamas, ma è stata smentita
- Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant si sono incontrati per consultazioni al ministero della Difesa di Tel Aviv. Poi la riunione del Gabinetto di guerra e del Gabinetto di sicurezza. Da parte israeliana non c'è stato alcun commento ufficiale sull'attacco a Beirut: la radio pubblica israeliana Kan ha riferito che Netanyahu ha chiesto ai suoi ministri di non esprimersi sulla vicenda nelle prossime 24 ore
- Da mesi il leader di Hezbollah, ricorda Al Jazeera, aveva detto che avrebbe risposto a qualsiasi "assassinio" da parte di Israele sul suolo libanese. Dopo l’attacco, a Beirut "si è diffuso il panico" perché "molte persone sentono che il conflitto potrebbe ampliarsi e intensificarsi e tutti gli occhi sono ora puntati sulla reazione di Hezbollah". Il movimento sciita libanese filoiraniano ha detto che "l'assassinio non resterà impunito" e ha definito quanto accaduto "un'aggressione contro il Libano, il suo popolo, la sua sicurezza, sovranità e resistenza"
- “Siamo in stato di allerta elevata di fronte a qualsiasi sviluppo”, ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Per il momento, ha aggiunto, “siamo concentrati nella guerra a Gaza”. Hagari ha consigliato alla popolazione di seguire con attenzione le istruzioni che giungono dal comando delle retrovie
- Fonti diplomatiche arabe hanno annunciato ad Haaretz che l'assassinio di al-Arouri (in foto) ha interrotto i negoziati per un accordo tra Israele e Hamas e ora i colloqui si stanno concentrando sulla prevenzione dell'escalation, soprattutto nel nord di Israele. Secondo le fonti coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar, "l'assassinio ha cambiato la situazione e ora non è possibile alcun progresso. Lo sforzo ora è quello di garantire che qualsiasi risposta, soprattutto dal Libano, sia misurata e consentire l'eventuale prosecuzione dei negoziati"
- Il primo ministro libanese Najib Mikati ha condannato l'attacco israeliano: "Punta a trascinare il Libano in una nuova fase della guerra" con Israele. Ahsan Attia, membro dell'ufficio politico della Jihad islamica, ha detto che Israele "pagherà il prezzo dei suoi crimini”. “Mi congratulo con l'esercito israeliano, con lo Shin Bet (sicurezza interna), con il Mossad e con le forze di sicurezza per l’eliminazione del dirigente di Hamas”, ha scritto invece su X l'ex ambasciatore di Israele all’Onu Dani Danon, esponente di spicco del Likud