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Guerra Israele-Hamas, Due attentati in Cisgiordania: uccisa bambina per errore

©Getty
MO, due attentati in Cisgiordania: uccisa bimba per errore
NEWS
MO, due attentati in Cisgiordania: uccisa bimba per errore
00:02:43 min

I tre reporter rimasti uccisi sono Mustafa Abu Thraya, Ali Salem Abu Ajwa, nipote di Ahmed Yassin, che fondò Hamas nel 1987 e rimase padre spirituale del gruppo fino alla sua uccisione da parte di Israele nel 2004, e Hamza Dahdouh. L'avvertimento di Netanyahu agli Hezbollah: "Dovrebbero imparare quanto Hamas ha già appreso negli ultimi mesi. Nessun terrorista è immune".  Il rapporto di Save the Children: "Più di 10 bambini al giorno amputati a Gaza"

 

in evidenza

Tre giornalisi sono rimasti uccisi in un raid Israeliano a Khan Yunis, riferisce l'agenzia Wafa: si tratta di Mustafa Abu Thraya e Hamza Dahdouh oltre a Ali Salem Abu Ajwa, nipote del fondatore di Hamas Ahmed Yassin, morto in un attacco aereo su Gaza. Hamza Dahdouh sarebbe il figlio di un noto giornalista di Al Jazeera, Wael Al-Dahdouh, la cui storia fece il giro del mondo: era in un ospedale per girare un servizio sugli attacchi israeliani quando ricevette la notizia che un raid aveva sterminato gran parte della sua famiglia, come ricorda l'agenzia Anadolu. L'avvertimento di Netanyahu agli Hezbollah: "Dovrebbero imparare quanto Hamas ha già appreso negli ultimi mesi. Nessun terrorista è immune". Rapporto di Save the Children: "Mille bambini amputati in tre mesi". 


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Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez

La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI

Iran, tre uomini e una donna giustiziati per legami con il Mossad

Secondo le accuse, avevano ricevuto denaro per diverse missioni nelle province dell'Azarbaijan occidentale, Teheran e Hormozgan. La pena di morte è stata eseguita per "crimine di guerra e corruzione attraverso la cooperazione con il regime sionista". LEGGI

idf: reporter uccisi erano con terrorista che usava drone

L'Idf risponde alle notizie sulla morte di due giornalisti palestinesi in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza, affermando che i due, che lavoravano per Al Jazeera, si trovavano in un veicolo con un agente terroristico che stava manovrando un drone. In risposta a una domanda sul fatto, l'unita' del portavoce dell'Idf ha dichiarato al Times of Israel che un aereo militare "ha identificato e colpito un terrorista che manovrava un velivolo in modo da mettere a rischio le forze dell'Idf".

Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"

"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LEGGI

Donne e bambini nudi detenuti dalle forze israeliane in uno stadio a Gaza: il video

Le immagini che circolano sui social mostrano file di uomini spogliati, alcuni seduti a terra con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati. La bandiera israeliana è appesa alla porta del campo da calcio. Il video è stato pubblicato su Youtube dal riservista Yosee Gamzoo Letova. IL CASO

Le 20 foto simbolo dal mondo del 2023, dalla guerra a Gaza al naufragio di Cutro

Il conflitto in Ucraina che continua, gli sfollati del Nagorno-Karabakh, la terza guerra civile in quattro anni in Sudan. Poi l'Inghilterra che saluta un nuovo Re e una nuova Regina, i fenomeni migratori (dagli Stati Uniti all'Italia) e gli effetti del cambiamento climatico. L'anno che si conclude raccontato per immagini. SFOGLIA LA GALLERY

Israele, Corte Suprema annulla elemento chiave della riforma della giustizia di Netanyahu

Igiudici si sono espressi contro l’emendamento che di fatto annullava la “Clausola di ragionevolezza”. Esponenti del governo hanno reagito con foga contro la sentenza, trovando anche fuori luogo che sia uscita mentre il Paese è in guerra. Grande soddisfazione, invece, nel movimento popolare di protesta che per mesi era sceso in massa nelle strade per contrastare quello che riteneva un colpo di mano del Likud contro il regime democratico di Israele. LEGGI L'ARTICOLO

Blitz israeliano a Beirut, l'ufficio colpito, le vittime e la reazione di Hamas: le foto

Come riportano i media statali libanesi, un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut. Ci sono morti e feriti. Tra le vittime c’è il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh al-Arouri. Hamas conferma: è stato ucciso in un "vile attacco sionista". LE IMMAGINI

Israele, oggi arrivati a Gaza 198 camion di aiuti

Il Cogat, l'ente del ministero della Difesa responsabile per gli affari civili palestinesi, afferma che 198 camion di aiuti umanitari sono stati ispezionati e trasferiti a Gaza oggi. L'organizzazione, citata dal Times of Israel, afferma che 113 camion trasportavano cibo e il resto acqua, attrezzature mediche e rifugi. Dei 198 camion, 121 sono stati ispezionati al valico di Nitzana ed sono entrati a Gaza attraverso Rafah, mentre i restanti 77 sono stati ispezionati ed sono entrati attraverso Kerem Shalom. Si tratta di uno dei numeri più alti di camion entrati nella Striscia nelle ultime settimane. Israele è stato criticato per non aver concesso sufficienti aiuti umanitari a Gaza, mentre Gerusalemme ha accusato le Nazioni Unite di non riuscire a tenere il ritmo nei trasporti e nella distribuzione e di ritardare la consegna degli aiuti.

Israele, i superstiti del 7 ottobre fanno causa all'intelligence

La richiesta di risarcimento è di 56 milioni di dollari. "Bastava una telefonata per evitare il massacro, c'è stata negligenza e omissione", si legge nella causa firmata da 42 querelanti. Nel rave nel deserto vennero uccise 362 persone. LEGGI L'ARTICOLO

Israele ringrazia la Germania per il sostegno durante la guerra

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha ringraziato il suo omologo tedesco, Annalena Baerbock, per il sostegno del Paese durante i tre mesi di guerra contro Hamas a Gaza, nell'ambito della quarta visita del leader tedesco nello Stato ebraico. Secondo un comunicato dell'ufficio esteri israeliano, Katz "ha ringraziato il ministro per l'attività del governo tedesco contro gli elementi che fomentano il terrorismo", tra cui Hamas, dato che lo scorso ottobre le autorità tedesche hanno vietato le attività del gruppo islamista e di un'entità considerata vicina ad esso. "Come figlio di sopravvissuti all'Olocausto, considero particolarmente importante che la Germania sia al nostro fianco e che ci sostenga pienamente in tutti i nostri sforzi", ha detto Katz a Baerbock, nell'ambito di un incontro in cui il ministro tedesco ha anche incontrato i parenti degli oltre 100 ostaggi ancora tenuti prigionieri da Hamas a Gaza. Katz ha anche criticato l'"assurda denuncia" del Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia contro Israele, che accusa di aver commesso un genocidio contro la popolazione palestinese di Gaza, e ha chiesto alla Baerbock il sostegno di Berlino allo Stato ebraico in questa vicenda.

Saleh al-Arouri, chi era il numero due di Hamas: su di lui una taglia da 10 milioni

Ritenuto più pericoloso del leader Sinwar, di cui era vice, il 58enne ucciso nel raid israeliano a Beirut era l'anello di congiunzione con Hezbollah e Iran. Nella periferia sud della capitale libanese, dove si era trasferito dal 2018, era solito cambiare più volte nascondiglio. Gli Usa lo avevano inserito nella lista dei "terroristi su scala globale". CHI ERA

Nasrallah: "Dietro morte di Arouri c'è evidente aggressione di Israele"

Il leader degli Hezbollah ha ricordato l'esponente di Hamas, ucciso ieri a Beirut e "tutti i martiri caduti sulla strada per Gerusalemme". Poi il monito: "Se Israele ci fa guerra lotteremo senza limiti". LEGGI L'ARTICOLO


Idf: danni a base controllo aereo dopo attacco Hezbollah

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno ammesso danni alla propria base di controllo aereo del monte Meron in seguito ad un attacco di razzi da parte di Hezbollah. La difesa aerea continua tuttavia a funzionare, grazie ai sistemi di emergenza, ha assicurato l'Idf, senza specificare il tipo e l'entità del danno subìto. Secondo immagini pubblicate dal gruppo sciita libanese sono state colpite le cupole di due radar

Hamas all'Egitto, aprire valico Rafah per evacuare 6.000 feriti

Hamas ha chiesto al governo egiziano di aprire il valico di Rafah per evacuare circa seimila persone gravemente ferite che hanno bisogno di cure mediche fuori dalla Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz

Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. LEGGI

Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele

Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. SFOGLIA LA GALLERY

Hamas all'Egitto: "Aprire Rafah per evacuare 6mila feriti gravi"

Hamas chiede al governo egiziano di aprire il valico di Rafah per permettere l'evacuazione dalla Striscia di circa 6mila feriti gravi la cui vita è in pericolo. Lo riferisce Haaretz.

Secondo Hamas, vi sono altri 5mila feriti e ammalati nella Striscia e il sistema sanitario non è in grado di affrontare un così alto numero di casi. Al momento, afferma Hamas, non più di 10-20 persone vengono trasportate ogni giorno fuori dalla Striscia per ricevere trattamenti medici. 

Qatar: l'uccisione del numero 2 Hamas ostacola il rilascio degli ostaggi

Il ministro degli Esteri del Qatar, Mohamed bin Abderrahman, ha dichiarato che l'assassinio del numero due del movimento islamista palestinese Hamas, Saleh al Arouri, avvenuto la scorsa settimana alla periferia di Beirut, ha ostacolato i negoziati per la liberazione degli ostaggi detenuti dal gruppo.

"Il fatto che uno dei principali leader di Hamas sia stato ucciso è qualcosa che influisce su un processo così complicato, ma non ci arrenderemo. Stiamo andando avanti", ha dichiarato il Qatar in una conferenza stampa a Doha insieme al suo omologo statunitense, Antony Blinken, in tour in Medio Oriente. Bin Abderrahman ha confermato che i negoziati per la liberazione degli ostaggi "sono in corso", nonostante "le sfide e gli alti e bassi durante il processo". "Continuiamo a discutere con le parti e cercheremo di raggiungere un accordo che possa portare a un cessate il fuoco, a un aumento degli aiuti umanitari e alla liberazione degli ostaggi", ha detto il capo della diplomazia del Qatar, che da un decennio ospita l'ufficio politico di Hamas. In questo senso, ha ricordato che un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza aiuterebbe la de-escalation e ha affermato che gli Stati Uniti e il Qatar stanno concentrando i loro sforzi per ottenere "la cessazione delle ostilita' e il rilascio degli ostaggi". Ha detto di sperare che Washington usi il suo ruolo per "porre fine al conflitto e raggiungere una soluzione sostenibile che dia ai palestinesi i loro diritti e il loro Stato", di cui si occuperanno più ampiamente in futuro.

Esercito Israele: "Combatteremo a Gaza tutto l'anno"

Il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), Herzl Halevi, ha detto che l'esercito "combatterà a Gaza tutto l'anno, questo è certo". Lo riporta Haaretz aggiungendo che durante una valutazione della situazione presso il Comando Centrale dell'Idf, Halevi ha affermato che il 2024 sarà un anno impegnativo. Halevi ha anche fatto riferimento alla lotta contro Hezbollah nel nord e ha detto che è stata l'organizzazione a decidere di entrare in guerra e che l'Idf "gli fa pagare prezzi sempre più alti". Secondo Halevi, i combattimenti finiranno solo quando gli abitanti del nord potranno tornare a casa sani e salvi. Il capo di stato maggiore ha aggiunto che se ci sarà una guerra in Libano, "lo faremo con distinzione" e "sapremo combatterla in modo eccellente". 

Blinken a Israele: "La guerra potrebbe metastatizzare la regione"

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha avvertito che la guerra tra Israele e Hamas a Gaza potrebbe "metastatizzare" e minacciare la sicurezza in tutto il Medio Oriente. "Questo è un momento di profonda tensione nella regione. E' un conflitto che potrebbe facilmente metastatizzare, causando ancora più insicurezza e sofferenza", ha dichiarato Blinken a una conferenza stampa in Qatar, durante un tour regionale volto a smorzare il conflitto. 

Blinken: "Irresponsabili le dichiarazioni sul trasferimento della popolazione di Gaza"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha definito "irresponsabili" le dichiarazioni dei ministri israeliani di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir che auspicano il trasferimento della popolazione di Gaza fuori dalla Striscia. I civili palestinesi devono poter "tornare a casa" dopo la fine del conflitto e non essere spinti a lasciare Gaza, ha detto Blinken un conferenza stampa a Doha. Impegnato in una missione in vari paesi del Medio oriente, Blinken ha sottolineato che negli incontri in Israele sottolineerà come sia imperativo prevenire vittime civili a Gaza. Infine Blinken ha definito "una tragedia inimmaginabile" la morte di giornalisti di al Jazeera oggi a Gaza. 

Blinken: "I palestinesi a Gaza devono poter tornare a casa"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che è "imperativo" che Israele faccia di più per proteggere i civili palestinesi a Gaza, che devono poter "tornare a casa". "I civili palestinesi devono poter tornare a casa non appena le condizioni lo consentono", ha detto a Doha insieme al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdelrahmane Al-Thani, nell'ambito del suo tour nei Paesi arabi e in Israele. 

Blinken: "Reporter uccisi a Gaza tragedia inimmaginabile"

Una tragedia inimmaginabile". Così il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha commentato l'uccisione oggi a Gaza di due giornalisti di Al Jazeera.

L'ex magistrato della Corte suprema Barak è stato scelto da Israele come giudice all'Aja

L'ex giudice della Corte suprema Aharon Barak, 87 anni, sarà il giudice scelto da Israele nel collegio di 15 magistrati della Corte internazionale dell'Aja che si occuperà delle accuse di genocidio a Gaza presentate contro Israele dal Sudafrica. Entrambi i paesi, l'accusatore e l'accusato, hanno il diritto di scegliere uno dei giudici. Barak, sopravvissuto all'Olocausto, è stato procuratore generale e giudice della Corte suprema israeliana. Oggi in pensione, è un magistrato internazionalmente stimato non certo vicino al premier israeliano Benyamin Netanyahu, nota Times of Israel. A difendere Israele davanti alla Corte dell'Aja sarà il professor Malcolm Shaw, esperto di diritto internazionale. 

Polizia uccide "per sbaglio" bimba palestinese

E' stata uccisa "accidentalmente" dagli agenti israeliani una bimba palestinese di tre anni nel corso del fallito attentato a un checkpoint di Gerusalemme Est, dove un uomo alla guida di un'auto ha tentato di travolgere i poliziotti. Secondo una ricostruzione della polizia israeliana diffusa in un secondo momento, e riportata da The Times of Israel, a bordo dell'auto viaggiavano un uomo e una donna che hanno accelerato al checkpoint ferendo lievemente un agente mentre i colleghi di quest'ultimo hanno aperto il fuoco uccidendo i due occupanti. Una bambina palestinese che sedeva in un altro veicolo è stata colpita per sbaglio ed è morta poco dopo sul posto per ferite d'arma da fuoco, secondo quanto riferiscono le fonti di polizia.

Herzog: "Reinsediamenti da Gaza? Non è la posizione di Israele"

Il reinsediamento dei palestinesi fuori da Gaza "non è ufficialmente" la posizione di Israele. Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog a Nbc News, commentando le dichiarazioni di alcuni membri del governo. Lo sfollamento forzato dalla Striscia "non è assolutamente" la posizione di Israele, ma ha aggiunto che "in una società in cui la libertà di parola è la base del nostro Dna, le persone possono dire ciò che vogliono". Herzog ha detto che i funzionari "parlavano dell'abbandono volontario della Striscia, ma io dico apertamente, ufficialmente e inequivocabilmente che questa non è la posizione israeliana". 

Abu Mazen da al-Sisi per cercare soluzioni al conflitto (2)

L'ambasciata palestinese al Cairo ha affermato che la visita segue a un invito di al-Sisi, con l'obiettivo di "discutere forme di cooperazione bilaterale per fermare immediatamente e in modo sostenibile la guerra genocida condotta da Israele". Nel corso dell'incontro si parlerà anche degli sforzi internazionali per porre fine alla catastrofe umanitaria a Gaza e per "prevenire lo sfollamento del popolo palestinese dalla propria terra". L'Egitto ha denunciato in più occasioni le "intenzioni" di Israele di trasferire con la forza la popolazione di Gaza verso la penisola del Sinai, che confina a sud della Striscia, qualcosa che il Cairo ha descritto come una "linea rossa". Allo stesso modo, sarà ancora una volta al centro dell'attenzione la soluzione dei due Stati, che prevede la creazione di uno Stato palestinese indipendente basato sui confini tracciati nel 1967 con Gerusalemme Est come capitale. Lo Stato palestinese, secondo la nota, sarebbe guidato da solo dall'Organizzazione per laLiberazione della Palestina (Olp), "l'unico rappresentante legittimo del popolo palestinese dentro e fuori la Palestina", si legge senza menzionare le fazioni palestinesi o il gruppo islamico. L'Egitto, mediatore storico tra Israele e Palestina, negli ultimi mesi si è adoperato per porre fine alla guerra iniziata il 7 ottobre, sostenendo anche la riconciliazione tra le diverse fazioni palestinesi. L'arrivo di Abu Mazen al Cairo avviene nello stesso giorno in cui la Giordania ha annunciato che si sta coordinando con diverse capitali arabe per elaborare un piano, basato sulla soluzione dei due Stati, per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza e risolvere il conflitto tra Israele e Palestina. 

Abu Mazen da al-Sisi per cercare soluzioni al conflitto

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen è atterrato in Egitto per incontrare il suo omologo, Abdel Fattah al-Sisi, con il quale discuterà lunedì le modalità per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza e per alleviare la catastrofe umanitaria in cui è impantanata l'enclave.

Cisgiordania, bambina uccisa da proiettili dei militari

Una bambina palestinese di 4 anni e' rimasta uccisa a Bidu dal fuoco di militari israeliani, nel secondo attentato palestinese della giornata su arterie della Cisgiordania. Lo afferma l'agenzia di stampa palestinese Maan secondo cui e' stata colpita dal fuoco di agenti della Guardia di frontiera in direzione dell'automobile di un palestinese che aveva appena travolto due agenti. L'autista e' stato ''neutralizzato'' e le sue condizioni non sono note. Un'agente israeliana e' rimasta ferita in modo non grave. 

Fratoianni: "Situazione a Gaza sempre più impossibile"

"Ogni giorno che passa la situazione a Gaza diventa sempre piu' impossibile. Mi auguro a questo puntoche almeno il Tribunale Penale Internazionale intervenga a stabilire che Netanyahu e' un criminale di guerra e come tale va trattato. Lo scrive su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Perché oltre i lutti, la devastazione, i tentativi di deportazione di un popolo intero, quel che rimarrà di questa storia terribile - prosegue il leader di SI - e' il superamento di ogni limite del diritto internazionale, nel silenzio-assenso della comunità internazionale stessa, che ha giustamente sanzionato Putin per l'aggressione all'Ucraina, ma per Netanyahu si limita a qualche parola di flebile condanna". "Quindi tutto sarà possibile per tutti e l'Occidente - conclude Fratoianni - non avrà più alcuna legittimità morale per impartire lezioni".

Blinken a re Abdullah, no Usa a spostamento palestinesi

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha assicurato a re Abdullah II di Giordania che gli Stati Uniti continueranno a essere contrari a un trasferimento forzoso della popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza e dalla Cisgiordania. Blinken nel suo tour mediorientale e' stato ricevuto oggi ad Amman dal sovrano giordano, che gli ha espresso preoccupazioni sulla sorte dei palestinesi, come riferiscono fonti di palazzo giordane. Il segretario di Stato "ha sottolineato l'opposizione statunitense a uno spostamento forzoso dei palestinesi dalla Cisgiordania e da Gaza" e ha ribadito la necessita' "di tutelare i civili palestinesi nella Cisgiordania dalla violenza dei coloni estremisti", ha riferito il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller. 

Save the Children: "10 bambini al giorno amputati a Gaza"

Più di 10 bambini al giorno, in media, hanno perso una o entrambe le gambe a Gaza dall'inizio del conflitto tre mesi fa. A denunciarlo è Save the Children, riportando in una nota che dal dal 7 ottobre, secondo l'Unicef, a più di 1.000 bambini sono state amputate una o entrambe le gambe. Molte di queste operazioni - ricorda l'Ong - sono state effettuate senza anestesia, a causa della paralisi del sistema sanitario nella Striscia provocata dal conflitto e della grave carenza di medici e infermieri e di forniture mediche come anestetici e antibiotici, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). 

Netanyahu contro fughe di notizie dal governo: "Macchina della verità per i ministri"

Macchina della verità per i ministri e per chiunque partecipi alle riunioni del gabinetto contro le fughe di notizie. Benjamin Netanyahu vuole correre così ripari dopo le rivelazioni dei giorni scorsi relative ad uno scontro durissimo tra alcuni ministri ed i vertici militari sulla creazione di una commissione d'inchiesta sull'attacco del 7 ottobre. Secondo quanto rivela Channel 12, nel corso della riunione di oggi del gabinetto, il premier israeliano ha detto: "Abbiamo una piaga di fughe di notizie e non sono disposto a continuare così, per questo ho dato ordine di promuovere una legge che prevede che tutti coloro che siedono nel gabinetto e partecipano alle discussioni sulla sicurezza, compresi i ranghi politici e professionali, si sottopongano alla macchina della verità".

Nuovo attentato in Cisgiordania, autore "neutralizzato"

Un'israeliana è stata ferita oggi in Cisgiordania quando un'automobile guidata da un palestinese l'ha travolta all'altezza del villaggio palestinese di Bidu. Lo ha riferito la radio militare secondo cui l'assalitore è stato ''neutralizzato''. Si tratta del secondo attentato oggi in poche ore in arterie della Cisgiordania. 

Mo: razzi dal Libano colpiscono edificio nel nord di Israele

Un razzo lanciato a dal Libano ha colpito un edificio a Metulla, città del nord d'Israele ormai quasi completamente evacuata, provocando danni ma nessun ferito. Lo riferisce Times of Israel. Una quindicina di altri razzi sono caduti in aree aperte. L'edificio colpito è un albergo.

MO, da Blinken impegno per la pace. Re Giordania: convincere Israele

Nel suo incontro ad Amman con Abdullah II, il segretario di Stato ha "sottolineato l'opposizione degli Stati Uniti allo spostamento forzato dei palestinesi dalla Cisgiordania e da Gaza e la fondamentale necessità di proteggere i civili palestinesi in Cisgiordania dalla violenza dei coloni estremisti"

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Blinken vede re Giordania: 'cooperare per assistenza umanitaria ai palestinesi'

Il segretario di Stato americano Antony  Blinken ha ringraziato il re di Giordania per il suo ruolo nell'inviare aiuti umanitari ai palestinesi e ribadito il no americano al trasferimento forzoso degli abitanti di Gaza. 

"Il segretario ha ringraziato re Abdullah II per il ruolo e la leadership della Giordania nel fornire aiuto salva vita ai civili palestinesi a Gaza. Entrambi hanno convenuto di proseguire la stretta cooperazione per l'assitenza umanitaria. Il segretario ha sottolineato l'opposizione  americana al trasferimento forzoso dei palestinesi dalla Cisgiordania e da Gaza  e la necessità cruciale di proteggere i civili in Cisgiordania dalla violenza dei coloni estremisti", ha affermato il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, citato da Haaretz. Blinken, ad Amman nell'ambito di una nuova missione diplomatica in Medio Oriente, ha anche ribadito l'impegno per una pace sostenibile con uno stato palestinese indipendente.

Numerosi razzi dal Libano piovono sull'alta Galilea

Un massiccio lancio di razzi dal Libano meridionale viene segnalato nella alta Galilea, in particolare nella citta' di Kiryat Shmona e nei villaggi vicini. Lo riferiscono i media secondo cui in quell'area risuonano in continuazione sirene di allarme. Sotto attacco anche un'area vicina al monte Hermon (al confine fra Siria, Libano ed Israele) dove sono esplosi almeno otto razzi provenienti dal Libano. L'esercito israeliano ha risposto a quegli attacchi, aggiorna la radio pubblica Kan. Finora non si ha notizia di vittime.

Al Jazeera condanna uccisione reporter 'presi di mira'

Al Jazeera condanna l'uccisione di giornalisti palestinesi "presi di mira" a Gaza dopo che due reporter che lavoravano per la tv con sede in Qatar sono morti in un attacco contro la loro auto. Hamza Wael Dahdouh, figlio del corrispondente da Gaza Wael Al-Dahdouh, e Mustafa Thuria, un videostringer per l'agenzia Afp che lavorava per Al Jazeera, sono morti nell'attacco a Rafah. "Al Jazeera Media Network condanna fermamente gli attacchi delle forze di occupazione israeliane contro le auto dei giornalisti palestinesi", ha affermato l'emittente in un comunicato, accusando Israele di "violazione dei principi della libertà di stampa". 

Media, seconda persona ferita in attacco terroristico in Cisgiordania, è grave

Una seconda persona è stata ferita nell'attacco terroristico di questa mattina in Cisgiordania e si versa in condizioni molto gravi. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo quanto reso noto, la donna, una 42enne residente a Jaffa, era nell'auto che viaggiava dietro il 33enne Ammar Mansour, ucciso nell'attacco. Un passante palestinese l'ha portata in un ospedale di Ramallah, ed è stata trasferita dopo diverse ore all'ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme. La donna è una farmacista che ha lavorato a sua volta all'Hadassah per 17 anni, secondo l'emittente pubblica Kan.

Tra i giornalisti uccisi il nipote del fondatore di Hamas

Sono tre i giornalisti uccisi a Gaza nel corso di raid israeliani. Lo riferiscono i media palestinesi secondo cui tra loro ci sarebbe Ali Salem Abu Ajwa, nipote di Ahmed Yassin, che fondò Hamas nel 1987 e rimase padre spirituale del gruppo fino alla sua uccisione da parte di Israele nel 2004. Abu Ajwa lavorava come giornalista a Gaza. Precedentemente era stato reso noto che due giornalisti palestinesi erano stati uccisi, tra loro il figlio del giornalista di Al Jazeera Wael Al-Dahdouh, ed altri due feriti, in un attacco aereo israeliano a ovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Iran: arrestati i 32 terroristi coinvolti in bombe al cimitero

I 32 terroristi coinvolti nell'attentato di mercoledì nel cimitero di Kerman, durante una cerimonia tenutasi per celebrare il quarto anniversario della morte dell'ex comandante della Forza Qods Ghassem Soleimani, sono stati arrestati in cinque città, ha detto alla TV di stato il procuratore di Kerman Mehdi Bakhshi. Sono state scoperte più di 16 bombe a Kerman e 64 bombe in altre città, che che volevano far esplodere durante la cerimonia, ha detto Bakhshi alla TV di stato, aggiungendo: "L'incidente ha causato almeno 89 morti, tra cui 23 studenti e 13 cittadini afghani".  Il governo ha subito forti critiche per la mancanza di sufficienti misure di sicurezza durante la cerimonia. L'attivista imprigionato e vincitore del Premio Nobel 2023, Narges Mohammadi, ha affermato in un messaggio che l'esercito iraniano ha speso cifre enormi, sostenendo di aver annientato l'Isis e di aver rafforzato la sicurezza, "ma come mai l'Isis ha ripetutamente condotto attacchi nel cuore dell'Iran?". 

Sono tre i giornalisti uccisi in attacco israeliano

Sono tre i giornalisti rimasti uccisi nella Striscia di Gaza stamattina per un attacco israeliano. Lo ha riferito il governo di Hamas. Tra loro, Hamza Wael Dahdouh è uno dei figli del capo di Al Jazeera nella Striscia, Wael al Dahdouh, che ha già perso gran parte della sua famiglia nei bombardamenti. Hamza Wael Dahdouh e Moustafa Thuraya sono morti quando si spostavano in macchina per coprire un servizio giornalistico a Rafah, mentre un fotoreporter, Ali Salem Abu Ajwa, è morto in un attacco aereo sulla città di Gaza. Il governo di Hamas nella Striscia ha diramato un comunicato in cui sollecita "i sindacati della stampa e dei media, gli enti legali e le organizzazioni per i diritti umani a condannare questo crimine e a denunciare la sua reiterazione da parte dell'occupante". Secondo Hamas, Israele ha ucciso di proposito i giornalisti per "terrorizzare" i colleghi affinché smettano di fornire notizie da Gaza.


Operazione a Jenin, morti 7 palestinesi e una poliziotta israeliana

E' di 8 morti - 7 palestinesi, tra cui sei fratelli, e un'agente della polizia di frontiera israeliana - il bilancio di un'operazione dell'Esercito dello Stato ebraico a Jenin, in Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti delle forze di difesa israeliane, secondo cui altri tre agenti sono rimasti feriti. L'operazione è partita dopo l'esplosione di un ordigno al passaggio di un veicolo a bordo del quale si trovava il sergente 19enne Shay Germay, insieme ad altri tre colleghi: l'Esercito israeliano ha lanciato un raid aereo sulla zona, provocando la morte di sei palestinesi, tutti civili, secondo il ministero della Sanità dell'Anp, mentre un settimo è morto qualche ora dopo in seguito alle ferite riportate. Sei delle vittime erano fratelli, di età compresa tra i 18 ed i 27 anni.

L'Esercito israeliano ha invece sostenuto che i sette fossero "terroristi" che stavano fabbricando ordigni esplosivi da utilizzare contro i militari. Secondo "Times of Israel", la Jihad islamica ha rivendicato la responsabilità dell'attacco contro il veicolo a bordo del quale si trovavano i quattro agenti della polizia di frontiera.

Erdogan messaggio agli Usa:" noi sempre con Palestina"

La Turchia rimarrà sempre al fianco del popolo palestinese. Lo ha ribadito il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, reduce da un incontro di due ore con il segretario di Stato americano Anthony Blinken ieri a Istanbul. "Mi dispiace per coloro che sono sostenitori di Israele, ma non volteremo mai le spalle alle vittime innocenti di violenza. Siamo stati al fianco dei nostri fratelli in Bosnia e la stessa cosa in Siria e Iraq e Gerusalemme. Nessuno nutra dubbi, rimarremo sempre fermi al fianco del popolo palestinese", ha detto Erdogan. Il presidente turco ha ringraziato la folla accorsa lo scorso primo gennaio sul ponte di Galata, dove "250 mila persone si sono radunate per condannare Israele".


Hezbollah: 'Colpiti gli occhi di Israele nel Nord'

Hezbollah ha rivendicato di aver colpito la principale base aerea dell'intelligence nel nord di Israele, conosciuta come "gli occhi dello stato nel nord", durante il suo attacco missilistico in cui ieri sera sono stati lanciati oltre 60 proiettili contro la Galilea. Lo riporta Ynet, spiegando che un video pubblicato dal gruppo islamico mostra che due delle tre cupole della stazione di monitoraggio della difesa aerea di Meron sono state colpite direttamente. Il sistema - spiega Ynet - è responsabile del monitoraggio di tutto il traffico dei velivoli nello spazio aereo israeliano e deve rilevare tentativi di infiltrazione. Secondo il gruppo libanese questa è la base responsabile del "comando e controllo aereo su Siria, Libano, Turchia e sulla parte settentrionale del Mediterraneo orientale". È anche il luogo da cui avviene l'interruzione dei segnali elettronici in cui "risiedono molti soldati e ufficiali". Hezbollah ha inoltre affermato che la base contiene sistemi radar a corto e lungo raggio e contiene una sala per il comando e il controllo degli Uav di sorveglianza con sistemi di comunicazione digitale.

Hamas, è di oltre 22.800 il bilancio dei morti a Gaza

Sale ancora il bilancio dei morti a Gaza nel conflitto in corso dal 7 ottobre secondo il ministero della Sanità della Striscia guidato da Hamas, che ad oggi conta 22.835 uccisi.

Netanyahu a Hezbollah: 'Guardate la lezione data ad Hamas'

All'indomani dei duri bombardamenti dal territorio libanese verso la Galilea, il premier Benyamin Netanyahu ha lanciato oggi, aprendo il consiglio dei ministri, un avvertimento agli Hezbollah: "Dovrebbero imparare quanto Hamas ha già appreso negli ultimi mesi. Nessun terrorista è immune". Israele, ha aggiunto, intende consentire agli abitanti del nord, sfollati per i bombardamenti, di tornare alle loro case in condizioni di sicurezza. "Questo e' il nostro obiettivo comune e operiamo con responsabilità per conseguirlo. Se potremo, lo faremo per via diplomatica. Altrimenti useremo altre vie".

A Jenin nuovo bilancio, 7 i palestinesi uccisi

E' a salito a sette il numero complessivo dei palestinesi uccisi oggi a Jenin nel corso di una incursione dell'esercito israeliano. Lo aggiorna la agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali riferiscono che quattro di loro erano miliziani di Hamas ed un quinto era di al Fatah. Un altro palestinese, aggiunge la Wafa, e' stato ucciso dall'esercito israeliano nel villaggio di Abwein, presso Ramallah. Al tempo stesso si e' appreso che a Jenin e' rimasta uccisa una agente della Guardia di frontiera di israeliana e che presso Ramallah un arabo-israeliano e' stato ucciso in un agguato teso da miliziani palestinesi che sono fuggiti.

Gantz difende Netanyahu: unico obiettivo difesa Israele

"L'unica considerazione qui è la sicurezza di Israele, niente altro. E' il nostro dovere verso il Paese i i suoi cittadini". Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz, in un post su X, in merito alle indiscrezioni pubblicate da Washington Post secondo cui il premier Netanyahu avrebbe intenzionale di estendere il conflitto al Libano per questioni di opportunita' politica. "La realta' e' che i cittadini del Nord di Gaza non possono tornare a casa, e questo richiede una soluzione urgente". "Il mondo deve ricordare - ha poi aggiunto - che è stato Hezbollah a iniziare l'escalation. Israele e' interessata a una soluzione diplomatica ma, se non si trovasse, il Paese insieme all'Idf rimuoveranno la minaccia. E tutti i membri del governo condividono questa visione". 

Blinken: Turchia assuma ruolo attivo post guerra a Gaza

Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha chiesto alla Turchia di assumere un ruolo positivo e attivo nella gestione della Striscia di Gaza, quando il conflitto in corso tra Israele e Hamas sara' terminato. Lo riferisce l'agenzia americana Bloomberg, che cita un funzionario di alto livello dello staff del capo della diplomazia Usa. Blinken vuole che il governo turco sia pronto a fare la propria parte, assumere un ruolo attivo nella gestione della Striscia e "allunga la mano alla Turchia", chiedendo ad Ankara di agire con attori regionali, Iran in primis, per evitare che il conflitto si espanda al Libano. Blinken, oggi in Giordania, ha iniziato la missione in Medio Oriente proprio da Istanbul, dove ha avuto un incontro di circa 2 ore con il collega Hakan Fidan e un faccia a faccia altrettanto lungo con il presidente Recep Tayyip Erdogan.



Media: 2 giornalisti uccisi in raid Israele a Khan Yunis

Due giornalisi sono rimasti uccisi in un raid Israeliano a Khan Yunis, riferisce l'agenzia Wafa: si tratta di Mustafa Abu Thraya e Hamza Dahdouh. Quest'ultimo sarebbe il figlio di un noto giornalista di Al Jazeera, Wael Al-Dahdouh, la cui storia fece il giro del mondo: apprese mentre era in un ospedale per girare un servizio sugli attacchi israeliani quando ricevette la notizia che un raid aveva sterminato gran parte della sua famiglia, come ricorda l'agenzia Anadolu.

Re Giordania a Blinken: "Fate pressione su Israele"

Il Re Abdullah II di Giordania ha invitato gli Stati Uniti a fare pressione su Israele affinche' ottenga un "cessate il fuoco immediato" a Gaza e ha messo in guardia dalle "ripercussioni catastrofiche" del proseguimento delle ostilita'. Il leader giordano ha ricevuto oggi il segretario di Stato americano Antony Blinken, impegnato in un tour che lo vedra' toccare le tappe di Qatar, Emirati, Arabia Saudita ed Egitto. Secondo una dichiarazione del palazzo reale di Amman, Abdullah II ha sottolineato anche la necessita' di porre fine alla "tragica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza". E ha riaffermato che "la regione non potra' raggiungere la stabilita' senza una giusta soluzione alla questione palestinese e senza il raggiungimento di una pace globale basata sulla soluzione dei due Stati", palestinese e israeliano.


Wp: Usa temono Netanyahu voglia allargare conflitto al Libano

Gli Usa temono che il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu possa considerare l'espansione della guerra in Libano come la chiave per la sua sopravvivenza politica, date le critiche interne per l'incapacità del suo governo di prevenire l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo scrive i Washington Post, che cita come fonte numerosi funzionari amministrativi e diplomatici. In conversazioni private, l'amministrazione Usa ha messo in guardia Israele da una significativa escalation in Libano, scrive il quotidiano americano. Se dovesse farlo, una nuova analisi riservata della Defense Intelligence Agency (Dia) ha rilevato che sarà difficile per le Forze di Difesa Israeliane (Idf) raggiungere i risultati sperati in quanto le loro risorse e mezzi militari sarebbero provati dato il conflitto a Gaza, aggiunge il Washington Post citando due fonti informate.

Idf: sparatoria in Cisgiordania è stato attacco terroristico

La sparatoria in cui è rimasto ucciso questa mattina in Cisgiordania un cittadino israeliano è stato un attacco terroristico. Queste le conclusioni cui sono giunte le Forze di difesa israeliane che hanno avviato una caccia all'uomo per catturare i terroristi responsabili dell'agguato compiuto vicino all'insediamento di Ofra. Ad essere ucciso è stato un cittadino israeliano di 33 anni, residente a Gerusalemme est, trovato in condizioni disperate dai soccorritori nella sua auto.

Capo forze Qods iraniane: 'Arouri sarà incubo per Israele'

"Il mondo vedrà come i fratelli del martire Arouri si trasformeranno in un incubo per il regime sionista che uccide i bambini", ha detto oggi il comandante delle forze Qods delle guardie rivoluzionarie, Esmail Qaani, in riferimento all'uccisione del vicecapo dell'ufficio politico di Hamas Saleh al-Arouri a Beirut. Secondo l'agenzia Irna, Qaaniin lo ha sottolineato in un messaggio inviato al capo dell'ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh. "Arouri è stato martirizzato mentre il cappio veniva stretto attorno al nemico israeliano nella Cisgiordania", ha detto, aggiungendo: "In effetti, il nemico e i sionisti cercano di minimizzare la loro pesante sconfitta a Gaza e in Cisgiordania assassinando i leader della resistenza".

Esercito: civile israeliano ucciso in attacco Cisgiordania

Un civile israeliano è stato ucciso oggi a colpi d'arma da fuoco a nord di Ramallah, in Cisgiordania: lo fa sapere l'esercito israeliano, che aggiunge di star dando la caccia agli autori dell'attentato.

Bilancio militari Israele: 'Uccisi finora 8.000 terroristi'

In esattamente tre mesi di guerra Israele ha ucciso ''circa 8.000 terroristi'' di Hamas: è quanto afferma l'esercito (Idf) nel suo internet. Nel settore nord della Striscia, all'interno di un'area fittamente popolata da 1,2 milioni di persone, è stata gradualmente smantellata - dopo la loro evacuazione - una struttura militare composta da 2 brigate che comprendevano 12 battaglioni, con una forza complessiva di 14 mila uomini. In totale nella Striscia di Gaza le forze armate hanno trovato e distrutto finora 30-40.000 armi e altri mezzi da combattimento custoditi nei bunker di Hamas ma anche in scuole, ospedali, moschee e in case.

Blinken oggi vede re di Giordania: 'Evitare allargamento guerra'

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, arrivato ieri sera ad Amman nell'ambito della sua quarta tournée diplomatica in Medio Oriente dall'inizio del conflitto a Gaza, tesa a prevenirne un allargamento, oggi prevede di incontrare re Abdullah II di Giordania. Il capo della diplomazia Usa, che discuterà col sovrano anche il problema degli aiuti agli abitanti della Striscia di Gaza, ha anche in programma una visita a una struttura gestita dal Programma alimentare mondiale (Pam-Wfp) dell'Onu ad Amman, secondo quanto rivelato da fonti del Dipartimento di Stato. In brevi dichiarazioni rese a Creta prima di imbarcarsi per Amman, ieri Blinken ha espresso "viva preoccupazione" per la tensione e la violenza crescenti al confine fra Israele e Libano dopo l'uccisione in un raid a Beirut del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri. "Vogliamo fare tutto il possibile per evitare che ci sia un'escalation" fra Israele e Libano e per fermare quello che ha chiamato "il ciclo senza fine di violenza". (ANSA-AFP). 

GV/ TAP AS01

Media: uccisione al-Arouri ha complicato la mediazione

L'uccisione del numero 2 dell'ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, in un sobborgo di Beirut, ha complicato la mediazione negoziale avviata per sbloccare la crisi mediorientale. Ad affermarlo sono stati alcuni funzionari qatarini impegnati nelle delicate trattative tra Israele e Hamas. Citando un funzionario del Qatar e una fonte israeliana, Axios riferisce che alle famiglie di sei ostaggi americani ed israeliani il premier del Qatar, Abdulrahman Al Thani, ed altri esponenti politici del paese hanno parlato di maggiori difficoltà incontrate negli sforzi per arrivare ad una nuova intesa, a causa dell'uccisione di al-Arouri. Al Thani ha comunque assicurato ai parenti degli ostaggi il proprio personale impegno nello sforzo per ottenere un nuovo accordo. "Il Qatar è dolorosamente cosciente della sofferenza degli ostaggi e dei loro cari", ha dichiarato un funzionario del Qatar citato da Axios. 

Raid in Cisgiordania, morto anche ufficiale israeliano

La polizia israeliana ha fatto sapere che un ufficiale e' stato ucciso durante il raid nel campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata. "L'ufficiale era a bordo di un veicolo operativo che e' stato colpito da un ordigno esplosivo", hanno detto le forze dell'ordine, dopo che il ministero della Sanita' palestinese aveva precedentemente riferito che sei palestinesi erano stati uccisi durante il "bombardamento" israeliano durante il raid.



Esercito, arabo-israeliano Cisgiordania ucciso in attentato

L'esercito israeliano ha stabilito che è stato un attentato l'attacco armato in Cisgiordania contro un'automobile guidata da un arabo-israeliano, che è rimasto ucciso. Lo ha riferito la radio pubblica Kan, secondo cui a breve distanza dal luogo della sparatoria è stata trovata la automobile degli attentatori, che nel frattempo era stata bruciata. L'esercito - secondo la emittente - sta cercando di catturare gli attentatori e ha chiuso alcuni ingressi alla vicina città di Ramallah.

A Jenin uccisa agente guardia di frontiera israeliana

Una agente della Guardia di frontiera, ferita in modo grave stamane da una esplosione a Jenin (Cisgiordania), è deceduta in ospedale. Lo ha riferito il portavoce militare. Con lei sono rimasti feriti altri tre agenti, uno dei quali è in condizioni gravi. Secondo la radio militare, all'ingresso a Jenin della loro unità è esploso un potente ordigno che era stato nascosto lungo la strada. L'operazione è stata subito interrotta e la evacuazione dei feriti è stata molto complessa. Per coprire la loro uscita dalla città è intervenuto un elicottero che ha colpito ed ucciso sei miliziani appostati nelle vicinanze.

Medioriente, Idf: 4 agenti della polizia di frontiera feriti in esplosione ordigno a Jenin

Quattro agenti della Polizia di Frontiera sono rimasti feriti in un'esplosione la notte scorsa a Jenin, in Cisgiordania, dove era in corso un'operazione antiterrorismo delle forze israeliane. Secondo quanto riferito dalle Forze di difesa israeliane e dalla polizia, citate dal Times of Israel, ad esplodere - mentre unità militari entravano a Jenin per un'operazione antiterrorismo - è stato un ordigno collocato sul bordo della carreggiata. La deflagrazione ha investito un mezzo della Polizia: quattro gli ufficiali rimasti feriti, due dei quali in modo grave.

Cisgiordania, arabo-israeliano ucciso in sparatoria

Un israeliano di circa 30 anni è stato colpito a morte oggi da spari mentre era alla guida di un'automobile nelle vicinanze dell'insediamento di Ofra, nella zona di Ramallah, in Cisgiordania. Lo ha riferito la radio militare, secondo cui si profila l'ipotesi di un attentato in quanto l'automobile aveva una targa israeliana. Al tempo stesso, ha aggiunto la emittente, si stanno vagliando anche altre piste in quanto l'ucciso è un arabo cittadino di Israele.

Medioriente, tre mesi guerra, parte Hamas "smantellata"

Intanto cresce la tensione geopolitica nella regione e si acuiscono i timori di un'estensione del conflitto. "Israele ha proclamato il suo obiettivo di sradicare Hamas. Ci deve essere un altro modo per sradicare Hamas che non provochi cosi' tanti morti", ha dichiarato sabato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, durante una visita in Libano, dove ha ribadito che è "assolutamente necessario" evitare un conflitto regionale. Dall'8 ottobre, il giorno dopo il sanguinoso attacco di Hamas in territorio israeliano, gli scambi di fuoco quasi quotidiani tra gli Hezbollah libanesi e le forze israeliane hanno causato 181 morti in Libano, tra cui 135 combattenti del movimento sciita. Le tensioni sono aumentate da quando il numero 2 di Hamas, Saleh al-Arouri, è stato ucciso vicino a Beirut in un attacco aereo attribuito a Israele, che ha portato alla "risposta iniziale" di Hezbollah sabato con una raffica di razzi lanciati contro una base militare israeliana. In Siria e in Iraq, dal 7 ottobre sono aumentati anche gli attacchi alle basi militari statunitensi, mentre i ribelli Houthi in Yemen - sostenuti dall'Iran come Hamas e Hezbollah - stanno interrompendo il traffico marittimo mondiale nel Mar Rosso attaccando le navi commerciali a "sostegno" dei palestinesi di Gaza. Sabato, il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna ha chiamato il suo omologo iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, per esortare "l'Iran e i suoi sostenitori" a cessare "immediatamente" le loro "azioni destabilizzanti" in un momento in cui "il rischio di una conflagrazione regionale non è mai stato così grande". E il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, oggi è atteso in Giordania nell'ambito della sua missione in Medio Oriente volta ad arginare l'attuale escalation nella regione. "Vogliamo evitare che si allarghi il conflitto" e "stiamo facendo in modo che non ci sia un'escalation tra Israele e il Libano", ha detto il capo della diplomazia Usa che oggi ha incontrato Erdogan in Turchia e il premier greco Mitsotakis in Grecia. "Stiamo esaminando - ha aggiunto - le vie diplomatiche per cercare di dissipare queste tensioni".

Medioriente, Qatar a famiglie ostaggi: raid Beirut complica negoziati

Il primo ministro del Qatar, Mohammed Al Thani, ha incontrato ieri le famiglie degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, che si sono recati a Doha nel tentativo di rilanciare i colloqui per il ritorno dei loro cari dalla Striscia di Gaza. Lo riportano i media internazionali. Secondo il sito web di notizie americano Axios, Thani ha detto alle famiglie che i colloqui con Hamas sono stati complicati dall'uccisione a Beirut martedì del vice leader del gruppo terroristico Saleh al-Arouri e di molti altri membri anziani del gruppo islamista al governo di Gaza, in un attacco che è stato ampiamente attribuito a Israele. Dopo l'assassinio di Arouri, Hamas avrebbe congelato i negoziati tramite Qatar ed Egitto, anche se martedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato ai parenti degli ostaggi che erano in corso trattative per il loro ritorno. Doha è "dolorosamente consapevole della sofferenza degli ostaggi e dei loro cari", ha dichiarato ad Axios un funzionario qatariota. "Ci siamo impegnati direttamente con le famiglie per condividere quante più informazioni possibili e per assicurare loro che il Qatar si impegna a utilizzare ogni risorsa per garantire il rilascio" degli ostaggi, ha aggiunto la fonte del media Usa. "Stiamo utilizzando ogni canale possibile e collaborando strettamente con le nostre controparti negli Stati Uniti e in Israele, ma il Qatar è un mediatore: non controlla Hamas", ha sottolineato il funzionario di Doha sottolineando che è "sempre più difficile" mantenere aperti i canali di comunicazione con il gruppo islamista palestinese in seguito "all'escalation dei bombardamenti a Gaza e altrove, che complica apertamente i negoziati sugli ostaggi".

Medioriente, allarme Guterres: su Striscia incombe carestia diffusa

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha avvertito che "una carestia diffusa incombe" nella Striscia di Gaza, in un rapporto inviato ai membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera. Guterres mette in guardia anche da "una catastrofe per la salute pubblica", poiché "le malattie infettive si stanno diffondendo rapidamente nei rifugi sovraffollati" con condizioni sanitarie "spaventose" e "straripamenti di fognature". 

Medioriente, Wafa: almeno 16 morti e 50 feriti in raid Israele a Gaza

E' di almeno 16 morti e una cinquantina di feriti il bilancio di nuovi raid aerei e bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui nelle ultime ore a Gaza aerei da guerra israeliani hanno colpito un raduno di civili vicino all'incrocio di Saraya, provocando la morte di almeno 10 persone e decine di feriti. Un altro bombardamento a Deirel-Balah, nel centro della Striscia, avrebbe ferito tre persone a ovest del vicino campo profughi di Nuseirat. Fonti mediche hanno riferito di altri morti tra i civili, tra cui un bambino, in un raid aereo sulla strada 2 che collega il campo profughi di Nuseirat e la citta' di Az-Zawayda. Vittima di un raid israeliano sulla citta' di Gaza, anche la stella del calcio palestinese e allenatore della squadra olimpica palestinese, Hani Al-Masri. Wafa riferisce di bombe anche su una casa nel quartiere di Shujaiya a est di Gaza City e su un condominio a Beit Lahia, nel nord di Gaza, dove è rimasta uccisa una ragazza e altri civili sono rimasti feriti. Nella regione meridionale della Striscia, la Mezzaluna Rossa palestinese a Gaza ha riferito che le forze israeliane continuano a colpire l'ospedale Al-Amal a Khan Yunis, "con l'obiettivo di metterlo fuori servizio". La Mezzaluna Rossa ha aggiunto che l'artiglieria e i droni israeliani stanno bombardando violentemente le vicinanze dell'ospedale nel sud di Gaza. Inoltre, gli aerei israeliani hanno bombardato diverse case nel centro di Khan Yunis, con intensi bombardamenti di artiglieria nelle zone orientali della città.  Sempre a Khan Yunis, i media locali riferiscono che quattro civili, tra cui tre bambini, sarebbero rimasti coinvolti in un bombardamento che ha preso di mira una casa a ovest della città. In un altro tragico incidente, un civile ha perso la vita nel bombardamento israeliano vicino all'incrocio tra via Sofa/Salah al-Din nel quartiere di Nasr a nord-est di Rafah. 

Cisgiordania, Israele: in raid Jenin uccisi uomini armati

Israele afferma che le persone uccise stanotte a Jenin facevano parte di un gruppo di uomini armati palestinesi che stavano lanciando esplosivi contro truppe impegnate in un'operazione antiterrorismo in Cisgiordania. In un comunicato citato dai media locali le Forze di difesa israeliane (Idf) spiegano che quattro agenti della polizia di frontiera sono rimasti feriti da una bomba piazzata sul ciglio di una strada a Jenin ed esplosa al passaggio di un veicolo delle forze dell'ordine: durante l'estrazione degli agenti feriti, un elicottero ha effettuato un attacco aereo contro il gruppo armato che lanciava esplosivi contro le truppe. Il ministero della Sanità palestinese ha affermato che sei persone sono state uccise nell'attacco. 

Medioriente, raid aereo di Israele su Jenin, 6 morti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che un grande dispiegamento di forze israeliane era in corso a Jenin. Almeno 327 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania dallo scoppio del conflitto, secondo il conteggio del ministero della Sanità dell'Autorità Palestinese. La città di Jenin e il suo campo profughi sono stati teatro di ripetuti raid.

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