MO, da Blinken impegno per la pace. Re Giordania: convincere Israele

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Nel suo incontro ad Amman con Abdullah II, il segretario di Stato ha "sottolineato l'opposizione degli Stati Uniti allo spostamento forzato dei palestinesi dalla Cisgiordania e da Gaza e la fondamentale necessità di proteggere i civili palestinesi in Cisgiordania dalla violenza dei coloni estremisti"

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Nel suo incontro ad Amman con il re di Giordania Abdullah II, il segretario di Stato Antony Blinken ha "sottolineato l'opposizione degli Stati Uniti allo spostamento forzato dei palestinesi dalla Cisgiordania e da Gaza e la fondamentale necessità di proteggere i civili palestinesi in Cisgiordania dalla violenza dei coloni estremisti". Lo riferisce il dipartimento di stato Usa in una nota.  Blinken ha inoltre sottolineato "l'impegno degli Stati Uniti a raggiungere una pace e una sicurezza durature per israeliani e palestinesi attraverso la creazione di uno Stato palestinese indipendente" (GUERRA ISRAELE-HAMAS, GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). Il capo della diplomazia ha ringraziato il re Abdullah II "per il ruolo e la leadership della Giordania nel fornire aiuti salva vita ai civili palestinesi a Gaza. Entrambi hanno convenuto di continuare uno stretto coordinamento per un'assistenza umanitaria duratura". Il re di Giordania dal canto suo afferma che gli Stati Uniti devono fare pressione su Israele affinché accetti il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce Haaretz citando Reuters. Oggi re Abdullah II ha avvertito il segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha incontrato ad Amman, sulle "ripercussioni catastrofiche" della continuazione della campagna militare israeliana a Gaza, riferisce il palazzo reale giordano in un comunicato. Re Abdullah ha anche detto a Blinken che Washington ha un ruolo importante da svolgere nell'esercitare pressioni su Israele affinché accetti un cessate il fuoco immediato a Gaza, si legge nella nota. Blinken è ad Amman nel quadro del suo nuovo tour del Medio Oriente per cercare di evitare che il conflitto si estenda e impedisca "un ciclo infinito di violenza". Secondo un alto funzionario americano del suo entourage, il segretario di Stato Usa ad Amman dovrebbe anche visitare un centro del World Food Program. Secondo la dichiarazione del palazzo reale giordano, Abdullah II ha sottolineato anche la necessità di porre fine alla "tragica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza". Ha riaffermato che "la regione non potrà raggiungere la stabilità senza una giusta soluzione alla questione palestinese e senza il raggiungimento di una pace giusta e globale basata sulla soluzione dei due Stati". Ha inoltre ribadito "il totale rifiuto della Giordania allo sfollamento forzato dei palestinesi" e "i tentativi di separare Gaza dalla Cisgiordania", due territori che, secondo lui, sono parte integrante del futuro Stato palestinese.   Il re di Giordania ha denunciato inoltre "atti di violenza commessi da coloni estremisti contro i palestinesi e violazioni dei luoghi santi musulmani e cristiani di Gerusalemme", avvertendo del pericolo di "un'esplosione della situazione nella regione". Dopo la Giordania, Blinken volerà oggi in Qatar, che ha svolto un ruolo di mediazione nella tregua tra Israele e Hamas palestinese alla fine di novembre. Concluderà la giornata ad Abu Dhabi, prima di recarsi lunedì in Arabia Saudita, poi in Israele dove si aspetta, per sua stessa ammissione nei giorni scorsi, di avere colloqui che "non saranno facili". 

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