Guerra Ucraina Russia, news. Kiev pronta al contrattacco a Bakhmut, Mig da Bratislava

La Federazione russa considera il trasferimento di quattro caccia da combattimento Mig-29 dalla Slovacchia all'Ucraina come "un passo distruttivo". L'ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov, commenta "l'irresponsabile flusso di armi letali verso l'Ucraina" e accusa: "I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l'umanità sull'orlo di un Armageddon nucleare". Intanto le forze armate ucraine sono pronte a lanciare un imminente contrattacco su Bakhmut

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Kiev, russi colpiscono museo e ufficio giornale a Beryslav

Le forze russe hanno attaccato Beryslav, nella regione di Kherson, colpendo una casa, un museo, un ufficio di un giornale e l'area di un parco e di una chiesa. Lo ha riferito l'amministrazione militare regionale di Kherson su Telegram, citata da Ukrinform. "Il nemico ha parzialmente distrutto un edificio amministrativo, ha colpito una casa residenziale, un museo di storia locale e un ufficio editoriale di un giornale. Inoltre, i proiettili hanno colpito l'area di un parco e di una chiesa", hanno scritto le autorità, sottolineando che nessun civile è rimasto colpito. Oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato la regione di Kherson parzialmente occupata dai russi che tutto "verrà ripristinato e ricostruito".    
- di Maurizio Odor

Prigozhin: nessun ritiro della Wagner dall'Ucraina

Sembra che la Bloomberg sappia meglio di noi quello che faremo. Fino a quando il nostro Paese ha bisogno di noi, rimarremo a combattere in Ucraina". Lo ha detto su Telegram il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, smentendo quanto scritto dall'agenzia americana, secondo la quale la compagnia privata russa sarebbe in procinto di ritirare le proprie forze dall'Ucraina per spostarle in Africa.
- di Maurizio Odor

Mosca: Nato e Ue vogliono prolungare conflitto

"La Nato e l'Unione europea continuano a intensificare il conflitto in Ucraina e cercano di prolungarlo". Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri, Aleksandr Grushko, citato dalla Tass. 
- di Maurizio Odor

Mosca: ferrovia ponte Crimea in funzione in estate, più traffico per territori occupati

Il tratto ferroviario del Ponte di Crimea tornerà a funzionare entro il primo luglio per consentire l'aumento del traffico di merci dalla Russia alle regioni occupate dell'Ucraina, ha spiegato il vice Premier russo, Marat Khusnullin in una intervista a Rossiya-24. Il Presidente Putin ha anche approvato la ripresa del traffico dei camion, ma non ancora dei tir, dati i rischi posti dall'operazione militare speciale, dopo l'esplosione che aveva provocato la morte di tre persone.
- di Maurizio Odor

Bloomberg: la Wagner pronta al disimpegno in Ucraina

Il Gruppo Wagner sarebbe pronto a disimpegnarsi dalla zona del Donbass, in Ucraina, per spostare le sue forze in Africa a seguito della scelta dei capi militari russi di tagliare le forniture di uomini e munizioni. A riportare la notizia è la Bloomberg, che cita fonti che "hanno familiarità con la questione"    
- di Maurizio Odor

Mosca: con Mig slovacchi Nato e Ue continuano escalation

Il trasferimento da parte della Slovacchia del primo lotto di caccia Mig-29 in Ucraina "è ancora un altro passo che indica che nella questione ucraina, i Paesi della Nato e dell'Ue continuano il percorso verso l'escalation del conflitto, cercando di trascinarlo e di combattere fino all'ultimo ucraino". Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko parlando alla Tass.
- di Maurizio Odor

Mosca: Mig da Slovacchia passo distruttivo

La Federazione russa considera il trasferimento di quattro caccia da combattimento Mig-29 dalla Slovacchia all'Ucraina come "un passo distruttivo che contraddice la retorica dell'Unione europea sulla ricerca di soluzioni pacifiche" al conflitto. Lo ha denunciato il viceministro degli Esteri di Mosca, Aleksandr Grushko, come riporta l'agenzia Tass.
- di Maurizio Odor

Mosca: se la Moldavia si unirà alle sanzioni Ue reagiremo

La Russia adotterà le misure appropriate se la Moldavia dovesse unirsi alle sanzioni anti-Mosca dell'Unione europea. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall'agenzia stampa russa Tass. "Come sapete, tali misure da parte dell'Ue non sono state fatte senza una risposta da parte nostra. Se e quando Chisinau si unirà ufficialmente a queste sanzioni, saremo costretti ad adottare adeguate misure di ritorsione. Vorrei sottolineare che questa non sarà una nostra scelta, ma piuttosto una risposta ad azioni ostili", ha detto Zakharova. In precedenza, il ministro degli Esteri della Moldavia, Nicu Popescu, aveva affermato che Chisinau intendeva aderire alle misure restrittive imposte dall'Ue nei confronti di alcuni cittadini russi. Secondo Zakharova, è difficile non notare come "le autorità moldave continuino a mostrare particolare zelo nel mettere a punto la loro agenda russofoba, non solo limitandosi ad aderire all'Ue anti-russa". La portavoce ha ricordato che il 22 marzo il servizio di informazione e sicurezza moldavo ha emesso l'ordine di bloccare altri cinque siti web dell'agenzia di stampa russa Sputnik
- di Maurizio Odor

La Corte penale internazionale apre un ufficio a Kiev

L'Ucraina e la Corte penale internazionale hanno firmato un accordo per aprire un ufficio nel Paese e indagare sui crimini di guerra. La notizia arriva pochi giorni dopo che la Cpi ha emesso un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin con l'accusa di essere responsabile della deportazione illegale di bambini dall'Ucraina. Per il procuratore generale ucraino Andriy Kostin l'accordo per un ufficio della Corte penale internazionale in Ucraina è "l'inizio di un nuovo capitolo" nella cooperazione di Kiev con la corte. "Sono convinto che non ci fermeremo fino a quando tutti gli autori di crimini internazionali commessi in Ucraina non saranno assicurati alla giustizia, indipendentemente dalla loro posizione politica o militare", ha aggiunto Kostin. Il cancelliere della Corte penale internazionale Peter Lewis ha dichiarato che la corte è grata per l'aiuto dell'Ucraina e "non vede l'ora di rafforzare la cooperazione in futuro". L'Ucraina diventa l'ultimo Paese a ospitare un ufficio della Cpi dopo Repubblica Democratica del Congo, Uganda, Repubblica Centrafricana, Costa d'Avorio, Georgia e Mali.
- di Redazione Sky TG24

Metsola: Ue sostenga Kiev senza dare alcun segno fatica

"Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina e non dare spazio ad alcun segnale di fatica. L'Ue sarà sempre al fianco di una pace giusta e reale. Una pace che veda l'Ucraina libera". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola in conferenza stampa dopo aver parlato ai 27 leader Ue al Consiglio europeo. "I nostri dieci pacchetti di sanzioni hanno colpito duramente la Russia. Ma dobbiamo colmare tutte le lacune ancora esistenti, ovvero quelle aree del nostro sistema che consentono ancora agli alleati di Putin di beneficiare dell'accesso all'Ue. Le sanzioni funzionano, sono necessarie e proporzionate, ma devono essere attuate correttamente e dobbiamo continuare a impegnarci con i Paesi terzi per coinvolgere anche loro. Dobbiamo anche fare di più per evitare che la situazione umanitaria in Ucraina vada ulteriormente fuori controllo, soprattutto per i bambini. Ci sono bambini che sono vittime di deportazioni illegali e del trasferimento illegale dalle aree occupate dell'Ucraina alla Russia. Circa 16.000 bambini sono stati colpiti", ha detto Metsola ai leader europei.
- di Maurizio Odor

Zelensky a leader Ue: "Con ritardi si prolunga la guerra"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel rivolgersi ai leader Ue riuniti al Consiglio, ha detto che ogni ritardo nello sforzo congiunto di battere la Russia fa aumentare i rischi di un prolungamento della guerra. Lo riporta un alto funzionario europeo. In particolare Zelensky ha menzionato cinque punti critici: il ritardo nella consegna di missili a lungo raggio, jet da combattimento, un nuovo pacchetto di sanzioni (che devono essere ampliate e non addolcite), l'attuazione della formula di pace avanzata da Kiev nonché l'inizio delle negoziazioni per l'ingresso del Paese nell'Ue.
- di Redazione Sky TG24

Slovacchia, inviati i primi quattro caccia Mig-29 

I primi quattro caccia Mig-29 dalla Slovacchia "sono stati inviati in sicurezza alle forze armate ucraine". Lo ha annunciato il ministro della Difesa slovacco, Jaro Nad. "Questo governo", ha scritto su Facebook il ministro, "continuerà a contribuire a salvare vite umane innocenti. Stiamo facendo la cosa giusta perché è la Russia che ha invaso l'Ucraina e quando ritirerà le sue truppe la guerra finirà immediatamente". "La Slovacchia sta dalla parte giusta", ha aggiunto Nad. Bratislava ha promesso a Kiev un totale di 13 caccia. "Nelle prossime settimane, il resto degli aerei sarà consegnato", ha detto la portavoce del ministero della Difesa, Martina Kakascikova.
- di Redazione Sky TG24

Putin, Ungheria contraria al mandato d'arresto emesso della Corte penale internazionale

Adirlo è il capo dello staff del presidente Orban. Il mandato di arresto, ha aggiunto Gulyàs, è "infelice" perché ostacola ulteriormente la fine della guerra. La Cpi replica: l'Ungheria "ha ratificato il trattato nel 2001" e ha quindi "l'obbligo di cooperare". LEGGI L'ARTICOLO

- di Redazione Sky TG24

Cavo Dragone: "A breve primo step per una Difesa europea"

"Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina c'è stato uno tsunami per quanto riguarda la tanto discussa Difesa europea, un boost notevole. Tutti i capi di Stato maggiore della Difesa delle forze armate dell'Unione hanno detto che c'è necessità e a quanto pare dovremmo arrivarci anche a breve. Se dico militarizzare vado a finire sui giornali, ma il primo step sarà di operazionalizzare la struttura di comando e controllo dell'ipotetico strumento della Difesa dell'Unione europea". Così il capo di Stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, sulle linee programmatiche in audizione alla Commissione Difesa ed Esteri del Senato.
- di Redazione Sky TG24

Anche Stoltenberg al Pse: "Sostenere Kiev a lungo termine"

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha partecipato alla riunione del Partito dei socialisti europei (Pse), dove ha sottolineato l'importanza di continuare a sostenere l'Ucraina nella sua difesa dall'aggressione russa, sia ora che a lungo termine. Stoltenberg ha affermato che il sostegno all'Ucraina comporterà l'aumento della produzione di armi e munizioni, il coinvolgimento dell'industria e l'avanzamento degli sforzi di approvvigionamento congiunto. Ha sottolineato che si aspetta che gli alleati della Nato concordino un nuovo ambizioso impegno di investimento nella difesa al vertice di Vilnius di luglio, con il 2% del Pil come minimo da investire nella difesa. Il segretario generale ha accolto con favore i progressi compiuti dalla Finlandia e dalla Svezia nel percorso di adesione alla Nato, compresa l'imminente ratifica dell'adesione della Finlandia da parte di Ungheria e Turchia. Ha inoltre ribadito il suo forte impegno a garantire che anche l'adesione della Svezia sia finalizzata al più presto. Il Pse si riunisce a Bruxelles in vista del Consiglio europeo. Riunisce capi di Stato e di governo e altri attori politici di alto livello dei partiti socialisti, socialdemocratici, laburisti e democratici in Europa.
- di Redazione Sky TG24

Budapest: 'No arresto Putin se venisse in Ungheria'

L'Ungheria non arresterà il presidente russo, Vladimir Putin, se dovesse entrare nel Paese. Lo ha assicurato il capo dello staff del primo ministro Viktor Orban, malgrado l'Ungheria abbia firmato e ratificato lo Statuto di Roma che ha istituito la Corte penale internazionale (Cpi). Venerdì lo stesso tribunale ha emesso un mandato di arresto contro Putin accusandolo di crimine di guerra per aver deportato illegalmente centinaia di bambini dall'Ucraina. Gergely Gulyas ha dichiarato durante un briefing che non ci sono motivi ragionevoli per ritenere che Putin abbia la responsabilità penale individuale. Quando gli è stato chiesto se il leader russo sarebbe stato arrestato se fosse venuto in Ungheria, il capo dello staff di Orban ha spiegato che lo Statuto di Roma non è stato integrato nell'ordinamento giuridico ungherese.
"Possiamo fare riferimento alla legge ungherese e sulla base di essa non possiamo arrestare il presidente russo poiché lo statuto della Corte penale internazionale non è stato promulgato in Ungheria", ha affermato. Poi sul mandato di arresto per Putin ha aggiunto che "queste decisioni non sono le più fortunate in quanto portano le cose verso un'ulteriore escalation e non verso la pace".
- di Redazione Sky TG24

Russia, Lavrov: Onu abbia ruolo in un'indagine equa Nord Stream

Mosca insiste sulla necessità che le organizzazioni internazionali, in primo luogo le Nazioni Unite, organizzino un'indagine equa e imparziale sull'esplosione del gasdotto Nord Stream, ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. "Speriamo che, dopo tutto, le organizzazioni internazionali, in primo luogo le Nazioni Unite, si rendano conto della loro responsabilità nel mantenere la pace e la sicurezza internazionale e nel combattere il terrorismo, in particolare il terrorismo che ha minato e distrutto un elemento infrastrutturale critico che ha svolto un ruolo decisivo per la sicurezza energetica dell'Ue", ha dichiarato Lavrov ai giornalisti. Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha ripetutamente sollecitato i Paesi dell'UE a fare luce sulla situazione, ma non ha ricevuto alcuna risposta, ha detto Lavrov. "Penso che questi Paesi sarebbero felici di vedere una soluzione per la quale abbiamo un'espressione russa che dice 'nascondere le questioni in sospeso nell'acqua'", ha detto Lavrov. La Russia ha presentato al Consiglio di Sicurezza dell'Onu una bozza di risoluzione che richiede "un'indagine imparziale, imparziale e trasparente che coinvolga un'ampia gamma di esperti internazionali", ha detto Lavrov. "La Repubblica Popolare Cinese ci sostiene, mentre gli americani hanno reagito in modo molto nervoso e direi che il loro comportamento assomiglia al panico".
- di Redazione Sky TG24

Mosca manda in orbita un satellite militare

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che un razzo vettore Soyuz-2.1a è decollato stamattina dal cosmodromo di Plesetsk e ha messo in orbita un satellite militare russo 'Kosmos-2567'. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Il veicolo spaziale ha raggiunto l'orbita prefissata all'ora prevista ed è stato preso sotto controllo dalle strutture di terra delle forze spaziali", ha affermato il ministero di Mosca.
- di Redazione Sky TG24

Kiev, 'possiamo liberare da russi 30 km su riva sinistra Dnipro'

Le forze armate ucraine che operano nel sud del Paese stanno cercando di liberare dai russi una zona di 20-30 km sulla riva sinistra del Dnipro, quindi sul versante orientale dell'Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda, citando Natalya Gumenyuk, capo dell'ufficio stampa delle forze di stanza nel sud dell'Ucraina. "E' un lavoro piuttosto difficile" ha detto Gumenyuk, aggiungendo che "è complicato dal fatto che il nemico ha iniziato a nascondersi dietro i civili, cercando di nascondere le loro unità e il loro dispiegamento di attrezzature nei cortili dei residenti locali, dietro gli edifici residenziali". Nonostante questo, spiega il capo ufficio stampa, il lavoro degli ucraini è abbastanza efficace e ciò si può notare dal fatto che "i bombardamenti dalla direzione del Kinburn Spit sono notevolmente diminuiti, poiché abbiamo raggiunto un punto di rifornimento e un deposito di munizioni". Per quanto riguarda la regione di Kherson, Gumenyuk ha affermato che il nemico continua a cercare posizioni, nascondendosi dietro la popolazione civile della riva sinistra del Dnipro e bombardando Kherson e la sua periferia.
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, Iran, ci opponiamo al proseguimento della guerra

L'Iran si oppone al proseguimento della guerra in Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri della Repubblica islamica Hossein Amirabdollahian durante una telefonata con l'omologo svizzero Ignazio Cassis, come riporta Irna. Teheran è pronta ad aiutare per arrivare a una risoluzione della crisi in Ucraina in tempi brevi, ha aggiunto Amirabdollahian. Durante un colloquio telefonico con l'omologo austriaco Alexander Schallenber, il ministro iraniano è tornato a parlare del conflitto tra Mosca e Kiev ribadendo che la Repubblica islamica rifiuta fermamente di partecipare al conflitto, come ricordato nei giorni scorsi dalla Guida Suprema Ali Khamenei, e ha invitato nuovamente le autorità ucraine a fornire prove convincenti sull'utilizzo di droni iraniani da parte della Russia durante la guerra.
- di Redazione Sky TG24

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