Introduzione
Il cammino della Manovra è ancora lungo. Il percorso parlamentare verso la sua approvazione definitiva si prospetta lungo e complicato: non sono solo le opposizioni e le parti sociali che si dicono pronte alla battaglia, ma anche tra gli stessi partiti di governo c'è malcontento per alcuni interventi inseriti nel testo licenziato in Consiglio dei ministri. Se su alcune misure (come il taglio del cuneo fiscale) non dovrebbero esserci sorprese, per altre non si escludono modifiche. Dalle pensioni al lavoro, dalla sanità alle nuove tasse: ecco cosa è entrato per ora nel testo della Legge di Bilancio.
Quello che devi sapere
Manovra e lavoro: cuneo fiscale e Irpef
- La Manovra va a confermare, e rende strutturale, l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni: 23% fino a 28mila euro, 35% fino a 50mila euro (anche se c’è chi punta a scendere fino al 33%) e 43% oltre i 50mila euro. La proroga di questo sistema, introdotto con la precedente Legge di Bilancio, vale circa 4,8 miliardi nel 2025, 5,5 miliardi nel 2026 e 5,2 miliardi dal 2027.
- Si va poi avanti anche con il taglio del cuneo fiscale, ampliando la platea di lavoratori interessati: salirà da 35mila a 40mila euro la soglia di reddito che permette di aver accesso al taglio. Il meccanismo sarà però diverso da quello in vigore al momento. In sintesi: ci sarà un’indennità esentasse per i redditi fino a 20mila euro (una sorta di bonus non tassabile che varia in funzione del guadagno, dal 7,1% per i redditi fino 8.500 euro al 4,8% di quelli a ridosso dei 20mila), mentre a salire si va su un sistema di detrazioni fiscali, che va pian piano ad azzerarsi progredendo verso i 40mila euro.
Fringe benefit e auto aziendali
- Sempre in tema di lavoro, cambia il calcolo della tassazione sulle auto aziendali: colpirà di più quelle a motore termico (l'aliquota sale al 50%) rispetto alle ibride (20%) e alle elettriche (15%). I fringe benefit invece vengono confermati: anche nel triennio 2025-27 la soglia di esenzione fiscale resta di mille euro per tutti e sale a 2mila euro per i lavoratori con figli a carico
Il taglio alle detrazioni fiscali per i redditi più alti
- Capitolo a sé è quello sulle detrazioni: arriva un taglio degli sconti fiscali per chi guadagna più di 75mila euro lordi all'anno (circa 1,2 milioni di contribuenti Irpef). Come regola generale, il tetto per tutte le detrazioni per la fascia di reddito tra i 75mila e i 100mila euro viene fissato a 14mila euro. Ci sono però diverse eccezioni: le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto reddituale. La situazione cambia poi a seconda della presenza (o meno) di figli in famiglia
Gli effetti del taglio delle detrazioni
- Di seguito, in schema, sono riportati gli effetti del taglio sulle detrazioni:
Redditi tra 75.000 e 100.000 euro: tetto di 14.000 euro che diventa:
- senza figli a carico: 7.000 euro (coefficiente 0,50)
- 1 figlio a carico: 9.800 euro (coefficiente 0,70)
- 2 figli a carico: 11.900 euro (coefficiente 0,85)
- più di 2 figli a carico o portatore handicap: 14.000 euro (coefficiente 1)
Redditi superiori a 100.000 euro: tetto di 8.000 euro che diventa:
- senza figli a carico: 4.000 euro (coefficiente 0,50)
- 1 figlio a carico: 5.600 euro (coefficiente 0,70)
- 2 figli a carico: 6.800 euro (coefficiente 0,85)
- più di 2 figli a carico o portatore handicap: 8.000 euro (coefficiente 1)
Il tetto agli stipendi dei manager nelle PA
- Nell'ottica della spending review richiamata ampiamente dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, arriva il tetto ai compensi dei vertici degli enti che ricevono fondi pubblici: non potranno superare i 120mila euro lordi. Il tetto non si applica a Istat, Inps, Inail, Agenzie fiscali, autorità indipendenti, sanità. Tagli previsti anche alla Rai, che dovrà cominciare a ridurre la spesa per personale e consulenze
Pensioni: gli interventi sugli assegni minimi
- Passando al dossier previdenziale, molto ha fatto discutere l’aumento delle pensioni minime previsto: per effetto dell’intervento gli assegni saliranno di appena 3 euro (da 614,77 a 617,9 euro). Su questo si è già spaccata la maggioranza, con Forza Italia che – guardando all'obiettivo di legislatura di arrivare a mille euro – puntava quantomeno a toccare la soglia dei 630 euro
Pensioni: incentivi per non lasciare il lavoro
- Come annunciato già in precedenza, scatteranno dal prossimo anno nuovi incentivi per convincere i lavoratori a rinviare la pensione almeno fino all'età di vecchiaia (e in alcuni casi anche dopo): il governo ha quindi deciso di accantonare nuove strette sull'accesso alla pensione anticipata, come aveva invece fatto l'anno scorso, ma ha puntato sulla convenienza per le persone a restare al lavoro. Si rafforzerà dunque il cosiddetto bonus Maroni: chi ha i requisiti per andare in pensione con Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) potrà avere in busta paga i contributi a carico del lavoratore, ovvero il 9,19% della retribuzione
Ape sociale, Opzione donna e Quota 103
- Confermate invece tutte e tre le principali misure di flessibilità in uscita, senza cambiare le regole rispetto allo scorso anno. Resta dunque tutto uguale per Ape sociale, Opzione donna e Quota 103.
- Ape sociale è di fatto un anticipo pensionistico che può essere ottenuto, per chi ha raggiunto almeno 63 anni e cinque mesi di età anagrafica, soltanto da alcuni lavoratori, cioè da quelli che si trovano in una situazione considerata di svantaggio: disoccupati, care giver, persone con invalidità almeno del 74% e con almeno 30 anni di contributi, o impiegati in attività usuranti con almeno 36 anni di contributi.
- Quota 103 apre le porte alla pensione anticipata, questa volta con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati, imponendo però il ricalcolo contributivo.
- Opzione donna consente alle lavoratrici un pensionamento anticipato, ma solo a fronte di 35 anni di contributi e 61 anni di età (ridotti di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni)
Tasse: il canone Rai
- Non trova per ora spazio in Manovra la proroga del taglio del canone Rai, che per il 2024 era passato da 90 a 70 euro. Senza un nuovo intervento in tal senso si tornerà quindi a 90 euro
Tasse: bitcoin tax e web tax
- C'è invece nel testo della finanziaria l'innalzamento dal 26% al 42% della tassazione delle plusvalenze e dei proventi derivanti dalle operazioni in Bitcoin (e con altre cripto valute). Soglia di esenzione fissata a 2mila euro
- Arriva anche un allargamento della platea della web tax. Oggi l'imposta del 3% sui ricavi digitali si applica soltanto ai colossi tecnologici che superano 750 milioni di euro di ricavi globali e 5,5 milioni di fatturato in Italia. La Legge di Bilancio va però a eliminare questi paletti, di fatto estendendo la web tax a qualsiasi impresa digitale, a prescindere dalla sua dimesione, su specifiche attività (pubblicità online mirata, vendita di dati raccolti sugli utenti e servizi di intermediazione)
Sanità
- Sul fronte della sanità, per le Regioni che riusciranno a intervenire sul problema delle lunghe liste di attesa vengono previsti dei premi, mentre arrivano gli aumenti alle indennità di medici e infermieri e del trattamento economico degli specializzandi. Per questi ultimi è previsto un maggiore aumento economico per alcune specializzazioni 'meno ambite', a partire da Medicina d'urgenza e Anestesia. Le parti sociali e i lavoratori si dicono comunque già insoddisfatti degli aumenti previsti, stimati a 17 euro netti al mese per i medici e a 7 euro per gli infermieri nel 2025
Il taglio al Fondo Automotive
- Già scoppiato il malcontento anche per il taglio (non preannunciato e inaspettato) delle risorse per il Fondo Automotive, varato nel 2022 dal governo Draghi. La riduzione è considerevole: 4,6 miliardi di euro
Il Fondo garanzia mutui per la prima casa
- Va meglio al Fondo di garanzia mutui per la prima casa: scatta il rifinanziamento, oltre a un prolungamento fino al 2027, con 130 milioni per il prossimo anno e 270 milioni per i due anni a seguire, per 670 milioni totali
Le entrate previste dalle banche
- Nei giorni che hanno portato all'approvazione della Manovra in Cdm, il ministro Giorgetti aveva scatenato diverse polemiche parlando di nuovi "sacrifici" che sarebbero stati chiesti alle banche (e alle assicurazioni). Arrivato il testo, si è scoperto che non si tratta comunque di nuove tasse, na del posticipo di deduzioni fiscali per il 2025 e il 2026 che verranno recuperate in maniera scaglionata fino al 2030 e di un anticipo dell'imposta di bollo da parte delle assicurazioni. Nelle casse dello Stato dovrebbero entrare in questo modo almeno quattro miliardi di euro.
Per approfondire: Manovra 2025, confermati i bonus per le assunzioni. Quali sono e come funzionano
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