Manovra 2025, tutte le misure della Legge di Bilancio

Economia

Introduzione

Il cammino della Manovra è partito mesi fa e venerdì 20 dicembre è arrivata l'approvazione finale alla Camera. Il testo passa ora a Palazzo Madama per l'approvazione del Senato. L'ok definitivo è previsto tra Natale e Capodanno. Forse sarà il 28, secondo i piani del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Nel percorso parlamentare finora sono state apportate numerose modifiche (talvolta con annesse polemiche). Dalle pensioni al lavoro, dalla sanità ai bonus e le tasse: ecco cosa contiene la Legge di Bilancio.

Quello che devi sapere

Manovra e lavoro: cuneo fiscale e Irpef

  • La Manovra va a confermare, e rende strutturale, l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni: 23% fino a 28mila euro, 35% fino a 50mila euro e 43% oltre i 50mila euro. Niente da fare per l'abbassamento dal 35 al 33% del secondo scaglione Irpef invocato da FI. Se ne parlerà più in là anche visti i numeri del gettito concordato fiscale che ha portato solo 1,6 miliardi. La proroga di questo sistema, introdotto con la precedente Legge di Bilancio, vale circa 4,8 miliardi nel 2025, 5,5 miliardi nel 2026 e 5,2 miliardi dal 2027. 
  • Si va poi avanti anche con il taglio del cuneo fiscale, ampliando la platea di lavoratori interessati: salirà da 35mila a 40mila euro la soglia di reddito che permette di aver accesso al taglio. Il meccanismo sarà però diverso da quello in vigore al momento. In sintesi: ci sarà un’indennità esentasse per i redditi fino a 20mila euro (una sorta di bonus non tassabile che varia in funzione del guadagno, dal 7,1% per i redditi fino 8.500 euro al 4,8% di quelli a ridosso dei 20mila), mentre a salire si va su un sistema di detrazioni fiscali, che va pian piano ad azzerarsi progredendo verso i 40mila euro.

Per approfondire: Manovra 2025, il voto finale alla Camera

Bonus bebè e congedo

  • Per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal 1 gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. Il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente deve avere una condizione economica con valore ISEE non superiore a 40.000 euro annui. L'onere derivante del provvedimento è valutato in 330 milioni di euro per l'anno 2025 e in 360 milioni di euro annui a decorrere dal 2026. Il congedo parentale a sostegno di maternità e paternità fino al sesto anno di vita del bambino viene esteso dal 60% all'80% della retribuzione da due a tre mesi. Nella determinazione dell'Isee non rilevano le erogazioni relative all'assegno unico e universale. L'autorizzazione di spesa viene dunque incrementata di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2025

Misure per famiglie

  • Arriva il bonus per le attività extra-scolastiche dei giovani da 6 a 14 anni in nuclei con reddito Isee fino a 15mila euro: sarà il fondo 'dote famiglia', con 30 milioni per il 2025, ad erogare il contributo ad associazioni, società sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore. Arriva anche un Fondo per il sostegno e la valorizzazione della funzione degli oratori. Per sostenere le famiglie arriva c'è poi un fondo con 10,5 milioni in 3 anni per il sostegno alle attività educative formali e non formali, ovvero sia dentro le scuole che fuori.

Scuola

  • Per promuovere corsi sulla salute sessuale e l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole arriva un fondo da mezzo milione. Viene poi incrementato il contributo per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità. Un altro fondo sarà destinato al contrasto della povertà alimentare a scuola, per erogare contributi ai nuclei che non riescono a pagare le rette per la mensa nelle primarie. Aumenta la dote del fondo per gli alloggi degli universitari fuori sede e arrivano 2 milioni per pagare le borse di studio degli studenti atleti.

Risorse per gli indigenti

  • Arrivano poi nuove risorse per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità attraverso la Carta "Dedicata a te"

Ires premiale

  • Le imprese che accantonano almeno l'80% degli utili dell'esercizio 2024 e ne reinvestono in azienda almeno il 30% (e non meno del 24% degli utili dell'esercizio 2023) pagheranno una Ires ridotta di 4 punti. Gli investimenti non devono essere inferiori a 20.000 euro e le aziende dovranno assumere a tempo indeterminato l'1% di lavoratori in più. indeterminato. La misura costa poco più di 400 milioni e prevede un ulteriore contributo delle banche.

Stretta contro l'abuso della Naspi

  • I lavoratori che hanno presentato le dimissioni volontarie da un impiego a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti avranno diritto alla Naspi in caso di licenziamento solo se hanno almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego.

Per approfondire: Naspi e dimissioni volontarie, cosa cambia da gennaio 2025

Le altre misure per il mondo del lavoro

  • Arriva poi la proroga del fondo di garanzia per le Pmi. Previsto anche un Fondo con 3 milioni in 3 anni a sostegno delle imprese dell'indotto Ilva. Per finanziare la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese ci sarà un Fondo ad hoc con 70 milioni. Sale il fondo per le famiglie vittime incidenti lavoro. Sì all'innalzamento da 30 a 35mila euro del tetto di reddito da dipendente sotto il quale per la parte di lavoro autonomo si può accedere alla flat tax. Si alza al 30% il limite per la detassazione delle mance che il personale che lavora i bar o ristoranti riceve dai clienti. Torna, ma solo per i titolari di reddito d'impresa, il credito d'imposta per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi.

Fringe benefit e auto aziendali

  • In tema di lavoro, cambia il calcolo della tassazione sulle auto aziendali: colpirà di più quelle a motore termico (l'aliquota sale al 50%) rispetto alle ibride (20%) e alle elettriche (15%). I fringe benefit invece vengono confermati: anche nel triennio 2025-27 la soglia di esenzione fiscale resta di mille euro per tutti e sale a 2mila euro per i lavoratori con figli a carico. Aumentano per i nuovi assunti che accettano di traferire la loro residenza oltre i 100 chilometri e far aumentare la mobilità del lavoro. 
  • Cresce da 1,6 a 2,2 miliardi il credito d'imposta per investimenti nella Zona economica speciale del Mezzogiorno. Per mantenere i livelli di crescita occupazionale e contribuire alla riduzione dei divari territoriali viene introdotto anche lo sgravio del 25% sui contributi per i lavoratori. Viene prorogata anche la detassazione dei premi di produttività (al 5%).
  • Vengono inoltre introdotti sgravi per il lavoro notturno e gli straordinari nel settore del turismo. Non si potranno poi scalare i costi delle trasferte e le spese di rappresentanza se non vengono fatte con strumenti tracciabili, bonifici o carte di pagamento.

Il taglio alle detrazioni fiscali per i redditi più alti

  • Capitolo a sé è quello sulle detrazioni: arriva un taglio degli sconti fiscali per chi guadagna più di 75mila euro lordi all'anno (circa 1,2 milioni di contribuenti Irpef). Come regola generale, il tetto per tutte le detrazioni per la fascia di reddito tra i 75mila e i 100mila euro viene fissato a 14mila euro. Ci sono però diverse eccezioni: le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto reddituale. La situazione cambia poi a seconda della presenza (o meno) di figli in famiglia

Gli effetti del taglio delle detrazioni

  • Di seguito, in schema, sono riportati gli effetti del taglio sulle detrazioni:

Redditi tra 75.000 e 100.000 euro: tetto di 14.000 euro che diventa:

- senza figli a carico: 7.000 euro (coefficiente 0,50)  

- 1 figlio a carico: 9.800 euro (coefficiente 0,70)  

- 2 figli a carico: 11.900 euro (coefficiente 0,85)

- più di 2 figli a carico o portatore handicap: 14.000 euro (coefficiente 1)

 

Redditi superiori a 100.000 euro: tetto di 8.000 euro che diventa:

- senza figli a carico: 4.000 euro (coefficiente 0,50)  

- 1 figlio a carico: 5.600 euro (coefficiente 0,70)

- 2 figli a carico: 6.800 euro (coefficiente 0,85)

- più di 2 figli a carico o portatore handicap: 8.000 euro (coefficiente 1)

Il tetto agli stipendi dei manager e spending review

  • Nell'ottica della spending review richiamata ampiamente dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, arriva il tetto ai compensi dei vertici degli enti che ricevono fondi pubblici: non potranno superare i 120mila euro lordi. Il tetto non si applica a Istat, Inps, Inail, Agenzie fiscali, autorità indipendenti, sanità. La spending review per la Rai non riguarderà i costi del personale: la stretta è limitata alle consulenze esterne e prevede una riduzione dei costi per il 2026 almeno del 2% rispetto al corrispondente ammontare sostenuto nella media del triennio 2021-2023, percentuale che sale al 4% nel 2027.
  • Per la spending review dei ministeri, nel periodo 2025-2027 gli obiettivi di risparmio sono stabiliti per l'importo complessivo di 300 milioni di euro il 2025. Le dotazioni di competenza e di cassa relative alle missioni e ai programmi di spesa degli stati di previsione dei Ministeri sono ridotte, per gli anni 2025 e 2026 e a decorrere dall'anno 2027, nell'ordine attorno ai 2,6 miliardi annui. In totale quindi il taglio si aggira attorno ai 3 miliardi di euro l'anno.

Turnover pubblica amministrazione

  • Nel 2025 scatta il blocco parziale del turnover per la pubblica amministrazione: sono esclusi enti locali, Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco e ricercatori universitari.

Via i revisori Mef nelle aziende

  • Salta la norma sui revisori del Mef nelle aziende e gli enti che percepiscono contributi pubblici oltre i 100mila euro, aumentano però i controlli sui bilanci. Il testo riformulato dispone maggiori controlli finanziari sulle società che ricevono un "contributo significativo" da parte dello Stato con modalità da definire tramite un Dpcm da approvare entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge.

Le norme per i politici

  • Salta l'equiparazione tra ministri parlamentari e non, per questi ultimi solo un rimborso. I ministri e sottosegretari non parlamentari non avranno stipendi equiparati a quelli dei colleghi eletti, ma solo un rimborso delle trasferte per il tragitto "da e per il domicilio o la residenza". Arriva la cosiddetta norma anti-Renzi, anche per i membri del governo, oltre che per i governatori e i parlamentari, eccetto quelli eletti all'estero: non potranno accettare durante il mandato compensi erogati fuori dall'Ue; ad esclusione dei membri del governo, il divieto salta con la preventiva autorizzazione degli organi di appartenenza, se il compenso non supera i 100.000 euro l'anno.

Pensioni: tutti gli interventi

  • Passando al dossier previdenziale, molto ha fatto discutere l’aumento delle pensioni minime previsto: per effetto dell’intervento gli assegni saliranno di appena 3 euro (da 614,77 a 617,9 euro). Forza Italia – guardando all'obiettivo di legislatura di arrivare a mille euro – puntava quantomeno a toccare la soglia dei 630 euro.
  • Chi è nel sistema contributivo potrà cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare per raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, riuscendo ad anticipare la pensione a 64 anni. Nulla di fatto invece per l'apertura di un nuovo semestre di silenzio-assenso per la scelta da parte del lavoratore di spostare il trattamento di fine rapporto dall'azienda alla previdenza complementare.

Per approfondire: Manovra 2025, in pensione a 64 anni con i fondi complementari. Come funziona

Pensioni: incentivi per non lasciare il lavoro

  • Come annunciato già in precedenza, scatteranno dal prossimo anno nuovi incentivi per convincere i lavoratori a rinviare la pensione almeno fino all'età di vecchiaia (e in alcuni casi anche dopo): il governo ha quindi deciso di accantonare nuove strette sull'accesso alla pensione anticipata, come aveva invece fatto l'anno scorso, ma ha puntato sulla convenienza per le persone a restare al lavoro. Si rafforzerà dunque il cosiddetto bonus Maroni: chi ha i requisiti per andare in pensione con Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) potrà avere in busta paga i contributi a carico del lavoratore, ovvero il 9,19% della  retribuzione

Ape sociale, Opzione donna e Quota 103

  • Confermate invece tutte e tre le principali misure di flessibilità in uscita, senza cambiare le regole rispetto allo scorso anno. Resta dunque tutto uguale per Ape sociale, Opzione donna e Quota 103.
  1. Ape sociale è di fatto un anticipo pensionistico che può essere ottenuto, per chi ha raggiunto almeno 63 anni e cinque mesi di età anagrafica, soltanto da alcuni lavoratori, cioè da quelli che si trovano in una situazione considerata di svantaggio: disoccupati, care giver, persone con invalidità almeno del 74% e con almeno 30 anni di contributi, o impiegati in attività usuranti con almeno 36 anni di contributi. 
  2. Quota 103 apre le porte alla pensione anticipata, questa volta con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati, imponendo però il ricalcolo contributivo.
  3. Opzione donna consente alle lavoratrici un pensionamento anticipato, ma solo a fronte di 35 anni di contributi e 61 anni di età (ridotti di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni)
  4. Le lavoratrici con 4 o più figli potranno accedere alla pensione di vecchiaia con un anticipo di 16 mesi

Il canone Rai

  • Non trova per ora spazio in Manovra la proroga del taglio del canone Rai, che per il 2024 era passato da 90 a 70 euro. Senza un nuovo intervento in tal senso si tornerà quindi a 90 euro

Criptovalute e web tax

  • Dietrofront sulla tassazione dei profitti delle criptovalute, il testo licenziato dal Cdm la aveva portata al 42%, in Commissione è stata riportata al valore originario al 26%, con previsione di aumento al 33% dal 2026. La cosiddetta webtax invece verrà applicata solo alle grandi aziende, con ricavi superiori a 750 milioni di euro, escludendo così le Pmi e l'editoria on line.

Sanità

  • Dal 2025 gli straordinari degli infermieri saranno tassati con la flat tax al 5%. Previste anche risorse per avviare campagne di informazione e sensibilizzazione in favore delle donne sullo svolgimento di test di riserva ovarica. Risorse anche per la prevenzione e il monitoraggio del tumore al polmone. Incrementati i soldi per il bonus psicologo. Arriva un fondo per il servizio di sostegno psicologico per gli studenti nelle scuole. 
  • Per le Regioni che riusciranno a intervenire sul problema delle lunghe liste di attesa vengono previsti dei premi, mentre arrivano gli aumenti alle indennità di medici e infermieri e al trattamento economico degli specializzandi dell'area non medica con 60 milioni in due anni per la retribuzione dei tirocini di veterinari, psicologi, biologi, farmacisti, odontoiatri, chimici e fisici. Via libera a un fondo per la stabilizzazione dei ricercatori del Cnr. Ok anche a un fondo per aumentare gli screening sanitari sul lavoro e un incremento del personale Inail.

Automotive, pedaggi e concessioni

  • Dopo le polemiche per il taglio delle risorse per il Fondo Automotive, varato nel 2022 dal governo Draghi, arrivano a sostegno delle imprese del settore automobilistico 400 milioni in due anni.
  • Salta l'incremento dell'1,8% per il 2025, delle tariffe autostradali. Si riduce da 40 a 20 anni la proroga delle concessioni elettriche. Il maggior gettito derivante dalla norma va a ridurre le bollette per gli utenti. Arriva una nuova convenzione tra Mit e Anas con una concessione di 50 anni.

Grandi opere e trasporti

  • Arriva un miliardo in più alla Tav Torino-Lione e un altro a Ferrovie per le opere Pnrr. Altri 200 milioni vanno alla Sibari Catanzaro e 708 milioni vengono destinati al settore idrico e 36 alla diga di Campolattaro. I nuovi fondi destinati al Ponte sullo Stretto sono pari a 1,4 miliardi, meno dei 3 miliardi inizialmente ipotizzati. Dal primo aprile l'addizionale comunale sui diritti di imbarco è incrementata di 0,5 euro per passeggero su voli con destinazione extra-Ue. Arrivano anche 120 milioni per incrementare la dote del Fondo per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del tpl.
  • Ripristinati i fondi per la prosecuzione della Metro C di Roma oltre piazza Venezia, l'ultima stazione della linea di cui è stata avviata la costruzione, per assicurare la prosecuzione fino alla Farnesina. Inizialmente le risorse erano state stornate, vista l'assenza di una progettazione definitiva della tratta.

Il Fondo garanzia mutui per la prima casa

  • Va meglio al Fondo di garanzia mutui per la prima casa: scatta il rifinanziamento, oltre a un prolungamento fino al 2027, con 130 milioni per il prossimo anno e 270 milioni per i due anni a seguire, per 670 milioni totali. Le agevolazioni riguardano gli under 36 e le giovani coppie, con Isee pari a 40mila euro.
  • Arriva lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2025 e 20 per gli anni successivi per la morosità incolpevole, ovvero in favore di chi non riesce più a pagare l'affitto per cause sopravvenute come la perdita del lavoro.

I bonus casa

  • La manovra ridisegna le agevolazioni sulla casa per il 2025 con alcune conferme e molti tagli. L'Ecobonus scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 si scenderà ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre. La nuova detrazione esclude gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in pratica quelle a gas, che godevano finora delle stesse aliquote al 50% o al 65% se abbinate alle valvole termostatiche. Stesso schema anche per il bonus ristrutturazioni che resterà al 50% ma solo per le abitazioni principali e con tetto di spesa a 96.000 euro, mentre per gli altri immobili lo sconto fiscale scenderà al 36% a partire dal primo gennaio 2025, con tetto di spesa a 48.000 euro. Il Sismabonus scenderà al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari, con ulteriore decalage nel 2026 e nel 2027 come per le altre agevolazioni. Infine il Superbonus passerà nel 2025 dal 70% al 65% ma sarà limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condominii, la delibera assembleare di approvazione dei lavori. Il maxi sconto al 110% rimarrà solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali. La manovra apre inoltre alla possibilità di detrarre in 10 anni le spese del 2023, rimaste finora escluse dall'opzione

Bonus mobili ed elettrodomestici

  • Il fronte è in questo caso duplice: in caso di ristrutturazione di un immobile viene confermato lo sconto del 50% su arredi e grandi elettrodomestici, con tetto di spesa da 5.000 euro. Viene poi introdotto un contributo per l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, a condizione che il vecchio apparecchio venga smaltito correttamente. Il contributo è pari al 30% del costo dell'elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto. Il bonus sale a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro. È possibile beneficiare dell'incentivo per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.

Per approfondire: Manovra, tutti i bonus per la casa nel 2025. Dal Superbonus ad altre agevolazioni edilizie

Estrazione aggiuntiva Lotto e Superenalotto

  • I ricavi dell'estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto del venerdì andranno al Fondo emergenze nazionali. Se nel giorno dell'estrazione ricorre una festività riconosciuta agli effetti civili su tutto il territorio nazionale, l'estrazione è posticipata al primo giorno feriale successivo o, in casi eccezionali, anticipata al primo giorno feriale antecedente. Il Fondo per le emergenze nazionali viene incrementato di 50 milioni di euro l'anno a decorrere dal 2025

Le entrate da banche e assicurazioni

  • Nei giorni che hanno portato all'approvazione della Manovra in Cdm, il ministro Giorgetti aveva scatenato diverse polemiche parlando di nuovi "sacrifici" che sarebbero stati chiesti alle banche (e alle assicurazioni). Arrivato il testo, si è scoperto che non si tratta comunque di nuove tasse, ma del posticipo di deduzioni fiscali per il 2025 e il 2026 che verranno recuperate in maniera scaglionata fino al 2030 e di un anticipo dell'imposta di bollo da parte delle assicurazioni. L'anticipo delle Dta, le imposte differite delle banche e le assicurazioni per il 2025 e 2026, sarà pari a circa 3,5 miliardi.

Le altre misure

  • Nei quasi 150 articoli la manovra interviene su molti fronti: finanzia la formazione di cani guida per disabili, mette un tetto del 40% al tax credit per il cinema con una stretta sugli stipendi dei registi. Si incrementa, nelle carceri, la presenza di psicologi esperti nella prevenzione e del contrasto di reati sessuali, di maltrattamenti in famiglia, nonché nel trattamento intensivo "cognitivo-comportamentale nei confronti degli autori di reati contro le donne". Per questo motivo, la manovra autorizzata la spesa di 3 milioni di euro l'anno a decorrere dal 2025. Per lo svolgimento dei Giochi Paralimpici invernali, Milano-Cortina 2026, la manovra predispone un fondo con una dotazione di 500.000 euro per il 2025 e 50 milioni per il 2026.

Quote latte e caccia

  • Per risolvere la questione delle quote latte è prevista l'istituzione di un organismo collegiale con il compito, su richiesta della parte interessata, di proporre un accordo per chiudere le posizioni debitorie pendenti. Stretta sui ricorsi delle associazioni contro i calendari della caccia decisi dalle Regioni, con la possibilità "qualora la domanda cautelare sia accolta e fino alla pubblicazione della sentenza" di consentire l'attività venatoria in base al calendario precedente.

Le micronorme

  • Tra le micro-norme spunta uno stanziamento di 10mila euro per una associazione che promuove il gelato artigianale. Mentre arriva un'aliquota ridotta per i micro-birrifici artigianali. Fondi anche alle celebrazioni della Resistenza e per la casa museo di Matteotti. Viene istituito un Comitato ad hoc con 6 milioni in tre anni per promuovere la ricerca scientifica attraverso la celebrazione di Alessandro Volta. Altri 6 milioni nel 2025 vanno alle celebrazioni dei 2.500 anni della città di Napoli. Salgono da 20 a 50 milioni di euro i fondi destinati a misure in favore dell'editoria nel 2025.

Per approfondireManovra finanziaria, tutti i bonus della Legge di Bilancio 2025