730 precompilato, come funziona il taglia detrazioni per i redditi sopra i 50mila euro

Economia
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Introduzione

Chi presenta un reddito superiore ai 50mila euro relativo all’anno d’imposta 2025 avrà una decurtazione nelle detrazioni, per via dell’attuazione della riforma fiscale. Inoltre, chi presenta un reddito superiore a 75mila euro deve aspettarsi altre limitazioni, previste dalla rimodulazione delle detrazione applicata dalla legge di bilancio dello scorso dicembre. 

Quello che devi sapere

La riduzione di 260 euro

I contribuenti con reddito complessivo superiore a 50mila euro vedranno - come riportato dal Corriere della Sera - una riduzione forfettaria di 260 euro sull’ammontare complessivo delle detrazioni loro spettanti per gli oneri detraibili al 19%. Sono escluse però alcune voci, come le spese sanitarie, le erogazioni liberali a favore di partiti politici e determinati premi assicurativi. Come accennato, questo passaggio deriva dalla legge delega sulla riforma fiscale, attuata dall’articolo legislativo n. 216 del 2023 

 

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La circolare dell’Agenzia delle Entrate sulle detrazioni

Il 29 maggio inoltre l’Agenzia delle Entrate ha diffuso la circolare n. 6/E che contiene chiarimenti sulle novità fiscali in materia di detrazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. In particolare, come previsto nel nuovo articolo 16-ter del Testo unico delle imposte sui redditi, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75mila euro l’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione si riduce progressivamente, con un sistema di maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità. Il documento contiene inoltre indicazioni sul nuovo tetto di spesa, innalzato a mille euro, su cui applicare lo sconto fiscale per le spese scolastiche e sulla detrazione forfetaria per il mantenimento dei cani guida

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I due parametri: il reddito e il numero dei figli

Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro la fruizione delle detrazioni dipende da un meccanismo di calcolo fondato su due parametri: reddito complessivo del contribuente e numero di figli fiscalmente a carico. La norma prevede quindi una riduzione progressiva, all’aumentare del reddito, dell’ammontare massimo degli oneri e delle spese ammessi in detrazione, accompagnata da una maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli con disabilità accertata

Cosa è escluso

Con riferimento a questa platea di soggetti, la circolare precisa che il reddito è calcolato al netto di quello dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Ai fini del calcolo del massimale, inoltre, sono escluse le spese sanitarie, le somme investite nelle start-up e nelle piccole e medie imprese innovative, gli oneri sostenuti, per contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024, per mutui, per premi di assicurazione sulla vita o infortuni e per il rischio di eventi calamitosi, le rate delle spese detraibili ai sensi dell’articolo 16-bis del TUIR o di altre disposizioni normative, sostenute fino al 31 dicembre 2024, e gli oneri che danno diritto a detrazioni forfetarie

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Sale l’ammontare di alcune spese

Le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado sono detraibili dall’imposta lorda nella misura del 19% per un importo annuo non superiore a 1.000 euro per alunno o studente. Fino al 2024 il tetto di spesa su cui applicare la detrazione era pari a 800 euro. Sale, inoltre, da 1.000 a 1.100 euro l’ammontare della detrazione forfetaria prevista per le spese sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida

I coefficienti

Quindi, chi ha un reddito complessivo superiore a 75mila euro potrà portare in detrazione queste somme

  • 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro e non superiore a 100.000 euro;
  • 8.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100.000 euro;

Lo potrà fare tenendo come riferimento un coefficiente che è proporzionato (come detto) al numero di figli presenti nel nucleo familiare del contribuente: Il coefficiente da utilizzare ai sensi del comma 1 è pari a:

  • 0,50, se non ci sono figli
  • 0,70, se c’è un figlio
  • 0,85, se sono due
  • 1, per chi ha più di un figlio o se almeno uno è in condizione di disabilità accertata

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Dove trovare il 730

Il 730 è consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e per accedere è necessario lo Spid, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi. È possibile inviare il modello così com’è, senza modifiche (se non è necessario inserirle), oppure modificare e inviare la nuova versione. La dichiarazione dei redditi precompilata va inviata entro il 30 settembre (modello 730) ed entro il 31 ottobre (modello Redditi Persone Fisiche)

 

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