Lavoro, quali sono le misure in Manovra. Cosa cambia su taglio del cuneo fiscale e Ires

Economia
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Introduzione

Sono diversi i provvedimenti presenti nel testo della Legge di Bilancio che riguardano il mondo del lavoro: dalle conferme per Irpef e taglio del cuneo fiscale alla novità riguardante l'Ires premiale, ecco cosa sapere.

Quello che devi sapere

Taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 20 mila euro

  • Confermato il taglio del cuneo fiscale già varato lo scorso anno: ad essere nuove sono in particolare le modalità con cui si applica per i redditi da lavoro dipendente fino a 20 mila euro e per quelli fino a 40 mila euro
  • Per coloro che hanno un reddito complessivo non superiore a 20mila euro, al posto della minore trattenuta contributiva è riconosciuta una somma calcolata applicando al reddito di lavoro dipendente percepito una percentuale variabile. Se il reddito di lavoro dipendente non supera gli 8.500 euro, si applica la percentuale del 7,1%; se la cifra è compresa tra gli 8.500 e i 15 mila euro, la percentuale scende al 5,3%; se supera i 15mila euro, il valore applicato scende ancora e passa al 4,8%

 

Per approfondire: Ddl piccole e medie imprese, bozza: meno ore a fine carriera per assumere giovani

Taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 40 mila euro

  • Discorso diverso se il reddito del lavoratore dipendente va da 20 mila ai 40 mila euro: in questo caso è prevista una detrazione che andrà rapportata al periodo di lavoro e che deve essere di importo variabile a seconda dell’ammontare del reddito complessivo del lavoratore. Soglia interna da considerare è quella dei 32 mila euro: al di sotto di tale cifra la detrazione è fissa ed è pari a mille euro. Se invece il reddito complessivo supera i 32 mila euro, spetta una detrazione decrescente al crescere del reddito, che si azzera per i soggetti con reddito pari a 40mila euro

Conferma dell’Irpef a tre aliquote

  • Confermate anche le aliquote su tre scaglioni dell’Irpef, che vanno dal 23% per i redditi fino a 28 mila euro al 35% per i redditi tra 28mila e 50mila euro e al 43% per i redditi che superano 50mila euro. Le addizionali regionali e locali, che pesano non poco sul saldo finale, continueranno fino al 2027 ad essere applicate sui vecchi quattro scaglioni. È stato invece rinviato l’ulteriore taglio dal 35 al 33% dell’aliquota che coinvolge in prevalenza il ceto medio

Soglia di no tax area

  • Inoltre, la Manovra rende definitivo dal 2025 l’ampliamento fino a 8.500 euro della soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente. In questo modo viene pareggiata quella già presente a favore dei pensionati

Le misure per le nuove assunzioni

  • È inoltre prorogata per tre anni la maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, pari al 20%, che viene a sua volta elevato al 30% per giovani e donne. Viene rifinanziata la Nuova Sabatini e prorogato al 2025 il credito d'imposta per investimenti nella Zes per il Mezzogiorno 

Detassati premi di produttività e mance per i camerieri

  • Prorogata per tre anni anche la detassazione dei premi di produttività, che passano dal 10% al 5%. Il tetto dei fringe benefit sale a mille euro per tutti, che a loro volta diventano 2 mila per chi ha figli. Gli importi sono poi maggiorati per i neoassunti che accettano di trasferirsi ad oltre 100 chilometri da casa. Sale infine dal 25 al 30% il limite di detassazione delle mance che i camerieri ricevono dai clienti

Le misure per le imprese

  • In Manovra presente anche la proroga del fondo di garanzia per le Pmi. Previsto anche un Fondo con 3 milioni in 3 anni a sostegno delle imprese dell'indotto Ilva. Arriva un fondo ad hoc di 70 milioni per finanziare la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili. Sale infine il fondo per le famiglie delle vittime di incidenti sul lavoro e c'è anche una stretta contro l'abuso della Naspi

L’Ires premiale

  • Misura a favore del lavoratore è anche l'Ires premiale per le imprese. Solo per il 2025 è previsto uno sconto di 4 punti sull'imposta che verrà applicata a quanti decidono di reinvestire gli utili e contemporaneamente assumono. Una misura fortemente voluta dagli industriali - e caldeggiata da Forza Italia - per la quale arriverà un contributo di circa 400 milioni dalle banche

Quanti fondi verranno stanziati e chi ne beneficerà

  • Secondo quanto previsto dalla Manovra, la misura varrà 349,9 milioni nel 2025 e 116,6 milioni nel 2026. Come si legge nella relazione che accompagna la Legge di Bilancio in Senato, "sono considerate potenziali beneficiarie della norma le imprese che hanno effettuato nuove assunzioni in misura tale da garantire un incremento occupazionale pari ad almeno l'1% rispetto all'anno precedente, con minimo una nuova assunzione, e il cui numero di lavoratori non sia diminuito rispetto alla media del triennio precedente. In un'ottica di prudenza, sono state incluse nella platea dei potenziali beneficiari anche le imprese che, al fine di rispettare i requisiti per l'accesso alla riduzione di aliquota, possono incrementare le assunzioni senza variare in misura superiore al 10% la consistenza del proprio personale". La platea potenziale, calcolata dalla Ragioneria, è di 18 mila imprese che, si evidenzia, potranno oltretutto mettere mano a investimenti nel biennio 2025-2026 in misura pari a 11 miliardi di euro e 109 mila nuove assunzioni

Freni: "Presenti aiuti a chi lavora"

  • "Io credo che sia una Legge di bilancio coraggiosa e necessaria. Abbiamo ridotto le tasse per i lavoratori dipendenti, partite Iva e imprese. Abbiamo alzato la soglia di accesso alla flat tax per lavoratori dipendenti e pensionati. Ci sono risorse per la sanità come mai prima d'ora", ha commentato Federico Freni, sottosegretario all'Economia, secondo cui si tratta di "una Manovra che risponde ad esigenze concrete dei cittadini e del Paese. Dovrebbe piacere anche alla sinistra dato che tagliamo il cuneo fiscale: tutte le critiche sono legittime, ma cosa hanno fatto loro per ridurre le tasse?"

 

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