Ddl piccole e medie imprese, bozza: meno ore a fine carriera per assumere giovani
EconomiaIntroduzione
Incrementare l'occupazione giovanile con un sistema di pensionamento flessibile, che consenta al lavoratore anziano una migliore conciliazione vita-lavoro e, allo stesso tempo, attui la staffetta delle competenze in favore dei neoassunti. Lo prevede la bozza - visionata dall'Agi - del ddl a sostegno della piccola impresa, atteso nel Cdm di domani, lunedì 23 dicembre. Ecco i dettagli emersi fino ad ora
Quello che devi sapere
Come potrebbe funzionare il nuovo meccanismo
- Il meccanismo del provvedimento prevede che il lavoratore al termine della sua carriera, vicino al raggiungimento della pensione, possa optare su base volontaria per una riduzione dell'orario di lavoro, preservando per intero la contribuzione previdenziale che, anche in relazione al monte orario dismesso, viene posta a carico della fiscalità generale. La riduzione di orario non compromette - se non limitatamente - il trattamento retributivo per via del carattere non imponibile della decontribuzione prevista. In sua sostituzione, l'azienda assume un lavoratore di età non superiore a 34 anni con contratto di apprendistato professionalizzante, così da poter avere le relative agevolazioni
Per approfondire:
Le pensioni in Manovra
- Intanto, in tema, pensioni, va ricordato che è arrivata una novità introdotta con un emendamento alla legge di Bilancio, con l'obiettivo di rendere più flessibile l'accesso al regime pensionistico: sarà infatti possibile accedervi a 64 anni, cumulando gli importi del fondo complementare, ma solo se si hanno già 20 anni di contributi e se si è pienamente nel regime contributivo. La somma dei contributi previdenziali con l'aggiunta di quelli complementari vale infatti ai fini del raggiungimento dell'importo richiesto per accedere alla pensione
- Secondo le stime, la norma dovrebbe per adesso toccare da vicino una platea piuttosto ristretta, calcolando che i lavoratori che operano nel pieno regime contributivo hanno al massimo 28 anni di contributi, 8 in più del minimo richiesto. Un maggiore effetto è atteso a partire dal 2030 quando una quota più consistente di lavoratori avrà maturato i requisiti minimi
I numeri delle imprese
- Il Ddl costituisce la prima attuazione dell'articolo 18 della legge del 2011 che definisce lo statuto delle imprese e dell'imprenditore. Il testo dispone che, entro il 30 giugno di ogni anno il governo, su proposta del ministro delle Imprese e del made in Italy, presenti alle Camere un disegno di legge annuale per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese per definire gli interventi in materia per l'anno successivo. Nella relazione illustrativa del provvedimento si ricorda che su 4,4 milioni di imprese attive in Italia, le microimprese con meno di 10 addetti sono quelle numericamente più importanti, rappresentando il 95,13% del totale, contro un 0,09% di grandi imprese. Un giro di affari di oltre 1.000 miliardi di euro che genera quasi il 40% del valore aggiunto nazionale con un terzo di tutti gli occupati
L’aggregazione e la crescita dimensionale delle imprese
- Il ddl poi contiene anche disposizioni per l’aggregazione e la crescita dimensionale delle imprese, “attraverso la previsione di incentivi fiscali mirati alla promozione della costituzione della rete soggetto e al sostegno di settori strategici come quello della moda, la delega al governo per l'istituzione delle centrali consortili, la realizzazione di un nuovo tipo di approccio che favorisca il meccanismo della staffetta generazionale e del trasferimento delle competenze"
Le altre misure previste
- Inoltre il testo prevede "misure per favorire la semplificazione per l'accesso al credito, soprattutto con la delega al governo per il rilancio dei Confidi e lo sviluppo dello strumento del destocking di magazzino". Nei piani anche semplificazioni amministrative come "l'esonero dall'assicurazione obbligatoria per i carrelli elevatori e per altri veicoli utilizzati dalle imprese in zone portuali e aeroportuali, modelli semplificati di organizzazione e gestione in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro e formazione dei lavoratori in Cig, anche nel settore della Salute e sicurezza per le prestazioni in modalità agile". Disposte anche misure sulla lotta alle false recensioni online, mirate a rafforzare le garanzie di trasparenza e correttezza, promuovendo un ambiente di mercato che rispetti i diritti dei consumatori e assicuri condizioni competitive eque per tutti gli operatori economici. Si prevede anche "la delega del governo per il riordino della disciplina e la contestuale realizzazione del testo unico in favore delle Start up e Pmi innovative"
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