Funerali Silvio Berlusconi, la salma è rientrata ad Arcore

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La cerimonia nella cattedrale in piazza Duomo a Milano. Dopo i funerali, la salma è tornata a Villa San Martino in attesa di un trasferimento a Valenza Po, in provincia di Alessandria, per la cremazione. La famiglia ringrazia la folla. Marta Fascina e Marina Berlusconi per mano. Meloni: "Ti renderemo orgoglioso"

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Bindi: chi ha ruoli dovrebbe andare al funerale 

"Io ritengo che chi ha un ruolo politico e parlamentare dovrebbe partecipare ai funerali perchè il saluto, la preghiera, non si deve negare a nessuno. Approfitto per dire una cosa che forse non è stata compresa: di fronte alla morte, ma anche alle tante malattie di questi anni e alla debolezza, io ho provato una sincera pietà nei suoi confronti. Il dolore e la morte ci rendono tutti uguali", Lo afferma Rosy Bindi ad Agorà su raitre commentando l'assenza di Conte ai funerali di Berlusconi. 
- di Redazione Sky TG24
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L'addio da Banfi a Carlo de Benedetti, 'combattente' 

Dà l'addio a un "indomito combattente" nel suo necrologio per Silvio Berlusconi Carlo De Benedetti. Un messaggio di condoglianze il suo che ha il sapore dell'onore delle armi nei confronti dello storico avversario dai tempi dell'acquisizione della Mondadori da parte di Fininvest, contro cui la sua Cir fece causa ricevendo un maxi risarcimento. Sono molti ed eterogenei anche oggi i messaggi di cordoglio per Silvio Berlusconi: si va dai dipendenti di Villa Certosa, la sua residenza in Sardegna, a Lino Banfi che ricorderà "con orgoglio la nostra cinquantennale amicizia", da John Elkann e Lapo a Luca Cordero di Montezemolo, dai Cavalieri del lavoro alla Fieg. Lo ricorda anche Tarak Ben Amman con Andrea Goretti e i dipendenti di Prima Tv e Eagle Pictures come "imprenditore, statista, ma soprattutto grande uomo". Non mancano i messaggi istituzionali, che sono in parte anche personali. Matteo Salvini, insieme alla compagna Francesca Verdini, lo definisce "un amico insostituibile". Il vicepremier e segretario della Lega manda un abbraccio ai figli "a Marta e a tutta la comunità di Forza Italia. Il presidente del Senato Ignazio La Russa con la famiglia lo ricorda come "un grande protagonista della storia italiana" e Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia e ministro degli Esteri sottolinea l'importanza avuta dal Cavaliere in politica estera. "Con il suo impegno a livello internazionale anche da ministro degli Esteri, Berlusconi ha segnato la storia della nostra politica estera, rafforzando il ruolo dell'Italia nel mondo, in particolare nelle relazioni transatlantiche, in Europa e ambito G7". 
- di Redazione Sky TG24

Sul Corsera il necrologio di Salvini-F.Verdini: 'se ne va un pezzo di storia'

Sul Corriere della Sera di oggi trova posto il necrologio di Matteo Salvini e Francesca Verdini per Silvio Berlusconi. "Con lui se ne va un pezzo di storia, se ne va un amico insostituibile - l'abbraccio più sentito ai suoi amati figli Marina, Pier Silvio, Luigi Barbara e Eleonora - Ai suoi adorati nipoti, alla splendida Marta e a tutta la comunità di Forza Italia", è il messaggio del leader della Lega e della compagna.
- di Redazione Sky TG24

Silvio Berlusconi in 18 frasi celebri, da "Mi consenta" a "L'Italia è il Paese che amo"

Fra le tante cose che il fondatore e leader di Forza Italia, scomparso il 12 giugno a Milano, ha lasciato dietro di sé ci sono commenti conosciuti anche all’estero, che spesso toccavano personalità della politica internazionale come Obama o Putin. Dal “Bunga Bunga per tutti” a “Mussolini che non ha mai ammazzato nessuno”: ecco una selezione delle più famose.

- di Redazione Sky TG24

Silvio Berlusconi e i trionfi col Milan: addio a un pezzo di storia del calcio

Rilevato il club nel 1986, lo ha portato sul tetto del mondo. Con Sacchi ha rivoluzionato l’idea di gioco. Di lui l’avvocato Gianni Agnelli diceva: “Si è abbattuto sul calcio trasformandolo da sport di città a spettacolo televisivo".

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Il Principato di Monaco sarà presente ai funerali 

Il Principato di Monaco sarà presente ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi oggi a Milano: lo rende noto il Principato in un comunicato aggiungendo che il Principe Alberto II di Monaco sarà rappresentato dall'Ambasciatrice del Principato di Monaco in Italia, Anne Eastwood.
- di Redazione Sky TG24

Berlusconi,

Il progetto Milano 2 nasce tra il 1969 ed il 1979 a Segrate, periferia nord est di Milano. Viene concepito come una città ideale, tranquilla e sicura e con ampi spazi verdi, lontana dal centro città. Viene realizzata dalla società Edilnord.

- di Redazione Sky TG24

Berlusconi, Meloni: "Lui protagonista, suoi avversari hanno perso"

"Della sua figura prevalgono le molte luci sul piano umano e ancora di più su quello politico, essendo stato da leader di partito e da presidente consiglio un formidabile difensore del nostro interesse nazionale e del nostro tessuto produttivo" ha scritto Giorgia Meloni in una lettera al Corriere della Sera.

- di Redazione Sky TG24
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I figli: vivrai sempre dentro di noi

"Dolcissimo papà grazie per la vita, grazie per l'amore. Vivrai sempre dentro di noi" è il messaggio firmato da tutti i cinque figli di Silvio Berlusconi, che nel giorno dei funerali, hanno preso una pagina a pagamento sui maggiori quotidiani italiani, dal Corriere al Sole 24 ore, da Repubblica alla Gazzetta dello Sport.  Il testo - firmato da Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi - ha uno sfondo blu ed è corredato da una immagine dell'ex premier di qualche anno fa, sorridente, con la giacca e la classica cravatta blu a pois. Una pagina con lo stesso sfondo è stata presa anche da Mediaset con la scritta "tutta Mediaset abbraccia con amore e infinita riconoscenza il fondatore Silvio Berlusconi". 
- di Redazione Sky TG24

Foti (Fdi): 'gli oppositori hanno trovato in lui mastice per unirsi'

"Tutti parlano di eredità di Silvio Berlusconi, sarebbe tuttavia meglio parlare di insegnamento: il centrodestra vince e governa quando è unito. Quando 30 anni fa il Cavaliere si schierò a favore di Gianfranco Fini nel ballottaggio per il comune di Roma contro Francesco Rutelli candidato del centrosinistra non si trattò, come molti dicono, dello sdoganamento dello destra. Berlusconi indicò che bisognava saper essere alternativi alla sinistra. Quando poi si accorse che il fronte moderato non riusciva a trovare l’indispensabile sintesi per la vittoria, scese in campo in prima persona. Sono in molti a preoccuparsi di cosa accadrà nel centrodestra, ma ritengo che occorra guardare più ai suoi oppositori che hanno trovato nella lotta contro di lui il mastice per presentarsi uniti". Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera in una intervista a Milano Finanza.
- di Redazione Sky TG24

Sorte (FI): questo è il momento di serrare le fila

"Quando ci sono difficoltà, arriva il momento di serrare le fila. Dobbiamo impegnarci per continuare a fare la storia, come Berlusconi l'ha fatta per 30 anni". Alessandro Sorte, coordinatore lombardo di Forza Italia, intervistato dal Corriere della Sera, richiama i suoi all'unità. "Mi riconosco - dice - nelle parole del coordinatore Tajani: il presidente ci avrebbe chiesto di andare avanti insieme, tenendo alti i nostri valori. Dobbiamo dimostrare di avere una classe dirigente seria, equilibrata, che sa presidiare l'area moderata". Su una eventuale fusione con Fratelli d'Italia, Sorte crede "che FI abbia una sua precisa storia e identità, ancorata al Ppe. Siamo alleati ma distinti dai Conservatori". Per l'azzurro, "questo è il momento del dolore, non delle strategie". "Credo che dovremo ripartire dalla sua creatura, da come l'aveva concepita, con ruoli di responsabilità chiari", afferma. "Da prima delle elezioni - rivela il coordinatore lombardo - con il presidente lavoravamo a un grande rinnovamento e rilancio del partito, lo rendeva felice, nonostante la malattia dedicava a FI tanto tempo. Fino all'ultimo". 
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Moratti: dobbiamo portare avanti i suoi valori

Ora "è il momento del cordoglio", ma "tutti dobbiamo sentire la responsabilità di portare avanti i valori che Berlusconi ha saputo rappresentare a livello italiano ed europeo, quelli popolari, liberali e socialisti". È quanto sostiene Letizia Moratti, ex ministra durante il secondo e terzo governo Berlusconi, oggi esponente del Terzo polo, in una intervista al QN. Sul futuro di Forza Italia e dell'arco dei moderati, Moratti auspica che "ci sia modo di lavorare insieme, di confrontarsi e di unire le forze". "Quella dei popolari - dice - è un'area politica importante. Da qui si deve ripartire per rilanciare i valori che Berlusconi ha saputo rappresentare ed unire". L'ex premier, prosegue Moratti, "ha avuto un grande merito storico: ha saputo dar voce a tradizioni politiche importanti come quella popolare, liberale e socialista, modernizzandole e consolidandone i valori di modo che restassero valori fondanti della nostra società". Del suo rapporto con Berlusconi ricorda in particolare "la grande libertà che mi ha sempre lasciato in tutti i miei incarichi, dalla Rai agli anni da sindaco". "Mi aveva sconsigliato di fare il ministro all'Istruzione - rivela Moratti - perché, mi disse, è un ministero che dà poca gloria e lasciò aperte fino all'ultimo altre due opzioni, ma io volevo riportare nel sistema scolastico 300 mila ragazzi che vi erano usciti".
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Bonino: eccessivo e fuori luogo bloccare i lavori  

Sospendere le votazioni in Parlamento per sette giorni lo ritiene "un eccesso" e "una cosa fuori luogo". Emma Bonino, ex ministra degli Esteri e leader di +Europa, intervistata da La Repubblica, ammette che con Silvio Berlusconi "tutto era totalizzante ed eccessivo in vita, e lo è anche nel lutto per la sua scomparsa". "Nessuna discussione sul fatto che siamo di fronte alla morte di una figura che ha dominato anche la scena politica più a lungo di chiunque altro, ma - argomenta l'ex ministra - il Parlamento, a parte naturalmente il giorno del funerale, non aveva alcuna ragione di sospendere i propri lavori. Del resto - aggiunge Bonino - anche a Mediaset si lavora e si va in onda". "Non voglio polemizzare - precisa -, ma potevano essere sufficienti i funerali di Stato". Alle esequie Bonino non ci andrà "per ragioni fisiche", ma "per +Europa ci sarà Benedetto Della Vedova". Berlusconi promise la rivoluzione liberale, "purtroppo solo a parole - rileva l'ex commissaria Ue -. Oggi siamo alla egemonia della destra sovranista, di liberale non c'è più nemmeno il racconto". Secondo Bonino, "Meloni e Salvini celebrano Berlusconi con questa enfasi pensando di ereditare il consenso che era rimasto a Berlusconi e dando un messaggio di continuità". Sulla riforma della Giustizia che il governo si appresta a varare, la leader di +Europa aspetta: "Vedremo esattamente cosa ci sarà, ad esempio su carcerazione preventiva e intercettazioni".
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Meloni: protagonista, suoi avversari hanno perso 

"Silvio Berlusconi esce di scena da protagonista". E' l'esordio
di un intervento del premier Giorgia Meloni al Corriere della sera nel giorno dei funerali del fondatore di FI. "Sul suo nome gli italiani si sono divisi e il giudizio della storia sarà diverso da quello della cronaca - continua il presidente del Consiglio - c'è chi lo ha combattuto politicamente con lealtà e chi invece ha usato mezzi impropri per provare a sconfiggerlo. Anche questo è un dato sul quale riflettere, per l'oggi e per il domani, perché alla fine di questa storia i suoi avversari hanno perso".
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Meloni: grande difensore dell'interesse nazionale

"Della sua figura prevalgono le molte luci, sul piano umano e ancor di più su quello politico, essendo stato da leader di partito e da presidente del Consiglio un formidabile difensore del nostro interesse nazionale e del nostro tessuto produttivo e sociale". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un intervento sul Corriere della Sera ricorda Silvio Berlusconi. "Sul suo nome gli italiani si sono divisi e il giudizio della storia sarà diverso da quello della cronaca. Più sereno, meditato ed equilibrato", sostiene la premier. "C'è chi lo ha combattuto politicamente con lealtà e chi invece ha usato mezzi impropri per provare a sconfiggerlo, ma - prosegue la leader del centrodestra - alla fine di questa storia i suoi avversari hanno perso". "Berlusconi ha impedito che i post comunisti prendessero il potere in Italia pochi anni dopo il crollo dell'Unione Sovietica, che aveva sancito la fine del comunismo in Europa", ricostruisce Meloni. "È questa, in fin dei conti - dice -, la grande colpa che la sinistra non gli ha mai perdonato". "Il suo ingresso nell'arena della politica ha accelerato i processi di trasformazione che erano già in corso a destra e a sinistra. Berlusconi ebbe il tempismo e colse il momento". Secondo la premier, con il Cavaliere ha avuto inizio "l'era dell'alternanza al governo tra centrodestra e centrosinistra, dando all'Italia una dimensione occidentale e contemporanea, rafforzando così l'intera Nazione a livello internazionale". "La naturale empatia che molti italiani provavano per Berlusconi" derivava "dall'essere uno di loro, uno che ce l'aveva fatta". Questo perché, spiega Meloni, "la storia della famiglia di Berlusconi è quella di tanti italiani che nel Dopoguerra, con pochi soldi e molte speranze" hanno realizzato "quello che è stato chiamato il miracolo italiano". 
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D'Alema: ha avuto qualche ragione sui magistrati

Secondo Massimo D'Alema, Silvio Berlusconi ha avuto "probabilmente" ragione nel ritenersi perseguitato da alcuni giudici. "Ma credo che Berlusconi abbia sollevato un problema reale declinandolo nel modo sbagliato - afferma al Corriere della sera -. E cioè interpretandolo come se ci fosse il complotto dei magistrati di sinistra contro di lui. In realtà quello che si era determinato nel nostro Paese era stato uno squilibrio nei rapporti tra poteri dello Stato, questa è la verità". Per l'ex premier di centrosinistra, "il tema era il riequilibrio, non il complotto contro Berlusconi. E alla fine quel suo scontro con i giudici ha creato un clima nel quale non è stato possibile fare nessuna riforma". D'Alema ha provato "dispiacere" per la morte del leader di Forza Italia. "Berlusconi era un combattente - dice -. Un avversario, certo, ma un uomo capace anche di suscitare ammirazione e persino simpatia dal punto di vista umano". Il Cavaliere si è presentato "nel nome dell'anticomunismo ma anche presentandosi come 'il nuovo' contro la vecchia politica dei partiti. Una miscela geniale di tradizione e innovazione", afferma D'Alema. Il lutto nazionale ritiene che sia "una decisione che corrisponde a un sentimento non di tutti, certo, ma di una parte importante degli italiani. Non credo che debba essere materia di polemiche". D'Alema racconta di come nel '92 Berlusconi gli chiese "Perché lei non fa qualcosa con noi?" in televisione. "Gli dissi che non era possibile, visto che ero deputato della Repubblica".
- di Redazione Sky TG24

Pera: Meloni può raccogliere l'eredità politica

La sopravvivenza di Forza Italia è a rischio. "Senza Berlusconi non sarà più la stessa, difficile dire se riuscirà a sopravvivere"  spiega l'ex presidente del Senato Marcello Pera a La Stampa. "Molto dipenderà dal comportamento dei dirigenti, se avranno il senso di responsabilità di pensare agli elettori, invece che ai propri destini personali". Secondo il senatore di Fratelli d'Italia, "bisogna evitare assolutamente una diaspora, non deve scattare il 'si salvi chi può' per cercare casa altrove. Se prevalgono le aspirazioni dei singoli e si pensa solo a sistemare la corte berlusconiana, Forza Italia scomparirà". All'ex presidente del Senato pare "ovvio" che "tocchi a Giorgia Meloni" raccogliere l'eredità politica, "il cui compito ora è non disperdere le idee e il vento della libertà portato da Berlusconi. Lui ha inventato il governo di centrodestra, lui ha unito una coalizione intorno alla sua persona". E dunque, "Meloni segua il suo esempio", è il suggerimento del senatore. La strada da perseguire, secondo Pera, "è continuare con il progetto di un partito liberal-conservatore, che non può essere solo di destra, perché la componente liberale va valorizzata, per rassicurare la base elettorale berlusconiana più borghese". Il progetto presenta delle insidie, "il rischio - sostiene Pera - è che risulti un'annessione o un'occupazione", e dunque "Meloni deve essere capace di gestire questa transizione e deve lavorare a un allargamento della sua classe dirigente, guardando alla società civile e a provenienze anche diverse".     
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Bindi: vedo una santificazione inopportuna

Quando ha saputo della morte di Silvio Berlusconi, il primo istinto di Rosy Bindi "è stato quello di provare pietà". Intervistata da La Stampa, la storica avversaria si schiera però contro il lutto nazionale. "Contesto la santificazione che se ne sta facendo, così come la scelta di indire una giornata di lutto nazionale". Questo "perché Berlusconi ha diviso il Paese - dice -. Ne ha sedotti molti, ma non è riuscito ad attirare a sé la maggioranza degli italiani. La decisione di avere una giornata di lutto nazionale è irrispettosa nei confronti di quella maggioranza". Secondo Bindi, l'ex premier "ha spaccato il Paese su questioni fondamentali". Sui funerali di Stato "niente da obiettare", "gli spettano perché è stato presidente del Consiglio - precisa l'ex presidente dem -. Il lutto nazionale invece è frutto di una scelta del governo. È previsto per le vittime di stragi e per la morte di grandissime personalità". "La decisione del governo è legittima, ma io la contesto nel merito", prosegue. Bindi ricorda poi "qualche pagina non troppo trasparente della sua vita da imprenditore. Si porta dietro tanti misteri, ci sono tante pagine da indagare. I veri lutti nazionali sono altri". Berlusconi definì Bindi 'più bella che intelligente'. "In quello scambio - ricorda - fu chiaro l'abisso che ci separava, anche nella concezione della donna, con cui lui non interloquiva nel merito, ma solo ricorrendo a battute poco eleganti".
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