Silvio Berlusconi, tutte le amicizie internazionali: da George Bush a Putin

Politica

Lucia Trotta

Dal rapporto con il leader russo e quello Usa che ha portato agli accordi di Pratica di Mare, fino ai legami con Gheddafi, Mubarak e Ben Alì e ai dissidi con Merkel e Sarkozy. La rete di relazioni del leader di Forza Italia,, scomparso a 86 anni

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La dacia di Putin. Il Ranch di George W Bush e la tenda di Gheddafi a Roma. gli incontri informali lontani dalla diplomazia. in politica estera Silvio Berlusconi, morto oggi a 86 anni, ha sempre puntato sui rapporti personali spinto da un certo pragmatismo ma anche da simpatie e affinità. Prima tra tutte quella con Vladimir Putin. Nata al G8 di Genova nel 2001, saldata a Pratica di Mare nel 2002. un'amicizia alimentata da incontri frequenti e da un legame che andava oltre il reciproci interessi economici e oltre i destini politici del Cavaliere e, per quello che si è visto negli ultimi mesi con la guerra in Ucraina, anche oltre le sorti e le scelte politiche di Putin.  

Lo stretto rapporto con George W. Bush

In parallelo a quello nato con Putin, Berlusconi stringe un rapporto forte anche con George W. Bush entrambi polarizzano l'opinione pubblica e si muovono fuori dagli schemi. Si riconoscono come simili e si piacciono sul piano personale e politico. nel 2003 l'Italia appoggia gli Stati Uniti nell'attacco all’Iraq, nonostante Berlusconi ritenesse sbagliata la guerra contro Saddam da quel momento in poi l'amicizia con Bush resta salda e si raffredda con il tempo quella con il premier britannico Tony Blair. 

Da Gheddafi a Mubarak, i legami con i leader mediorientali

Altro capitolo, il legame stretto con Mu’ammar Gheddafi ricevuto a Roma con grandi onori dopo la pacificazione e il rilancio delle relazioni tra Roma e Tripoli alla vigilia della Primavera araba. In conferenza stampa Berlusconi rivendica l'amicizia non solo con il colonnello ma anche con il presidente egiziano Mubarak, con il tunisino Ben Ali e con l'algerino Bouteflika e nel marzo 2011 cerca fino alla fine di opporsi all’intervento Nato in Libia convinto che rovesciare Gheddafi fosse pericoloso per la stabilità di tutta la zona. Sic transit gloria mundi sarà il suo commento alla morte del dittatore libico. 

Le tensioni con i popolari europei

Altro rapporto discusso quello con il presidente turco Erdogan. Ancora un'amicizia nata al di là dei rapporti commerciali e degli interessi geopolitici tanto che Berlusconi sarà testimone di nozze della figlia di Erdogan. In parallelo, negli oltre vent'anni sulla scena politica, i legami altalenanti all'interno dei popolari europei, con l'ultima forte tensione dovuta agli ultimi giudizi di Berlusconi sulla guerra in Ucraina. Tra gli amici l'ex premier spagnolo Aznar, l'ex presidente della commissione europea Barroso, il discusso leader ungherese Orban. Decisamente meno idilliaco il rapporto con Angela Merkel e con Nicolas Sarcozy considerati responsabili in qualche modo della sua caduta nel 2011 dopo la tempesta finanziaria sull'Italia. Possono farmi molte cose, dirà Berlusconi, ma non possono costringermi a dimettermi da me stesso. 

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