Covid, le news. Pregliasco: "Sarà una Pasqua tranquilla, ma mai abbassare guardia"

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"I dati del monitoraggio Covid evidenziano una situazione costante, con variazioni lievi. Si osserva una riduzione nell'incidenza del numero di casi, ma quello che piace poco è un Rt che resta alto", ha detto il virologo. Secondo il report settimanale Iss-Ministero della Salute sono in lieve diminuzione i casi, il tasso delle terapie intensive scende all'1% e anche i ricoveri sono in calo al 4,7%. Due regioni a rischio alto, 3 moderato e 16 basso

 

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"I dati del monitoraggio Covid evidenziano una situazione costante, con variazioni lievi. Si osserva una riduzione nell'incidenza del numero di casi ma quello che piace poco è un Rt che resta alto, anche se sempre per fortuna sotto la soglia epidemica di 1, ma un valore che evidenzia la possibilità di una continua presenza di Sars-CoV-2 fra noi". A evidenziarlo all'Adnkronos Salute è il virologo Fabrizio Pregliasco, commentando i dati sull'andamento di Covid in Italia. "Siamo quindi - puntualizza - ancora in una situazione di circolazione ampia del virus". I dati diffusi dal Ministero della Salute nel bollettino settimanale parlano di 23.988 casi e 216 decessi in ultima settimana, -10,1% e -5,3% in Italia. Tasso di positività stabile al 5%. L'indice Rt a 0,97 in aumento rispetto a 7 giorni fa.
Inchiesta Covid: il 7 marzo 2020, due settimane dopo il Paziente 1, in una call con le Regioni italiane più colpite, chiesta dall'Oms, il dg del welfare lombardo Luigi Cajazzo, "presentò un quadro epidemiologico piuttosto allarmante" prevedendo al 26 marzo "2000 pazienti in terapia intensiva". Chiese così "immediate misure restrittive" e di "chiudere i confini della Lombardia", in quanto era una "questione di vita o di morte". Ma dall'Oms "si mostrò esitazione" e dubbi sulla "scientificità delle azioni richieste". Lo si legge nel verbale di Francesco Zambon, allora ricercatore dell'Organizzazione, agli atti dell'inchiesta di Bergamo sul Covid. Intanto il Tribunale dei ministri archivia la posizione di Conte, Speranza, Lamorgese, Guerini, Di Maio, Gualtieri e Bonafede relativamente alla gestione del Covid: scelte politiche, che non hanno causato la pandemia. Parte dell'indagine di Bergamo è stata trasferita a Roma: gli atti riguardano il mancato aggiornamento del piano pandemico e vedono indagati gli ex ministri Speranza, Lorenzin e Grillo. 

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Covid, stop a raccolta dati Johns Hopkins University. Bilancio di quasi 7 milioni di morti

Sono passati tre anni da quando l’Oms definì la diffusione del coronavirus come “pandemia”. La JHU creò il Coronavirus Resource Center, raccogliendo i dati ufficiali forniti dai Paesi su morti e contagi. Ora ha deciso di fermare l’aggiornamento, che finora conta oltre 676 milioni di casi accertati, 6.881.955 morti e oltre 13 miliardi di dosi di vaccino somministrate. LEGGI L'ARTICOLO
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Secondo uno studio americano pubblicato sulla rivista mBio, infatti, i roditori potrebbero essere veicolo del virus. Quello che preoccupa gli scienziati è che possano contagiare le persone diventare un veicolo di sviluppo di nuove varianti. LO STUDIO
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Long Covid, giovani e donne i pazienti più colpiti secondo il Simg

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Covid, studio rivela i danni del virus al Dna e l’invecchiamento precoce delle cellule

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Sono due quelle classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Tre sono a rischio moderato e sedici a rischio basso. Tredici regioni e province autonome riportano almeno una allerta di resilienza. Cinque invece ne riportano molteplici. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. IL REPORT
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Tra Covid-19 e guerra in Ucraina, l’impatto dell’”effetto metropoli” su disturbi affettivi

Nelle grandi città e nei loro sobborghi "l'eco dell'era dell'imprevedibilità", dominata da eventi come la pandemia e la guerra. A rendere lo scenario ancora più complesso sono la solitudine, lo stress quotidiano, la mancanza di sonno e lo smog. LO STUDIO
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Long Covid, effetti sul cuore e malattie cardiovascolari

Ad anticipare i primi risultati di un'indagine internazionale che ha coinvolto 5,8 milioni di persone nel mondo è l'American College of Cardiology. I ricercatori hanno trovato prove coerenti sul legame tra Long Covid e sintomi cardiaci, con una probabilità significativamente maggiore di manifestare anche mesi dopo la guarigione dolore toracico, mancanza di respiro, palpitazioni e affaticamento. LA RICERCA
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Un'indagine, basata sulla revisione sistematica di un elevato numero di ricerche e pubblicata sulla rivista The Lancet, indica che il rischio di ospedalizzazione o di morte per una persona precedentemente infettata dal SARS-CoV-2 è inferiore dell'88%, per almeno 10 mesi, rispetto al rischio di un individuo mai contagiato. 
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Inchiesta Covid, cosa emerge dalle carte dei pm? Le accuse in 10 punti

La Procura di Bergamo ha notificato la fine delle indagini e iscritto nel registro degli indagati 15 persone, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e anche l’attuale governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana. Ecco quali sono i presunti errori imputati alle autorità politiche e sanitarie che si trovarono a fronteggiare l’aumento incontrollato dei casi di coronavirus.

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Antonio Chiappani commenta l'inchiesta sulla gestione della pandemia nella Bergamasca, chiusa a carico, tra gli altri, dell'ex premier Giuseppe Conte e dell'ex ministro della Salute Roberto Speranza. I pm scrivono che "Brusaferro impedì l'adozione di misure". E aggiungono: zona rossa avrebbe evitato 4mila morti. 
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Covid a Bergamo, ecco com'è nata l'inchiesta: le tappe

Avviata dalla Procura nell'aprile 2020, è nata in seguito alle presunte anomalie nella gestione dei pazienti all'ospedale di Alzano Lombardo, dopo la scoperta dei primi casi positivi al Coronavirus, e per accertare se la mancata istituzione della zona rossa sia stato uno dei fattori che ha contribuito alla diffusione del virus. 
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Covid Usa, Camera vota per desecretare intelligence su origine virus

In una rara manifestazione di spirito bipartisan, la Camera dei rappresentanti Usa ha votato all'unanimità per desecretare tutte le informazioni raccolte dall'intelligence sull'origine del coronavirus.  Ora la legge, che è già stata approvata, sempre all'unanimità, al Senato, arriva alla firma di Joe Biden. "Non ho ancora preso una decisione in proposito", ha risposto il presidente ai giornalisti che gli chiedevano se firmerà o metterà il veto alla misura che impone entro 90 giorni la pubblicazione delle informazioni ora classificate. Da parte dei democratici, si sottolinea comunque come la risoluzione abbia "un forte valore simbolico", concedendo comunque a Biden "ampia discrezione" nel non diffondere informazioni per non compromettere fonti e pratiche di intelligence. L'approvazione della misura arriva dopo che è stato rivelato un rapporto del dipartimento dell'Energia che fa riferimento a nuove informazioni di intelligence che rilanciano la tesi del virus "sfuggito" da un laboratorio di Wuhan. Una conclusione, ha avvisato la Casa Bianca, su cui non concordano tutte le agenzie di intelligence. 
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Wsj, per rapporto Usa pandemia Covid nata da una fuga in laboratorio

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Covid, Bassetti: 'Antivirale sospeso da Aifa funzionava, ora buttiamo scorte'

"Non concordo con la decisione dell'Agenzia italiana del farmaco di sospendere l’uso della pillola antivirale molnupiravir, anche se l'accetto. Questo farmaco lo abbiamo usato nei pazienti Covid con ottimi risultati anche se negli studi analizzati" che hanno portato allo stop prima l'Agenzia europea del farmaco Ema e poi dell'Aifa "sembra non mostrare benefici importanti in termini di riduzione della mortalità e dei ricoveri". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, che aggiunge: "Non è una bella cosa perché mi risulta che abbiamo tante scorte acquistate che dovranno essere buttate via". 
 
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Coronavirus in Italia, il bollettino settimanale del 10 marzo. Ancora in calo casi e morti

Dal 3 al 9 marzo sono stati registrati 23.988 nuovi casi di Covid e 216 morti: la settimana precedente erano stati rilevati 26.684 contagi e 228 decessi. Le vittime diminuiscono del 5,3% e scendono anche i casi di positività (-10,1%). Sono stati effettuati 477.908 tamponi, in calo del 10,4% rispetto alla settimana precedente (533.212). Il tasso di positività è al 5%, invariato negli ultimi 7 giorni. IL BOLLETTINO COMPLETO
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Covid, Lopalco: 'Nulla di anomalo in stop antivirale, verifiche sono continue'

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