Ad anticipare i primi risultati di un'indagine internazionale che ha coinvolto 5,8 milioni di persone nel mondo è l'American College of Cardiology. I ricercatori hanno trovato prove coerenti sul legame tra Long Covid e sintomi cardiaci, con una probabilità significativamente maggiore di manifestare anche mesi dopo la guarigione dolore toracico, mancanza di respiro, palpitazioni e affaticamento
Il Sars-Cov-2 è nemico del cuore con alterazioni del battito, dolore al petto e stanchezza anche mesi dopo il tampone negativo. Ormai è nota l'esistenza di un Long Covid solo cardiovascolare, il Pasc, con le sue sequele post acute da infezione. Adesso è arrivata la conferma che la sindrome multisistemica che sta affliggendo milioni di persone nel mondo causa scompensi cardiovascolari a lungo termine e raddoppia le probabilità di sviluppare nuovi sintomi cardiaci. Come riporta La Repubblica, ad anticipare i primi risultati di un'ampia revisione internazionale che ha coinvolto di 5,8 milioni di persone nel mondo è l'American College of Cardiology.
Lo studio
Secondo l'Oms i casi potrebbero attestarsi fra il 10 e il 20% di tutte le persone che si sono ammalate. Un recente sondaggio afferma che negli Stati Uniti ha colpito un contagiato su 7. Ma fortunatamente la probabilità di svilupparlo si abbassa drasticamente con la vaccinazione. Ora i ricercatori hanno trovato prove coerenti sul legame tra Long Covid e sintomi cardiaci, con una probabilità significativamente maggiore di manifestare anche mesi dopo la guarigione dolore toracico, mancanza di respiro, palpitazioni e affaticamento. Ad avere strascichi del Covid sono state anche molte persone con malattie cardiovascolari preesistenti, ma questi casi sono stati conteggiati come complicanze cardiovascolari solo se sono emersi per la prima volta dopo il tampone positivo.
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