In attesa della cerimonia di premiazione in diretta su Sky Atlantic e Sky TG24, nella notte fra 28 febbraio e 1 marzo, scopriamo i film favoriti per questa 78ª edizione dei Golden Globe SEGUI LA DIRETTA
Dalle letture, assai naif, dei fondi delle tazzine di caffè, ai più truculenti aruspici di etrusca memoria, prevedere un qualsivoglia risultato risulta sempre più complesso, soprattutto perché nemmeno il futuro è più quello di una volta. Tuttavia, in questo periodo così bizzarro, tortuoso, ostico per il mondo del cinema, risulta liberatorio e anche divertente vestire i panni di un contemporaneo Tiresia della settima Arte e buttarsi, parimenti a un’oliva in un Martini, nei pronostici di questa anomala, unica, originale 78.ma edizione dei Golden Globes, ovvero i prestigiosi premi della HFPA (la Stampa Estera di Hollywood).
Ecco, quindi l’elenco dei probabili vincitori delle categorie cinematografiche, in attesa che Amy Poehler e Tina Fey rispettivamente da Beverly Hills (dal Beverly Hilton Hotel) dove tradizionalmente si svolgeva la cerimonia - e da New York (Rainbow Room) ci comunichino i verdetti finali. La diretta dell’attesa premiazione andrà in solo su Sky Atlantic e Sky TG24, nella notte fra il 28 febbraio e il 1° marzo, commentata da Denise Negri (Sky TG24), Federico Chiarini (Sky Atlantic) e Francesco Castelnuovo (Sky Cinema), con numerosi contributi video e approfondimenti e con la partecipazione di Alessandra Venezia, membro della Hollywood Foreign Press Association (HFPA), e della giornalista e scrittrice Marta Perego. Si sa, I Golden Globe sono l’antipasto della notte degli Oscar, sicché scopriamo quello che potrebbe essere il menù di questa appetitosa kermesse istituita nel 1944.
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Miglior film drammatico (Best Motion Picture – Drama)
Le pellicole candidate sono
The Father
Promising Young Woman
Si sa: il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce e, infatti, personalmente sonno innamorato pazzo di Mank. Ma con ogni probabilità vincerà Nomadland, Il film scritto, diretto, co-prodotto e montato da Chloé Zhao si è già portato a casa il Leone d'oro della 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. I due trofei condividono lo stesso colore e lo stesso metallo e si sa chi si assomiglia, si piglia.
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Miglior film commedia-musicale (Best Motion Picture – Musical or Comedy)
Le pellicole candidate sono
Borat - Seguito di film cinema
Hamilton
Palm Springs
Music
The Prom
A Sacha Baron Cohen potrebbe riuscire il colpaccio. Borat 2 potrebbe vincere e diventare il primo sequel a trionfare nella categoria commedia, evento capitato solo al film d’animazione Toy Story 2. E in effetti le deliranti e irriverenti gesta del giornalista kazako Borat Sagdiyev in terra americana, trasudano di una inusitata vis comica, mettendo a nudo, sotto ogni punto di vista le contraddizioni dell’american Way.
approfondimento
Sacha Baron Cohen rivela che Borat non ritornerà
Miglior regia
I candidati sono
David Fincher - Mank
Regina King - One Night in Miami
Emerald Ferrell - Promising Young Woman
Aaron Sorkin - Il processo ai Chicago 7
Chloe Zhao - Nomadland
Dopo la categoria miglior film drammatico, Nomadland dovrebbe accaparrarsi pure il Golden Globe per la miglior regia. Se succederà, Chloe Zhao sarà la prima regista afroamericana a vincere il premio della HFPA. Qualche speranza potrebbe nutrirla Regina King. L’esordio dietro la macchina di presa della Watchmen Sorella Notte è piaciuto assai alla critica
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La regista Chloé Zhao dirigerà un Dracula in salsa sci-fi e western
Miglior attore protagonista in un film drammatico
I candidati sono
Riz Ahmed - Sound of Metal
Chadwick Boseman - Ma Rainey's Black Bottom
Anthony Hopkins - The Father
Gary Oldman - Mank
Tahar Rahim - The Mauritanian
In questa categoria non c’è partita. Il compianto Chadwick Boseman riceverà il Golden Globe postumo. Black Panther con la sua intensa interpretazione del trombettista Leeve ha messo d’accordo tutti. Nella storia del premio c’è stata un’assegnazione postuma, quella di Peter Finch per Quarto Potere. Mi spiace molto per l’indimenticabile Herman J. Mankiewicz interpretato da Gary Oldman, Ma credo sia giusto cosi
approfondimento
Golden Globe 2021, Candidatura postuma per Chadwick Boseman
Miglior attore protagonista in un film commedia-musicale
Sacha Baron Cohen - Borat - Seguito di film cinema
James Corden - The Prom
Lin-Manuel Miranda - Hamilton
Dev Patel - The Personal History of David Copperfield
Andy Samberg - Palm Springs
Con ogni probabilità, Sacha Baron Cohen, non lascia ma raddoppia. Nel 2007, l’attore inglese vince il Golden Globe per la sua interpretazione in Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan. E nel 2021, il redattore kazako dovrebbe raddoppiare, per la gioia di chi ama il cinema che sa osare e non teme il politicamente corretto.
approfondimento
Sacha Baron Cohen: l'attore di Borat ieri e oggi
Miglior attrice protagonista in un film drammatico
Le candidate sono
Viola Davis- Ma Rainey's Black Bottom
Vanessa Kirby - Pieces of a Woman
Frances McDormand - Nomadland
Carey Mulligan - Promising Young Woman
Andra Day - The United States vs. Billie Holliday
Si tratta della categoria più incerta di questa 76.ma edizione dei Golden Globe. La favorita per la vittoria finale è Carey Mulligan con Promising Young Woman. Tuttavia sia Frances McDormand, sia Viola Davis hanno qualche chances. Io sarei lieto vincesse Vanessa Kirby, già premiata al Festival di Venezia per Pieces of a Womam, ma non credo accadrà.
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Promising Young Woman, il film candidato a 5 Oscar con Carey Mulligan
Miglior attrice protagonista in un film commedia-musicale
Le candidate sono:
Maria Bakalova - Borat - Seguito di film cinema
Michelle Pfeiffer - French Exit
Rosamund Pike - I Care A Lot
Anya Taylor-Joy - Emma
Kate Hudson - Music
La ventiseienne attrice bulgara Marja Bakalova è stata la rivelazione di quest’anno
Nei panni ineleganti di Tutar Sagdiye, figlia quindicenne del giornalista kazako Borat Sagdiyev ha mostrato un talento fantastico. Da antologia della comicità, e non solo, l'epocale scena dell'intervista con Rudolph Giuliani, legale di Donald Trump ed ex sindaco di New York.
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The Bubble, Maria Bakalova nel cast di Judd Apatow
Miglior attore non protagonista
I candidati sono:
Bill Murray - On the Rocks
Sacha Baron Cohen - Il processo ai Chicago 7
Leslie Odom Jr. - One Night in Miami
Daniel Kaluuya - Judas and the Black Messiah
Jared Leto - The Little Things
Oltre al premio per Borat, Sacha Baron Cohen potrebbe anche aggiudicarsi un Golden globe, grazie alla sua sulfurea performance in Il processo ai Chicago 7. Nei panni di Abbie Hoffman, l’attore britannico ruba la scena a tutti, anche se non è il protagonista.
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Il processo ai Chicago 7, il film candidato a 6 Oscar con Sacha Baron Cohen
Miglior attrice non protagonista
Le candidate sono
Glenn Close - Elegia americana
Olivia Colman - The Father
Jodie Foster - The Mauritanian
Amanda Seyfried - Mank
Helena Zengel - News of the World
Olivia Colman nel salotto di casa può già ammirare ben 3 Golden Globe, vinti rispettivamente per il film La Favorita, e per le serie tv The Night Manager e The Crown. E nel 2021, potrebbe aggiungere un nuovo Globo d’oro alla sua collezione con The Father, adattamento cinematografico di una pièce teatrale, già trasportata sullo schermo nel 2015, con il titolo Florida. Tuttavia, io faccio il tifo per Amanda Seyfried, un’attrice a mio parere, molto sottovaluta, sin dai tempi di Mean Girls. La sua interpretazione di Marion Davies in Mank ti resta negli occhi e nell’anima.
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The Father, arriva in Usa il film con Anthony Hopkins e Olivia Colman
Miglior sceneggiatura
I candidati sono:
Emerald Fennell- Promising Young Woman
Jack Fincher- Mank
Aaron Sorkin-Il processo ai Chicago 7
Christopher Hampton e Florian Zeller- The Father
Chloé Zhao-Nomadland
Questa dovrebbe essere la volta buona per Aaron Sorkin per vincere il suo terzo Golden Globe, dopo quelli ricevuti per i film Steve Jobs e Social Network. il talentuoso s eneggiatore si porterà a casa il Globo d’oro grazie a Il processo ai Chicago 7. Ma alle volte, le premiazioni, parimenti alla vita, possono essere molto crudeli. Sicché Jack Fincher, l’augusto genitore del regista Davis, potrebbe trasfigurarsi in un corsaro e vincere con Mank.
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Miglior colonna sonora
I candidati sono:
Alexandre Desplat - The Midnight Sky
Ludwig Goransson - Tenet
James Newton Howard - News of the World
Trent Reznor, Atticus Ross - Mank
Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste - Soul
Il capolavoro Disney Pixar Soul dovrebbe spuntarla per quanto riguarda la colonna sonora. Trent Reznor e Atticus Ross hanno composto la parte strumentale new age per le scene che si svolgono nell'"Ante Mondo" per i segmenti metafisici del film, mentre Jon Batiste ha composto una serie di canzoni jazz per le sequenze del film ambientate a New York.
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Trent Reznor e Atticus Ross per la colonna sonora di "Soul"
Miglior canzone
I candidati sono:
"Fight for you" - Judas and the Black Messiah
"Hear My Voice" - Il processo ai Chicago 7
"Io sì (Seen)" - La vita davanti a sé
"Speak Now" - One Night in Miami
"Tigress & Tweed" - The United States vs. Billie Holliday
Leslie Odom Jr e Sam Ashworth con “Speak Now”, tratta dal film One Night in Miami è la favorita di questa categoria. Una canzone originale che accompagna in maniera sublime le vicende di quella notte in florida del 25 febbraio del 1964.
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Miglior film d'animazione
I film candidati sono:
The Croods: A New Age
Onward
Over the Moon
Soul
Wolfwalkers
Se dovessi scommettere, punterei su Soul, un film che potrebbe concorrere con qualsiasi categoria cinematografica, ed è quasi un peccato che sia presente solo tra i film d’animazione. Ci dispiace per gli altri.
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Miglior film in lingua straniera
I film nominati:
Another Round - Danimarca
La Llorona- Guatemala
La vita davanti a sé - Italia
Minari - USA/Corea del Sud
Two of Us – Francia
Alzate i calici e brindate. Se le previsioni saranno rispettate, Another Round, ("Un altro giro") diretto da Thomas Vinterberg vincerà, come all’alba il Principe della Turandot. L’apologia della dionisiaca ebrezza generata dall’alcol è davvero un cocktail perfetto che mixa alla perfezione commedia e dramma. Il trionfo, potrebbe però trasformarsi in tonfo, se la stampa estera si facesse sedurre dal guatemalteco La Llorona, film che rilegge in chiave politica il mito della divinità precolombiana. Ridotte, invece, al lumicino le speranze che vinca La Vita davanti a sé, vista anche la mancata nomination a Sofia Loren.