La regista di Nomadland, Chloé Zhao, dirigerà un Dracula in salsa sci-fi e western

Cinema

Camilla Sernagiotto

L'autrice della pellicola più apprezzata del 2020, vincitrice tra gli altri del Leone d'Oro a Venezia e candidata a 4 Golden Globes, ci darà una sua personale visione del celebre vampiro creato da Bram Stoker a 90 anni da quello interpretato da Bela Lugosi nel film di Tod Browning. Una versione inedita del celebre horror che questa volta mescolerà i generi della fantascienza e del western, ruotando attorno al tema dell'emarginazione sociale che caratterizza buona parte della filmografia della Zhao

La regista cinese Chloé Zhao ci offrirà una sua versione originale e inedita di Dracula, firmando la regia di una pellicola che, anziché ascriversi al genere horror che tutti ci aspetteremmo da un titolo simile, mescolerà invece fantascienza e western.

Come riporta in esclusiva l'Hollywood Reporter, la Zhao ha da poco firmato con Universal Pictures per scrivere, dirigere e produrre con la sua etichetta Highwayman un film che rivisita in chiave western sci-fi il mitico personaggio creato da Bram Stoker.

Il film su Dracula che dirigerà Chloé Zhao

Di certo la rivisitazione che la Zhao ci offrirà del vampiro nato dalla penna di Bram Stoker sarà originale e inedita, come dimostra anche l’annuncio della Universal circa il genere sci-fi western che caratterizzerà la pellicola.

La versione che ne darà Chloé Zhao viene descritta dall’Hollywood Reporter come "un western originale, futuristico e fantascientifico" che ruoterà attorno a una tematica molto cara alla regista: quello dell'emarginazione sociale, vero e proprio fil rouge della sua opera omnia (e Nomadland ne è l’ennesima riprova).

 

La lente singolare che caratterizza l’occhio di Chloé offre una luce nuova alle storie trascurate e fraintese. Siamo emozionantissimi all’idea di poter lavorare con lei a questo progetto in cui verrà reinventato uno dei più iconici outsider mai stati creati”, ha affermato il presidente della Universal Pictures, Peter Cramer. In effetti non esiste un personaggio più simbolico di Dracula per ciò che concerne l’emarginazione sociale, dunque la chiave di lettura che applicherà la Zhao trova già una base molto interessante. 

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Chloé Zhao da sempre affascinata dai vampiri

La regista cinese ha dichiarato di subire da sempre il fascino delle figure vampiresche. "Sono sempre stata affascinata dai vampiri e dal concetto dell'Altro che essi incarnano. Sono così eccitata all’idea di lavorare con Donna, Peter e tutto il team della Universal per reinventare un personaggio così amato”, ha dichiarato.

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Il film per celebrare il 90esimo anniversario di Dracula di Tod Browning

Per alcuni non è chiaro se si tratti o meno del reboot di Dracula su cui fino a qualche mese fa stava lavorando la regista Karyn Kusama ma da Variety arriva la conferma che si tratterà di un progetto diverso che affianca soltanto quello prodotto da Blumhouse Productions e diretto dalla regista di Destroyer, senza in alcun modo sostituirlo.

La pellicola della Zhao uscirà in occasione del 90esimo anniversario del capolavoro risalente agli anni Trenta della Universal, il Dracula diretto da Tod Browning nel 1931 con protagonista il mitico Bela Lugosi.

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Chloé Zhao e Nomadland

La regista Zhao è ultimamente sulla bocca di tutti grazie al suo capolavoro Nomadland, uno dei film più apprezzati del 2020-21 sia da pubblico sia da critica, unanimi nel considerarlo un vero gioiellino.

E per la regista che l’ha diretto equivale a una sorta di asso nella manica, senz’altro un “asso pigliatutto” per quanto riguarda i premi: dal Leone d’Oro a Venezia al miglior film ai tanti riconoscimenti assegnati dal National Society of Film Critics (miglior film, miglior regista, miglior attrice protagonista e miglior fotografia) fino alle quattro nomination ai Golden Globes, Nomadland è uno dei titoli più promettenti di quell’annus horribilis che è stato il 2020 per tutto tranne che per un dettaglio da non sottovalutare: si tratta dell’annata in cui si è registrato il maggior numero di pellicole girate da registe donne.  

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Chloé Zhao e la post-produzione de Gli Eterni

Chloé Zhao è attualmente impegnata nella fase di post-produzione del nuovo cinecomic prodotto da Marvel e da Disney, Gli Eterni (The Eternals). Si tratta dell’adattamento cinematografico del fumetto omonimo (ideato da Jack Kirby e pubblicato per la prima volta nel 1976) che racconta la storia del gruppo di eroi sovrumani messi a titolo, creati milioni di anni fa con molteplici esperimenti effettuati da esseri cosmici chiamati i Celestiali. Inviati sulla Terra per proteggere gli uomini dai Devianti, anch’essi creature nate in laboratorio “da uno costola” dei Celestiali ma poi diventati i loro nemici numero uno, gli Eterni saranno i protagonisti assoluti della nuova avventura targata Marvel-Disney.


E protagonista assoluta sarà anche Angelina Jolie che vestirà i panni di Athena, affiancata da Richard Madden alias il suo compagno Ikaris. Il cast comprende anche Kumail Nanjiani e Lauren Ridloff, rispettivamente interpreti di Kingo e Makkari; Brian Tyree Henry aka Phastos e Salma Hayek nella parte di Ajak.

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Tutti i film di Chloé Zhao

Al secolo Zhao Ting ma conosciuta con lo pseudonimo di Chloé Zhao, si tratta di una delle registe più promettenti dello showbiz, molto giovane se si pensa che ha soli 38 anni.

Non solo regista ma anche sceneggiatrice, produttrice e montatrice, Chloé Zhao è classe 1982 e ha classe da vendere, passateci il calembour.
Ha esordito nel mondo della settima arte nel 2008 con il cortometraggio Post a cui sono seguiti altri tre corti, rispettivamente The Atlas Mountains (2009), Daughters (2010) e Benachin (2011).

Il suo esordio alla regia di un lungometraggio risale al 2015, anno in cui firma Songs My Brothers Taught Me. Due anni dopo torna dietro la cinepresa sul set di The Rider - Il sogno di un cowboy, presentato in anteprima a maggio 2017 al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs (in cui ha vinto il Premio Art Cinéma) e successivamente proiettato in molti festival cinematografici internazionali, tra cui Toronto International Film Festival, BFI London Film Festival e Sundance Film Festival.

Con 4 candidature agli Spirit Awards, The Rider racconta la storia di Brady Blackburn, un giovane cowboy che addestra cavalli selvaggi nella riserva di Pine Ridge, nel South Dakota, che si vedrà precipitare in un abisso esistenziale quando una rovinosa caduta lo costringerà a dire addio al rodeo, di cui era un astro nascente. Affiancato dalla sorella minore, affetta dalla sindrome di Asperger, cercherà disperatamente un nuovo posto e una nuova ragione di vita in un Paese in cui sembra difficile rinascere se il tuo destino è stato segnato.


Infine c’è Nomadland, la pellicola che narra la storia di Fern (interpretata da Frances McDormand) che a sessant’anni perde il marito e il lavoro e si ritrova così ad abbandonare la sua vecchia vita, partendo a bordo di un furgone per incominciare a viaggiare attraverso gli Stati Uniti occidentali. Un’avventura on the road che si rivelerà un viaggio iniziatico, un iter esistenziale che la cambierà totalmente, portandola a conoscere tante persone che, come lei, si sono date a una vita da nomadi moderni.

Nomadland è una pellicola in cui la tematica molto cara alla regista dell’emarginazione sociale trova terreno fertile per narrare una storia commovente, mettendo al centro un tipo di esistenza al di fuori delle convenzioni sociali, sondando così una delle tante sfaccettature di vita che vanno oltre a quella “normalità” imposta dalla società odierna.

Italian actor Fierfrancesco Favino holds the Volpi Cup (Coppa Volpi) award for Best Actor for his performance in the movie 'Padrenostro' during the awarding ceremony of the 77th annual Venice International Film Festival, in Venice, Italy, 12 September 2020. The festival runs from 02 to 12 September. ANSA/ETTORE FERRARI

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