"Zelensky e Netanyahu vengono. Tutti vengono: rispettano di nuovo il nostro Paese". Lo ha detto Donald Trump a Politico riferendosi ai prossimi appuntamenti a Mar-a-Lago, dove il presidente ucraino è atteso domenica e il premier di Israele lunedì. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ribadito che Israele "non si ritirerà mai del tutto" dalla Striscia di Gaza. L’Idf ha annunciato una serie di attacchi contro obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui depositi di armi e un complesso di addestramento
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"Zelensky e Netanyahu vengono. Tutti vengono: rispettano di nuovo il nostro Paese". Lo ha detto Donald Trump a Politico riferendosi ai prossimi appuntamenti a Mar-a-Lago, dove il presidente ucraino è atteso domenica e il premier di Israele lunedì. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ribadito che Israele "non si ritirerà mai del tutto" dalla Striscia di Gaza: resterà una significativa zona di sicurezza all’interno della Striscia, anche dopo la fase due del piano di pace, se Hamas si disarma". A Gaza la popolazione è stremata dal freddo e la tregua resta fragile. L’Idf ha annunciato una serie di attacchi contro obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui depositi di armi e un complesso di addestramento. Nel corso di un raid sul Libano meridionale, l'esercito israeliano ha fatto sapere di avere ucciso Hussein Mahmoud Marshad al-Jawhari, un capo della Forza Quds.
Gli approfondimenti:
- Piano di pace per Gaza: il testo integrale dell'accordo
- Da Oslo a Sharm el Sheik, i piani di pace degli ultimi decenni
- Chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas
- Dagli ostaggi rilasciati alle vittime, i numeri della guerra
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
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Madrid condanna "l'ingiustificabile attentato terrorista" in Israele
Il governo spagnolo ha condannato "l'ingiustificabile attentato terrorista" perpetrato ieri nel nord di Israele, nelle località di Ein Harod e a Beit Shean, dove due persone state uccise, una investita e l'altra accoltellata. Madrid ha trasmesso il suo cordoglio alle famiglie e ai parenti delle due vittime, nonché gli auspici di una rapida guarigione ai feriti. Il ministero degli Esteri in una nota fa appello a "porre fine ai cicli di violenza le cui principali vittime sono civili innocenti", mediante la urgente attuazione della soluzione dei due Stati, "un modo in cui Israele e la Palestina convivano in pace e sicurezza".
Sette milioni di finanziamenti ad Hamas, 9 arresti
Arrestati da polizia e guardia di Finanza nove persone accusate di aver finanziato Hamas per sette milioni di euro attraverso associazioni. I provvedimenti cautelari sono stati emessi nell'ambito una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. Eseguite misure cautelari nei confronti di nove indagati, destinatari tutti della custodia in carcere, e di tre associazioni.
La guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni
Il 7 ottobre del 2023 i terroristi sono penetrati nel Sud dello Stato ebraico, attaccando i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state circa 1.300.
Israele ha risposto lanciando l’operazione 'Spade di Ferro' con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un'offensiva di terra che ha portato all’invasione della Striscia, che ancora oggi è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 60mila morti. Nel corso dei mesi, il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano e all'Iran.
La guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni
Vai al contenutoCosa comportano le nuove misure israeliane per le ong a Gaza
Il governo di Benjamin Netanyahu ha imposto nuovi requisiti che rischiano di escludere le maggiori organizzazioni umanitarie da Gaza dal 2026. Come denuncia Medici senza frontiere, gli aiuti sono insufficienti, le condizioni critiche e il rischio di interrompere cure e assistenza vitali alla popolazione civile molto concreto. Il timore - ha detto a Sky Tg24 Insider la presidente di Msf Italia, Monica Minardi - è che Israele voglia "usare il controllo degli aiuti come arma genocidaria".
Cosa comportano le nuove misure israeliane per le ong a Gaza
Vai al contenutoUnifil: "L'esercito israeliano spara e ferisce un peacekeeper in Libano"
La forza di pace delle Nazioni Unite Unifil ha annunciato che l'esercito israeliano ha aperto il fuoco questa mattina nei pressi della Linea Blu, che separa il Libano da Israele e dalle alture del Golan, ferendo leggermente un peacekeeper, nel corso di due distinti incidenti avvenuti nel sud del Libano. Lo riporta The Times of Israel. Secondo la forza di pace Onu, il fuoco delle truppe dell'Idf posizionate a sud della Linea Blu ha colpito una pattuglia Unifl che stava ispezionando un posto di blocco nel villaggio di Bastarra. L'esplosione e gli spari hanno causato una lieve commozione cerebrale a un peacekeeper.
L'Unifil a Israele: "Stop ai comportamenti aggressivi"
L'Unifl, la Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano ha lanciato un nuovo appello a Israele a "cessare il comportamento aggressivo" dopo che un peacekeeper è rimasto ferito in un attacco dell'Idf nei pressi della loro posizione nel sud del Paese. Si tratta dell'ultimo incidente segnalato dalle forze di Onu nel Libano meridionale, dove l'Unifil funge da cuscinetto tra Israele e Libano e collabora con l'esercito libanese per sostenere una tregua durata un anno tra Israele e il gruppo militante Hezbollah. All'inizio di questo mese, l'Unifil aveva dichiarato che le forze israeliane avevano aperto il fuoco sulle sue forze nel Libano meridionale. Il mese scorso aveva annunciato che i soldati israeliani avevano aperto il fuoco sulle sue truppe nel sud, mentre l'esercito israeliano, da parte sua, aveva sostenuto di aver scambiato i caschi blu per persone "sospette" e di aver sparato colpi di avvertimento. A ottobre, l'Unifil ha reso noto che uno dei suoi membri era stato ferito da una granata israeliana sganciata vicino a una posizione Onu nel sud del Paese, il terzo incidente del genere in poco più di un mese. "Gli attacchi contro o in prossimità delle forze di peacekeeping costituiscono gravi violazioni della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza", ha sottolineato la forza di peacekeeping, riferendosi alla risoluzione del 2006 che ha costituito la base della tregua del novembre 2024.
Media: "Disaccordo Usa-Israele sui tempi della ricostruzione di Gaza"
Un disaccordo tra Israele e Stati Uniti sull'opportunità di iniziare la ricostruzione della Striscia di Gaza o di smilitarizzarla prima: è quanto riporta l'emittente israeliana Kan News. L'amministrazione americana è interessata a procedere con la Fase 2 del piano del presidente Trump per porre fine alla guerra già a metà del mese prossimo, e fonti israeliane affermano che l'amministrazione vuole che il passaggio avvenga simultaneamente: disarmare la Striscia e ricostruirla. Ma Israele vuole prima disarmare Hamas e smilitarizzare la Striscia, e solo dopo procedere con la fase di ricostruzione. Come parte del piano, le Idf stanno già bonificando aree a Rafah per preparare il terreno per la fase successiva, che include il trasferimento della popolazione nei quartieri che saranno costruiti, senza le Idf e senza Hamas, a Rafah. Il piano americano prevede inizialmente lo schieramento di case mobili, ma in seguito anche nuove costruzioni. Tuttavia, ci sono significativi punti interrogativi riguardo alla costituzione della forza multinazionale che dovrebbe operare nella Striscia, incluso il coinvolgimento turco. Secondo una fonte vicina alla vicenda, sia l'Italia che l'Indonesia hanno concordato di inviare soldati nella forza, che opererà secondo un mandato simile a quello dell'Unifil.