Kiev ha risposto a piano Usa. Trump: leader europei ci hanno chiesto incontro con Zelensky
La nuova bozza del piano di pace è stato aggiornato dopo le consultazioni con Germania, Francia e Uk, i cui leader oggi hanno parlato al telefono con il presidente Usa. Nel fine settimana potrebbe esserci un vertice Ue-Usa-Ucraina. "Gli Usa non vogliono perdere tempo", avverte il tycoon. Mosca continua a infierire sulle divisioni dell'Occidente: 'Risponderemo alla truppe europee in Ucraina'. In Italia, la Lega frena sul nuovo decreto per le armi a Kiev. Conte: "L'Europa ha fallito, sull'Ucraina tratti solo Trump"
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Il futuro dell'Ucraina nella nuova bozza del piano di pace che Kiev ha inviato agli Usa. Un documento aggiornato dopo giorni di consultazioni con Germania, Francia e Regno Unito i cui leader oggi hanno parlato al telefono con Trump. La bozza prevede proposte sui nodi critici come il Donbass e la centrale di Zaporizhia. Nel fine settimana potrebbe esserci un vertice Ue-Usa-Ucraina: 'gli europei lo vogliono -dice Trump- ma prenderemo una decisione in base alle modifiche' del piano. 'Gli Usa non vogliono perdere tempo', avverte. Mosca continua a infierire sulle divisioni dell'Occidente: 'Trump è in linea con noi, l'unico a capire la guerra. Risponderemo alla truppe europee in Ucraina'. In Italia, la Lega frena sul nuovo decreto per le armi a Kiev: 'Meglio aspettare il negoziato', dice il capogruppo Romeo. Mentre Conte divide il campo largo: 'L'Europa ha fallito, sull'Ucraina tratti solo Trump'. I riformisti dem incalzano Schlein e attaccano: 'Parla come Vannacci'.
Gli approfondimenti:
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Gas Ucraina, impianti al collasso e rischio di inverno al gelo: come cambiano le forniture
Alle porte del quarto inverno dall’inizio dell’invasione russa su larga scala, nel febbraio 2022, l’Ucraina rischia di dover fare i conti, oltre che con l'inasprimento dei combattimenti, anche con l’incognita freddo. Gli attacchi sferrati da Mosca sulle infrastrutture energetiche hanno messo in ginocchio gli impianti di estrazione del gas necessari per garantire il riscaldamento di abitazioni e fabbriche. Ecco in che modo Kiev prova a correre ai ripari
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Vai al contenutoGuerra Ucraina, la vittoria della Russia non è scontata. Cosa dicono le mappe
I negoziati per arrivare alla fine della guerra in Ucraina proseguono. Faticosamente, ma proseguono. La Russia sta cercando di spingere Kiev ad accettare le proprie condizioni – dall’annessione dei territori come Donbass e Kherson alla rinuncia ai piani per entrare nella Nato – facendo leva sul fatto che comunque non riuscirebbe mai a vincere. La realtà sul campo di battaglia, tuttavia, sembra indicare uno scenario diverso, anche se per proseguire, va detto, l'Ucraina ha bisogno di costante supporto esterno.
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Vai al contenutoLega: stop armi a Kiev. Conte: su Ucraina tratti solo Usa
Perché Putin vuole prendersi il Donbas ucraino?
Guerra in Ucraina e aiuti a Kiev, ecco quanto ha speso l’Italia e cosa chiede l’Ue. I dati
Si è riacceso il dibattito riguardo agli aiuti militari da inviare a Kiev. Il nostro Paese, dall’inizio della guerra russa, ha dato all’Ucraina in armi un paio di miliardi scarsi: si tratta di 28 euro pro capite di aiuti militari, contro ad esempio i 1.526 euro pro capite della Danimarca. La richiesta dell’Ue per il 2026 è molto più alta e dove trovare i fondi resta un rebus che accomuna tutta l’Europa. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24, nella puntata del 2 dicembre
Guerra in Ucraina, ecco quanto ha speso l’Italia e cosa chiede l’Ue
Vai al contenutoAxios: "Kiev ha dato risposta al piano di pace Usa" (2)
Secondo quanto riportato dai funzionari, il consigliere per la sicurezza nazionale e capo negoziatore di Zelensky, Rustem Umerov, ha inviato la risposta ucraina a Jared Kushner, consigliere e genero di Trump. Un funzionario ucraino - riporta Axios - ha affermato che la risposta include commenti e proposte di modifica "per rendere il tutto fattibile". Gli ucraini hanno inviato la loro risposta agli Stati Uniti dopo diversi giorni di consultazioni con i loro alleati europei, principalmente con gli E3 (Francia, Germania e Regno Unito). Il funzionario ucraino ha affermato che la risposta ucraina include nuove idee su come risolvere punti critici come il territorio e la centrale nucleare di Zaporizhia.
Trump: "Europei vogliono un incontro con noi e Zelensky nel fine settimana"
"Gli europei vogliono un incontro con noi e Zelensky nel fine settimana in Europa", "prenderemo una decisione in base a ciò con cui torneranno": lo ha detto Donald Trump rispondendo ai reporter durante una riunione con un gruppo di imprenditori.
Ucraina, Trump: "Corruzione su vasta scala e non elezioni"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha criticato il leader ucraino Volodymyr Zelensky, parlando di "corruzione in corso su vasta scala" e chiesto ai giornalisti perché non si tengano in Ucraina elezioni da molto tempo.
Trump contro l’Europa: "Rischia cancellazione". Ue replica: "Decidiamo noi nostre regole"
È bufera sulle parole dedicate all’Europa nel documento che contiene la nuova National Security Strategy degli Stati Uniti: il presidente Donald Trump scarica il Vecchio Continente e avverte che, se non cambia, rischia la "reale prospettiva di cancellazione della sua civiltà".
Trump: 'Europa sarà cancellata'. Ue: 'Decidiamo noi nostre regole'
Vai al contenutoKiev ha inviato agli Usa un piano aggiornato per la pace
L'Ucraina ha inviato a Washington un piano aggiornato per porre fine alla guerra con la Russia. Lo hanno riferito all'AFP due funzionari ucraini informati sulla questione. Kiev ha "già inviato" la bozza aggiornata agli Stati Uniti, ha detto un alto funzionario in merito al piano, senza fornire dettagli sul suo contenuto.
Trump: "Gli Usa non vogliono perdere il loro tempo con l'Ucraina"
Gli Usa "non vogliono perdere il loro tempo" sull'Ucraina: lo ha detto Donald Trump rispondendo ai reporter durante una riunione con un gruppo di imprenditori.
Trump: "Con leader europei parole piuttosto forti"
Trump ha detto di aver avuto "parole piuttosto forti" con i leader europei sull'Ucraina.
Axios: "Kiev ha dato risposta al piano di pace Usa"
Axios rivela che oggi l'Ucraina ha fornito agli Usa la sua risposta all'ultima bozza del piano di pace degli usa.
Zelensky: "Ho coinvolto il Parlamento sull'ipotesi di elezioni"
Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato nel suo discorso serale di aver discusso con il parlamento ucraino la possibilità di indire elezioni e ora attende che i deputati "gli offrano la loro visione". "Se i nostri partner, compreso il nostro partner chiave a Washington, parlano così tanto e in modo così specifico delle elezioni in Ucraina - elezioni sotto la legge marziale - allora dobbiamo fornire risposte legali ucraine a ogni domanda e a ogni dubbio ", ha affermato Zelensky aggiungendo che si aspetta proposte dai deputati in merito alla loro visione su questa questione. Tenere elezioni sotto la legge marziale non è facile - ha aggiunto - "la pressione su questo tema non è sicuramente ciò di cui abbiamo bisogno".
Zelensky: "Questa settimana potrebbe portare novità per fine spargimento sangue"
"Questa settimana potrebbe portare novità per tutti noi e per porre fine allo spargimento di sangue". A scriverlo, sui social, dando al contempo notizia della nuova riunione della Coalizione dei volenterosi, è stato il leader ucraino Volodymyr Zelensky. "Crediamo che la pace non abbia alternative, e le questioni chiave sono come costringere la Russia a fermare le uccisioni e cosa, nello specifico, la dissuaderà da una terza invasione", ha scritto Zelensky.
Zelensky ha ribadito che l'Ucraina sta lavorando a un documento quadro di 20 punti che potrebbe stabilire i parametri per porre fine alla guerra. Ha affermato che il suo paese intende consegnare presto questo documento agli Stati Uniti.
Vertice Zelensky-Meloni, Palazzo Chigi: “Condivisi prossimi passi verso una pace giusta”
“Nel corso dell'incontro, i due leader hanno analizzato lo stato di avanzamento del processo negoziale e condiviso i prossimi passi da compiere per il raggiungimento di una pace giusta e duratura per l'Ucraina”, ha fatto sapere Palazzo Chigi. La premier e il presidente ucraino hanno "ricordato l'importanza dell'unità di vedute tra partner europei e americani e del contributo europeo a soluzioni che avranno ripercussioni sulla sicurezza del continente"
Vertice Zelensky-Meloni, P.Chigi: condivisi prossimi passi verso pace
Vai al contenutoSondaggio, il 51% degli italiani non crede alle nuove trattative sulla guerra in Ucraina
Secondo l’ultima rilevazione di YouTrend per Sky TG24, solo il 9% degli intervistati si aspetta un accordo di pace duraturo tra Kiev e Mosca. Il 17% ipotizza una tregua temporanea e il 10% teme un’escalation su scala più ampia. Inoltre, il 38% interromperebbe l’aiuto militare e finanziario, assumendo un atteggiamento neutrale
Ucraina, 51% degli italiani non crede alle nuove trattative
Vai al contenutoUcraina, dalle garanzie di sicurezza alla ricostruzione: cosa prevede il piano di pace
L'Ucraina una nazione sovrana, con i suoi confini protetti da garanzie di sicurezza internazionali, parte dell'Unione Europea e impegnata a ricostruire la propria economia grazie a grandi investimenti degli Stati Uniti e dell'Europa. È questo il tipo di accordo per porre fine alla guerra in Ucraina che sembra essere più vicino secondo l'esperto e opinionista del The Washington Post David Ignatius, che cita come fonti funzionari americani, ucraini ed europei. Il pacchetto negoziale, secondo una delle fonti, comprende tre documenti: il piano di pace, le garanzie di sicurezza e un piano di ripresa economica.
Ucraina, cosa prevede il piano di pace in discussione
Vai al contenutoZelensky: "Mai così alta dipendenza russa dalla Cina"
"Oggi è stato pubblicato un rapporto del capo del Servizio di Intelligence Estero dell'Ucraina, che ha incluso anche la situazione economica del nemico e la crescente dipendenza dei russi dalla Cina", scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Nella storia russa, nessuno ha mai ceduto cosi' tanto la propria sovranità a favore della Cina o di qualsiasi altra nazione più forte, ed è fenomenale quanto Putin stia pagando solo per non porre fine a questa guerra. Ma il mondo ha ancora abbastanza potere per porre fine a questa guerra, per costringere la Russia a farlo. La pace è necessaria. Voglio ringraziare tutti coloro che stanno aiutando".
Israele convoca l'ambasciatore ucraino
Il Ministero degli Esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore ucraino Yevgen Kornichuk in merito alle recenti dichiarazioni in cui quest'ultimo ha criticato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu per aver mantenuto le relazioni con il Presidente russo Vladimir Putin.
In un'intervista rilasciata questa settimana al sito web di notizie Ynet, l'ambasciatore si è detto sorpreso dalle dichiarazioni rilasciate dal Primo Ministro al Parlamento israeliano in merito al suo "rapporto personale" con Putin, con il quale ha parlato "regolarmente" per perseguire gli "interessi vitali" di Israele.
Kornichuk si è detto molto sorpreso, "soprattutto considerando le sofferenze patite da Israele il 7 ottobre", e lo ha esortato a "stare dalla parte giusta e morale della storia". Dichiarazioni che Israele considera "totalmente inaccettabili" e che ignorano - è stato detto al rappresentante diplomatico - completamente la diplomazia e "la chiara posizione di Israele" riguardo alla guerra in Ucraina, il suo sostegno, dimostrato dalla visita a Kiev di alti funzionari governativi.
Zelensky: "Ogni giorni è importante negli sforzi di pace, il ritmo è veloce"
"Ho parlato con il Presidente della Finlandia, il nostro coordinamento con Alexander Stubb è praticamente quotidiano. Sono grato per la seria attenzione alle questioni di sicurezza e per gli sforzi per avvicinare la pace. Ogni giorno è importante, perché aggiunge nuovi elementi al nostro lavoro congiunto con gli Stati Uniti, l'Europa e i nostri amici del G7. Il ritmo è molto veloce, ci sono molte buone idee e dobbiamo garantire che la pace che raggiungeremo sia davvero duratura". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Zelensky: "Con Bessent e Kushner prima riunione sul documento per la ricostruzione"
"Insieme al nostro team, ho avuto una discussione produttiva con la parte americana - (il segretario al Tesoro) Scott Bessent, (il consigliere di Trump) Jared Kushner e (l'ad di BlackRock) Larry Fink. In effetti, questo potrebbe essere considerato il primo incontro del gruppo che lavorerà a un documento riguardante la ricostruzione e la ripresa economica dell'Ucraina". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Abbiamo discusso gli elementi chiave per la ripresa, i vari meccanismi e le visioni per la ricostruzione. Ci sono molte idee che, con il giusto approccio, potrebbero avere successo in Ucraina. Abbiamo anche aggiornato le nostre riflessioni sui 20 punti del documento quadro per porre fine alla guerra. È la sicurezza complessiva a determinare la sicurezza economica e a sostenere un ambiente imprenditoriale sicuro. Abbiamo anche concordato i prossimi contatti tra i nostri team. Come sempre, non ci saranno ritardi da parte nostra. Stiamo lavorando per ottenere risultati. Ringrazio il Presidente Trump e il suo team per il loro lavoro sostanziale e il loro supporto".
Media: "Sui droni in Germania una traccia porta alle navi russe"
Sono circa 2.000 i droni che hanno sorvolato la Germania quest'anno, secondo le stime dell'Anticrimine federale. Lo scrivono Bild e Welt in un'inchiesta che rivela una "traccia" che porterebbe alle navi russe. Una squadra di reporter di Bild, Welt e Axel Springer Academy ha analizzato documenti dell'intelligence. "Per la prima volta è possibile individuare modelli ricorrenti negli obiettivi dei droni, negli orari di sorvolo e nelle aree regionali di maggiore concentrazione - scrivono - E vi sono indizi che dimostrano una correlazione tra i sorvoli dei droni e i movimenti di navi mercantili con chiari collegamenti con la Russia".
Premier Belgio: "Pronti alle vie legali contro l'uso degli asset russi"
Il primo ministro Bart De Wever ha avvertito che il Belgio non esclude ricorsi legali se costretto ad accettare l'utilizzo dell'articolo 122 del Trattato, con una decisione Ue a maggioranza qualificata e non all'unanimità, per finanziare il prestito di riparazione all'Ucraina basato sugli asset sovrani russi. Lo riporta Belga. Il ricorso a tale articolo 'si avvicina a una misura sanzionatoria', ha detto, e per questo dovrebbe richiedere l'unanimità. Ha ribadito la volontà di trovare una soluzione che consenta di continuare il sostegno finanziario a Kiev, cercando alternative ai beni russi in gran parte in Belgio su conti Euroclear.
Zelensky: "Le elezioni sono una questione che riguarda gli ucraini"
Il presidente dell'Ucraina ha respinto le accuse di Donald Trump secondo cui starebbe usando la guerra come scusa per aggrapparsi al potere. Le elezioni sono "una questione che riguarda il popolo ucraino, non quelli di altri Stati, con tutto il rispetto per i nostri partner". La costituzione ucraina vieta lo svolgimento di elezioni in tempo di guerra. Tuttavia, Zelensky ha promesso di esplorare le possibilità di indire un voto nei prossimi mesi. "Dato che questa domanda viene sollevata oggi dal presidente degli Stati Uniti d'America e dai nostri partner, risponderò molto brevemente: guardate, sono pronto per le elezioni", ha affermato martedì.
Ucraina, premier Belgio: "Ci sono alternative ad asset russi" (2)
"Se riusciamo a garantire queste tre condizioni entro il 18 dicembre (data del prossimo vertice europeo) - ha continuato De Wever - potremmo dare la nostra approvazione. Non è nel Dna del Belgio giocare la stessa partita dell'Ungheria in Europa. Ma rimango scettico. Questo vuol dire molto lavoro da svolgere in una sola settimana. Quindi continuo a sostenere un'altra soluzione".
Il prestito di riparazione si baserebbe sull'articolo 122 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. Questa disposizione consente all'Unione di fornire assistenza finanziaria a uno Stato membro in circostanze eccezionali a maggioranza qualificata, e non all'unanimità. Tuttavia, per il primo ministro, non vi è dubbio che questo utilizzo di beni russi costituisca una sanzione e che, pertanto, richiede l'unanimità.
Inoltre, l'Ucraina non è membro dell'Unione. E se l'articolo 122 venisse invocato per giustificare il prestito di riparazione, potrebbe essere invocato anche per altre misure, ha inoltre osservato De Wever. Interrogato a margine della sessione parlamentare, il primo ministro belga non ha escluso un'azione legale, qualora il Belgio fosse costretto ad accettare una soluzione.
Ucraina, premier Belgio: "Ci sono alternative ad asset russi"
Il primo ministro del Belgio Bart De Wever ha ribadito oggi il suo impegno a trovare una soluzione per mantenere il sostegno finanziario europeo all'Ucraina. Secondo lui, esistono alternative al prestito di riparazione che l'Ue intende finanziare utilizzando beni sovrani russi detenuti in Europa, principalmente in Belgio nei conti di Euroclear, il colosso della compensazione che ha sede a Bruxelles.
Il capo del governo federale ha discusso la questione venerdì scorso con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Ha illustrato la sua posizione e i rischi che corre non solo il Belgio, ma l'intera Unione, derivanti dall'utilizzo di asset sovrani russi, e le tre condizioni minime che il Belgio dovrebbe soddisfare affinché accetti.
"Il Belgio è ancora un Paese che vuole raggiungere una soluzione a livello europeo, e una buona soluzione. Non credo che questa sia la soluzione giusta. Se un gran numero di Paesi vuole procedere con questo prestito di risanamento, venerdì ho chiaramente detto alla signora von der Leyen e al signor Merz che c'erano tre condizioni cruciali", ha spiegato il primo ministro ad una commissione parlamentare.
Russia, quattro raffinerie in India hanno aumentato acquisto petrolio
Quattro delle sette principali raffinerie in India hanno aumentato i loro acquisti di petrolio russo scontato da fornitori non sottoposti a sanzioni, ha reso noto Bloomberg pochi giorni dopo la conclusione della visita di Vladimir Putin a Nuova Delhi. Le raffinerie di stato Indian Oil Corp. e Bharat Petroleum Corp. hanno acquistato 10 cargo di petrolio non sanzionato negli ultimi giorni, petrolio che sarà consegnato nelle prossime settimane, mentre Hindustan Petroleum Corp. ha sottoscritto impegni per l'acquisto di greggio russo per gennaio. Nayara Energy ha continuato a trattare petrolio russo. Le quattro aziende importano il 60 per cento del petrolio acquistato dall'India.
Media: "Lunedì nuovo vertice dei Volenterosi a Berlino"
I leader europei, una settimana dopo l'ultimo vertice di Londra, potrebbero rivedersi lunedì a Berlino per colloqui sull'Ucraina. Lo riporta il Guardian. La notizia non è confermata da fonti ufficiali, aggiunge il quotidiano.
Eliseo: "Macron, Starmer e Merz hanno sentito Trump" (2)
"I leader hanno discusso le ultime novita' sui colloqui di pace in corso guidati dagli Stati Uniti , accogliendo con favore i loro sforzi per raggiungere una pace giusta e duratura per l'Ucraina e per porre fine alle uccisioni", fanno sapere l'Eliseo e Downing street. "I lavori intensivi sul piano di pace proseguono e proseguiranno nei prossimi giorni". Macron, Merz e Starmer, "hanno convenuto che questo e' un momento critico per l'Ucraina, il suo popolo e per la sicurezza condivisa nella regione euro-atlantica", conclude la nota.
Zelensky: "Ci sono molte buone idee, garantire che pace sia davvero duratura"
Bisogna garantire una pace duratura. A scriverlo, su X, è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Ho parlato con il Presidente della Finlandia e il nostro coordinamento con Alex Stubb è praticamente quotidiano. Sono grato per la seria attenzione alle questioni di sicurezza e per gli sforzi per avvicinare la pace. Ogni giorno è importante ora, perché aggiunge nuovi elementi al nostro lavoro congiunto con gli Stati Uniti, l'Europa e i nostri amici del G7. Il ritmo è molto veloce, ci sono molte buone idee e dobbiamo garantire che la pace che raggiungeremo sia davvero duratura", si legge.
Tajani: "Modi mi ha detto che ha lavorato per pace"
Il primo ministro indiano, Narendra Modi, nel suo incontro di oggi con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, "ha detto che ha lavorato per la pace" nel suo recente incontro con il presidente russo, Vladimir Putin. Lo ha spiegato Tajani ai cronisti a margine di un evento all'ambasciata indiana di Nuova Delhi. "L'India, avendo rapporti con la Russia, può incidere", ha osservato il vicepremier, "hanno relazioni con la Russia è questo è un fatto utile, hanno relazioni ma posizioni diverse dalla Cina".
Ucraina, Tajani: "Ho chiesto all’India di agire"
“Ho chiesto all'India di agire perché, avendo rapporti con la Russia, può sicuramente incidere” per una soluzione della guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a Nuova Delhi dopo aver incontrato il primo ministro indiano, Narendra Modi, il suo omologo Subrahmanyam Jaishankar, ed il consigliere per la Sicurezza nazionale, Ajit Doval. “Loro mi hanno detto che durante l'incontro con Putin hanno parlato di pace, anche Modi mi ha detto che hanno lavorato per la pace”, ha proseguito Tajani, ribadendo di aver ricevuto rassicurazioni in tal senso. “Anche perché hanno relazioni con la Russia e questo è un fatto utile perché hanno relazioni, ma hanno posizioni diverse dalla Cina. Quindi è importante che abbiano spinto Putin a trovare un accordo”, ha scandito il titolare della Farnesina.
Ucraina, dalle garanzie di sicurezza alla ricostruzione: cosa prevede il piano di pace
L'Ucraina una nazione sovrana, con i suoi confini protetti da garanzie di sicurezza internazionali, parte dell'Unione Europea e impegnata a ricostruire la propria economia grazie a grandi investimenti degli Stati Uniti e dell'Europa. È questo il tipo di accordo per porre fine alla guerra in Ucraina che sembra essere più vicino secondo l'esperto e opinionista del The Washington Post David Ignatius, che cita come fonti funzionari americani, ucraini ed europei. Il pacchetto negoziale, secondo una delle fonti, comprende tre documenti: il piano di pace, le garanzie di sicurezza e un piano di ripresa economica.
Ucraina, cosa prevede il piano di pace in discussione
Vai al contenutoEliseo: "Macron, Starmer e Merz hanno sentito Trump"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico, Keir Starmer hanno avuto un colloquio con il presidente Usa sull'Ucraina "per cercare di fare progressi". Lo apprende l'AFP da fonti dell'Eliseo. La chiamata è durata 40 minuti.
Sondaggio, il 51% degli italiani non crede alle nuove trattative sulla guerra in Ucraina
Secondo l’ultima rilevazione di YouTrend per Sky TG24, solo il 9% degli intervistati si aspetta un accordo di pace duraturo tra Kiev e Mosca. Il 17% ipotizza una tregua temporanea e il 10% teme un’escalation su scala più ampia. Inoltre, il 38% interromperebbe l’aiuto militare e finanziario, assumendo un atteggiamento neutrale
Ucraina, 51% degli italiani non crede alle nuove trattative
Vai al contenutoL'alta cucina italiana a Kiev per rafforzare i legami bilaterali
Si celebra anche in Ucraina la decima edizione Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, grazie al gioco di squadra di Ambasciata, Istituto di Cultura e Ice. "Abbiamo scelto di interpretare la ricorrenza come ulteriore segno di vicinanza dell'Italia all'Ucraina, portando qui la nostra eccellenza in questo difficile momento: la cucina italiana è un potente atto sociale e affettivo che va oltre il nutrimento e trasforma il cibo in un veicolo per creare legami, esprimere amore, costruire comunità e rafforzare l'unità attraverso un rito di condivisione", ha commentato l'Ambasciatore Carlo Formosa. "La cucina italiana è un modello alimentare sano, equilibrato, sostenibile: celebriamo oggi la sua iscrizione nella Lista Unesco del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, un riconoscimento prestigioso che ci colma di orgoglio", ha aggiunto l'Ambasciatore. Protagonista assoluto degli eventi in Ucraina lo Chef Moreno Cedroni, due Stelle Michelin, fondatore del ristorante "La Madonnina del Pescatore" di Senigallia: perfetto rappresentante dello spirito dinamico e internazionale della nostra cucina, che attraverso un viaggio assai lungo e logisticamente complicato ha raggiunto Kiev, per realizzare uno show-cooking rivolto al vasto pubblico e per preparare una cena di gala dedicata a una qualificata selezione di rappresentanti istituzionali e imprenditoriali.
Zelensky: "Al lavoro sul piano, oggi con Usa parleremo solo di ricostruzione"
"Continuiamo a comunicare quotidianamente con tutti i nostri partner, praticamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per individuare misure praticabili e realistiche per porre fine alla guerra. Tutto deve essere affidabile e dignitoso per l'Ucraina. Oggi è previsto un colloquio con la parte americana in merito a un documento che descriverà in dettaglio il processo di ricostruzione e sviluppo economico dell'Ucraina dopo la guerra. Parallelamente, stiamo ultimando i lavori su 20 punti di un documento fondamentale che potrebbe definire i parametri della fine della guerra e contiamo di inviare il documento agli Stati Uniti nel prossimo futuro, dopo il nostro lavoro congiunto con la squadra del Presidente Trump e i partner in Europa". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. "Domani, il programma prevede un incontro nel formato della Coalizione dei Volenterosi, e stiamo lavorando in modo molto produttivo per garantire la sicurezza futura e impedire una nuova aggressione russa. La settimana potrebbe portare novità per tutti noi e porre fine allo spargimento di sangue. Partiamo dal presupposto che la pace non ha alternative e le questioni chiave sono come costringere la Russia a fermare le uccisioni e cosa, nello specifico, la dissuaderà da una terza invasione. Grazie a tutti coloro che sono con l'Ucraina!" conclude Zelensky.
Zelensky conferma call Volenterosi domani: "Lavoriamo per sicurezza futura"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato la nuova riunione della coalizione dei Volenterosi prevista per domani. "Stiamo lavorando in modo molto produttivo per garantire la sicurezza futura e impedire il ripetersi dell'aggressione russa - ha scritto su X - Questa settimana potrebbe portare novità per tutti noi e porre fine allo spargimento di sangue. Crediamo che la pace non abbia alternative e che le questioni chiave siano come costringere la Russia a fermare le uccisioni e cosa possa dissuaderla concretamente da una terza invasione".
Zelensky: "Nuovi colloqui con Usa su piano di pace in prossime ore"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che sono in programma per la giornata odierna colloqui con gli Stati Uniti "in merito a un documento che illustrerà in dettaglio il processo di ricostruzione post-bellica e lo sviluppo economico dell’Ucraina".
"Parallelamente - ha aggiunto su X - stiamo completando il lavoro sui 20 punti di un documento fondamentale, che potrebbe definire i parametri per porre fine alla guerra. Prevediamo di consegnarlo agli Stati Uniti nel prossimo futuro, a seguito della collaborazione con il team del presidente Trump e i partner europei".
Zelensky, oggi colloquio con Usa. Ancora a lavoro su piano
Oggi è in programma un colloquio tra Ucraina e Stati Uniti "su un documento che descriverà in dettaglio il processo di ricostruzione e sviluppo economico dell'Ucraina dopo la guerra". Lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo allo stesso tempo che la risposta di Kiev al piano americano non è ancora pronta. "Stiamo ultimando i lavori sui 20 punti di un documento fondamentale che può determinare i parametri per porre fine alla guerra", si legge nel messaggio del leader di Kiev, "prevediamo di trasferire il documento agli Stati Uniti nel prossimo futuro, dopo il nostro lavoro congiunto con la squadra del presidente Trump e i partner in Europa". Domani è in programma un incontro nel formato della Coalizione dei Volenterosi e "stiamo lavorando in modo molto produttivo per garantire la sicurezza futura e prevenire il ripetersi dell'aggressione russa", ha sottolineato Zelensky auspicando che "questa settimana possa portare novità per tutti noi e porre fine allo spargimento di sangue".
Fonti: "In Ue c'è una chiara maggioranza a favore del prestito di riparazione a Kiev"
Una 'chiara maggioranza' dei Paesi Ue è orientata al sostegno all'Ucraina sul modello del prestito di Riparazione con l'uso degli asset russi immobilizzati dalle sanzioni eventuali alternative di finanziamento a Kiev non sono state finora discusse in modo sostanziale. E' quanto si apprende a Bruxelles. Una scelta politica il 18 dicembre sarà decisiva per stabilire su quale architettura lavorare nelle settimane successive, aprendo però la strada a un lungo ciclo di negoziati tecnici: anche in caso di accordo al summit europeo del 18-19 dicembre, il nuovo schema non potrà comunque essere operativo dal primo gennaio, da quanto emerge. Una attuazione richiederà tempo, poiché la trasposizione nazionale sarà diversa in ogni Stato membro e in molti casi richiederà interventi legislativi nei Parlamenti nazionali. La Commissione stessa non si attende una messa a terra rapida e prevede un lavoro complesso, ben oltre poche riunioni tecniche o del comitato permanente degli ambasciatori, si apprende poi. Per evitare vuoti di finanziamento, i partner del G7, insieme alla Commissione e al Fondo monetario internazionale, starebbero lavorando a una soluzione ponte per garantire all'Ucraina la copertura finanziaria necessaria già nel primo trimestre 2026, in particolare per il sostegno militare. L'obiettivo è assicurare a Kiev certezza e continuità anche per il 2027, mentre l'Ue definisce i dettagli del nuovo meccanismo. Le capitali saranno chiamate a chiarire, già al Consiglio europeo del 18 dicembre, il grado di avanzamento del lavoro con il G7 sulle possibili opzioni-ponte.
Zelensky avverte: "Pechino intensifica cooperazione con Mosca"
"Registriamo una tendenza crescente alla de-sovranizzazione di parti del territorio russo a favore della Cina". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citando un rapporto del capo dell’Intelligence estera, Oleh Ivashchenko, secondo cui Pechino sta rafforzando la propria cooperazione con Mosca "anche nel settore militare-industriale". Il documento, ha spiegato Zelensky su X, contiene "molti dettagli sulla situazione di politica estera attorno all’Ucraina e sulla situazione economica della Russia", inclusa la crescente dipendenza di Mosca "dagli investimenti, dalle tecnologie e dalle priorità politiche cinesi". Per questo motivo il presidente ha incaricato i servizi di intelligence "di monitorare in modo più sostanziale la cooperazione tra Mosca e Pechino, in tutti gli aspetti che riguardano gli interessi dell’Ucraina e dei nostri partner in Europa e negli Stati Uniti".
Zelensky ha aggiunto che Ivashchenko ha segnalato nuove campagne politiche lanciate dalla Russia "mirate a destabilizzare l’Ucraina", assicurando che Kiev "contrasterà e bloccherà tutte le attività di chi assiste il nemico". Il rapporto fa inoltre riferimento al lavoro dei servizi per il rimpatrio dei bambini ucraini deportati e per gli scambi di prigionieri. L’allarme di Kiev giunge mentre la Cina ha confermato di aver svolto la scorsa settimana una terza tornata di esercitazioni militari congiunte con la Russia, sottolineando che le manovre antimissile "non erano legate all’attuale situazione internazionale né dirette contro terzi".
Ucraina, no decreto armi a Kiev in odg pre-consiglio dei ministri
Nessun decreto sulla fornitura di armi a Kiev nell'odg del pre-consiglio dei ministri, convocato per le 13 di oggi, in vista della riunione a Palazzo Chigi di domani, giovedì 11 dicembre. Nel testo di convocazione, previsti quattro punti da affrontare, tra cui il ddl di ratifica dell'accordo tra il con l'Albania "in materia di cooperazione strategica nei settori dell'assistenza sanitaria, dell'energia, dell'ambiente, della sicurezza e migrazioni, dell'educazione, dell'innovazione, della diaspora, della trasformazione economica e della crescita intelligente".
Starmer: "Europa più forte e più unita nel sostegno all'Ucraina"
"Quel che vedo io oggi è un'Europa più forte nel sostegno all'Ucraina e più unita nella difesa della libertà e della democrazia". La ha detto il primo ministro britannico, Keir Starmer, incalzato oggi nel Question Time del mercoledì dai banchi delle opposizioni dal leader liberaldemocratico Ed Davey su quanto affermato dal presidente americano Donald Trump a proposito della "debolezza" attribuita agli europei e sulla nuova strategia americana nel Vecchio Continente. Davey, esponente filo-europeo e anti-Trump della politica britannica, già ripetutamente critico dell'atteggiamento conciliante rinfacciato al premier laburista verso The Donald, ha attaccato sfidando sir Keir a chiamare Trump al telefono per denunciare come un'interferenza "inaccettabile" il sostegno promesso da Washington alle forze di destra europee più trumpiane. Ma su questo punto Starmer ha totalmente glissato. Così come ha rifiutato di accogliere la sollecitazione di Davey a prendere atto del fallimento attribuito alla Brexit e a rivedere la posizione del suo governo su un riavvicinamento più marcato del Regno Unito all'Ue, a partire dall'ipotesi di un ritorno "nell'unione doganale". Il primo ministro si è limitato al riguardo a rivendicare la volontà di un reset e di "relazioni più strette" con Bruxelles, ma ha aggiunto di ritenere che "non sia sensato" rimettere in discussione in questa fase gli impegni elettorali del Labour sul rifiuto a ri-aderire all'unione doganale o al mercato unico dell'Ue: una scelta che nelle sue parole rischierebbe di far saltare fra l'altro gli accordi commerciali "privilegiati" post Brexit raggiunti negli ultimi mesi dal Regno con Paesi come gli Usa o l'India.
Ft: "L'Ue verso il sì per congelare 210 miliardi di asset russi"
L'Ue vuole approvare già questa settimana, e quindi prima del summit europeo del 18-19 dicembre, una decisione per immobilizzare definitivamente fino a 210 miliardi di euro di asset sovrani russi, superando quindi il rinnovo ogni sei mesi del regime sanzionatorio. Lo riporta il Financial Times segnalando che la mossa mira a bypassare le minacce del premier ungherese Victor Orban di porre il veto sul rinnovo delle sanzioni. Per la decisione verrebbe usato l’articolo 122 del Trattato che permette di approvare misure di emergenza economica a maggioranza qualificata, non all’unanimità.
Zelensky: "Da Russia risorse e cooperazione militare con Cina"
La Russia sta pian piano cedendo le sue risorse naturali alla Cina con cui sta pero' anche rafforzando la cooperazione militare. A sostenerlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un post pubblicato su Telegram dopo una riunione con il capo del servizio di intelligence estero, Oleg Ivashchenko. "Registriamo un rafforzamento della de-sovranizzazione di parte del territorio russo a favore della Cina", ha assicurato. "Si tratta soprattutto dell'utilizzo di terre ricche di risorse naturali e della vendita di risorse alla Cina", ha spiegato. Non solo. "Notiamo che la Cina sta compiendo passi per intensificare la cooperazione con la Russia, in particolare nel settore dell'industria militare. I servizi di intelligence dei partner hanno informazioni simili", ha assicurato.
Putin riceve il presidente indonesiano
Il presidente russo Vadimir Putin ritiene promettente la cooperazione tra la Russia e l'Indonesia, sia nel settore militare che in quello energetico, e afferma che Mosca è "pronta ad estenderla" . Lo ha detto il capo del Cremlino durante un incontro a Mosca con l'omologo indonesiano Prabowo Subianto, in occasione del 75esimo anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche. "Le relazioni tra i dipartimenti militari (...) si stanno sviluppando e hanno raggiunto un livello di buona collaborazione professionale. Specialisti indonesiani si formano costantemente presso le nostre università, comprese le accademie militari", ha sottolineato il presidente russo, citato da Ria Novosti. "I legami commerciali ed economici si stanno sviluppando a un buon ritmo - ha affermato inoltre il presidente russo - con un aumento dell'interscambio del 17 per cento nei primi nove mesi di quest'anno". Putin ha inoltre sottolineato le buone prospettive di cooperazione tra Russia e Indonesia nel settore dell'energia nucleare. "So che nel vostro Paese ci sono progetti simili e, se ritenete possibile coinvolgere i nostri specialisti, siamo sempre a vostra disposizione", ha dichiarato il presidente russo, citato dall'agenzia Tass. Nel corso della visita, il presidente indonesiano ha colto l'occasione per invitare il presidente russo a visitare l'Indonesia nel 2026 o nel 2027. Il leader russo ha accettato l'invito. In precedenza, l'ambasciatore russo in Indonesia, Sergey Tolchenov, aveva riferito all'emittente Rtvi che in occasione della visita sarebbero stati firmati diversi accordi, compreso un documento sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio. Il diplomatico ha ricordato che l'8 dicembre a Mosca i ministri dell'Industria dei due Paesi, Anton Alikhanov e Agus Gumiwang Kartasasmita, hanno già sottoscritto un memorandum d'intesa sulla cooperazione nella costruzione navale e nella ricerca sull'uso sicuro dell'amianto.
Berlino: "Zelensky è legittimato dal voto, sulle elezioni decide Kiev"
"La nostra posizione è chiara e perché non ci siano dubbi posso rispondere che Volodymyr Zelensky è un presidente votato ed eletto, e ha tutte le legittimazioni. Su tutto il resto deve decidere l'Ucraina". Lo ha detto Steffen Meyer, portavoce del cancelliere tedesco, a Berlino, in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla richiesta di Donald Trump sulle nuove elezioni in Ucraina e sulla disponibilità mostrata dal leader ucraino. "Abbiamo preso atto della sua dichiarazione", ha aggiunto. Citando poi lo stesso Zelensky, ha affermato: "ci sono una serie di presupposti giuridici e politici che andranno rispettati".
A Odessa sequestrata una nave della flotta ombra russa
Una nave appartenente alla flotta "ombra" russa e' stata sequestrata nel porto commerciale di Odessa, secondo quanto riferito dal Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (Sbu). Secondo l'Sbu, la nave il cui nome non e' stato reso noto e' arrivata a Odessa battente bandiera di un Paese africano ed e' stata usata per trasportare illegalmente prodotti agricoli ucraini dalla Crimea annessa. Al momento del fermo, a bordo c'erano il capitano e 16 membri dell'equipaggio, in possesso di passaporti di "diversi Paesi del Medio Oriente". L'Sbu ha stabilito che la nave ha trasportato illegalmente quasi 7.000 tonnellate di esportazioni di grano russo dalla Crimea annessa al Nord Africa. Prima dell'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, l'imbarcazione aveva "attraccato a Sebastopoli almeno sette volte" per questo scopo. Durante una perquisizione, gli ufficiali dell'Sbu hanno trovato a bordo piani di viaggio, carte pilota e altro materiale che, secondo l'agenzia di intelligence, prova "attivita' illegali nei porti dei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina". Il Servizio di sicurezza ucraino ha avviato un procedimento penale ai sensi degli articoli del Codice penale dell'Ucraina per finanziamento di azioni volte a prendere il potere o modificare i confini statali, tradimento, violazione delle attuali normative sui trasporti e violazione delle procedure di ingresso nel territorio temporaneamente occupato dell'Ucraina, come riportano le agenzie ucraine.
Media: "Le aziende Ucraine hanno citato la Russia per 8 miliardi di danni di guerra"
Le aziende ucraine delle regioni in prima linea hanno citato in giudizio la Russia 311 volte e hanno ottenuto sentenze a loro favore, con un risarcimento totale di 386 miliardi di grivne (circa 9,1 miliardi di dollari, circa 8 miliardi di euro). Lo scrive Ukrainska Pravda che cita dati di Opendatabot, una piattaforma ucraina che aggrega dati governativi ufficiali provenienti da vari registri statali. Dall'inizio dell'invasione su vasta scala, i tribunali ucraini hanno emesso 639 sentenze in tutto il paese. L'85% ha concesso la piena soddisfazione delle richieste, con solo tre richieste di aziende respinte.
Lagarde: "Ultima soluzione elaborata è la migliore"
L'ultima versione della proposta dell'Unione Europea per sostenere finanziariamente l'Ucraina e' la piu' vicina a essere conforme al diritto internazionale: lo ha dichiarato la Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde. I leader dell'UE dibattono da mesi su come utilizzare i beni russi immobilizzati per finanziare l'Ucraina, nel rispetto del diritto internazionale che ne vieta la confisca diretta. La maggior parte dei leader intende mettere a frutto circa 210 miliardi di euro (244 miliardi di dollari) di beni sovrani russi immobilizzati in Europa, ma cio' richiedera' probabilmente alcune garanzie al Belgio, dove e' detenuta la maggior parte dei fondi. "Il piano che e' stato messo in atto e che sara' discusso alla prossima riunione del Consiglio Europeo e'... la cosa piu' vicina che abbia mai visto a qualcosa che sia conforme ai principi del diritto internazionale", ha dichiarato Lagarde in un evento del Financial Times. "E' nostro dovere, come europei, continuare a sostenere, difendere e agire a favore dell'Ucraina", ha aggiunto Lagarde.
Magi: "Affermazioni di Conte su Trump e Ue sono inaccettabili e irresponsabili"
"Le affermazioni di Giuseppe Conte, che vuole lasciare fare a Trump, sono inaccettabili e irresponsabili: non è vero che l'Europa ha puntato sulla vittoria, non si tratta di una scommessa sull'esito di una partita di calcio, ma di sostenere la resistenza di un paese ai confini dell'Unione europea invaso militarmente da una potenza come la Russia. Non riguarda solo l'Ucriana, ma il futuro della sicurezza dell'intera Europa". Lo ha detto il Segretario di +Europa, Riccardo Magi intervenendo a L'Aria Che Tira su La7. "Per quanto riguarda la valutazione politica sull'Europa, e mi pare che quella di Conte si avvicini a quella di Trump, dobbiamo dire le cose come stanno: l'Europa politica non esiste e non può decidere quello su cui non ha sovranità. Quello che sta accadendo, con questo attacco inedito dell'amministrazione Trump all'Europa, segna uno spartiacque: gli europei - ha sottolineato Magi - dovrebbero prendere in mano il proprio destino e fare un salto verso più Europa, con un'integrazione politica maggiore a partire dalla politica di difesa che significa politica estera comune. Da questo punto di vista, i nazionalisti sono a un cortocircuito, perché dicono che l'Europa non funziona, è debole e non decide, ma allo stresso tempo vogliono che continui a non decidere, e così Meloni si tiene il diritto di veto in Consiglio europeo per poter continuare a dire che l'Europa non funziona, è debole e - ha concluso Magi - non decide".
Rete ong: "Da oligarchi russi arbitrati per 53 miliardi in Europa contro le sanzioni"
Ci sono già arbitrati per oltre 53 miliardi in Europa di oligarchi o aziende colpite dalle sanzioni alla Russia. Lo denuncia la European Trade Justice Coalition (Etjc), rete europea di ong e gruppi della società civile di monitoraggio sulle politiche commerciali Ue. L'Etjc sottolinea le storture del meccanismo per la risoluzione delle controversie tra investitori e Stati, che consente a investitori stranieri di rivolgersi al tribunale arbitrale internazionale e non a tribunali nazionali. L'invito è di abolire i trattati che lo prevedono, ricordando che la Corte di giustizia Ue li ha giudicato incompatibili con le sanzioni Ue. La coalizione Etjc segnala che oltre la metà dei 28 ricorsi è stata avviata o annunciata formalmente nel 2025, in molti casi tramite società registrate in Paesi Ue come Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria o Regno Unito. L'obiettivo è contestare congelamenti di beni e misure di sicurezza nazionale adottate da Kiev. Tra i casi più rilevanti citati dall'analisi figurano la richiesta di circa 13,7 miliardi di euro (16 miliardi di dollari, tutto lo studio presenta le cifre in dollari) presentata dall'oligarca russo Mikhail Fridman contro il Lussemburgo per il congelamento dei beni, e la minaccia di causa della compagnia petrolifera russa Rosneft alla Germania per la messa sotto tutela dei suoi asset per quasi 6 miliardi di euro (7 miliardi di dollari). In Belgio, quattro investitori russi hanno notificato l'intenzione di avviare arbitrati collegati ai loro fondi bloccati presso Euroclear, mentre in Francia risultano due ricorsi da parte di uomini d'affari russi sanzionati; nel Regno Unito, infine, interrogazioni parlamentari hanno rivelato un'azione legale avviata ancora da Fridman, sebbene l'importo richiesto non sia pubblico. L'analisi della European Trade Justice Coalition si concentra sui casi avviati o minacciati, cioè sugli arbitrati in corso o annunciati, e non cita arbitrati già conclusi: il dato complessivo di oltre 53 miliardi di euro (62 miliardi di dollari) riguarda dunque valori potenziali richiesti dagli investitori, non somme già assegnate o pagate dagli Stati. L'importo complessivo, segnala tra l'altro Etjc, è quasi pari all'assistenza militare che l'Ue ha fornito all'Ucraina dal 2022.
Kiev: droni russi hanno colpito sistema gas a Odessa
Il ministero dell'Energia ucraino ha fatto sapere che le sue infrastrutture energetiche sono state prese di mira da attacchi di droni russi nella regione meridionale di Odessa. "Solo nelle ultime 24 ore, abbiamo visto il nemico effettuare attacchi mirati, in particolare nella regione di Odessa, anche contro il sistema di trasporto del gas e le relative strutture", ha riferito il viceministro dell'Energia Mykola Kolisnyk, intervenendo in tv. La regione di Odessa ospita l'interconnettore Orlovka, un gasdotto fondamentale attraverso il quale l'Ucraina riceve gas attraverso la rotta transbalcanica. Oltre 50.000 persone nella regione sono rimaste senza elettricita' la scorsa settimana dopo l'attacco a un impianto energetico nella citta' di Odessa.
Ucraina: domani videoconferenza leader coalizione Volenterosi
I leader degli alleati dell'Ucraina terranno una riunione in videochiamata domani, ha dichiarato la Francia, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fa pressione su Kiev affinche' accetti un accordo che ponga fine all'invasione russa. "La riunione di domani della coalizione dei Volenterosi, copresieduta da Francia e Regno Unito, consentira' di compiere progressi sulle garanzie di sicurezza da offrire all'Ucraina e sull'importante contributo degli americani", ha dichiarato la portavoce del governo francese Maud Bregeon. L'Eliseo ha dichiarato che la riunione si terra' in videoconferenza.
Lagarde: "Sì agli eurobond per la difesa, è una questione di sopravvivenza"
Gli investimenti europei nella difesa "vanno esattamente nella giusta direzione" e meritano di essere finanziati con l'emissione congiunta di eurobond. L'apertura all'emissione di debito comune arriva dalla presidente della Bce Christine Lagarde. "Lo abbiamo fatto per il Covid, era una questione di sopravvivenza. La difesa lo è altrettanto, dunque si tratta di un'applicazione perfetta per fare un'emissione comune" di debito, ha detto Lagarde a un evento del Financial Times.
Lagarde: "Sul prestito all'Ucraina la soluzione trovata è la migliore"
"È nostro dovere continuare a sostenere e difendere l'Ucraina, e credo che lo schema che è stato preparato sia la soluzione più vicina a qualcosa che sia in linea con i principi internazionali", ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, facendo un'apertura al meccanismo per un prestito europeo all'Ucraina che fa leva sugli asset russi congelati in Europa. "Se riusciamo a spiegare la nostra posizione - ha detto Lagarde - penso che gli investitori in asset denominati in euro si renderanno conto che non si tratta di una pratica ricorrente con cui ci impossessiamo della proprietà altrui, ma di un caso eccezionale che peraltro non rimuove il titolo di proprietà della Russia su quegli asset".
A Leopoli riunione dei ministri Ue con Kos su adesione dell'Ucraina
Oggi e domani, la commissaria per l'Allargamento Marta Kos è in Ucraina per discutere dell'adesione del paese all'Ue con gli Stati membri in occasione di una riunione informale dei ministri dell'Unione. Le discussioni verteranno anche sul programma di riforme dell'Ucraina, in particolare sugli sviluppi in materia di Stato di diritto, e sugli sforzi di ricostruzione in corso sostenuti dall'UE. Questa mattina, la commissaria Marta Kos ha visitato una centrale termica insieme al viceministro dell'Energia per l'integrazione nell'Ue Olga Yukhymchuk. L'impianto è stato ripetutamente preso di mira dalla Russia e viene attualmente ripristinato con il sostegno del Fondo di sostegno energetico dell'Ucraina. Il ripristino dell'impianto è un esempio degli sforzi compiuti dall'Ue per rafforzare la resilienza energetica dell'Ucraina, dalla riparazione delle infrastrutture critiche all'espansione del teleriscaldamento, delle energie rinnovabili e degli edifici efficienti dal punto di vista energetico, garantendo che i servizi essenziali rimangano riscaldati durante l'inverno. La riunione informale dei ministri per gli Affari Ue si concluderà domani mattina e sarà seguita da una conferenza stampa.
Bonelli: "Ue sotto attacco da un nuovo ordine mondiale, Meloni e Orban fermano le riforme"
"Stiamo assistendo alla costruzione di un nuovo ordine geopolitico mondiale. Si fronteggiano blocchi antagonisti che si contrappongono: Russia, Cina e Stati Uniti. In questo scenario l'Europa continua a essere percepita come un ospite indesiderato, da mettere fuori dalla porta. È un problema enorme, perché questo nuovo ordine si sta costruendo delegittimando il diritto internazionale, con Trump che pensa di poter dettare da solo le regole. Oggi assistiamo a tentativi evidenti di ridefinire poteri e risorse: dalla Russia di Putin che, con lo scioglimento dei ghiacciai, punta a nuove rotte e allo sfruttamento delle risorse dell'Artico, fino alla centralità di Taiwan, primo esportatore di semiconduttori verso gli Stati Uniti. Per questo servirebbe un'Europa davvero unita e autorevole. La Presidente Meloni è contraria alla riforma dell'Unione Europea che supererebbe il veto e il tema dell'unanimità. È proprio l'unanimità che oggi permette a Orban di bloccare ogni passo avanti verso un'Europa più forte e unita. Lo stesso vale sul riarmo. Sento dire da esponenti del centrodestra "siamo contro le armi", sono in disaccordo su tutto, e poi la Lega ha votato per portare la spesa militare al 5% del PIL, un livello insostenibile per il nostro Paese. Significa sottrarre oltre 100 miliardi l'anno alla sanità e ai servizi essenziali. Il centrodestra vive di contraddizioni e racconta agli italiani una realtà che non esiste, mentre il Paese affronta una crisi economica e sociale profonda". Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, intervenendo ad Agorà, su Rai3.
Romeo (Lega): "Prima del decreto armi attendere l'evoluzione delle trattative"
"Sarebbe bene, vista la situazione attuale, attendere l'evoluzione delle trattative in corso sul piano di pace Usa così da poter definire un provvedimento pienamente coerente con il percorso diplomatico intrapreso e in grado di includere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina che emergeranno dal negoziato internazionale". Lo ha detto il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, interpellato da Affaritaliani.
Vannacci: "Dicono che droni russi invadono l'Ue ma non c'è una prova, è propaganda"
"Ci dicono che con i droni stanno invadendo l'Ue. Ma non li catturano mai questi droni? Non abbiamo una prova tangibile. Io dico che c'è una propaganda occidentale molto aggressiva. L'Occidente che ha i sistemi anti-droni più avanzati del mondo. Possibile che non ne abbiamo catturato uno?". Lo ha detto l'ex generale e vicesegretario della Lega Roberto Vannacci interpellato in Transatlantico. Per Vannacci, "l'alternativa" alla pace ragionevole in Ucraina è "andare a combattere e a morire per Kiev. Perché l'Ucraina non ce la fa e non serve un generale a dirlo, basta guardare gli indicatori. Solo nel 2025 sono stati 160mila i giovani che sono scappati dall'Ucraina per evitare il fronte. Cosa facciamo?".
Ucraina, Faraone: "L'Ue trovi voce unica per la pace e non per la resa"
"Tutti vogliamo che il dramma della guerra in Ucraina finisca. Su questo non ci sono dubbi. Il problema è come. E se si accumulano i proclami, le giravolte, le bozze di Trump quella che si profila per l'Ucraina non è una pace ma una resa. Una resa con tanto di regalo di Natale a Putin, che verrebbe premiato con il Donbass per aver invaso un paese sovrano". Lo dice Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva. "E' quello che chiede Salvini, sempre pronto a entusiasmarsi per tutto quello che favorisce la Russia. Ma non è questa la strada giusta. La condizione fondamentale è che l'Europa non si ritragga, come sembra auspicare il governo italiano. Al contrario bisogna nominare un inviato speciale per trattare", conclude.
Vannacci: "Il decreto Ucraina? Meglio aspettare, rischiamo che decada"
Il decreto per l'Ucraina? "Siamo in un momento topico del conflitto, secondo me dobbiamo aspettare di avere una situazione più chiara. Che cosa succederà tra qualche mese? Rischiamo di approvare un decreto che poi tra un mese decade perché la situazione è totalmente cambiata". Lo ha detto il vicesegretario della Lega ed eurodeputato Roberto Vannacci all'ANSA, in Transatlantico a Montecitorio. Vannacci si dice d'accordo dunque con quanto sostenuto in un'intervista al Foglio dal capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo secondo cui sul decreto non serve correre.
Vannacci: "Ue masochista vuole guerra ad oltranza, la pace giusta non esiste"
"L'atteggiamento dell'Ue è abbastanza masochista, è l'unica entità che sta continuando a perseverare su una guerra ad oltranza. Sembra che si possa arrivare ad una pace negoziale, che costerà sicuramente ma meno della pace di domani, e l'Ue continua a schierarsi su posizioni che potrebbero non essere accettate dalla controparte". Lo ha detto all'ANSA l'eurodeputato e vicesegretario della Lega Roberto Vannacci interpellato in Transatlantico. "Io ho il timore che la pace faccia paura a molti leader europei - ha aggiunto Vannacci - e quindi, non volendo questa pace perché rischiano la poltrona, continuano a tifare per la prosecuzione delle ostilità. Bisognerebbe lavorare insieme a Trump per raggiungere una pace negoziale. E invece l'Ue fa esattamente in contrario: mette il freno a mano a Trump e procede per garantire condizioni non accettabili in modo da proseguire con la guerra. La pace giusta non esiste, non è mai esistita nella storia dell'umanità. E' sempre esistita la pace del vincitore. Quella che si può raggiungere oggi è una pace ragionevole".
Cremlino: Putin da domani in visita in Turkmenistan
Il presidente russo Vladimir Putin visitera' Ashgabat, in Turkmenistan, da domani a venerdi' per un forum dedicato all'Anno internazionale della Pace e della fiducia, alla Giornata internazionale della Neutralita' e al 30 anniversario della neutralita' perpetua del Turkmenistan, ha annunciato l'ufficio stampa del Cremlino. Putin avra' una serie di incontri bilaterali con leader stranieri a margine del forum, ha affermato la presidenza.
Mosca: "Colpite infrastrutture energetiche e siti della Difesa"
Le forze russe hanno colpito diverse strutture a supporto delle operazioni dell'esercito ucraino, ha dichiarato il ministero della Difesa russo in una nota. "Aerei tattici, droni d'attacco, forze missilistiche e artiglieria dei gruppi di forze russe hanno colpito un impianto di difesa ucraino e impianti di rifornimento di carburante ed energia a supporto delle operazioni delle forze armate ucraine", si legge nella nota. Sono state colpite anche basi temporanee delle forze ucraine in 146 aree, ha aggiunto il ministero.
Lavrov: "L'Europa sta bloccando il processo di pace"
L'Europa sta bloccando il processo di pace in Ucraina, cercando di incoraggiare Kiev a continuare le ostilità, ha denunciato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "In generale, la tendenza è stata invariabile. L'Occidente non è unito, come dimostrano ancora una volta gli eventi degli ultimi giorni, quando il presidente Trump, in una delle sue interviste, ha valutato categoricamente le azioni dell'Europa volte a bloccare artificialmente gli accordi di risoluzione ucraini, che erano del tutto possibili da raggiungere eliminando le cause profonde, che rappresentano il principale ostacolo su tale percorso", ha dichiarato Lavrov durante intervenendo al Consiglio della Federazione, la Camera alta del Parlamento russo. "Tuttavia, l'Europa sta bloccando il processo e sta cercando di incitare in ogni modo possibile il cosiddetto leader ucraino e i membri del suo regime a continuare a combattere fino all'ultimo ucraino", ha ribadito il ministro.
Onu: "In Ucraina ci si prepara ad affrontare le festività senza elettricità e al gelo"
In Ucraina i cieli sono saturi di droni e missili e mentre la Russia intensifica i suoi attacchi contro le infrastrutture energetiche del paese e il bilancio delle vittime civili aumenta, la popolazione si prepara a trascorrere le festività nell'oscurità gelida. E' così che Joyce Msuya, dell'Ufficio Onu per gli Affari Umanitari ha descritto la situazione nel Paese nel corso di una riunione del Consiglio di Sicurezza. "Per diverse settimane, gli attacchi notturni si sono concentrati sulle reti elettriche e di riscaldamento delle principali città ucraine, a Kharkiv, Odessa e Dnipro. Ad ogni impatto, interi quartieri sono rimasti al buio, senza riscaldamento, acqua calda e elettricità. Ogni tubatura di riscaldamento o stazione di pompaggio danneggiata è probabile che causi una cascata di guasti", ha riassunto Msuya, Le unità di intervento ucraine "non riescono più a tenere il passo con l'entità dei danni". Le interruzioni possono durare fino a 18 ore, compromettendo la vita quotidiana dei residenti di intere città. A Kherson, nel sud dell'Ucraina, la parziale distruzione di una centrale di riscaldamento ha messo un intero distretto in emergenza perchè le persone possono sopravvivere un po' senza elettricità, ma non senza riscaldamento. "Senza riscaldamento, i nostri pazienti anziani peggiorano in poche ore" dicono i medici ucraini. Kayoko Gotoh, dell'Ufficio per gli Affari Politici delle Nazioni Unite, ha sottolineato davanti al Consiglio di sicurezza come il 2025 è stato uno degli anni più letali per i civili ucraini. Tra gennaio e novembre, le vittime sono aumentate del 24% rispetto al 2024. In totale, l'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha confermato la morte di 14.775 civili, inclusi 755 bambini, dall'inizio del conflitto nel febbraio 2022. Nell'interno del Paese, i siti nucleari restano sotto estrema tensione. La centrale elettrica di Zaporizhzhia sta subendo ripetuti blackout. A Chernobyl, il nuovo sarcofago ha perso le sue "funzioni primarie di sicurezza" dopo un attacco di droni a febbraio, anche se nessuna struttura portante è stata dichiarata irreparabilmente danneggiata. Dopo quasi quattro anni dall'inizio dell'invasione russa su larga scala, la resilienza dell'Ucraina, secondo l'Onu, rimane, ma ora si scontra con l'usura materiale del paese. I civili continuano a organizzarsi, a salvare i loro vicini, a mantenere scuole e cliniche il più possibile. Ma il margine si riduce ogni giorno. Kayoko Gotoh ha concluso "gli ucraini vogliono una pace giusta e duratura".
Conte: "Governo e Ue hanno fallito, lasciamo che gli Usa conducano il negoziato"
"Il governo italiano insieme ai governi europei hanno fallito puntando sulla scommessa militare della vittoria dell'Ucraina sulla Russia" a "colpi di invii di armi e di spese militari". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte a margine di una conferenza stampa alla Camera. Zelensky si fida di Meloni? "Prendo atto -ha aggiunto Conte- L'Europa è completamente disorientata, avevano solo una linea, la vittoria militare sulla Russia, hanno scommesso su questo e adesso non hanno nessuna alternativa. Quindi lasciamo che a condurre il negoziato siano gli Stati Uniti".
Mattarella: "L'Italia sostiene il rispetto dei diritti e ripudia la guerra"
"La Repubblica Italiana, in questa Giornata, rinnova il suo convinto sostegno a un ordine internazionale basato sul rispetto dei diritti umani. È un impegno che discende dalla nostra storia e dai valori scolpiti nella Costituzione: il ripudio della guerra, la promozione della giustizia, l'affermazione della solidarietà, dell'uguaglianza e della libertà. Sono gli stessi valori che hanno ispirato la costruzione europea, divenuta nel tempo uno spazio di pace e di diritti senza precedenti. Ricordare la centralità dei diritti umani non significa indulgere nella memoria del dolore, ma assumere quella memoria come guida per l'azione. È a questa responsabilità che siamo chiamati: impedire che la violenza prevalga sulle regole, affermare l'universalità dei principi che tutelano la dignità umana, affinché la Dichiarazione del 1948 non resti solo un enunciato di alti ideali ma sia concreto codice di condotta cui tutti gli Stati scelgano di conformarsi". Lo afferma Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Via libera degli ambasciatori dei 27 Ue allo stop al gas russo
Via libera dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti dei 27 - Coreper I - al nuovo RepowerEu che prevede, in più tappe, l'embargo definitivo al gas russo. Il via libera è arrivato a maggioranza vista la contrarietà di due Paesi membri, spiegano fonti europee senza specificare chi ha votato contro. Nelle settimane scorse Ungheria e Slovacchia avevano però più volte reiterato la propria opposizione alla misura. Il RePowerEu è atteso all'esame della Plenaria dell'Eurocamera a dicembre e, infine, dal sì definitivo in seno al Consiglio Ue.
Il Cremlino: "Vogliamo una pace duratura non la tregua"
La Russia punta a una pace duratura con l'Ucraina e non a una semplice tregua. A chiarirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riferisce la Tass. "Stiamo lavorando per la pace, non per una tregua," ha sottolineato, "una pace sostenibile, garantita e duratura, raggiunta attraverso la firma di documenti è una priorità assoluta".
Il Cremlino: "Le parole di Trump in linea con la nostra visione"
Il Cremlino ritiene che le recenti dichiarazioni del presidente americano Donal Trump sull'Ucraina siano "in linea" con la visione di Mosca. A ribadirlo è stato il portavoce Dmitry Peskov.
Lavrov: "Trump è l'unico occidentale che comprende le cause profonde della guerra"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è l'unico leader occidentale a mostrare di comprendere "le cause profonde" del conflitto in Ucraina, e Washington mostra impazienza per la posizione degli europei su un possibile accordo di pace. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, intervenendo al Consiglio della Federazione (il Senato russo). "Gli Stati Uniti stanno mostrando crescente impazienza - ha affermato Lavrov, citato dall'agenzia di stampa Tass -. Soprattutto il presidente Trump, che, come ho già detto, è l'unico leader occidentale il quale, subito dopo l'insediamento nel gennaio di quest'anno, ha iniziato a mostrare comprensione delle ragioni che hanno reso inevitabile la guerra in Ucraina". Tali dinamiche profonde, che secondo il ministro russo sono alla base delle "azioni ostili contro la Federazione Russa" da parte dell'Occidente, "sono state alimentate per molti anni dal predecessore (l'ex presidente degli Stati Uniti Joe) Biden e dai suoi sodali europei".
Bombardieri russi si uniscono alla pattuglia aerea cinese vicino al Giappone
Il Giappone ha inviato in volo dei jet per monitorare le forze aeree russe e cinesi impegnate in pattugliamenti congiunti in tutto il Paese, ha dichiarato il ministero della Difesa giapponese, nel contesto delle crescenti tensioni tra Tokyo e Pechino. Lo scrive Reuters sul suo sito. Due bombardieri strategici russi Tu-95 con capacità nucleare hanno volato dal Mar del Giappone verso il Mar Cinese Orientale per incontrarsi con due bombardieri cinesi H-6 e hanno effettuato un "volo congiunto a lunga distanza" nel Pacifico, ha affermato il ministero.
Ucraina, Salvini: "Non tolgo soldi alla sanità italiana per portare avanti una guerra persa"
"Questa guerra è già costata 300 miliardi di dollari, e l'anno prossimo Trump ha già detto che non metterà più soldi... solo all'Europa costerebbe 140 miliardi di euro. Non tolgo soldi alla sanità italiana per fare andare avanti una guerra che è persa". Lo ha detto Matteo Salvini parlando della guerra in Ucraina ieri sera a 4 di sera, su Rete4.
Lavrov: "Gli europei vogliono rubare i nostri asset perché non hanno più risorse"
I Paesi europei puntano a confiscare i capitali russi congelati perché non hanno più "altre risorse per finanziare la guerra" in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov parlando al Consiglio della Federazione (il Senato russo). "A parte rubare il nostro oro e le nostre riserve valutarie in violazione di ogni concepibile norma internazionale e commerciale, non hanno altra risorsa per finanziare questa guerra", ha affermato Lavrov, citato dalla Tass.
Lavrov: "Trump non revoca le sanzioni alla Russia, anzi, le inasprisce"
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervenendo al Consiglio della Federazione (il Senato russo), ha dichiarato che il presidente americano Donald Trump, non solo non ha fretta di revocare le sanzioni esistenti contro la Russia, ma, al contrario, le sta addirittura inasprendo. Il ministro russo ha ricordato l'accusa di Trump al suo predecessore, Joe Biden, il quale avrebbe "minato la fiducia nel dollaro" e spinto i paesi Brics (Brasile Russia, India, Cina, Sudafrica) a cercare piattaforme di pagamento alternative. "E Biden non è certamente il solo responsabile di questo - ha dichiarato Lavrov, citato dalla Tass - e non solo delle sanzioni, che, tra l'altro, l'attuale leader degli Stati Uniti non solo non ha fretta di revocare, ma sta addirittura inasprendo". Il ministero degli Esteri russo ha inoltre osservato che la ricerca di sistemi di pagamento alternativi "sta ora accelerando, e non solo nell'ambito dei Brics".

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Ucraina, Sybiha: "Produrremo droni in Italia con Leonardo"
Il ministro degli Esteri ucraino lo chiama "pacchetto deterrenza", contiene, tra le altre cose, l'idea di fabbricare droni insieme, Ucraina e Italia, al limite delocalizzando sul nostro territorio. "E' tra gli argomenti di cui Zelensky ha discusso con Meloni", dice Andriy Sybiha, che ha accompagnato il presidente a Roma, in un'intervista a Repubblica. Si tratta di "misure per rafforzare l'esercito ucraino e renderci più autosufficienti, aumentando anche la nostra produzione di droni. Al momento produciamo il 40% del fabbisogno, l'obiettivo è arrivare al 50% nel futuro prossimo", spiega il capo della diplomazia di Kiev.
Che poi, rispondendo a una domanda su una possibile collaborazione con Leonardo, Sybiha annuncia: "Sì, siamo pronti a coprodurre, condividendo esperienza e tecnologie con l'Italia". E di questo si è parlato nel bilaterale tra Zelensky e Meloni: "La cooperazione industriale deve essere un vantaggio per entrambi. Voi avete una grande difesa, per noi è strategico diversificare, quindi abbiamo bisogno di gestire la produzione con gli alleati europei". E' compresa l'ipotesi di delocalizzare in Italia o in altri Stati? "Stiamo già portando avanti la coproduzione con alcuni Paesi, per quanto riguarda l'Italia ne stiamo discutendo. I prodotti possono essere testati sul campo di battaglia, è garanzia di qualità".
Dmitriev: "La terza guerra mondiale evitata grazie a Trump"
''La terza guerra mondiale è stata, è e sarà evitata grazie al presidente americano Donald Trump e al suo team''. Ne è convinto Kirill Dmitriev, il rappresentante speciale del leader del Cremlino Vladimir Putin e capo del Fondo russo degli investimenti diretti. In un post su 'X', Dmitriev ha anche ringraziato il presidente americano per aver detto con chiarezza che la Russia "ha una posizione negoziale più forte rispetto all'Ucraina per risolvere il conflitto".
Kiev: "Attacco russo alla regione di Odessa nella notte, danneggiate infrastrutture"
Nella notte l'esercito russo ha attaccato la regione di Odessa, danneggiando infrastrutture. Lo ha riferito su Telegram Oleh Kiper, capo dell'Amministrazione militare regionale di Odessa, secondo Ukrinform. "La maggior parte degli obiettivi aerei nemici è stata distrutta dalle nostre Forze di difesa aerea. Tuttavia, è stato registrato un colpo a una struttura infrastrutturale in uno dei distretti", si legge nel rapporto. L'attacco ha provocato danni locali, seguiti da un piccolo incendio in un magazzino vicino. Kiper ha aggiunto che non ci sono state vittime e che le infrastrutture funzionano normalmente.
Ucraina, Romeo: "Nuovo decreto? Vediamo, non c'è alcuna fretta"
Il prossimo decreto per l'Ucraina? "Aspettiamo, vediamo. Non c'è alcuna fretta, non vedo ragioni per correre. Tanto fino a fine anno mi sembra che il nostro sostegno a Kiev sia assolutamente coperto". Così il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, in un colloquio con Il Foglio. "Crediamo sia più ragionevole, di buon senso, prima di fare un nuovo decreto, tener conto delle negoziazioni in corso", prosegue Romeo. Insomma, puntualizza, "meglio attendere, capire quali possono essere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina e poi su quella base decidere in maniera più coerente. Continueremo a sostenere Kiev, senza dubbio, ma il 'come' diventa ovviamente determinante". E conclude: "Quando sento parlare di pace giusta resto sempre un po' così. E' un concetto che non mi convince. Esiste la pace possibile, quella che si può fare. E per questo credo che bisognerebbe ispirarsi di più al pragmatismo".
Lavrov: "Non dichiareremo guerra all'Europa, risponderemo ad azioni ostili"
''Non faremo la guerra all'Europa, non abbiamo nessuna intenzione di farlo''. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo Sergei Lavrov, sottolineando che ''lo ha detto anche il presidente Vladimir Putin''. Allo stesso tempo Lavrov ha detto che ''Mosca risponderà a qualsiasi azione ostile, tra cui lo schieramento di contingenti militari europei in Ucraina e l'espropriazione di beni russi''.
Il ministro degli Esteri russo ha poi detto che ''l'Europa ha l'illusione di pensare di poter sconfiggere la Russia''. Citato dalla Ria Novosti, Lavriv ha detto che "avendo investito tutto il loro capitale politico nella guerra contro la Russia, usando le mani e i corpi dei cittadini ucraini, continuano, in una cecità politica senza speranza, a illudersi di poter in qualche modo sconfiggere il nostro Paese''.
Mosca: "La promessa di Zelensky di tenere elezioni è come un teatro delle marionette"
La promessa del presidente Volodymyr Zelensky di tenere elezioni in Ucraina se gli occidentali ne garantiranno la sicurezza, sembra una scena del teatro delle marionette. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Zelensky dice di volere "l'indipendenza" dell'Ucraina, ma "chiede che altri Paesi garantiscano la possibilità di tenere elezioni, e al contempo chiama queste elezioni 'democratiche'", ha detto Zakharova aa Radio Sputnik, ripresa dalla Tass, affermando che ciò assomiglia al "teatro di Karabas-Barabas". Cioè il tirannico capo di un teatro delle marionette in una favola di Alexei Tolstoy.
Guerra in Ucraina, ecco quanto ha speso l’Italia e cosa chiede l’Ue
Si è riacceso il dibattito riguardo agli aiuti militari da inviare a Kiev. Il nostro Paese, dall’inizio della guerra russa, ha dato all’Ucraina in armi un paio di miliardi scarsi: si tratta di 28 euro pro capite di aiuti militari, contro ad esempio i 1.526 euro pro capite della Danimarca. La richiesta dell’Ue per il 2026 è molto più alta e dove trovare i fondi resta un rebus che accomuna tutta l’Europa. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24.
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Vai al contenutoUcraina, Meloni-Zelensky: "Mantenere la pressione su Mosca". VIDEO
Russia, abbattuti 20 droni ucraini durante la notte
La scorsa notte i sistemi di difesa antiaerea russi hanno abbattuto 20 droni ucraini, tra cui uno sulla regione di Mosca. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca. "La scorsa notte - spiega il ministero -, sono stati intercettati o distrutti 20 droni ucraini, tra cui 16 sulla regione di Bryansk Region, due su quella di Kaluga Region, e uno ciascuno su Belgorod e Mosca".
Cosa sono le 'azioni preventive' evocate dall'ammiraglio Cavo Dragone
È alta la tensione tra la Nato e Mosca dopo le parole dell'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell’Alleanza Atlantica. L’ufficiale in una intervista al Financial Times ha detto che la Nato sta valutando una postura più “aggressiva” alla luce degli attacchi informatici, dei sabotaggi e delle violazioni dello spazio aereo alleato, attribuiti spesso alla Russia. L’ammiraglio ha detto che un “attacco preventivo” potrebbe essere considerato “un'azione difensiva”, ma ha avvertito: “È più lontano dal nostro normale modo di pensare”.
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Vai al contenutoZelensky: "Usa non sono ancora pronti a vedere l'Ucraina nella Nato"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che gli Stati Uniti "non sono ancora pronti" a vedere l'Ucraina entrare nella Nato, aggiungendo che Kiev sta lavorando con Washington su garanzie bilaterali di sicurezza vincolanti che funzionerebbero in modo simile all'Articolo 5. E' quanto riporta il Kyiv Post. Durante un briefing online con i giornalisti, Zelensky ha affermato che la posizione degli Stati Uniti sull'adesione alla Nato è apertamente riconosciuta nei colloqui in corso. "Sappiamo che gli Stati Uniti, purtroppo, non sono ancora pronti a vedere l'Ucraina nella Nato. Non si tratta di un gioco, ma di informazioni completamente trasparenti. Ma questa è certamente una questione per il futuro", ha affermato Zelensky. Secondo il leader di Kiev, la "coalizione dei volenterosi" in Europa sta lavorando a un suo quadro, ma l'Ucraina ritiene essenziali gli accordi bilaterali con Washington.
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