Caso Epstein, Wsj: “Cacciato da Mar-a-Lago nel 2003 dopo le accuse di una dipendente”

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Il quotidiano riporta nuove indiscrezioni secondo le quali che l'uomo aveva pressato una estetista diciottenne del club per avere rapporti sessuali: a raccontare ai dirigenti il fatto era stata la stessa ragazza. "Non importa quante volte questa storia venga raccontata e ripetuta, la verità rimane: il presidente Trump non ha fatto nulla di male”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt

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Jeffrey Epstein nel 2003 sarebbe stato bandito dal club di Mar-a-Lago dallo stesso Donald Trump. Continuano a uscire nuovi dettagli sul caso dell’imprenditore, rimasto in carcere fino alla morte dopo la condanna per abusi sessuali e traffico internazionale di minori: questa volta a rivelarli è il Wall Street Journal, citando ex dipendenti dell’esclusivo club e dello stesso Epstein. L’uomo era stato un "assiduo frequentatore del club Mar-a-Lago di Donald Trump tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000". Questo fino al 2003, quando "un'estetista diciottenne tornò al club dopo una visita a domicilio a Epstein e riferì ai dirigenti che l'uomo l'aveva pressata per avere rapporti sessuali".

La denuncia

Secondo le fonti riportate dal Wall Street Journal, sono stati gli ex lavoratori di Mar-a-Lago a riferire di come il club inviasse anche "dipendenti della spa – di solito giovani donne – nella vicina villa di Epstein per massaggi, manicure e altri servizi" e che "le visite a domicilio continuarono per anni", fino alla denuncia della 18enne. Le accuse della giovane estetista vennero riferite a Trump da un dirigente del club, che esortò e ottenne il bando di Epstein.

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Casa Bianca: “Trump non ha fatto nulla di male”

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato che il Journal stava "scrivendo falsità e insinuazioni per diffamare il presidente Trump". "Non importa quante volte questa storia venga raccontata e ripetuta, la verità rimane: il presidente Trump non ha fatto nulla di male e ha cacciato Jeffrey Epstein da Mar-a-Lago perché si comportava in modo strano", ha dichiarato Leavitt in un messaggio. Quando a Epstein fu vietato l'accesso al club nel 2003, ricostruisce il Wsj, "l'inquietudine per la sua presenza covava da anni, anche da parte della seconda moglie di Trump, Marla Maples, che a metà degli anni '90 aveva avvertito il marito e altri che c'era qualcosa di ‘strano’ in Epstein". La donna diceva anche ai dipendenti di essere preoccupata per l'influenza che Epstein aveva sul marito e non voleva che Trump trascorrere tempo con lui.

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