Introduzione
I negoziati per arrivare alla fine della guerra in Ucraina proseguono. Faticosamente, ma proseguono. La Russia sta cercando di spingere Kiev ad accettare le proprie condizioni – dall’annessione dei territori come Donbass e Kherson alla rinuncia ai piani per entrare nella Nato – facendo leva sul fatto che comunque non riuscirebbe mai a vincere. La realtà sul campo di battaglia, tuttavia, sembra indicare uno scenario diverso, anche se per proseguire, va detto, l'Ucraina ha bisogno di costante supporto esterno.
Quello che devi sapere
Ucraina, ISW: “Vittoria Russia non è inevitabile”
Dall’analisi dell’Institute for the Study of War (ISW), le ultime mosse delle forze di Mosca indicano che “una vittoria militare russa in Ucraina non è inevitabile” e che una rapida conquista russa dell’oblast di Donetsk, dove si stanno concentrando i combattimenti principali, “non è imminente”.
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Da luglio a oggi avanzata russa a Pokrovsk di 0,12 km al giorno
Il presidente russo Vladimir Putin aveva promesso di prendere possesso del Donetsk in poco tempo, ma i dati sul ritmo di avanzata nella regione mostrano che l’obiettivo è in realtà ancora lontano. Per ora i soldati del Cremlino si sono concentrati sulla cittadina di Pokrovsk, piccolo ma strategico centro abitato (grazie al suo snodo stradale e ferroviario che lo collega con il resto dell’Ucraina) e della vicina Myrnohrad, ma il percorso è andato a rilento, perché – scrive l’ISW - le forze ucraine sono riuscite a rallentarne l'avanzata, fino a portarla a “un’andatura pari a quella pedonale”. In numeri: le forze di Mosca hanno toccato Pokrovsk per la prima volta lo scorso 31 luglio. Da quella data al 26 novembre l’avanzata media è stata di 0,12 chilometri al giorno.
Di questo passo il Donetsk sarebbe conquistato nel 2027
L’istituto di analisi bellica sottolinea come i risultati siano piuttosto scarsi. Se è vero che, sempre al 26 novembre, la Russia detenesse il controllo del 66% di Pokrovsk, è anche vero che le aspettative erano molto più alte, considerando ad esempio che solo per questo fronte sono state impiegate unità di almeno due armate combinate.
Andando avanti così, la Russia riuscirebbe a conquistare tutte le parti del Donetsk ancora in mano all’Ucraina solamente entro il mese di agosto 2027. Da sottolineare comunque che, anche se esistono zone dove il ritmo di avanzata è più sostenuto (come negli oblast di Dnipropetrovsk e di Zaporizhia), in generale l’esercito russo non sta procedendo velocissimo nemmeno altrove.
Logoranti combattenti urbani, perdite di uomini elevate
L’assalto a Pokrovsk, anzi, non è nemmeno quello di minor successo. L’Isw scrive infatti che “le missioni di infiltrazione russe” in altre linee del fronte “non hanno prodotto risultati simili”. Nelle direzioni di Vovchansk e Kupyansk, per fare un esempio, gli uomini di Mosca, contrariamente a quanto previsto, si sono visti costretti a portare avanti “un logorante combattimento urbano, ottenendo solo piccoli e lenti progressi, con perdite di personale sproporzionatamente elevate”.
La controffensiva ucraina tiene (per ora)
Se quindi la Russia volesse conquistare territori più rapidamente, dovrebbe intensificare gli attacchi nelle specifiche aree che di volta in volta sarebbero di suo interesse. Il rischio è però quello di lasciare poi scoperte altre zone. Questo darebbe spazio a Kiev di potenziare la sua difesa, che potrebbe diventare un problema ancora più grande per Mosca: l’esercito ucraino, quando è stato messo nelle condizioni di farlo (quindi con un numero di uomini ed equipaggiamenti sufficienti) ha quasi sempre tenuto testa alla Russia. Certo è che per continuare così ci sarebbe un continuo bisogno di rifornimenti bellici da parte di altri Paesi, mentre a livello internazionale l’insofferenza per questo dossier continua ad aumentare.
“Assistenza occidentale può fermare la Russia”
Insomma, la valutazione dell’ISW è che “un'assistenza militare occidentale tempestiva e sufficiente—insieme a forti misure economiche statunitensi e occidentali contro la Russia—possa permettere all’Ucraina di fermare completamente l’avanzata russa, specialmente se sfrutta le sue fortificazioni ben sviluppate nell’oblast di Donetsk”.
Mosca non vuole mollare sui territori
Il punto è proprio per quanto tempo l’Occidente continuerà a sostenere Kiev. Ed è su questo che Mosca spinge, facendo pressione anche sugli Stati Uniti: si vuole chiudere un negoziato il prima possibile, ma solo se tutti i territori richiesti passassero effettivamente dall’Ucraina alla Russia. Meglio ora che dopo, quando Kiev potrebbe avere già perso altri territori, sostiene il Cremlino. L'Ucraina non cede. Si continua a discutere e, intanto, a combattere.
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