Guerra Ucraina, Rubio a Ginevra: "Incontro più produttivo". Meloni: "Ok Trump a modifiche"
A Ginevra i colloqui Ue-Usa e Ucraina sul piano in 28 punti proposto da Trump per mettere fine al conflitto. Per il segretario di Stato Usa Rubio a Ginevra si è tenuto “l’incontro più produttivo finora sull'Ucraina”. Il capo delegazione di Kiev, Yermak: “Progressi verso una pace giusta”. Secondo Zelensky il piano Usa potrebbe includere "prospettive ucraine". Meloni sente Trump: "No a controproposta, lavoriamo su quella di Trump". Voli all'aeroporto di Vilnius sospesi a causa di palloni aerostatici
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A Ginevra i colloqui Ue-Usa e Ucraina sul piano in 28 punti proposto da Donald Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina. Per il segretario di Stato Usa Rubio a Ginevra si è tenuto “l’incontro più produttivo finora sull'Ucraina”. "Sono molto ottimista sul fatto che riusciremo a concludere qualcosa qui. Tra le questioni pendenti il ruolo di Ue e Nato. La deadline è che vogliamo concludere il prima possibile, sarebbe ideale farlo entro giovedì", ha detto Rubio dopo la tornata di colloqui sull'Ucraina. Il capo delegazione di Kiev, Yermak: “Progressi verso una pace giusta”. Zelensky potrebbe andare in Usa a discutere il piano. Secondo il presidente ucraino, che spera in un "risultato positivo" dei colloqui, il piano Usa potrebbe includere "prospettive ucraine". "La leadership ucraina non ha espresso alcuna gratitudine per i nostri sforzi”, ha scritto Trump su Truth. In risposta, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere "personalmente grato a Donald Trump".
Sono 24 i punti della controproposta dell'Europa al piano degli Usa per l'Ucraina. Respinte le richieste sui territori non occupati a est, chieste garanzie sulla clausola di sicurezza e l'uso degli asset russi congelati per la ricostruzione. Cauta la premier Meloni che media: “Ho sentito Trump, è disponibile a lavorare sul suo piano”. "Abbiamo avuto una telefonata abbastanza lunga anche con il presidente della Finlandia Stubb. Il lavoro dei nostri sherpa a Ginevra segue questo intendimento", ha aggiunto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20. "Il tema non è lavorare su una totale controproposta, ci sono molti punti condivisibili, ha senso lavorare sulla proposta che c'è", ha aggiunto la premier. "Tutti stanno facendo la loro parte" e anche la Russia dovrebbe dare un segno di "disponibilita'": in questo senso, "un cessate il fuoco temporaneo sarebbe ora un segnale importante", ha aggiunto Meloni. Lunedì i leader europei riuniti a Luanda. Erdogan vedrà Putin.
Intanto i voli all'aeroporto di Vilnius sono stati sospesi a causa di palloni aerostatici nella zona.
Gli approfondimenti:
- Cosa prevede il piano segreto Usa-Russia per la pace
- Cosa sappiamo dell'operazione "Sentilla dell'Est" della Nato"
- Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Continua a seguire gli aggiornamenti nel nuovo liveblog di lunedì 24 novembre.
Sindaco Kharkiv: sale a 4 morti il bilancio del raid russo
Sale il bilancio delle vittime dell'attacco russo avvenuto in serata a Kharkiv in Ucraina. Secondo il sindaco della città, Ihor Terekhov, il massiccio attacco da parte di droni nemici, ha causato la morte di 4 persone e il ferimento di altre 17.
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Ucraina, Meloni a G20: no controproposta, lavoriamo su quella di Trump
La premier a Johannesburg ha detto di aver “trovato disponibilità da parte del presidente degli Stati Uniti”. E ha aggiunto di pensare che “sarebbe una buona cosa, e ne abbiamo parlato nella telefonata con il presidente Trump, capire se si riesce a ottenere almeno cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche e civili che russi continuano a bombardare”.
Ucraina, Meloni a G20: no controproposta, lavoriamo su quella di Trump
Vai al contenutoVoli all'aeroporto di Vilnius sospesi a causa di palloni aerostatici
I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra
L'aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L'Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato in una puntata di "Numeri", l'approfondimento di Sky TG24.
I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra
Vai al contenutoKiev: almeno 3 morti in attacco droni russi su Kharkiv
Kharkiv, nel nordest ucraino, è stata sottoposta in serata a un "massiccio attacco da parte di droni nemici, che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre dieci". Lo hanno reso noto il capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Synegubov, il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov sui social network. Lo scrive l'Ukrainska Pravda. Le stesse fonti hanno parlato di edfici colpiti e di un "incendio scoppiato nel distretto di Shevchenkivskyi".
Guerra Ucraina, da Usa ok a invio Patriot ma non Tomahawk. Perché?
Kiev riceverà dagli Stati Uniti i sistemi di difesa Patriot per continuare a resistere nella guerra contro la Russia. Sono mesi che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiedeva a Washington nuovi aiuti militari. Adesso è arrivato il via libera all’invio di 25 sistemi aerei, come annunciato per primo dal capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, che l’Ucraina spera di acquistare utilizzando gli asset russi congelati.
Niente da fare, almeno per il momento, per i Tomahawk, sistemi missilistici più potenti dei Patriot che, proprio per questo, erano quelli su cui Zelensky puntava. Trump ha invece fatto sapere di sperare di risolvere la guerra senza dover procedere con il loro invio. Perchè?
Guerra Ucraina, da Usa ok a invio Patriot ma non Tomahawk. Perché?
Vai al contenutoBurevestnik, cos'è il nuovo missile a propulsione nucleare russo
I russi sostengono che non solo abbia una gittata illimitata, ma che possa anche eludere le difese. Operando a bassa quota, tra i 50 e i 100 metri, è più difficile per i radar rilevarlo. Un'arma, ha sintetizzato con orgoglio Vladimir Putin, "senza eguali al mondo".
Burevestnik, cos'è il nuovo missile a propulsione nucleare russo
Vai al contenutoGuerra Ucraina, l'avanzata russa per la conquista di Pokrovsk. MAPPE
La Russia è sempre più vicina alla conquista della città di Pokrovsk, nell'Ucraina orientale, oblast di Donetsk, epicentro della guerra che per ora ha retto “grazie alla dedizione delle truppe d'assalto aviotrasportate”, ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Per Vladimir Putin sarebbe una vittoria simbolica e il più grande successo sul campo dal 2023 a oggi. Il prezzo da pagare per riuscire nell’impresa è alto, ma il Cremlino non intende demordere: secondo i soldati ucraini, la Russia sarebbe disposta a sacrificare due soldati pur di farne entrare uno nella città.
Guerra Ucraina, l'avanzata russa per la conquista di Pokrovsk. MAPPE
Vai al contenutoZelensky: "Non saremo mai un ostacolo alla pace"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su X ha parlato dei lavori in corso in queste ore in Svizzera sottolineando che "tutti stanno offrendo supporto, danno consigli, forniscono informazioni", precisando poi di essere "grato a tutti quelli che stanno offrendo questo aiuto a noi, all'Ucraina. È importante garantire che i passi per porre fine alla guerra siano efficaci e che tutto sia fattibile. L'Ucraina non ha mai voluto la guerra e non saremo mai un ostacolo alla pace". Secondo il leader ucraino "la diplomazia è stata rinvigorita, e questo è positivo. Ci aspettiamo che l'esito porti ai passi giusti. E la priorità assoluta è una pace affidabile, una sicurezza garantita, il rispetto per il nostro popolo e il rispetto per tutti coloro che hanno dato la vita per difendere l'Ucraina dall'aggressione russa. Milioni di ucraini sostengono chiaramente la posizione del nostro Stato. È palpabile. C'è un fermo sostegno alla nostra indipendenza e alla sovranità ucraina. I cittadini devono trarre beneficio da tutte le decisioni politiche".
Kiev: "Un morto e 4 feriti in attacco russo con droni a Kharkiv"
Una persona è stata uccisa e altre quattro sono rimaste ferite a Kharkiv in seguito a un massiccio attacco serale da parte di droni russi. Lo ha riferito su Telegram il sindaco della città Igor Terekhov.
Media: "5 prigionieri di guerra ucraini giustiziati da soldati russi"
Cinque prigionieri di guerra ucraini sarebbero stati uccisi dai militari russi. Lo rende noto il sito di mappatura della guerra in Ucraina DeepState attraverso un filmato che mostrerebbe il momento in cui le truppe russe sparano ai soldati ucraini mentre giacciono a terra. L'organizzazione afferma che sta ancora indagando su quando e dove è avvenuta l'esecuzione e non ha ancora indicato il luogo in cui è avvenuto il possibile crimine di guerra. L'esecuzione dei prigionieri di guerra è considerata un crimine di guerra e viola le Convenzioni di Ginevra, che proibiscono la tortura, la violenza e l'esecuzione senza un giusto processo.
Zelensky: ci sono segnali che il team di Trump "ci stia ascoltando"
Zelensky ha dichiarato che è positivo che l'Ucraina sia impegnata in un dialogo con i rappresentanti degli Stati Uniti e ha sottolineato che ci sono segnali che il team del presidente Donald Trump "ci stia ascoltando". Lo riporta Reuters.
Guerra Ucraina, offensiva russa nel Donetsk e Donbass: la situazione
Più o meno un quinto del Paese è oggi in mano agli invasori, ma in realtà negli ultimi due anni il fronte non si è particolarmente mosso né in un senso né in un altro. Anche di questo si è parlato nell’ultima puntata di Numeri, l’approfondimento di Sky TG24.
Guerra Ucraina, offensiva russa nel Donetsk e Donbass: la situazione
Vai al contenutoUcraina, manifestazione bipartisan a Roma a sostegno di Kiev. VIDEO
Ucraina, manifestazione bipartisan a Roma a sostegno di Kiev | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoG20, Trump a Meloni: il piano per Ucraina può cambiare. VIDEO
G20, Trump a Meloni: il piano per Ucraina può cambiare | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoRubio: "Molto ottimista che riusciremo a concludere qualcosa"
"Sono molto ottimista sul fatto che riusciremo a concludere qualcosa qui": lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio in una conferenza stampa a Ginevra dopo la tornata di colloqui sull'Ucraina.
Rubio: "Tra le questioni pendenti il ruolo di Ue e Nato"
"Nessuna delle questioni ancora irrisolte è insormontabile": lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio in una conferenza stampa a Ginevra, spiegando che alcune delle questioni pendenti riguardano il ruolo dell'Ue e della Nato. Ma, ha assicurato, "siamo molto più avanti rispetto a quando abbiamo iniziato questa mattina".
Rubio: "Chiudere prima possibile, ideale sarebbe giovedì"
"La deadline è che vogliamo concludere il prima possibile, sarebbe ideale farlo entro giovedì": lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio in una conferenza stampa a Ginevra dopo la tornata di colloqui sull'Ucraina.
Mosca: "40 droni ucraini distrutti in Crimea, Mar Nero,Belgorod"
I sistemi di difesa aerea russa hanno abbattuto quaranta droni ucraini sul territorio russo nel giro di sette ore. Lo ha riferito oggi il ministero della Difesa russo, precisando che "quaranta droni ucraini sono stati abbattuti sul Mar Nero, sulla Crimea e sulla regione di confine di Belgorod durante la giornata", si legge nel comunicato.
Guerra in Ucraina, che cosa prevede il piano di pace di Trump
Un piano in 28 punti per arrivare alla pace tra Russia e Ucraina, con Kiev che cederebbe terreno a Mosca in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti contro future aggressioni. Ci sarebbe questo al centro del piano di pace di Donald Trump per porre fine al conflitto scoppiato con l’invasione su larga scala del 24 febbraio 2022.
Guerra in Ucraina, che cosa prevede il piano di pace di Trump
Vai al contenutoG20, Meloni: 'Italia pronta a collaborare per pace giusta in Ucraina'
La presidente del Consiglio è intervenuta durante la prima sessione di lavori al vertice di Johannesburg: "Roma sta contribuendo in Medioriente a raggiungere un risultato fragile ma comunque molto importante. Piano Mattei? Il numero di Paesi africani coinvolti aumenterà". Meloni ha partecipato a una riunione a latere della Coalizione dei Volenterosi. Il G20 adotta una dichiarazione per "consenso schiacciante", in cui si chiede una "pace giusta in Sudan, Congo, Palestina e Ucraina".
G20, Meloni: 'Italia pronta a collaborare per pace giusta in Ucraina'
Vai al contenutoMosca: "40 droni ucraini distrutti in Crimea, Mar Nero,Belgorod"
I sistemi di difesa aerea russa hanno abbattuto quaranta droni ucraini sul territorio russo nel giro di sette ore. Lo ha riferito oggi il ministero della Difesa russo, precisando che "quaranta droni ucraini sono stati abbattuti sul Mar Nero, sulla Crimea e sulla regione di confine di Belgorod durante la giornata", si legge nel comunicato.
Ucraina, Meloni: Trump disponibile, lavorare su sua proposta. VIDEO
Ucraina, Meloni: Trump disponibile, lavorare su sua proposta | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoMeloni: "La politica estera è complessa, risultati non subito"
"La differenza tra un leader e un follower e' che il primo si muove in politica estera guardando all'interesse nazionale, non guardando all'interesse immediato sul piano elettorale di consenso". E' la riflessione fatta dal premier italiano Giorgia Meloni conversando con la stampa al termine del G20 in Sudafrica. "La politica estera viaggia sulla media o sulla lunga distanza" ha spiegato la premier. "Lo penso e l'ho sempre pensato - ha aggiunto - che le nazioni che stanno avendo i risultati migliori sono quelle che riescono a ragionare da qui a cento anni. Perche' la politica estera e' una cosa che va fatta con tempi lunghi e quindi i benefici di quello che tu costruisci non si vedono quasi mai immediatamente. Per questo e' difficile da comprendere". Quindi Meloni ha fatto un bilancio personale: "Ho fatto per tre anni il giro del mondo, ho portato a casa 80 miliardi di investimenti, ma dopo sei mesi che facevo il giro del mondo qualcuno diceva 'sta troppo in giro perche' sta facendo troppa politica estera'. Ma non e' politica estera, e' politica interna, perche' quello che tu fai, torna in termini di benefici alla tua nazione"."Oggi posso cominciare a raccontarlo, sono passati tre anni - ha proseguito - il primo anno non l'avrei potuto raccontare con la stessa concretezza. Penso che quando si parla di politica estera bisogna avere anche il coraggio, come posso dire, la serieta' per operare, tenendo in considerazione che alcune cose che fai nell'immediato possono non essere completamente comprese, ma penso anche che se agisci con buona fede, avendo al centro del tuo lavoro la difesa e l'interesse nazionale, la gente alla fine lo riconosce".
Ucraina, Speranzon: "Attuali crimini russi come quelli Holodomor"
"Sentita solidarietà al popolo ucraino e alla comunità ucraina in Italia, che in queste ore si prepara a commemorare l'Holodomor: il genocidio per fame imposto dall'Unione Sovietica comunista di Stalin tra il 1932 e il 1933, con l'obiettivo di annientare un intero popolo facendolo morire di stenti.Come primo firmatario della mozione approvata dal Senato che ha fatto riconoscere il genocidio determinato da una carestia voluta, pianificata e aggravata scientemente dal regime comunista sovietico - uno dei più grandi genocidi del XX secolo, occultato per decenni dalla propaganda negazionista - provo vergogna per chi oggi non trova il coraggio di indignarsi per ciò che sta ancora accadendo in quelle terre.Oggi, in quell'Ucraina invasa, la popolazione civile viene bombardata, deportata, sottoposta a una vera e propria pulizia etnica, nel tentativo di cancellare un'identità, una cultura, una comunità umana.I crimini che la Russia continua a nascondere e che la sua propaganda manipola hanno la stessa radice dell'odio di allora: l'idea che l'Ucraina e gli ucraini non abbiano diritto di esistere. E, tragedia nella tragedia, assistiamo allo stesso schema: un'aggressione, un popolo che soffre, un oppressore che nega l'evidenza". Lo dichiara in una nota, in occasione del corteo di oggi a Roma contro il genocidio in Ucraina, il senatore Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario di Fratelli d'Italia a Palazzo Madama.
Negoziati a Ginevra su Ucraina, Rubio: incontro più produttivo di tutto il processo. VIDEO
Negoziati a Ginevra su Ucraina, Rubio: incontro più produttivo di tutto il processo | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoFonti Farnesina: "Tajani partecipa alla call con europei e Kiev"
Rispetto del principio dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina, evitando soluzioni che le mettano in pericolo. Ed evitare anche che l'Ue debba prendere impegni che possano stravolgerne le regole interne e metterne in pericolo la stabilità politica, economica e finanziaria. Sono due dei punti che, secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani - che ha avuto una consultazione con il suo omologo tedesco Johann Wadephul - porrà all'attenzione dei colleghi europei nella call che si dovrebbe tenere a breve con il ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha, per un aggiornamento dell'andamento dei colloqui sul piano di pace per Kiev proposto dagli Usa. Alla call tra europei e ucraina dovrebbero partecipare, tra gli altri, oltre a Italia e Germania anche Gran Bretagna, Finlandia e Polonia.
Merz: "La linea rossa è l'integrità territoriale dell'Ucraina"
"La linea rossa è certamente l'integrità territoriale dell'Ucraina". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in un'intervista esclusiva alla Welt, rilasciata al G20 a Johannesburg. Merz ha spiegato che i negoziati sono in corso a Ginevra, e che "bisognerà aspettare i risultati" sui quali "non vi è alcuna certezza". "Io capisco molto bene la disperazione del presidente ucraino - ha aggiunto rispondendo a una domanda - e quella di tutto il Paese". "Perciò Zelensky ha un atteggiamento così chiaro, non deve rinunciare al Paese e noi lo sosteniamo su questo atteggiamento", ha continuato. Obiettivo dell'Europa e dell'Ucraina resta il raggiungimento di una tregua, "se raggiungiamo questo è già molto", ha spiegato sottolineando che sarebbe "il primo passo sui cui lavorare dopo".
Mosca: abbattuti 40 droni su Crimea, Mar Nero e Belgorod
I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 40 droni ucraini nel giro di sette ore. Lo dice il ministero della Difesa russo secondo Ria Novosti. "I sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 40 velivoli senza pilota ucraini di tipo ad ala fissa - dice il ministero di Mosca - 26 sul Mar Nero, otto sul territorio della Repubblica di Crimea e sei sul territorio della regione di Belgorod".
Kiev: "Bene incontro con Usa; progressi per pace giusta"
L'incontro di Ginevra tra delegazione ucraina e quella statunitense e' stato "molto produttivo", "abbiamo fatto ottimi progressi e stiamo procedendo verso una pace giusta e duratura. Il popolo ucraino merita e desidera questa pace piu' di chiunque altro su questo pianeta". Lo ha detto Andriy Yermak, capo dello staff dell'ufficio del presidente ucraino, dopo gli incontri. Ai colloqui ha partecipato anche il segretario di Stato Usa, Marco Rubio. Yermak ha anche ringraziato il presidente degli Stati Uniti Trump "e la sua squadra per il loro impegno nel portare questa pace". Yermak ha affermato che il gruppo continuera' a lavorare oggi e che nei prossimi giorni si unira' alle proposte."Coinvolgeremo anche i nostri amici europei e, naturalmente, le parole finali spetteranno ai nostri leader, al Presidente degli Stati Uniti e dell'Ucraina, e spero che oggi potremo ottenere buoni progressi".
Tajani sente ministri europei: "Rispettare sovranità Kiev"
Secondo fonti informate, il ministro degli Esteri Antonio Tajani sta per partecipare a una video conferenza con alcuni ministri degli Esteri europei dopo una consultazione con il collega tedesco Johann Wadephul. Oltre a Italia e Germania alla consultazione dovrebbero partecipare Gran Bretagna, Finlandia, Polonia e il ministro ucraino Andrij Sybiha. Tajani, aggiungono le stesse fonti, porra' il tema di lavorare per il rispetto del principio dell'integrita' territoriale e della sovranita' ucraina. Evitare conclusioni che mettano in pericolo la sovranita' e la stessa esistenza dell'Ucraina. Inoltre bisognera' valutare modalita' che evitino all'Unione europea di prendere impegni che possano stravolgerne le regole interne, metterne in pericolo la sua sicurezza e la stabilita' politica, economica e finanziaria.
Le trattative a Ginevra sull'Ucraina vanno avanti
La trattative tra le delegazioni presenti a Ginevra per discutere il piano di pace per l'Ucraina continueranno nelle prossime ore. L'ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio, spiegando che il team di Washington sta apportando "alcune modifiche" al piano. "I nostri team sono ora nelle loro stanze mentre lavoriamo su alcuni dei suggerimenti che ci sono stati offerti, quindi stiamo lavorando, apportando alcune modifiche nella speranza di ridurre ulteriormente le divergenze e avvicinarci a qualcosa che sia l'Ucraina che, ovviamente, gli Stati Uniti condividano pienamente". "Tra poco si terrà il secondo incontro - scrive su X Andriy Yermak, a capo del team ucraino - durante il quale continueremo a lavorare su proposte congiunte con il coinvolgimento dei nostri partner europei. Le decisioni definitive saranno prese dai nostri presidenti".
Zelensky: "Grazie a Trump e a chi ci aiuta a difenderci"
"L'Ucraina è grata agli Stati Uniti, a ogni cuore americano e personalmente al presidente Trump per l'assistenza che, a partire dai Javelin, ha salvato vite ucraine. Ringraziamo tutti coloro che in Europa, nel G7 e nel G20 ci stanno aiutando a difendere la vita. È importante preservare questo sostegno". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Meloni: "Non conta chi ha scritto il piano ma dove arriviamo"
"L'Europa evidentemente non è stata tra gli estensori del piano, il tema di chi abbia scritto il piano mi interessa meno, mi interessa qual è piano il a quale arriviamo e dal quale partiamo". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20, rispondendo a una domanda sui dubbi sulla genuinità della produzione del piano di pace di Trump e sul mancato coinvolgimento dell'Europa nella sua definizione.
Meloni: "Stasera faremo punto su summit Ginevra"
"Di incontri ce ne sono una infinita', ma questa e' una fase nella quale chiaramente tutti parlano con tutti, tutti si incontrano, insomma e' normale e giusto che sia cosi'. Penso che probabilmente faremo un punto stasera all'esito di quello che accade, telefonico prevalente, perche' siamo tutti in viaggio". Lo ha riferito la premier Giorgia Meloni parlando con la stampa al termine dei lavori del G20 nella capitale sudafricana. "Domani mattina - ha ricordato mentre e' in partenza per Luanda, in Angola - ci sara' un incontro con i leader europei presenti al vertice Europa-Africa un coordinamento, martedi' una riunione della coalizione dei volenterosi. Immagino che ci saranno anche altre riunioni, poi vediamo come prosegue ovviamente il lavoro degli Sherpa".
Meloni: "Italia percepita come seria perché maggioranza stabile"
"Io ascolto sempre con grande attenzione quello che dice la maggioranza, parlo con loro quotidianamente di tutti i dossier, le decisioni che prendiamo sono decisioni condivise. A me alla fine interessa una cosa sola, mi interessa la postura internazionale dell'Italia. Mi interessa che l'Italia continui ad essere percepita come una nazione seria, credibile, come una nazione che ha una chiara linea di politica estera. E oggi l'Italia così viene percepita. E viene percepita così perché questo governo ha una maggioranza stabile che le ha consentito di avere, votando sempre in modo compatto, questa linea di politica estera e quindi diciamo che non mi posso assolutamente lamentare dei miei alleati". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20, rispondendo a una domanda sulle prese di posizione del vicepremier Matteo Salvini sull'Ucraina.
Yermak: "Fatto progressi verso pace giusta e duratura"
Parlando a Ginevra Andriy Yermak ha fatto eco al segretario di Stato americano Marco Rubio, affermando che l'incontro di oggi è stato "molto produttivo". "Abbiamo fatto ottimi progressi e stiamo procedendo verso una pace giusta e duratura. Il popolo ucraino merita e desidera questa pace più di ogni altra cosa". Lo riporta nel live blog Sky News. Yermak ha sottolineato di aver ringraziato anche i "nostri grandi amici", gli Stati Uniti e Trump. Ma come il diplomatico statunitense, ha affermat che il lavoro continuerà e aggiunge che l'Ucraina "coinvolgerà anche i nostri amici europei".
Oggi call dei ministri degli esteri Ue e Ucraina su piano
"Oggi si terrà una conference call tra i ministri degli Esteri dell'Ue e il ministro degli Esteri ucraino sulle proposte di pace russo-americane. Presenterò i nostri suggerimenti. Naturalmente, nulla che riguardi la Polonia potrà essere deciso senza il nostro consenso". Lo afferma su X il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. Da quanto si apprende a Bruxelles parteciperà anche l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas.
Erdogan: "Con Putin parlerò del corridoio del grano"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intende sollevare la questione della ripresa degli accordi sul corridoio del grano durante una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin prevista per domani. Lo scrive la Tass. "In precedenza avevamo una nota iniziativa sul corridoio del grano. Questa iniziativa mirava davvero ad aprire la strada alla pace. Volevamo che il corridoio del grano raggiungesse sia l'Europa che l'Africa. Purtroppo, abbiamo avuto solo un successo limitato. Ne parlerò di nuovo a Putin domani. Penso che se riusciremo a far partire questo processo, sarà una buona cosa", ha dichiarato in una conferenza stampa in Sudafrica, dove ha partecipato al vertice del G20. Durante la sua conversazione con Putin, "intende discutere quali misure possano essere adottate per fermare la perdita di vite umane", in Ucraina ha osservato Erdogan. "Dopo questi colloqui, spero di avere l'opportunità di discutere i risultati sia con gli europei che Trump", ha aggiunto.
Rubio: "L'incontro più produttivo avuto finora su Ucraina"
Le riunioni di oggi sono state "le più produttive e significative finora in tutto questo processo, da quando siamo stati coinvolti fin dall'inizio". Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio parlando a Ginevra. Lo riporta Sky News. "Abbiamo un ottimo prodotto di lavoro, già costruito sulla base dei contributi di tutte le parti coinvolte, e ora siamo riusciti a esaminare alcuni di questi punti, punto per punto. E penso che abbiamo fatto buoni progressi. I nostri team sono ora nelle loro stanze mentre stiamo lavorando su alcuni dei suggerimenti che ci sono stati offerti".
Meloni: "Salvini ha ragione su corruzione ma Kiev ha anticorpi"
Il tema della corruzione "chiaramente incide, ma incide anche rispetto alla nostra opinione pubblica ed e' legittimo. Considero in ogni caso importante che l'Ucraina abbia dimostrato di avere gli anticorpi". Lo ha sottolineato il premier Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del G20 nella capitale sudafricana. Meloni ha affermato: "Alla fine dobbiamo sempre ricordare che questi arresti arrivano sulla base di iniziative delle istituzioni ucraine. Quindi c'e' probabilmente un problema ma ci sono anche gli anticorpi per gestire quel problema". Quindi, ha sottolineato, il vicepremier Salvini "dice una cosa corretta, cioe' dice i soldi degli italiani non possono andare a finire nelle mani di persone corrotte e ovviamente noi dobbiamo vigilare perche' questo non accada. Ma ripeto, mi pare che il governo ucraino abbia dimostrato di avere piena volonta' di combattere eventuali fenomeni di questo tipo", ha concluso.
Meloni: "Questa sera un punto su quanto accade a Ginevra"
"Penso che probabilmente faremo un punto stasera, prevalentemente telefonico, sull'esito di quello che accade" a Ginevra, "perché poi siamo tutti in viaggio, per cui non è facilissimo. Domani mattina ci sarà con i leader europei presenti al vertice Europa-Africa un coordinamento, e martedì ci sarà in videocollegamento una riunione della coalizione dei volenterosi. Immagino che ci saranno anche altre riunioni, poi vediamo come prosegue ovviamente il lavoro degli Sherpa". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20.
Meloni: "Corruzione in Ucraina incide su nostra opinione pubblica"
Lo scandalo della corruzione in Ucraina "incide, ovviamente, anche rispetto alla nostra opinione pubblica, è legittimo. Considero in ogni caso importante che l'Ucraina abbia dimostrato di avere gli anticorpi. Dobbiamo sempre ricordare che questi arresti arrivano sulla base di iniziative delle istituzioni ucraine. Quindi c'è probabilmente un problema ma ci sono anche gli anticorpi per gestire quel problema". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20. "Quindi il vicepremier Salvini dice una cosa corretta, cioè dice che i soldi degli italiani non possono andare a finire nelle mani di persone corrotte e - ha continuato Meloni - ovviamente noi dobbiamo vigilare perché questo non accada. Ma, ripeto, mi pare che il governo ucraino abbia dimostrato di avere piena volontà, che le istituzioni ucraine abbiano dimostrato di avere piena volontà di combattere eventuali fenomeni di corruzione che, a maggior ragione, sono molto gravi per loro, mentre la gente sta morendo al fronte".
Meloni: "L'ho detto a Trump, non dipendiamo da energia russa"
"Io per prima ho spiegato al Presidente degli Stati Uniti che per esempio la nostra dipendenza da Mosca era sicuramente significativa ma poi l'Italia dall'inizio della guerra ha fatto un lavoro pazzesco: abbiamo totalmente diversificato, non dipendiamo piu' dalla Russia". Lo ha riferito ai giornalisti la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del G20 in merito alle affermazioni di Trump che ha accusato i paesi Ue di comprare ancora petrolio da Mosca. "L'Europa ha fatto da questo punto di vista un lavoro molto importante - ha aggiunto - ma penso si' che sicuramente alcune cose che vengono dette servano alla fine a generare, come dire, pressione sugli interlocutori".
Meloni: "Il piano Usa base per la discussione intavolata"
"Chiunque lavori con l'ottica di lavorare più velocemente per arrivare a una pace giusta, duratura, fa un lavoro prezioso. Penso che la proposta americana vada letta con questa lente. Dopodiché, ovviamente, il piano americano è una base di discussione. Per arrivare a una pace giusta e duratura serve appunto una discussione che è quella che stiamo intavolando con i nostri partner europei, con la Nato, con gli americani e con gli ucraini oggi in un incontro del quale purtroppo non conosco gli esiti perché è in corso attualmente". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20, facendo riferimento al dialogo fra le parti in corso a Ginevra.
Starmer sente Trump: "D'accordo a lavorare insieme su Kiev"
Donald Trump e Keir Starmer nel corso di un colloquio telefonico hanno concordato di "collaborare in questo momento critico". Lo rende noto Downing Street.
Wp: "Usa per costruire un muro di sicurezza lungo il fronte"
Missili a lungo raggio Tomahawk, rimozione o modifica dei limiti all'esercito e la costruzione di un muro di sicurezza sulla linea del cessate il fuoco: sono alcune delle ipotesi evocate da funzionari Usa per rafforzare le garanzie di sicurezza a Kiev, confidate all'autorevole opinionista di politica estera del Washington Post David Ignatius. Le stesse fonti hanno riferito che i colloqui di Ginevra saranno una negoziazione flessibile, e non un ordine diretto a Kiev. I funzionari Usa hanno riconosciuto che "le garanzie di sicurezza non sono ancora sufficientemente solide" nella proposta di pace in 28 punti di Trump. Per esempio, scrive Ignatius, Trump potrebbe aumentare o rimuovere il tetto proposto di 600.000 uomini per l'esercito ucraino. E per rafforzare la deterrenza post-bellica, i funzionari stanno valutando di fornire all'Ucraina missili Tomahawk se verrà raggiunto un accordo di pace, ritenendo che Kiev non li userebbe preventivamente contro la Russia, poiché ciò le costerebbe il sostegno statunitense ed europeo. Una delle fonti ha riferito anche che gli Stati Uniti e i loro alleati aiuterebbero l'Ucraina a costruire un "muro" di sicurezza lungo la linea del cessate il fuoco, usando tecnologia avanzata, per rassicurare Kiev sulla sicurezza in quella zona che dovrebbe sotto controllo russo ma smilitarizzata. "La sovranità dell'Ucraina non può mai essere compromessa. Questo aprirebbe le dighe in Europa", ha detto un funzionario chiave a Ignatius. "Non vogliamo vedere il collasso dell'Ucraina", ha proseguito, evocando il rischio di una "seconda Jugoslavia", il cui disfacimento nel 1991 ha dato inizio a un decennio di conflitti regionali. Quanto alla clausola che prevede un'amnistia post-bellica, riferisce Igantius, e' stata inserita su richiesta dell'Ucraina, per rassicurare Zelensky e i membri del suo governo che non saranno perseguiti se lo scandalo di corruzione attuale si amplia. Sempre secondo le stesse fonti, il segretario per la sicurezza nazionale ucraina, Rustem Umerov, avrebbe detto all'inviato Usa Steve Witkoff in un recente incontro in Florida che Zelensky potrebbe essere pronto a compromessi sulla questione cruciale dello scambio di territori nel Donetsk per un accordo di pace. Umerov avrebbe anche detto che l'Ucraina potrebbe essere disposta a limitare il suo esercito a 600.000 unità. Dopo che questo tetto ha suscitato una tempesta di proteste, una delle fonti ha riferito che esso potrebbe essere aumentato o rimosso del tutto, poiché in realtà non altera l'equilibrio delle forze, che comunque favorisce la Russia.
Meloni, aumentare pressione su Mosca
Di fronte all"'indisponibilita'" della Russia, "la pressione bisogna aumentarla" perche' "e' ovvio che altrimenti la possibilita' di costruire una pace diventa piu' difficile". Lo ha affermato la premier Giorgia Meloni parlando con la stampa al termine del G20. "La pressione in questo momento la si sta facendo su tutti, la si sta facendo sull'Europa, si sta facendo sull'Ucraina e la si sta facendo sulla Russia. Il punto e' capire dove ci porta", ha aggiunto. Ad oggi, ha spiegato, "la pressione ha portato massima disponibilita' da parte dell'Ucraina, massima disponibilita' da parte dell'Europa, zero disponibilita' da parte della Russia".E quindi per questo, bisogna insistere.
In corso incontro tra delegazioni Usa e Ucraina a Ginevra
La delegazione Usa sta incontrando la delegazione ucraina alla missione permanente americana a Ginevra. Al tavolo il segretario di Stato americano Marco Rubio e il segretario dell'esercito Usa Daniel Driscoll - che in precedenza sono stati a lungo nell'albergo nel centro di Ginevra dove si trova anche la delegazione degli sherpa europei - e l'inviato Steve Witkoff che guidano la delegazione Usa. Di fronte a loro la delegazione ucraina guidata da Andry Yermak.
Carl Bildt: "I 28 punti di Trump sono un documento russo"
"Il documento di pace è un documento russo ora rimarchiato dagli Stati Uniti. È un accordo che ci esclude pur essendo noi europei a sostenere l'Ucraina in prima linea. Una cosa che l'Europa può fare riguarda gli asset russi: quei soldi sono controllati dall'Europa, sono soldi europei e non dovremmo permettere che vengano rubati dagli americani". L'altro punto a dir poco strano è che gli Stati Uniti medieranno tra Russia e Nato: "Ero dell'idea che anche gli Usa fossero membri dell'alleanza atlantica, ma questo documento dimostra l'amatorialità di molte delle sue parti, il dilettantismo di vari passaggi. E' un testo scritto da persone che non hanno idea di cosa stanno maneggiando, è evidente. La Russia non potrà vincere questa guerra, ci prova da tre anni con perdite enormi e controlla poco più del 10% dell'Ucraina. Può vincere solo con una sorta di accordo - come di quello di Monaco del 1938 - con Trump". Lo afferma l'ex primo ministro svedese Carl Bildt, già inviato speciale dell'Ue in Jugoslavia e delle Nazioni Unite nei Balcani, ospite di Monica Maggioni a In mezz'ora su RaiTre .
Meloni: "Linea chiara e voti compatti grazie alleati"
"Le decisioni che prendiamo" nella maggioranza "sono decisioni condivise. A me alla fine interessa una cosa sola: la postura internazionale dell'Italia, che l'Italia continui a essere percepita come una nazione seria, credibile, che ha una chiara linea di politica estera". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo ai cronisti che le chiedevano della linea di Matteo Salvini sull'Ucraina. "E oggi l'Italia cosi' viene percepita. E viene percepita cosi' perche' questo governo ha una maggioranza stabile che le ha consentito di avere, votando sempre in maniera compatta questa linea di politica estera. E quindi non mi posso assolutamente lamentare dei miei alleati", ha aggiunto.
Salvini: "Su Ucraina nessuno ascolterebbe Macron,Starmer e Merkel"
"Ragionino le due parti in causa: Zelensky e Putin. Non Macron o altri guastafeste". Così Matteo Salvini alla festa della Lega a Castelcovati, in provincia di Brescia. "Gli Stati Uniti sono gli unici che sono riusciti a mettere fine, almeno adesso, al massacro fra Israele e Palestina, e sono gli unici che potranno essere protagonisti della fine del massacro fra Ucraina e Russia. Non penso che nessuno starebbe ascoltare Macron, Starmer o Merkel".
Meloni: "Erdogan costruttivo, sostiene cessate fuoco temporaneo"
"Erdogan ha un approccio costruttivo sul tema della proposta in 28 punti, ed è fra i sostenitori di un cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche. Parlerà domani con Putin e parlerà con Trump. Il ruolo della Turchia è strategico". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20, parlando della posizione del presidente turco, con cui ha avuto un bilaterale a margine del summit.
Meloni: "Infantile fare conta di chi c'è alle riunioni su Ucraina"
"Questa è una fase molto delicata, questo lavoro di fare la conta di chi c'è o non c'è ogni volta che qualcuno si parla, lo considero infantile e diventa pericoloso se dovesse contagiare i leader. Non va fatto". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20, rispondendo a una domanda su eventuali "divaricazioni" fra partner europei rispetto ai formati delle riunioni sull'Ucraina. "Vi prego, non leggete così questa fase, nella quale è importante che possiamo parlarci tutti con tutti quando capita e come viene - ha aggiunto -. Noi leader abbiamo i nostri numeri, abbiamo le chat, ci sono tantissimi strumenti con cui si lavora. Ci sono diversi formati con cui parliamo di tutto. Non costruiamo racconti politici in un momento in cui".
Meloni: "Da Salvini no controcanto. Non siamo caserma"
"Io non lo considero un controcanto. Penso che noi siamo una coalizione e non una caserma. Ma penso che all'interno della mia maggioranza sia un bene che tutti esprimano le loro posizioni. Perche' questo aiuta anche me a ragionare". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo alle domande die giornalisti sulle posizioni assunte da Matteo Salvini sull'Ucraina. "Non la vedo come una contraddizione", ha aggiunto.
Meloni: "Da Erdogan approccio costruttivo, parlerà pure con Trump"
Erdogan sta mostrando "un approccio costruttivo" e domani, oltre che con Putin, "parlera' anche con Trump". Lo ha riferito la premier Giorgia Meloni parlando con i giornalisti al termine del G20, dove ha avuto un incontro bilaterale con il presidente turco.
Kiev: "Proposte bozza includono molte priorità ucraine"
"Le nostre proposte attuali, pur non essendo ancora definitive, includono molte priorità ucraine. Apprezziamo i nostri partner americani che stanno lavorando a stretto contatto con noi per comprendere le nostre preoccupazioni e raggiungere questo punto cruciale, e ci aspettiamo ulteriori progressi oggi". Lo afferma su Telegram il Segretario del Consiglio di Sicurezza dell'Ucraina, Rustem Umerov, a Ginevra per i negoziati tra la delegazione ucraina, quella americana e i partner europei sulla bozza del piano di pace per l'Ucraina. Nello stesso messaggio, ma in ucraino, Umerov si spinge ben oltre e afferma che "la versione attuale del documento, sebbene nelle fasi finali del coordinamento, riflette già la maggior parte delle principali priorità ucraine".
Meloni: "Putin non vuole pace, guardiamo suo bluff"
"Io penso che Putin non abbia la reale volonta' di chiudere la guerra e dobbiamo andare a vedere il bluff con una proposta sensata". Lo ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Johannesburg. Secondo il premier, "tutti stanno facendo la loro parte, e ora anche i russi devono farlo", ad esempio concedendo un cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture civili e strategiche. "Sarebbe un segnale importante", ha detto.
Meloni: "Non stiamo aderendo al Purl ma non c'è deadline"
"Sul Purl non abbiamo una deadline, lavoriamo per priorità. Adesso stiamo lavorando per un nuovo pacchetto di aiuti. Ad ora non stiamo aderendo, poi vedremo ma non ci siamo dati una deadline". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20, rispondendo a una domanda sul meccanismo di acquisto di armamenti americani da girare a Kiev.
Meloni: "Prova di maturità per l'Europa, dia contributo al piano"
"Molte delle questioni inserite nel piano riguardano e necessitano dell'Europa per essere realizzate, sul tema delle garanzie di sicurezza, della ricostruzione, dell'accesso dell'Ucraina all'Ue. Possiamo discutere di tutto ma non penso sia utile in questa fase andare in questi dettagli ma guardare all'obiettivo perché la fase è delicata. È una prova di maturità per l'Europa, per mostrare che può fare la differenza con proposte che possano far fare passi avanti: siamo tutti d'accordo a fare questo lavoro, capire dove si può dare un contributo per arrivare al punto". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20.
Salvini: "Europa non faccia saltare dialogo Usa-Russia-Ucraina"
"Il mio appello, non da ministro o da vicepresidente del Consiglio, da italiano, da padre di famiglia, è che l'Europa non faccia saltare il dialogo ripreso fra Stati Uniti, Ucraina e Russia". Lo ha detto il vice premer Matteo Salvini ospite a Castelcovati, in provincia di Brescia, alla festa della Lega lombarda. "Lascino lavorare Trump, Zelensky e Putin. Non si mettano di mezzo francesi, tedeschi, inglesi, perché rischiano di far saltare tutto", ha aggiunto Salvini. "Già l'Europa ha rischiato di far saltare l'accordo fra Israele e Palestina. Lascino lavorare Trump, Zelensky e Putin, perché ho come l'impressione che in Europa qualcuno abbia interesse a che la guerra vada avanti per vendere più armi. Sicuramente noi ci sveniamo". "L'Unione Europea si è accorta della sua irrilevanza che la Lega denuncia da anni - ha aggiunto -. Mentre Stati Uniti e Russia innovano, crescono, investono in ricerca e innovazione artificiale, a Bruxelles qualche fenomeno col Green Deal massacra le nostre imprese".
Meloni: "Cessate fuoco temporaneo sarebbe segnale importante"
"Tutti stanno facendo la loro parte" e anche la Russia dovrebbe dare un segno di "disponibilita'": in questo senso, "un cessate il fuoco temporaneo sarebbe ora un segnale importante". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando con la stampa.
Meloni: "Mosca dia segnale e non bombardi infrastrutture"
"Penso che sarebbe una buona cosa, e ne abbiamo parlato nella telefonata con il presidente Trump, capire se si riesce a ottenere almeno cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche e civili che russi continuano a bombardare. Anche i russi devono dare un segnale concreto di voler arrivare alla pace". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20.
Media: "Piano Ue in 24 punti, 'difese Ucraina non siano limitate'"
Il contro-piano europeo in 24 punti in risposta alle proposte americane per risolvere la crisi ucraina prevede che le dimensioni delle Forze Armate ucraine e dell'industria della difesa ucraina non saranno limitate. Lo afferma una bozza, di cui alcuni estratti sono stati pubblicati dal Daily Telegraph sul suo sito. Al punto 13 si legge che "l'adesione dell'Ucraina alla Nato dipende dal consenso all'interno dell'Alleanza" e che "l'Ucraina diventa membro dell'Ue". Il documento osserva che "entrambe le parti in conflitto si impegnano a una completa cessazione delle ostilità senza alcuna condizione in aria, terra e mare". Viene introdotto un monitoraggio internazionale sul cessate il fuoco, guidato dagli Stati Uniti, da parte dei partner dell'Ucraina. "Il monitoraggio sarà prevalentemente remoto, utilizzando satelliti, droni e altri strumenti tecnologici, con una componente flessibile a terra per indagare sulle presunte violazioni". Per quanto riguarda la sovranità e le garanzie di sicurezza, oltre al fatto che nessuna restrizione sarà imposta alle forze di difesa ucraine nè all'industria della difesa, inclusa la cooperazione internazionale, nei punti pubblicati dal Daily Telegraph sul suo sito si legge che gli Stati garanti saranno "un raggruppamento ad hoc di Paesi europei e Paesi extraeuropei disponibili. L'Ucraina è libera di decidere sulla presenza, le armi e le operazioni delle forze amiche invitate dal governo ucraino sul suo territorio".
Media: piano Ue prevede fine graduale delle sanzioni a Mosca
Le sanzioni imposte alla Russia dal 2014 potrebbero essere soggette a un graduale e parziale allentamento una volta raggiunta una pace sostenibile e potrebbero essere ripristinate in caso di violazione dell'accordo di pace. Lo prevede uno dei 24 punti della controproposta Ue per l'accordo di pace per l'Ucraina secondo la versione trapelata al Daily Telegraph.
Meloni: "Tutti impegnati per una proposta per Ucraina sovrana"
"Penso si possa fare un lavoro positivo, siamo tutti impegnati per arrivare a una proposta che serve per avere pace, un'Ucraina indipendente e sovrana e per la sicurezza dell'Europa". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20.
Meloni: "Nel piano punti da discutere e altri molto positivi"
"Ci sono nel piano americano alcuni punti che devono essere oggetto di discussione, come quelli sui territori, sul finanziamento della ricostruzione o sull'esercito ucraino. Ci sono punti molto positivi, come le garanzie di sicurezza con il coinvolgimento degli Stati Uniti, una proposta che riprende una proposta italiana". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20.
Meloni: "No a controproposta, lavoriamo su quella di Trump"
"Il tema non è lavorare su una totale controproposta, ci sono molti punti condivisibili, ha senso lavorare sulla proposta che c'è". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20, rispondendo a una domanda sull'ipotesi di controproposta europea al piano di pace di Donald Trump.
Meloni: "Da Trump ho trovato disponibilità"
"Ho trovato disponibilità da parte del presidente degli Stati Uniti Trump. Abbiamo avuto una telefonata abbastanza lunga anche con il presidente della Finlandia Stubb. Il lavoro dei nostri sherpa a Ginevra segue questo intendimento". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Johannesburg alla fine del G20.
Wp: Witkoff da Putin se Zelensky accetterà accordo quadro
Se Volodymyr Zelensky accettasse l'accordo quadro per la pace dopo i colloqui di Ginevra, l'inviato speciale Usa Steve Witkoff - volato nella città svizzera insieme al segretario di stato Marco Rubio - potrebbe portarlo al presidente russo Vladimir Putin, anche se probabilmente non subito. Lo scrive l'opinionista David Ignatius sul Washington Post sulla base di informazioni ottenute da due funzionari americani a conoscenza dei negoziati in corso. Le fonti hanno insistito sul fatto che "la proposta di pace di Trump non è così filorussa come potrebbe sembrare" e che "il miglior giudice sarà Zelensky. Se lui approverà l'accordo, l'onere passerà a Mosca. Se lo rifiuterà, la guerra probabilmente continuerà fino al prossimo anno e oltre".
Ucraina, manifestazione bipartisan a Roma: anche Gentiloni
Manifestazione bipartisan a sostegno dell'Ucraina in piazza dell'Esquilino a Roma. Nel giorno in cui si ricorda l'Holodomor, il genocidio per fame di oltre 6 milioni di persone, perpetrato dal regime sovietico, a danno della popolazione ucraina negli anni 1932-1933, diversi esponenti politici italiani hanno partecipato al presidio di solidarieta' con Kiev. Tra i presenti l'ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, l'ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini, la vice presidente dem dell'Europarlamento Pina Picierno, il leader di Azione Carlo Calenda, Riccardo Magi e Benedetto della Vedova per 'Piu' Europa', i deputati di Forza Italia Alessandro Battilocchio e Paolo Emilio Russo, e una delegazione di Italia viva. Per i dem presenti anche Filippo Sensi, Lia Quartapelle e Walter Verini. "L'Ucraina non si vende, l'Ucraina si difende", ha detto Casini, sostenendo come non si possa "accettare una soluzione che premi l'aggressore e punisca l'aggredito". "Io mi auguro che il governo del mio Paese continui a fare quello che l'Italia ha iniziato con il governo Draghi", ha esortato. Critico nei confronti del piano Usa Calenda. "Questo e' il piano di Putin che Trump, che e' un asset di Putin, sta cercando di imporre a un popolo che da quattro anni combatte per la propria liberta'", ha affermato il leader di Azione. "Come cinque anni fa Meloni era putiniana, puo' tornare a esserlo nel volgere di poco - ha detto -. Deve scegliere se stare con Putin e Orban o essere la presidente del Consiglio di un Paese fondatore dell'Europa. Meloni mi ha molto deluso. E' stata putiniana prima di andare al governo, poi con Biden e' diventata sostenitrice dell'Ucraina, adesso che Trump ha cambiato idea ha di nuovo cambiato idea". La vice ambasciatrice dell'ambasciata Ucraina in Italia, Oksana Amdzhadin, ha citato l'appello all'unita' lanciato dal suo presidente Volodomyr Zelensky. "L'unita' e' cio' che la Russia teme di piu'", ha detto. "La disunione dell'Occidente sarebbe il piu' grande regalo a Putin", ha sostenuto. "E' importante essere qui oggi con la comunita' ucraina accanto a Kiev, perche' sono le ore in cui si decide il futuro non solo di un'Ucraina libera e sovrana ma anche del futuro della sicurezza dell'intera Europa: il piano di Trump non e' un piano di pace, e' un atto di forza, ed e' un piano che prepara la conquista futura", ha detto il segretario di Piu' Europa Magi. Infine, anche Della Vedova ha auspicato che non vi saranno "sbandamenti della linea italiana di sostegno all'Ucraina".
Kiev, "Nuova versione piano con nostre priorità"
La nuova versione del testo del piano di pace degli Stati Uniti riflette "la maggior parte delle priorita' chiave dell'Ucraina". A riferirlo e' uno dei membri della delegazione ucraina ai colloqui in corso a Ginevra con gli americani e i paesi Ue sul piano in 28 punti per porre fine alla guerra con la Russia. "La versione attuale del documento, sebbene sia ancora nelle fasi finali di approvazione, riflette gia' la maggior parte delle priorita' chiave dell'Ucraina", ha dichiarato su Facebook Rustem Umerov, capo del Consiglio di sicurezza ucraino.
Calenda: "Ue sostenga Kiev o sarà vassallo di Putin"
" Questo è il piano di Putin più che di Trump, che è un asset di Putin, sta cercando di imporre a un popolo che da quattro anni combatte per la propria libertà. Se noi consentiremo che questo piano vada a buon fine venderemo l'Ucraina e l'Europa". Lo ha detto Carlo Calenda alla manifestazione a sostegno dell'Ucraina. "Putin e Trump vogliono spartirsi l'Europa Dobbiamo scegliere: o avere un'Europa che si assume la responsabilità di sostenere l'Ucraina oppure diventeremo vassalli di Putin, Trump, Xijinping. Il governo italiano sta pericolosamente deviando dal sostegno all'Ucraina, tiene una linea di basso profilo perché i populisti non hanno valori. Come cinque anni fa la Meloni era putiniana può tornare a esserlo nel volgere di poco. Deve scegliere se stare con Putin e Orban o essere la presidente del Consiglio di un paese fondatore dell'Europa. La Meloni mi ha molto deluso. È stata putiniana prima di andare al governo, poi con Biden è diventata sostenitrice dell'Ucraina, adesso che Trump ha cambiato idea ha di nuovo cambiato idea".
Picierno: "Piano Trump è immorale"
Il piano di pace di Trump è inaccettabile e immorale". Lo ha detto Pina Picierno, vicepresidente della Parlamento europeo alla manifestazione a sostegno della Ucraina. "Nessuno può obbligare ad accettare - ha detto Picierno - un piano in cui l'aggressione è solo un dettaglio. Il piano è Inaccettabile e immorale, non è di pace ma prepara la prossima aggressione della Russia all'europa. La storia ci insegna che le garanzie della Russia sono sempre state scritte sulla sabbia, come gli accordi di budapest o quelli di Minsk. Affidare la sicurezza dell'ucraina e dell'europa agli impegni unilaterali della russia, ignifica ignorare la dimensione criminale del regime di Putin".
Bloomberg: "Controproposta Ue su uso asset Mosca per Kiev"
L'Europa ha già pronta una controproposta al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla pace in Ucraina nella quale si esige di utilizzare gli asset congelati di Mosca per la ricostruzione dell'Ucraina e per risarcire Kiev, oltre a chiedere una garanzia di sicurezza da parte degli americani che rispecchi la clausola di difesa reciproca dell'articolo 5 della Nato. L'Europa respinge inoltre le richieste di Mosca sulla cessione del territorio non occupato a est. Lo riporta Bloomberg, spiegando che - secondo persone informate - la controproposta sarà presentata agli Stati Uniti nel corso dei colloqui a Ginevra.Secondo Bloomberg, la controproposta europea vorrebbe una garanzia di sicurezza che vincoli gli alleati di Kiev a intervenire automaticamente in caso di aggressione, a differenza delle garanzie più vaghe previste nel piano Trump. Anche sui numeri della riduzione delle forze armate ucraine il piano europeo prevede cifre diverse. Se gli Usa chiedevano che fosse portate da dalle 900 mila attuali a 600 mila, secondo gli europei non si dovrebbe scendere sotto le 800 mila, numero tra l'altro segnalato dall'Ucraina come necessario. Anche sui territori gli europei muovono una controproposta. Oltre alla cessione delle aree già occupate da Mosca, che secondo il documento Usa verrebbero riconosciute da Washington, il piano di Trump prevede anche il ritiro degli ucraini da quelle zone del Donbass (principalmente le parti del Donetsk) che ancora non sono sotto il controllo delle forze del Cremlino. Nella visione statunitense quell'area sarebbe dovuta diventare una zona cuscinetto. Nella visione europea segnalata da Bloomberg, invece, quelle aree non dovrebbero essere cedute. Altro tema portante è quello dell'utilizzo degli asset russi. Secondo gli alleati europei i beni congelati della Russia dovrebbero essere destinati alla ricostruzione e al risarcimento dell'Ucraina, e non come "ricompensa" per la mediazione degli Stati Uniti (la parte americana propone di utilizzarli in joint venture e trarne profitto). Anche il Canada e il Giappone si sono uniti alla posizione europea.
Trump: "Guerra mai accaduta se leadership forte"
Per il presidente Usa Donald Trump, "la guerra tra Russia e Ucraina e' una guerra violenta e terribile che, con una leadership forte e adeguata da parte degli Stati Uniti e dell'Ucraina, non sarebbe mai accaduta". In un post su Truth, il presidente Usa ribadito il concetto gia' espresso piu' volte, mentre a Ginevra sono in corso colloqui sul piano di pace Usa in 28 punti per porre fine al conflitto e che l'Ucraina deve accettare entro giovedi', come da ultimatum dato dallo stesso Trump. L'inquilino della Casa Bianca ha affermato di aver "ereditato una guerra che non avrebbe mai dovuto accadere. Una guerra in cui perdono tutti, soprattutto i milioni di persone morte inutilmente". Questa guerra "e' iniziata molto prima che io assumessi l'incarico per un secondo mandato, durante l'amministrazione di 'Sleepy' Joe Biden, e non ha fatto che peggiorare. Se le elezioni presidenziali del 2020 non fossero state truccate e rubate, l'unica cosa che i Democratici di Sinistra Radicale sanno fare bene, non ci sarebbe stata nessuna guerra tra Russia e Ucraina, come non c'e' stata, nemmeno menzionata, durante il mio primo mandato. Putin non avrebbe mai attaccato! E' stato solo quando ha visto Sleepy Joe in azione che ha detto: "Ora e' la mia occasione!", ha argomentato Trump.
Trump: "Paesi Ue comprano ancora petrolio a Russia"
Il presidente Usa Donald Trump accusa gli europei di "continuare ad acquistare petrolio dalla Russia". Questo nuovo attacco di Trump, contenuto in un post su Truth, giunge mentre a Ginevra sono in corso complessi colloqui per far accettare all'Ucraina il piano di pace Usa, ai quali partecipano delegazioni di paesi Ue, degli Usa e dell'Ucraina.
Trump: "Da leadership Ucraina nessuna gratitudine agli Usa"
"La 'leadership' ucraina non ha espresso alcuna gratitudine per i nostri sforzi, e la Ue continua a comprare petrolio dalla Russia. Gli Usa continuano a vendere enormi quantità di armi alla Nato, per la (loro, ndr) distribuzione all'Ucraina (il corrotto Joe - Biden, ndr - ha dato tutto, gratis, gratis, gratis, compresa una 'grande quantita' di soldi!). Dio benedica tutte le vite che sono state perdute in questa catastrofe umana!": lo scrive Donald Trump su Truth. "La guerra tra Russia e Ucraina - esordisce il tycoon nel suo post - è violenta e terribile e, con una forte e adeguata leadership statunitense e ucraina, non sarebbe mai avvenuta. È iniziata molto prima che io assumessi l'incarico per un secondo mandato, durante l'amministrazione dello Sleepy Joe Biden, ed è solo peggiorata. Se le elezioni presidenziali del 2020 non fossero state truccate e rubate, l'unica cosa in cui i democratici della sinistra radicale sono bravi, non ci sarebbe alcuna guerra Ucraina/Russia, così come non n'era, nemmeno menzionata, durante il mio primo mandato". "Putin - prosegue - non avrebbe mai attaccato! È stato solo quando ha visto Sleepy Joe in azione che ha detto: 'Questa è la mia occasione!' Il resto è storia, e così continua. Ho ereditato una guerra che non sarebbe mai dovuta accadere, una guerra che è una perdita per tutti, specialmente per i milioni di persone che sono morte inutilmente".
Delegazione Kiev: "Stiamo lavorando, colloqui molto costruttivi"
"Stiamo lavorando, adesso le discussioni sono molto costruttive" ma per i "dettagli" bisogna aspettare. Così il il negoziatore capo di Kiev, Andriy Yermak, parlando con alcuni cronisti a Ginevra, dove sono in corso i colloqui sul piano di pace per l'Ucraina. Gli Usa sono pronti a modifiche? "Lo vedremo", si è limitato a dire, sottolineando: "noi crediamo che gli americani vogliano raggiungere una pace vera per l'Ucraina, perché gli Usa sono sempre stati dalla nostra parte in tutti questi quattri anni, da quando la Russia ci ha attaccato".
Zelensky: "Piano Usa potrebbe includere linea Kiev"
Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il controverso piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra con la Russia potrebbe includere "prospettive ucraine". Il leader di Kiev lo ha dichiarato mentre le varie delegazioni - ucraina, dei paesi Ue e degli Usa - sono impegnate in colloqui a Ginevra. Una valutazione pragmatica e in parte ottimista quella fatta da Zelensky in un post su X, secondo cui "attualmente, si ritiene che le proposte americane possano includere una serie di elementi basati sulle prospettive ucraine e critici per gli interessi nazionali ucraini". Il presidente ucraino ha precisato, inoltre, che "la delegazione ucraina e' oggi al lavoro a Ginevra, concentrata sulla ricerca di soluzioni praticabili per porre fine alla guerra, ripristinare la pace e garantire una sicurezza duratura. I membri della nostra delegazione hanno gia' fornito brevi resoconti sugli esiti dei loro primi incontri e colloqui". In merito ai prossimi sviluppi, Zelensky ha aggiunto che "sono in corso ulteriori lavori per rendere tutti gli elementi realmente efficaci nel raggiungimento dell'obiettivo principale auspicato dal nostro popolo: porre finalmente fine allo spargimento di sangue e alla guerra".
Coalizione bipartisan al Congresso Usa per votare sanzioni russe
Una coalizione bipartisan di parlamentari americani pro-Ucraina cercherà di forzare un voto alla Camera per imporre sanzioni devastanti alla Russia, nonostante il presidente Donald Trump si stia muovendo rapidamente per concludere un accordo di pace tra le due nazioni in guerra. Il deputato repubblicano Brian Fitzpatrick ha annunciato X che lui e i suoi alleati hanno ufficialmente notificato al segretario e alla leadership della Camera una 'discharge petition' per forzare un voto su sanzioni pesantissime contro la Russia immediatamente dopo la pausa per il Giorno del Ringraziamento (quindi dopo il prossimo weekend). I leader repubblicani di Camera e Senato si sono trattenuti per mesi, in attesa di un chiaro segnale da Trump, ma con il presidente più determinato che mai a imporre un piano di pace, i membri della base sono decisi ad agire. "Il piano del presidente per compiacere la Russia ci sta costringendo a intervenire", ha dichiarato il deputato repubblicano Don Bacon. Una 'discharge petition' può aggirare la leadership della maggioranza se 218 membri della Camera la firmano, come accaduto recentemente per la divulgazione dei file Epstein. Fitzpatrick e altri membri del 'Ukraine Caucus hanno presentato una proposta di legge sulle sanzioni insieme ai senatori Richard Blumenthal (Dem) e Lindsey Graham (Gop). I parlamentari potrebbero anche forzare un voto su un disegno di legge dei deputati dem Gregory Meeks e Steny Hoyer che combinerebbe sanzioni contro la Russia e aiuti all'Ucraina. Il caucus bipartisan pro-Ucraina terrà una riunione virtuale domani per "discutere qual è la strategia migliore per ottenere risultati rapidamente", ha riferito Fitzpatrick. "Stiamo valutando la possibilità di muovere insieme i provvedimenti se le sanzioni non verranno portate al voto in tempi brevi", ha avvisato Fitzpatrick.
Stubb: "Parlato con Trump insieme a Meloni, abbiamo discusso del piano di pace"
"Dieci minuti fa la premier Meloni e io abbiamo parlato con presidente Trump. Il presidente degli Stati Uniti si sveglia molto presto e lavora molto duro e voleva parlare del piano e dello stato di avanzamento". Lo ha dichiarato il presidente della Finlandia Alexander Stubb a Johannesburg alla fine del G20. "Al momento abbiamo passato la questione al nostro Consigliere per la sicurezza nazionale a Ginevra, a Rubio e al team ucraino, e vedremo cosa ne verrà fuori entro la fine della giornata - ha aggiunto -. Non voglio anticipare nulla, non si può mai sapere con questo tipo di negoziati, ma penso che la chiave in questo momento sia ottenere un cessate il fuoco". "Il presidente Trump - riferisce - ha risposto al telefono alle 5 di domenica mattina negli Stati Uniti, il che dimostra che sta lavorando senza sosta per trovare un accordo di pace nella guerra di aggressione della Russia in Ucraina. E naturalmente, abbiamo discusso della situazione, del piano in 28 punti e di alcuni degli sviluppi qui a Johannesburg relativi al piano di pace".
Ex premier svedese Bildt: "Oneri ricostruzione a Ue ma profitti a Usa"
“È fondamentale che l’Europa parli chiaramente e dica apertamente che ci sono alcune parti del documento di pace che possono anche andare ma altre sono scandalose e vergognose. Per esempio il fatto che gli americani non metteranno un centesimo nella ricostruzione dell’Ucraina, sarà l’Europa a finanziarla, mentre i profitti andranno agli Stati Uniti. È una richiesta neo-coloniale spudorata”. Così l’ex primo ministro svedese, Carl Bildt, già inviato speciale della Ue in Jugoslavia e delle Nazioni Unite nei Balcani, ospite di “In mezz’ora”, su RaiTre.
Zelensky: "Il piano potrebbe includere punti chiave per noi"
La delegazione ucraina sta lavorando oggi a Ginevra, concentrandosi sulla ricerca di soluzioni realizzabili per porre fine alla guerra, ristabilire la pace e garantire una sicurezza duratura. Dai membri della nostra delegazione sono già arrivati brevi resoconti sugli esiti dei primi incontri e colloqui. Al momento, c'è la comprensione che le proposte americane potrebbero includere una serie di elementi basati sulle posizioni ucraine e fondamentali per gli interessi nazionali dell'Ucraina". Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X.
Guerra Ucraina, offensiva russa nel Donetsk e Donbass: la situazione
Più o meno un quinto del Paese è oggi in mano agli invasori, ma in realtà negli ultimi due anni il fronte non si è particolarmente mosso né in un senso né in un altro. Anche di questo si è parlato in una puntata di Numeri, l’approfondimento di Sky TG24.
Guerra Ucraina, offensiva russa nel Donetsk e Donbass: la situazione
Vai al contenutoMerz: "Scettico su un accordo per l'Ucraina entro giovedì"
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz si è detto "scettico" sulla possibilità di raggiungere un accordo sul piano in 28 punti di Donald Trump per l'Ucraina entro giovedì, scadenza indicata dal presidente degli Stati Uniti. "Non sono ancora convinto che le soluzioni auspicate dal presidente Trump saranno raggiunte nei prossimi giorni", ha dichiarato Merz al vertice del G20 di Johannesburg, aggiungendo di essere "scettico sulla possibilità di un simile risultato, date le attuali divergenze".
Wp: "Witkoff in Russia in caso di successo dei colloqui di Ginevra
L'inviato speciale del presidente Usa per le missioni di pace, Steve Witkoff, potrebbe visitare la Russia in caso di successo dei negoziati con la delegazione ucraina a Ginevra. Lo riferisce il Washington Post sulla base di informazioni ottenute da funzionari americani a conoscenza dei negoziati in corso. Se Witkoff, insieme al segretario di Stato americano Marco Rubio, riuscisse a concordare con la delegazione ucraina un "quadro concettuale per i negoziati, allora Witkoff potrebbe andare con lui dal presidente russo Vladimir Putin, ma forse non immediatamente", afferma il WP. Sempre secondo la stessa fonte, il team di negoziatori Usa vuole convincere l'Europa e Kiev che il piano proposto dall'amministrazione del presidente Donald Trump per risolvere il conflitto ucraino non è "così filo-russo come sembra". Se Kiev accettasse il piano proposto, "la responsabilità passerebbe alla Russia". Secondo l'editorialista del WP, ripreso dall'agenzia stampa russa Tass, "se Mosca dovesse respingere il piano, la guerra potrebbe continuare l'anno prossimo e oltre".
Erdogan: "Domani sentirò Putin, faremo il possibile per la pace"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che domani avrà un colloquio telefonico con Vladimir Putin per discutere gli sforzi volti a porre fine alla guerra in Ucraina, all'indomani della presentazione del piano di pace statunitense. "Domani avrò una telefonata con Putin. Faremo tutto il possibile per aprire la strada alla pace", ha dichiarato in conferenza stampa al G20 di Johannesburg.

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Ucraina, sale ancora bilancio attacco russo a Ternopi: 34 morti
Sale ancora il numero dei morti nell'attacco russo del 19 novembre su Ternopil: sono ora 34 le vittime, secondo l'ultimo bilancio diffuso dal vice capo dell'amministrazione militare regionale di Ternopil, Taras Pastukh. "Al momento, possiamo affermare che 34 persone sono state uccise. Di queste, 33 sono già state identificate. Per una persona, gli esperti forensi stanno ancora lavorando per stabilirne l'identità", ha scritto Pastukh in un post su Facebook. Secondo la stessa fonte, almeno sei persone risultano ancora disperse, tra cui due uomini, tre donne e un bambino. "Le persone sono rimaste bruciate vive. Non hanno avuto alcuna possibilita' di sopravvivenza durante la rimozione delle macerie. Anche diverse persone vicine all'edificio sono rimaste ferite", ha spiegato Pastukh. Secondo le valutazioni di esperti in esplosivi e investigatori, citati dai media ucraini, le azioni degli occupanti russi dimostrano un particolare cinismo: l'obiettivo previsto era un impianto industriale, ma per impedire ai soccorritori di spegnere rapidamente l'incendio sul posto, i russi hanno colpito due edifici residenziali, costringendo i servizi di emergenza a reindirizzare le risorse al salvataggio delle persone. Come riportato da Ukrinform, la mattina del 19 novembre i russi hanno attaccato Ternopil con droni d'attacco e missili. Due edifici residenziali a piu' piani sono stati colpiti in città. Il 22 novembre, le operazioni di ricerca e soccorso si sono concluse dopo quattro giorni.
Erdogan: "Chiederò a Putin di riprendere il processo di pace"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito l'impegno della diplomazia turca per portare la pace in Ucraina: ha affermatp che domani parlera' con il presidente russo Vladimir Putin. "La Turchia farà tutto il possibile per portare Russia e Ucraina sulla via della pace. Su questo argomento la nostra mobilitazione è stata assoluta. La scorsa settimana ho ricevuto il presidente ucraino Zelensky, domani parlerò al telefono con Putin e gli chiederò di fare ripartire il processo di pace", ha dichiarato Erdogan in conferenza stampa al G20 in corso in Sudafrica.
Von der Leyen: "Ruolo centrale Ue dev'essere pienamente riconosciuto"
Il ruolo "centrale" dell’Unione Europea deve essere "pienamente riconosciuto" in qualsiasi piano di pace sull’Ucraina. Lo ha affermato in un comunicato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "La credibilità e la durata di un piano di pace dipendono dalla capacità di porre fine ai massacri e alla guerra, senza però seminare i presupposti per un futuro conflitto - ha dichiarato Von der Leyen - l’Ucraina deve avere la libertà e il diritto sovrano di scegliere il proprio destino. E ha scelto un destino europeo".
"Oltre agli elementi necessari per una pace giusta e duratura e alla sovranità dell'Ucraina: qualsiasi accordo deve includere il ritorno dei bambini ucraini rapiti dalla Russia - ha aggiunto in un post su X - Non ci daremo pace finché ognuno di loro non sarà ricongiunto alla propria famiglia, nella propria casa".
Isw: "Propaganda Mosca prepara terreno per respingere piano Trump"
Mentre Stati Uniti ed Europa si riuniscono a Ginevra per discutere il piano elaborato da Washington per porre fine al conflitto, Mosca starebbe già preparando il terreno per respingerlo. Lo sostengono gli analisti dell’Institute for the Study of War (Isw), secondo cui funzionari e media statali stanno creando le "condizioni informative" per rifiutare la proposta, accettando come unica opzione una vittoria totale sull’Ucraina.
Alexei Chepa, presidente della commissione Esteri della Duma, ha affermato che qualsiasi piano di pace dovrà soddisfare tutte le richieste della Russia e affrontare le "cause profonde" della guerra – espressione che il Cremlino utilizza da anni come sinonimo della rinuncia dell’Ucraina alla propria sovranità. Anche i principali canali televisivi russi e i blogger militari stanno diffondendo narrazioni simili, sostenendo che la bozza in discussione sarebbe insufficiente a tutelare gli interessi di Mosca.
Secondo l’Isw, "il Cremlino sta attivamente preparando l’opinione pubblica russa a non accettare nulla di meno di una vittoria completa in Ucraina", mentre le dichiarazioni ufficiali confermano che "la Russia non è interessata a negoziati di pace finché non avrà raggiunto i propri obiettivi sul campo di battaglia"
Zelensky: "Spero a Ginevra si raggiunga un risultato positivo"
Volodymyr Zelensky, spera in "un risultato positivo" dei colloqui di Ginevra "per fermare il bagno di sangue in Ucraina e garantire che la guerra non scoppi nuovamente in futuro". In un post su Telegram, mentre nella città svizzera sono in corso i negoziati, sottolinea come sia un fatto positivo che "la diplomazia si sia riattivata" e che si siano create le condizioni "per un dialogo costruttivo". La speranza, conclude, è che "tutti i partecipanti abbiano un atteggiamento costruttivo".
Russia, Putin in settimana in Kirghizistan per una visita ufficiale
Il presidente russo Vladimir Putin si recherà in visita ufficiale in Kirghizistan la prossima settimana, per prendere parte al summit dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto) a Biskek. Lo riferisce la Tass. Oltre al summit, Putin avrà altri contatti internazionali e colloqui telefonici. Nel suo programma è prevista anche una partecipazione al quinto Congresso dei giovani scienziati, in programma dal 26 al 28 novembre.
Delegazione Kiev incontra rappresentanti europei a Ginevra
La delegazione ucraina presente a Ginevra per discutere il piano di Donald Trump per porre fine alla guerra con la Russia ha tenuto una riunione con i rappresentanti di Francia, Germania e Regno Unito. Lo ha annunciato il negoziatore capo di Kiev, Andriy Yermak. "Ho tenuto il primo incontro con i consiglieri per la sicurezza nazionale dei leader di Regno Unito, Francia e Germania (...) Il prossimo incontro si terrà con la delegazione americana", ha dichiarato su Telegram Yermak.
Zelensky: "Fare di tutto contro i feroci attacchi russi"
"Già oggi i nostri consulenti lavoreranno in Svizzera con i rappresentanti di Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito. Ma parallelamente al percorso diplomatico, dobbiamo fare tutto il possibile per rafforzare la nostra difesa contro questi feroci attacchi russi". Lo scrive Volodymyr Zelensky su X. "È estremamente importante accelerare l'attuazione di tutti i nostri accordi con i partner in materia di sistemi di difesa aerea e missilistica. Ringrazio tutti coloro che contribuiscono a proteggere vite umane e tutti coloro che lavorano per la pace", scrive Zelensky, aggiungendo che la Russia ha continuato ad attaccare edifici residenziali, infrastrutture civili e impianti energetici in tutta l'Ucraina nell'ultima settimana, lanciando oltre 1.050 droni e quasi 1.000 bombe plananti. E annunciando la fine di una missione di ricerca e soccorso, ha affermato che sei bambini erano tra le 33 persone uccise in un attacco russo contro condomini nella città occidentale di Ternopil mercoledì mattina.
Il Papa ai fedeli dell'Ucraina: "Portate in patria il nostro abbraccio"
"Portate in patria l'abbraccio e la preghiera di questa piazza". Così Papa Leone XIV al termine della recita dell'Angelus, concludendo la messa presieduta in piazza San Pietro, si è rivolto ai fedeli provenienti da alcune diocesi dell'Ucraina.
Zelensky: "Fare tutto il possibile per rafforzare la difesa contro gli attacchi russi"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto su X che le operazioni di soccorso a Ternopil, dove un missile russo ha colpito un edificio residenziale, si sono concluse dopo quattro giorni di lavoro incessante. "A seguito di questo crimine russo, 33 persone sono state uccise, di cui sei bambini. Le mie condoglianze alle famiglie e ai loro cari. Purtroppo, sei persone risultano ancora disperse", ha scritto, ringraziando i soccorritori per il loro impegno.
Altri attacchi hanno colpito Dnipro e Nikopol, provocando feriti tra cui bambini: "Quattordici persone sono rimaste ferite a Dnipro, incluso un bambino. A Nikopol, due bambini e una donna sono stati feriti da un drone Fpv. Ancora una volta, ci sono stati attacchi a infrastrutture civili e residenziali, oltre che a impianti energetici in diverse regioni del nostro Paese".
"Oggi i nostri consiglieri lavoreranno in Svizzera con rappresentanti di Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito. Ma, in parallelo al percorso diplomatico, dobbiamo fare tutto il possibile per rafforzare la nostra difesa contro questi attacchi malvagi. È estremamente importante accelerare l’implementazione di tutti gli accordi con i nostri partner riguardo ai sistemi di difesa aerea e ai missili", ha concluso.
Kiev: "Mosca ha attaccato Odessa. Incendi ad strutture energetiche"
I russi hanno attaccato la regione di Odessa e la città di Odessa con dei droni, provocando incendi nelle infrastrutture energetiche. Lo riferisce il Servizio di emergenza statale dell'Ucraina, come riportato da Ukrinform. "La Russia ha attaccato nuovamente la regione di Odessa. Sono stati attaccati sia singoli distretti della regione che la città stessa", si legge nel rapporto. I droni nemici hanno causato incendi nelle infrastrutture energetiche e in un ex edificio industriale, che i vigili del fuoco hanno domato. Secondo le informazioni preliminari, non ci sono state vittime né feriti.
Mosca rivendica conquista di tre località nell'est
L’esercito russo ha annunciato la presa di tre nuove località nell’est dell’Ucraina, nel giorno in cui i rappresentanti ucraini, europei e americani si incontrano a Ginevra per discutere il piano in 28 punti del presidente Donald Trump per porre fine alla guerra. Il ministero della Difesa russo ha segnalato la cattura di Petrivske nella regione di Donetsk, principale teatro dei combattimenti, e di Tikhé e Otradné nella regione di Dnipropetrovsk, dove le truppe russe avanzano rapidamente.
Kiev: "Manteniamo le posizioni a Pokrovsk, centro liberato dai russi"
Le forze di difesa ucraine hanno riferito di aver eliminato i russi nella parte centrale di Pokrovsk, città della regione di Donetsk al centro dell'offensiva di Mosca, e che stanno mantenendo le posizioni. Lo riferisce il 7° corpo d'armata delle forze d'assalto aviotrasportate, come riportato da diversi media ucraini tra cui Ukrainska Pravda e Rbc Ucraina. Nel comunicato si specifica che i russi sono stati eliminati nella zona della stazione ferroviaria, dell'istituto pedagogico di Pokrovsk e del parco Soborny, che si trovano nel centro della città. Ciò avrebbe permesso di bloccare i tentativi della Russia di accumulare forze in quella zona.
Wp: "Gli Usa potrebbero fornire Tomahawk dopo l'accordo di pace"
Gli Stati Uniti potrebbero fornire all'Ucraina missili a lungo raggio Tomahawk per rendere più credibili le garanzie di sicurezza previste dal piano di pace. E' quanto riferiscono alti funzionari americani al Washington Post. Secondo le fonti, l'amministrazione Trump comprende che le garanzie fornite a Kiev non sono abbastanza credibili e intende quindi intervenire su due condizioni chieste da Mosca: il divieto di possedere armi a lungo raggio in grado di colpire la Russia e il ridimensionamento delle forze armate. Nella sua forma corrente, il piano stabilisce che l'esercito ucraino venga ridotto alla metà di quello attuale ma, secondo le fonti, Trump potrebbe concedere un taglio meno marcato o addirittura non prevederne nessuno. Quanto allo schieramento di Tomahawk in Ucraina, Washington intende convincere Mosca proponendolo come un'alternativa al dispiegamento di truppe europee e avvertendo che Kiev perderebbe il sostegno Usa qualora decida di utilizzarle in modo preventivo contro la Russia. Quest'ultimo potrebbe essere in realtà ritenuto un falso problema, almeno nel breve periodo, dal momento che sono gli Stati Uniti a dover fornire personale e competenze per operare questo tipo di batterie missilistiche.
Tusk: "Pronti a lavorare su piano di pace, ma dobbiamo sapere chi è l'autore"
"Insieme ai leader di Europa, Canada e Giappone, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a lavorare al piano in 28 punti, nonostante alcune riserve. Tuttavia, prima di iniziare i lavori, sarebbe opportuno sapere con certezza chi è l'autore del piano e dove è stato elaborato". Lo ha scritto su X il primo ministro polacco Donald Tusk. Le sue parole seguono le dichiarazioni di alcuni senatori repubblicani americani che affermavano che la proposta americana non fosse stata redatta da Washington, ma fosse arrivata da Mosca.
Paesi Bassi, voli fermi a Eindhoven a causa dei droni. VIDEO
Rubio atterrato a Ginevra per il vertice sull'Ucraina
Il segretario di Stato americano Marco Rubio è atterrato a Ginevra, dove funzionari statunitensi, ucraini ed europei si stanno riunendo per discutere il piano del presidente Usa Donald Trump per porre fine alla guerra in Ucraina. L'aereo di Rubio è atterrato poco prima delle 9:30 ora italiana, secondo l'Afp.
Ucraina, Kellogg: "Difficile dire di no al piano di pace degli Usa"
Per Kiev è "difficile dire di no" al piano di pace Usa "date le garanzie di sicurezza", e le promesse del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di non accettare compromessi troppo duri sono una "posa" rivolta all'opinione pubblica interna. Lo ha dichiarato, in un'intervista a Fox News, l'inviato statunitense in Ucraina, Keith Kellogg. "Ci sono elementi che devono essere codificati e spiegati un po' più nel dettaglio, ma ci siamo quasi", ha assicurato Kellogg, "ho ascoltato quel che ha detto Zelensky venerdì quando ha parlato alla nazione. E' parte delle loro pose. L'ho compreso. Credo che abbiano bisogno di esprimere questa posizione di fronte alla loro gente". "Devono prendere decisioni intelligenti", ha aggiunto Kellogg, "sono di fronte a perdite catastrofiche". Secondo il diplomatico americano, a ogni modo, "i dettagli del programma e del piano debbano essere elaborati un po' di più per definire le proposte in campo". A proposito del piano di pace statunitense, dopo l'apertura di Trump a modifiche per venire incontro alle richieste di Kiev, Kellogg ha sottolineato di aspettarsi che anche Mosca "domanderà di cambiare qualcosa nel documento". Ritenuto vicino alle ragioni di Kiev, l'ex generale in pensione, secondo indiscrezioni, dovrebbe lasciare la sua posizione a gennaio.
Kellog: "Zelensky potrebbe andare a Washington per discutere il piano di pace"
Il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe recarsi negli Stati Uniti per discutere il piano di piano di pace americano. Lo ha affermato l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina Keith Kellogg, in un'intervista a Fox News, ripresa dall'agenzia russa Tass. "È un buon piano. Ci sono dettagli che devono essere codificati e spiegati un po' meglio, ma ci siamo quasi", ha spiegato Kellogg. Ci sarà l'opportunità di affermare che questo è un buon piano "quando Zelensky arriverà negli Stati Uniti, cosa che probabilmente accadrà, non c'è garanzia che ciò accada", ha osservato. L'inviato Usa in Ucraina ha anche esortato Kiev a prendere "decisioni intelligenti, perchè stanno affrontando perdite catastrofiche" e ha detto di pensare che "la Russia farà delle richeste, dei cambiamenti al documento".

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Kiev, nella notte raid russo con 100 droni: 27 andati a segno
Nella notte tra il 22 e il 23 novembre, le forze russe hanno attaccato diverse parti del territorio ucraino con 98 droni, di cui circa 60 Shahed. Lo riferisce su Telegram l'aeronautica militare ucraina spiegando che 69 di questi sono stati abbattuti o bloccati, mentre 27 hanno colpito 12 località Una parte dei droni è stata diretta verso il territorio di Dnipro, provocando incendi in un condominio e ferendo quattordici persone, tra cui un bambino di 11 anni, come riporta Ukrainska Pravda.
Maxi-incendio a centrale termoelettrica vicino Mosca colpita da droni di Kiev
Un enorme incendio è divampato nella centrale termoelettrica di Shatura, a circa 120 chilometri a est di Mosca, dopo un attacco con droni attribuito all’Ucraina. Le immagini della gigantesca palla di fuoco hanno iniziato a circolare sui media russi poco dopo l’allarme lanciato dalle autorità locali.
Secondo il governatore della regione di Mosca, Andrei Vorobyov, "alcuni droni sono stati abbattuti dalla difesa aerea", mentre "altri sono caduti sul territorio della centrale", provocando il rogo. Il quotidiano Kommersant cita il ministero delle Emergenze, secondo cui tre trasformatori - ciascuno di circa 60 metri quadrati - hanno preso fuoco.
Alcuni residenti hanno riferito di essere rimasti senza riscaldamento, un problema particolarmente critico in un Paese che si affida ancora a grandi impianti di epoca sovietica per fornire calore alle abitazioni. Le autorità sostengono che l’incendio è stato "localizzato" e che la centrale sta operando con sistemi di alimentazione di riserva.
Rubio: "Il piano di pace è scritto da Washington, non da Mosca"
La proposta in 28 punti per la pace in Ucraina emersa questa settimana "è stata scritta da Washington". Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano Marco Rubio, per sedare le polemiche dopo che alcuni senatori repubblicani hanno definito il piano una "lista dei desideri russa".“È stata presentata come un solido quadro di riferimento per i negoziati in corso - ha scritto Rubio su X - Si basa sui contributi della parte russa, ma anche su quelli precedenti e attuali dell'Ucraina”. In ogni caso, come ribadito dal segretario di Stato anche ai giornalisti, la proposta è "basata su input russi e ucraini", ma resta "autenticamente americana". La specifica arriva dopo che il senatore repubblicano Mike Rounds, durante una conferenza tenutasi ieri a Halifax, ha dichiarato che Rubio aveva chiamato lui e altri senatori dicendo che si trattava di una proposta che gli Stati Uniti avevano ricevuto e trasmesso all'Ucraina. “Ci ha chiarito che siamo i destinatari di una proposta che è stata consegnata a uno dei nostri rappresentanti - ha affermato Rounds - Non è una nostra raccomandazione, non è un nostro piano”.
Ucraina, Guerini: "Modificare il piano Usa. Ue decisiva nel negoziato"
Il piano Usa per la pace "così com'è ora rappresenta la resa dell'Ucraina e la capitolazione del Diritto internazionale davanti all'uso arbitrario della forza", mentre la posizione espressa dal G20 "va nella direzione giusta" perchè "serve un cambiamento profondo di molti punti". Lorenzo Guerini, intervistato da La Stampa, mette allora in evidenza "prima di tutto la questione territoriale", definendo "non accettabile riconoscere alla Russia non solo i territori illegalmente occupati, ma addirittura quelli mai conquistati grazie all'eroica resistenza ucraina". "Il tema della consistenza futura delle forze armate ucraine" e la necessità di "una formulazione molto meno vaga delle garanzie di sicurezza" sono per l'esponente Dem punti focali, insieme al riconoscimento che l'Europa ha svolto "un compito determinante nel sostegno all'Ucraina" e che è "fondamentale un suo ruolo per far decollare una vera pace, che sia garanzia per Kyiv e per tutta l'architettura di sicurezza europea". A proposito dell'ultimatum di Trump, Guerini ricorda che "sta per iniziare un negoziato" e che "l'ultimatum non può essere un prendere o lasciare dei 28 punti cosi' come sono" ma osserva anche che "può essere che la tempistica di questo piano abbia un suo significato". A proposito delle posizioni di Giorgia Meloni, Guerini afferma che le dichiarazioni della premier "nelle ultime settimane" gli sono sembrate "meno determinate del passato" e che "in certi momenti il silenzio rischia di essere interpretato come opportunismo".
Guerra in Ucraina, la dipendenza di Kiev alle armi 'made in Usa'. I DATI
Come riporta il Financial Times, il 90% del totale dei sistemi missilistici in dotazione all'esercito ucraino è di fabbricazione americana, così come l'80% dell'artiglieria. Anche di questo si è parlato in una puntata di "Numeri", l'approfondimento di Sky TG24.
Guerra in Ucraina, la dipendenza di Kiev alle armi 'made in Usa'. DATI
Vai al contenutoRubio: "Il piano in 28 punti scritto dagli Usa, non è lista desideri di Mosca"
"Il piano di pace è stato scritto dagli Stati Uniti". Così il segretario di Stato americano Marco Rubio ha cercato di spegnere le polemiche esplose a Washington dopo che alcuni senatori repubblicani avevano definito la bozza in 28 punti per porre fine alla guerra in Ucraina una sorta di "lista dei desideri russa".
Rubio, in viaggio verso Ginevra per discutere del documento con funzionari ucraini ed europei, ha precisato che la proposta è "basata su input russi e ucraini", ma resta "autenticamente americana". La precisazione arriva dopo che il senatore repubblicano Mike Rounds, intervenendo all’Halifax Security Forum, aveva riferito che Rubio gli aveva detto che la bozza "non era la proposta americana", aggiungendo che il testo sarebbe stato passato all’inviato di Trump Steve Witkoff da un rappresentante di Mosca. Le parole di Rounds sono state bollate come "falsità palesi" dal portavoce del Dipartimento di Stato, Tommy Pigott, mentre lo stesso Rubio è tornato sui social per confermare che "la proposta di pace è stata redatta dagli Stati Uniti".
Perché Giorgia Meloni sostiene fortemente il piano di Trump per Kiev
L’Italia guida la linea più netta al G20: la via americana resti la base su cui lavorare. Roma teme che nelle capitali europee maturino ipotesi parallele proprio nell’unico momento in cui si apre una vera finestra negoziale.
Perché Giorgia Meloni sostiene fortemente il piano di Trump per Kiev
Vai al contenutoMosca, intercettati e distrutti 75 droni nella notte
La contraerea russa ha intercettato e abbattuto 75 droni ucraini nella notte, circa la metà dei quali sul Mar Nero. Lo riferisce il ministero della Difesa russo.
Ucraina, piano di pace Trump: i punti che mettono Kiev in difficoltà
Il piano di pace di Donald Trump per mettere fine alla guerra in Ucraina rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti da Kiev per non soccombere a Mosca dal 24 febbraio 2022 – data di inizio dell’invasione russa – a oggi, allontanando la “pace dignitosa” a cui più volte negli anni ha fatto riferimento il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Ed è anche per questo che l’Europa proverà in tutti i modi a intervenire per modificare i passaggi più critici, da una futura eventuale riabilitazione diplomatica di Vladimir Putin, su cui pende ancora un mandato di arresto della Corte penale internazionale, ai territori che Kiev dovrebbe lasciare a Mosca.
Ucraina, piano di pace Trump: i punti che mettono Kiev in difficoltà
Vai al contenutoMedia, Kellogg: "Le elezioni in Ucraina sono necessarie"
Le elezioni in Ucraina sono un processo obbligatorio, ha dichiarato l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina, Keith Kellogg, in un'intervista a Fox News riportata dall'agenzia russa Tass. "C'è questo punto nel piano, che ritengo importante, che ci saranno le elezioni - le parole di Kellogg secondo Tass - Il piano afferma chiaramente che l'Ucraina deve indire le elezioni entro 100 giorni. Probabilmente si può arrivare a questo risultato in circa 90 giorni, in base alle persone con cui ho parlato, ma sarà un processo interessante. Credo che abbiano bisogno di elezioni che rassicurino la gente, rassicurino anche il mondo libero, ma questa è una delle clausole del piano", ha affermato l'inviato speciale. Gli Stati Uniti potrebbero spingere l'Ucraina a concessioni territoriali in cambio di garanzie di sicurezza, ha aggiunto Kellogg.
Oggi a Ginevra i colloqui Ue-Usa e Ucraina sulla proposta statunitense per la pace
Oggi a Ginevra i colloqui Ue-Usa e Ucraina sulla proposta statunitense per la pace in Ucraina. Trump apre alla trattativa: "La mia offerta - dice il presidente - non è definitiva". Ma alcuni senatori Usa affermano che per il segretario di Stato Rubio il piano è "una lista dei desideri russa", avrebbe detto loro. A stretto giro la smentita del Dipartimento di Stato: "Falso, questo piano è stato redatto dagli Stati Uniti, con contributi sia dai russi che dagli ucraini". Kellogg a Fox News: "Zelensky potrebbe andare negli Usa a discuterne". Intanto i leader europei, che il presidente del Consiglio Europeo Costa riunirà domani a Luanda, giudicano i punti fissati dagli Usa "una base su cui serve altro lavoro". "L'Italia è pronta a collaborare con Ue e Usa per una pace giusta", dice la premier Meloni. Zelensky intanto nomina il fedelissimo Andriy Yermak a capo del team per le consultazioni. Ieri sera droni sull'aeroporto di Eindhoven: stop ai voli.
Kiev, attacco con droni russi a Dnipro, si temono vittime
Un attacco con droni nemici ha colpito in serata la città ucraina di Dnipro. Si temono vittime. Lo riferisce il capo dell'amministrazione locale, Vladyslav Haivanenko secondo il quale sono scoppiati incendi in un palazzo e in un'abitazione privata. Lo scrive l'Ukrainska Pravda.
Senatori Usa:"Per Rubio piano pace è lista desideri russa"
Alcuni senatori Usa hanno dichiarato Marco Rubio ha detto loro che il piano di pace sull'Ucraina promosso da Trump non è la posizione ufficiale degli Stati Uniti, ma delinea invece le richieste russe. I senatori hanno riferito che Rubio li ha chiamati sabato affermando che il piano in 28 punti è una "lista dei desideri russa". "Il segretario Rubio ci ha effettivamente telefonato questo pomeriggio. Credo che ci abbia chiarito che siamo i destinatari di una proposta che è stata consegnata a uno dei nostri rappresentanti. Non è una nostra raccomandazione. Non è il nostro piano di pace", ha detto il senatore repubblicano Mike Rounds.
Dipartimento di Stato Usa: "Piano pace per Kiev redatto"
Il Dipartimento di Stato assicura che il piano in 28 punti per porre fine al conflitto in Ucraina non è una "lista dei desideri" redatta dal Cremlino, smentendo le affermazioni di un gruppo di senatori Usa, secondo cui il segretario di stato Marco Rubio li ha chiamati informandoli che Donald Trump stava spingendo una "lista dei desideri russa". "Questo è palesemente falso," ha scritto su X il portavoce di Foggy Bottom Tommy Pigott. "Come il segretario Rubio e l'intera amministrazione hanno costantemente affermato, questo piano è stato redatto dagli Stati Uniti, con contributi sia dai russi che dagli ucraini", ha aggiunto.