Guerra Ucraina, l'avanzata russa per la conquista della città di Pokrovsk. LE MAPPE
MondoIntroduzione
La Russia è sempre più vicina alla conquista della città di Pokrovsk, nell'Ucraina orientale, oblast di Donetsk, epicentro della guerra che per ora ha retto “grazie alla dedizione delle truppe d'assalto aviotrasportate”, ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Per Vladimir Putin sarebbe una vittoria simbolica e il più grande successo sul campo dal 2023 a oggi. Il prezzo da pagare per riuscire nell’impresa è alto, ma il Cremlino non intende demordere: secondo i soldati ucraini, la Russia sarebbe disposta a sacrificare due soldati pur di farne entrare uno nella città.
Un dato che, come spiega la Cnn, è in linea con le osservazioni fatte dai ricercatori internazionali che hanno notato un numero molto elevato di vittime russe nei dintorni di Pokrovsk. È forse anche per questo che, stando a quanto trapela dalle forze ucraine, i russi negli ultimi giorni avrebbero ridotto gli assalti alla città, in attesa di rinforzi.
Quello che devi sapere
Guerra Ucraina, la Russia all’assalto di Pokrovsk nel Donetsk
Le truppe di Mosca sono ormai già entrate in città, mentre continuano anche ad accerchiare tutta la zona circostante. Secondo gli aggiornamenti dell’Institute for the Study of War, alcuni filmati geolocalizzati pubblicati il 6 novembre indicavano avanzamenti dell’esercito del Cremlino a nord della città di Myrnohrad (a est di Pokrovsk) e si segnalavano passi in avanti anche nell’area orientale e sud-orientale. Poi, il 9 novembre, il Ministero della Difesa russo ha prima parlato di nuove “operazioni offensive” in corso a Myrnohrad, poi ha rivendicato di aver sventato diversi “tentativi di sfondamento” da parte delle forze ucraine.
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La Russia nei dintorni di Pokrovsk
Alcuni blogger militari russi parlano poi della conquista, già data per ufficiale, della parte occidentale di Rivne (a est di Pokrovsk, lungo l’autostrada T-0515 Pokrovsk–Dobropillya) e della maggior parte di Krasnyi Lyman (a nord-est di Pokrovsk).
Militari russi travestiti da civili
Il portavoce del 7º Corpo di Reazione Rapida delle Forze Aviotrasportate ucraine, Serhiy Okishev, venerdì 8 novembre ha detto che le forze russe non starebbero puntando a una base stabile all’interno di Pokrovsk, ma piuttosto starebbero continuando a tentare di penetrare attraverso la città fino alla sua periferia settentrionale, travestendosi da civili per riuscirci.
Perché Pokrovsk è così importante
Al di là del fatto che si trova nell’oblast del Donetsk, uno dei territori che Mosca rivendica e che si era autoproclamato autonomo da Kiev già nel 2014, Pokrovsk è cruciale per l’andamento della guerra. È infatti un punto fondamentale per la logistica ucraina, anche se da tempo ha perso la sua funzione, perché gli incessanti attacchi russi hanno costretto Kiev a trovare rotte di rifornimento alternative. Rimane però un importante snodo ferroviario e stradale. Collega la parte orientale del territorio al resto del Paese: se la Russia riuscisse a impadronirsene avrebbe un nuovo corridoio per affondare negli altri oblast. La sua caduta obbligherebbe anche le truppe ucraine a riorganizzarsi, come di fatto stanno in parte già facendo.
Gli altri fronti di guerra, dal Donbass a Zaporizhzhia
I fronti di guerra restano però molteplici. Domenica 9 novembre il Ministero della Difesa russo ha fatto ad esempio sapere di aver conquistato l’insediamento di Rybne, nella regione di Zaporizhzhia. Anche lì la situazione è esplosiva e tiene impegnate le truppe ucraine, come succede nel Donbass, dove la Russia negli ultimi giorni ha fatto un massiccio ricorso alle truppe di terra. Attacchi anche nella regione di Odessa. In foto: la mappa con i territori ucraini (in rosso) che si stimano essere sotto il controllo russo, aggiornata al 7 novembre.
Le infrastrutture energetiche
Si continua poi a combattere facendo leva sulle infrastrutture energetiche. L’Ucraina ha infatti risposto agli attacchi russi di questo tipo prendendo di mira la rete di distribuzione di elettricità e riscaldamento nella regione di Belgorod, lasciando almeno 20mila persone senza energia. Nella regione di Kursk, come Belgorod al confine con l'Ucraina, "è scoppiato un incendio in uno degli impianti energetici del villaggio di Korenevo", lasciando 10 località senza elettricità, ha annunciato su Telegram il governatore Alexander Khinshtein. Nella regione di Voronezh, è scoppiato un incendio in una centrale termica, secondo il governatore Alexander Gusev.
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