Guerra Israele, Trump: "Accordo su Gaza. Previsto ritiro Idf e liberazione ostaggi"

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In un post su Truth, il presidente Usa ha annunciato l'accordo tra Israele e Hamas. La firma sarà domani alle 11 ora italiana. La prima fase dell'intesa prevede il ritiro di tutte le truppe di Israele dalla Striscia di Gaza, compresa Gaza City, mantenendo però la presenza a Rafah, e la liberazione di tutti gli ostaggi ancora in vita. Abbordata la nuova Flotilla in acque internazionali da Israele

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In un post su Truth, il presidente Usa ha annunciato lo storico accordo su Gaza. La firma sarà domani alle 11 ora italiana in Egitto. La prima fase dell'intesa prevederebbe il ritiro di tutte le truppe di Israele dalla Striscia di Gaza, compresa Gaza City, mantenendo però la presenza a Rafah, e la liberazione di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas ancora in vita. Non sono ancora chiari i tempi e i modi nel dettaglio. Il testo dell'intesa sarà probabilmente diffuso nelle prossime ore.

Le nove barche della nuova Flotilla che era diretta a Gaza sono state intercettate e abbordate da Israele, a circa 120 miglia nautiche dalla Striscia. A bordo anche “nove italiani. Di questi in sei erano sulla Conscience”, ha detto il coordinatore della Freedom Flotilla Italia, Zaher Darwish. Il ministero degli Esteri israeliano ha fatto sapere che gli attivisti stanno bene, sono stati trasferiti al porto israeliano e saranno espulsi immediatamente.

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Hamas: "Ostaggi vivi in cambio 2000 detenuti palestinesi, scambio entro 72 ore da accordo"

Hamas fa sapere che l'accordo raggiunto con Israele prevede la liberazione di 2000 detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi vivi ancora prigionieri. Lo scambio dovrà avvenire entro 72 ore dall'attuazione dell'accordo. 

Video mostrano festeggiamenti a Khan Yunis

Video, riportati da Al Jazeera, mostrano gli abitanti di Gaza festeggiare nelle strade dopo il raggiungimento di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia. Le celebrazioni si sono svolte nelle città di Khan Yunis e in altre zone della Striscia di Gaza.

ABC News, ritiro Israele in meno di 24 ore

ABC News cita un funzionario della Casa Bianca e rende noto che il ritiro israeliano dal confine di Gaza richiederebbe meno di 24 ore.

Casa Bianca: "Tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto"

"TUTTI gli ostaggi saranno rilasciati molto presto!". Lo scrive su X la Casa Bianca in merito all'accordo di pace raggiunto tra Israele e Hamas.

Fonti: Trump in Israele all'inizio prossima settimana

Una fonte israeliana a conoscenza dei dettagli dell'accordo tra Israele e Hamas ha affermato che il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe visitare il Paese all'inizio della prossima settimana e parlare alla Knesset. Questo dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato con lui e lo ha invitato a visitare Israele. Lo scrive 'Ynetnews'.

Nella notte altri attacchi Israele su Gaza

Il corrispondente di Al Jazeera da Gaza ha riferito che gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato raid sulla città nelle prime ore di oggi. I raid coincidono con l'annuncio da parte del Presidente degli Stati Uniti e dei mediatori di un accordo per porre fine alla guerra a Gaza.

Trump: "E' un grande giorno per il mondo"

Media Usa: probabile rilascio ostaggi da lunedì ma non esclusi tempi più stretti

Secondo quanto riportano fonti della Casa Bianca alla Cnn, il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas potrebbe iniziare lunedì, anche se è possibile che i tempi possano essere anticipati. Un funzionario ha delineato la tempistica prevista, a partire dalla presentazione dell'accordo al governo israeliano venerdì: "Una volta votato sì, Israele dovrà ritirarsi sulla linea, il che dovrebbe richiedere meno di 24 ore", ha detto il funzionario. "Poi inizierà il periodo di 72 ore e Hamas cercherà di ritirarsi prima, se possibile".

Telefonata Trump-Netanyahu: "Conversazione emozionante"

L'ufficio del primo ministro israeliano riferisce che Benyamin Netanyahu ha appena parlato con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "I due leader hanno avuto una conversazione molto emozionante e calorosa, e si sono congratulati a vicenda per lo storico risultato ottenuto con la firma dell'accordo per la liberazione di tutti gli ostaggi. Netanyahu  ha ringraziato Trump per tutti i suoi sforzi e per la sua leadership a livello globale, il presidente ha elogiato il premier per la sua guida determinata e per le azioni che ha intrapreso". "Netanyahu ha invitato Trump a tenere un discorso davanti alla Knesset". 

Media Usa: ostaggi liberi in cambio ritiro Israele

L'agenzia di stampa americana AP, citando sue fonti, ha reso noto che l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, prevede che "l'organizzazione terroristica rilascerà tutti i 20 ostaggi viventi sabato o domenica, contestualmente al ritiro delle IDF dalla maggior parte della Striscia di Gaza".

Hamas conferma accordo, prevede scambio di prigionieri

Hamas rilascia una dichiarazione in cui conferma l'accordo di cessate il fuoco con Israele, che secondo il gruppo terroristico "prevede la fine della guerra a Gaza, il ritiro delle forze di occupazione, l'ingresso di aiuti umanitari e uno scambio di prigionieri". L'organizzazione palestinese ringrazia i mediatori e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver mediato la fine della guerra scatenata dall'attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele, esortandoli al contempo "a costringere il governo di occupazione a rispettare pienamente gli obblighi dell'accordo e a impedirgli di eludere o ritardare l'attuazione di quanto concordato". "Rendiamo omaggio al nostro grande popolo nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme e in Cisgiordania, nella nostra patria e all'estero, che ha dimostrato onore, coraggio e fermezza senza pari, affrontando i piani fascisti dell'occupazione che hanno preso di mira loro e i loro diritti nazionali", aggiunge la dichiarazione. "Affermiamo che i sacrifici del nostro popolo non saranno vani e ci impegniamo a rimanere fedeli alla nostra causa e a non abbandonare mai i nostri diritti nazionali finché non saranno conseguite la libertà, l'indipendenza e l'autodeterminazione"

Media: ostaggi liberi in una sola volta, senza cerimonie

Channel 12 riferisce che tutti gli ostaggi in vita saranno rilasciati lo stesso giorno, in un colpo solo ed è stato concordato che non ci saranno cerimonie di rilascio. 

Hamas: accordo prevede fine guerra a Gaza

Per Hamas quello raggiunto è “un accordo che prevede la fine della guerra a Gaza”.

Netanyahu convoca governo per via libera ad accordo su Gaza

Il premier israeliani Benjamin Netanyahu ha convocato il governo per approvare l'accordo su Gaza.

Herzog: l'intero popolo di Israele è con ostaggi e le famiglie

"In questo momento, l'intero popolo di Israele è con i rapiti. L'intero popolo di Israele è con le famiglie", lo ha dichiarato il presidente di Israele Isaac Herzog. 

Trump condivide video famiglie ostaggi: "Ce l'ha fatta!"

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha condiviso sul suo social network 'Truth' un video inviatogli dai familiari degli ostaggi, tra cui Lishi Lavi-Miran, moglie dell'ostaggio Omri Miran, e Yotam Cohen, fratello del soldato catturato Nimrod Cohen. "Il Presidente ce l'ha fatta, ha annunciato che i nostri cari stanno tornando a casa", si legge nel video. "Non smetteremo di combattere finchè non tornera' l'ultimo dei 48 ostaggi: quelli assassinati in prigionia, quelli ancora vivi. Grazie Presidente Trump, grazie all'amministrazione che ha fatto di tutto per riportarli indietro".

Media Egitto: accordo su scambio ostaggi e prigionieri e su aiuti umanitari a Gaza

I mediatori nei colloqui indiretti tra Israele e Hamas in Egitto hanno annunciato alla televisione egiziana che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo sullo scambio di ostaggi e prigionieri e sull'arrivo di aiuti umanitari a Gaza. “Questa notte è stato raggiunto un accordo su tutti i termini e i meccanismi per l'attuazione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco per Gaza”, ha riferito il canale Al-Qahera News, legato ai servizi di sicurezza egiziani.

Fonte palestinese: Hamas libererà 20 ostaggi

Hamas libererà 20 ostaggi ancora vivi nella prima fase dell'accordo di Gaza. Lo rende noto all'AFP una fonte palestinese.

Media: gli abitanti di Gaza festeggiano per le strade

I media israeliani riferiscono che gli abitanti di Gaza stanno festeggiando per le strade della Striscia dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase del piano di cessate il fuoco. 

Trump: "Tutti gli ostaggi saranno rilasciati e Israele ritirerà le truppe, è un gran giorno"

Annunciando la firma dell'accordo di pace in Medio Oriente, Donald Trump ha scritto su Truth socia, che "questo significa che TUTTI gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte, duratura e duratura. Tutte le parti saranno trattate equamente". 

"Questo è un GRANDE giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d'America, e ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. BENEDETTI I COSTRUTTORI DI PACE!", conclude il presidente Usa.

Hamas: raggiunto accordo, grazie a mediatori e Trump

Hamas ha dichiarato che "il movimento annuncia il raggiungimento di un accordo che determina la fine della guerra a Gaza, il ritiro dell'Idf, l'ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri, dopo negoziati responsabili e seri che il movimento ha condotto insieme alle fazioni. Apprezziamo profondamente gli sforzi dei fratelli mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, e apprezziamo anche gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine definitivamente alla guerra e ottenere il completo ritiro dalla Striscia di Gaza" 

Netanyahu: ringrazio Trump, sacra missione liberare rapiti

"Un grande giorno per Israele. Domani convocherò il governo per approvare l'accordo e riportare a casa tutti i nostri cari ostaggi. Ringrazio dal profondo del cuore il Presidente Trump e il suo team per il loro impegno in questa sacra missione di liberazione dei nostri ostaggi. Ringrazio i valorosi soldati dell'Idf e tutte le forze di sicurezza: è grazie al loro coraggio e al loro sacrificio che siamo giunti a questo giorno. Con l'aiuto di Dio, insieme continueremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi e ad espandere la pace con i nostri vicini". Lo ha detto Benyamin Netanyahu, secondo quanto riferisce il suo ufficio. 

Famiglie ostaggi: accogliamo firma accordo con trepidazione

"Le famiglie accolgono la notizia della firma dell'accordo per il rientro di tutte le 48 persone rapite con trepidazione e apprensione. Si tratta di un progresso importante e significativo sulla strada del rientro di tutti, ma la nostra lotta non è ancora finita e non terminerà finché non sarà restituita l'ultima persona rapita. Il governo deve riunirsi e approvare l'accordo immediatamente". Lo scrive in una nota il quartier generale delle famiglie degli ostaggi israeliani. "Le famiglie desiderano esprimere la loro profonda gratitudine al presidente degli Stati Uniti Donald Trump", viene aggiunto.

Qatar: raggiunto accordo per la prima fase della tregua

Il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, ha scritto su X: "I mediatori annunciano che questa notte è stato raggiunto un accordo su tutte le disposizioni e i meccanismi di attuazione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco su Gaza, che porterà alla fine della guerra, al rilascio degli ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi, e all'ingresso degli aiuti umanitari. I dettagli saranno annunciati più tardi". 

Famiglie: Hamas rilascia gli ostaggi sabato

Hamas rilascerà tutti gli ostaggi in vita sabato. Lo riferiscono i familiari dei rapiti. 

Netanyahu: con l'aiuto di Dio, riporteremo tutti a casa

"Con l'aiuto di Dio, riporteremo tutti a casa". Lo dichiara Benyamin Netanyahu. 

Trump: ostaggi liberi e Israele ritirerà le sue truppe

"Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura". Lo scrive Donald Trump su Truth. 

L'annuncio dell'accordo su Gaza nel post di Trump su Truth

Il post di Trump su Truth con cui annuncia l'accordo

Trump: Israele e Hamas hanno firmato prima fase piano pace

"Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro piano di pace", "tutte le parti saranno trattate equamente! Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d'America, e ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. benedetti gli operatori di pace!". Lo scrive Donald Trump su Truth. 

Tv, la firma dell'accordo domani alle 11

L'accordo sul rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra a Gaza sarà firmato giovedì alle 12, (le 11 in Italia). Lo riferiscono le tv israeliane. 

+++TRUMP: RAGGIUNTO L'ACCORDO SU GAZA+++

Media: accordo a ore, Israele si ritirerà tranne Rafah

Secondo funzionari israeliani, citati da Haaretz, l'accordo di cessate il fuoco a Gaza verrà firmato nelle prossime ore. "Ho sentito dire che è molto vicino. Le mappe del ritiro sono state aggiornate e Israele si ritirerà dalla maggior parte delle città tranne Rafah", ha detto la fonte. Secondo il funzionario, le forze israeliane si ritireranno completamente da Gaza City.   "La linea rossa sono quei detenuti palestinesi che hanno partecipato o pianificato l'attacco del 7 ottobre", ha aggiunto senza rispondere sulla possibile presenza di Marwan Barghouti tra i prigionieri rilasciati. 

Axios: negoziatori si abbracciano in attesa del post di Trump

I negoziatori in Egitto si abbracciano mentre attendono il post di Trump su Truth che annuncia la fine della guerra a Gaza. Lo scrive il corrispondente di Axios Barak Ravid su X postando un immagine dei negoziatori. 

Media: famiglie ostaggi aspettano con ansia annuncio di Trump

Le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza attendono con ansia l'atteso post sui social media del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in cui dichiara un accordo per porre fine alla guerra tra Israele e Hamas. "È impossibile respirare", twitta Yotam Cohen, fratello del soldato preso in ostaggio Nimrod Cohen. Ditza Or, la madre del prigioniero Avinatan Or, condivide una citazione dal Libro di Isaia sull'"annuncio della pace, l'annuncio della buona novella, l'annuncio della salvezza". Lo riporta il Times of Israel. 

Media: Hamas ha accettato l'accordo

Fonti di Hamas hanno riferito al quotidiano al-Mayadeen, affiliato a Hezbollah, che il movimento palestinese ha accettato un accordo di cessate il fuoco a Gaza, aggiungendo che verrà firmato giovedì in Egitto. Lo riporta il Times of Israel.

Visita medica "di routine" per Trump venerdì

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si sottoporrà a un "controllo medico annuale di routine" presso il Walter Reed Military Hospital, a Washington. Lo ha annunciato la portavoce, Karoline Leavitt, in un comunicato. Il settantanovenne presidente degli Stati Uniti si era già sottoposto a un controllo medico ad aprile, dopo il quale era stato dichiarato "in ottima salute", secondo un bollettino del medico presidenziale Sean Barbabella. 

Axios: un accordo su Gaza forse già stasera

Un funzionario israeliano ha affermato che un accordo su Gaza potrebbe essere raggiunto già stasera: lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid. 

Media: "Trump approva post per l' annuncio sull'accordo a Gaza"

Nel biglietto che Marco Rubio ha passato al presidente Usa si chiedeva a Donald Trump di approvare il post su Truth Social sull'accordo a Gaza "così potrai annunciare l'accordo per primo". Lo riporta Ap pubblicando il foglio della nota passata da Rubio con scritto in cima 'molto vicino'. Il presidente ha risposto ok e poi ha chiuso la tavola rotonda. 

Trump non esclude di andare a Gaza domenica

"Andrò sicurament in Egitto, forse a anche Gaza". Lo ha detto Donald Trump durante una tavola rotonda sul gruppo 'Antifa' sul suo viaggio in Medio Oriente di domenica. 

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Medioriente, Trump: "L'accordo di pace è molto vicino"

Onu: costretti a ridurre del 25% il numero dei Caschi Blu

L'Onu ridurrà del 25% il numero dei suoi Caschi Blu nel mondo nei prossimi mesi, ovvero tra i 13.000 e i 14.000 militari e poliziotti, a causa della mancanza di fondi dovuta principalmente ai tagli americani: lo ha annunciato un alto funzionario dell'Onu. "Dovremo rimpatriare, ridurre di circa il 25% il numero dei nostri effettivi militari e di polizia addetti al mantenimento della pace, nonché le loro attrezzature, e anche un numero significativo di dipendenti civili delle missioni sarà colpito", ha detto il funzionario sotto copertura di anonimato. 

Onu: 'Costretti a ridurre del 25% numero dei Caschi Blu per i tagli'

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"Media: Hamas ha accettato di rilasciare ostaggi vivi in unica fase"

Hamas ha accettato di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani ancora in vita in un'unica fase. Lo riporta l'emittente al-Jazeera citando una fonte di Hamas.-

L'America si sta disinnamorando di Israele

Secondo i sondaggi, sempre più cittadini americani sono solidali col popolo palestinese e contrari al sostegno di Washington a Tel Aviv. E i dati diventano ancora più significativi se si guarda agli under 30.

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Mancano zucchero e insulina: a Gaza anche il diabete può uccidere

Nella Striscia i pazienti con diabete di tipo 1 - compresi i bambini - rischiano la vita ogni giorno a causa dell'impossibilità di reperire l'insulina e della mancanza di zucchero (il prezzo è schizzato alle stelle). La testimonianza di Medici Senza Frontiere: “L’unico modo per salvare le persone con diabete a Gaza è far entrare l’insulina da fuori. Serve che cessi urgentemente il blocco degli aiuti”. E quella di un giovane medico palestinese: "A Gaza i diabetici soffrono in silenzio, oscurati da crisi più gravi".

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Trump: "Forse andrò in Medio Oriente domenica"

"Andrò in Medio Oriente penso, forsa sabato sera o domenica". Lo ha detto Donald Trump ad una tavola rotonda sul gruppo 'Antifa' che ha di recente designato organizzazione terroristica. "I negoziati per Gaza vanno bene", ha detto.

Medio Oriente, possibile visita di Trump nel fine settimana

Trump: "Negoziati con Hamas sembrano procedere bene, accordo vicino"

Media: per Hamas il rilascio di Barghouti è centrale

Hamas si è impegnata a garantire il rilascio dell'ex leader di Fatah Marwan Barghouti come parte dell'accordo con Israele per porre fine alla guerra a Gaza: lo ha dichiarato al Times of Israel una fonte vicina alla questione. La leadership di Hamas ha riferito agli interlocutori che "il destino di Barghouti resta assolutamente centrale in questi colloqui", afferma la fonte. 

Meloni: “Denunciata con miei ministri per concorso in genocidio alla CPI”

La premier, parlando a "Porta a porta", ha detto: "Io, i ministri Crosetto e Tajani e credo l'ad di Leonardo, Cingolani, siamo stati denunciati alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio. Credo che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere". Poi aggiunge: “Italia ha posizione più rigida in Ue su armi a Israele”

Meloni: “Denunciata con ministri per concorso in genocidio alla CPI”

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Rubio: 'Ottimista su negoziati, molti progressi ma ancora lavoro da fare'

Ci sono stati "molti progressi oggi" verso un accordo per la fine del conflitto nella Striscia di Gaza, ma c'è "ancora del lavoro da fare". Lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano Marco Rubio dicendosi "ottimista". Rubio ha spiegato che "stiamo ricevendo resoconti molto positivi, fino a un'ora fa, credo che da quelle parti sia già calata la notte, ma riteniamo di aver fatto molti progressi oggi, anche se c'è ancora del lavoro da fare, ma sono stati comunque buoni e positivi" colloqui.

"Sono ottimista sul fatto che raggiungeremo un accordo, spero che gli ostaggi vengano rilasciati, tutti gli ostaggi, si stanno facendo buoni progressi", ha aggiunto Rubio. "Tutto inizia con il ritorno a casa di tutti gli ostaggi. E penso che dobbiamo essere ottimisti, ma c'è ancora del lavoro da fare", ha aggiunto.

Media: 'Casa Bianca esclude per ora volo Trump in Medio Oriente'

"La Casa Bianca afferma che il presidente Trump al momento non ha intenzione di recarsi in Medio Oriente per supervisionare la firma di un accordo per porre fine alla guerra a Gaza": lo scrive su X il reporter di Axios Barak Ravid.

Hamas ha fornito prove, circa 20 ostaggi ancora in vita

Hamas ha fornito prove su circa 20 ostaggi ancora in vita, secondo quanto dichiarato da funzionari israeliani a Channel 12. Il gruppo terroristico starebbe ancora cercando alcuni ostaggi uccisi, ma non è chiaro se tutti potranno essere localizzati. In base all’accordo proposto, Israele inizierà a rilasciare prigionieri di sicurezza palestinesi una volta completata la fase di rilascio degli ostaggi. Israele non libererà chi ha partecipato direttamente al massacro del 7 ottobre, ma ci sarà una certa "flessibilità" sul rilascio di alcuni terroristi di peso che stanno scontando l’ergastolo.

Abu Obeida, chi era il portavoce di Hamas ucciso da Israele a Gaza

Considerato un simbolo di Hamas, ammirato in tutto il Medio Oriente e figura di riferimento per i palestinesi, Obeida è stato ucciso nel bombardamento dell'appartamento nel quale si trovava insieme alla moglie e ai figli. Tra i principali obiettivi di Israele, poiché ritenuto il responsabile ufficiale della propaganda psicologica del gruppo, è sempre apparso in pubblico con il volto coperto da una kefiah bianco-rossa per nascondere la propria identità.

Abu Obeida, chi era il portavoce di Hamas ucciso da Israele a Gaza

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Media: firma accordo possibile già domani

L'accordo tra Israele e Hamas potrebbe essere firmato gia' domani e portare all'immediato rilascio degli ostaggi ancora vivi in cambio di un cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il Times of Israel che cita un diplomatico arabo e una seconda fonte informata sui negoziati in corso in Egitto. Una volta in vigore il cessate il fuoco, Hamas potra' recuperare i corpi degli ostaggi uccisi per il loro successivo rientro in Israele, affermano le fonti. L'accordo riguarda quella che le parti interessate definiscono la "prima fase" del piano di Donald Trump.

Global Flotilla, attivista: in cella privati di sonno e medicinali

Fonti Israele: Hamas potrebbe non riuscire a restituire tutti ostaggi morti

Il governo di Israele ritiene che Hamas potrebbe non conoscere dove si trovano tutti gli ostaggi morti nella Striscia di Gaza e quindi non essere in grado di trovarli e restituirli. Lo riferiscono tre fonti israeliane alla Cnn aggiungendo che questo potrebbe complicare gli sforzi per raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra perché Israele ha chiesto la restituzione di tutti gli ostaggi, sia vivi sia morti, come condizione per porre fine alla guerra. Una fonte israeliana ha affermato alla Cnn che Hamas potrebbe sfruttare l'incertezza sulla sua capacità di restituire tutti gli ostaggi morti per ritardare l'attuazione di eventuali accordi di cessate il fuoco. Inoltre Hamas può insistere sul fatto che non restituirà tutti gli ostaggi rimasti finché Israele non accetterà un ritiro militare completo da Gaza. Un'altra fonte israeliana ha espresso preoccupazione per il fatto che Netanyahu possa usare l'incertezza come pretesto per far fallire i colloqui.

Media: Israele pone il veto su rilascio Barghouti e Saadat

Secondo i media israeliani, Israele ha posto il veto al rilascio di Marwan Barghouti e Ahmad Saadat nello scambio con gli ostaggi. Il veto riguarda anche i miliziani della Nukhba di Hamas che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre 2023.

Guerra Medioriente, quali sono le armi che l'Italia vende a Israele

A partire dal 7 ottobre 2023 il nostro Paese ha sospeso l'attivazione di nuovi contratti per la fornitura di armamenti allo Stato ebraico. Restano in vigore i precedenti, seppur con la precisazione della premier Meloni: "Valutiamo caso per caso, in base all'utilizzo che ne sarà fatto". Stati Uniti ancora al primo posto per gli aiuti al governo di Netanyahu, mentre l'Europa procede in ordine sparso.

Guerra Medioriente, quali sono le armi che l'Italia vende a Israele

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Camera Spagna approva embargo su armi a Israele

La Camera spagnola ha approvato con 178 voti a favore e 169 contrari il disegno di legge, voluto dal primo ministro Pedro Sanchez, che dichiara l'embargo sulla vendita di armi a Israele. Il testo è stato respinto dal Partito popolare e dai nazionalisti di Vox. Tutti gli altri partiti hanno votato a favore tranne l'Upn, sigla indipendentista della Navarra, che si è astenuto.

Channel 12: Qatar punta a un accordo entro venerdì

Channel 12 riferisce che i mediatori del Qatar stimano sia possibile raggiungere un'intesa entro venerdì, con l'obiettivo di avviare la liberazione degli ostaggi già la prossima settimana. Le discussioni si concentrano soprattutto sui nomi dei detenuti palestinesi da includere nello scambio, e secondo le stesse fonti i negoziati su questo punto proseguiranno fino all'ultimo momento.

Flotilla, portavoce Gaza Sunbirds: "Iniziativa di successo"

Israele: "La riunione a Parigi su Gaza dannosa e ipocrita"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar critica su X la nuova iniziativa di Parigi, di tenere domani una riunione sul futuro di Gaza, definendola "inutile e dannosa come le precedenti", soprattutto "nel momento delicato dei negoziati di Sharm el-Sheikh", bollandola come "un tentativo del presidente Macron di distogliere l'attenzione dai suoi problemi interni a spese di Israele" e sperando che "la mossa del governo francese non danneggi i negoziati critici per la liberazione degli ostaggi, come accaduto in passato". Saar accusa inoltre la Francia di "ipocrisia straordinaria", per i doppi standard usati su Ucraina e Israele.

Idf: "A Gaza uccisi terroristi, stavano per attaccare"

L'Idf rende noto di avere lanciato dei raid a Gaza per eliminare numerosi terroristi che stavano per attaccare le truppe. Sono in corso operazioni per trovare altre cellule che hanno preso parte all'operazione contro l'esercito, aggiunge l'Idf.

Usa evacuano da Gaza madre palestinese di marinaio americano

Una donna palestinese, il cui figlio presta servizio nella Marina americana, è stata evacuata segretamente da Gaza nelle ultime settimane dopo un intervento dell'amministrazione di Donald Trump con l'aiuto dei governi israeliano e giordano. E' quanto rivelano fonti informate al Washington Post. La complessa operazione per portare in salvo Ahlam Firwana, 59 anni, ha richiesto una pausa coordinata negli attacchi militari israeliani, una donazione di 10.000 dollari per i costi di trasporto, software sofisticati per monitorare i suoi movimenti e il coinvolgimento diretto di alti funzionari americani. Il figlio della donna, il sottufficiale della Marina Younis Firwana, 32 anni, si è arruolato nell'esercito nel 2023 per cercare di ottenere la cittadinanza Usa (che ha avuto nel gennaio 2024). Dopo l'inizio della guerra a Gaza, sua madre e i suoi sei fratelli hanno dovuto affrontare pericoli e privazioni sempre crescenti, ha ricordato in un'intervista, rivelando che nel 2024 la casa di sette piani della famiglia è stata rasa al suolo dai bombardamenti, cibo e medicine sono diventati scarsi. Il caso tuttavia solleva interrogativi su altri americani palestinesi rimasti bloccati, visto che stando ai resoconti di avvocati e gruppi per i diritti umani, le richieste di evacuazione di figli e coniugi di cittadini statunitensi sono state respinte per motivi di sicurezza nazionale. Firwana, invece, è ora in Giordania in attesa del visto.

Oltre 11.100 detenuti palestinesi, record da seconda Intifada

Record di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane: all'inizio di ottobre erano oltre 11.100, secondo i dati della Palestinian Prisoners' Society (PPS) che sottolinea come si tratti del numero più alto di detenuti dalla seconda Intifada del 2000. "Secondo quanto annunciato dall'Amministrazione penitenziaria dell'occupazione - recita una dichiarazione del gruppo - a ottobre il numero dei prigionieri condannati ha superato i 1.460. Il numero di quelli condannati all'ergastolo e di coloro contro i quali sono state presentate accuse in preparazione dell'emissione di condanne all'ergastolo è di circa 350, di cui 303 già condannati e 40 incriminati". La Pps ricorda quindi come Abdullah Barghouthi ha ricevuto la condanna più alta, avendo ricevuto 67 ergastoli, seguito da Ibrahim Hamed, condannato a 54 ergastoli. Ad oggi - aggiunge il gruppo - almeno 53 donne sono state arrestate, e più di 400 bambini sono stati trattenuti nelle carceri di Ofer e Megiddo.

Msf: "A Gaza l'Idf persegue una strategia di asfissia"

"A Gaza, la morte è ovunque. Non è solo una sensazione, è palpabile. La morte è in agguato, aleggia, colpisce ovunque, chiunque", mentre l'Idf persegue una strategia di "asfissia" sulla popolazione della Striscia, attaccando i camion: lo ha dichiarato Claire Magone, direttrice della filiale francese di Medici senza frontiere (Msf), in un'intervista al quotidiano francese Le Monde ripresa da vari media internazionali, quando è tornata da una visita di una settimana nel territorio palestinese. Magone ha dichiarato di aver visitato le équipe di Msf che curavano i pazienti mentre "i carri armati si avvicinavano, i droni sorvolavano i quartieri e l'acqua veniva tagliata". "L'esercito - ha dichiarato a Le Monde - sta attuando una strategia di asfissia, attaccando, ad esempio, le autocisterne, come ha fatto a metà settembre con una delle nostre, che è stata chiaramente identificata, e bloccando tutti i servizi vitali". Quando sono arrivata, Gaza City era già circondata dai carri armati. Attraverso "la nostra clinica per la medicazione delle ferite fornivamo assistenza post-operatoria a pazienti con ferite estremamente gravi, come arti frantumati, ustionati o lacerati dai bombardamenti. Questa assistenza includeva la pulizia delle ferite e la rimozione del tessuto necrotico. Le nostre équipe continuavano a curare i pazienti mentre i carri armati si avvicinavano, i droni sorvolavano i quartieri e l'acqua veniva tagliata. L'esercito stava perseguendo una strategia di soffocamento, attaccando ad esempio le autocisterne, anche quelle chiaramente segnalate, come ha fatto con una delle nostre a metà settembre, e bloccando tutti i servizi vitali. C'era un costante senso di terrore", ha dichiarato nell'intervista la dirigente francese di Msf.

Riad condanna visita Ben-Gvir a Spianata delle Moschee

L'Arabia Saudita ha condannato la visita del ministro israeliano per la Sicurezza nazionale e leader di estrema destra, Itamar Ben-Gvir sulla Spianata delle Moschee nella Citta' Vecchia di Gerusalemme. Il sito religioso, per gli ebrei il Monte del Tempio, è il terzo luogo sacro per l'Islam e tra i più sacri per l'ebraismo. Il ministero degli Esteri di Riad ha condannato "l'assalto al complesso della moschea di Al-Aqsa da parte di funzionari e coloni israeliani sotto la protezione delle forze di occupazione, ribadendo la sua più ferma condanna per i continui attacchi alla sacralità della moschea di Al-Aqsa".

Politico: "Casa Bianca ha scritto scuse Netanyahu a Qatar"

La Casa Bianca ha redatto le scuse che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha offerto pubblicamente al premier del Qatar Mohammed Al-Thani dopo l'attacco dell'Idf a Doha. Lo ha rivelato Politico, citando tre fonti a conoscenza della vicenda. Un funzionario del Qatar era presente nello Studio Ovale per assicurarsi che Netanyahu, durante la telefonata con Al-Thani, non si discostasse dalla versione preparata dalla Casa Bianca.

Italia-Israele, Figc sostiene progetti Uefa per bambini di Gaza

In occasione della gara Italia-Israele del prossimo 14 ottobre, valida per la qualificazione al Mondiale 2026, la Federazione Italiana Giuoco Calcio sosterrà Uefa Foundation for Children, che supporta alcune Ong attive a Gaza per alleviare le sofferenze dei bambini coinvolti nella guerra. La Figc contribuirà economicamente a sostenere i progetti Uefa per le azioni umanitarie di Médecins di Monde, che opera nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania allestendo strutture sanitarie d'emergenza e migliorandone il coordinamento, oltre a distribuire kit alimentari per bambini; e di Handicap International-Humanity & Inclusion che, oltre a fornire kit di pronto soccorso, è molto attiva nel campo del sostegno psicosociale e negli aiuti di emergenza e riabilitazione per feriti gravi e persone con disabilità. "Siamo umanamente addolorati per quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza - afferma il presidente della Figc Gabriele Gravina - e vogliamo testimoniare la nostra sensibilità e la nostra vicinanza ai bambini palestinesi attraverso un atto concreto. La Figc è attiva con programmi umanitari anche in altre zone di guerra, perché non ci si può rassegnare alla sofferenza delle persone innocenti".

Flotilla, domani sit in a Roma davanti al Mef

L'Anpi provinciale di Roma, insieme ad altre realtà associative e politiche che hanno aderito, ha promosso per domani alle ore 17 un presidio davanti al Mef ,in segno di solidarietà alla Global Sumud Flotilla "nuovamente assalita e sequestrata in acque internazionali". Il sit in vuole anche denunciare "la politica genocidaria del governo israeliano" e  "le minacce e gli arresti illeciti (o meglio il sequestro) in acque internazionali nei confronti dei componenti della Global Somud Flotilla" ". In una nota l'Anpi definnisce "inaccettabili " le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni,  "secondo cui i presunti soccorsi della Global Sumud Flotilla sono un pretesto per attaccare il suo governo". E accusa: le grandi mobilitazioni di questi giorni "sono state lette e rappresentate solo con parole di condanna contro (gli sparuti) violenti manifestanti che rompono vetrine, cercando di criminalizzare un movimento di popolo pacifico trasversale che vuole pace e giustizia per il popolo palestinese. Il presidente del Consiglio non ha mai usato alcuna parola di sincera condanna contro la criminale politica nei confronti della popolazione inerme palestinese, in Gaza e in Cisgiordania". "Rivendichiamo l'interruzione di tutti i rapporti, gli scambi e gli accordi economico-commerciali Italia-Israele nonché la totale messa al bando di ogni fornitura diretta e indiretta di materiale militare ed anche di materiale potenzialmente utilizzabile a scopo militare (il cd dual use) con Israele. Venga preteso l'immediato e incondizionato rilascio di tutte le persone sequestrate e garantiti loro tutti i fondamentali diritti umani", afferma ancora l'Anpi. Alla manifestazione di domani hanno aderito partiti politici , sindacati e diverse associazioni.

Hamas: nelle ultime 24 ore 8 morti e 61 feriti a Gaza

Otto palestinesi sono stati uccisi e altri 61 sono rimasti feriti a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas. Dall'avvio della guerra, il numero totale di morti a causa degli attacchi israeliani e' salito a 67.183, con 169.841 feriti.

Torino: annunciata nuova mobilitazione pro Gaza stasera

"Dopo la grande manifestazione di ieri, è ora di tornare in piazza. Il genocidio non si ferma, Torino non si ferma". Con queste parole, 'Torino per Gaza' annuncia sui social una nuova mobilitazione. "Mentre altre 9 imbarcazioni della Flotilla dirette verso Gaza vengono fermate, il genocidio in Palestina prosegue. È ora di prendere la parola e di mobilitarci tutti insieme", si legge nel comunicato.  La mobilitazione prevede un doppio appuntamento: alle 18 in piazza Castello si terrà un’assemblea aperta dal titolo "La città prende parola", mentre alle 20:30 ci sarà una manifestazione in solidarietà alle imbarcazioni della Flotilla intercettate la notte scorsa. 

Flotilla, Tajani: chiesto a Israele rispetto diritti italiani

"Abbiamo chiesto alle autorità israeliane il rispetto dei diritti dei nove cittadini italiani della nuova Flotilla fermati questa notte", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della riunione del Comitato intergovernativo Italia-Cina. "Non abbiamo segnalazioni di problemi alle persone e continueremo a seguire minuto per minuto la vicenda", ha aggiunto.

Legali Sumud Flotilla: 'Procura Roma sta accertando responsabilità degli attacchi'

"Nella giornata di ieri, abbiamo appreso dalla stampa che, a seguito dell’esposto presentato dalle e dagli attivisti, la procura di Roma sta muovendo i primi passi necessari ad accertare le responsabilità degli attacchi alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e del sequestro illegale degli attivisti". Lo fa sapere in una nota il gruppo dei legali della Global Sumud Flotilla che, nelle scorse settimane, ha già presentato due diffide e un esposto. "Accogliamo la notizia come un primo esito concreto delle iniziative intraprese e continueremo ad agire anche per ottenere il risarcimento dei danni subiti, la restituzione delle imbarcazioni e del carico che trasportavano. Desta preoccupazione che alcune decine di attiviste e attivisti delle delegazioni internazionali non siano ancora state rilasciate dal centro di detenzione di Kenziot, in Israele, e auspichiamo che la liberazione avvenga al più presto", concludono gli avvocati.

Erdogan: 'Hamas ha chiaramente dimostrato il suo impegno per la pace'

Hamas ha "chiaramente dimostrato il suo impegno per la pace rispondendo in modo molto positivo al piano di pace di Trump". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un discorso ai membri del partito AK ad Ankara. "I colloqui di Sharm el Sheikh sono di fondamentale importanza", ha aggiunto. "Speriamo di ricevere buone notizie". Erdogan, sostenitore di Hamas e principale oppositore di Israele sulla scena mondiale, ha criticato implicitamente il piano del presidente americano Donald Trump, accusandolo di essere troppo sbilanciato a favore di Israele: "La pace non è un uccello con una sola ala -ha dichiarato - Non è né giusto, né corretto, né realistico addossare l'intero onere della pace a Hamas e ai palestinesi. Un cessate il fuoco e una pace giusta sono le scelte più ragionevoli". Gli attacchi israeliani, ha aggiunto, sono "il più grande ostacolo che attualmente si frappone al cammino verso la pace".

Tajani: seguiamo il caso degli italiani della nuova Flotilla

"Stiamo seguendo la vicenda della nuova Flotilla da questa notte. La nostra ambasciata è il nostro consolato stanno seguendo tutto ciò che accade ai 9 cittadini italiani che sono stati fermati dovrebbero arrivare verso le 3 e le 4 del porto di Ashdod poi verranno portati nello stesso luogo dove stavano gli altri italiani espulsi nei giorni scorsi domani mattina ci sarà la visita consolare e mi auguro che in tempi molto rapidi possano essere espulsi e rientrare in Italia". Lo ha dichiarato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, a Villa Madama a margine del Comitato Intergovernativo Italia-Cina.

In Egitto arrivato anche ministro israeliano Dermer

A Sharm el-Sheikh è arrivato anche il ministro israeliano per gli Affari Strategici Ron Dermer per partecipare ai negoziati per la fine della guerra a Gaza e il rilascio degli ostaggi. 

Flotilla, Tajani: "Nel pomeriggio 9 italiani a porto Ashdod"

Arriveranno questo pomeriggio al porto di Ashdod i nove italiani della nuova Flotilla fermati dalle autorità israeliane nella notte. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. L'approdo è previsto intorno alle ore 15:00-16:00.

Al-Sisi: "Da Sharm segnali incoraggianti, inviterò Trump"

Da Sharm el-Sheikh sono arrivati messaggi "molto incoraggianti" sui negoziati in corso per mettere fine alla guerra a Gaza. Lo ha dichiarato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, sottolineando il ruolo del presidente americano Donald Trump al quale ha rivolto un invito in Egitto per firmare di persona un accordo, se verrà raggiunto. "Un cessate il fuoco, il ritorno dei prigionieri e dei detenuti, la ricostruzione di Gaza e l'avvio di un processo politico pacifico che porti alla creazione e al riconoscimento dello Stato palestinese significano che siamo sulla strada giusta verso una pace e una stabilità durature", ha affermato al-Sisi.

Hamas condanna visita di Ben Gvir alla Spianata delle moschee

Hamas condanna in una dichiarazione la visita del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir alla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei) : "E' stata una mossa deliberatamente provocatoria che riflette il pensiero fascista del governo israeliano".

Media: "Jihad e Fronte popolare si uniscono ai negoziati a Sharm"

Il canale saudita Al-Hadath riferisce che una delegazione della Jihad islamica palestinese si unirà oggi ai colloqui per la tregua e la liberazione degli ostaggi a Gaza, in corso a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Lo riferiscono i media israeliani. Parteciperà anche una delegazione del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, fazione minore ma ancora attiva all'interno del fronte terroristico palestinese. Nel suo discorso per il secondo anniversario dell'attacco del 7 ottobre 2023, il leader della Jihad islamica ha dichiarato che è possibile "raggiungere un'intesa sulle clausole riguardanti il rilascio dei prigionieri entro i prossimi giorni, privando così Israele dei suoi pretesti per l'aggressione".

Schlein: "Israele viola ancora diritto internazionale"

"Ancora una volta il governo israeliano, proprio nelle ore in cui si sta negoziando la tregua, decide di violare il diritto con un sequestro illegale in acque internazionali. Le nove barche pacifiche e disarmate della Freedom Flotilla Coalition e Thousand Madleens to Gaza, tra cui alcune battenti bandiera italiana, e che portavano medici, medicine e aiuti umanitari sono state bloccate e intercettate e le persone a bordo impegnate per la pace e la solidarietà sono state sequestrate in violazione del diritto internazionale". Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein. "Chiediamo ai governi di fare tutto ciò che è in loro potere per garantire l'incolumità e per ottenere la liberazione immediata e il rimpatrio di tutti gli attivisti illegittimamente trattenuti, quelli della Freedom appena sequestrati, tra cui 9 italiani, e quelli della Sumud Flotilla detenuti illegalmente da una settimana - aggiunge -. In un momento in cui si negozia finalmente la tregua si dia una segnale chiaro ponendo fine al blocco criminale di aiuti, aprendo un corridoio umanitario permanente verso Gaza e i palestinesi".

Israele, incontro capi opposizione: obiettivo sostituire governo

Nuovo incontro dei leader dei partiti dell'opposizione israeliana che si sono riuniti per coordinare iniziative politiche congiunte. Presenti Yair Lapid di Yesh Atid, l'ex primo ministro Naftali Bennett, Gadi Eisenkot, il leader dei Democratici Yair Golan e i parlamentari Avigdor Lieberman di Yisrael Beitenu e Benny Gantz di Unità Nazionale. L'obiettivo, hanno sottolineato in una nota, è concentrare gli sforzi per far cadere il governo durante la prossima sessione della Knesset, che si aprirà tra due settimane, e per istituire quello che hanno definito un "governo di riparazione e guarigione in Israele". I partecipanti alla riunione hanno anche chiesto l'attuazione del piano Trump per garantire il ritorno di tutti i 48 ostaggi, ribadendo che forniranno una rete di sicurezza all'esecutivo per far funzionare tale accordo.

Schlein: "Da Israele nuovo sequestro illegale barche pacifiche"

"Ancora una volta il governo israeliano, proprio nelle ore in cui si sta negoziando la tregua, decide di violare il diritto con un sequestro illegale in acque internazionali. Le 9 barche pacifiche e disarmate della Freedom Flotilla Coalition e Thousand Madleens to Gaza, tra cui alcune battenti bandiera italiana, e che portavano medici, medicine e aiuti umanitari sono state bloccate e intercettate e le persone a bordo impegnate per la pace e la solidarietà sono state sequestrate in violazione del diritto internazionale. Chiediamo ai governi di fare tutto ciò che è in loro potere per garantire l'incolumità e per ottenere la liberazione immediata e il rimpatrio di tutti gli attivisti illegittimamente trattenuti, quelli della Freedom appena sequestrati, tra cui 9 italiani, e quelli della Sumud Flotilla detenuti illegalmente da una settimana. In un momento in cui si negozia finalmente la tregua si dia una segnale chiaro ponendo fine al blocco criminale di aiuti, aprendo un corridoio umanitario permanente verso Gaza e i palestinesi". Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.

Erdogan: "Mi aspetto buone notizie dall'Egitto"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è fiducioso sulla trattativa tra Hamas e Israele, e si aspetta "buone notizie" da Sharm el Sheikh. "Dall'Egitto mi aspetto sviluppi positivi e buone notizie. Le parti devono capire che con il sangue non si arriva a nessun risultato", ha detto il presidente turco. "Israele ha superato di gran lunga quanto fatto da Hitler", ha aggiunto. La Turchia partecipa attivamente al negoziato con il suo capo dei servizi segreti, Ibrahim Kalin.

Media: "Anche delegazione Jihad Islamica a negoziati"

Una delegazione della Jihad Islamica si unirà oggi ai negoziati a Sharm el-Sheikh per la tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito l'emittente saudita Al-Hadath, rilanciata da Times of Israel, precisando che ci sarà anche una delegazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Pflp). In un discorso diffuso in occasione del secondo anniversario dell'attacco del 7 ottobre 2023, il leader della Jihad Islamica ha affermato che è possibile "raggiungere un'intesa sulle clausole dell'accordo relative al rilascio dei prigionieri entro i prossimi giorni, privando cosi' Israele dei suoi pretesti per l'aggressione".

Famiglia renderà pubblico video dell'ostaggio nepalese a Gaza

Il comitato delle famiglie degli ostaggi ha annunciato che i parenti del rapito nepalese Bipin Joshi, la cui vita è ritenuta in grave pericolo, ha deciso di rendere pubblico un documento video che lo ritrae, e nel frattempo ha autorizzato la diffusione di un'immagine tratta dal filmato, recuperato dall'Idf a Gaza. Il video, secondo le stime, è stato girato nel novembre 2023, circa un mese dopo il rapimento. "Il segno di vita ritrovato a Gaza rappresenta per noi un'ancora di fede incrollabile nel fatto che sia ancora vivo". Nell'ultima documentazione video Bipin appare mentre viene trasportato vivo all'ospedale Shifa di Gaza dopo il rapimento, avvenuto il 7 ottobre.

Fermata la nuova Flotilla verso Gaza, chi sono i 150 volontari a bordo

La nuova Flotilla diretta a Gaza, con nove imbarcazioni e 150 attivisti tra cui oltre 90 operatori sanitari, è stata intercettata dall’esercito israeliano a 120 miglia dalla costa. Tra i volontari ci sono anche nove italiani, sei dei quali a bordo della Conscience, secondo quanto riferito da Zaher Darwish, coordinatore della Freedom Flotilla Italia

Fermata la nuova Flotilla verso Gaza, chi sono i 150 volontari a bordo

Fermata la nuova Flotilla verso Gaza, chi sono i 150 volontari a bordo

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Eurodeputata Verde tra arrestati della Fredoom Flotilla

C'è anche un eurodeputata dei Verdi, Melissa Camara, tra i fermati della Freedom Flotilla, abbordata questa notte dalle forze israeliane. Lo rende noto all'ANSA lo staff dell'eurodeputata francese, spiegando che Camara è ad Ashdod.  "Arrestandoci, Israele ha violato ancora una volta il diritto internazionale. Quello che è successo è, di fatto, un atto di rapimento, che ha preso di mira persone il cui unico obiettivo era contribuire a porre fine al blocco illegale di Gaza, mentre navigavano in acque internazionali che chiaramente non sono sotto la giurisdizione israeliana", è il commento di Camara riportato dal suo staff.

Unicef: "In 2 anni 64mila bambini uccisi o mutilati a Gaza"

"Da oltre 700 giorni, i bambini di Gaza vengono uccisi, mutilati e sfollati in una guerra devastante che è un affronto alla nostra comune umanità. Gli attacchi israeliani su Gaza City e su altre parti della Striscia continuano. Il mondo non può e non deve permettere che questo continui. Negli ultimi due anni, secondo le notizie, un numero sconcertante di 64.000 bambini sono stati uccisi o mutilati in tutta la Striscia di Gaza, tra cui almeno 1.000 appena nati. Non sappiamo quanti altri siano morti a causa di malattie prevenibili o siano sepolti sotto le macerie". Lo dichiara la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell.

Flotilla, attivista: "A bordo medici e giornalisti" (2)

Sono almeno tre i medici a bordo della missione umanitaria della Freedom Flotilla bloccata all'alba da Israele. Tra loro ci sono Riccardo Corradini, primo studente occidentale ad aver fatto l'Erasmus nella Striscia di Gaza e la sua storia è stata raccontata in un documentario.

Flotilla, attivista: "A bordo medici e giornalisti"

"Nonostante questa nave sia composta da un equipaggio esclusivamente di personale sanitario e giornalisti, partiti in solidarietà a Gaza e per portare aiuti concreti alla popolazione palestinese, potremmo essere attaccati a breve". Lo dice in un video, girato prima dell'abbordaggio delle imbarcazioni della Freedom Flotilla, Franscesco, attivista di Ultima Generazione. "Sono all'ottavo giorno di navigazione con direzione Gaza - duce - Ci apprestiamo ad entrare nella zona ad alto rischio di attacco illegale dalla parte delle forze di occupazione israeliane".   E chiede a "tutta la popolazione italiana, a tutte le persone che si sono mobilitate fino a ora e anche alle persone che non si sono mobilitate di scendere in piazza, di scioperare l'8 ottobre, visto che sarà la data di probabile attacco. È fondamentale continuare la pressione sul governo Meloni per ottenere risultati concreti di embargo su Israele" sottolinea.

Flotilla, nove imbarcazioni bloccate dalla marina militare israeliana

Manifestazione pro Gaza, Torino e Bologna in piazza

Hamas contro Ben Givr per visita a Spianata Moschee

Hamas afferma in una dichiarazione che la visita del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir al Monte del Tempio è stata "una mossa deliberatamente provocatoria che riflette il pensiero fascista del governo israeliano". La dichiarazione aggiunge che la visita, avvenuta nello stesso giorno delle rivolte del Monte del Tempio ("il massacro di Al-Aqsa", come lo chiama Hamas) l'8 ottobre 1990, era un messaggio ostile volto a imporre il controllo sulla moschea di Al-Aqsa.

Media: "Palestinesi vogliono aumentare liberati da 250 a 300"

Nell'ambito dei colloqui di Sharm-el-Sheikh per la pace a Gaza i palestinesi starebbero cercando di massimizzare i risultati della trattativa rispetto alla liberazione dei reciproci ostaggi. Una fonte palestinese di alto livello ha riferito alla testata israeliana Ynet che si starebbe cercando di aumentare la lista dei prigionieri della sua fazione da 250 a 300, creando una situazione di "tutti per tutti". Secondo il Palestinian Prisoner Club, 303 ergastolani sono detenuti nelle carceri israeliane - alcuni dei quali addirittura da prima degli Accordi di Oslo - e quindi non hanno quasi nessuna speranza di essere rilasciati in futuro. "Per questi prigionieri, questa potrebbe essere l'ultima possibilità di essere liberi, e quindi c'è grande speranza tra loro", ha affermato la fonte di alto livello. La stessa fonte ha riferito a Ynet che a seguito delle pressioni turche si è cercato di impedire a Israele di porre il veto sui nomi dei prigionieri proposti per il rilascio e che si è anche cercato di impedirne la deportazione in Paesi terzi. "La cosa più importante è l'effettivo rilascio", ha osservato, aggiungendo che tra i nomi che i palestinesi stanno cercando di includere ci sono anche quelli di prigionieri arabo-israeliani condannati a pesanti pene detentive. Secondo la fonte, la questione dell'espulsione rimane una delle più delicate nei negoziati. "I prigionieri espulsi vengono di fatto rilasciati, ma incontrano molte difficoltà, soprattutto quelli che si trovano in Egitto", ha affermato. "Finora non hanno la cittadinanza, non possono muoversi liberamente e l'Egitto rappresenta per loro una tappa intermedia nel loro viaggio verso altri Paesi, sia in Europa che in Paesi come il Pakistan che accettano prigionieri palestinesi". L'alto funzionario ha sottolineato che la maggior parte dei prigionieri rilasciati in passato "non sono tornati al terrorismo o alla politica" e che molti di loro vivono attualmente in varie parti del mondo, isolati dalla scena palestinese.

Scuderi: "Sugli aiuti a Gaza Meloni mente o è colpevole"

 "Se Meloni ha il potere di consegnare aiuti a Gaza in due ore, allora o mente oppure è colpevole della carestia. Secondo me mente, e vi spiego perché: ci sono ancora 300 tonnellate di aiuti raccolti a Genova, fermi, perché non si trova un modo per inviarli, o perché il governo non vuole, o perché non è in grado di farlo". Lo ha detto l'eurodeputata di Avs, Benedetta Scuderi, parlando con i giornalisti a Strasburgo.

Flotilla, Scuderi: "Nessuna notizia eurodeputata su nuova barca"

"La maggior parte delle persone della prima Global Sumud Flotilla e' stata rilasciata, ma ci sono ancora persone detenute. E la cosa peggiore e' che la scorsa notte e' avvenuta un'altra violazione del diritto internazionale: altre persone sono state rapite dalla marina israeliana, dalle forze militari israeliane, e non abbiamo notizie di loro. Tra queste persone c'e' la nostra collega, l'eurodeputata francese del gruppo dei Verdi, Melissa Camara. Non abbiamo piu' avuto notizie da quando e' stata rapita, e siamo estremamente preoccupati per lei e per gli altri". Lo ha dichiarato l'eurodeputata di Alleanza verdi sinistra, Benedetta Scuderi, commentando il blocco della nuova missione della Freedom Flotilla Coalition, avvenuto questa notte. "Siamo profondamente preoccupati per il fatto che ormai i cittadini non possano piu' navigare nel Mediterraneo senza rischiare di essere rapiti da Israele. Siamo preoccupati per l'enorme violazione del diritto internazionale, dei diritti umani e del diritto umanitario, senza alcuna conseguenza. Molti dei nostri governi non hanno ancora condannato apertamente cio' che Israele ci ha fatto, cio' che ha fatto ai suoi stessi cittadini. E sappiamo che quello che e' accaduto a noi - come cittadini europei, come parlamentari, come persone con passaporti "forti" - non e' nulla rispetto a cio' che accade ogni giorno ai palestinesi", ha aggiunto. " Allo stesso tempo siamo scioccati e indignati dal fatto che il Parlamento europeo abbia rifiutato di discutere di quanto accaduto a 400 persone - molte delle quali cittadini europei. Avevamo chiesto un punto urgente nell'ultima plenaria di lunedi' per discutere della vicenda e dell'intercettazione illegale avvenuta in acque internazionali, e delle violazioni subite. Ma il Parlamento europeo ha votato contro anche solo il dibattito. Non chiedevamo nemmeno una risoluzione, solo un dibattito. Questo dimostra quanto poca attenzione queste istituzioni abbiano persino per i propri cittadini", ha concluso l'eurodeputata. 

Scuderi (Avs): "Ci saranno altre Flotilla, anche più grandi"

"La Flotilla è un fenomeno permanente, attivo dal 2008. Ci sono persone, anche eurodeputati, che vi hanno già partecipato in passato. Certamente, dal punto di vista logistico, non è così facile organizzare una spedizione di queste dimensioni in pochi mesi, ma penso che presto ce ne sarà un'altra, ancora più grande. Riguardo a una mia nuova partecipazione, valuterò, se mi sarà chiesto, in base alla situazione". Lo ha detto l'eurodeputata di Avs, Benedetta Scuderi, parlando con i giornalisti a Strasburgo. "Lo scopo della missione era rompere l'assedio e creare un corridoio umanitario. Quanto avvenuto anche nelle acque davanti a Gaza è una palese violazione del diritto internazionale. Siamo stati sequestrati in acque internazionali e portati con la forza al porto di Ashdod; lì siamo stati identificati, interrogati e perquisiti. Alcune persone sono state trattate brutalmente, costrette in ginocchio per ore, sotto il sole, senza la possibilità di bere né di usare il bagno. I bisogni primari ci sono stati negati, così come l'accesso a un avvocato. Successivamente siamo stati condotti in una stazione di polizia, mentre la maggioranza dei partecipanti è stata trasferita in un carcere di massima sicurezza", ha spiegato Scuderi. 

Fedriga: "Preoccupano manifestazioni che inneggiano al 7 ottobre"

"Il nostro Paese, il nostro continente e l'Occidente si devono mettere di fronte alla responsabilità di distinguere quello che è terrorismo, che purtroppo sta penetrando anche all'interno della propaganda nelle nostre comunità. Quello che si è visto a Roma con lo striscione che inneggiava al 7 ottobre, la manifestazione di ieri a Bologna, chiamata Viva il 7 ottobre, la manifestazione di Torino, che ha visto proprio il 7 ottobre svilupparsi per quasi andare a ricordare in modo positivo quel dramma perpetrato dai terroristi di Hamas, è un problema che dobbiamo porci, perché quando diventa ormai esplicito l'appoggio al terrorismo da parte di alcune piazze è qualcosa di preoccupante, pericoloso e antidemocratico". Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine del Festival del Cambiamento, in corso a Gorizia.    Alla domanda se andrà allo stadio per la partita Italia-Israele in programma martedì prossimo a Udine, ha risposto "Certamente, sì". "Spero - ha aggiunto - che anche tante persone vengano a sostenere il nostro paese, l'Italia, la nostra squadra di calcio che si gioca la partecipazione ai Mondiali. E' un evento sportivo e mi auguro che rimanga tale. Se qualcuno vuole portare scontri lì fuori ne deve pagare le conseguenze. E mi auguro che ci siano anche le conseguenze penali per chi continua a manifestare in modo non autorizzato, per chi continua a danneggiare beni pubblici e beni privati di cittadini che oltretutto non c'entrano nulla perchè ormai la situazione è intollerabile e su questo la democrazia deve reagire".

Tajani: "A italiani Flotilla tutta l'assistenza necessaria"

"L'Ambasciata ed il Consolato d'Italia a Tel Aviv stanno seguendo fin dall'alba  il blocco della nuova Flotilla da parte della marina israeliana": lo afferma il ministro degli esteri Antonio Tajani in un post su X. "Sono una decina gli italiani fermati. A loro - assicura il ministro - verrà prestata tutta l'assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fini al momento dell'espulsione. Al lavoro anche l'Unità di crisi della Farnesina".

Media: "Gaza,Israele uccide 2 medici e un cronista ogni 3 giorni"

Secondo una statistica resa nota dall'ufficio stampa del Governo di Gaza l'esercito israeliano uccide due membri del personale medico e un giornalista ogni tre giorni. Lo riporta al-Jazeera.    In una nota su Telegram l'uffico stampa ha affermato che ogni giorno vengono feriti più di 200 palestinesi e che, in media, 13 palestinesi subiscono l'amputazione degli arti a causa di ferite riportate direttamente o indirettamente nei combattimenti. L'esercito israeliano attacca inoltre, in media, una struttura sanitaria al giorno, si legge nella nota.

Salvini: "Trattative pace con Hamas ma Flotilla non vuole"

"Siamo alla follia che, mentre sono in corso le trattative di pace mediate dagli americani fra Paesi arabi, Israele e terroristi di Hamas, perfino Hamas si siede al tavolo, gli unici che non vogliono la pace sono quelli della Flotilla e certa sinistra che li sostiene". A dirlo Matteo Salvini, leader della Lega e ministro ai Trasporti e infrastrutture, questa mattina a Forte dei Marmi a margine di un evento elettorale per le regionali in Toscana del 12 e 13 ottobre.

Media: "Civili in attesa di aiuti feriti da Israele a Rafah"

Diversi civili palestinesi in attesa di aiuti sono rimasti feriti oggi dal fuoco dell'esercito israeliano a nord-ovest di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. E' quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa.    Fonti mediche hanno riferito che diverse persone sono rimaste ferite, tra cui una alla testa, quando le forze di occupazione israeliane hanno sparato contro di loro con proiettili veri nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti nella zona di Al-Shakoush, a nord-ovest di Rafah.    Un drone israeliano ha anche aperto il fuoco contro abitazioni civili in via Al-Maghribi, nel quartiere di Al-Sabra, a sud di Gaza City e a sud di Khan Yunis.    Le squadre mediche hanno recuperato i corpi di due persone a Gaza City, mentre una terza persona è deceduta per le ferite riportate nella Striscia di Gaza meridionale qualche giorno prima.

Gaza, nuovi bombardamenti israeliani nella notte. VIDEO

Gaza, nuovi bombardamenti israeliani nella notte  | Video Sky - Sky TG24

Gaza, nuovi bombardamenti israeliani nella notte | Video Sky - Sky TG24

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Media: "Assalti Israele in Cisgiordania, un giovane ferito"

Un giovane è rimasto ferito stamattina da proiettili nella città di Tarqumiya, a ovest di Hebron, nella Cisgiordania meridionale. Secondo quanto riporta la Wafa il ragazzo, 24 anni, è stato colpito a una gamba dalle forze israeliane mentre si trovava vicino al 'muro'. È stato successivamente trasportato in ospedale, dove le sue ferite sono state descritte come moderate.     I coloni israeliani, inoltre, sempre stando all'agenzia israeliana, hanno preso d'assalto la periferia del quartiere di al-Tira a Ramallah e hanno eseguito rituali talmudici. Secondo fonti locali in contatto con la Wafa i coloni, protetti dalle forze di occupazione israeliane, hanno fatto irruzione nel quartiere di al-Tira dal villaggio di Ein Qiniya, a nord-ovest di Ramallah, a bordo di diversi veicoli.     Sempre la Wafa parla di un assalto al campo profughi di Balata, a est di Nablus. Le forze speciali israeliane si sono infiltrate nella strada del mercato e nel quartiere di Hashashin nel campo profughi di Balata, per poi essere raggiunte da rinforzi dell'esercito israeliano, ampiamente dispiegati nella zona. Inoltre stamattina all'alba i coloni hanno preso d'assalto il villaggio di Furush Beit Dajan, a est di Nablus. Il capo del consiglio del villaggio, Azem Hajj Mohammad, ha dichiarato che i coloni hanno preso d'assalto la parte meridionale del villaggio e hanno minacciato diverse famiglie di sfollamento forzato. Ha aggiunto che la zona è costantemente esposta agli attacchi dei coloni, sotto la protezione dell'esercito.     Dal 7 ottobre 2023, i coloni hanno effettuato 7.154 attacchi contro i cittadini e le loro proprietà, provocando l'uccisione di 33 cittadini e lo sfollamento di 33 comunità beduine palestinesi, composte da 455 famiglie e 2.853 persone, dalle loro case ad altre località, secondo la commissione per la Resistenza al Muro e agli Insediamenti.

Flotilla, Grimaldi (Avs): "Ue intervenga per proteggere attivisti"

"La Freedom Flotilla e' stata attaccata. A circa 120 miglia da Gaza, in acque internazionali, l'esercito israeliano ha abbordato almeno quattro imbarcazioni, circondando la spedizione con otto navi militari. Le dirette streaming sono state interrotte, gli attivisti disarmati - tra cui medici, giornalisti e funzionari eletti - rapiti. Gli aiuti umanitari, oltre 110.000 dollari in medicinali e forniture vitali per gli ospedali di Gaza, sequestrati". Lo denuncia Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra: "Questa e' una missione di pace - prosegue il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi - che chiede la fine dell'assedio e della fame su Gaza. E Israele ha risposto con la forza, violando il diritto internazionale e calpestando ogni principio umanitario. Chiediamo l'intervento immediato dell'Unione Europea e dei governi coinvolti per ottenere il rilascio degli attivisti ancora prigionieri della Global Sumud Flotilla: Christoforos Schuff O'Moore, Eline Norli, Samuel Rostol per la Norvegia, Abdeladim Bendraoui, Aziz Rhali per il Marocco e Reyes Rigo Cervilla per la Spagna. Israele non ha giurisdizione legale in acque internazionali. Intercettare queste navi e' un atto di pirateria di Stato. L'Italia e l'Europa devono far valere la propria voce contro l'impunita' e - conclude Grimaldi - per la protezione dei civili".

Rimpatriati in Giordania 11 algerini della Global Flotilla

In Algeria, il ministero degli Affari Esteri ha annunciato l'espulsione di 11 cittadini algerini partecipanti alla Global Sumud Flotilla, attraverso il territorio giordano.   Lo ha riferito il ministero degli Esteri in una nota diffusa ieri sera.     L'operazione, informa il dicastero algerino, è stata effettuata sotto la supervisione diretta delle autorità giordane, su richiesta dell'Algeria, e coordinata dall'ambasciata algerina ad Amman, che ha garantito assistenza sanitaria, psicologica e supporto logistico ai cittadini.     Fonti ufficiali nella capitale nordafricana hanno riferito all'ANSA, che gli 11 cittadini algerini arriveranno domani all'aeroporto di Algeri con un volo diretto da Amman. In totale, 17 algerini hanno partecipato all'iniziativa umanitaria; sei erano stati rimpatriati nei giorni scorsi.

Gb, migliaia di studenti ai raduni pro-pal in anniversario 7/10

Migliaia di studenti universitari hanno partecipato ieri nel Regno Unito a raduni di protesta contro la rappresaglia militare israeliana in corso da due anni nella Striscia di Gaza nel giorno del secondo anniversario dell'attacco di Hamas allo Stato ebraico del 7 ottobre 2023. Le manifestazioni più grandi si sono svolte a Londra, Sheffield ed Edimburgo, oltre a quelle di Glasgow, Bristol e Manchester, in modo pacifico. Gli organizzatori avevano sfidato gli appelli del governo laburista di Keir Starmer a non scendere in piazza almeno ieri e le restrizioni aggiuntive da esso annunciate dopo il recente attentato contro la sinagoga ortodossa di Heaton Park, a Manchester.     Gli studenti hanno respinto l'affermazione del primo ministro secondo cui tenere manifestazioni il 7 ottobre sarebbe stato "anti-britannico", scandendo slogan di solidarietà con i palestinesi. Il corteo principale si è svolto nella capitale britannica davanti al King's College e fuori dalla London School of Economics, dove i manifestanti hanno intonato cori come "la Palestina sarà libera" e sfilato con bandiere e cartelli.

Erdogan: "Trump mi ha chiesto di convincere Hamas ad accettare"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto alla Turchia di "convincere" Hamas ad accettare il suo piano per porre fine alla guerra di Gaza. Lo ha affermato il presidente Recep Tayyip Erdogan in una dichiarazione diffusa dal suo ufficio.    "Sia durante la nostra visita negli Stati Uniti che nella nostra ultima telefonata abbiamo spiegato al presidente Trump come si potesse raggiungere una soluzione in Palestina. Ci ha chiesto specificamente di incontrare Hamas e di convincerli", ha detto Erdogan ai giornalisti turchi a bordo di un aereo di ritorno dall'Azerbaigian.

Hamas: "Scambiate liste prigionieri da rilasciare, ottimismo"

Israele e Hamas si sono scambiati "liste di prigionieri da rilasciare", ha dichiarato all'Afp un leader di Hamas. "L'ottimismo prevale tra tutte le parti" nei colloqui su Gaza. Taher al-Nunu, che fa parte della delegazione di Hamas a Sharm el-Sheikh, in una dichiarazione pubblicata dal gruppo, ha affermato che i mediatori stanno "facendo grandi sforzi per rimuovere qualsiasi ostacolo all'attuazione del cessate il fuoco e che uno spirito di ottimismo prevale tra tutti". Lo riporta al-Jazeera.    "I negoziati si sono concentrati sui meccanismi per attuare la fine della guerra, il ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza e lo scambio di prigionieri", ha affermato al-Nunu. "Le liste dei prigionieri da rilasciare sono state scambiate oggi secondo i criteri e i numeri concordati. I negoziati indiretti continuano oggi con la partecipazione di tutte le parti e dei mediatori", ha aggiunto.

Legali: "In 145 a bordo della nuova missione intercettata"

"L'attacco israeliano contro civili disarmati in mare e il sequestro di  imbarcazioni umanitarie costituiscono una grave violazione del diritto  internazionale e mettono in luce l'impunità con cui Israele continua ad  agire". Lo sottolinea il team legale internazionale di Adalah spiegando  che a bordo della missione umanitaria intercettata c'erano 145  persone."Adalah condanna l'assalto e l'intercettazione illegale da parte  di Israele della nave ammiraglia della Freedom Flotilla Coalition, la  Conscience, e di otto barche a vela delle Thousands Madleens -  sottolineano gli avvocati - un'iniziativa umanitaria coordinata che  naviga insieme per contrastare il blocco illegale di Gaza imposto da  Israele nel contesto del genocidio in corso contro i palestinesi". Prima  di perdere ogni comunicazione questa mattina presto - aggiungono da  Adalah - i partecipanti a bordo della Conscience - principalmente  medici, infermieri e giornalisti - hanno riferito di essere stati  attaccati da un elicottero militare israeliano, mentre le forze navali  israeliane intercettavano e abbordavano simultaneamente le barche a vela  delle Thousands Madleens.

Freedom Flotilla: "A bordo della missione 9 italiani"

"A bordo della missione intercettata da Israele ci sono 9 italiani. Di questi in sei erano sulla Conscience". A spiegarlo il coordinatore della Freedom Flotilla Italia, Zaher Darwish.   "Non abbiamo più contatti con loro dal momento dell'abbordaggio - dice -  abbiamo già allertato il team legale internazionale di Adalah che ha già raggiunto il porto. Gli avvocati attendono il loro arrivo per tentare di dare assistenza legale. Stiamo contattando anche il gruppo di legali italiani e gli organizzatori delle manifestazioni nelle varie città in programma oggi".

Flotilla, Croatti: "Nuovo rapimento israeliano, governo lo ignora"

"L'esercito israeliano lo ha fatto ancora. Nella notte sono stati rapiti tutti i componenti della flotta Thousand Madleens a 150 miglia dalle acque di Gaza, in piene acque internazionali. Questa volta però il nostro governo ha deciso di ignorare totalmente questa spedizione, forse perché il loro racconto degli irresponsabili che non portano niente si scontrava con i cento medici a bordo ed i farmaci salvavita che trasportavano. Ci vediamo in piazza". Lo scrive su Facebook il senatore M5S Marco Croatti.

Araghchi a Trump, Iran non ha mai cercato di avere armi nucleari

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, in un post su X martedì sera, ha smentito la dichiarazione del presidente Donald Trump secondo cui l'Iran avrebbe sviluppato armi nucleari. Se il presidente degli Stati Uniti avesse notato il nostro quinto round di colloqui  in cui Teheran ha sottolineato che non svilupperà armi nucleari con o senza un accordo, avrebbe visto "quanto eravamo vicini a celebrare un nuovo e storico accordo nucleare con l'Iran", ha aggiunto.     Ricordando l'attacco statunitense all'Iraq nel 2003 a causa di informazioni errate sul suo possesso di armi nucleari, Araghchi ha sottolineato: "Allo stesso modo, non c'erano certamente informazioni che l'Iran fosse "a un mese" dallo sviluppo di un'arma nucleare, se Israele non fosse riuscito a ingannare gli Stati Uniti inducendoli ad attaccare... A causa del fallimento dell'attacco, ora Israele sta cercando di trasformare le nostre capacità difensive in una minaccia immaginaria".

Flotilla, Scotto: "Copione si ripete, Israele rilasci attivisti"

"Hanno fermato la spedizione della Freedom Flotilla a cento miglia dalla costa di Gaza. Dopo meno di una settimana si ripete lo stesso copione che abbiamo vissuto noi direttamente. Navi che portavano aiuti a Gaza - questa volta piene zeppe di medicine e di materiale sanitario - bloccate in acque internazionali senza alcun rispetto della legge. Ancora una volta i governi non hanno mosso un dito per far aprire quel corridoio umanitario via mare chiuso dal 2007. Chiediamo l'immediato rilascio di tutti gli attivisti, a partire da quelli italiani a bordo. Non si possono spegnere i riflettori su Gaza e la sua tragedia": così il deputato democratico Arturo Scotto.

Guerra Israele, abbordata la nuova Flotilla diretta a Gaza. VIDEO

Guerra Israele, abbordata la nuova Flotilla diretta a Gaza | Video Sky - Sky TG24

Guerra Israele, abbordata la nuova Flotilla diretta a Gaza | Video Sky - Sky TG24

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Ben Gvir prega al Monte del Tempio "per la distruzione di Hamas"

Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha visitato il Monte del Tempio questa mattina a Gerusalemme durante la festività di Sukkot. La notizia, riportata dai media israeliani, trova riscontro su diversi canali X.    Ben Gvir si è recato sul posto, afferma il suo ufficio, per pregare per "la vittoria nella guerra, la distruzione di Hamas e il ritorno degli ostaggi". Stamattina, il ministro è stato visto pregare al Muro Occidentale con i colleghi parlamentari di Otzma Yehudit, i parlamentari Amichai Eliyahu e Limor Son Har-Melech.

Media: "Egitto, se finirà guerra altri faranno pace con Israele"

Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha dichiarato all'emittente saudita Al-Arabiya che "altri paesi arabi firmeranno accordi di pace con Israele se la guerra a Gaza finirà". Lo riporta il Times of Israel.    Aggiunge che il principale garante del successo dei colloqui in Egitto è lo stesso presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Afferma inoltre che gli attuali colloqui a Sharm el-Sheikh si concentrano sulla prima fase del piano statunitense: porre fine alla guerra, portare aiuti, restituire gli ostaggi e rilasciare i prigionieri di sicurezza palestinesi.

Media: "Hamas vuole inserire nello scambio i corpi dei Sinwar"

Secondo un articolo pubblicato dal Wall Street Journal, Hamas chiede che i corpi dei suoi leader assassinati Yahya e Muhammad Sinwar siano tra quelli rilasciati da Israele, insieme a quelli dei condannati per terrorismo e dei detenuti ancora in vita, in cambio dei 48 ostaggi detenuti dai gruppi terroristici a Gaza. A riprendere la notizia è il Times of Israel. La richiesta era già stata avanzata in precedenza, ma Israele l'aveva respinta, osserva il quotidiano

Media: "Qatar chiede forti garanzie scritte da Israele"

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha dichiarato all'agenzia di stampa saudita Al-Arabiya che sono necessarie "forti garanzie internazionali scritte" per garantire che Israele adempia ai propri obblighi. Lo riporta il Times of Israel.    Al-Ansari afferma che il Qatar vuole garantire che i negoziati attualmente in corso in Egitto - il ritorno degli ostaggi, il rilascio dei prigionieri di sicurezza palestinesi e una pausa nei combattimenti - portino al ritiro di Israele da Gaza, all'ingresso di maggiori aiuti e alla fine definitiva della guerra. Osserva inoltre che il piano Trump attualmente in discussione esclude esplicitamente lo sfollamento dei residenti da Gaza, nonché la fine dei discorsi di annessione e occupazione. Afferma che le parti hanno concordato su 20 principi, ma "il diavolo si nasconde nei dettagli", come si dice in inglese. Il primo ministro del Qatar Mohammed Abdulrahman Al Thani è atteso oggi in Egitto per partecipare ai negoziati indiretti in corso tra Israele e Hamas.

Bozzanca (Cgil): "La premier sbaglia, ancora in piazza il 25"

"La nostra presidente del Consiglio ha perso una grande occasione: quella di ascoltare quello che milioni di italiane e italiani stanno gridando con forza nelle piazze di tutta Italia. C'è la denuncia del genocidio, delle guerre, delle politiche di riarmo. Un cambiamento di cultura e sensibilità che nessun governo può permettersi di ignorare. Manifesteremo ancora il 25 ottobre a Roma". Lo afferma, in una intervista a La Repubblica, il segretario generale della Funzione pubblica Cgil, Federico Bozzanca. Riguardo all'osservazione della premier secondo cui alla Cgil interessa più la sinistra che i lavoratori, replica: "In questi anni ci siamo mobilitati contro tutti i governi per la difesa delle condizioni salariali dei lavoratori, oggi sotto gli occhi di tutti. Nel pubblico, con un'inflazione al 17% e aumenti al 6% concessi da questo governo, la perdita di potere d'acquisto è evidente. Per questo non abbiamo firmato i contratti di sanità e funzioni centrali".    Riguardo il clima nelle piazze, Bozzanca non la vede come Palazzo Chigi: "E' stato gioioso, con famiglie e tantissimi giovani. Una grande soddisfazione per il sindacato. Le violenze di una minoranza, che condanniamo, non possono sporcarlo".

Belli Paci: "Albanese? Tra quelli ossessionati da mia madre"

"Avevo già l'idea che la dottoressa Albanese facesse parte di quella categoria ahimè ampia di persone che io definisco 'ossessionate da Liliana Segre'. C'era infatti già stato un precedente". Lo afferma, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Luciano Belli Paci, figlio di Liliana Segre, spiegando che lo scorso agosto "la giurista aveva postato una sua immagine davanti a un murale con il volto di mia madre e la parola 'Indifferenza'. L'hashtag era #GazaGenocide, come a dire che le dichiarazioni fatte da Liliana Segre su Gaza fossero in contraddizione con il suo impegno di sempre a non voltarsi dall'altra parte. Evidentemente Albanese non aveva letto le parole di mia madre in cui afferma di provare repulsione per il governo Netanyahu e la destra fascistoide e razzista al potere oggi in Israele; quelle in cui dice che bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità ed esprime dolore per le vittime civili; quelle in cui denuncia i crimini di guerra e contro l'umanità commessi sia da Hamas sia dall'esercito israeliano. È bastato che esprimesse il suo pensiero sull'opportunità di non usare la parola genocidio per suscitare disprezzo".    Belli Paci osserva anche come "la giusta indignazione verso quello che subisce il popolo palestinese rischia di non essere, nel dibattito italiano, una leva per chiedere il cessate il fuoco e la pace. Ho l'impressione che la discussione si sia come militarizzata, con posizioni sempre più estreme in cui siamo anche noi in guerra gli uni contro gli altri". 

Israele critica Thunberg per post con foto di un ostaggio

Il ministero degli Esteri israeliano ha criticato duramente Greta Thunberg per un post sui social in cui l'attivista svedese esprimeva solidarieta' ai prigionieri palestinesi. Nel messaggio, Thunberg scriveva che "la sofferenza dei prigionieri palestinesi non e' un'opinione, ma un fatto di crudelta' sistematica e disumanizzazione. L'umanita' non puo' essere selettiva. La giustizia non puo' avere confini". Il post includeva tre immagini, tra cui la foto di Evyatar David, un israeliano tenuto in ostaggio a Gaza. Su X, il ministero israeliano ha replicato all'attivista: "L'ignoranza accecata dall'odio e' di tendenza. David, secondo fonti israeliane, sarebbe stato denutrito, maltrattato e costretto da Hamas a scavarsi la propria fossa durante la prigionia". La scelta dell'immagine, scrive Haaretz, ha suscitato forti critiche da parte di Israele, che ha accusato l'attivista di ignorare la condizione delle vittime israeliane. 

Hamas: 118 morti a Gaza da sabato per i raid israeliani

L'Ufficio stampa del governo di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha dichiarato che le forze israeliane hanno lanciato 230 attacchi aerei sulla Striscia di Gaza da sabato, uccidendo almeno 118 persone, tra cui donne e bambini. Nella nota si specifica che 72 delle vittime si trovavano nella citta' di Gaza, gia' sotto assedio. "L'occupazione israeliana continua la sua brutale aggressione contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza, ignorando gli appelli al cessate il fuoco lanciati dal presidente statunitense Donald Trump e la risposta positiva data alla sua proposta", si legge nella dichiarazione pubblicata su Telegram e ripresa da Al Jazeera.

Media: "Blitz Israele in campo Hebron, arresti e manette"

Le forze israeliane hanno arrestato stamattina decine di cittadini e li hanno interrogati sul posto dopo averli aggrediti nel campo di Al-Arroub, nel governatorato di Hebron, in Cisgiordania. E' quanto rende noto l'agenzia palestinese Wafa.    L'irruzione sarebbe avvenuta all'alba. I militari avrebbero  arrestato decine di persone e le avrebbero aggredite dopo averle perquisite, ammanettate e bendate. Poi, secondo Wafa, li hanno interrogati sul posto dopo aver trasformato il Centro Sociale Giovanile di Al-Arroub in un centro per gli interrogatori. In seguito li hanno rilasciati. Le forze israeliane avrebbero inoltre sparato proiettili veri contro i fedeli che uscivano dalla preghiera dell'alba durante l'irruzione nel campo. Non sono stati tuttavia segnalati feriti.    Bassam Jabr, direttore generale dell'Istruzione a Hebron Nord, ha annunciato che l'orario scolastico sarà posticipato a giovedì nelle scuole del campo, nella Scuola Agraria di Al-Arroub e nella Scuola Sheikh di Al-Arroub.

Iran convoca diplomatici Ue su nucleare e isole contese

Gli ambasciatori europei a Teheran sono stati convocati al ministero degli Esteri ieri sera per protestare contro la dichiarazione congiunta recentemente rilasciata dall'Ue e dal Consiglio di Cooperazione del Golfo (Persico), che esprime preoccupazione per le attività missilistiche e nucleari dell'Iran, nonché per il sostegno dell'Ue alle rivendicazioni degli Emirati Arabi Uniti sulle tre isole iraniane di Grande Tunb, Piccola Tunb e Abu Musa.    Secondo Mehr, il viceministro degli Esteri per gli Affari Politici Majid Takht-Ravanchi ha ribadito durante l'incontro la sovranità assoluta e perpetua dell'Iran sulle isole, condannando l'Ue per aver sostenuto la 'rivendicazione infondata' degli Emirati Arabi Uniti.    "La rivendicazione dell'Ue sulle attività nucleari e missilistiche dell'Iran è stata `una palese ingerenza negli affari interni dell'Iran. L'Ue dovrebbe rispondere della sua condotta distruttiva piuttosto che ripetere accuse infondate e politicamente motivate", ha aggiunto. 

Piano di pace di Trump per Gaza, perché Hamas ha aperto al dialogo

L’apertura di Hamas al piano di pace per Gaza proposto dal  presidente Usa potrebbe rappresentare un’occasione per avviare una  stabilizzazione più ampia del Medio Oriente, con la possibilità di estendere anche gli Accordi di Abramo negoziati durante il primo mandato Trump.  Il presidente degli Stati Uniti ci crede, anche se resta il rischio che  Hamas abbia accettato il suo piano solo per evitare le conseguenze più  pesanti del suo ultimatum. Ma come si è arrivati al sì condizionato di Hamas? Secondo una ricostruzione del New York Times, tutto è cominciato con il bombardamento di Doha.

Piano di pace di Trump per Gaza, perché Hamas ha aperto al dialogo

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Witkoff e Kushner arrivati in Egitto per colloqui Israele-Hamas

Steve Witkoff e Jared Kushner sono arrivati ;;a Sharm el Sheikh in Egitto per partecipare ai colloqui indiretti tra Israele e Hamas volti a raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza, riportano media egiziani e americani.    L'inviato e il genero-consigliere di Donald Trump - viene ricordato dandone notizia - sono stati gli artefici del piano in 20 punti del presidente Usa che prevede tra le altre condizioni un ritiro graduale di Israele dalla Striscia e il rilascio di tutti gli ostaggi ancora in mano ad Hamas entro 72 ore dall'inizio della tregua.

Flotilla, tutte intercettate le 9 imbarcazioni della spedizione

Risultano tutte intercettate le nove imbarcazioni che facevano parte della nuova Flotilla diretta a Gaza.    Sui localizzatori pubblicati online dalle associazioni partecipanti alla spedizione, le barche vengono tutte contrassegnate come 'intercettate'.    Israele aveva precedentemente comunicato che gli attivisti della nuova Flotilla sono "tutti sono sani e salvi e in buona salute" e "si prevede che saranno espulsi tempestivamente"

Flotilla, Israele: stanno bene, espulsi immediatamente

Il ministero degli esteri israeliano ha fatto sapere che gli attivisti stanno bene, sono stati trasferiti al porto israeliano e saranno espulsi immediatamente

Onu, i bombardamenti israeliani a Gaza continuano

Nella Striscia di Gaza le operazioni militari israeliane, inclusi attacchi aerei e bombardamenti, sono continuate in diverse aree, causando ulteriori vittime civili, sfollamenti su larga scala e la distruzione di infrastrutture critiche. Lo ha dichiarato l'Onu. "I civili - ha aggiunto il portavoce, Stephane Dujarric - continuano a pagare il prezzo piu' alto delle ostilita', della distruzione e degli sfollamenti di massa, con donne e ragazze che risultano le piu' vulnerabili". 

Flotilla: altre 9 navi arrivate a 140 miglia nautiche da Gaza

"Non ci fermeremo mai: altre 9 navi a 140 miglia nautiche da Gaza". La Global Sumud Flotilla ha aggiornato la sua missione sull'account Instagram da oltre 3 milioni di follower raccontando come nuove imbarcazioni stiano puntando verso la Palestina, sfidando il blocco navale imposto da Israele. "Nonostante il rapimento illegale dell'equipaggio della Global Sumud Flotilla, una nuova potente flotta e' ora giunta in un'area critica" non lontana dalle coste della Striscia di Gaza, scrivono gli attivisti. Le navi fanno parte di un collettivo composto da due realta': Freedom Flotilla Coalition e Thousand Madleens to Gaza. A bordo ci sono circa 150 persone provenienti da 30 Paesi diversi.

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