Trump ha avvertito Hamas alla vigilia dell'avvio dei negoziati di pace in Egitto, con gli inviati Usa Witkoff e Kushner: “Hamas ora deve fare in fretta, non tollererò ritardi. Sarà annientata se rifiuterà di cedere il potere e il controllo di Gaza”. Pressing anche su Netanyahu. “È un ottimo accordo per Israele". Netanyahu: "Senza rilascio ostaggi piano non va avanti". Hamas accusa: "Idf continua a commettere i suoi orribili crimini". Tajani: “Lunedì charter con ultimi 15 italiani Flotilla”
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Trump ha avvertito Hamas alla vigilia dell'avvio dei negoziati di pace a Sharm el Sheik, in Egitto, con gli inviati Usa Witkoff e Kushner. “Hamas ora deve fare in fretta, non tollererò ritardi. Tregua immediata se accetta. Sarà annientata se rifiuterà di cedere il potere e il controllo di Gaza”, minaccia il leader Usa, aprendo però a qualche cambiamento nel piano di pace. Pressing anche su Netanyahu. “È un ottimo accordo per Israele, Netanyahu è d'accordo ad interrompere i bombardamenti”. Netanyahu: "Finché non verrà rispettata la prima clausola, ovvero il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e morti, finché l'ultimo degli ostaggi, tutti quanti, non sarà trasferito in territorio israeliano, non passeremo ad altre clausole". E ha aggiunto: "Idf rimarrà nella Striscia". Hamas accusa il governo israeliano di mentire sulla riduzione delle sue operazioni militari. "L'esercito di occupazione sionista continua a commettere i suoi orribili crimini e massacri contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza", si legge nella dichiarazione, secondo cui 70 persone sabato sono state uccise negli attacchi dell'Idf. Netanyahu ha ordinato l'invio di una delegazione israeliana per condurre i negoziati, sotto la guida del ministro Ron Dermer.
Secondo nuove stime dell'Idf, Gaza City si è quasi completamente svuotata dei palestinesi. Lo riporta The Times of Israel. Circa 900mila del milione di palestinesi che risiedevano a Gaza City prima della grande offensiva dell'Idf sono stati evacuati a sud della Striscia. Il mese scorso ai civili è stato ordinato di evacuare tutte le aree di Gaza City e di dirigersi verso una zona umanitaria designata da Israele.
"Gli ultimi 15 italiani della Flottilla rimasti in Israele partiranno" lunedì, "con un volo charter per Atene", ha annunciato su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che "saranno assistiti dalla nostra Ambasciata sia alla partenza e poi in Grecia nel trasferimento verso l'Italia".
Gli approfondimenti:
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
- Al-Jazeera: "Uccisi 5 nostri reporter, attacco mirato". Idf: "Uno era un terrorista"
- Medio Oriente: numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza. Cosa sappiamo
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
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Greta Thunberg verrà espulsa domani da Israele
Domani Greta Thunberg sarà espulsa da Israele con un volo finanziato dalla Grecia. Lo riporta Ynet, sottolineando che l'aereo decollerà dall'aeroporto Ramon, nel sud di Israele, e atterrerà ad Atene. Sono più di 470 gli attivisti arrestati dalle forze israeliane dopo aver partecipato alla missione organizzata dalla Globale Sumud Flotilla
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Guardian: 'Greta detenuta con poca acqua e cibo'. Israele: 'Menzogne'
Il Guardian ha preso visione di un'e-mail inviata dal ministero degli Esteri svedese a persone vicine alla stessa Thunberg. Nella mail sarebbe emerso che un funzionario che ha visitato l'attivista in prigione ha affermato che la ragazza, arrestata insieme ad altri membri della Flotilla, ha raccontato di essere stata detenuta in una cella infestata da cimici, con troppo poco cibo e poca acqua. E secondo un giornalista turco è stata costretta a baciare la bandiera israeliana. Per Israele sono "sfacciate menzogne"
Guardian: 'Greta detenuta con poca acqua e cibo'. Israele: 'Menzogne'
Vai al contenutoFlotilla, arrivati a Roma 18 italiani liberati in Israele
Un gruppo di 18 italiani dei 26 totali rilasciati oggi dalle Autorità israeliane che facevano parte della Global Sumud Flotilla è arrivato ieri verso le 23.30 all'aeroporto di Fiumicino con un volo della Turkish Airlines. Il gruppo si è dapprima imbarcato su un volo charter della Turkish Airlines partito alle 13.40, le 12.40 in Italia, dall'aeroporto di Eilat diretto a Istanbul e quindi, con l'assistenza di un team del Consolato Generale d'Italia in Turchia, trasferito su altri due voli per il rimpatrio, uno per Roma e l'altro per Milano. Altri 15 italiani, che non hanno invece firmato il foglio di rilascio volontario, dovranno attendere l'espulsione per via giudiziaria, che avverrà la prossima settimana.
Flotilla, arrivati a Roma 18 italiani liberati in Israele
Vai al contenutoFonti israeliane: Witkoff e Dermer al Cairo mercoledì
Citando fonti, i media israeliani fanno sapere che il segretario
agli affari strategici Ron Dermer, l'inviato degli Stati Uniti
Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared
Kushner, arriveranno al Cairo solo mercoledì. In precedenza,
l'ufficio di Netanyahu aveva annunciato per domani la partenza di una delegazione negoziale guidata dal ministro per gli affari strategici Ron Dermer.
Capo negoziatore Hamas arrivato in Egitto
Il principale negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, è arrivato in Egitto a capo della delegazione palestinese. Il gruppo islamista ha annunciato che la delegazione è arrivata "per iniziare i negoziati sui meccanismi per un cessate il fuoco, il ritiro delle forze di occupazione e uno scambio di prigionieri".
Trump minaccia Hamas ma apre a modifiche del piano
Legali Flotilla: domani via da Israele 170 attivisti
Il servizio penitenziario israeliano (Ips) ha informato gli avvocati di Adalah dell'intenzione di espellere domani circa 170 partecipanti alla Global Sumud Flotilla, senza fornire dettagli come nomi, nazionalità o destinazioni. Lo rende noto il team legale internazionale che assiste gli attivisti detenuti in Israele. "Questo fa seguito all'espulsione di circa 170 partecipanti avvenuta ieri e oggi - aggiungono gli avvocati di Adalah - la maggior parte dei quali è stata trasferita in aereo a Istanbul, mentre gruppi più piccoli sono stati portati in Italia e Spagna"
La Flotilla contro Israele, anatomia di un conflitto
Come era ampiamente previsto - non è riuscita a raggiungere la costa di Gaza, ma ha ottenuto l’obiettivo di richiamare l’attenzione pubblica internazionale: la scena di oltre quaranta barche che tentano di aprire un varco nel mare, simbolo del “Sumud” – termine arabo che significa “resilienza, resistenza nonviolenta” – è entrata nell’immaginario mediatico e politico.
La Flotilla contro Israele, anatomia di un conflitto
Vai al contenutoAbu Obeida, chi era il portavoce di Hamas ucciso da Israele a Gaza
Considerato un simbolo di Hamas, ammirato in tutto il Medio Oriente e figura di riferimento per i palestinesi, Obeida è stato ucciso nel bombardamento dell'appartamento nel quale si trovava insieme alla moglie e ai figli. Tra i principali obiettivi di Israele, poiché ritenuto il responsabile ufficiale della propaganda psicologica del gruppo, è sempre apparso in pubblico con il volto coperto da una kefiah bianco-rossa per nascondere la propria identità.
Abu Obeida, chi era il portavoce di Hamas ucciso da Israele a Gaza
Vai al contenutoFlotilla, lo sciopero e l’Italia “per bene”
Difficile dire se chi scende in piazza lo faccia anche per infastidire la presidente del Consiglio e il Governo. Ma uscire di casa tardi la sera per manifestare una massa critica di consenso a quello che succedeva al largo delle coste di Gaza è un gesto importante. E, forse, è uno sbaglio da parte dell'esecutivo non riservare solidarietà anche a questa parte del Paese.
Flotilla, lo sciopero e l’Italia “per bene”
Vai al contenutoTv: attivista Flotilla dà un morso a una guardia, arrestata
Un'attivista della Flotilla è stata arrestata questa sera per aver dato un morso a una guardia carceraria nel carcere di Ketziot. Lo riferisce Channel 12. La donna, che avrebbe dovuto essere espulsa domani, è stata arrestata nuovamente e sarà portata domani davanti al tribunale.
Piano di pace di Trump per Gaza, perché Hamas ha aperto al dialogo
L’apertura di Hamas al piano di pace per Gaza proposto dal presidente Usa potrebbe rappresentare un’occasione per avviare una stabilizzazione più ampia del Medio Oriente, con la possibilità di estendere anche gli Accordi di Abramo negoziati durante il primo mandato Trump. Il presidente degli Stati Uniti ci crede, anche se resta il rischio che Hamas abbia accettato il suo piano solo per evitare le conseguenze più pesanti del suo ultimatum. Ma come si è arrivati al sì condizionato di Hamas? Secondo una ricostruzione del New York Times, tutto è cominciato con il bombardamento di Doha.
Piano di pace di Trump per Gaza, perché Hamas ha aperto al dialogo
Vai al contenutoArrivati a Madrid 21 attivisti spagnoli della Flotilla
E' atterrato alle 20,22 all'aeroporto di Madrid-Barajas l'aereo con a bordo 29 attivisti della Gobal Sumud Flotilla, dei quali 21 spagnoli, assieme a portoghesi e olandesi, proveniente da Tel Aviv. Restano detenuti in Israele 28 componenti spagnoli della spedizione umanitaria - intercettata mercoledì in acque internazionali dall'esercito israeliano - che hanno rifiutato di firmare i documenti con cui riconoscono l'entrata illegale in territorio israeliano. Fra i 21 atterrati a Madrid, la ex sindaca di Barcellona, Ada Colau, il consigliere comunale di Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), Jordi Coronas - che proseguiranno con un altro volo per Barcellona - e il deputato di Copromis all'Assemblea regionale di Valencia, Juan Borderas. Al loro arrivo, gli attivisti sono stati accolti da familiari e da un folto gruppo di simpatizzanti della causa palestinese, oltre che dalla ministra spagnola della Sanità, Monica Garcia. "Abbiamo portato il nostro team medico per dare loro assistenza e poter valutare qualunque danno abbiano potuto subire" durante la detenzione in Israele, ha spiegato la ministra, ripresa dall'emittente pubblica Tve. Ad accogliere i reduci della spedizione Flotilla al terminal anche le leader di Podemos, Ione Belarra e Irene Montero.
M.O., Salvini: "Fa rabbrividire inaccettabile antisemitismo"
"Roma, 2025. Parole che fanno rabbrividire, che riportano alla mente capitoli bui della storia", scrive Matteo Salvini sui social postando la foto della scritta razzista apparsa stamattina sulla saracinesca di un panificio 'kosher'. "Un gesto vile, inaccettabile, che va condannato senza se e senza ma. Nessuno spazio per l'antisemitismo, ne' oggi ne' mai", aggiunge il vicepremier e leader della Lega.
Ben Gvir e Smotrich: "Senza disarmo Hamas riparte guerra"
I ministri di estrema destra del governo Netanyahu, Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, si sono incontrati con il primo ministro israeliano e hanno chiesto garanzie per tornare a combattere qualora Hamas non dovesse consegnare le armi. I due hanno anche chiarito da parte loro "non e' illimitato".
Parigi: domani espulsi in Grecia 28 francesi che erano a bordo Flotilla
Un gruppo di 28 cittadini francesi, che si trovavano a bordo della Global Sumud Flotilla con aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza ed è stata intercettata da Israele, saranno espulsi in Grecia domani. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri francese. "Dopo una prima visita consolare venerdì, una seconda visita consolare ha avuto luogo oggi presso il carcere di Ktziot. I nostri team hanno potuto incontrare tutti i nostri compatrioti, che stanno bene", ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri francese Pascal Confavreux su X.
Cerimonia a Tel Aviv per i due anni dal massacro del Nova
Una cerimonia in memoria delle vittime del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023 al festival musicale Nova, nel sud di Israele, in cui furono uccise 378 persone si tiene questa sera a Tel Aviv. L'evento è organizzato dall'associazione Nova Tribe Community e riunisce centinaia di familiari delle vittime, amici e sopravvissuti. La serata è condotta da Chen Zander, la cui sorella Noa fu assassinata mentre cercava di fuggire dal festival. Sul palco si esibisce anche la band Heart of Nova, composta da sopravvissuti e familiari delle vittime. Durante la cerimonia, i partecipanti hanno chiesto ancora una volta la liberazione dei 48 ostaggi ancora trattenuti a Gaza, tra cui 14 membri della comunità Nova. L'associazione Nova Tribe, che assiste sopravvissuti e famiglie in lutto con sostegno psicologico e attività di riabilitazione, ha spiegato che la serata vuole offrire "una spalla e un luogo per affrontare insieme questi giorni difficili".
Idf: intercettato un drone lanciato dallo Yemen verso Eilat
L'Idf ha comunicato che, a seguito dell'allarme per la possibile infiltrazione di un velivolo ostile nell'area di Eilat, un drone partito dallo Yemen è stato intercettato dall'aeronautica israeliana. Le sirene per il lancio di razzi e missili sono state attivate per il rischio di caduta di frammenti derivanti dall'intercettazione.
Netanyahu: Ue "irrilevante" ha ceduto al terrorismo
L'Europa è "diventata sostanzialmente irrilevante" per lo sforzo di liberare gli ostaggi e porre fine alla guerra a Gaza. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu intervistato da Euronews. "L'Europa è stata assente perché l'Europa ha sostanzialmente ceduto al terrorismo palestinese, alle minoranze islamiche radicali al loro interno", ha sottolineato Netanyahu riferendosi ai Paesi europei che hanno riconosciuto uno Stato palestinese
Hamas: non stiamo raccogliendo corpi né consegnando armi
Hamas non sta raccogliendo i corpi degli ostaggi e non sta consegnando le armi. Lo rivelano i media affiliati al gruppo islamista smentendo il precedente rapporto pubblicato da Al Arabiya, di proprietà saudita, secondo cui Hamas avrebbe iniziato a raccogliere i corpi degli ostaggi e accettato di consegnare le sue armi a un organismo sotto supervisione internazionale. Nelle dichiarazioni diffuse da organi di stampa come la radio Al-Aqsa di Hamas, si afferma che si tratta di notizie "false".
Guardian: 'Greta detenuta con poca acqua e cibo'. Israele: 'Menzogne'
Il Guardian ha preso visione di un'e-mail inviata dal ministero degli Esteri svedese a persone vicine alla stessa Thunberg. Nella mail sarebbe emerso che un funzionario che ha visitato l'attivista in prigione ha affermato che la ragazza, arrestata insieme ad altri membri della Flotilla, ha raccontato di essere stata detenuta in una cella infestata da cimici, con troppo poco cibo e poca acqua. E secondo un giornalista turco è stata costretta a baciare la bandiera israeliana. Per Israele sono "sfacciate menzogne"
Guardian: 'Greta detenuta con poca acqua e cibo'. Israele: 'Menzogne'
Vai al contenutoNetanyahu: "Il sì di Hamas non e' sicuro, in caso agiremo"
Alla vigilia dei negoziati indiretti con Hamas, Benjamin Netanyahu ha usato un tono cauto su un possibile accordo sugli ostaggi: "Non posso dirvi se Hamas accettera' il rilascio degli ostaggi. Penso che sia possibile. Spero che accada, ma non posso garantire che accadra'", ha affermato il premier israeliano, aggiungendo che se cio' non dovesse accadere, "il presidente Trump ha dichiarato che sosterra' pienamente Israele in un'azione decisa contro Hamas". "Speriamo di poterla porre fine nel modo piu' facile e non nel modo piu' difficile", ha continuato Netanyahu, ribadendo ancora una volta che ora "l'onere e' su Hamas".
Albanese: "Governo inadempiente, copre i crimini di Israele"
"L'Italia è in violazione dei suoi obblighi internazionali. Non è vero che l'Italia non sta facendo niente. L'Italia sta coadiuvando lo Stato di Israele a mantenere l'assedio, perché invece di andare ad aiutare la Flotilla e di scortarla fino alle acque di Gaza, è stata esercitata più pressione sulla Flotilla affinché desistesse, che sullo Stato che sta ammazzando centinaia di persone ogni giorno. Quindi, il governo è inadempiente, continua a coprire i crimini di Israele e a coadiuvare Israele, mantenendo accordi commerciali, continuando a far transitare merci e anche armi dal nostro Stato verso Israele. Questo è gravissimo". Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi, al Festival Rumore, di Fanpage, in corso a Roma.
Tajani: "Spero prossime ore siano decisive per pace a Gaza"
"Spero che le prossime ore siano decisive per consolidare gli sforzi di pace compiuti dall'amministrazione statunitense. La pace è il nostro obiettivo finale, irrinunciabile: potremo raggiungerla soltanto con un impegno totale di tutti. Un impegno a costruire 2 Stati per 2 popoli, israeliano e palestinese". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Flotilla, Tajani: "Ultimi italiani partiranno domani da Israele"
"Gli ultimi 15 italiani della Flottilla rimasti in Israele partiranno domani con un volo charter per Atene". Lo ha annunciato su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che "saranno assistiti dalla nostra Ambasciata sia alla partenza e poi in Grecia nel trasferimento verso l'Italia". "Voglio ringraziare sinceramente tutto il personale del Ministero degli Esteri, i diplomatici in Israele e nelle altre sedi interessate per il capillare lavoro di assistenza compiuto in questi giorni", ha aggiunto Tajani, auspicando che "le prossime ore siano decisive per consolidare gli sforzi di pace compiuti dall'amministrazione statunitense". "La pace e' il nostro obiettivo finale, irrinunciabile: potremo raggiungerla soltanto con un impegno totale di tutti. Un impegno a costruire 2 Stati per 2 popoli, israeliano e palestinese" ha concluso il ministro.
Albanese: "L'Italia è il terzo fornitore di armi ad Israele"
"Si chiacchiera di sanzioni, però le chiacchiere stanno a zero. Noi continuiamo, ripeto, e lo ripeterò fino allo sfinimento, perché questo è pure responsabilità nostra, continuiamo a trasferire merci. L'Europa è il primo partner commerciale di Israele e soprattutto l'Italia è il terzo fornitore di armi ad Israele". Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi, al Festival Rumore, di Fanpage, in corso a Roma. "Cioè vi rendete conto della gravità della situazione? Perché trasferiamo armi nostre e non nostre attraverso i nostri porti. Quindi, è un è una situazione terribile e che va fermata. E queste armi non sono utilizzate soltanto in in a Gaza, ma anche in Cisgiordania. C'è un'inchiesta molto valida di Altra Economia che fa vedere come aziende italiane traggono profitto dalla vendita, anche di armi di piccolo taglio, che sono in dotazione ai coloni per assalire i palestinesi".
Circa 3mila in piazza a Londra per chiedere rilascio ostaggi
Circa tremila persone si sono radunate nel centro di Londra per il secondo anniversario dell'attacco di Hamas nel sud di Israele, sferrato il 7 ottobre 2023. I manifestanti hanno sventolano bandiere israeliane e britanniche tenendo in mano manifesti raffiguranti gli ostaggi mentre le fotografie delle vittime sono state proiettate su uno schermo gigante. Il rabbino capo Ephraim Mirvis ha guidato una preghiera per la liberazione degli ostaggi rimasti a Gaza. La manifestazione è avvenuta dopo che ieri circa 500 persone sono state arrestate durante una protesta pro-palestinese e anti-israeliana, tenutasi anch'essa a Trafalgar Square a Londra, e tre giorni dopo il mortale attacco terroristico a una sinagoga nel nord di Manchester, durante lo Yom Kippur.-
Medio Oriente, Tajani: pace a Gaza è più vicina. VIDEO
Medio Oriente, Tajani: pace a Gaza è più vicina | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoIn migliaia in marcia a Rabat in solidarietà con la Palestina
In migliaia si sono riversati nelle strade di Rabat in una marcia di solidarietà per la Palestina. A due giorni dal secondo anniversario dello scoppio della guerra a Gaza, si è svolta quella che secondo la stampa locale è "una delle più grandi manifestazioni filo-palestinesi nella capitale dal 2023". Organizzata dal Gruppo d'Azione Nazionale per la Palestina e dal Fronte Marocchino per il Sostegno alla Palestina e Contro la Normalizzazione, la manifestazione ha riunito cittadini di ogni età, appartenenza politica e provenienza con lo slogan "Una sola voce per il Marocco: contro il genocidio, contro la normalizzazione, con la resistenza". Partiti da piazza Bab El Had e diretti verso il Parlamento, i manifestanti hanno sventolato bandiere palestinesi, definendo la normalizzazione con Tel Aviv una "vergogna nazionale". Le forze di sicurezza hanno presidiato pesantemente l'area. Tra i manifestanti, c'è anche un gruppo di medici marocchini che denuncia la scomparsa di almeno 1.500 colleghi a Gaza, dall'inizio della guerra. Abdelhafid Sriti, coordinatore del Gruppo di Azione Nazionale per la Palestina, ha affermato che la marcia è "la continuazione di una posizione storica radicata nella solidarietà marocchina fin dagli anni '30". Sriti ha esortato le autorità a chiudere l'ufficio di collegamento israeliano a Rabat, affermando: "Questa marcia invia un messaggio chiaro: la piazza marocchina è al fianco di Gaza, della giustizia e della libertà fino all'ultimo giorno di occupazione".
Landini: "Chi governa ringrazi chi era in piazza"
"Tre milioni di persone hanno riempito tutte le piazze d'Italia è una cosa straordinaria. Sono scese in piazza umanità, solidarietà, lotta per la giustizia sociale. E' un grande fatto e in realtà chi governa dovrebbe ringraziare le persone che sono andate in piazza, che hanno difeso l'onore del nostro paese e rilanciato con forza il bisogno di fraternità, giustizia sociale, di fermare la guerra". Lo ha detto Maurizio Landini, a margine della presentazione del suo libro a Bologna, facendo un bilancio del weekend di manifestazioni. Per Landini "la novità fondamentale è che siamo in presenza di giovani, la partecipazione di una nuova generazione che rilancia con forza il bisogno di libertà, giustizia, di avere un futuro davanti a sé". Non va poi sottovalutato "che chi ha scioperato non lo ha fatto per un aumento salariale, ma ha scelto di scendere in piazza e rinunciare allo stipendio perché si rende conto che per migliorare la propria condizione bisogna migliorare le condizioni della pace, quando si è di fronte a un genocidio".
Landini: "Striscione sul 7 ottobre sbagliato e inaccettabile"
Lo striscione sul 7 ottobre apparso nella manifestazione di ieri a Roma "è una cosa sbagliata, non accettabile: quello fatto da Hamas è un crimine come ha fatto Netanyahu col genocidio. Su entrambi i casi la Corte internazionale li ha giudicati crimini di guerra". Così ha risposto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. "E' un modo di fare un danno anche al popolo palestinese. Nel rivendicare il diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato rivendichiamo che venga garantito a tutti, compreso Israele", ha detto ai giornalisti, a margine della presentazione del suo libro 'Un'altra storia' a Bologna. "Se su tre milioni di persone che hanno manifestato c'è uno striscione - ha aggiunto - guardo lo striscione? Certo che prendo le distanze, noi abbiamo sempre condannato, rivendicato di liberare gli ostaggi così come di liberare i prigionieri. Non facciamo una discussione finta. Chi è sceso in piazza era contro la violenza e per la pace".
Landini: "Criminali e cretini non c'entrano con manifestazione"
"I criminali e i cretini non c'entrano nulla con chi ha organizzato. La cosa di ieri a Roma mi sembra molto plastica: il corteo li ha mandati fuori, ha gridato che non li volevano e non è un caso che questi siano intervenuti quando la manifestazione di fatto era conclusa". Lo ha detto Maurizio Landini, segretario della Cgil, a margine della presentazione del suo libro ai Dialoghi di Pandora Rivista, al Mast di Bologna, rispondendo ad una domanda sulle derive delle manifestazioni dei giorni scorsi. "Credo la polizia abbia fatto la cosa giusta, anche chi è andato in piazza deve essere garantito dai criminali. E' giusto che le forze dell'ordine intervengano contro violenti e criminali, per garantire la democrazia e chi vuole manifestare democraticamente", ha aggiunto.
Idf: "Se negoziati falliscono riprendiamo combattimenti"
Il capo di Stato Maggiore dell'esercito israeliano Eyal Zamir ha affermato che i combattimenti nella Striscia di Gaza proseguiranno in caso di fallimento dei negoziati in corso per porre fine alla guerra. "Non c'è un cessate il fuoco, ma un cambiamento nella situazione operativa: la politica sta utilizzando i mezzi e i successi ottenuti sul campo per tradurli in vantaggi diplomatici. Se questo sforzo fallirà, riprenderemo i combattimenti", ha detto Zamir durante una visita alle truppe nella Striscia di Gaza.
Netanyahu: "Team negoziale parte domani per Sharm con Dermer"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato l'invio di una delegazione israeliana per condurre i negoziati, sotto la guida del ministro Ron Dermer. La delegazione partirà domani per prendere parte ai colloqui che si terranno a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Lo comunica l'ufficio di Netanyahu.
Media: "Mezzi Egitto a Gaza per creare campi profughi"
Decine di mezzi pesanti egiziani hanno iniziato a entrare nella Striscia di Gaza, nelle aree a nord di Nussirat, vicino al campo profughi di Al-Bureij, per creare i piu' grandi campi temporanei per gli sfollati nella Striscia, come parte del piano egiziano per ricostruire la Striscia. Lo dicono fonti egiziane a Al Arabya. Secondo le fonti, l'obiettivo e' "ripopolare e alleviare le sofferenze degli sfollati a Gaza, stabilizzare i palestinesi sulle loro terre e impedire il loro sfollamento".
Servizi Egitto: "Rigide misure sicurezza per delegazione Hamas"
L'intelligence egiziana, responsabile della sicurezza dei negoziati sul piano Trump per Gaza, "ha adottato rigide misure di sicurezza sugli spostamenti e sui luoghi in cui si trova la delegazione di Hamas". Lo dice una fonte dei servizi del Cairo ai media arabi. La fonte ha aggiunto che per la prima volta saranno rafforzati i sistemi di sicurezza e le misure di interruzione dell'accoglienza lungo il percorso della delegazione e nei luoghi di incontro al Cairo.
Capo Idf: "Pronti a riprendere raid Gaza in ogni momento"
Il capo di stato maggiore delle IDF, Eyal Zamir, ha detto ai comandanti delle forze israeliane a Gaza che devono essere pronti a riprendere i combattimenti in qualsiasi momento, in quanto l'esercito ha sospeso l'attivita' offensiva a causa delle pressioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo riportano i media israeliani. "Non c'e' un cessate il fuoco, ma c'e' un cambiamento nella situazione operativa, il livello politico sta prendendo gli strumenti e i risultati ottenuti attraverso l'azione militare e li sta traducendo in un risultato politico", ha detto Zamir durante un giro nel punto piu' occidentale del corridoio di Netzarim, a sud di Gaza City, che e' stato recentemente riconquistato dall'esercito."Se lo sforzo politico non avra' successo, torneremo a combattere", ha affermato, secondo quanto riportato dalle IDF.
Spagnoli Flotilla in volo rientro, anche ex sindaca Barcellona
"Sono già in volo verso la Spagna 21 spagnoli e spagnole della Flotilla". Con questo messaggio su X il ministro degli Esteri, José Manuel Albares ha confermato la liberazione da parte delle autorità israeliane di un primo gruppo dei 49 arrestati mercoledì a bordo della spedizione umanitaria a Gaza Global Sumud Flotilla. "Continuiamo a offrire protezione diplomatica e consolare al resto per garantire i loro diritti fino a che recupereranno la libertà", ha ribadito Albares nel messaggio. L'atterraggio del volo all'aeroporto di Madrid-Barajas è previsto per le 20:20. Restano 28 spagnoli in Israele non ancora deportati, fra i quali due membri del partito Candidatura di Unità Popolare (Cup) e tre sindacalisti che si sono rifiutati di firmare l'estradizione. Nel primo gruppo di rimpatriati c'è l'ex sindaca di Barcellona, Ada Colau, del partito Comunes, e il consigliere della Sinistra Repubblicana catalana (Erc), Jordi Coronas. Entrambi saranno ricevuto a Madrid da delegazioni dei rispettivi partiti. Colau proseguirà, poi, con un volo diretto da Madrid a Barcellona, dove è previsto l'arrivo alle 22:50 all'aeroporto di El Prat e una conferenza stampa dell'ex sindaca dopo lo sbarco.
Media: "Tregua totale e ritiro Idf come gennaio: le richieste di Hamas"
Hamas sta presentando una serie di richieste in vista dei colloqui che inizieranno domani in Egitto. Tra queste, un cessate il fuoco completo, il ritiro dell'Idf alle posizioni che occupavano durante l'attuazione del precedente accordo di gennaio - ovvero al di fuori delle aree popolate della Striscia - nonché la sospensione delle attività di caccia e droni per 10 ore al giorno e per 12 ore nei giorni in cui vengono rilasciati gli ostaggi. A riferirlo è il canale saudita Asharq che cita fonti dei miliziani palestinesi. Secondo le fonti, Hamas chiede che queste misure vengano applicate per tutta la durata dei negoziati, che potrebbero durare una settimana o più. I funzionari di Hamas hanno dichiarato che i negoziati riguarderanno anche i criteri per il rilascio dei prigionieri palestinesi, sottolineando che il movimento aderisce al principio di anzianità, con l'elenco dei prigionieri da rilasciare basato sulla data del loro arresto e sulla loro età. Nell'accordo precedente, Israele si era opposto al rilascio di 50 prigionieri palestinesi, tra cui alti esponenti di Fatah, Hamas e altri gruppi, come Marwan Barghouti, Ahmad Sa'adat, Ibrahim Hamed, Hassan Salameh e Abbas Sayyed. Secondo Asharq, ora Hamas chiede a Israele di ritirare le sue obiezioni sulla lista e di rilasciarli, sottolineando che questa è "l'unica opportunità rimasta per la loro libertà". Secondo il criterio di anzianità, Marwan Barghouti è il numero 60 nella lista dei prigionieri condannati all'ergastolo, il che gli darebbe diritto alla scarcerazione. Le fonti hanno affermato che i negoziati sfocerebbero in una grave crisi se Israele insistesse a trattenere qualcuno dei prigionieri palestinesi. Si prevede che Hamas chiederà che la prima fase dell'accordo sia collegata alle fasi successive che riguardano governance, sicurezza, armi, valichi, ricostruzione e altre questioni, garantendo la continuazione del cessate il fuoco durante questi negoziati, che potrebbero richiedere molto tempo. Ma secondo Asharq, si prevede che Israele rifiuterà questo collegamento. Infine, Hamas chiede che l'Autorità Nazionale Palestinese sia coinvolta nei negoziati sul destino della Striscia di Gaza, in particolare sulla sua governance. Alcune fonti citate da Asharq affermano che l'Egitto chiederà un dialogo nazionale palestinese per raggiungere un'intesa su governance, sicurezza, armi e valichi.
Rubio: "Ora negoziati sugli ostaggi, poi i nodi più difficili"
Il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato che gli Stati Uniti sperano in un accordo rapido per riportare a casa tutti gli ostaggi a Gaza in cambio di un ritiro parziale dell'Idf dal territorio, mentre Israele e Hamas si avvicinano a un nuovo round di negoziati Parlando a "Meet the Press" della Nbc, Rubio ha riconosciuto che la prossima fase delle negoziazioni sul piano del presidente Trump per porre fine alla guerra a Gaza sarà più difficile, affrontando questioni delicate come lo smantellamento di Hamas e l'istituzione di un nuovo governo per Gaza che escluda il gruppo militante palestinese. Alla domanda se la guerra, iniziata due anni fa, fosse finita, Rubio ha risposto: "Beh, non ancora. C'è ancora del lavoro da fare." Ma ha ricordato che Hamas ha "acconsentito al quadro del presidente per il rilascio degli ostaggi".
Hamas a tv: "Abbiamo iniziato a recuperare corpi dei rapiti"
Una fonte di Hamas ha riferito alla rete televisiva saudita Al-Arabiya che l'organizzazione terroristica ha iniziato a recuperare i corpi degli ostaggi deceduti. "Abbiamo chiesto la cessazione dei bombardamenti per completare l'operazione", ha affermato.
Al Arabya: "Hamas ha iniziato a raccogliere corpi ostaggi"
Una fonte di Hamas ha riferito al canale saudita Al-Arabiya che gli agenti di Hamas a Gaza hanno iniziato a raccogliere i corpi degli ostaggi morti in tutta la Striscia: l'organizzazione chiede a Israele di interrompere gli attacchi aerei in modo da poter portare a termine il compito. Secondo le fonti, il trasferimento delle salme richiedera' del tempo e su questo punto gli americani sono flessibili. Hamas, aggiungono le fonti dell'emittente, avrebbe ricevuto garanzie americane che impongono a Israele di non riprendere la guerra e di ritirare le forze dell'IDF dalla Striscia.
Trump apre a qualche cambiamento in piano di pace
Parlando con i reporter, Donald Trump non ha escluso qualche cambiamento nei negoziati con Hamas. Alla domanda sulla flessibilità con il piano di Hamas, ha risposto che "non abbiamo bisogno di flessibilità, perché praticamente tutti sono d'accordo. Ma ci saranno sempre alcuni cambiamenti". "Ma il piano di Hamas - ha aggiunto - è incredibile. Avrete la pace, se ci pensate, pace in Medio Oriente per la prima volta. E dicono, davvero, dopo 3000 anni. Quindi sono molto onorato di esserne una parte importante. Guardate, hanno combattuto per avere un piano per anni. Noi riotteniamo gli ostaggi quasi immediatamente".
Flotilla, ActionAid Italia chiede il rilascio di Amajou
"Chiediamo il rilascio immediato di tutti gli attivisti detenuti in Israele contro ogni principio del diritto internazionale e senza avere commesso alcun reato": Katia Scannavini e Lorenzo Eusepi, co-segretari generali di ActionAid Italia, intervengono per sollecitare la risoluzione della crisi apertasi dopo l'abbordaggio della Global Sumud Flotilla. "Sono ancora centinaia - ricorda la ong - gli attivisti della Global Sumud Flotilla detenuti illegalmente dall'esercito israeliano nelle carceri di Ketziot e Saharonim, nel deserto del Negev. Tra loro c'è anche Abderrahmane Amajou, presidente di ActionAid Italia, che ha deciso di prendere parte all'iniziativa come scelta personale e volontaria di attivismo". Amajou, 39enne italo-marocchino di Bra (Cuneo), era a bordo della nave "Paola 1". ActionAid Italia fa sapere di essere "in costante contatto con l'unità di crisi della Farnesina per ricevere garanzie della massima protezione diplomatica e consolare e ottenere informazioni tempestive sulla salute e l'incolumità di Amajou". Ad oggi, l'organizzazione non è a conoscenza della data del rilascio degli attivisti "ancora sotto sequestro da parte del governo israeliano": "Chiediamo che sia liberato immediatamente il nostro presidente Amajou, e che il nostro governo si adoperi con ogni mezzo necessario per riportarlo a casa sano e salvo, garantendo che tutti gli attivisti siano rispettati e trattenuti in condizione umane e dignitose".
Albanese: "Piano Trump è l'imposizione di una nuova occupazione"
"Il piano di Trump-Netanyahu viola gravemente il diritto internazionale ed è inaccettabile. Mi ha molto meravigliato il plauso di molti stati e dell'Onu". Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi, al Festival Rumore, di Fanpage, in corso a Roma. "Il diritto all'autodeterminazione non è il diritto a uno Stato, ma il diritto a decidere per sé. E' in capo ai popoli, che sono capaci di agire per se stessi. I palestinesi si devono determinare da soli". Col piano "vengono lese le componenti dell'autodeterminazione. Si prevede una sorta di protettorato, una cosa da secolo scorso, illegale già nel 1948. Tirarla fuori nel 2025 è un abominio". "Si chiama piano di pace ma è l'imposizione di una nuova occupazione, però quasi per procura".
Trump: "Probabilmente a negoziati servono un paio di giorni"
"Le negoziazioni sono in corso proprio adesso - probabilmente ci vorranno un paio di giorni": lo ha detto Donald Trump parlando con i reporter.
Albanese: "La frase di Tajani sul diritto è la più disonorevole"
"Il governo è inadempiente, continua a coprire i crimini di Israele, coadiuvando il governo di Israele, continuando a far transitare merci e armi dal nostro stato verso Israele. Questo è gravissimo. Ho ascoltato affermazioni molto preoccupanti dai rappresentanti delle istituzioni. Questo governo non ha intenzione di chiedere contezza di nulla a Israele di quello che sta facendo. La frase gravissima, che resta una delle pagine più disonorevoli del governo nella relazione con la Palestina, è quando si dice: 'il diritto vale fino a un certo punto'". Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi, al Festival Rumore, di Fanpage, in corso a Roma, commentando la frase del minsitro degli Esteri, Antonio Tajani.
Municipio XI Roma: "Vicini a ebrei per scritte antisemite"
"Ho contattato personalmente il proprietario dell'attività per esprimere la solidarietà e la vicinanza dell'amministrazione per la vergognosa scritta antisemita apparsa sulla serranda del suo locale. Rabbrividisco ogni volta che accadono azioni di questo tipo, che ci riportano indietro ai i tempi più bui della nostra storia. Purtroppo anche nel nostro Paese cresce e si diffonde un clima di odio e intolleranza preoccupante che dobbiamo respingere con forza". Così, in una nota, il presidente del municipio Roma XI Gianluca Lanzi, in merito alla scritta antisemita apparsa su un panificio a via Avicenna, nel quartiere Marconi.
Israele, Trump: “Hamas sarà annientato se non cede il potere”
Hamas rischia il "completo annientamento" se rifiuterà di cedere il potere e il controllo di Gaza. Così Donald Trump ha parlato in un messaggio inviato al giornalista della Cnn, Jake Tapper. Il presidente Usa è stato incalzato in merito alla proposta di pace da lui proposta e accolta sia da Netanyahu che da Hamas e ai colloqui che inizieranno domani in Egitto. Al giornalista che gli chiedeva cosa sarebbe successo se Hamas avesse insistito per rimanere al potere, Trump ha spiegato di aspettarsi "presto" chiarezza sul reale impegno di Hamas per la pace. Il presidente americano ha detto poi di sperare che la sua proposta di cessate il fuoco diventi realtà e ha sottolineato che sta lavorando duramente per realizzarla.
Israele, Trump: “Hamas sarà annientato se non cede il potere”
Vai al contenutoMo, Scaraffia: "Ca' Foscari? Non torno indietro, è finita"
"Non voglio collaborare con una universita' che fa un documento simile": Lucetta Scaraffia non fa nessuna marcia indietro sulla sua decisione di dimettersi dal comitato etico dell'universita' veneziana Ca' Foscari per il testo riguardante Israele approvato dall'ateneo e all'AGI conferma "ogni parola" della lettera che ha scritto e che e' stata pubblicata da Il Foglio. La storica e giornalista spiega che Ca' Foscari "ha deciso non solo di sospendere i rapporti scientifici con enti e istituzioni israeliane, ma di estendere la misura a singoli docenti che non siano in grado di dimostrare di non appoggiare la politica del governo Netanyahu. E' questa clausola a rendere il provvedimento intollerabile: la pretesa di chiedere a un professore di dichiarare la propria innocenza politica, di certificare il dissenso dal governo del proprio paese, somiglia a un dispositivo da regime totalitario. Non si giudicano piu' le ricerche, le competenze, la qualita' del lavoro scientifico: si indaga l'ortodossia delle opinioni". E aggiunge: "Non ho memoria di prese di posizione simili da parte di Ca' Foscari di fronte ad altre violazioni dei diritti umani: ne' dopo il 7 ottobre e i massacri di Hamas, ne' con le universita' russe dopo l'invasione dell'Ucraina, ne' con quelle cinesi per le persecuzioni degli uiguri, ne' con quelle iraniane dopo l'uccisione delle ragazze colpevoli solo di non portare il velo. Perche' solo Israele? Perche' solo gli ebrei? La risposta, purtroppo, e' evidente. Qui non si tratta di una scelta di giustizia universale, ma di un'adesione parziale e ideologica, che si traduce in discriminazione. E se l'universita', il luogo che per definizione dovrebbe proteggere il pensiero critico e plurale, accetta di piegarsi a questo meccanismo, allora diventa complice di una deriva che rischia di travolgere la stessa idea di sapere libero. Per questo ho lasciato la commissione etica. Non posso, non voglio, far parte di un'istituzione che in nome dell'etica pratica l'ingiustizia". "E non posso tacere", conclude Scaraffia, "davanti a un atto che, dietro la maschera dell'impegno politico, ripropone antiche forme di esclusione".
Media: "Condizioni Hamas, cessate fuoco e ritiro da Gaza City"
In vista dell'apertura dei colloqui con Israele e i mediatori domani in Egitto, Hamas avrebbe avanzato una serie di richieste alle controparti per far procedere le discussioni su piano proposto da Donald Trump. Secondo notizie riportate dal canale saudita Asharq, rilanciato dai media israeliani, Hamas chiedera' un cessate il fuoco completo per tutti i giorni dei negoziati e il ritiro israeliano da Gaza City. Secondo Asharq, Hamas chiedera' un cessate il fuoco completo, il ritiro delle IDF nelle posizioni in cui si trovavano durante l'attuazione del precedente accordo raggiunto lo scorso gennaio (vale a dire, fuori dalle aree popolate) e la cessazione dei raid militari per 10 ore al giorno e 12 ore nei giorni in cui vengono rilasciati gli ostaggi. Secondo le fonti, Hamas esigera' l'attuazione di queste misure durante i negoziati, che potrebbero durare una settimana o piu'. Il quotidiano qatariota Al-Arabi Al-Jadeed, rilanciato da Channel 12, ha pubblicato le modalita' con cui Hamas condurra' i negoziati: un alto funzionario di Hamas, Khalil Al-Hayya, guidera' una delegazione che dovrebbe essere divisa in due squadre, una si impegnera' in negoziati indiretti con Israele per un accordo sugli ostaggi e per porre fine alla guerra, e l'altra partecipera' a incontri intra-palestinesi volti a "unire le fila e porre fine alle divisioni".
Mo, Usmia carabinieri: "Più tutele per operatori polizia"
"Le forze dell'ordine rappresentano lo Stato e il baluardo della legalita', colpirle significa calpestare l'intera comunita' e danneggiare i lavoratori e le loro famiglie. A loro va il nostro sostegno incondizionato e la gratitudine di chi crede nei valori della democrazia e della convivenza civile". Ad affermarlo e' Carmine Caforio, segretario generale di Usmia Carabinieri, all'indomani delle nuove manifestazioni contro la strage di civili, donne e bambini a Gaza che hanno fatto registrare anche alcuni incidenti. "Manifestare e' un diritto inviolabile da rispettare e garantire - ricorda Caforio - e chiediamo agli organizzatori di collaborare con le forze dell'ordine per emarginare i sovversivi e agevolarne l'identificazione. Vilipendere le istituzioni, fomentare le masse, aggredire chi tutela la sicurezza dei cittadini e trasformare le citta' in scenari di guerriglia urbana e' un atto vile, da condannare senza esitazione con provvedimenti esemplari. A questa gente, che sembrerebbe essersi svegliata solo ora da un lungo letargo, ricordiamo che da anni nel mondo si combattono decine di guerre che mietono migliaia di vittime innocenti, tra cui donne e bambini torturati, seviziati e lasciati morire di stenti". "Per garantire sicurezza e il pacifico svolgimento delle manifestazioni - conclude il segretario generale - servono piu' potere e tutele per gli operatori di polizia. La violenza va respinta con fermezza, attraverso azioni decise e proporzionate, accompagnate da pene esemplari. Chi subisce le conseguenze delle proprie azioni violente non puo' essere definito vittima, ma e' l'unico responsabile del proprio destino".
Da Barghouti a Saadat, lista Hamas dei prigionieri palestinesi
Per sottoscrivere l'accordo con Israele su Gaza proposto da Donald Trump e restituire gli ostaggi israeliani, Hamas ha chiesto il rilascio di 250 prigionieri detenuti in Israele. Tra i personaggi sulla lista dell'organizzazione islamista figurano personaggi di primissimo piano come Marwan Barghouti, Ahmad Saadat e Abdullah Barghouti, simboli da decenni del movimento nazionale palestinese. Marwan Barghouti, alto dirigente di Fatah, e' in carcere da oltre 23 anni e sta scontando diverse condanne all'ergastolo per aver orchestrato attacchi che hanno ucciso israeliani durante la Seconda Intifada. Oggi 65enne, rimane una delle figure palestinesi piu' popolari e viene spesso citato come potenziale successore del presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas. Un alto funzionario palestinese ha dichiarato ai media israeliani che Hamas insiste per il suo rilascio, definendo questa "l'ultima opportunita' per liberarlo". Secondo l'Autorita' Nazionale Palestinese, Israele detiene attualmente 117 prigionieri palestinesi di eta' pari o superiore a 60 anni, di cui 13 condannati all'ergastolo. Tra i piu' importanti, oltre a Manwar Barghouti, c'e' Ahmad Saadat, segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), condannato per aver pianificato l'assassinio del Ministro del Turismo israeliano Rehavam Ze'evi nel 2001. Dopo l'assassinio di Ze'evi, Sa'adat fuggi' nel complesso di Yasser Arafat a Ramallah, dove Arafat si rifiuto' di consegnarlo. Israele rispose assediando il complesso. In seguito alla mediazione statunitense e britannica, Sa'adat fu trasferito in una prigione palestinese a Gerico, sorvegliata da guardie americane e britanniche. Dopo la vittoria di Hamas alle elezioni del 2006, le forze israeliane lo catturarono e lo portarono in prigione in Israele. Nel 2008 fu condannato a 30 anni. Un'altra figura chiave nella lista di Hamas e' Abdullah Barghouti, agente di Hamas ed ex comandante dell'ala militare del gruppo in Cisgiordania. Soprannominato "l'ingegnere di Hamas" e considerato il piu' grande esperto di esplosivi dell'organizzazione terroristica, Abdullah Barghouti sta scontando 67 ergastoli - la pena cumulativa piu' lunga mai imposta in Israele - per il suo ruolo in diversi attentati all'inizio degli anni 2000. Tra gli altri prigionieri di alto profilo di cui Hamas avrebbe chiesto il rilascio, figurano Abbas al-Sayyed, il principale pianificatore dell'attentato di Pasqua del 2002 al Park Hotel di Netanya in cui persero la vita 30 persone, e Hassan Salameh, un comandante di Hamas addestrato da Hezbollah e dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane. Salameh organizzo' un'ondata di attentati di vendetta dopo l'assassinio del 1996 dell'artificiere di Hamas Yahya Ayyash, uccidendo decine di israeliani. Fu arrestato a Hebron piu' tardi quello stesso anno e condannato a 46 ergastoli. Nella lista di Hamas anche Ibrahim Hamed, ex comandante delle Brigate al-Qassam di Hamas in Cisgiordania, considerato dalle autorita' di sicurezza israeliane come la mente dietro la maggior parte degli attentati suicidi durante la Seconda Intifada. Catturato dopo anni di latitanza, sta scontando diverse condanne all'ergastolo per aver pianificato attacchi in cui hanno perso la vita decine di israeliani. Sebbene la maggior parte dei prigionieri palestinesi non sia politicamente attiva, figure come Barghouti e Sa'adat mantengono un'influenza simbolica molto forte nella societa' palestinese e non solo. La loro possibile inclusione in un futuro accordo di scambio potrebbe influenzare in modo significativo sia l'esito dei negoziati del Cairo sia il panorama politico interno palestinese.
Merz e Trump: "Uniti su piano di pace a Gaza e sostegno a Ucraina"
Colloquio telefonico tra il cancelliere Friedrich Merz e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, lo riferisce il portavoce del governo tedesco Stefan Kornelius. Due i temi al centro del colloquio: la situazione a Gaza e gli sviluppi in Ucraina. I due hanno concordato che i prossimi colloqui in Egitto devono "raggiungere rapidamente un accordo. Tutti gli ostaggi devono essere liberati, i combattimenti devono cessare, Hamas deve deporre le armi". Il cancelliere federale ha poi riferito dell'iniziativa di "utilizzare i beni russi congelati per sostenere le forze armate ucraine". Secondo Kornelius entrambi "hanno concordato di continuare a lavorare insieme per porre fine al più presto alla guerra di aggressione russa".
Merz a Netanyahu: "Ritiro da Gaza è passo nella giusta direzione"
Il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, lo comunica il portavoce del Governo tedesco Stefan Cornelius. Merz, che "sostiene il piano di pace del presidente Trump" che rappresenta "la migliore possibilità per la libertà per gli ostaggi e la pace per Gaza", ha accolto con favore il fatto che Israele l'abbia accettato. "Il ritiro annunciato delle forze armate israeliane da Gaza è un passo nella giusta direzione. Ora i colloqui in Egitto devono portare rapidamente a un accordo sulla fine delle ostilità, sul rilascio immediato degli ostaggi, sul pieno accesso umanitario e sul disarmo di Hamas", si legge nel comunicato diffuso dopo il colloquio. Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul è al momento nella regione e domani dovrebbe essere in Israele.
Trump: "Negoziati su piano pace a Gaza stanno andando bene"
I negoziati sull'accordo di pace a Gaza "stanno andando bene": lo ha detto Donald Trump parlando coi i reporter alla Casa Bianca.
Trump: "Il piano per Gaza è un ottimo accordo per Israele"
Il piano per Gaza è un ottimo accordo per Israele: lo ha detto Donald Trump parlando con i reporter. "Beh, è un ottimo affare per Israele, ed è un ottimo affare per tutti, e volete riavere i vostri ostaggi, giusto? È un ottimo affare per Israele. È un ottimo affare per tutto il mondo arabo, il mondo musulmano e il mondo intero", ha detto Trump. Alla domanda su quando saranno rilasciati gli ostaggi ha risposto che "stanno negoziando proprio in questo momento. Hanno iniziato le negoziazioni negli ultimi giorni. Vedremo come andrà a finire. Ma sento dire che sta andando molto bene".
Media: "Dermer, Witkoff e Kushner non andranno subito a colloqui"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione con il team negoziale per la liberazione degli ostaggi e i suoi principali consiglieri per la sicurezza nel pomeriggio, prima che i negoziatori volino al Cairo stasera. Lo scrive il Times of Israel citando una fonte israeliana. Secondo quanto riferito, il ministro per gli Affari Strategici Ron Dermer, ufficialmente responsabile del team israeliano, non volerà stasera e si unirà ai colloqui in base ai progressi compiuti. Secondo l'emittente pubblica Kan, anche l'inviato statunitense Steve Witkoff e lo stretto consigliere e genero del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jared Kushner, non si uniranno immediatamente ai colloqui.
Pd Roma: "La scritta contro il panificio kosher è un atto vile"
"Un atto vile e intollerabile, le scritte antisemite comparse su un panificio kosher a Roma. L'odio non può trovare spazio nella nostra città, fondata sulla memoria, sul rispetto e sulla convivenza. Piena solidarietà ai titolari del panificio e alla comunità ebraica romana. Roma resta un presidio di libertà, memoria e democrazia". Lo scrivono Daniele Leodori, segretario Pd Lazio e Enzo Foschi, segretario Pd Roma.
Msf: "Nostro operatore ucciso a Gaza, è il quindicesimo"
Medici Senza Frontiere (Msf) ha confermato la morte di Abed El Hameed Qaradaya, fisioterapista dell'organizzazione nella Striscia di Gaza. Nonostante gli sforzi per tenerlo in vita, Abed è deceduto oggi a causa delle gravi ferite procurate dall'esplosione di schegge a seguito dell'attacco che giovedì 2 ottobre aveva già ucciso Omar Hayek e ferito molte altre persone, afferma l'organizzazione in una nota. L'attacco, condotto dalle forze israeliane a Gaza, ha colpito una strada dove i team di Msf stavano aspettando l'autobus per recarsi al lavoro presso l'ospedale da campo dell'organizzazione a Deir Al-Balah. Tutto il personale indossava gilet Msf che li identificava chiaramente come operatori medico-umanitari. Abed aveva 43 anni, ed è il quindicesimo membro dello staff di Msf ucciso a Gaza dal 7 ottobre 2023. È il nostro terzo collega ucciso in meno di 20 giorni. Abed e Omar avevano lasciato Gaza City in seguito agli ordini di evacuazione e agli incessanti attacchi delle forze israeliane, che alla fine li hanno uccisi in quella che viene descritta come una "zona sicura". Ma non esiste alcun luogo sicuro a Gaza, sottolinea Msf aggiungendo che "i nostri pensieri vanno alla moglie e ai due figli di Abed. La sua perdita è immensa e ha un impatto devastante sui suoi cari, su MSF e sul sistema sanitario di Gaza". "Per 18 anni, Abed El Hameed - sottolinea ancora l'ong - è stato una colonna portante del reparto di fisioterapia di Msf a Gaza. Era uno specialista unico e prezioso sia nella fisioterapia che nella terapia occupazionale. Abed si dedicava non solo al recupero fisico dei pazienti, ma anche al ripristino della loro speranza e del loro senso di dignità. Abed ha continuato a lavorare instancabilmente nonostante le immense difficoltà, tra cui la carenza di forniture dovuta al blocco israeliano. Ha innovato e adattato gli strumenti, collaborando con sarti e logisti per creare tute compressive su misura per i pazienti ustionati e adattando i deambulatori alle esigenze specifiche dei singoli pazienti feriti e amputati durante questo genocidio. È stato la forza trainante dietro l'apertura del reparto di fisioterapia 3D, spingendo per l'introduzione di nuove tecnologie per la cura dei pazienti a Gaza". Abed "sarà ricordato dai suoi colleghi come una persona sempre ottimista e profondamente compassionevole, un vero amico, sempre pronto a sostenere, incoraggiare e ispirare". Msf chiede un cessate il fuoco immediato e la fine dello spargimento di sangue. Siamo profondamente addolorati e indignati per la perdita dei nostri colleghi, un duro promemoria del totale disprezzo per la vita dei civili e la dignità umana.
Media: "Egitto avvia la costruzione di campi per sfollati a Gaza"
A poche ore dall'inizio dei colloqui indiretti a Sharm el-Sheikh tra le delegazioni di Hamas e Israele per discutere l'attuazione della prima fase del piano di Trump, l'Egitto ha iniziato a allestire il più grande campo per ospitare gli sfollati del nord della Striscia di Gaza. A scriverlo è Al Arabiya citando fonti egiziane qualificate, secondo cui decine di bulldozer egiziani hanno iniziato a entrare nelle aree a nord di Nuseirat, vicino al campo profughi di Bureij, per allestire grandi campi e accampamenti temporanei. L'obiettivo - scrive l'emittente saudita - è quello di "ospitare e alleviare le sofferenze degli sfollati a Gaza, stabilizzare i palestinesi sulle loro terre e impedirne lo sfollamento".
Al Jazeera: "19 palestinesi uccisi a Gaza dall'alba"
Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani dall'alba, tra cui 11 persone a Gaza City. Lo scrive Al Jazeera citando fonti mediche della Striscia.
Mo, fonti: "Colloqui Egitto prima su ostaggi poi su ritiro Idf"
La delegazione di Hamas dovrebbe incontrare domani in Egitto i rappresentanti di Qatar, Egitto e Stati Uniti per discutere il meccanismo per il rilascio degli ostaggi israeliani. Secondo funzionari a conoscenza dei colloqui, la prima fase dei colloqui si concentrera' sulla liberazione degli ostaggi ancora in vita, mentre le fasi successive potrebbero riguardare il ritiro militare israeliano da Gaza e il rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi. Lo riferiscono i media israeliani.
Mo, Vannacci: "Delinquenti in carcere, devono ripagare danni causati al prossimo"
Chi rompe deve pagare, i delinquenti devono andare in carcere e ripagare i danni causati al prossimo". Lo dice Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega all'AdnKronos, interpellato sui disordini di piazza e i danni durante le manifestazioni pubbliche. "Basta buonismo, basta giustificazioni, basta minimizzare, gli italiani sono stanchi di una minoranza di facinorosi e violenti e di chi li copre o consente loro di agire indisturbati -sottolinea- . Chi vuole manifestare dovrà essere il primo a dover garantire che i facinorosi e i violenti stiano alla larga da chi civilmente vuole esprimere pubblicamente la propria protesta senza, tuttavia, mai limitare la libertà altrui". Sulla proposta, a cui pensa la Lega, di prevedere leggi che obblighino chi organizza i cortei e i presidi ad assicurare garanzie finanziarie per far fronte a spese, per ripristinare strutture e prevedere risarcimenti, dice: "Ritengo sia un proposta ragionevole, il diritto allo sciopero e alla manifestazione è sempre garantito ma scioperare e manifestare significa astenersi dal lavoro non fare astenere gli altri o limitare la libertà del prossimo o spaccare, imbrattare, bloccare, impedire". "Una volta nelle manifestazioni gli organizzatori dovevano garantire il servizio d'ordine per cui questa proposta è ragionevole", ricorda l'ex capo della Folgore.
Flotilla: Israele, espulsi altri 29 partecipanti
Altri 29 partecipanti alla missione della flottiglia "Sumoud" diretta a Gaza sono stati espulsi e hanno lasciato Israele su un volo "Air Europa" diretto a Madrid. Tra loro 21 cittadini spagnoli, quattro portoghesi e quattro olandesi. Lo rende noto il ministero degli Esteri israeliano. "Oggi altri 29 provocatori della flottiglia Hamas-Sumoud sono stati deportati da Israele in Spagna. Israele e' interessato a espellere tutti i partecipanti a questa provocazione il piu' rapidamente possibile, ma alcuni hanno deliberatamente scelto di prolungare il processo legale di espulsione e hanno preferito rimanere in Israele. Tutti i diritti legali dei partecipanti a questa trovata pubblicitaria sono pienamente garantiti. Non credete alle fake news che stanno diffondendo", si legge nella nota pubblicata sui social.
Merz a Netanyahu: "Piano Trump migliore possibilità per pace"
"Il piano di Trump e' la migliore possibilita' per il rilascio degli ostaggi e per la pace". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz in un colloquio con il primo ministro israelano, Benjamin Netanyahu. "Il piano di Trump per Gaza e' la migliore possibilita' per il rilascio degli ostaggi e per la pace", ha detto Merz secondo cui "il ritiro dichiarato delle forze israeliane da Gaza e' un passo nella giusta direzione. I colloqui in Egitto devono ora portare rapidamente a un accordo sulla fine delle ostilita', il rilascio immediato degli ostaggi, il pieno accesso umanitario e il disarmo di Hamas", ha aggiunto.
Legali Flotilla: "Ben Gvir avalla gli abusi sugli attivisti"
Il team legale di Adalah, che rappresenta gli attivisti della Flotilla, ha dichiarato che i commenti del ministro israeliano dell'ultradestra Itamar Ben Gvir, che si è detto orgoglioso del duro trattamento riservato agli attivisti, rappresentano un "endorsement del trattamento disumano, degli abusi e delle intimidazioni" nei confronti dei detenuti. L'organizzazione afferma che i suoi avvocati hanno finora incontrato e raccolto la testimonianza di 80 partecipanti alla flottiglia presso la prigione di Ketziot. Le varie autorità israeliane coinvolte devono ancora fornire ad Adalah un elenco completo dei detenuti della Flotilla. Greta Thunberg ha incontrato uno degli avvocati di Adalah al porto, ma da allora non è riuscita a incontrarne un altro. Secondo l'organizzazione Global Sumud Flotilla, 328 attivisti sono ancora detenuti in Israele. Le autorità israeliane - proseguono - hanno permesso oggi solo a due avvocati di Adalah di entrare a Ketziot per occuparsi degli oltre 300 attivisti trattenuti. Una portavoce dell'organizzazione afferma che, al ritmo attuale, dubita che gli avvocati riusciranno a terminare gli incontri con tutti i detenuti prima di lunedì.
Mo, Piantedosi: "Grazie a Luongo per impegno in cortei, da carabinieri equilibrio e fermezza"
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha ringraziato il Comandante Generale dell’Arma, Salvatore Luongo per l’impegno “encomiabile dei Carabinieri nelle manifestazioni delle scorse giornate”, sottolineando come “l’equilibrio e la fermezza che hanno dimostrato, in perfetto coordinamento con i colleghi delle altre forze di polizia”, sono stati determinanti per i risultati ottenuti.
Pd: "Inaccettabili attacchi della destra a Floridia"
"È ormai evidente come una parte della destra abbia scelto la strada della mistificazione per distorcere i fatti e delegittimare chi osa esprimere opinioni diverse. L'ultimo caso legato alla Flotilla e alle polemiche seguite alle parole di Mario Sechi ne è l'ennesima prova: si preferisce costruire attacchi personali e mediatici piuttosto che affrontare il merito delle questioni. Addirittura si chiedono le dimissioni della senatrice Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, rea di aver esecrato le parole di Sechi contro la Flotilla. Siamo di fronte a una narrazione manipolata, utile solo a colpire chi non si allinea e a rafforzare un sistema mediatico sempre più piegato al potere". Lo affermano in una nota i parlamentari dem componenti della commissione di Vigilanza Rai. "Chi denuncia la propaganda - conclude la nota - diventa il bersaglio, mentre chi alimenta l'odio viene difeso. È un capovolgimento inaccettabile dei valori democratici. Serve rispetto per la verità e per il diritto dei cittadini a essere informati in modo libero e trasparente. Non arretreremo di un passo nel difendere questi principi".
Schlein: "Italia intervenga per rimpatriare attivisti Flottilla"
Le tante manifestazioni evidenziano che "c'è l'urgenza che gli italiani sentono di alzare la voce per la pace, per mettere fine ai crimini di Netanyahu, a Gaza come in Cisgiordania. C'è stata anche tanta solidarietà alle attiviste e agli attivisti della flottiglia, 26 sono tornati ieri, io stessa ero a Malpensa ad accogliere alcuni di loro. Ci sono però ancora 15 attivisti italiani della flottiglia che sono ancora illegittimamente detenuti dopo essere stati illegalmente sequestrati in acque internazionali. La nostra richiesta è che si faccia tutto il possibile, lo chiediamo al governo italiano e ai governi degli altri paesi coinvolti, per farli liberare e rimpatriare quanto prima". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a margine di una iniziativa elettorale a Grosseto insieme al presidente della Regione Toscana e ricandidato del campo largo Eugenio Giani. "Quella che abbiamo visto è un'operazione illegale in acque internazionali, quindi è una detenzione illegittima - ha aggiunto -, queste persone devono essere subito liberate e messe in condizione di rientrare a casa".
Flotilla, Bonelli: "Solidarietà a Floridia per vergognoso attacco"
"La mia solidarieta', e quella di Alleanza Verdi e Sinistra, alla presidente della Commissione di Vigilanza Rai, sottoposta in queste ore a un attacco di tipo squadrista, coordinato da parte di parlamentari della destra. La presidente Floridia e' 'colpevole' solo di aver ricordato che auspicare l'affondamento della Flotilla - come affermato vergognosamente da Sechi in TV - dimostra perche' i giornali non vendono piu' copie e perche' questa informazione e' ormai di regime". Cosi', in una nota, Angelo Bonelli parlamentare AVS e membro della commissione di vigilanza Rai. "Io penso", aggiunge Bonelli, "che la presidente Floridia sia stata persino troppo cortese nei confronti di Sechi, il quale, dimenticando le sue campagne di odio contro i parlamentari dell'opposizione, ha chiamato all'attacco i deputati e senatori della destra per chiedere addirittura le dimissioni o la sostituzione della presidente. L'odio che Sechi alimenta con il suo giornale e con i suoi titoli non conta nulla. Una legittima critica a un'affermazione vergognosa, invece, diventa il pretesto per un assalto contro la presidente Floridia, alla quale rinnovo la mia piena solidarieta'".
Rubio: "Se c'è accordo attacchi Israele devono cessare"
"Una volta concordati gli accordi logistici, credo che gli israeliani e tutti gli altri riconosceranno che e' impossibile rilasciare gli ostaggi nel mezzo degli attacchi, quindi dovranno fermarsi". Lo dice il segretario di Stato usa, Marco Rubio alla CBS. "Dobbiamo esaminare esattamente cosa comportano queste operazioni", ha detto ancora Rubio all'emittente ABC, "ma in definitiva, non si puo' fare uno scambio se ci sono combattimenti in corso, e' semplicemente impossibile".
"Stop al genocidio", la curva del Bologna è con Gaza
"Stop al genocidio". Con questo striscione esposto a inizio secondo tempo firmato dai gruppi Freak e Forever, e un minuto di astensione dal tifo a inizio secondo tempo, la curva Bulgarelli del tifo rossoblù prende posizione nel corso di Bologna-Pisa e si schiera con Gaza.
Scontri a Roma, Piantedosi: "Non perderemo l'equilibrio"
"Ieri abbiamo avuto 41 feriti tra le forze di polizia. A loro va tutta la vicinanza e la solidarietà del loro ministro e anche il compiacimento per il loro lavoro". Lo scrive su X il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, sottolineando: "Se qualcuno immagina che possiamo perdere la pazienza o l'equilibrio su questa continua sollecitazione di piazza, si sbaglia di grosso".
Trump: "Mi aspetto di sapere presto se Hamas vuole la pace"
In una intervista sulla Cnn, il conduttore Jake Tapper ha incalzato Donald Trump sulla reazione di Hamas alla sua proposta di cessate il fuoco in 20 punti, citando l'interpretazione del senatore repubblicano Lindsey Graham, secondo cui il gruppo palestinese avrebbe di fatto respinto il piano, insistendo su "nessuno smantellamento, mantenere Gaza sotto controllo palestinese e collegare il rilascio degli ostaggi a negoziati". "Ha torto?" ha chiesto Tapper. "Lo scopriremo. Solo il tempo lo dirà!!!" ha risposto Trump, aggiungendo di aspettarsi presto chiarezza se Hamas sia realmente impegnato per la pace.
Zingaretti: "Scritte antisemite contro panificio a Roma, parole orrende e indegne"
“Parole orrende, indegne, comparse su una serranda di un panificio kosher a Roma. Ogni episodio di antisemitismo è un attacco alla nostra civiltà democratica. La solidarietà ai titolari del panificio e alla comunità ebraica romana”. Lo scrive Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo.
Axios, Trump a Netanyahu su Gaza: "Sei sempre negativo, accetta vittoria"
Quando venerdì Hamas ha risposto con un "sì, ma" alla proposta di pace per Gaza avanzata da Donald Trump, il presidente americano ha chiamato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per discutere di quella che considerava una buona notizia. LO scrive Axios sottolineando in esclusiva che Netanyahu, però, la pensava diversamente. "Bibi ha detto a Trump che non c'è niente da festeggiare e che non significava nulla" la risposta data da Hamas, ha dichiarato ad Axios un funzionario statunitense a conoscenza del contenuto della telefonata e a condizione di anonimato. Trump, sempre secondo la fonte di Axios, ha ribattuto: "Non capisco perché sei sempre così negativo. Questa è una vittoria. Accettala". Il contenuto del colloquio telefonico, confermato da un secondo funzionario statunitense, riflette la determinazione di Trump nel superare le riserve di Netanyahu e convincerlo a porre fine alla guerra se Hamas raggiungerà un accordo. Nella sua risposta ufficiale al piano di Trump, Hamas ha dichiarato di essere disposto a rilasciare tutti gli ostaggi rimasti nell'enclave palestinese in cambio della fine della guerra e del completo ritiro militare israeliano dalla Striscia di Gaza. Hamas ha però anche richiesto negoziati su molti dettagli.
Trump: "Bibi d'accordo su stop bombardamenti e piano pace"
"Si', Bibi e' d'accordo": Donald Trump ha risposto così in una intervista alla Cnn quando gli è stato chiesto se il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu fosse d'accordo nell'interrompere i bombardamenti a Gaza e sostenere la visione più ampia degli Stati Uniti per la pace nella Striscia.
Trump a Netanyahu: "Sei sempre così fottutamente negativo"
Telefonata tesa tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu venerdì sera, dopo il sì condizionato di Hamas al piano di pace Usa. Stando ad Axios, il tycoon ha chiamato Bibi per discutere di quella che lui considerava una buona notizia ma il leader israeliano a pensava diversamente. "Bibi ha detto a Trump che non c'era nulla da festeggiare e che non significava niente", riferisce Axios, secondo cui Trump ha reagito bruscamente: "Non capisco perché sei sempre così fottutamente negativo. Questa è una vittoria. Accettala".
Legali Flotilla: "Alcuni attivisti bendati, c'è chi dorme a terra"
Detenuti in celle sovraffollate, alcuni costretti a dormire sul pavimento, scorte di acqua e cibo inadeguate. A denunciare i "gravi abusi subiti" dai partecipanti alla Global Sumud Flotilla è il team legale internazionale che li sta assistendo dopo il fermo. Secondo le testimonianze raccolte dagli avvocati di Adalah negli ultimi due giorni, ai fermati sarebbero stati negati anche i farmaci salvavita. Diversi - aggiungono - hanno riferito di essere stati interrogati da personale non identificato e altri hanno denunciato maltrattamenti e abusi da parte delle guardie carcerarie. Qualcuno ha riportato ferite alle mani, "altri sono stati bendati e ammanettati per periodi prolungati. Una donna ha riferito di essere stata costretta a togliersi l'hijab e di aver ricevuto solo una camicia in sostituzione, mentre altri hanno denunciato restrizioni nell'esecuzione delle preghiere".
Ministro Esteri tedesco lunedì in Israele, incontra Saar
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha prolungato con breve preavviso il suo viaggio in Medio Oriente alla luce degli attuali negoziati sull'attuazione del piano di pace per Gaza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: dopo una visita all'emirato del Qatar nel Golfo, il politico ha in programma di proseguire come previsto domenica sera verso il Kuwait e partecipare a una riunione dei ministri degli Esteri dell'UE con il Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC). Lunedì Wadephul proseguirà il suo viaggio in Israele, per discutere con il suo omologo Gideon Saar del piano di pace statunitense.
Trump: "Hamas rischia annientamento completo se non rinuncia a Gaza"
Hamas rischia di andare incontro al "completo annientamento" se si rifiuta di cedere il potere e il controllo della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Cnn. Trump ha anche detto di aspettarsi ''presto'' chiarimenti sulla posizione di Hamas rispetto all'accordo per Gaza, mentre ha confermato che ''sì'' il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si era impegnato a porre fine ai raid per favorire il suo piano di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.
Trump: "Netanyahu pienamente d'accordo su fine campagna bombardamenti"
"Sì, su Bibi". Il presidente Usa Donald Trump ha risposto così, in uno scambio di messaggi con il giornalista della Cnn Jake Tapper, riportato dal sito della tv stessa, alla domanda se il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, fosse pienamente d'accordo nel porre fine alla campagna di bombardamenti a Gaza e nel sostenere la visione più ampia del presidente degli Usa. Trump ha aggiunto di sperare che la sua proposta di cessate il fuoco diventi realtà e ha ribadito che sta lavorando duramente per realizzarla.
Rubio: "Israele fermi raid per liberare ostaggi, sono priorità"
Israele deve interrompere i bombardamenti sulla Striscia di Gaza affinché Hamas possa rilasciare gli ostaggi ancora trattenuti. Lo ha affermato il Segretario di Stato americano Marco Rubio intervenuto nel talk show della Cbs News 'Face the Nation'. "Penso che gli israeliani e tutti gli altri siano consapevoli che non è possibile rilasciare gli ostaggi nel bel mezzo di un attacco, quindi gli attacchi dovranno cessare", ha detto Rubio. "La priorità numero uno, quella su cui pensiamo di poter ottenere qualcosa molto rapidamente, è il rilascio di tutti gli ostaggi in cambio del ritiro di Israele" verso la linea gialla, dove l'Idf si trovava a Gaza a metà agosto, ha detto Rubio alla Nbc.
Liberati da Israele i quattro portoghesi della Flotilla
Il Ministero degli Esteri del Portogallo ha confermato poco fa che i quattro cittadini portoghesi, tra cui la deputata Mariana Mortágua, sono stati liberati da Israele dopo il periodo di detenzione a cui erano stati sottoposti per aver preso parte alla missione della Global Sumud Flotilla. Saranno accompagnati da un diplomatico per tutto il viaggio di ritorno e arriveranno in Portogallo nella serata di oggi. L'esatta ora di arrivo non è stata ancora confermata.
Israele: "Negoziatori in Egitto stasera, colloqui domani"
Israele ha affermato che la sua squadra di negoziatori partirà per l'Egitto nel corso della giornata per colloqui indiretti con Hamas, il cui inizio è previsto per lunedì. "La squadra partirà stasera, con l'intenzione di iniziare i colloqui domani", ha detto ai giornalisti la portavoce del governo Shosh Badrosian, descrivendo le discussioni come di natura "tecnica".
Blitz in bar a Roma, aggrediti manifestanti pro Pal
Blitz nella tarda serata di ieri in zona piazza Vittorio a Roma dove si trovavano alcuni manifestanti di ritorno dal corteo Pro Pal con bandiere della Palestina e kefiah. Un gruppo di circa trenta persone, con il volto coperto dai caschi e armate di bastoni, li ha aggrediti. All'arrivo della polizia, gli aggressori erano già scappati. Il proprietario avrebbe confermato l'episodio ma non ha ancora presentato regolare denuncia. Sono in corso accertamenti per ricostruire con esattezza l'accaduto.
Netanyahu: "Senza rilascio ostaggi piano Trump non va avanti"
"Finché non verrà rispettata la prima clausola, ovvero il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e morti, finché l'ultimo degli ostaggi, tutti quanti, non sarà trasferito in territorio israeliano, non passeremo ad altre clausole" del piano di Donald Trump sulla tregua a Gaza. Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrando i membri del Gvura Forum , associazione di destra che rappresenta le famiglie dei soldati uccisi in azione a Gaza. Netanyahu, secondo quanto riportato dai media in lingua ebraica, ha aggiunto che se Hamas non rilascerà gli ostaggi "entro la scadenza del termine stabilito dal presidente Trump", Israele tornerà all'offensiva a Gaza "con il pieno appoggio di tutti i paesi coinvolti".
Coordinatore Israele per ostaggi incontra capo Croce Rossa
Gal Hirsch, coordinatore israeliano per gli ostaggi e i dispersi, ha fatto sapere su X di aver incontrato questa mattina il capo della delegazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa in Israele Julien Lerisson per un "incontro preparatorio". La notizia è riportata dal Times of Israel. Hirsch si recherà al Cairo come membro del team israeliano incaricato dei negoziati per il rilascio degli ostaggi, impegnato in colloqui indiretti per porre fine alla guerra di Gaza e liberare gli ostaggi rimasti, secondo il piano statunitense. La Croce Rossa ha trasferito ostaggi fuori da Gaza durante i precedenti cicli di rilascio e probabilmente sarà chiamata a farlo di nuovo se l'attuale proposta statunitense verrà attuata.
Media: 7 palestinesi feriti da Israele in Cisgiordania, 2 gravi
Sette palestinesi sono stati feriti da colpi d'arma da fuoco israeliani vicino a Beit Sahour, in Cisgiordania, a est di Betlemme. Lo rende noto il ministero della Salute palestinese, ripreso da al-Jazeera. Il ministero ha aggiunto che due persone sono in condizioni critiche. Le forze israeliane inoltre hanno effettuato numerosi raid in tutta la Cisgiordania e arrestato almeno 13 palestinesi. L'agenzia di stampa Wafa ha riferito che le forze israeliane hanno arrestato sette palestinesi, tra cui un minore, a Hebron, tre persone a Salfit ovest, un minore e un adulto dal nord-ovest di Ramallah e un palestinese dal campo profughi di Balata.
Hamas chiede un rapido avvio dello scambio ostaggi-prigionieri
Hamas ha chiesto un rapido avvio dello scambio di ostaggi e prigionieri con Israele, mentre i negoziatori delle due parti in conflitto si incontrano in Egitto per colloqui cruciali volti a porre fine alla guerra a Gaza che dura da quasi due anni. "Hamas è molto interessato a raggiungere un accordo per porre fine alla guerra e avviare immediatamente il processo di scambio dei prigionieri in base alle condizioni sul campo", ha dichiarato all'AFP un alto funzionario di Hamas a condizione di rimanere anonimo.
Ministero Salute Gaza: 63 persone uccise, 153 ferite da fuoco israeliano in ultime 24 ore
Nelle ultime 24 ore 63 persone sono state uccise e 153 ferite dal fuoco israeliano nella Striscia di Gaza. Ad annunciarlo è stato il Ministero della Salute della Striscia, controllata da Hamas, precisando che due delle persone uccise e 30 di quelle ferite stavano cercando di procurarsi aiuti umanitari presso i punti di distribuzione quando sono state colpite. Il conteggio del Ministero indica che 67.139 persone sono state uccise e 169.583 ferite dal fuoco israeliano dal 7 ottobre 2023.
Israele: "Maltrattamenti su Greta? Sfacciate menzogne"
"Le affermazioni riguardanti i maltrattamenti di Greta Thunberg e di altri detenuti della flottiglia Hamas-Sumud sono sfacciate menzogne. Tutti i diritti legali dei detenuti sono pienamente tutelati". Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano. "È interessante notare che Greta stessa e altri detenuti si sono rifiutati di accelerare la loro espulsione e hanno insistito per prolungare la loro permanenza in custodia - aggiunge -. Greta inoltre non ha presentato reclamo alle autorità israeliane per nessuna di queste accuse ridicole e infondate, perché non si sono mai verificate".
Guardian: 'Greta detenuta con poca acqua e cibo'. Israele: 'Menzogne'
Vai al contenutoGiornalista Fanpage rientrato da Flotilla: "Subito violenze fisiche e verbali, ma lo rifarei"
“Ho ringraziato Schlein perché ci ha sempre supportato, ha sempre dato massimo sostegno, massima disponibilità. perciò ho chiesto di non poterla ringraziare quando l'ho vista e lei aveva chiesto di potermi salutare”. Lo dice Saverio Tommasi, giornalista di Fanpage rientrato in Italia dopo aver partecipato alla missione della Flotilla, e che oggi ha visto Elly Schlein ospite del festival del quotidiano a Roma. Quanto a quello che è accaduto dopo l’abbordaggio, Tommaso racconta; “io personalmente e Paolo Romano del mio equipaggio abbiamo subito violenza fisica e verbale. Fisica, botte nella schiena tante e in testa. E poi tutta una serie di privazioni psicologiche. Ad esempio, eravamo trattati come le vecchie scimmie dei peggiori circhi degli anni 20. C’erano dei comandi che dovevamo rispettare, che erano down e up. Più loro dicevano down, più noi dovevamo chinare la testa fino a toccarsi le ginocchia. Quando loro urlavano up forte, up forte ti dovevi alzare immediatamente. Se urlavano up piano, ti dovevi alzare solo un pezzettino. In nessun caso mai potete alzare lo sguardo, non li dovevi guardare altrimenti la consideravano una sfida e giù altre botte, ma le botte le davano anche se comunque non li guardavi perché per loro era un gioco”. “Ci hanno tolto tutto e mai restituito: telefono, computer, due videocamere, microfoni, non ci hanno restituito neanche carte di credito o bancomat, sono riuscito a farmi restituire le fedi perché me le hanno strappate letteralmente. Se lo rifarei? “Sì, assolutamente”.
Papa Leone XIV: addolorato per palestinesi, auspico pace. VIDEO
Netanyahu convoca riunione Difesa con Zini
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato per oggi una riunione con vertici della Difesa israeliana, compreso il nuovo capo dello Shin Bet, David Zini. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan.
Siria, al via processo per la scelta del nuovo parlamento
Sono iniziate oggi in Siria le operazioni per la scelta dei membri del nuovo parlamento. I 210 deputati non saranno eletti da tutti i cittadini. I circa seimila componenti dei comitati locali scelti dalla commissione elettorale nominata dal presidente ad interim, Ahmed al Sharaa, ne indicheranno 140. E altri 70 saranno incaricati dallo stesso al Sharah che attraverso questa procedura ha ipotecato il controllo della prima assemblea legislativa dopo la caduta del regime di Bashar Assad, l'8 dicembre del 2024. Alla compagine parlamentare mancheranno poi 32 deputati che dovrebbero essere eletti in tre province escluse per ora dal voto: due nel nord-est sotto il controllo curdo e la meridionale Sweidah dominata dai drusi.
Papa Leone XIV: "Addolorato per i palestinesi, auspico la pace". VIDEO
Fonti di Hamas: "Vogliamo arrivare ad un accordo"
Hamas vuole arrivare a un accordo che metta fine alla guerra a gaza e consenta uno scambio di prigionieri con Israele. Ad assicurarlo è stato un alto funzionario di Hamas, alla vigilia dell'avvio delle trattative. I negoziatori di Hamas in viaggio da Doha dovrebbero arrivare al Cairo domenica prima di dirigersi a Sharm el-Sheikh per colloqui indiretti con la delegazione israeliana, ha detto il funzionario a condizione di anonimato. "Hamas è molto desideroso di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra e iniziare immediatamente il processo di scambio di prigionieri in conformità con le condizioni del campo", ha assicurato. "L'occupazione non deve ostacolare l'attuazione del piano del presidente Trump. Se l'occupazione ha intenzioni autentiche di raggiungere un accordo, Hamas e' pronto", ha insistito.
Katz: "900mila residenti via da Gaza City, enorme pressione su Hamas"
Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato domenica che circa 900mila residenti hanno evacuato Gaza City, dove l'esercito israeliano sta conducendo operazioni per espellere i combattenti del movimento islamista palestinese Hamas. "La decisione di occupare Gaza, il crollo di torri a più piani e la forza delle manovre delle forze israeliane in città hanno portato all'evacuazione di circa 900mila residenti verso sud, esercitando un'enorme pressione su Hamas e sui paesi che la sostengono", ha dichiarato Katz in un discorso a Gerusalemme. Prima dell'inizio delle operazioni militari in questa città palestinese settentrionale, le Nazioni Unite stimavano il numero di persone che vivevano a Gaza City e nei dintorni a circa un milione.
Il Papa: "Sulla pace passi significativi, auspico risultati"
"In queste ultime ore, nella drammatica situazione del Medio Oriente, si stanno compiendo alcuni significativi passi in avanti nelle trattative di pace che auspico che possano al più presto raggiungere i risultati sperati. Chiedo a tutti i responsabili di impegnarsi su questa strada: cessare il fuoco e liberare gli ostaggi, mentre esorto a restare uniti nella preghiera affinché gli sforzi in corso possano mettere fine alla guerra e condurci verso una pace giusta e duratura". Lo ha detto il Papa all'Angelus.
Il Papa: "Dolore per immane sofferenza patita dal popolo a Gaza"
"Continuo a essere addolorato per l'immane sofferenza patita dal popolo palestinese a Gaza". Così Papa Leone XIV durante l'Angelus.
Katz: "Presto attuazione del piano su Gaza. O nuova pioggia di fuoco"
Il ministro della Difesa Israel Katz si aspetta un'attuazione della prima fase del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in tempi brevi. Ma se non dovesse accadere, Israele riprendera' l'offensiva in grande stile a Gaza. "Potremmo presto essere informati del ritorno a casa di tutti i nostri ostaggi, dei vivi e dei caduti", ha detto parlando a una cerimonia commemorativa per i soldati israeliani caduti della guerra dello Yom Kippur del 1973, riferisce la stama israeliana. "Ci aspettiamo l'implementazione della prima fase nel prossimo futuro", ha proseguito, ma "l'Idf è nel cuore di Gaza City e pronta a ogni possibilià. Se Hamas si rifiuta di rilasciare gli ostaggi, l'Idf aumenterà di nuovo l'intensità del fuoco fino a quando Hamas non sarà sconfitto e tutti gli ostaggi saranno restituiti".

©Ansa
Dichiarazione congiunta di 8 paesi arabi: "Bene la disponibilità di Hamas"
I ministri degli Esteri di Qatar, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Pakistan, Turchia, Arabia Saudita ed Egitto hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui lodano la "disponibilità" di Hamas a soddisfare le richieste chiave contenute nella proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza ed esprimono il loro sostegno a un eventuale ritiro completo delle forze armate israeliane da Gaza e al ritorno dell'Autorità Palestinese. Lo riporta il Times of Israel.
Israele: "Maltrattamenti su Greta? Sfacciate menzogne"
"Le affermazioni riguardanti i maltrattamenti di Greta Thunberg e di altri detenuti della flottiglia Hamas-Sumud sono sfacciate menzogne. Tutti i diritti legali dei detenuti sono pienamente tutelati". Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano. "È interessante notare che Greta stessa e altri detenuti si sono rifiutati di accelerare la loro espulsione e hanno insistito per prolungare la loro permanenza in custodia - aggiunge -. Greta inoltre non ha presentato reclamo alle autorità israeliane per nessuna di queste accuse ridicole e infondate, perché non si sono mai verificate".
Guardian: 'Greta detenuta con poca acqua e cibo'. Israele: 'Menzogne'
Vai al contenutoMadrid, 21 spagnoli della Flotilla in arrivo oggi in Spagna
Un primo gruppo di 21 spagnoli, tra i 49 a bordo della flottiglia umanitaria per Gaza intercettata questa settimana da Israele, dovrebbe rientrare in Spagna oggi. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares. "Abbiamo raggiunto un accordo con Israele affinché, se nulla ostacola i nostri piani, un primo gruppo di 21 cittadini spagnoli possa lasciare Tel Aviv oggi e arrivare in Spagna", ha dichiarato Albares in un'intervista telefonica alla televisione pubblica spagnola.
Difesa civile di Gaza: "Oggi 5 morti negli attacchi israeliani"
Almeno cinque persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani sferrati oggi sulla Striscia di Gaza. Ad affermarlo è l'agenzia di difesa civile di Gaza. Medici e autorità sanitarie segnalano quattro morti. La forza di soccorso dell'agenzia di difesa civile afferma che ci sono stati diversi attacchi durante la notte e denuncia che quasi 60 persone sono state uccise negli attacchi israeliani di ieri, di cui 40 nella sola Gaza City. L'esercito - sottolinea il Times of Israel - afferma di essere ancora operativo a Gaza City, e lancia avvertimenti ai residenti di non tornarvi, perché sarebbe "estremamente pericoloso".
Schlein: "Serve ogni sforzo per chiudere il negoziato su Gaza"
"Speriamo che un accordo si faccia, per i palestinesi che non muoiono solo per le bombe ma anche per la fame. Speriamo che un accordo si faccia, al netto dei singoli punti del piano" di Trump che non convincono. "Noi chiediamo una prospettiva chiara per il riconoscimento dello Stato di Palestina. E chiediamo al governo il riconoscimento dello stato di Palestina. Bisogna garantire un pieno coinvolgimento dei palestinesi. Si faccia ogni sforzo per portare a fine il negoziato". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein al festival di Fanpage, Rumore, in corso a Roma.
Cosa chiede Hamas per approvare il piano di pace di Trump per Gaza
Il progetto in venti punti proposto dal presidente Usa è ora al vaglio dei miliziani palestinesi, che hanno chiesto chiarimenti e modifiche, soprattutto su ritiro delle truppe israeliane, disarmo e amnistia. Restano dubbi anche sul ruolo del Board of Peace, che dovrebbe essere guidato da Trump e Tony Blair. Intanto emergono discrepanze tra le bozze iniziali e il testo finale diffuso dalla Casa Bianca.
Cosa chiede Hamas per approvare il piano di pace di Trump per Gaza
Vai al contenutoGli Houthi rivendicano lancio di un missile contro Israele: "Monitoriamo sviluppi a Gaza"
I ribelli Houthi dello Yemen hanno rivendicato l'attacco missilistico balistico di questa mattina contro Israele, sostenendo di aver preso di mira "diversi obiettivi sensibili" nell'area di Gerusalemme utilizzando un missile con testata a grappolo. Secondo l'esercito, il missile è stato intercettato con successo durante l'attacco prima dell'alba. Non sono stati segnalati feriti o danni. Gli Houthi annunciano che stanno "monitorando gli sviluppi a Gaza" nel contesto della proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra. "I risultati di questi sviluppi saranno affrontati in modo da soddisfare le richieste del nostro popolo palestinese oppresso", affermano gli Houthi, aggiungendo che continueranno i loro attacchi contro Israele "finché l'aggressione contro Gaza non cesserà e l'assedio non sarà revocato".
Media: "Fuoco contro i richiedenti aiuti a Rafah, 4 morti"
Un attacco israeliano contro richiedenti aiuti umanitari nel sud di Gaza ha causato stamattina quattro vittime: lo riferisce al-Jazeera. Il Nasser Medical Complex, afferma la testata araba, ha dichiarato che le forze israeliane hanno sparato contro i palestinesi nei pressi di un centro di distribuzione a nord di Rafah. Inoltre una fonte dell'ospedale al-Ahli di Gaza ha riferito che è stato recuperato il corpo di un bambino ucciso in un attacco aereo israeliano su un'abitazione a Tuffah, a est di Gaza City.
Flotilla: "Ancora non tutti gli attivisti hanno visto i legali"
"Continuiamo a ricevere aggiornamenti dai legali di Adalah (associazione che fornisce tutela legale agli attivisti, ndr) in merito ai nostri volontari rapiti in acque internazionali e detenuti illegalmente nelle carceri israeliane. Gli avvocati non hanno ancora potuto incontrare tutti i partecipanti, ma lo faranno nei prossimi giorni". Così la Global Sumud Flotilla.
Roma, scontri dopo il corteo pro Gaza: barricate e incendi. VIDEO
Ambasciatore di Israele: "Chi giustifica il 7 ottobre sostiene Hamas"
"Il massacro del 7 ottobre è stato un atto di brutale terrorismo. Chi è sceso in piazza a giustificarlo dimostra di non voler la pace, ma di sostenere Hamas. Condanno fermamente quanto accaduto e spero che venga denunciato senza mezzi termini". Lo scrive l'ambasciatore d'Israele in Italia, Jonathan Peled, su X all'indomani delle manifestazioni pro-palestina a Roma. Ieri, durante la manifestazione era comparso una striscione: "7 ottobre giornata della Resistenza palestinese".
Media: "Da Israele ok a nuove colonizzazioni in Cisgiordania"
Le autorità israeliane hanno approvato un nuovo piano coloniale per confiscare 35 dunum di terra (35 mila metri quadrati, ndr) dal villaggio di Kafr Qaddum, a est di Qalqilia, in Cisgiordania. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa. Muneef Nazzal, che monitora le attività di insediamento nel governatorato di Qalqilia, ha affermato che il piano è stato pubblicato sui media ebraici e prevede la confisca di 35,31 dunum di terra a nord del villaggio. Nazzal ha spiegato che il piano mira a costruire 58 nuove unità abitative per l'espansione dell'insediamento di Mitzpe Yishai, costruito su terreni di proprietà di Kafr Qaddum. Kafr Qaddum è da tempo bersaglio dell'espansione degli insediamenti israeliani, scrive ancora la Wafa. Per anni i residenti hanno protestato settimanalmente contro la confisca dei terreni e la chiusura della strada principale del villaggio, bloccata dalle forze israeliane dal 2003 per facilitare l'accesso agli insediamenti. Secondo la Commissione per la Resistenza al Muro e agli Insediamenti, la costruzione di insediamenti e l'espropriazione di terreni sono aumentati drasticamente dall'ottobre 2023, nell'ambito di una più ampia politica israeliana di annessione 'di fatto' nella Cisgiordania occupata.
Coisp: "In tre giorni 126 poliziotti feriti, ora regole per le piazze violente"
“Quarantuno poliziotti feriti ieri sera a Roma, tra cui alcuni gravi come un agente della Digos colpito da un calcio allo stomaco. A questi si sommano le violenze di Milano, Bologna, Torino e Salerno di questi ultimi tre giorni: in tutto contiamo 126 poliziotti feriti, auto incendiate, città messe a ferro e fuoco, stazioni devastate. È un bollettino di guerra questo, non un successo sindacale. E chi continua a richiamare alla ‘lotta di piazza’ trasformando la protesta in strumento di scontro politico, deve sapere che ogni ferito e ogni cassonetto o auto in fiamme porta anche la loro firma''. Lo dichiara Domenico Pianese, segretario del sindacato di Polizia Coisp.
''Cgil, Usb e alcuni politici stanno giocando con la miccia della tensione sociale e si vantano del numero dei partecipanti, ma fingono di non vedere i numeri della guerriglia - continua - Questo è un cinismo inaccettabile e pericoloso che rischia di travolgere anche loro, perché chi pensa di usare la piazza per tornaconto politico finisce sempre per restarne schiacciato, soprattutto quando si lascia abbracciare dalle frange più estreme. Servono maggiori responsabilità e regole chiare: chi organizza queste manifestazioni deve rispondere penalmente e amministrativamente anche dei danni alle città e dei feriti che lascia dietro di sé. Perché la libertà di manifestare non può essere la copertura di chi incita allo scontro e poi si nasconde dietro uno slogan”.
Hamas e il piano di Trump, un rapido capovolgimento di fronte
Hamas risponde ai 20 punti del piano di Trump per la pace, un piano che ha già l'approvazione di Benjamin Netanyahu che ha visto accolte, ancora prima di renderlo pubblico, alcune sue richieste di mofidica. Hamas si è detto pronto ad accettare ma non senza negoziare.
Hamas e il piano di Trump, un rapido capovolgimento di fronte
Vai al contenutoLeader di Hamas al-Hayya guida delegazione in negoziati Egitto
Sarà uno dei leader di spicco di Hamas, Khalil al-Hayya, a guidare la delegazione della fazione armata nei negoziati per porre fine alla guerra di Gaza, che inizieranno domani in Egitto. Lo riporta il canale saudita Asharq citato da The Times of Israel. La delegazione arriverà al Cairo oggi, prima di dirigersi a Sharm el-Sheikh per i colloqui di domani. Le discussioni inizieranno con la creazione delle condizioni affinché gli ostaggi vengano rilasciati entro pochi giorni, con l'aiuto della Croce Rossa, come già fatto in passato, secondo il rapporto. Al-Hayya, rimasto fuori da Gaza per tutta la durata della guerra, è stato recentemente preso di mira da un fallito attacco israeliano a Doha. È apparso in pubblico per la prima volta dall'attacco di ieri.
Media: "Una delegazione di Hamas al Cairo questo pomeriggio"
Una delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya arriverà nella capitale egiziana questo pomeriggio. A riferirne è la pubblicazione saudita Asharq al-Awsat, che cita una fonte a conoscenza dei colloqui, secondo la quale durante gli incontri al Cairo le comunicazioni avverranno per il tramite di mediatori egiziani e qatarini, che saranno ospitati nello stesso edificio della delegazione israeliana, dell'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente Steve Witkoff e di Jared Kushner, genero e consigliere di Trump. A riportarlo è 'Ha'aretz'.
Una fonte di Hamas aveva precedentemente confermato alla stessa pubblicazione che l'organizzazione è favorevole al raggiungimento di un accordo e che i prossimi negoziati mirano a discutere la preparazione delle condizioni sul terreno necessarie per il trasferimento degli ostaggi dalla Striscia di Gaza in Israele. Gli ostaggi, secondo una fonte a conoscenza dei negoziati ha affermato verranno rilasciati gradualmente nel corso di diversi giorni, secondo un accordo predeterminato basato sulle condizioni militari e di sicurezza sul terreno, conclude 'Ha'aretz'.
Netanyahu: "Hamas sarà disarmata". VIDEO
Almeno 10 morti a Gaza da questa mattina
Bombardamenti e attacchi di artiglieria sono continuati stanotte nella Striscia di Gaza nonostante gli imminenti negoziati per il cessate il fuoco, e hanno provocato almeno dieci morti. Cinque delle vittime sono state uccise dall'Idf nella citta' di Gaza mentre cercavano di tornare alle loro case, le altre cinque mentre tentavano di raggiungere il capoluogo da sud, hanno riferito fonti ospedaliere.
Flotilla, arrivati a Roma 18 italiani liberati in Israele
Il gruppo, come anticipato da Tajani, è stato espulso da Israele e ha lasciato il Paese su un charter atterrato a Istanbul con a bordo un altro centinaio di attivisti. "Gli altri 15 italiani non hanno firmato il foglio di via e dovranno attendere l'espulsione per via giudiziaria la prossima settimana", ha detto il ministro.
Flotilla, arrivati a Roma 18 italiani liberati in Israele
Vai al contenutoTajani: "La pace a Gaza è più vicina, pronti a ricostruire"
"Non abbiamo ancora raggiunto l'obiettivo, ma la pace a Gaza è più vicina. Confido nel lavoro di Turchia, Qatar ed Egitto per convincere definitivamente Hamas, e negli Usa per influire su Israele. Mancano poche ore all'anniversario di quel tragico 7 ottobre, questa guerra deve finire". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista al Corriere della Sera, sottolineando che "siamo pronti a partecipare a un processo politico post-guerra per la ricostruzione e riunificazione della Palestina, con la possibilità di schierare eventualmente nostri militari. I Carabinieri sono già in Cisgiordania, gli italiani sono ben visti e questo potrebbe essere utile". Sulle proteste a sostegno di Gaza e in particolare sui cartelloni con scritto "Tajani complice del genocidio", il ministro dice di essere "a posto" con la coscienza. "Quali sarebbero le colpe del governo?", si domanda. "Abbiamo detto sì alle sanzioni per i coloni e per alcuni ministri". Le piazze "sin dall'inizio ci hanno dipinti a testa in giù e si sono visti anche striscioni che inneggiavano al 7 ottobre. Sono cattivi maestri. Se qualcuno lo grida in Parlamento, poi lo fa anche la piazza. A me interessa che mi ringrazi il palestinese, più che il manifestante di sinistra". Per la pace "serve anche un linguaggio diverso da parte delle opposizioni. Si può incitare a sfasciare le vetrine per la rabbia popolare, come ha fatto in Aula Ricciardi innanzi a Conte? Si può scrivere 'fascista di m...' sulla statua di Wojtyla?" In merito alla Flotilla, "siamo intervenuti continuamente, con forza, perché i nostri connazionali non fossero trattati come terroristi e li stiamo facendo tornare tutti in Italia. Era una missione legittima, ma politica. Lo hanno detto loro. Noi abbiamo fatto il nostro dovere. Li abbiamo informati dei rischi in zona di guerra, abbiamo garantito l'assistenza dell'Unità di crisi. Non potevamo avvicinarci di più con la Marina e rischiare un conflitto militare con Israele".
Tajani sulla Flotilla: "Stiamo facendo tornare tutti in Italia, chiesti trattamenti migliori"
"Siamo intervenuti continuamente, con forza, perché i nostri connazionali non fossero trattati come terroristi e li stiamo facendo tornare tutti in Italia. Era una missione legittima, ma politica. Lo hanno detto loro. Noi abbiamo fatto il nostro dovere. Li abbiamo informati dei rischi in zona di guerra, abbiamo garantito l’assistenza dell’Unità di crisi. Non potevamo avvicinarci di più con la Marina e rischiare un conflitto militare con Israele". A dichiararlo, parlando della Global Sumud Flotttilla è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista al 'Corriere della Sera'. "Abbiamo chiesto di non violare i diritti delle persone, e stiamo chiedendo trattamenti migliori per chi è rimasto ancora in Israele", ha aggiunto.
Sulle prospettive di pace, Tajani sottolinea che "non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo, ma la pace a Gaza è più vicina. Confido nel lavoro di Turchia, Qatar ed Egitto per convincere definitivamente Hamas, e negli Usa per influire su Israele. Mancano poche ore all’anniversario di quel tragico 7 ottobre, questa guerra deve finire".
Berlino: "Per la pace a Gaza serve forte cooperazione internazionale"
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul si recherà oggi nella regione del Golfo per discutere del piano di pace per Gaza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo scrive l'agenzia tedesca Dpa. Il politico della Cdu discuterà prima della situazione con il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Il Qatar è considerato un mediatore chiave tra Israele e palestinesi negli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza. Wadephul ha invitato i partner dell'Ue e della regione del Golfo a compiere uno sforzo concertato per contribuire al successo del piano di pace per Gaza del presidente Trump. "Per attuare rapidamente il piano statunitense, è necessaria una decisa cooperazione internazionale", ha dichiarato prima di partire per Qatar e Kuwait. "I segnali degli ultimi giorni mi danno fiducia che il governo israeliano e Hamas siano pronti a intraprendere le azioni necessarie. Tuttavia, ciò richiede il continuo supporto di chiunque possa esercitare influenza". Per Wadephul il piano Trump offre "un'opportunità unica, anche perché è stato co-progettato e sostenuto da stati arabi e musulmani. Dopo due terribili anni di violenza e distruzione, questa grande opportunità deve ora essere colta". Wadephul, ricorda Dpa, deve partecipare a una riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue e del Consiglio di Cooperazione del Golfo nell'Emirato del Kuwait.
Riappare in tv il negoziatore capo di Hamas: obiettivo il raid di Doha
Quasi un mese dopo il tentativo di Israele di eliminarlo a Doha, è riapparso in pubblico Khalil Al Haya, capo dei negoziatori di Hamas. Il canale qatariota Al Araby ha diffuso un video in cui Al Haya parla della situazione a Gaza, senza però entrare direttamente nella questione del piano proposto dal presidente americano Donald Trump, che Hamas sarà chiamato a discutere al Cairo da domani. Il sangue versato "sarà un percorso verso la vittoria, verso Gerusalemme e l'umiliazione dell'occupazione", ha detto l'esponente del movimento nel filmato. "Chiediamo a Dio Onnipotente di concedere pazienza, conforto e tranquillità al nostro popolo, e di sconfiggere il nostro nemico e di volgere i suoi piani contro di lui, per volontà di Dio Onnipotente", ha aggiunto. Al Haya era tra i dirigenti di Hamas che Israele ha tentato di eliminare il 9 settembre con un raid mirato su una palazzina nella capitale del Qatar.
Global Flotilla, intervista all'ambasciatore d'Italia in Israele. VIDEO
La Siria elegge il primo parlamento post-Assad
La Siria eleggerà oggi i membri del suo primo parlamento post-Assad, in un processo criticato come antidemocratico, con un terzo dei membri nominato dal leader ad interim Ahmed al-Sharaa. La formazione dell'assemblea è destinata a consolidare il potere di Sharaa, le cui forze islamiste hanno guidato la coalizione che ha rovesciato il dittatore Bashar al-Assad a dicembre, dopo oltre 13 anni di guerra civile e cinquant'anni di governo della famiglia Assad. Secondo il comitato organizzatore, oltre 1.500 candidati, di cui solo il 14% donne, si candidano per l'assemblea, che avrà un mandato rinnovabile di 30 mesi. Sharaa nominerà 70 rappresentanti dei 210 membri dell'organismo. Gli altri due terzi saranno selezionati da commissioni locali nominate dalla commissione elettorale, a sua volta nominata da Sharaa. Tuttavia, la provincia di Sweida, a maggioranza drusa, nel sud della Siria, che ha subito spargimenti di sangue settari a luglio, e il nord-est del Paese, controllato dai curdi, sono per ora esclusi dal processo poiché sono fuori dal controllo di Damasco, e i loro 32 seggi rimarranno vacanti. Le nuove autorità hanno sciolto il parlamento siriano dopo aver preso il potere. In base a una costituzione provvisoria annunciata a marzo, il parlamento entrante eserciterà le funzioni legislative fino all'adozione di una costituzione permanente e alle nuove elezioni. Sharaa ha affermato che sarebbe impossibile organizzare elezioni dirette ora, sottolineando l'elevato numero di siriani privi di documenti dopo che milioni di persone sono fuggite all'estero o sono state sfollate all'interno del Paese durante la guerra civile. Circa 6.000 persone stanno partecipando al processo di selezione di oggi. I risultati preliminari dovrebbero essere resi noti al termine delle elezioni, mentre l'elenco definitivo dei nomi sarà annunciato lunedì.
Idf: "Via 900mila persone. Città di Gaza quasi svuotata"
La città di Gaza è ormai svuotata. Secondo le stime dell'Idf, 900mila persone su circa un milione che l'abitavano hanno lasciato il capoluogo della Striscia. Lo riporta il Times of Israel. Ai civili è stato intimato il mese scorso di lasciare la città e dirigersi verso la zona umanitaria designata da Israele nel sud di Gaza.

©Ansa
Israele, si insedia capo dello Shin Bet. Netanyahu: "Compito enorme"
Lo Shin Bet ha ufficialmente un nuovo capo. David Zini assume oggi l'incarico di guidare il servizio di intelligence interna israeliano. A Bet è arrivato un messaggio di auguri del primo ministro Benjamin Netanyahu per "l'enorme missione che deve affrontare".
Netanyahu: "Hamas rilascerà tutti gli ostaggi". VIDEO
Invasione Gaza, Trump: "Appena Hamas conferma, sarà tregua". VIDEO
Lunedì in Egitto i negoziati su Gaza, Trump: “Fare in fretta”
Hamas accusa il governo israeliano di mentire sulla riduzione delle sue operazioni militari. "L'esercito di occupazione sionista continua a commettere i suoi orribili crimini e massacri contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza", si legge nella dichiarazione, secondo cui 70 persone ieri sono state uccise negli attacchi dell'Idf. Lunedì negoziati in Egitto con gli inviati Usa Witkoff e Kushner. Pressing di Trump: 'Hamas ora deve fare in fretta, non tollererò ritardi. Tregua immediata se accetta'. 'Siamo vicini al traguardo, spero che tutti i rapiti tornino a casa nei prossimi giorni, l'Idf rimarrà nella Striscia', dice Netanyahu.
Trump, 'quando Hamas confermerà, ci sarà subito tregua'
"Quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente, inizierà lo scambio di ostaggi e prigionieri e creeremo le condizioni per la fase successiva del ritiro, che ci avvicinerà alla fine di questa catastrofe di 3000 anni": lo annuncia Donald Trump su Truth.
Hamas, 'Israele non ha ridotto offensiva, oggi 70 morti'
Hamas ha rilasciato una dichiarazione sul suo canale Telegram accusando il governo israeliano di mentire sulla riduzione delle sue operazioni militari. "L'esercito di occupazione sionista continua a commettere i suoi orribili crimini e massacri contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza", si legge nella dichiarazione rilanciata da Sky News, secondo cui 70 persone sono state uccise negli attacchi dell'Idf da stamattina. Questo "smaschera le false affermazioni del governo del criminale di guerra Netanyahu riguardo alla riduzione delle operazioni militari contro civili indifesi", ha aggiunto.
Flotilla, arrivati a Roma 18 italiani liberati in Israele
Un gruppo di 18 italiani dei 26 totali rilasciati oggi dalle Autorità israeliane che facevano parte della Global Sumud Flotilla è arrivato verso le 23.30 all'aeroporto di Fiumicino con un volo della Turkish Airlines. Il gruppo si è dapprima imbarcato su un volo charter della Turkish Airlines partito alle 13.40, le 12.40 in Italia, dall'aeroporto di Eilat diretto a Istanbul e quindi, con l'assistenza di un team del Consolato Generale d'Italia in Turchia, trasferito su altri due voli per il rimpatrio, uno per Roma e l'altro per Milano. Altri 15 italiani, che non hanno invece firmato il foglio di rilascio volontario, dovranno attendere l'espulsione per via giudiziaria, che avverrà la prossima settimana.
Israele, intercettato un missile lanciato dallo Yemen
L'Idf ha reso noto di aver intercettato un missile lanciato verso Israele dallo Yemen, lo Stato dove operano i ribelli degli Houthi. Le sirene d'allarme, spiega l'esercito, sono risuonate in diverse aree del Paese.