Guerra Israele, Netanyahu: "Uccidere leader Hamas a Doha sarebbe fine del conflitto"

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"I capi terroristi di Hamas che vivono in Qatar non si preoccupano del popolo di Gaza. Hanno bloccato tutti i tentativi di cessate il fuoco per trascinare la guerra all'infinito. Sbarazzarsi di loro eliminerebbe il principale ostacolo al rilascio di tutti gli ostaggi e alla fine della guerra". Lo scrive il premier israeliano su X. Più di 40 persone sono morte negli attacchi aerei dell'Idf su Gaza, mentre Israele intensifica l'offensiva e sollecita i palestinesi a lasciare la città. Lo riferisce l'ospedale Shifa

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"I capi terroristi di Hamas che vivono in Qatar non si preoccupano del popolo di Gaza. Hanno bloccato tutti i tentativi di cessate il fuoco per trascinare la guerra all'infinito. Sbarazzarsi di loro eliminerebbe il principale ostacolo al rilascio di tutti i nostri ostaggi e alla fine della guerra". Lo scrive il premier israeliano Benyamin Netanyahu sul suo account X in inglese.

Oltre 40 persone, tra cui 12 minorenni, sono state uccise negli attacchi aerei dell'Idf sulla città di Gaza, mentre Israele intensifica la sua offensiva e sollecita i palestinesi a lasciare la città. Lo riferisce il personale medico dell'ospedale Shifa, il più grande della Striscia, aggiungendo che i raid compiuti nella notte hanno preso di mira zone residenziali, provocando numerose vittime. Intanto l'esercito israeliano ha dichiarato che più di 280.000 persone hanno lasciato Gaza City per spostarsi in altre parti del territorio nelle ultime settimane, da quando ha intensificato l'attacco al più grande centro urbano di Gaza

L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato intanto una nuova dichiarazione che ridà slancio alla soluzione dei due Stati, israeliano e palestinese, ma lo fa escludendo chiaramente Hamas. Il testo preparato da Francia e Arabia Saudita è stato approvato con 142 voti a favore, dieci contro e 12 astenuti. Tra i contrari Usa, Israele, Ungheria, Argentina, Paraguay, la Micronesia. L'Italia si è pronunciata a favore, come il resto dei paesi Ue. 

"L'esercito israeliano ha ucciso il bambino Mohammed Ramez Al-Sultan, giocatore dell'Al-Hilal Sports Club, insieme a 14 membri della sua famiglia in un attacco che ha preso di mira la loro abitazione venerdì" nella Striscia di Gaza. Lo riferisce sui social la Palestine Football Association.

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Israele, Ben Gvir avverte Europa: proverà terrorismo in prima persona

L'esponente di estrema ha condannato la decisione del Belgio di riconoscere uno Stato palestinese alle Nazioni Unite: "Invece di premiare il terrore, il mondo libero deve unirsi contro di esso".

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Global Sumud Flotilla, come seguire in tempo reale la missione

Le navi della missione Global Sumud Flotilla sono ripartite alla volta di Gaza. La missione umanitaria, che punta a consegnare aiuti alla popolazione palestinese rompendo il blocco israeliano sulla Striscia, è composta da decine di imbarcazioni con a bordo operatori e volontari provenienti da 44 Paesi, tra cui anche l'attivista Greta Thunberg.

Global Sumud Flotilla, come seguire in tempo reale la missione

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Chi sono gli attivisti a bordo delle barche della Sumud Flotilla

Cooperanti, giornalisti, medici, religiosi, insegnanti. Una buona fetta della società civile è rappresentata dalle oltre 800 persone provenienti da 44 paesi che su 70 barche tenteranno di forzare il blocco navale israeliano e portare aiuti, cibo e farmaci, alla popolazione di Gaza stremata dalla fame e decimata dalle bombe. Una operazione internazionale umanitaria non violenta che non ha precedenti nella storia.

Chi sono gli attivisti a bordo delle barche della Sumud Flotilla

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Rubio: se si vuole la pace "Hamas non può esistere"

Mentre e' in viaggio verso Gerusalemme, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha spiegato di cosa si occupera' una volta atterrato nello Stato ebraico. "Mi concentrero' sull'assicurare il ritorno degli ostaggi, trovando modi per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano i civili a Gaza e affrontando la minaccia posta da Hamas", ha scritto su X Rubio, aggiungendo che "se l'obiettivo e' la pace nella regione, Hamas non potra' continuare a esistere". 

Chef israeliani contro carestia a Gaza, polemica per campagna social

A posare per la catena di moda israeliana Comme Il Faut sono cuochi, proprietari di noti ristoranti e studiosi di cucina israeliani. Chiedono che il dramma della carestia imposta a Gaza dal governo Netanyahu finisca subito e lo fanno utilizzando la comunicazione digitale.

Chef israeliani contro carestia a Gaza, polemica per campagna social

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Attacco Israele a Doha, perché i leader di Hamas si trovano in Qatar

Il 9 settembre un raid dei caccia israeliani ha colpito una villetta nell'elegante quartiere Qatara di Doha, in Qatar. Obiettivo: annientare i vertici di Hamas riuniti nell’edificio. Le potenti esplosioni provocate da dieci bombe hanno causato grandi colonne di fumo. L’attacco a sorpresa, definito “storico” perché è la prima volta che l'Idf attacca il Qatar, ha avuto un esito ancora incerto. Sulla sorte dei “target” israeliani non c'è certezza, dopo una giornata di voci e smentite e l'ipotesi che le bombe abbiano fatto i maggiori danni sulla casa vicina a quella della riunione.

Attacco Israele a Doha, perché i leader di Hamas si trovano in Qatar

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Global Sumud Flotilla, cosa significa il termine 'sumud' in arabo

Un termine che identifica la parola può essere “resistenza”, sebbene nella nostra lingua sia di difficile traduzione. Altre parole che potrebbero spiegare il concetto possono essere “resilienza” o “solidarietà”. Per gli organizzatori dell’iniziativa sottolinea il concetto di resistenza nei confronti di Israele che controlla i confini della Striscia e limita in maniera massiccia gli ingressi di cibo e altri beni essenziali destinati alla popolazione palestinese.

Global Sumud Flotilla, cosa significa il termine 'sumud' in arabo

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Operatore umanitario: "A Gaza realtà peggio di quanto si dice"

"Sono rientrato da qualche settimana da Gaza e non potrò più tornare perché mi hanno rifiutato il visto e per entrare o uscire serve il permesso di Israele. Avete presente quello che vedete sui social o sui giornali su Gaza? Mi dispiace ma è una piccolissima parte: a Gaza la situazione è molto peggio di come viene raccontata. È troppo per qualsiasi persona. Per la violenza concentrata e la sofferenza che ne deriva". Lo afferma Gennaro Giudetti, operatore umanitario che si occupa di migrazioni e difesa dei diritti umani nelle zone di conflitto, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche, diretta da Grazia Iadarola, in corso a Cesenatico, durante la presentazione del numero 'Identità' della Rivista Arel. "Pensavo avessimo raggiunto il massimo delle atrocità prima con la Siria, poi con lo Yemen e infine con l'Ucraina. - continua Giudetti - E invece mi sbagliavo: Gaza è diversa perché la gente non può scappare. Prima del 7 ottobre la striscia era già il luogo con la più alta densità di popolazione. Adesso la popolazione vive in uno spazio fisico pari a un decimo della striscia. Li hanno tutti spinti sulla costa. Non può uscire nessuno, solo per le evacuazioni mediche, perché poi una volta uscito non puoi più richiedere di rientrare. E così molte famiglie si dividono. Allo stesso tempo, molti farmaci e molti altri beni non li fanno entrare perché sono classificati come 'dual use'. Mentre Gaza viene bombardata da tutti i lati". 

Flotilla, reporter cacciata. Attivisti: 'Non ha rispettato regole'

Francesca Del Vecchio sarebbe dovuta arrivare a Gaza insieme alla flotta italiana, scrivendone nella sua rubrica su "La Stampa". Denuncia il suo allontanamento, dopo essere stata bollata come "giornalista pericolosa". Il punto della discordia, dice, è l’aver rivelato il luogo di un corso di addestramento a cui erano presenti tutti i partecipanti. "Rispettiamo la stampa, ma avevamo chiesto di non parlare di queste informazioni. Ha rotto la fiducia", risponde la portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia.

Flotilla, reporter cacciata. Attivisti: 'Non ha rispettato regole'

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Forum Ostaggi, Netanyahu "ostacolo" per fine guerra

Il Forum Ostaggi, che si batte per il rilascio dei rapiti ancora a Gaza, ha dichiarato che il primo ministro Benjamin Netanyahu e' un ostacolo alla fine della guerra e alla liberazione dei prigionieri. "L'operazione mirata in Qatar ha dimostrato al di la' di ogni dubbio che c'e' un ostacolo al ritorno degli ostaggi e alla fine della guerra: il primo ministro Netanyahu. Ogni volta che si avvicina un accordo, Netanyahu lo sabota", ha dichiarato il Forum. 

Idf, sigilli a case terroristi dell'attentato di Gerusalemme

Le truppe dell'Idf hanno sigillato le case in Cisgiordania dei due terroristi palestinesi che hanno effettuato l'attentato a Gerusalemme la scorsa settimana. Lo riferisce il Times of Israel, aggiungendo che le abitazioni dei due uomini armati sono gia' state ispezionate per una potenziale demolizione, il cui processo generalmente dura diversi mesi.

Global Sumud Flotilla, partite da Augusta le barche per Gaza

In mare si ricongiungeranno con le 10 barche che si trovano da giorni nel porto di Biserta in Tunisia e con le sei barche provenienti dalla Grecia per un totale di circa 600 persone.

Global Sumud Flotilla, partite da Augusta le barche per Gaza

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Rubio: "Raid a Doha non cambia rapporti Usa-Israele"

Gli Stati Uniti "non sono contenti" del raid israeliano di martedì contro Hamas in Qatar, ma l'attacco non cambierà lo status di alleato di Washington con Israele. Lo ha puntualizzato il segretario di Stato americano Marco Rubio in partenza per Tel Aviv e dopo avere incontrato ieri a New York, insieme al presidente Donald Trump, il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani. "Ovviamente, non ne siamo stati contenti, il presidente non ne è stato contento", ha detto, salvo precisare che questo "non cambierà la natura del nostro rapporto con gli israeliani, ma dovremo parlarne, soprattutto per capire quale impatto avrà” sugli sforzi diplomatici per portare una tregua a Gaza.

Media: "L'Idf ha attaccato il ministero dell'Interno di Gaza"

Il canale qatariota Al-Arabi ha riferito che l'Idf ha attacco l'edificio del Ministero dell'Interno a Gaza City. 

Netanyahu: "Uccidere leader di Hamas a Doha sarebbe fine della guerra"

"I capi terroristi di Hamas che vivono in Qatar non si preoccupano del popolo di Gaza. Hanno bloccato tutti i tentativi di cessate il fuoco per trascinare la guerra all'infinito. Sbarazzarsi di loro eliminerebbe il principale ostacolo al rilascio di tutti i nostri ostaggi e alla fine della guerra". Lo scrive il premier israeliano Benyamin Netanyahu sul suo account X in inglese. 

Katz: "L'uragano continua a colpire Gaza"

Il ministro della Difesa Yisrael Katz ha affermato che "l'uragano continua a colpire Gaza". Su X, con un'espressione già utilizzata gli scorsi giorni, Katz ha descritto le ultime azioni dell'Idf e gli obiettivi colpiti: "La torre del terrore Burj al-Nur è stata rovesciata e i residenti di Gaza sono costretti a evacuare e dirigersi a sud. Continuiamo a contrastare le infrastrutture di osservazione e di terrore e a spianare la strada alle forze di manovra, fino a quando Hamas non sarà sconfitto e tutti gli ostaggi saranno rilasciati". 

Katz

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Manifestanti in marcia a Tel Aviv per liberazione degli ostaggi

Come accade ogni sabato da mesi, le famiglie degli ostaggi ancora a Gaza, stanno marciando insieme a centinaia di manifestanti, dalla stazione ferroviaria centrale di Savidor a Tel Aviv verso la piazza dei rapiti, per chiedere al governo un accordo per il loro ritorno a casa. 

Dai parenti degli ostaggi critiche a Netanyahu per raid di Doha: "Il grande fallimento del premier"

Critiche dei parenti degli ostaggi ancora detenuti a Gaza al Premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Abbiamo assistito questa settimana al grande fallimento del Premier quando ha scommesso con la vita degli ostaggi e cercato di eliminare i negoziatori di Hamas mentre erano in corso i negoziati su un accordo per il rilascio dei nostri figli", ha affermato Einav Zangauker, madre di Matan, ancora nelle mani di Hamas, di fronte alla sede dell'Idf. 

"Il Presidente Trump ieri ha detto che ogni volta che c'è un progresso nei negoziati Netanyahu bombarda qualcuno. Ma non sono i leader di Hamas che ha cercato di bombardare, era la nostra possibilità di avere i nostri cari a casa. La nostra speranza, come cittadini, di una vita normale, di vivere vite normali, il futuro del Paese", ha aggiunto, citando le dichiarazioni di una fonte anonima dell'Amministrazione Usa. 

"Un pazzo insieme a un altro manipolo di lunatici ha chiamato il governo, deciso di fare il possibile in loro potere per porre fine alla vita di mio figlio Eitan. Vi chiedo, se i vostri figli stessero marcendo in un qualche tunnel da 700 giorni cosa fareste?", ha affermato Itzik Horn, padre di Eitan. 

Conte: "Non è genocidio parziale, Ue sospenda accordi con Israele"

"Von der Leyen ha detto che forse ci sarà una sospensione parziale" dell'accordo tra Ue e Israele. "Io obietto: perché è un genocidio parziale?". Lo ha detto il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte intervenendo dal palco della festa dell'Avanti a Bologna.  

"Di fronte al genocidio in atto va riconosciuto lo stato di Palestina perché sarebbe un gesto politico e simbolico di grande valore. Dobbiamo dire al  Paese che se ci verrà data la fiducia per questo progetto che stiamo costruendo insieme, passo dopo passo, non sentiremo più che l'Italia sta tradendo una nobile tradizione di coraggio e impegno", ha concluso. 

Qatar, lunedì summit a Doha contro il "terrorismo di stato israeliano"

Il summit di lunedì a Doha con i leader arabi e musulmani servirà a denunciare "il terrorismo di stato israeliano" e a mostrare la solidarietà al piccolo stato del Golfo, dopo il raid di martedì scorso contro la leadership di Hamas. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri qatariota, Majed al-Ansari, secondo cui la riunione di lunedì esaminerà "una bozza di risoluzione sull'attacco israeliano contro lo Stato del Qatar", che sarà preparata domani all'incontro a livello ministeriale. Il summit convocato da Doha "riflette l'ampia solidarietà araba e islamica con il Qatar davanti alla codarda aggressione israeliana e a respingere in modo categorico il terrorismo di stato israeliano", ha aggiunto il portavoce. 

Tra i leader attesi a Doha il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, il premier iracheno Mohammed Shia al-Sudani e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il raid di martedì è stato al centro della cena di ieri sera a New York tra il presidente americano Donald Trump - fortemente critico con Benjamin Netanyahu per l'attacco del 9 - e il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani.

L'Idf stima che 280 mila residenti abbiano lasciato Gaza City

Secondo le stime dell'Idf, decine di migliaia di palestinesi hanno evacuato Gaza City, portando il numero totale di chi ha lasciato la zona nelle ultime settimane a circa 280.000. 

Fonti palestinesi: "32 morti, tra cui 12 minori, in attacchi Idf a Gaza City"

Almeno 32 persone, tra cui 12 minorenni, sono stati uccisi negli attacchi aerei dell'Idf sulla città di Gaza, mentre Israele intensifica la sua offensiva e sollecita i palestinesi a lasciare la città. Lo riferisce il personale medico dell'ospedale Shifa, il più grande della Striscia, aggiungendo che i raid compiuti nella notte hanno preso di mira zone residenziali, provocando numerose vittime. Tra queste, è stata sterminata una famiglia di 10 persone nel quartiere Sheikh Radwan, tra cui una madre e i suoi tre figli.

Flotilla, 45 barche partecipano alla missione umanitaria

"Ci sentiamo sollevati ed anche liberati". Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flottila per l'Italia, ha appena lasciato il porticciolo di Augusta, nel Siracusano, a bordo di una barca a vela. Prende parte alla missione umanitaria in soccorso alle popolazioni di Gaza e dopo tanti rinvii della partenza e tanta tensione accumulata per gli attentati subiti dalle barche a Tunisi finalmente può dirigersi verso Gaza. Il ricongiungimento con le altre barche dalla Tunisia dovrebbe avvenire tra 2-3 giorni. In totale la missione è composta da 45 barche: 18 dalla Sicilia, 21 da Tunisi e 6 dalla Grecia per un totale di 600 persone.

Domani Rubio in Israele per discutere offensiva su Gaza

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio atterrerà domani a Tel Aviv dove discuterà dell'offensiva bellica a Gaza ed esprimerà il suo rifiuto al riconoscimento di uno Stato palestinese che diversi Paesi annunceranno a settembre, secondo quanto dichiarato dal suo ufficio. Lunedì, il diplomatico statunitense incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, con il quale rilascerà dichiarazioni congiunte alla stampa da Gerusalemme. Inoltre, secondo l'ONG israeliana Peace Now, che monitora l'espansione degli insediamenti illegali, Rubio partecipera' all'inaugurazione di un tunnel turistico in un insediamento israeliano nel quartiere palestinese di Silwan, situato nella Gerusalemme Est occupata, durante la sua visita. Il tunnel, lungo 600 metri, inizia all'estremità meridionale di Wadi Hilweh a Silwan, corre sotto le case palestinesi, passa sotto le mura della Città Vecchia e termina accanto alle fondamenta del Muro Occidentale e a pochi metri dalla Moschea di Al-Aqsa, nella zona occupata di Gerusalemme.Secondo una dichiarazione di Peace Now, la presenza di Rubio in questo tunnel equivale a "un riconoscimento da parte degli Stati Uniti della sovranità israeliana sull'area più sensibile del Bacino Sacro di Gerusalemme". Rubio si recherà poi in Gran Bretagna per accompagnare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella sua visita di Stato, per poi tornare a Washington giovedì prossimo. 

Barche per Gaza partite anche dalla Tunisia

E' partita dal porto di Biserta, in Tunisia, la prima barca della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria in soccorso alle popolazioni di Gaza. Batte bandiera spagnola con un comandante tunisino. Ad una ad una la ventina di imbarcazioni che compongono il gruppo che salpa dalla Tunisia, comprese quelle provenienti dalla Spagna, molleranno gli ormeggi per dirigersi verso Gaza. In mare si ricongiungeranno con le 18 barche partite nel pomeriggio da Augusta e con le sei barche provenienti dalla Grecia. 

Israele colpisce ancora lo Yemen, la lunga guerra di Netanyahu

Netanyahu colpisce ancora il paese egli Houthi. L’attacco arriva dopo giorni di bombardamenti intensi da parte delle forze israeliane sia nella Striscia che su Libano, Siria e Qatar, dove si svolgono i negoziati con i vertici di Hamas.

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Emiro del Qatar: "Orban in visita a Doha dopo l'attacco di Israele"

L'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, ha annunciato di aver ricevuto nelle ultime 24 ore numerosi leader internazionali arrivati a Doha in segno di solidarietà dopo l'attacco dell'Idf alla leadership di Hamas nella capitale martedì scorso: tra gli altri ha incontrato il premier ungherese Victor Orban, amico di Benyamin Netanyahu e oppositore di qualsiasi iniziativa dell'Ue contro Israele. "Apprezziamo la visita di Orban e il sostegno dell'Ungheria alla sovranità del nostro Paese dopo l'attacco vile da parte di Israele", ha scritto l'Emiro sul suo account X, postando una foto insieme con il primo ministro di Budapest. 

Qatar, vertice a Doha per condannare terrorismo dello Stato di Israele

Il Qatar ospiterà lunedì un vertice dei Paesi arabi e musulmani per esprimere la loro "condanna" del "vile attacco" israeliano che ha preso di mira i funzionari di Hamas nella capitale del Qatar nonché "il categorico rifiuto da parte di questi Paesi del terrorismo di Stato praticato da Israele". Il vertice di emergenza esaminerà "una bozza di risoluzione sull'attacco israeliano allo Stato del Qatar, che sarà scritta durante la riunione preparatoria dei ministri degli Esteri dei Paesi arabi e islamici che si terrà domenica", ha precisato il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari. Il vertice riflette "l'ampia solidarietà araba e islamica con lo Stato del Qatar di fronte alla codarda aggressione di Israele", ha aggiunto in una dichiarazione all'agenzia di stampa nazionale Qna. L'Iran ha confermato la partecipazione del suo presidente Massud Pezeshkian e l'Iraq quella del suo primo ministro Mohammed Shia al-Sudani. La presidenza turca, da parte sua, ha riferito di una visita di Recep Tayyip Erdogan a Doha lunedì, senza fornire ulteriori dettagli. 

"Ucciso in raid dell'Idf giovane calciatore dell'Al-Hilal a Gaza"

"L'esercito israeliano ha ucciso il bambino Mohammed Ramez Al-Sultan, giocatore dell'Al-Hilal Sports Club, insieme a 14 membri della sua famiglia in un attacco che ha preso di mira la loro abitazione venerdì" nella Striscia di Gaza. Lo riferisce sui social la Palestine Football Association. 

Lapid: "La proposta dell'Egitto su forza araba minaccia gli accordi di pace"

Le notizie "sulla proposta dell'Egitto di istituire una forza araba congiunta per contrastare gli attacchi israeliani rappresenta un duro colpo per gli accordi di pace, che sono arrivati subito dopo il duro colpo inferto agli Accordi di Abramo, a loro volta giunti subito dopo che la stragrande maggioranza dei paesi alleati di Israele aveva votato a favore della creazione di uno Stato palestinese". Lo scrive sui social il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid. "Questo governo ha distrutto la nostra reputazione internazionale. Una combinazione letale di irresponsabilità, dilettantismo e arroganza ci sta lacerando nel mondo. Devono essere sostituiti prima che sia troppo tardi", aggiunge Lapid. 

Media: "L'Egitto lavora alla creazione di forza araba in stile Nato"

Il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi sta cercando di conquistare il sostegno dei Paesi arabi per il lancio di una forza congiunta in stile NATO, in grado di proteggere qualsiasi paese arabo sotto attacco. La proposta è già stata messa sul tavolo durante i contatti diplomatici in corso in preparazione del vertice arabo-islamico previsto per domani a Doha. Lo riporta il quotidiano libanese Al-Akhbar, citando un funzionario anonimo del Cairo. La proposta e' stata avanzata per la prima volta circa nove anni fa, ma non ha mai avuto seguito, aggiunge il giornale libanese in lingua araba, ed è probabile che il recente attacco israeliano ai leader di Hamas in Qatar abbia dato nuovo impulso all'iniziativa. L'Egitto propone di includere circa 20.000 militari nella forza e sta lavorando allo sviluppo del meccanismo con cui tale forza verrebbe attivata, "consentendone l'uso quando necessario e formandola in modo coerente con le popolazioni dei paesi arabi e le loro forze armate, tenendo conto degli equilibri regionali e politici nella formazione, sia in termini di inclusione di personale militare da paesi come Marocco e Algeria, sia di condivisione di posizioni di comando". Le consultazioni proseguono in particolare con l'Arabia Saudita, che sarebbe "il secondo contingente più numeroso della forza, se venisse formata". Tuttavia, i diplomatici coinvolti nella stesura del quadro di questa forza condividono la convinzione che "bisogna evitare che la sua formazione si trasformi in una dichiarazione di guerra araba contro Israele, che alcuni paesi potrebbero usare come pretesto per impegnarsi in uno scontro militare diretto con Tel Aviv", ha detto la fonte.

Yemen, raid israeliani a Sanaa: decine di morti e feriti

Raid aerei israeliani hanno colpito Sanaa e la provincia di al-Jawf, causando almeno 46 morti e 165 feriti. Le esplosioni hanno ridotto case in macerie e seminato terrore tra i residenti. Gli attacchi fanno parte dello scontro tra Israele e gli Houthi, sostenuti dall’Iran, che si inserisce nel contesto del conflitto in Gaza.

Yemen, raid israeliani a Sanaa: decine di morti e feriti | Video Sky - Sky TG24

Yemen, raid israeliani a Sanaa: decine di morti e feriti | Video Sky - Sky TG24

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Erdogan, Pezeshkian e al-Sudani andranno al "vertice di emergenza" in Qatar

Anche il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani parteciperanno al "vertice di emergenza" arabo-islamico in Qatar dopo l'attacco israeliano a Doha. Lo riporta l'Afp, sottolineando come il presidente turco Recep Tayyip Erdogan abbia confermato la sua visita a Doha lunedì, senza però fornire ulteriori dettagli.

In Libano raccolta di armi in campi profughi palestinesi

Il Libano ha avviato la quarta fase del suo piano per la raccolta di armi dai campi profughi palestinesi, secondo quanto riportato dai media locali citati da Anadolu. L'esercito ha iniziato a ricevere armi dal campo di Beddawi, nel Libano settentrionale, e dal campo di Ain al-Hilweh, vicino alla città meridionale di Sidone, secondo quanto riportato dal quotidiano An-Nahar. Durante l'operazione, le misure di sicurezza sono state rafforzate intorno ai campi. L'iniziativa segue le fasi precedenti, durante le quali l'esercito ha raccolto armi da diversi campi: Burj al-Barajneh, nella periferia meridionale di Beirut, il 21 agosto; Rashidieh, Al-Buss e Burj al-Shamali, vicino a Tiro, il 28 agosto; e Burj al-Barajneh, Mar Elias e Shatila, il 29 agosto.    Il mese scorso, il governo libanese ha deciso di limitare la consegna di tutte le armi, comprese quelle detenute da Hezbollah, allo Stato. L'esercito è stato incaricato di elaborare un piano per raggiungere questo obiettivo entro la fine di agosto e di attuarlo entro la fine del 2025. Tuttavia, il Segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha affermato che il gruppo non avrebbe rinunciato alle armi a meno che Israele non si fosse ritirato dal territorio libanese occupato, avesse cessato l'aggressione, rilasciato i prigionieri e avviato la ricostruzione.

Sumud Flottila, partite da Augusta le barche per Gaza

È partita da pochi minuti da un porticciolo di Augusta, nel Siracusano, la prima barca a vela della Global Sumud Flottila, la missione umanitaria in soccorso alle popolazioni di Gaza. Ad una ad una le 18 barche, che compongono il gruppo che salpa dalla Sicilia, stanno mollando gli ormeggi per dirigersi verso Gaza. In mare si ricongiungeranno con le 10 barche che si trovano da giorni nel porto di Biserta in Tunisia e con le sei barche provenienti dalla Grecia. 

Idf: avviso di evacuazione urgente a Gaza city

Un avviso urgente di evacuazione per i residenti di Gaza city è stato appena pubblicato sui social dal portavoce dell'Idf, in particolare per l'area della torre Burj Al-Nur segnata e delle tende vicine in via Safed. "L'Idf colpirà presto la struttura a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas all'interno o nei pressi dell'edificio - scrive l'esercito israeliano in arabo -. Per la vostra sicurezza, vi esortiamo a evacuare immediatamente l'area in direzione sud verso la zona umanitaria di Al-Mawasi, Khan Younis". 

Tv: "Hamas, al-Hayya ferito nel raid dell'Idf a Doha"

La tv pubblica israeliana Kan riferisce che ieri sera Hamas ha informato un gruppo ristretto di comandanti sull'esito dell'attacco israeliano a Doha. Una fonte palestinese vicina all'organizzazione ha dichiarato: "Abbiamo ricevuto indicazioni da Hamas che Khalil al-Hayya è rimasto ferito nell'attacco israeliano". E ha aggiunto che insieme ad al-Hayya, almeno altri due alti funzionari sono rimasti feriti. Tuttavia, ha chiarito: "Nessun membro della leadership è stato ucciso nell'attacco". La fonte ha anche affermato che la natura della ferita di al-Hayya e la sua gravità non sono state comunicate.

Idf: oltre 250mila persone hanno lasciato Gaza City

L'esercito israeliano ha dichiarato che più di 250.000 persone hanno lasciato Gaza City per spostarsi in altre parti del territorio nelle ultime settimane, da quando ha intensificato l'attacco al più grande centro urbano di Gaza. "Secondo le stime dell'IDF, più di un quarto di milione di residenti di Gaza City si sono trasferiti fuori città per la propria sicurezza", ha dichiarato il portavoce in lingua araba dell'esercito, il colonnello Avichay Adraee, su X.

Media, ex capo Idf: "In questa guerra ci siamo tolti i guanti"

Un ex comandante dell'esercito israeliano, Herzi Halevi, ha confermato che più di 200mila palestinesi sono stati uccisi o feriti nella guerra a Gaza e che "nemmeno una volta" nel corso del conflitto le operazioni militari sono state inibite da pareri legali.  Lo riporta il Guardian citando media israeliani. Halevi si è dimesso dall'incarico di capo di stato maggiore a marzo, dopo aver guidato le Forze di difesa israeliane per i primi 17 mesi della guerra, che ora si avvicina al suo secondo anniversario.    Halevi ha dichiarato, in una assemblea con i residenti del moshav (cooperativa agricola) di Ein HaBesor registrata da Ynet, che oltre il 10% dei 2,2 milioni di abitanti di Gaza è stato ucciso o ferito: "più di 200mila persone". Questa stima è significativa in quanto vicina alle cifre attuali fornite dal Ministero della Salute di Gaza, che i funzionari israeliani hanno spesso liquidato come propaganda di Hamas, sebbene le cifre del Ministero siano ritenute affidabili dalle agenzie umanitarie internazionali. "Questa non è una guerra gentile. Abbiamo tolto i guanti fin dal primo minuto. Purtroppo non prima", ha detto Halevi, suggerendo che Israele avrebbe dovuto adottare una linea più dura a Gaza prima dell'attacco del 7 ottobre. Il bilancio ufficiale attuale è di 64.718 palestinesi uccisi a Gaza e 163.859 feriti, dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023. Si teme che molte altre migliaia di persone siano morte, con i loro corpi sepolti tra le macerie. Almeno 40 persone sono state uccise venerdì negli attacchi israeliani, principalmente intorno a Gaza City.  Le statistiche del ministero di Gaza non fanno distinzione tra civili e combattenti, ma i dati trapelati dall'intelligence militare israeliana sulle vittime fino a maggio di quest'anno suggerivano che oltre l'80% dei morti erano civili.

Media: almeno 11 uccisi dall'alba di oggi a Gaza

È di almeno 11 morti il bilancio degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi. Lo riferisce al Jazeera.

Tajani: "Armi a Israele? Balle,da 7 ottobre stop commerci"

Dalla strage del 7 ottobre compiuta da Hamas "non abbiamo più venduto armi a Israele". Il ministro degli Esteri Antonio Tajani lo ribadisce in una lunga intervista al Corriere della Sera. A chi accusa il governo di non averfermato il commercio di armi con Tel-Aviv, "queste sono balle" - risponde Tajani - "dal 7 ottobre 2023 non abbiamo più venduto armi a Israele. Qui si confondono armi con componenti meccaniche o chimiche. Il governo Conte ha venduto a Israele più armi di quanto non abbia fatto questo governo". In merito al pacchetto di sanzioni che l'Ue intende presentare verso i ministri israeliani più estremisti, "siamo disposti a discuterne, vediamo che proposta ci verra' fatta", ha detto Tajani.

Idf: intercettato missile Houthi diretto a Tel Aviv

Le Forze di Difesa Israeliane hanno intercettato con successo un missile lanciato dagli Houthi su Tel Aviv. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni. È quanto riferisce The Times of Israel sul suo sito. L'Idf ha reso notoche le difese aeree hanno abbattuto con successo il missile balistico lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen, che ha fatto scattare le sirene a Tel Aviv e in altre comunità del centro di Israele.

Wsj: in raid Doha missile balistico lanciato da Mar Rosso

Israele ha usato un missile balistico lanciato da aerei in volo sul Mar Rosso per tentare di assassinare la dirigenza di Hamas a Doha martedì scorso. Lo ha riferito il Wall Street Journal, precisando che il raid è stato ideato in questo modo per evitare che i caccia israeliani entrassero nello spazio aereo saudita e per essere eseguito rapidamente in modo che l'amministrazione Trump avesse meno tempo per opporsi.

Onu: a Gaza 10 mila bambini con malnutrizione acuta

Nel ribadire l'emergenza umanitaria che riguarda i palestinesi a Gaza, l'Onu ha rilanciato oggi l'allarme Unicef sulle condizioni dei bambini. "Solo negli ultimi due mesi - ha detto il portavoce Onu - a più di 10 mila bambini nella citta' di Gaza è stata diagnosticata una malnutrizione acuta. L'Unicef ha avvertito che, se privati del trattamento, esiste un alto rischio che alcuni dei 2.400 bambini attualmente in cura per grave malnutrizione acuta nella zona possano morire". 

Wp: "Mossad ha rifiutato esecuzione piano contro Hamas a Doha"

Quando martedì Israele ha annunciato di aver lanciato un attacco contro i vertici di Hamas in Qatar, un'agenzia di sicurezza era  visibilmente assente dalle dichiarazioni ufficiali: il Mossad. Ciò perché l'agenzia di intelligence di Israele aveva rifiutato di eseguire un piano elaborato nelle settimane precedenti per utilizzare agenti sul campo per assassinare i leader di Hamas, secondo il Washington Post, che cita due fonti israeliane a conoscenza della questione. Il Mossad aveva diverse riserve, dal timore di compromettere i rapporti con i qatarioti alla tempistica del blitz. 

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