Guerra Ucraina, Kiev ammette: truppe russe nella regione di Dnipropetrovsk

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Kiev ammette, per la prima volta, che le truppe russe sono penetrate nella regione strategica. "Sì, sono entrati e i combattimenti sono in corso", ha detto il portavoce delle forze di Dnipro, Viktor Tregubov, pur smentendo la cattura di alcuni villaggi annunciata nelle ultime settimane da Mosca. Trump:"Non spendiamo più per Kiev, noi trattiamo con la Nato e non con l'Ucraina"

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Kiev ammette, per la prima volta, che le truppe russe sono penetrate nella regione strategica di Dnipropetrovsk. "Sì, sono entrati e i combattimenti sono in corso", ha detto il portavoce delle forze di Dnipro, Viktor Tregubov, pur smentendo la cattura di alcuni villaggi annunciata nelle ultime settimane da Mosca.

"Non spendiamo più alcun soldo per l'Ucraina, noi trattiamo con la Nato e non con l'Ucraina", ha detto ieri Donald Trump, aggiungendo che non sono state discusse garanzie di sicurezza specifiche per Kiev ma che gli Usa saranno in campo per questo. "Putin e Zelensky dovrebbero incontrarsi", ha detto poi il presidente Usa rispondendo ai reporter nello studio Ovale, avvisando che "potrebbero esserci conseguenze" se non lo fanno.

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Guerra in Ucraina, possibile incontro Putin-Zelensky entro agosto. Cosa si sa

Il bilaterale tra il presidente russo e l’omologo ucraino potrebbe avvicinare i due Paesi alla pace dopo più di tre anni di conflitto. Donald Trump ha detto di aver iniziato a organizzare il vertice, in un luogo da definire, seguito poi da un trilaterale alla sua presenza. Il summit potrebbe avvenire nelle prossime due settimane. Tra le ipotesi per la location Ginevra o l’Ungheria

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Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi

In attesa di nuovi appuntamenti che potrebbero definire le sorti del conflitto tra Russia e Ucraina, si discute sulle possibili garanzie da consegnare a Kiev per evitare un nuovo attacco di Mosca. Dall’esercito ucraino al possibile invio di soldati europei, ecco cosa sapere

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Garanzie di sicurezza all’Ucraina, ecco che cosa prevede il "Piano Meloni"

I leader europei stanno discutendo di una garanzia di sicurezza per l'Ucraina, promossa dalla premier Giorgia Meloni, che impegnerebbe gli alleati di Kiev a decidere - entro un limite di tempo ancora da definire - se fornire supporto militare al Paese in caso di un nuovo attacco da parte della Russia. A scriverlo è Bloomberg, sottolineando che la proposta equivale a una clausola di difesa collettiva simile a quella della Nato, ma che non prevede l'effettiva adesione di Kiev all'alleanza. Ed è tra una serie di opzioni che si stanno delineando mentre i leader europei sfruttano lo slancio dopo che Donald Trump ha accettato di sostenere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina.

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Wsj: colloqui segreti tra Exxon e Rosneft per possibile ritorno in Russia

"Colloqui segreti" si sarebbero svolti tra il colosso petrolifero statunitense Exxon il gruppo russo Rosneft per un eventuale ritorno in Russia. A rivelarlo è il 'Wall Street Journal' ricordando che dopo l'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Alaska e il presidente Vladimir Putin i due paesi avrebbero potuto intensificare la loro collaborazione commerciale. "Ciò che i due leader non hanno detto" scrive il quotidiano economico Usa è che "a porte chiuse, le più grandi compagnie energetiche dei loro paesi avevano già abbozzato una road map per tornare a fare affari, sfruttando i giacimenti di petrolio e gas al largo della costa dell'estremo oriente russo. Colloqui segreti con la più grande compagnia energetica statale russa si sono svolti quest'anno e un alto dirigente della ExxonMobil ha discusso di un ritorno al progetto Sakhalin se i due governi avessero concordato un processo di pace in Ucraina, hanno riferito persone a conoscenza delle discussioni". La questione è talmente delicata, scrive il 'Wsj', "che solo poche persone all'interno di Exxon erano a conoscenza dei colloqui. Uno dei massimi dirigenti della grande compagnia petrolifera statunitense, il vicepresidente senior Neil Chapman, ha guidato i colloqui per conto di Exxon". La ripresa degli affari in Russia, osserva il quotidiano, "segnerebbe un drammatico riavvicinamento dopo la disordinata rottura di Exxon con Mosca quando Putin ha attaccato l'Ucraina nel 2022". E le discussioni tra Exxon e Rosneft "sul riavvio della loro partnership si sono intensificate dopo l'insediamento di Trump a gennaio".

Chapman di Exxon, sottolinea il Wsj che cita fonti vicine al dossier, "ha incontrato il Ceo di Rosneft Igor Sechin nella capitale del Qatar, Doha". Sechin, ricorda il quotidiano, "è uno stretto alleato di Putin" ed "è sottoposto a sanzioni" da parte degli Stati Uniti, "il che significa che agli americani è per lo più vietato trattare con lui senza un via libera del Tesoro Usa. Sechin ama incontrare imprenditori stranieri e leader di governo in Qatar, il cui fondo sovrano ha una partecipazione in Rosneft. Il Qatar si è ritagliato un ruolo di mediatore neutrale nei conflitti globali".

Papa Leone XIV a Zelensky: "Prego Dio perché taccia il clamore delle armi"

"Con il cuore ferito dalla violenza che devasta la vostra terra, mi rivolgo a voi", "invocando Dio perché consoli quanti sono provati dalle conseguenze del conflitto", rafforzi "i feriti" e conceda "il riposo eterno ai defunti" scrive in Pontefice in una lettera al presidente ucraino per l'anniversario dell'indipendenza. Durante l'Angelus la solidarietà a tutti i popoli colpiti dalle guerre

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Trump: "Lavrov su illegittimità di Zelensky dice solo str***te"

"Non importa quello che dicono, tutti si atteggiano, sono solo stronzate". Così Donald Trump ha commentato le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov sulla illegittimità di Volodymyr Zelensky per condurre la trattativa di pace.

Luca Cecca, chi era il volontario italiano morto combattendo in Ucraina

Luca Cecca, 34enne romano, è morto combattendo al fianco dell’esercito ucraino nella regione del Donetsk. Era disperso dal dicembre 2024, dopo aver perso contatto con la sua unità durante uno scontro a fuoco. La notizia è stata diffusa dal Memorial International Volunteer for Ukraine

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Trump: "Solo io posso risolvere la guerra in Ucraina"

"Solo io posso risolvere il conflitto in Ucraina". Lo ha detto Donald Trump in una riunione del governo sottolineando di "avere un buon rapporto" con Vladimir Putin.

Trump: "Nemmeno Zelensky è totalmente innocente"

"Nemmeno Zelensky è totalmente innocente", ma "ora ci vado d'accordo". Lo ha detto Donald Trump parlando della guerra in Ucraina durante una riunione di governo. "Riuscirò a farcela", ha detto il presidente americano parlando della fine del conflitto.

Trump: "A Gaza e in Ucraina risolveremo qualcosa molto presto"

Al termine del consiglio di gabinetto, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ridimensionato la sua dichiarazione secondo la quale in due settimane sarebbe stata raggiunta una soluzione "conclusiva" alla guerra di Gaza. "Non direi 'conclusiva', va avanti forse da migliaia di anni", ha detto Trump, "posso dire che risolveremo qualcosa molto presto, sia a Gaza che in Ucraina".

Trump: "Ho una buona relazione con Putin"

Donald Trump ha dichiarato di "essere l'unico che può risolvere" il conflitto tra Russia e Ucraina. "Ho una buona relazione con il Presidente Putin - ha detto - molto, molto buona. E' una cosa positiva". "Penso - ha aggiunto - che io sono, probabilmente solo Steve Witkoff potrebbe dirvelo, io sono l'unico che può risolverlo".

Vertice Trump-Putin, il video integrale della conferenza stampa congiunta

Ecco cosa hanno riferito alla stampa i due leader al termine del vertice durato quasi 3 ore. Vladimir Putin ha auspicato che gli accordi raggiunti oggi apriranno la strada alla pace in Ucraina. Trump: "Fatti progressi"

Bbc: "Kiev ammette che i russi sono entrati nel Dnipropetrovsk"

Le forze ucraine hanno ammesso che l'esercito russo ha oltrepassato la zona industriale orientale di Dnipropetrovsk e sta cercando di stabilirvi un punto d'appoggio. "Si tratta del primo attacco di così vasta portata nella regione di Dnipropetrovsk", ha dichiarato alla BBC Viktor Trehubov, del Gruppo operativo-strategico di truppe di Dnipro, pur precisando che la loro avanzata è stata fermata. Per tutta l'estate la Russia ha affermato di essere entrata nella zona, mentre le sue forze cercano di spingersi più in profondità nel territorio ucraino dalla regione di Donetsk.   All'inizio di giugno, i funzionari russi hanno dichiarato che era iniziata un'offensiva a Dnipropetrovsk, sebbene gli ultimi rapporti ucraini suggeriscano che abbiano appena violato il confine regionale. Qualsiasi avanzata russa a Dnipropetrovsk rappresenterebbe un duro colpo per il morale ucraino, dopo che il tentativo diplomatico guidato dagli Stati Uniti di porre fine alla guerra sembra indebolirsi, nonostante l'incontro tra il presidente Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin in Alaska. Martedì, gli analisti del DeepState ha valutato che la Russia ha ormai occupato due villaggi appena all'interno della regione, Zaporizke e Novohryhorivka. Tuttavia, lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha negato che ciò sia vero. I militari "continuano a controllare" Zaporizke, ha affermato in una nota, e "sono in corso ostilità attive anche nell'area del villaggio di Novohryhorivka".

Vincitori e Vinti

Cosa ha detto al mondo il vertice di Anchorage

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Inviato Trump: "Speriamo pace Ucraina e Gaza entro fine anno"

"Speriamo di risolvere i conflitti in Ucraina e Gaza entro la fine dell'anno". Lo ha detto l'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, parlando di incontri su questi dossier in settimana.

Estonia: "Creare muro di droni a difesa del fianco est Nato"

"L'incidente odierno dimostra che la nostra idea di creare un muro di droni e i nostri progetti di difesa aerea sono urgentemente necessari e non possono attendere a lungo prima di essere implementati. La difesa dai droni non rappresenta più una questione riguardante il solo confine orientale, ma richiede una prospettiva molto più ampia". Lo ha affermato oggi il presidente estone, Alar Karis, commentando la notizia del drone ucraino deviato esploso in territorio estone.   Il presidente ha in particolare sottolineato che la difesa antidrone deve rappresentare una delle nuove aree in cui la Nato dovrà concentrarsi per implementare in maniera considerevole la sicurezza della popolazione civile. La creazione di un muro di droni a protezione del confine orientale della Nato era stata proposta nella tarda primavera del 2024 dagli esecutivi di Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. La sua realizzazione era stata tuttavia rallentata dalla decisione dell'Unione europea di non cofinanziare il progetto.

Mosca contro Abodi, su Russia e Israele "due pesi e due misure" (2)

"Una constatazione del genere non si potrebbe che accogliere con favore", prosegue l'ambasciata, "lo sport, così come la scienza e l'arte, è votato a unire le persone". "La missione principale dello sport, in particolare dei Giochi Olimpici, è mirata a far sì che, a prescindere da qualsivoglia contraddizione, i rappresentanti dei diversi Paesi possano riunirsi per creare presupposti e condizioni per lo sviluppo armonioso dell'umanità, contribuendo, attraverso lo sport, a edificare una società pacifica, attenta alla salvaguardia della dignità umana", continua la nota. "Purtroppo", denuncia Mosca, "il ministro italiano, come recita un fraseologismo russo, 'ha iniziato alla grande, finendo miseramente'. Abodi ha contraddetto se stesso, aggiungendo che l'esclusione della Russia dalle competizioni sportive internazionali, al contrario, è giustificata, in quanto le azioni della Russia hanno carattere ben più 'cruento'. E' un esempio emblematico dei "due pesi, due misure" dei rappresentanti dell'establishment occidentale!". L'ambasciata russa sostiene che "sarebbe interessante sapere quale criterio venga applicato in Italia per determinare quanto sia 'cruento' uno o l'altro conflitto". "Purtroppo", si legge nel lungo comunicato, "il numero dei conflitti continua a crescere. Secondo i dati dell'Istituto di Ricerca sulla Pace di Oslo, nel 2024, in 36 Paesi, si sono verificati 61 conflitti: più che in qualsiasi altro anno successivo alla fine della Seconda guerra mondiale. Vorremmo chiedere, inoltre, come in Italia vengano valutati i dati ufficiali secondo cui, da quando il regime di Kiev ha iniziato la cosiddetta 'Operazione antiterroristica' - in realtà, una guerra contro la propria popolazione russofona del Donbass - dal 2014 al 2022, a causa delle sue azioni, sono morti 14.000 civili ucraini e oltre 500 bambini sono stati uccisi o mutilati". "Nessuno in Occidente", è la condanna di Mosca, "ha mosso un dito per costringere il regime di Kiev a porre fine a questo spargimento di sangue. Per non parlare di un'esclusione degli atleti ucraini dalle competizioni sportive internazionali". "Al contrario, si e' improvvisamente iniziato a esercitare la massima pressione sulla Russia, la quale, invece, si è schierata in difesa della popolazione civile del Donbass per porre fine al massacro e alla guerra", prosegue la nota. Nell'ospitare i XXV Giochi Olimpici Invernali, "sarebbe molto auspicabile che le autorità italiane seguissero con chiarezza i principi fondamentali del Movimento Olimpico e si astenessero dal formulare, per bocca dei propri funzionari sportivi, cui è delegata la preparazione delle Olimpiadi, dichiarazioni che alterano il senso e il significato del compito loro affidato", conclude il comunicato.

Mosca contro Abodi, su Russia e Israele "due pesi e due misure"

L'ambasciata della Federazione russa in Italia ha attaccato, in un comunicato ufficiale, il ministro dello Sport, Andrea Abodi, accusandolo di usare "due pesi e due misure" con Israele e la Russia sulla questione dell'esclusione dei loro atleti dalle competizioni internazionali. A margine del Meeting di Rimini, rispondendo alla domanda di un giornalista sull'opportunità di escludere gli atleti israeliani, così da esercitare pressione sul governo di Israele per fermare l'offensiva a Gaza, Abodi "ha dichiarato che tale decisione sarebbe un passo indietro rispetto alla funzione principale dello sport, che deve unire e non dividere", ricostruisce la missione diplomatica di Mosca nella nota pubblicata su Facebook.

Trump: "Continueremo a vendere armi alla Nato, che le fornirà all'Ucraina"

Gli Stati Uniti "continueranno" a vendere armi alla Nato, che poi le fornirà all'Ucraina. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel corso di una riunione di gabinetto alla Casa Bianca.

Trump insiste: "La Nato finanzierà l'Ucraina per la guerra"

"La Nato acquisterà milioni, miliardi di armi dagli Stati Uniti" per l'Ucraina. Lo ha detto Donald Trump in una riunione di governo. "Finanzieranno tutto loro, noi non daremo un soldo", ha ribadito il presidente americano. 

L'ambasciata russa contro Abodi: "Due pesi e due misure"

"Sarebbe auspicabile che le autorità italiane si astenessero dal formulare, per bocca dei propri funzionari sportivi, cui è delegata la preparazione delle Olimpiadi, dichiarazioni che alterano il senso e il significato del compito loro affidato": lo scrive sul suo account Facebook l'ambasciata russa in Italia, riferendosi alle parole del ministro dello Sport, Andrea Abodi, al meeting di Rimini. Il ministro, scrive l'ambasciata, dopo aver espresso parere contrario all'esclusione di atleti israeliani dalle competizioni sportive internazionali, ha affermato che "l'esclusione della Russia, al contrario, è giustificata, in quanto le azioni della Russia hanno carattere ben più "cruento". È un esempio emblematico - si afferma - dei "due pesi, due misure" dei rappresentanti dell'establishment occidentale!" .

Kiev ammette, russi in regione Dnipropetrovsk

Kiev ammette, per la prima volta, che le truppe russe sono penetrate nella regione strategica di Dnipropetrovsk. "Sì, sono entrati e i combattimenti sono in corso", ha detto il portavoce delle forze di Dnipro, Viktor Tregubov, pur smentendo la cattura di alcuni villaggi annunciata nelle ultime settimane da Mosca.

Che cosa chiede Putin per la pace in Ucraina, dai territori occupati alla lingua russa

Il vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin si è concluso, almeno per adesso, con un nulla di fatto per la fine della guerra in Ucraina.  Ma se un accordo tra il presidente degli Stati Uniti e l’omologo russo  non è stato ancora raggiunto, sul tavolo dell’incontro ad Anchorage  l’inquilino del Cremlino avrebbe portato - secondo quanto riportato dai  media americani - una lunga lista di richieste.

Che cosa chiede Vladimir Putin per la pace in Ucraina

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Governo russo propone uscita da Convenzione europea su tortura

Il governo russo propone il ritiro di Mosca dalla Convenzione europea per la prevenzione della tortura: lo riportano diversi media russi, tra cui l'agenzia Interfax e il Moscow Times, citando un documento governativo del 23 agosto in cui si esorta Vladimir Putin a sottoporre alla Duma una proposta in tal senso. La convenzione fu adottata dagli Stati membri del Consiglio d'Europa nel 1987 e ratificata dalla Russia nel 1998, due anni dopo l'ingresso di Mosca nella struttura internazionale. L'accordo prevede ispezioni internazionali non preannunciate in centri detentivi e strutture psichiatriche per prevenire torture e abusi. Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino, la Russia non è più nel Consiglio d'Europa, che ha tra i suoi obiettivi quello di difendere i diritti umani e non è un organo dell'Ue. In Russia è in atto un inasprimento della repressione politica e le autorità sono accusate di gravi violazioni dei diritti umani. Secondo Novaya Gazeta Europe, a novembre la Commissione per la prevenzione della tortura ha accusato Mosca di "persistente mancanza di cooperazione" e di non permettere ispezioni e non fornire informazioni su "certi eventi specifici che hanno destato preoccupazione" come la morte nel febbraio del 2024 di Alexey Navalny. Il leader dell'opposizione russa è morto in circostanze poco chiare nel carcere nell'Artide in cui era ingiustamente detenuto e i suoi alleati accusano il Cremlino di averlo ucciso. 

Ucraina: Zelensky, 'accelerare su garanzie sicurezza'

E' necessario "accelerare" il lavoro con i partner sulle garanzie di sicurezza. Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che riferisce di un incontro i militari, durante il quale sono state affrontate "le esigenze principali di ogni settore e unità", e sottolinea l'impegno nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia e "la necessità di ulteriori forniture" per "questi settori", mentre prosegue il conflitto innescato dall'invasione russa dell'Ucraina.

"E' stato anche presentato un rapporto sul lavoro con tutti i partner della Coalizione dei volenterosi: Europa, Stati Uniti e altri - aggiunge - In settimana ci saranno incontri importanti e contatti di lavoro". "Va accelerato il ritmo del lavoro - conclude - La componente di difesa delle garanzie di sicurezza va dettagliata nel prossimo futuro".

Filorussi, Mosca costruisce case per 5,7 milioni mq nel Kherson

La Russia sta costruendo nuove abitazioni per un totale di 5,7 milioni di metri quadri nella parte occupata della regione ucraina di Kherson. Lo ha detto il capo dell'amministrazione filorussa, Vladimir Saldo, incontrando oggi il presidente Vladimir Putin. Per il 2024 e la prima metà del 2025, ha precisato Saldo, citato dal canale Telegram del Cremlino, sono stati assegnati 44 lotti per la costruzione di abitazioni su una superficie totale di circa 600 ettari. Per i partecipanti al conflitto in Ucraina e per alcune categorie sociali saranno assicurati prezzi di acquisto scontati. Saldo ha aggiunto che sono cominciati i lavori di riparazione della principale strada, la M-17, che collega la regione con la Crimea ed è stato costruito un gasdotto che rifornisce tutta la parte meridionale della regione di Kherson. Quella di Kherson è una delle quattro regioni ucraine, con Donetsk, Lugansk e Zaporizhzhia, annesse ufficialmente alla Russia insieme alla Crimea, occupata nel 2014. Nel giugno dello scorso anno Putin ha posto la cessione da parte di Kiev di queste regioni e l'impegno dell'Ucraina a non entrare nella Nato come condizioni per porre fine ai combattimenti.

Metsola: "Ucraina non sarebbe libera senza sostegno Ue, Italia determinante"

"Kiev non sarebbe libera senza il sostegno europeo. I negoziati di pace non sarebbero possibili senza gli sforzi costanti dell'Europa". Lo afferma la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola durante il suo discorso al Meeting di Rimini, ringraziando la premier Giorgia Meloni e il ministro degli esteri Antonio Tajani "per il contributo determinante dell'Italia nel difendere i valori europei".

"Abbiamo sempre spinto per la pace, una vera pace, che nasce dalla capacità dell'Ucraina di restare forte. Dobbiamo continuare a spiegare perché il nostro sostegno all'Ucraina è così determinato, e questo perché non è solo altruismo: è la nostra capacità di difenderci, è l'aspirazione dell'Europa a vivere libera, un principio che non dimenticheremo mai," prosegue Metsola. "Ecco da dove nasce la nostra insistenza su vere garanzie di sicurezza. Perché la storia ci insegna che senza di esse tutto ciò che otterremo sarebbe solo il rinvio di un conflitto più grande, più sanguinoso, con conseguenze ancora peggiori", aggiunge.

"Quindi, certo che vogliamo la pace. L'abbiamo sempre voluta. Ma una pace duratura, che mantenga tutti noi al sicuro che si fondi sul principio del 'niente sull'Ucraina senza l'Ucraina'. E perché ciò accada deve significare che nulla sull'Europa può essere deciso senza l'Europa. Non perché vogliamo la guerra ma perché vogliamo la pace", conclude la presidente dell'Eurocamera.

Estonia: "Drone ucraino deviato esploso in nostro spazio aereo"

Un drone da combattimento, presumibilmente ucraino, è esploso nello spazio aereo dell'Estonia senza causare vittime, hanno reso noto oggi le autorità dello Stato baltico. I frammenti del drone, che ha provocato un cratere al suo impatto, sono stati trovati da un agricoltore vicino alla città sud-orientale di Tartu, a circa 75 chilometri dal confine con la Russia. "Sulla base dei dati preliminari, abbiamo motivo di ritenere che si trattasse di un drone ucraino che mirava a obiettivi sul territorio russo", ha affermato Margo Palloson, direttore generale del Servizio di sicurezza interna (ISS) dell'Estonia. Il dispositivo è stato "deviato dalla sua traiettoria dal jamming Gps russo e da altri mezzi di guerra elettronica, causandone l'ingresso nello spazio aereo estone", ha aggiunto. 

Zelensky: "Accelerare lavoro su garanzie sicurezza"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha chiesto di "accelerare le dinamiche di lavoro" con i partner internazionali sulla definizione delle garanzie di sicurezza per Kiev. In un post pubblicato su Telegram, in cui riferisce di un incontro con i vertici militari ucraini, Zelensky dichiara di aver fatto rapporto anche sul lavoro in corso nell'ambito della Coalizione dei Volenterosi. "Durante la settimana ci saranno ulteriori incontri e contatti di lavoro", ha annunciato il leader di Kiev, "abbiamo sottolineato che bisogna accelerare il ritmo del lavoro. La componente difensiva delle garanzie di sicurezza deve essere dettagliata al più presto". 

Media: Usa-Russia hanno discusso diversi accordi energetici

Funzionari Usa e russi hanno discusso di diversi accordi energetici a margine dei negoziati di questo mese per la pace in Ucraina. Lo scrive Reuters online citando 5 fonti a conoscenza dei colloqui, secondo cui gli accordi sono incentivi per incoraggiare il Cremlino ad accettare la pace. I funzionari hanno discusso della possibilità che Exxon Mobil rientri nel progetto russo di petrolio e gas Sakhalin-1 ed è stata aperta anche la possibilità che Mosca acquisti attrezzature Usa per i suoi progetti di Gnl, come l'Arctic LNG 2, soggetto a sanzioni. Un'altra idea è che gli Usa acquisti da Mosca navi rompighiaccio a propulsione nucleare.

Trump: "Pensavo sarebbe stato facile far cessare guerra Ucraina"

Donald Trump ha ribadito che pensava sarebbe stato "facilissimo" mettere fine alla guerra in Ucraina. "Invece è molto complicato", ha detto il presidente.

Trump: "La guerra in Ucraina è uno scontro tra caratteri"

"La guerra in Ucraina si è rivelata uno scontro tra caratteri". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale. "Prima o poi vi metteremo fine", ha aggiunto.

Kiev, una vergogna Woody Allen a Settimana cinema di Mosca

Il ministero degli Esteri ucraino ha condannato la decisione dell'attore e regista Woody Allen, quattro volte vincitore del premio Oscar, di partecipare alla Settimana Internazionale del Cinema di Mosca. "La partecipazione di Woody Allen alla Settimana Internazionale del Cinema di Mosca è una vergogna e un insulto al sacrificio di attori e registi ucraini uccisi o feriti dai criminali di guerra russi nella loro guerra in corso contro l'Ucraina", ha affermato il ministero citato da Ukrinform, secondo cui partecipando a un festival che riunisce sostenitori e voci di Putin, Allen sceglie di "chiudere un occhio" sulle atrocità di Mosca.

Trump, non più un soldo per Kiev ma in campo per sicurezza

"Non spendiamo piu' alcun soldo per l'Ucraina, noi trattiamo con la Nato e non con l'Ucraina": lo ha detto Donald Trump, aggiungendo che non sono state discusse garanzie di sicurezza specifiche per Kiev ma che gli Usa saranno in campo per questo

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