Vertice Alaska, nessun accordo. Ft: "Putin chiede a Trump ritiro di Kiev dal Donetsk"

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Lunedì previsto un incontro a Washington tra Trump e Zelensky: secondo il New York Times il presidente Usa parlerà con l'omologo ucraino di scambio dei territori con la Russia. Per il Ft Putin avrebbe chiesto al tycoon il ritiro di Kiev dal Donetsk. Domenica 17 riunione della coalizione dei Volenterosi: in collegamento anche Giorgia Meloni. Il vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska è stato definito "costruttivo" e "produttivo" da entrambi i presidenti ma senza alcun accordo raggiunto

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È durato circa tre ore il vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska sulla crisi in Ucraina. Un incontro definito "costruttivo" e "produttivo" da entrambi i presidenti ma senza alcun accordo raggiunto. "Non c'è l'accordo fino a che c'è l'accordo", le parole di Trump che ha parlato di "pochissimi" problemi ancora irrisolti con la Russia. Parlando in inglese, Putin ha invitato Trump a Mosca auspicando che l'incontro di oggi apra la strada alla pace in Ucraina. 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto una "lunga telefonata" con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky sul volo di ritorno a Washington. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. Trump ha parlato anche con i leader della NATO. Lunedì 18 agosto il leader ucraino Zelensky sarà a Washington per incontrare Trump: secondo il New York Times il presidente Usa parlerà con l'omologo ucraino di uno scambio di territori con la Russia. Per il Financial Times Putin avrebbe chiesto a Trump il ritiro di Kiev dal Donetsk.

Il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz riuniranno domenica 17 agosto in videoconferenza i Paesi della coalizione dei Volenterosi alleati dell'Ucraina: si collegherà anche Giorgia Meloni. Lo rende noto l'Eliseo. 

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Vertice Trump-Putin, dai leader Ue a Zelensky: le reazioni internazionali

Arrivano le prime reazioni internazionali dopo il vertice in Alaska tra il presidente americano Donald Trump e l'omologo russo Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina.

Vertice Trump-Putin, dai leader Ue a Zelensky: le reazioni

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Cosa ha detto al mondo il vertice di Anchorage

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A Mosca spuntano souvenir a tema vertice Alaska. VIDEO

Putin e Trump, dal G20 all’Alaska: tutti gli incontri tra i due leader e come sono andati

Il New York Times ha tracciato una cronologia delle relazioni e dei vari faccia a faccia tra il presidente Usa e il suo omologo russo nel corso degli anni. Negli ultimi due decenni, l'atteggiamento del tycoon nei confronti del leader del Cremlino è passato dall'ammirazione al distacco. Quello avvenuto ad Anchorage è stato il sesto incontro tra i due, il primo nel secondo mandato di Trump alla Casa Bianca. Ecco cosa è successo tutte le volte che si sono ritrovati uno davanti all’altro e che cosa si sono detti nel tempo, a distanza.

Putin e Trump, dal G20 all’Alaska: tutti gli incontri tra i due leader

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Alaska, Putin depone fiori su tombe di piloti sovietici. VIDEO

Alaska, proteste ad Anchorage durante vertice Trump-Putin. VIDEO

Trump vuole incontro con Putin e Zelensky venerdì

Donald Trump ha detto ai leader europei di voler organizzare un vertice trilaterale tra lui, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin entro venerdì prossimo e che si metterà al lavoro per organizzare l'incontro se i colloqui di lunedì nello Studio Ovale con Zelensky andranno bene, lo riporta la Cnn. Gli europei prevedono che almeno un altro leader europeo si unirà ai colloqui di lunedì, ma non è ancora chiaro chi.

Putin-Trump in Alaska, tutti gli imprevisti del summit

È durato meno di tre ore, ovvero la metà del tempo previsto, il summit in Alaska tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Capo del Cremlino Vladimir Putin. Una giornata che si è svolta ad Anchorage, la più grande città dello Stato americano, non senza una serie di imprevisti e cambi di programma dell’ultimo momento. Dagli alloggi improvvisati per i diplomatici russi arrivati da Washington all’incertezza su chi avrebbe accolto lo Zar russo al suo arrivo all’aeroporto della base militare: tanti dettagli che dimostrano come, scrive il quotidiano russo Moskovsky Komsomolets, "l'incontro sia stato preparato in fretta ed sia risultato evidente non solo dalla dubbia organizzazione, ma anche dal caos della parte ospitante". Ecco cosa è successo.

Putin-Trump in Alaska, tutti gli imprevisti del summit

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Cosa ha detto al mondo il vertice di Anchorage

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Dalla Guerra Fredda all’Ucraina, i vertici storici tra i leader di Usa e Russia/URSS. FOTO

Il summit di Ferragosto 2025 in Alaska tra i presidenti di Stati Uniti e Russia è servito per provare a trovare una soluzione per la fine del conflitto in Ucraina. In passato sono stati diversi gli incontri che hanno segnato le relazioni tra le due superpotenze, dalle crisi alle distensioni.

Usa-Russia, i vertici tra i leader che hanno fatto la storia

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Vertice in Alaska, cosa hanno detto Trump e Putin nella conferenza stampa congiunta

Sono durati meno di tre ore i colloqui fra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, ad Anchorage. "Abbiamo avuto un ottimo incontro, abbiamo fatto progressi e ci siamo accordati su tanti punti", ha detto il tycoon dopo il vertice, parlando di un summit "da 10 su 10". Ma nella conferenza stampa congiunta con il leader russo ha regnato più il "non detto". Ecco perché.

Cosa hanno detto Trump e Putin nella conferenza stampa congiunta

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Trump non incassa la tregua: "Putin vuole il Donbass"

Nessuna tregua: l'obiettivo ora è la pace. Donald Trump non è riuscito a strappare a Vladimir Putin un cessate il fuoco immediato nonostante il tappeto rosso e il trattamento da 'amico' che gli ha riservato ad Anchorage. Ma dal vertice con lo zar è emerso che un'intesa complessiva può essere raggiunta rapidamente, a patto che l'Ucraina ceda il Donbass. A Volodymyr Zelensky e ai leader europei, il presidente americano ha riferito i contenuti del confronto di quasi tre ore con Putin. Una "telefonata non facile" - come raccontato da alcune fonti ad Axios - durante la quale Trump ha detto di sostenere un piano per mettere fine alla guerra in Ucraina cedendo alla Russia il territorio non conquistato piuttosto che tentare un cessate il fuoco. Anche perché, ha spiegato, Putin gli ha detto chiaramente di poter conquistare, se vuole, l'intero Donbass. Per stemperare i timori Trump però ha messo sul piatto garanzie per la sicurezza dell'Ucraina, a partire da una misura che ricalca l'articolo 5 della Nato. Anche se nel caso di Kiev il meccanismo non agirebbe sotto l'ombrello dell'alleanza transatlantica. Trump e Zelensky parleranno direttamente del piano lunedì alla Casa Bianca. Un incontro al quale sono stati invitati anche gli europei. Pur contrario alla cessione di territori, il leader ucraino volerà a Washington disposto a trattare. Zelensky - secondo indiscrezioni - si opporrebbe alla richiesta di Putin di cedere il Donetsk e il Lugansk in cambio di un congelamento della linea di combattimento nelle regioni sud di Kherson e Zaporizhzhia. Ma alla Casa Bianca il presidente ucraino è pronto a intavolare un dialogo sui territori, tema che è disposto a trattare anche in un confronto trilaterale con Trump e Putin. Un vertice che potrebbe esserci se il bilaterale andrà bene. L'incontro di Zelensky con Trump si presenta comunque difficile, e non solo per la delicatezza degli argomenti da trattare. 

Vertice Trump-Putin in Alaska, il racconto per immagini della storica giornata. FOTO

La base militare Elmendorf-Richardson, ad Anchorage, ha ospitato il confronto tra i presidenti di Usa e Russia. Obiettivo trovare una soluzione per arrivare alla pace in Ucraina. Ecco gli scatti.

Vertice Trump-Putin in Alaska, le immagini della giornata. FOTO

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Kubilius: "La causa primaria della guerra è il regime di Putin"

"Putin ribadisce che fermerà la guerra contro l'Ucraina se si troverà un accordo 'per eliminare tutte le cause primarie del conflitto'. Putin deve ricordare che l'unica 'causa primaria' dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina è lo stesso regime autoritario e aggressivo di Putin. Solo il popolo russo può 'eliminare tutte le cause primarie del conflitto'". Lo dichiara su X il commissario Ue alla difesa Andrius Kubilius. 

Merz: "Incontro Trump-Zelensky? Ho consigliato a leader di Kiev come comportarsi"

Friedrich Merz è ottimista sul fatto che l'incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky non finirà con una replica del clamoroso scontro nello Studio Ovale dello scorso febbraio. Intervistato da Rtl/Ntv, il cancelliere tedesco afferma di aver dato al presidente ucraino dei consigli su come comportarsi. "Ha visto che il mio incontro con Trump è andato in modo molto differente dal suo, abbiamo discusso di questo in dettaglio", ha detto Merz dicendosi certo che "altri buoni consigli" verranno dati a Zelensky dagli altri leader europei durante la videoconferenza di domani. 

"Questo summit potrà essere un successo nel cammino verso la pace in Ucraina, a patto che i giusti passi siano ora intrapresi", ha aggiunto, dando un giudizio positivo anche dell'incontro tra Trump e Vladimir Putin in Alaska. 

"Siamo sulla buona strada, ma è ancora difficile e credo che questo non vada sottovalutato", ha detto ancora, concludendo che "ora abbiamo fatto un piccolo passo per avvicinarci" alla soluzione di diplomatica del conflitto sempre auspicata dalla Germania e che deve essere ottenuta, ha ribadito Merz, nel rispetto della sovranità dell'Ucraina.  

Dal Kyiv Independent a Le Monde: il vertice Trump-Putin sui giornali di tutto il mondo

Molti quotidiani esteri hanno dato spazio in prima pagina al vertice in Alaska tra Trump e Putin. Dal New York Times, che ha posto l'accento sul fatto che i due leader non abbiano raggiunto di fatto un accordo sull'Ucraina, fino a Le Monde, che ha parlato di un'Ucraina "alla mercé delle relazioni tra Trump e Putin". Ecco tutti i titoli dei giornali internazionali sulla questione.

Dal Kyiv Independent a Le Monde: il vertice Trump-Putin sui giornali

Dal Kyiv Independent a Le Monde: il vertice Trump-Putin sui giornali

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Guerra Ucraina, Putin: "Vogliamo risolvere in modo pacifico"

"Cari colleghi, buongiorno. Vi ho chiesto di riunirvi oggi, per informarvi dei risultati della nostra visita, della visita della nostra delegazione negli Stati Uniti, in Alaska. Voglio subito dire che la visita è stata molto utile ed era il momento di compierla. Abbiamo parlato praticamente di tutti gli ambiti della nostra cooperazione, ma soprattutto naturalmente abbiamo parlato, della possibilità di una risoluzione della crisi ucraina, in maniera equa. E naturalmente abbiamo avuto la possibilità, anche di parlare delle cause di questa crisi e in particolare della necessità di eliminare queste cause primarie che devono essere la base di una possibile risoluzione del conflitto". Così Vladimir Putin.

Guerra Ucraina, Putin: "Vogliamo risolvere in modo pacifico" | Video Sky - Sky TG24

Guerra Ucraina, Putin: "Vogliamo risolvere in modo pacifico" | Video Sky - Sky TG24

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Paesi Nordici e Baltici: "Incrollabile sostegno all'Ucraina"

In una dichiarazione congiunta i leader degli otto Paesi Nordici e Baltici affermano di restare "fermi" nell'"incrollabile sostegno alla sovranità, all'indipendenza e all'integrità territoriale dell'Ucraina". "Per raggiungere una pace giusta e duratura, il prossimo passo deve essere insieme all'Ucraina. Solo l'Ucraina può prendere decisioni sul proprio futuro. Nessuna decisione sull'Ucraina senza l'Ucraina, e nessuna decisione sull'Europa senza l'Europa", dichiarano. "L'esperienza ha dimostrato che non ci si può fidare di Putin - sottolineano -. In definitiva, è responsabilità della Russia porre fine alle sue palesi violazioni del diritto internazionale. L'aggressione e le ambizioni imperialiste della Russia sono le cause profonde di questa guerra". "Il raggiungimento di una pace giusta e duratura richiede un cessate il fuoco e garanzie di sicurezza credibili per l'Ucraina - affermano anche Baltici e Paesi Nordici. Un accordo di pace richiede impegni fermi e concreti da parte dei partner transatlantici per salvaguardare l'Ucraina da qualsiasi futura aggressione. Accogliamo con favore la dichiarazione del Presidente Trump secondo cui gli Stati Uniti sono pronti a partecipare alle garanzie di sicurezza. Non dovrebbero essere poste limitazioni alle forze armate ucraine o alla sua cooperazione con altri paesi. La Russia non ha alcun potere di veto sul percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato".  "Chiediamo alla Russia di restituire urgentemente i bambini rapiti nei territori occupati, così come i prigionieri di guerra e i prigionieri civili - aggiungono -. Continueremo ad armare l'Ucraina e a rafforzare le difese dell'Europa per scoraggiare ulteriori aggressioni russe. Finché la Russia continuerà a uccidere, continueremo a rafforzare le sanzioni e le misure economiche più ampie per esercitare pressione sull'economia di guerra russa". 

Quali garanzie di sicurezza per l'Ucraina? Le ipotesi. VIDEO

Vertice Alaska, chi ha partecipato all'incontro con Trump e Putin

L'incontro, definito da entrambe le parti "costruttivo" e "produttivo", si è svolto a porte chiuse con un formato "tre contro tre". Da parte russa, insieme a Putin, c'erano Sergei Lavrov, ministro degli Affari esteri russo, e Yuri Ushakov, assistente di politica estera di Putin. Da parte statunitense, insieme a Trump, Marco Rubio, segretario di Stato, e Steve Witkoff, inviato speciale del presidente statunitense

Vertice Alaska, chi ha partecipato all'incontro con Trump e Putin

Vertice Alaska, chi ha partecipato all'incontro con Trump e Putin

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Erdogan: "Da vertice in Alaska impulso a processo di pace"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso la speranza che il processo di risoluzione del conflitto ucraino si intensifichi dopo il vertice Usa-Russia in Alaska e ha sottolineato la disponibilità di Ankara a dare il suo contributo. "Il presidente Erdogan ha espresso la speranza che il nuovo processo con Zelensky diventi la base per una pace a lungo termine e che la Turchia sia pronta a dare il suo contributo", ha riferito l'agenzia Anadolu. Il presidente turco ha osservato che l'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, a suo avviso, ha intensificato gli sforzi per porre fine al conflitto. 

Berlino: "Summit Trump-Putin-Zelenski si tenga in Europa"

Il vertice tra Trump, Zelensky e Putin potrebbe tenersi in Europa; lo ha suggerito oggi la cancelliera tedesca, nonostante il mandato di arresto della Corte penale internazionale (CPI) contro il presidente russo."Penso che un incontro tripartito si terrà. Data e luogo devono ancora essere stabiliti. Abbiamo proposto che la sede sia in Europa", ha detto Friedrich Merz in un'intervista alle emittenti tedesche NTV e RTL. "Forse questo dovrebbe essere il luogo in cui questi colloqui si terranno in modo permanente", ha aggiunto il leader tedesco, senza menzionare alcuna città o Paese specifico. "Si tratta di questioni di dettaglio. Saranno chiarite solo nei prossimi giorni o addirittura settimane", ha continuato Merz. La Corte penale internazionale (CPI) ha emesso un mandato di arresto contro Vladimir Putin nel marzo 2023 per il trasferimento "illegale" di bambini ucraini in Russia. I leader europei si sono detti pronti a facilitare un vertice tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. 

Merz: "Accordo di pace rapido vale di più di un cessate il fuoco"

"Se questo avrà successo, avrà molto più valore di un cessate il fuoco che potrebbe durare settimane senza altri progressi negli sforzi politici e diplomatici". E' quanto afferma Friedrich Merz riferendosi, in un'intervista a Zdf, a negoziati di pace tra Ucraina e Russia senza un procedente cessate il fuoco, ipotesi che il cancelliere tedesco considera quindi non solo giustificabile ma anche migliore se porterà ad un accordo veloce. 

Merz si riferisce in questi termini al icambio di posizione di Donald Trump che era arrivato al vertice di Anchorage sostenendo la necessità di ottenere da Vladimir Putin un immediato cessate fuoco, come del resto gli avevano chiesto di fare i leader europei, Germania compresa. Ma al termine dell'incontro con Putin, Trump ha abbandonato questa richiesta. 

E' evidente che la Russia non è pronta al cessate il fuoco, ha aggiunto Merz che ha definito "particolarmente irrispettoso" il fatto che la Russia abbia continuato gli attacchi durante i colloqui in Alaska. 

Meloni vede "spiragli" di pace, "ma solo Kiev può trattare su territori"

La fine del tunnel è ancora lontana, ma si apre uno "spiraglio" per la pace. Un accordo tra le parti, per quanto "complicato", adesso è finalmente "possibile". A una condizione: spetta solo a Kiev stabilire cosa concedere allo 'Zar' e cosa no. All'indomani dello storico incontro ad Anchorage, in Alaska, tra il presidente americano Donald Trump e l'omologo russo Vladimir Putin, Giorgia Meloni prova a vedere il bicchiere mezzo pieno. Anche se dal faccia a faccia non è arrivato alcun risultato concreto capace di sbrogliare l'intricata e sanguinosa matassa del conflitto russo-ucraino.

Subito dopo il summit, è lo stesso inquilino della Casa Bianca a ragguagliare sia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sia i leader europei - tra cui la premier italiana - sull'esito del colloquio con Putin. Una call durata circa un'ora e mezza, secondo fonti americane. Washington si prepara già a ospitare un nuovo vertice: lunedì Zelensky incontrerà Trump, che ha invitato anche i leader europei. Sarà un nuovo round, a distanza di pochi mesi dal drammatico confronto nello Studio Ovale dello scorso febbraio. La posizione di Meloni e degli altri capi di Stato e di governo europei viene fissata nero su bianco in un comunicato congiunto, diffuso dopo la telefonata con il tycoon. I leader accolgono "con favore gli sforzi del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Russia e raggiungere una pace giusta e duratura", si legge nella nota che porta la firma, oltre a quella di Meloni, di Macron, Merz, Starmer, Stubb, Tusk, Costa e von der Leyen.

Meloni

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Putin ha informato la leadership russa sui risultati dell'Alaska

Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto un incontro al Cremlino con i vertici dell'amministrazione presidenziale, del governo, della Duma di Stato e i rappresentanti di diversi ministeri per riferire sui risultati del vertice russo-statunitense in Alaska. "Abbiamo avuto l'opportunità, e ne abbiamo approfittato, di discutere l'origine e le cause di questa crisi (la guerra in Ucraina). E' proprio sull'eliminazione delle cause iniziali che deve essere costruita la soluzione", ha detto Putin ai partecipanti. Nel Salone Caterina del Cremlino erano riuniti: il primo ministro Mikhail Mishustin; il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitri Medvedev e il segretario del Consiglio di sicurezza Serghei Shoigu. All'incontro hanno partecipato anche i membri della delegazione russa in Alaska: il consigliere del Cremlino, Yuri Ushakov; il ministro degli Esteri Serghei Lavrov; il ministro della Difesa Andrei Belousov; quello delle Finanze Anton Siluanov e il rappresentante speciale del presidente per gli investimenti e la cooperazione economica con i Paesi stranieri Kirill Dmitriev, come riporta Ria Novosti. 

Ucraina, esperti: "Vertice con Trump? Putin premiato per l'invasione"

Il vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska che aveva l'obiettivo di porre fine alla guerra in Ucraina si è rivelato una “vittoria” per il presidente russo. E' quanto sostengono gli esperti avvertendo che quello che doveva essere l’inizio di un processo di pace si è risolto con un nulla di fatto, anzi, quasi con una 'ricompensa' al presidente russo. Dopo il summit ad Anchorage, Trump ha insistito sul fatto che sono stati compiuti "grandi progressi", con "molti punti" concordati e "pochissimi" ancora da definire. Eppure in Ucraina e anche nel resto del mondo ci si aspettava molto di più. 

"Dopo sei telefonate Trump-Putin e cinque viaggi dell'inviato di Trump, Steve Witkoff, a Mosca, il vertice in Alaska, seguito a livello globale con tanta attesa e ansia, non è riuscito a produrre alcun risultato tangibile per fermare l'aggressione russa contro Ucraina. La Russia ha ricevuto una ricompensa per la sua invasione”, ha sostenuto Orysia Lutsevych, vicedirettrice del programma Russia ed Eurasia e responsabile del forum sull'Ucraina di Chatham House. 

Ora che i due si sono incontrati, il rischio è che il presidente americano "tenti ancora una volta di intimidire Zelensky” nei prossimi incontri, ha avvertito dal canto suo Keir Giles, ricercatore associato del programma Russia ed Eurasia presso lo stesso think tank britannico, che ritiene che ora il presidente ucraino possa essere ritenuto da Trump come un "bersaglio più facile, su cui è più disposto a esercitare influenza”. Un altro rischio è che i leader europei possano pensare che il “pericolo imminente sia passato", tanto da "adagiarsi sugli allori".

Dal Donetsk alla lingua russa, tutte le pretese dello zar

L'incontro in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin si è concluso senza un accordo ma, stando ai media americani, con una lunga lista di richieste da parte dello zar che il tycoon illustrerà lunedì a Volodymyr Zelensky nella sua visita alla Casa Bianca. Ecco in sintesi cosa vuole il leader del Cremlino: * ACCORDO GLOBALE - Putin non intende osservare un cessate il fuoco temporaneo e insiste piuttosto su accordo globale che ponga fine alla guerra. Trump si è mostrato favorevole a questo approccio. * IL DONBASS - L'Ucraina dovrà ritirarsi completamente dal Donetsk. Nel caso Kiev accettasse, Mosca, che già ha occupato la quasi totalità dell'oblast di Lugansk, otterrebbe il controllo di tutta la regione del Donbass. * KHERSON E ZAPORIZHZHIA - Per quanto riguarda le altre due oblast parzialmente occupate, Kherson e Zaporizhzhia, il presidente russo propone di congelare il fronte allo stato attuale. In cambio, assicura di non attaccare né prendere ulteriori aree. * LA LINGUA RUSSA E LE CHIESE ORTODOSSE - Infine, Putin vuole che il russo venga riconosciuto come lingua ufficiale in Ucraina e chiede garanzie di sicurezza per le chiese ortodosse che fanno capo al patriarcato di Mosca.

Putin insiste: "Eliminare le cause profonde della crisi"

L'eliminazione delle cause profonde della crisi in Ucraina dovrebbe essere la base per la sua soluzione, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin all'indomani del vertice in Alaska con il collega americano Donald Trump. "E' proprio l'eliminazione di queste cause profonde che dovrebbe costituire la base dell'accordo", ha affermato il capo dello Stato durante un incontro al Cremlino sui risultati del summit, come riporta Ria Novosti.

Putin, summit in Alaska "avvicina soluzioni necessarie"

Il colloquio avuto con Donald Trump in Alaska sul conflitto in Ucraina "ci avvicina alle decisioni necessarie" per la pace. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una riunione dei massimi dirigenti del Paese. Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha aggiunto che "l'eliminazione delle cause alla radice" del conflitto dovrebbe essere "la base per una soluzione". Tra le cause "alla radice" del conflitto Mosca ha spesso citato il possibile ingresso di Kiev nella Nato.

Putin: "Come gli Usa vogliamo una soluzione pacifica"

La Russia rispetta la posizione degli Stati Uniti e come loro vorrebbe che la crisi in Ucraina fosse risolta con mezzi pacifici. Lo ha dichiarato il leader del Cremlino Vladimir Putin all'indomani del summit in Alaska con il capo della Casa Bianca, Donald Trump. Lo riporta la Tass. Non abbiamo avuto colloqui diretti di questo tipo a questo livello da molto tempo. Lo ripeto ancora una volta: c'è stata l'opportunità di delineare nuovamente la nostra posizione con calma e in modo approfondito", ha dichiarato Putin. "Rispettiamo la posizione dell'amministrazione statunitense, che vede la necessità di una rapida fine delle ostilità. Anche noi lo vorremmo e vorremmo procedere alla risoluzione pacifica di tutte le questioni", ha sottolineato il presidente russo. 

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Russia, esplosione in una fabbrica a Ryazan: 11 morti

Un'esplosione in una fabbrica nella regione russa di Ryazan ha ucciso 11 persone e ne ha ferite 130.

Russia, esplosione in una fabbrica a Ryazan: 11 morti | Video Sky - Sky TG24

Russia, esplosione in una fabbrica a Ryazan: 11 morti | Video Sky - Sky TG24

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Putin: "Alaska molto utile, con Trump discusso quasi tutto"

"La visita in Alaska è stata molto utile". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, che dopo il summit di ieri con Donald Trump ha convocato un incontro oggi al Cremlino. Lo riportano le agenzie russe. Putin ha riferito di aver parlato con il presidente Usa "di quasi tutte le sfere della nostra interazione". 

Trump / Putin

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Schlein: "Fuori posto i toni trionfalistici del governo su incontro Trump-Putin"

"Sul vertice di ieri tra Trump e Putin i toni trionfalistici del governo sono fuori posto. L’Ucraina non c’era. L’Ue non c’era. Trump non ha ottenuto nulla da Putin, se non di riabilitarlo accogliendolo con tutti gli onori sul tappeto rosso. Non hanno raggiunto alcun accordo sul cessate il fuoco, anzi, è stato tolto dal tavolo. La verità, come diciamo da tempo, è che non si può negoziare una pace giusta senza che a quel tavolo ci siano anche l’Ucraina e l’Unione europea, perché nessuno deve trattare sulle condizioni e i territori al posto del Paese che è stato ingiustamente invaso". Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. 

"Per costruire una pace giusta saranno fondamentali le garanzie di sicurezza da fornire all’Ucraina, ed è qui che l’Ue e gli Usa devono fare la propria parte insieme per contribuire ad una pace vera, giusta e duratura. Serve ora più che mai un ruolo diplomatico dell’Ue, con una voce sola e compatta per contribuire a questo processo accanto all’Ucraina, riaffermando i principi del multilateralismo e del diritto internazionale. Quello che non serve è invece ammiccare con reverenza alla scorciatoia della trattativa bilaterale tra due protagonisti che in fondo pensano di sostituire la legge del più forte al diritto internazionale", conclude.

Media: Putin ha chiesto che russo sia lingua ufficiale Ucraina

Vladimir Putin ha chiesto a Donald Trump garanzie affinché il russo torni a essere la lingua ufficiale in Ucraina e garanzie di sicurezza per le chiese ortodosse russe. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti. 

Kiev: prima il cessate il fuoco, poi tutto il resto

"La nostra posizione è: prima il cessate il fuoco, poi tutto il resto". Lo ha ribadito Serhiy Leshchenko, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla tv di Kiev, dopo il vertice in Alaska tra Donald Trump e Valdimir Putin, durante il quale il presidente russo ha detto di voler un accordo di pace, piuttosto che il cessate il fuoco. Se i combattimenti continuano durante i colloqui, ci saranno "grandi rischi per l'Ucraina di essere ricattata", ha ammonito Leshchenko.

Merz: "Usa sono pronti a fornire garanzie di sicurezza a Kiev"

Gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina. Lo ha detto Friedrich Merz a seguito della call con cui Donald Trump ha informato i leader europei dei risultati del suo bilaterale con Vladimir Putin che si è concluso senza un accordo per il cessate il fuoco. "Penso che sia un significativo passo avanti il fatto che l'America sia pronta a fornire insieme a noi europei queste garanzie di sicurezza", ha detto il cancelliere tedesco in un'intervista a Ntv/Rtl.

Media, Trump invita leader europei a incontro con Zelensky

Secondo due alti funzionari europei informati della chiamata di oggi con Donald Trump, il presidente statunitense ha dichiarato di sostenere un piano per porre fine alla guerra in Ucraina cedendo il territorio non conquistato agli invasori russi, piuttosto che tentare un cessate il fuoco. Lo riporta il New York Times, aggiungendo che Trump discuterà di questo piano con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lunedì a Washington, in un incontro in cui sono stati invitati a partecipare anche i leader europei. 

FT: Putin ha chiesto a Trump il ritiro di Kiev dal Donetsk

Vladimir Putin ha chiesto all'Ucraina di ritirarsi dalla regione orientale di Donetsk come condizione per porre fine alla guerra. E il presidente russo ha detto a Donald Trump che avrebbe potuto congelare il resto della linea del fronte se le richieste principali fossero state soddisfatte. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti. 

Governatore, 13enne e padre uccisi in raid ucraino in Kursk

Un ragazzo di 13 anni e suo padre sono rimasti uccisi oggi da un drone ucraino che ha colpito e fatto incendiare l'auto su cui viaggiavano nella regione russa di Kursk. Lo ha riferito il governatore ad interim, Alexander Khinshtein. L'attacco, ha precisato Khinsthtein sul suo canale Telegram, è avvenuto nel distretto di Rylsk District.  "Crimini spregevoli dei nazisti contro i nostri civili, non c'è e non ci sarà mai alcuna giustificazione!", scrive ancora il governatore, che poi rivolge un appello a tutti i residenti perché non entrino nelle zone di confine. "Potrebbe finire in tragedia!", conclude. 

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Mosca, due morti in attacco con droni Kiev nel Kursk

Due persone, un uomo di 52 anni e suo figlio di 13, sono morte a seguito di un attacco con droni ucraini nella regione russa di Kursk, vicino al confine con l’Ucraina. Lo ha reso noto il governatore locale Alexander Khinshtein in un comunicato pubblicato su Telegram, spiegando che i due sono stati colpiti mentre si trovavano a bordo di un'auto. L’attacco è avvenuto nel distretto di Rylsk, area di confine vicina alla porzione di regione occupata dall’Ucraina tra agosto 2024 e marzo 2025. 

Nyt: Trump parlerà lunedì con Zelensky di scambio territori

Donald Trump parlerà lunedì con Volodymyr Zelensky di scambio dei territori con la Russia. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali i leader europei sono stati invitati a partecipare lunedì. "Trump ha detto ai leader europei di sostenere un piano per mettere fine alla guerra in Ucraina cedendo alla Russia il territorio non conquistato piuttosto che tentare un cessate il fuoco", scrive il New York Times. 

Zelensky: "Mosca aumenterà raid, siamo pronti a reagire"

"In base alla situazione politica e diplomatica in Ucraina, e conoscendo gli inganni della Russia, prevediamo che nei prossimi giorni l'esercito russo potrebbe tentare di aumentare la pressione e gli attacchi contro le posizioni ucraine al fine di creare circostanze politiche più favorevoli ai colloqui con gli attori globali". Zelensky, con un post su X, avverte che la Russia potrebbe tentare di intensificare gli attacchi nei prossimi giorni. E aggiunge: "Naturalmente, reagiremo, se necessario. Ho chiesto al Comandante in Capo di parlare con i comandanti di combattimento. L'Ucraina ha bisogno di posizioni forti e di una resistenza realmente tangibile al nemico". 

Domani riunione volenterosi, collegata anche Meloni

Si collegherà anche la premier Giorgia Meloni alla riunione di domani alle 15 della coalizione dei volenterosi copresieduta da Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz, in vista dell'incontro di lunedì a Washington tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. E' quanto si apprende da Palazzo Chigi. 

Eliseo, domani riunione della coalizione dei Volenterosi

Il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz riuniranno domani in videoconferenza i Paesi della coalizione dei Volenterosi alleati dell'Ucraina. Lo rende noto l'Eliseo. 

Zelensky: "Russi intensificheranno attacchi in vista colloqui"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avvertito che "l'esercito russo potrebbe cercare di aumentare la pressione e gli attacchi contro le posizioni ucraine nei prossimi giorni, al fine di creare circostanze politiche piu' favorevoli ai colloqui con gli attori globali". "Stiamo registrando i movimenti e la preparazione delle truppe russe", ha scritto il leader di Kiev su Telegram, "naturalmente, contrattaccheremo, se necessario, in modo asimmetrico".

Metsola: "Una pace sostenibile deve avere garanzie credibili"

"La via da seguire per l'Ucraina deve essere una pace sostenibile. Il Parlamento Europeo accoglie con favore gli sforzi e l'impegno del presidente Usa Donald Trump con i leader europei, in vista dell'incontro di lunedì con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. L'obiettivo è chiaro: una pace duratura basata su solide e credibili garanzie di sicurezza. Per l'Ucraina e per l'Europa". Lo dichiara su X la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola.

Nyt: "Nessun accordo o conseguenza, Trump si allinea con Putin"

Donald Trump "ritira la richiesta di cessate il fuoco nella guerra in Ucraina, allineandosi con Putin": l'incontro di Anchorage si è chiuso senza un accordo e senza quelle conseguenze che il presidente americano aveva minacciato contro la Russia. Lo afferma il New York Times notando come uno sviluppo chiave del vertice di Anchorage è il fatto che Trump punti a un accordo di pace senza un cessate il fuoco in Ucraina. Un'intesa per la pace, nota il quotidiano, favorisce la Russia perché le consente di continuare la guerra mentre si svolgono i colloqui per una soluzione globale. Un cessate il fuoco, invece, favorirebbe l'Ucraina perché le offrirebbe una tregua dagli attacchi russi. "Il fallimento di Trump di raggiungere un accordo sull'Ucraina ha reso ancora più sorprendente il suo caloroso benvenuto a Putin", osserva il quotidiano notando come il leader del Cremlino ha raggiunto i suoi obiettivi, ovvero essere accolto da Trump, guadagnare tempo ed evitare le sanzioni. L'incontro con Putin - mette in evidenza il New York Times - ricorda quello con Kim Jong-Un "caratterizzato da abbracci, strette di mano e lettere di ammirazione" mentre il leader nord coreano continuava a far crescere il suo arsenale nucleare.

Ucraina, Merz: "Può contare sulla nostra incrollabile solidarietà, bene sforzi Trump"

«Abbiamo accolto con favore gli sforzi del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Russia e raggiungere una pace giusta e duratura. L'Ucraina può contare sulla nostra incrollabile solidarietà mentre lavoriamo per una pace che salvaguardi gli interessi vitali della sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa». Così su X il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

Von der Leyen: "Essenziali garanzie sicurezza per Kiev ed Europa"

«L'Ue sta lavorando a stretto contatto con Zelensky e gli Stati Uniti per raggiungere una pace giusta e duratura. Sono essenziali solide garanzie di sicurezza che proteggano gli interessi vitali di sicurezza ucraini ed europei». Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ringraziando «il presidente degli Stati Uniti per l'aggiornamento sulle discussioni in Alaska» dopo l'incontro in videocollegamento post vertice con Putin.

Fico: "Fallimentare sforzo europeo di indebolire la Russia"

"I prossimi giorni mostreranno se i grandi attori dell'Unione sosterranno questo processo... o se continuerà la fallimentare strategia europea di cercare di indebolire la Russia attraverso questo conflitto con ogni tipo di incredibile assistenza finanziaria, politica o militare a Kiev": lo ha detto il primo ministro slovacco, Robert Fico, in una dichiarazione registrata su Facebook e ripresa dal Guardian. Fico si è allontanato dalla maggior parte degli alleati occidentali visitando Mosca due volte dall'anno scorso e rifiutando di fornire aiuti militari all'Ucraina.

Wall Street Journal: "Putin ha ottenuto la sua foto ma non ha fatto concessioni"

Vladimir Putin ha ottenuto la sua "foto ma non ha fatto apparenti concessioni" nel corso del vertice con Donald Trump: La "notizia più significativa del vertice sembra essere che il presidente russo rifiuta di mettere fine alla guerra in Ucraina e non accetterà nemmeno un cessate il fuoco temporaneo". Lo afferma il board editoriale del Wall Street Journal. La voglia di pace di Trump è "lodevole" ma il presidente americano ha davanti un "duro che ha come obiettivo quello di conquistare l'Ucraina, prima o poi. Putin si allontanerà da questo obiettivo solo di fronte a un occidente determinato a negargli quella vittoria e disposto a imporgli costi elevati se continuerà la sua marcia sull'Ucraina", aggiunge il Wall Street Journal.

Kallas, Mosca finirà guerra quando non potrà continuarla

La determinazione di Trump per un accordo di pace "è fondamentale". "La dura realtà è che la Russia non ha alcuna intenzione di porre fine a questa guerra a breve. Anche mentre le delegazioni si incontravano, la Russia ha lanciato nuovi attacchi contro l'Ucraina. Putin continua a trascinare i negoziati e spera di farla franca. Ha lasciato Anchorage senza impegnarsi a porre fine alle stragi. Gli Usa hanno il potere di costringere la Russia a negoziare seriamente". "Mosca non porrà fine alla guerra finché non si renderà conto che non può continuare". Lo dice l'alta rappresentante Ue Kaja Kallas in una dichiarazione scritta ai media. "L'Europa continuerà a sostenere l'Ucraina, anche lavorando a un 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. La sicurezza europea non è negoziabile. La vera causa principale della guerra è la politica estera imperialista della Russia, non uno squilibrio immaginario nell'architettura di sicurezza europea".

Von der Leyen, 'essenziali solide garanzie per Ucraina e Ue'

"Grazie al presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'aggiornamento sulle discussioni in Alaska. L'Ue sta lavorando a stretto contatto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli Stati Uniti per raggiungere una pace giusta e duratura. Sono essenziali solide garanzie di sicurezza che proteggano gli interessi vitali di sicurezza ucraini ed europei". Lo dichiara su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen,  condividendo la dichiarazione congiunta dei leader europei dopo l'incontro con Trump sul vertice di ieri con il presidente russo Vladimir Putin in Alaska. 

Zelensky, 'Ue-Usa garantiscano la sicurezza a lungo termine'

"Nel mio colloquio con il presidente Trump, ho affermato che le sanzioni dovrebbero essere rafforzate in assenza di un incontro trilaterale o se la Russia cerca di eludere una conclusione onesta della guerra. Le sanzioni sono uno strumento efficace. La sicurezza deve essere garantita in modo affidabile e a lungo termine, con il coinvolgimento sia dell'Europa che degli Stati Uniti. Tutte le questioni importanti per l'Ucraina devono essere discusse con la partecipazione dell'Ucraina e nessuna questione, in particolare quelle territoriali, può essere decisa senza l'Ucraina". Lo scrive Volodymyr Zelensky su X. "Le uccisioni devono cessare il prima possibile, il fuoco deve cessare sia sul campo di battaglia che in cielo, così come contro le nostre infrastrutture portuali. Tutti i prigionieri di guerra e i civili ucraini devono essere rilasciati e i bambini rapiti dalla Russia devono essere restituiti", ha aggiunto il presidente ucraino. 

Ucraina: Merz informa governo di prospettive per fine guerra dopo vertice Alaska

Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha informato il suo governo delle prospettive per la fine della guerra in Ucraina in seguito ai colloqui fra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, rendono noto fonti del governo, citate dall'agenzia di stampa tedesca 'Dpa'. Merz ha parlato ai suoi ministri dopo aver ascoltato Trump e aver concordato con il Presidente americano, e gli altri leader europei, una linea comune nel processo di pace per l'Ucraina. 

Ucraina: Patuanelli (M5s), Europa ridotta a spettatore

"Quanto tempo passera' prima che l'Ue convochi un Consiglio straordinario su quanto avvenuto ieri? Imbarazzante vedere il cono d'ombra in cui si e' infilato il Vecchio Continente, spettatore di trattative che gli passano sopra la testa, governata da un esecutivo capace di far indebitare gli Stati solo per armi, con zero visione sul futuro mentre il mondo sta cambiando, forse per sempre. Una cosa è quasi certa: l'Europa potrebbe ormai essere costretta a giocare un ruolo contro la pace, perchè ha impostato la sua economia e suoi investimenti sulla guerra per i prossimi vent'anni. Le responsabilità del governo italiano? Essersi rimangiato tutto quanto detto in campagna elettorale, essersi venduto la dignità pur di esprimere un commissario europeo e stare saldamente dentro la maggioranza che sostiene il Von Der Leyen bis, nonostante provino a smentirlo in televisione e sui giornali". Lo scrive in una nota il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli. 

Lituania, "Russia riluttante, serve maggiore pressione"

"Poiché la Russia mostra riluttanza a fermare la guerra in Ucraina, è necessaria maggiore pressione, incluse sanzioni internazionali più severe. L'uccisione di civili innocenti deve cessare prima di negoziare un accordo di pace! Insieme agli alleati europei, la Lituania continuerà a sostenere gli sforzi del Presidente Zelensky con tutti i mezzi possibili". Lo ha dichiarato il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, in un messaggio pubblicato sul suo profilo X. 

Macron: "Vogliamo pace solida e garanzie infrangibili"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che il sostegno a Kiev e le pressioni sulla Russia devono continuare fino al raggiungimento di "una pace solida e duratura" in Ucraina. Dopo l' incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, Macron ha chiesto garanzie di sicurezza "infrangibili" per qualsiasi futuro accordo di pace, e ha messo in guardia contro quella che ha definito la "ben documentata tendenza della Russia a non mantenere i propri impegni".

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Cosa ha detto al mondo il vertice di Anchorage

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Usa a Kiev: "Garanzie simili a Nato ma senza adesione"

Gli Stati Uniti hanno proposto all'Ucraina "garanzie di sicurezza" simili a quelle della Nato ma senza l'adesione all'Alleanza atlantica. Lo riferiscono fonti diplomatiche dopo la telefonata tra Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. "Come una delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, la parte americana ha proposto una garanzia simile a un articolo 5 fuori dalla Nato, presumibilmente concordata con Putin", ha affermato la fonte.

Tajani: "Passo avanti su pace ma ancora tanto da fare"

"Mi pare sia stato compiuto un passo in avanti verso la pace", anche se "c'è ancora molto da lavorare". Lo ha detto il vicepremier e ministrod egli Esteri Antonio Tajani, intervistato da Tgcom24. "Il governo italiano sostiene l'azione di Trump e siamo pronti a collaborare fattivamente insieme ai paesi Ue alla realizzazione" di un trilaterale "con il presidente Usa, Zelensky e Putin", ha aggiunto.

Tajani: "Si pensa ad art. 5 modello Nato per l'Ucraina"

"Andremo avanti nel sostenere Kiev e a proporre una sorta di articolo 5 della Nato per far sì che l'Ucraina, anche in futuro, abbia un protezione anche militare da qualsiasi tentativo da parte della Federazione russa di ricominciare una guerra". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando a Speciale Tg4 la dichiarazione congiunta dei leader europei dopo il summit in Alaska. "E' importante che la proposta italiana, quella dell'art.5 bis modello Nato per l'Ucraina, sia diventata argomento all'ordine del giorno. Lo stesso Putin ha dovuto ammettere che la sicurezza dell'Ucraina deve essere fuori discussione".

Usa propongono garanzie simili ad articolo 5 Nato

Gli Stati Uniti hanno proposto garanzie di sicurezza per l'Ucraina che sarebbero equivalenti all'Articolo 5, che stabilisce che se un alleato della Nato è vittima di un attacco armato, ogni altro membro dell'Alleanza sarà chiamato a considerarla un'aggressione contro tutti i membri. Lo hanno rivelato fonti diplomatiche occidentali dopo che i leader europei ha affermato in una nota congiunta che "non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla sua cooperazione con Paesi terzi" e che "la Russia non può avere diritto di veto al percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato".

Zelensky: "Serve una pace duratura non solo una pausa"

"Oggi, a seguito di una conversazione con il presidente Trump, abbiamo ulteriormente coordinato le posizioni con i leader europei. Le posizioni sono chiare. Deve essere raggiunta una vera pace, duratura, e non solo un’altra pausa tra le invasioni russe". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su X, ribadendo che "tutte le questioni importanti per l’Ucraina devono essere discusse con la partecipazione dell’Ucraina, e nessuna questione, in particolare quelle territoriali, può essere decisa senza l’Ucraina". Zelensky ha scritto che le uccisioni "devono cessare il prima possibile, il fuoco deve fermarsi sia sul campo di battaglia che in cielo, così come contro le nostre infrastrutture portuali. Tutti i prigionieri di guerra e i civili ucraini devono essere liberati, e i bambini rapiti dalla Russia devono essere restituiti. Migliaia dei nostri concittadini restano in cattività: devono tutti tornare a casa". Per il presidente ucraino, "la pressione sulla Russia deve essere mantenuta finché continua l’aggressione e l’occupazione". Nella conversazione con Trump, dice Zlensky, "ho affermato che le sanzioni devono essere rafforzate se non si svolge un incontro trilaterale o se la Russia cerca di eludere una fine onesta della guerra. Le sanzioni sono uno strumento efficace. La sicurezza deve essere garantita in modo affidabile e a lungo termine, con il coinvolgimento sia dell’Europa sia degli Stati Uniti". Zelensky ha poi ringraziato "i partner che stanno aiutando. Oggi vi è una dichiarazione importante dei leader europei che rafforza la nostra posizione. Continuiamo a lavorare insieme – europei, americani e tutti coloro nel mondo che vogliono pace e stabilità nelle relazioni internazionali".

Starmer: "Accogliamo con favore disponibilità Usa a garantire sicurezza"

“Accogliamo con favore la disponibilità degli Stati Uniti, insieme all’Europa, a fornire solide garanzie di sicurezza all’Ucraina come parte di qualsiasi accordo” per fermare la guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il primo ministro briutannico, Keir Starmer, dopo aver parlato sabato con il Presidente Trump e altri partner europei. “Si tratta di un progresso importante e sarà cruciale per scoraggiare Putin dal tornare a pretendere di più,” ha affermato in una dichiarazione. “Gli sforzi del Presidente Trump ci hanno avvicinato più che mai alla fine della guerra della Russia in Ucraina”, ha detto. Il prossimo passo "devono essere ulteriori colloqui che coinvolgano il presidente Zelensky". Starmer, dopo aver parlato con Zelensky, Trump e gli altri partner europei ha confermato: “Siamo tutti pronti a sostenere questa prossima fase.” Nel frattempo, "finché Putin non fermerà il suo assalto, continueremo a stringere le viti sulla sua macchina da guerra con sanzioni ancora più dure.”

Tajani: "Putin-Zelensky? Roma pronta ospitare incontri pace"

"L'Italia ha sempre dato la propria disponibilità ad accogliere qualsiasi vertice che sia per la costruzione della pace, sia per quanto riguarda il Medio Oriente che per l'Ucraina". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Speciale Tg4, a una domanda sulla disponibilità dell'Italia a ospitare l'eventuale incontro trilaterale tra Donald Trump, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. "Siamo sempre protagonisti per la costruzione della pace, andremo avanti per accogliere incontri, siamo a disposizione, ma continueremo con un intenso lavoro diplomatico a lavorare affinché la fine della guerra abbia tempi rapidi", ha aggiunto.

Tajani: "Oggi sancita l'unità europea per una pace giusta"

Dopo l'incontro in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin "oggi è stata sancita l'unità europea: il messaggio, inviato attraverso il comunicato congiunto, è che l'Europa è unita, l'Europa vuole la pace, ma una pace giusta che non rappresenti la sconfitta dell'Ucraina e non rappresenti una riduzione della sicurezza della stessa Ucraina e dell'Unione europea". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Speciale Tg4, sottolineando anche "un legame forte con gli Stati Uniti, quindi l'unità occidentale". "Ecco perché andremo avanti nel sostenere Kiev e nel proporre una sorta di art. 5 della Nato per far sì che l'Ucraina, anche in futuro, abbia una protezione, anche militare, da qualsiasi tentativo da parte della Federazione russa di ricominciare una guerra", ha aggiunto Tajani.

Meloni: "Cruciali garanzie sicurezza. Trump ha ripreso l'idea dell'Italia"

"Il punto cruciale rimane quello delle garanzie di sicurezza per scongiurare nuove invasioni russe ed è questo l'aspetto su cui si sono registrate ad Anchorage le novità più interessanti. Solo robuste e credibili garanzie in tal senso potranno prevenire nuove guerre ed aggressioni. A questo riguardo, il Presidente Trump ha oggi ripreso l'idea italiana di garanzie di sicurezza che si ispirino all'articolo 5 della Nato. Il punto di partenza della proposta è la definizione di una clausola di sicurezza collettiva che permetta all'Ucraina di beneficiare del sostegno di tutti i suoi partner, Usa compresi, pronti ad attivarsi nel caso sia attaccata di nuovo. Gli Stati Europei rimangono uniti nel sostegno all'Ucraina in questa fase di trattative. La strada per la pace non è semplice, ma è importante che sia stata intrapresa". Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, all'indomani del vertice tra Trump e Putin e dei vari colloqui avuti oggi tra i leader europei, Nato e Usa.

Macron: "Lavoreremo con Usa e partner europei per passi avanti concreti"

"Lavoreremo insieme agli Stati Uniti e a tutti i nostri partner della 'coalizione dei volenterosi', con cui ci riuniremo nuovamente a breve, per avanzare in modo concreto" verso la pace in Ucraina. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un post su X, dopo il colloquio con il presidente Usa Donald Trump, quello ucraino Zelensky e i partner europei, a valle del vertice Trump-Putin in Alaska. "E' indispensabile continuare a sostenere l’Ucraina e fare pressione sulla Russia finché la sua guerra di aggressione prosegue e non si è raggiunta una pace solida e duratura che rispetti i diritti dell’Ucraina", ha sottolineato Macron. "Ogni pace duratura - ha scritto il presidente - dovrà essere accompagnata da garanzie di sicurezza indiscutibili. A questo proposito, accolgo con favore la disponibilità degli Stati Uniti a contribuire". Per il presidente francese "sarà inoltre essenziale trarre tutte le lezioni degli ultimi 30 anni, e in particolare della ben nota propensione della Russia a non rispettare i propri impegni". La Francia continuerà "a lavorare a stretto contatto con il presidente Trump e il presidente Zelenskyj per garantire la tutela dei nostri interessi in uno spirito di unità e responsabilità. La Francia continua a stare risolutamente al fianco dell’Ucraina".

Meloni: "Garanzia sicurezza Ucraina rimane punto cruciale"

"Il punto cruciale rimane quello delle garanzie di sicurezza per scongiurare nuove invasioni russe ed è questo l'aspetto su cui si sono registrate ad Anchorage le novità più interessanti". Lo sottolinea la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione. "Solo robuste e credibili garanzie in tal senso potranno prevenire nuove guerre ed aggressioni. A questo riguardo, il Presidente Trump ha oggi ripreso l'idea italiana di garanzie di sicurezza che si ispirino all'articolo 5 della NATO. Il punto di partenza della proposta è la definizione di una clausola di sicurezza collettiva che permetta all'Ucraina di beneficiare del sostegno di tutti i suoi partner, USA compresi, pronti ad attivarsi nel caso sia attaccata di nuovo. Gli Stati Europei - aggiunge Meloni - rimangono uniti nel sostegno all'Ucraina in questa fase di trattative. La strada per la pace non è semplice, ma è importante che sia stata intrapresa".

Meloni: "Solo Kiev può trattare su condizioni e suoi territori"

"Considero positivo il fatto che si stiano aprendo degli spiragli di pace in Ucraina. L'accordo è ancora complicato ma finalmente possibile, soprattutto in seguito allo stallo che si è creato da molti mesi lungo la linea del fronte. Solo l'Ucraina potrà trattare sulle condizioni e sui propri territori". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione dopo l'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin.

Meloni: "Accordo ancora complicato ma finalmente possibile"

"Considero positivo il fatto che si stiano aprendo degli spiragli di pace in Ucraina. L’accordo è ancora complicato ma finalmente possibile, soprattutto in seguito allo stallo che si è creato da molti mesi lungo la linea del fronte. Solo l’Ucraina potrà trattare sulle condizioni e sui propri territori". Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo il vertice in Alaska tra Trump e Putin sull'Ucraina. "Il punto cruciale rimane quello delle garanzie di sicurezza per scongiurare nuove invasioni russe ed è questo l’aspetto su cui si sono registrate ad Anchorage le novità più interessanti. Solo robuste e credibili garanzie in tal senso potranno prevenire nuove guerre ed aggressioni. A questo riguardo, il presidente Trump ha oggi ripreso l’idea italiana di garanzie di sicurezza che si ispirino all’articolo 5 della Nato. Il punto di partenza della proposta è la definizione di una clausola di sicurezza collettiva che permetta all’Ucraina di beneficiare del sostegno di tutti i suoi partner, Usa compresi, pronti ad attivarsi nel caso sia attaccata di nuovo. Gli Stati Europei rimangono uniti nel sostegno all’Ucraina in questa fase di trattative. La strada per la pace non è semplice, ma è importante che sia stata intrapresa".

Starmer: "Nessun percorso di pace senza Zelensky"

Gli sforzi di Trump hanno avvicinato "più che mai" alla fine della guerra in Ucraina, ma Volodymyr Zelensky non deve essere escluso dal percorso verso la pace. A dirlo è il primo ministro britannico Keir Starmer, che in una dichiarazione ufficiale dopo il vertice in Alaska tra Trump e Putin elogia "la sua leadership nel perseguire la fine delle uccisioni". Le sue parole fanno eco alla dichiarazione congiunta rilasciata dai leader europei, per ribadire che "il prossimo passo deve essere un ulteriore dialogo con il presidente Zelensky. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza di lui". "Con il presidente Trump e altri partner europei siamo tutti pronti a sostenere questa prossima fase" aggiunge Starmer, "Accolgo con favore la disponibilità degli Stati Uniti, insieme all'Europa, a fornire solide garanzie di sicurezza all'Ucraina come parte di qualsiasi accordo. Questo è un progresso importante e sarà cruciale per dissuadere Putin dal tornare a chiedere di più. Nel frattempo, finché non porrà fine al suo barbaro assalto, continueremo a stringere i denti sulla sua macchina da guerra con ulteriori sanzioni, che hanno già avuto un impatto punitivo sull'economia russa e sul suo popolo. Il nostro incrollabile sostegno all'Ucraina continuerà finché sarà necessario".

Conte: "Imbarazzante esultanza Meloni. Ue comprimaria"

"Ora all'Europa del Riarmo - che non è stata costruttrice di canali di pace, soprattutto quando l'Ucraina era senza dubbio più forte ai tavoli - non resta che il ruolo da comprimario e augurarsi che lavorando duramente con pieno coordinamento diplomatico si imposti una pace giusta e ragionevole. E' imbarazzante leggere nero su bianco l'esultanza di Meloni per 'spiragli per discutere di pace' dopo la politica guerrafondaia e ostile a negoziati condotta da Chigi in questi anni". Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte. "I fatti parlavano chiaro già prima di questa foto: l'Europa è un attore non protagonista sulla guerra in Ucraina. Ha scelto, dopo l'inaccettabile invasione della Russia e i primi necessari aiuti di 'scommettere sulla vittoria dell'Ucraina' (parole di Meloni) attraverso una vittoria militare sulla Russia a suon di invii di armi per ben 3 anni. E adesso che questa illusione è svanita, ne paga le conseguenze. Mentre Trump e Putin discutono di come incrementare gli scambi commerciali ed esplorare nuove opportunità di collaborazione nel reciproco interesse, i leader europei sono stretti in una morsa: provare a contrastare ostinatamente una soluzione negoziale però senza nessuna reale prospettiva alternativa, oppure rassegnarsi a favorire un accordo che purtroppo si preannuncia ben penalizzante per l'Ucraina. La strategia scelta dall'Europa si è rivelata completamente fallimentare. Non basta certo una foto o una telefonata per ribaltare questo dato di realtà. Di una cosa saremo e siamo sicuramente protagonisti: i costi dei danni e della ricostruzione in Ucraina, i costi del folle "riarmo", le ricadute dei costi del gas e dell'energia. Ovviamente gli oneri e i costi di questa strategia fallimentare non li pagano Meloni e soci, che per 3 anni hanno rifiutato sdegnati l'ipotesi negoziale continuando invece a puntare sull'escalation militare. Li pagano cittadini e imprese con costi dell'energia alle stelle, carovita, investimenti record in armi mentre si tagliava in altri settori, dalla sanità alla scuola", conclude Conte.

Leader europei: "Pressioni su Mosca finché ci sarà la guerra in Ucraina"

"Finché continueranno le uccisioni in Ucraina, siamo pronti a continuare a esercitare pressione sulla Russia. Continueremo a rafforzare le sanzioni e le misure economiche più ampie per esercitare pressione sull'economia di guerra russa, fino a quando non ci sarà una pace giusta e duratura". Lo affermano i leader europei nella loro dichiarazione congiunta dopo il vertice in Alaska tra Donald Trump e Putin. "L'Ucraina può contare sulla nostra incrollabile solidarietà mentre lavoriamo per una pace che salvaguardi gli interessi vitali di sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa- vi si legge -. Il nostro sostegno all'Ucraina continuerà".

Leader europei: "No decisioni senza Kiev. No diritto veto Mosca"

"E' chiaro che l'Ucraina deve disporre di garanzie di sicurezza incondizionate per difendere efficacemente la propria sovranita' e integrità territoriale. Accogliamo con favore la dichiarazione del presidente Trump secondo cui gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza. La Coalizione dei volenterosi è pronta a svolgere un ruolo attivo. Non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla loro cooperazione con paesi terzi. La Russia non può avere diritto di veto sul percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato. Spetterà all'Ucraina prendere decisioni sul proprio territorio. I confini internazionali non devono essere modificati con la forza". E' quanto si legge nella dichaiarzione congiunta dei leader europei dopo il vertice tra Trump e Putin e i colloqui avuti oggi con il presidente Usa. La nota è firmata dalla premier italiana, Giorgia Meloni, dal presidente francese Emmanuel Macron, dal Cancelliere tedesco Freidrich Merz, dal premier britannico Keir Starmer, dal finlandese Alexander Stubb, dal premier polacco Donald Tusk, e dai leader Ue Antonio Costae Ursula von der Leyen.

Tajani: "Passo avanti verso pace ma ancora molto lavoro"

"Mi pare che sia stato fatto un passo in avanti verso la pace", anche se "c'è ancora molto da lavorare". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Speciale tg4, dopo l'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. "Il governo italiano sostiene l'azione del presidente Trump, il lavoro degli Stati Uniti ma nello stesso tempo sono pronti a collaborare fattivamente, insieme ai Paesi europei, alla realizzazione di un vertice di Trump con Zelensky e Putin".

Leader Ue: "Pronti a mantenere pressioni su Russia, rafforzeremo sanzioni"

"Il nostro sostegno all'Ucraina continuerà. Siamo determinati a fare di più per mantenere l'Ucraina forte, al fine di porre fine ai combattimenti e raggiungere una pace giusta e duratura. Finché le uccisioni in Ucraina continueranno, siamo pronti a mantenere la pressione sulla Russia. Continueremo a rafforzare le sanzioni e le misure economiche più ampie per esercitare pressione sull'economia di guerra russa fino a quando non ci sarà una pace giusta e duratura. L'Ucraina può contare sulla nostra incrollabile solidarietà mentre lavoriamo per una pace che salvaguardi gli interessi vitali di sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa". Lo scrivono in una dichiarazione congiunta dopo il summit in Alaska la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il primo ministro polacco Donald Tusk e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.

Leader Ue: "Garanzie di sicurezza su sovranità, Kiev decide suo territorio"

"Siamo ben chiari sul fatto che l'Ucraina deve disporre di garanzie di sicurezza ferree per difendere efficacemente la sua sovranità e integrità territoriale. Accogliamo con favore la dichiarazione del presidente Trump secondo cui gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza. La Coalizione dei Volenterosi è pronta a svolgere un ruolo attivo. Non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla sua cooperazione con paesi terzi. La Russia non può avere potere di veto sul percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato". Lo scrivono in una dichiarazione congiunta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il primo ministro polacco Donald Tusk e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa dopo aver sentito il presidente Usa Donald Trunp a seguito dell'incontro in Alaska con il presidente russo Putin. "Spetterà all'Ucraina prendere decisioni sul suo territorio. I confini internazionali non devono essere modificati con la forza" si legge.

Leader europei: "Bene sforzi Trump,ora dialogo con Zelensky" (2)

"Questa mattina presto, il presidente Trump ha informato noi e il presidente Zelensky dopo il suo incontro con il presidente russo in Alaska il 15 agosto 2025", afferma nel dettaglio la dichiarazione congiunta della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, del presidente francese Emmanuel Macron, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del primo ministro britannico Keir Starmer, del presidente finlandese Alexander Stubb, del primo ministro polacco Donald Tusk, e del presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. "I leader hanno accolto con favore gli sforzi del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Russia e raggiungere una pace giusta e duratura. Come ha affermato il Presidente Trump, 'non c'è accordo finché non c'è un accordo'. Come previsto dal Presidente Trump, il passo successivo deve ora essere un ulteriore dialogo con il Presidente Zelensky, che incontrerà presto. Siamo inoltre pronti a collaborare con il Presidente Trump e il Presidente Zelensky per un vertice trilaterale con il sostegno europeo". "Siamo convinti che l'Ucraina debba disporre di garanzie di sicurezza ferree per difendere efficacemente la propria sovranità e integrità territoriale - prosegue ancora la dichiarazione dei leader europei -. Accogliamo con favore la dichiarazione del Presidente Trump secondo cui gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza. La Coalizione dei Volenterosi è pronta a svolgere un ruolo attivo. Non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla sua cooperazione con Paesi terzi. La Russia non può avere potere di veto sul percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato. Spetterà all'Ucraina prendere decisioni sul suo territorio. I confini internazionali non devono essere modificati con la forza".

Ucraina, von der Leyen: "Essenziali solide garanzie sicurezza" (2)

"Accogliamo con favore la dichiarazione del Presidente Trump secondo cui gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza" si legge in una nota della presidente della Commissione europea, "La Coalizione dei Volenterosi è pronta a svolgere un ruolo attivo. Non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla sua cooperazione con paesi terzi. La Russia non può avere diritto di veto al percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato. Spetterà all'Ucraina prendere decisioni sul suo territorio. I confini internazionali non devono essere modificati con la forza". "Come previsto dal Presidente Trump, il passo successivo deve ora essere ulteriori colloqui con il Presidente Zelenskyy, che incontrerà presto" continua la presidente della Commissione nella nota, "Siamo inoltre pronti a collaborare con il presidente Trump e il presidente Zelensky per un vertice trilaterale con il sostegno europeo. Siamo chiari sul fatto che l'Ucraina deve disporre di garanzie di sicurezza ferree per difendere efficacemente la sua sovranita' e integrita' territoriale. Il nostro sostegno all'Ucraina continuera'. Siamo determinati a fare di più per mantenere l'Ucraina forte, al fine di porre fine ai combattimenti e raggiungere una pace giusta e duratura". "Finché le uccisioni in Ucraina continueranno, siamo pronti a mantenere la pressione sulla Russia" si legge ancora nella nota, "Continueremo a rafforzare le sanzioni e le misure economiche più ampie per esercitare pressione sull'economia di guerra russa fino a quando non ci sarà una pace giusta e duratura. L'Ucraina può contare sulla nostra incrollabile solidarieta' mentre lavoriamo per una pace che salvaguardi gli interessi vitali della sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa".

Von der Leyen: "No diritto veto Russia su Ue e Nato"

"La Russia non può avere diritto di veto al percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato". Lo afferma la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una nota.

Meloni e leader Ue: "Pronti a collaborare con Trump per trilaterale"

"Siamo pronti a collaborare con il presidente Trump e il presidente Zelensky per organizzare un vertice trilaterale con il sostegno dell'Europa". Si legge in una dichiarazione congiunta firmata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il primo ministro polacco Donald Tusk e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. "I leader hanno accolto con favore gli sforzi del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Russia e raggiungere una pace giusta e duratura. Come ha affermato il presidente Trump, 'non c'è accordo finché non c'è un accordo'" inizia lo statement e "Come previsto dal presidente Trump, il passo successivo deve ora essere ulteriori colloqui con il Presidente Zelensky, che incontrerà presto".

Meloni e leader europei: "Volenterosi pronti a ruolo attivo"

"Accogliamo con favore la dichiarazione del Presidente Trump secondo cui gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza. La Coalizione dei Volenterosi è pronta a svolgere un ruolo attivo". E' quanto si legge nella dichaiarzione congiunta dei leader europei dopo il vertice tra Trump e Putin e i colloqui con il presidente Usa. La nota è firmata dalla premier, Giorgia Meloni, dal presidente francese Emmanuel Macron, dal cancelliere tedesco Freidrich Meerz dal premier britannico Keir Starmer, dal finlandese Alexander Stubb, dal premier polacco Donald Tusk, e dai leader Ue Antonio Costae Ursula von der Leyen.

Leader europei: "Nessun veto su kiev nell'Ue e nella Nato"

"Non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla sua cooperazione con paesi terzi. La Russia non può avere potere di veto sul percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato. Spetterà all'Ucraina prendere decisioni sul suo territorio": così i leader europei nella dichiarazione congiunta.

Leader europei: "Bene sforzi Trump,ora dialogo con Zelensky"

I leader europei hanno "accolto con favore gli sforzi del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Russia e raggiungere una pace giusta e duratura". "Il passo successivo deve ora essere un ulteriore dialogo con il Presidente Zelensky". Lo affermano in una dichiarazione congiunta.

Ucraina, von der Leyen: "Essenziali solide garanzie sicurezza"

"Sono essenziali solide garanzie di sicurezza che tutelino gli interessi vitali della sicurezza ucraina ed europea". Lo ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine della chiama con cui Donald Trump ha aggiornato i leader europei sul vertice con Vladimir Putin in Alaska. "L'Ue sta collaborando strettamente con Zelensky e gli Stati Uniti per raggiungere una pace giusta e duratura" ha scritto von der Leyen su X.

Mosca: "Conquistato villaggio in regione Dnipro e uno in Donetsk"

Il ministero della Difesa di Mosca ha rivendicato la conquista di un nuovo villaggio, Vorone, nella regione di Dnipropetrovsk, che non è tra quelle rivendicate dalla Russia come proprio territorio. Il dicastero ha aggiunto che le forze russe hanno preso il controllo anche di un altro villaggio, Kolodezi, nella regione di Donetsk. 

Meloni: "Si apre spiraglio pace. Italia fa sua parte"

"Si apre finalmente uno spiraglio per discutere di pace in Ucraina. L'Italia sta facendo la sua parte insieme ai suoi alleati occidentali". E' il primo commento della premier Giorgia Meloni, dopo il vertice in Alaska tra Trump e Putin sull'Ucraina.

Incontro Trump-Putin, la situazione sul campo in Ucraina

A Mosca spuntano souvenir a tema vertice Alaska

Ucraina, deputato Duma: "Prossimo vertice presto in Kamchatka"

Le probabilità che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump viaggi in Russia per incontrare Vladimir Putin "sono elevate". "Potrebbe volare in Kamchatka o a Vladivostok e l'incontro potrebbe aver luogo nel prossimo futuro", ha dichiarato a RIA Novosti il presidente della Commissione per i mercati finanziari della Duma, Anatoly Aksakov.

Trump: "Se va bene con Zelensky, fisseremo incontro con Putin"

"Il Presidente Zelensky verrà a Washington, nello Studio Ovale, lunedì pomeriggio. Se tutto andrà per il meglio, fisseremo un incontro con il Presidente Putin. Potenzialmente, milioni di vite saranno salvate": così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sul suo social Truth.

Stubb: "A Kiev servono garanzie di sicurezza credibili"

Il presidente finlandese Alexander Stubb ha sottolineato l'importanza che l'Ucraina riceva garanzie di sicurezza credibili nell'ambito di un accordo per porre fine alla guerra. Dopo essere stato informato da Donald Trump dell'esito dell'incontro con Vladimir Putin, Stubb ha ringraziato in un messaggio su X il presidente americano per aver condiviso con lui e con gli altri capi di Stato e di governo europei le sue impressioni sull'incontro. "Garanzie di sicurezza solide e credibili per l'Ucraina sono un elemento cruciale per una pace sostenibile", ha scritto il presidente finlandese. Stubb ha aggiunto che, dopo la telefonata con Trump, si è svolto un secondo round di colloqui a livello di leader europei. "Stiamo lavorando con Volodymyr Zelensky, gli alleati europei e gli Stati Uniti per raggiungere una pace giusta e duratura", ha sottolineato.

Trump: "Lunedì Zelensky a Washington, se tutto funziona poi incontro con Putin"

"Lunedì pomeriggio il presidente Zelensky sarà a Washington D.C., nello Studio Ovale. Se tutto andrà per il meglio programmeremo quindi un incontro con il presidente Putin. Potenzialmente, la vita di milioni di persone potrà essere salvata". Lo ha scritto il presidente americano Donald Trump sul suo profilo su Truth Social. "Una grande e riuscitissima giornata in Alaska!", ha scritto Trump. "L’incontro con il presidente russo Vladimir Putin è andato molto bene, così come la telefonata in tarda serata con il presidente ucraino Zelensky e con vari leader europei, incluso il Segretario generale della Nato". E' stato stabilito da tutti che il modo migliore per porre fine all’orribile guerra tra Russia e Ucraina sia andare direttamente a un accordo di pace, che metterebbe fine al conflitto, e non a un semplice accordo di cessate il fuoco, che spesso non regge nel tempo".

Trump: "Zelensky ed europei d'accordo per intesa globale"

"L'incontro con Putin "è andato molto bene così come la telefonata a tarda notte con il presidente ucraino Zelensky e diversi leader europei, tra cui il segretario generale della Nato. Tutti hanno deciso che il modo migliore per porre fine all'orribile guerra tra Russia e Ucraina è quello di giungere direttamente a un accordo di pace, che porrebbe fine alla guerra, e non a un semplice cessate il fuoco, che spesso non regge". Lo scrive su Truth il presidente Donald Trump.

Trump: "Organizzerò incontro tra Putin e Zelensky"

Organizzare al più presto un vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky e arrivare alla pace tra Russia e Ucraina senza passare per un cessare il fuoco. Sono i due obiettivi che Donald Trump si pone dopo il vertice di ieri in Alaska che definisce "una giornata fantastica e di grande successo". "L'incontro con il presidente russo è andato molto bene, così come la telefonata a tarda notte con il presidente ucraino e diversi leader europei, tra cui l'autorevolissimo Segretario Generale della Nato" ha scritto Trump in un post su Truth, "Tutti hanno deciso che il modo migliore per porre fine alla terribile guerra tra Russia e Ucraina è quello di giungere direttamente a un accordo di pace, che porrebbe fine alla guerra, e non a un semplice cessate il fuoco, che spesso non regge". Anche Trump ha confermato che Zelensky  sarà a Washington "nello Studio Ovale", lunedì pomeriggio. "Se tutto andrà per il meglio, fisseremo un incontro con il presidente Putin. Potenzialmente, milioni di vite saranno salvate".

Kiev: "Cecchino ucraino batte record, colpisce da 4 km"

Nei giorni scorsi, i combattenti dell'unità speciale di cecchini ucraini di Pryvyd hanno stabilito un "record mondiale" per il tiro andato a bersaglio più lungo confermato da una distanza di ben 4.000 metri, nella zona di Pokrovsk, la città nel Donbass, secondo il media di tecnologia militare ucraino Defense Express, citato da Rbc-Ukraine. Il cecchino ha sparato con un fucile Alligator calibro 14,5 millimetri. Il proiettile "ha ucciso due occupanti russi", scrive il sito. È interessante notare che anche il precedente record apparteneva a ucraini: non molto tempo fa, un soldato dei Servizi di Sicurezza dell'Ucraina ha eliminato un occupante a una distanza di 3.800 metri con un fucile di fabbricazione ucraina chiamato Volodar Obriyu (Signore dell'Orizzonte)", scrive ancora Rbc.

Esplosione in una fabbrica in Russia, 11 morti e 130 feriti

Un'esplosione in una fabbrica nella regione russa di Ryazan ha ucciso 11 persone e ne ha ferite 130: lo ha dichiarato oggi il ministero russo delle Emergenze, anche se il fatto si è verificato ieri. Lo riporta il Guardian. In una dichiarazione su Telegram, il ministero ha affermato che i soccorritori stanno continuando a cercare sul luogo dell'esplosione, che si trova a 320 km a sud-est di Mosca. Il governatore della regione di Ryazan, Pavel Malkov, ha dichiarato che l'incidente è stato innescato da un incendio scoppiato all'interno di un'officina della fabbrica. Non è stata fornita alcuna causa per l'incendio, né è chiaro cosa producesse la fabbrica. Droni ucraini hanno già preso di mira infrastrutture militari ed economiche nella regione di Ryazan, osserva il Guardian. A gennaio, un'importante raffineria di petrolio e una centrale elettrica erano state colpite da droni ucraini. Alcuni media russi hanno riferito che l'esplosione è stata causata dall'incendio di polvere da sparo.

Mosca: "Dicevano Putin isolato ma da Usa un tappeto rosso"

Commentando su Telegram l'incontro Trump-Putin in Alaska, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, ha affermato che "i media occidentali sono in uno stato di frenesia, che si sta trasformando in vera e propria follia: per tre anni hanno riferito che la Russia era isolata, e oggi hanno visto un tappeto rosso steso per accogliere il presidente russo negli Stati Uniti".

Media, Trump: "Putin vuole accordo globale no cessate fuoco"

Il presidente americano Donald Trump ha detto a Volodymyr Zelensky e ai leader della NATO che Putin non vuole un cessate il fuoco e preferisce un accordo globale per porre fine alla guerra. Lo scrive sui social il giornalista di Axios Barak Ravid. Secondo una fonte intervenuta durante la chiamata, Trump ha affermato: "Penso che un accordo di pace rapido sia meglio di un cessate il fuoco".

Orban: "Finite ostilità Usa-Russia, oggi mondo è più sicuro"

"Per anni abbiamo visto le due maggiori potenze nucleari smantellare il quadro della loro cooperazione e scambiarsi messaggi ostili. Ora tutto questo è finito. Oggi il mondo è un posto più sicuro di ieri. Che ogni fine settimana sia almeno così bello!" Lo dichiara sui social il primo ministro ungherese Viktor Orban.

Axios: "Trump a Zelensky: Putin vuole accordo globale non tregua"

Donald Trump ha detto, nella telefonata con Voloymyr Zelensky e i leader della Nato, che il presidente russo Vladimir Putin non vuole un cessate il fuoco ma preferisce un accordo globale per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo scrive su X il giornalista di Axios, Barak Ravid, citando una fonte presente alla chiamata. "Penso che un accordo di pace rapido sia meglio di un cessate il fuoco", ha detto lo stesso Trump secondo la fonte che ha definito la telefonata con il leader ucraino e quella della Nato "non facile".

Medevedev: "Negoziati possibili continuando operazione militare"

"L'incontro ha dimostrato che i negoziati sono possibili senza precondizioni e contemporaneamente alla continuazione dell'"operazione militare speciale"". Lo scrive su Telegram l'ex presidente russo, Dmitry Medvedev. Secondo Medevedev "è stato ripristinato un meccanismo completo per gli incontri tra Russia e Stati Uniti al massimo livello" "senza ultimatum e minacce". "Entrambe le parti hanno attribuito direttamente la responsabilità del raggiungimento dei risultati futuri nei negoziati per porre fine alle azioni militari su Kiev e in Europa", ha aggiunto.

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Cosa ha detto al mondo il vertice di Anchorage

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Zelensky: "Bene l'apertura Trump sulle garanzie di sicurezza"

"È importante che gli europei siano coinvolti in ogni fase per assicurare solide garanzie di sicurezza insieme all'America. Abbiamo anche discusso dei segnali positivi provenienti dalla parte americana in merito alla partecipazione alle garanzie di sicurezza dell'Ucraina. Continuiamo a coordinare le nostre posizioni con tutti i partner. Ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la telefonata con Donald Trump seguita all'incontro in Alaska tra il leader americano e il russo Vladimir Putin. Ieri, nel volo verso Anchorage, Trump aveva detto che l'obiettivo è di dare garanzie di sicurezza all'Ucraina, "ma non sotto l'ombrello della Nato", aggiungendo che "è l'Europa che dovrà prendere la guida".

Stampa russa su Putin-Trump: "Palla nelle mani di Europa e Kiev"

All'indomani del vertice tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump, la stampa russa si concentra soprattutto su due aspetti riportati in home page sul sito della storica agenzia Tass: le prospettive che il summit in Alaska apre per la normalizzazione dei rapporti bilaterali tra Russia e Usa e la responsabilita' della pace che ora è tutta nelle mani dell'Europa e di Kiev che "deve scegliere tra concessioni territoriali e guerra". "L difficoltà principale sarà superare la disputa territoriale su Donbas e Crimea", sottolinea Forrest Nabors, direttore del dipartimento di Scienze politiche dell'Università dell'Alaska Anchorage, citato dalla Tass. "L'Ucraina dovrà decidere se continuare il conflitto o cedere parte del territorio che potrebbe comunque perdere a causa di un'azione militare prolungata", avverte l'esperto americano. "Il risultato principale dei colloqui può riassumersi nell'inizio del ripristino delle relazioni bilaterali e nella possibile visita di Trump a Mosca", con cui ricambierebbe quella effettuata ieri da Putin in territorio americano, spiega all'agenzia ufficiale Ria Novosti Lev Sokolshchik, ricercatore presso il Centro per gli studi europei e internazionali dell'Alta scuola di economi di Mosca. Sulla tv di Stato, il Primo Canale intervista questo mattina Dmitri Trenin, noto analista e membro del Consiglio russo per gli affari internazionali, il quale senza mezzi termini definisce "a favore della Russia" la situazione creatasi dopo il vertice di Anchorage. Ripetendo quanto da mesi promuove anche la propaganda del Cremlino, Trenin sottolinea che il nemico ora è l'Europa che vuole ostacolare il percorso di pace avviato da Mosca e Washington; l'analista ci tiene a far notare che "a differenza che con l'Europa, la Russia ha sempre mantenuto un canale di comunicazione con gli Stati Uniti, almeno a livello di Stati maggiori e ministeri della Difesa, anche perché da questi contatti dipende la sicurezza del mondo". Secondo Trenin, Trump "ha fatto bene ora a lanciare la palla dalla parte del presidente ucraino Zelensky"; a questo punto, un possibile scenario, a suo dire, è quello che vede "gli americani cercare di distanziarsi il più possibile dalla questione ucraina, di cui a Trump importa molto poco".

Calenda: "Da Trump sottomissione adorante a Putin"

"Le scene di sottomissione adorante di Trump a Putin non hanno precedenti nella storia delle relazioni internazionali Usa. Ciò a cui Trump è interessato è il business e lo show, ciò a cui Putin è interessato è ripristinare la sfera d'influenza sovietica. Così non può esserci partita". Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda.

Zelensky: "Sì a proposta Trump per incontro trilaterale"

"Sosteniamo la proposta del Presidente Trump di un incontro trilaterale tra Ucraina, Stati Uniti e Russia. L'Ucraina sottolinea che le questioni chiave possono essere discusse a livello di leader e che un formato trilaterale è adatto a questo scopo". Lo scrive sui social il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Zelensky: "Massimo impegno per la pace, coinvolgere Europa"

"L'Ucraina ribadisce la sua disponibilità a lavorare con il massimo impegno per raggiungere la pace". Lo scrive sui social il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, annunciando la sua visita a Washington lunedì prossimo. "E' importante che gli europei siano coinvolti in ogni fase per garantire solide garanzie di sicurezza insieme all'America", aggiunge il presidente ucraino. "Il Presidente Trump ha informato del suo incontro con il leader russo e dei punti principali della loro discussione - scrive Zelensky - è importante che la forza dell'America abbia un impatto sull'evoluzione della situazione". "Lunedì incontrerò il presidente Trump a Washington, DC, per discutere tutti i dettagli riguardanti la fine delle uccisioni e della guerra. Sono grato per l'invito. E' importante che gli europei siano coinvolti in ogni fase per garantire solide garanzie di sicurezza insieme all'America. Abbiamo anche discusso dei segnali positivi provenienti dalla parte americana in merito alla partecipazione alla garanzia della sicurezza dell'Ucraina. Continuiamo a coordinare le nostre posizioni con tutti i partner", continua.

Zelensky: "Lunedì vedo Trump a Washington, ok trilaterale"

"Lunedì incontrerò il Presidente Trump a Washington Dc, per discutere tutti i dettagli relativi alla fine delle uccisioni e della guerra. Sono grato per l'invito": lo ha dichiarato su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo essere stato informato dal presidente Usa sull'esito del vertice con Putin in Alaska. "Sosteniamo la proposta del Presidente Trump di un incontro trilaterale tra Ucraina, Stati Uniti e Russia. L'Ucraina sottolinea che le questioni chiave possono essere discusse a livello di leader e che un formato trilaterale è adatto a questo scopo", ha aggiunto Zelensky.

Estonia: "Putin voleva umiliare gli Usa e ci è riuscito"

"L'incontro in Alaska non ha lasciato posto a sorprese. Putin voleva umiliare gli Stati Uniti e ci è riuscito". Lo ha affermato il presidente della commissione Esteri del Parlamewnto estone, Marko Mihkelson, in un messaggio pubblicato sul suo profilo X. Mihkelson ha quindi esortato il presidente degli Stati Uniti a essere più duro con Putin: "Trump ha ora la possibilità di trasformare la sua mano debole in una vincente esercitando una vera pressione sulla Russia".

Trump a colloquio per oltre un'ora con Zelensky e leader Ue (2)

La Casa Bianca ha confermato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto una "lunga telefonata" con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky sul volo di ritorno a Washington. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. Trump ha parlato anche con i leader della NATO, ha detto Leavitt ai giornalisti sull'Air Force One. Il presidente Usa è sbarcato dall'aereo alle 2:45 ora locale, (le 8,45 in Italia) e non ha risposto alle domande dei giornalisti.

Trump: "E' compito di Zelensky chiudere la questione"

“È davvero compito del presidente Zelensky chiudere la questione. Direi anche che le nazioni europee devono impegnarsi un po’, ma la responsabilità è di Zelensky.” Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump nel corso di un'intervista a Fox News dopo l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin in Alaska. “C’è una o due questioni piuttosto significative, ma credo possano essere superate,” ha spiegato. Alla domanda su quale consiglio darebbe al leader ucraino, Trump ha risposto: “Fare un accordo, concludere l’accordo.” La Russia, ha detto "è una grande potenza, loro non lo sono".

Casa Bianca conferma la telefonata di Trump a Zelensky

La "lunga telefonata" di Donald Trump al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per informarlo sull'esito del vertice in Alaska, dal quale non è uscito alcun accordo per un cessate il fuoco, è stata confermata dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. La telefonata, come quelle ai dirigenti dell'Ue, ha detto Leavitt, è stata fatta a bordo dell'Air Force One, nel viaggio di ritorno del presidente americano da Anchorage. Trump è sbarcato a Washington alle 02.45 ora locale (le 08.45 italiane) senza rispondere alle domande dei giornalisti.

Trump ha informato leader Ue su esito vertice (2)

Alla riunione di 'debrief' con Trump hanno partecipato, oltre alla presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, la numero uno della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, il finlandese Alexander Stubb, il polacco Karol Nawrocki, il primo ministro britannico, Keir Starmer, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, e l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff. All'incontro successivo a livello europeo, che è ancora in corso, stanno partecipando oltre a von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, Meloni, Macron, Merz, Stubb, il primo ministro polacco Tusk, Starmer e Rutte.

Media: "Zelensky lunedì a Washington da Trump"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha in programma di incontrare Donald Trump a Washington lunedì. Lo scrive sui social il giornalista di Axios Barak Ravid.

Putin: "Europa non ostacoli progressi fatti con Trump"

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che lui e il presidente Donald Trump hanno raggiunto "intendimenti" sull’Ucraina e ha avvertito l’Europa di non “silurare i progressi appena avviati”. Per risolvere il conflitto in Ucraina, ha detto il presidente russo nella conferenza stampa al termine del vertice ad Anchorage in Alaska, occorre affrontarne le "cause profonde" e ristabilire un "giusto equilibrio di sicurezza in Europa e nel mondo". Secondo Putin, le intese raggiunte - e non specificate - rappresentano un "punto di partenza". "Concordo con il presidente Trump - ha detto - che la sicurezza dell'Ucraina debba essere garantita. Siamo pronti a lavorare su questo".

Salvini: "Ogni passo verso pace è buona notizia"

"Ogni passo in avanti verso la pace, come quello di ieri, e' una buona notizia. Come chiesto da Papa Leone, che al posto delle armi torni a parlare la diplomazia, senza che nessuno la ostacoli". Lo scrive su Instagram il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, all'indomani dell'incontro tra Trump e Putin.

Trump a colloquio per oltre un'ora con Zelensky e leader Ue

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato questa mattina con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky e con i leader europei per discutere del vertice con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. Trump ha parlato per piu' di un'ora con Zelensky, il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il segretario generale della NATO Mark Rutte e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ha aggiunto il portavoce. Secondo la presidenza ucraina, Trump ha parlato prima con Zelensky e poi si sono uniti alla chiamata anche gli altri leader europei. La Casa Bianca ha confermato la chiamata.

Meloni partecipa a telefonata con Zelensky e leader Ue

La premier Giorgia Meloni, dopo la telefonata con Trump, sta partecipando ad una call con Zelensky e gli altri leader Ue.

Ue: "Trump ha informato anche Zelensky su vertice Alaska"

Oltre ai leader dell'Ue, Donald Trump ha incormato anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dei risultati del vertice con Vladimir Putin in Alaska, Lo dice il portavoce della Commissione europea.

Meloni in contatto con Trump e altri leader Ue (2)

In questo quadro la premier ha preso parte alla telefonata con il presidente degli Stati Uniti e i leader europei in merito all'incontro che Donald Trump ha avuto ieri in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin.

Meloni in contatto con Trump e altri leader Ue

La premier Giorgia Meloni è in contatto con Donald Trump e gli altri leader Ue. Lo si apprende in ambienti di Palazzo Chigi.

Trump ha informato leader Ue su esito vertice

Donald Trump ha informato i leader europei sull'esito del suo incontro con Putin. Lo dice un portavoce della Commissione europea.

Mosca: "Nuovo incontro? Trump chiamerà alleati poi decideremo"

"Al momento, il presidente degli Stati Uniti ha detto che chiamerà i suoi colleghi e discuterà con loro i risultati dei negoziati in corso" "e poi decideremo cosa fare". Lo dice a Channel One il collaboratore di Vladimir Putin, Yuri Ushakov, riguardo a un eventuale prossimo incontro tra i due leader. "Non lo so ancora", ha risposto l'assistente del leader russo alla domanda su quando potrebbe svolgersi un nuovo faccia a faccia tra i due.

Casa Bianca: "Trump al telefono con Zelensky"

"L'Air Force One è atterrato alla base di Andrews, il presidente Trump è al momento al telefono con Zelensky e altri, da qui il ritardo nello sbarco". Lo scrive su X l'assistente di Trump e vice capo dello staff della Casa Bianca, Dan Scavino.

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Cosa ha detto al mondo il vertice di Anchorage

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Kiev: "Abbattuti 61 droni russi su 85 lanciati nella notte"

Durante la notte, mentre Putin e Trump discutevano in Alaska, le difese antiaeree ucraine hanno abbattuto o bloccato con il jamming 61 droni russi su almeno 85 lanciati sul territorio ucraino, mentre risulta che 24 droni abbiano colpito 12 località. Lo rivela l'aeronautica militare di Kiev, citata da Ukrinform e da altri media, parlando anche del lancio di un missile balistico russo Iskander-M, senza specificare se sia andato a segno. Le regioni colpite, dice Kiev, sono quelle di Donetsk (nel Donbass), di Sumy, Chernihiv e Dnipropetrovsk.

Salvini: "Passo in avanti verso la pace"

Ogni passo in avanti verso la Pace, come quello di ieri, è una buona notizia. Come chiesto da Papa Leone, che al posto delle armi torni a parlare la diplomazia, senza che nessuno la ostacoli". Lo scrive sui social il leader della Lega Matteo Salvini. 

Casa Bianca: "Trump al telefono con Zelensky e altri"

Donald Trump "sta parlando al telefono con Zelensky e altri". Lo scrive su X Dan Scavino, vice capo dello staff della Casa Bianca, precisando che l'Air Force One di ritorno da Anchorage è atterrato nella base di Andrews e che in questo momento il presidente, che non è ancora sceso dall'aereo, è impegnato in conversazioni telefoniche sul vertice avuto con Vladimir Putin. 

Kiev, abbattuti 61 droni russi su 85 lanciati nella notte

Durante la notte, mentre Putin e Trump discutevano in Alaska, le difese antiaeree ucraine hanno abbattuto o bloccato con il jamming 61 droni russi su almeno 85 lanciati sul territorio ucraino, mentre risulta che 24 droni abbiano colpito 12 località. Lo rivela l'aeronautica militare di Kiev, citata da Ukrinform e da altri media, parlando anche del lancio di un missile balistico russo Iskander-M, senza specificare se sia andato a segno. Le regioni colpite, dice Kiev, sono quelle di Donetsk (nel Donbass), di Sumy, Chernihiv e Dnipropetrovsk. 

Trump: "Nessuna fretta per sanzioni a Cina sul petrolio russo"

Donald Trump ha detto di non avere fretta a imporre sanzioni alla Cina - come ha fatto all'India - per l'acquisto di petrolio russo da parte di Pechino: sanzioni che forse potrebbero arrivare "fra una o due settimane". Il presidente americano lo ha detto nell'intervista alla Fox, citato da vari media, dopo l'incontro con Putin. Trump ha minacciato sanzioni secondarie a quei Paesi, come appunto la Cina e l'India, che acquistano petrolio e gas dalla Federazione russa: uno degli strumenti di pressione che il tycoon intenderebbe usare per indurre Putin a far cessare la guerra in Ucraina. 

Yermak a Melania Trump: "Grazie per la tua leadership"

"Grazie per la tua leadership". In un post su X, Andriy Yermak, capo dell'ufficio della presidenza ucraina, ringrazia intanto Melania Trump che ha fatto consegnare dal marito al presidente russo Vladimir Putin una lettera nella quale solleva "la piaga dei bambini in Ucraina e in Russia". Yermak ha ripostato un post dell'iniziativa "Brings kids back Ua", che ha espresso "profonda gratitudine" alla first lady degli Stati Uniti "per prendersi così tanto cura del destino dei bambini ucraini: ogni parola di sostegno li avvicina alle loro famiglie, alle loro comunità e alle loro case". Finora da Kiev non è arrivato alcun commento ufficiale al vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin.

Putin: "Colloqui utili e atmosfera costruttiva"

Putin ha affermato che i colloqui sono stati costruttivi prima di passare a discutere dell'ex controllo russo dell'Alaska , sottolineando le centinaia di nomi russi di citta' e numerose chiese ortodosse russe presenti nello stato.L'enfasi del leader russo sull'"eredita'" storica russa dello Stato americano non sara' confortante per gli ascoltatori ucraini, data l'affermazione di Putin secondo cui l'intero Paese, che un tempo faceva parte dell'impero russo, dovrebbe essere considerato parte del "mondo russo". 

Media Usa, Trump non parla di "cessate il fuoco"

I media americani, tra cui il New York Times, hanno notato l'assenza di tre parole chiave, molto attese anche dallo stesso Donald Trump: cessate il fuoco. Dopo aver dichiarato di aver "raggiunto accordo su molti punti" che riguardano il conflitto Russia-Ucraina e "lasciato solo pochissimi e non significativi", Trump non ha parlato di "cessate il fuoco". Durante il volo da Washington ad Anchorage, in Alaska, il presidente aveva dichiarato che la fine della guerra era il suo obiettivo dal summit con Vladimir Putin e che se non l'avesse ottenuto oggi non sarebbe stato felice. Il risultato di oggi, secondo il quotidiano newyorkese, allontana Trump da quel Nobel per la pace che sta cercando in modo ossessivo. 

Trump: una "grande cosa" ha impedito accordo totale

Parlando con Fox News, Trump si rifiuta di delineare i punti critici che hanno impedito il raggiungimento di un accordo per la fine della guerra in Ucraina, accennando tuttavia di "un'unica grande cosa" su cui non sono riusciti a mettersi d'accordo, senza pero' svelarla.

Trump: "Penserò a Nobel per la pace tra tre settimane"

"Potrei pensare" al Nobel per la pace "tra due o tre settimane ma non ora". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, rispondendo alla domanda del giornalista di Fox News. 

Usa-Russia, Dmitriev,: "Continueremo a costruire relazioni"

Gli Stati Uniti e la Russia continueranno a costruire relazioni. Lo afferma il capo negoziatore del Cremlino Kirill Dmitriev alla Cnn. Il principale inviato economico della Russia, Kirill Dmitriev, ha detto che gli Stati Uniti hanno ricevuto la Russia "molto bene" in Alaska. "Il vertice USA-Russia in Alaska e' stato sicuramente produttivo", ha detto Dmitriev, aggiungendo che ci sono state "molte questioni che abbiamo discusso e molte su cui siamo stati d'accordo". "Alcuni di essi devono essere concordati e sicuramente e' molto importante che il presidente Trump delinei un significativo potenziale economico di cooperazione tra Stati Uniti e Russia", ha detto. "Continueremo a costruire relazioni USA-Russia in futuro, nonostante la forte resistenza affinchè questo accade", ha concluso Dmitriev. 

Bolton: "Putin non ha perso ma Putin ha chiaramente vinto"

"Trump non ha perso, ma Vladimir Putin ha chiaramente vinto": così ha sintetizzato l'esito del vertice in Alaska John Bolton, ex ambasciatore Usa all'Onu ed ex Conigliere alla sicurezza nazionale durante il primo mandato del tycoon, in un'intervista alla Cnn. "Trump - ha detto il diplomatico americano - ne è uscito con niente in mano tranne alcuni nuovi incontri. Putin invece ha fatto grandi passi in avanti nel ristabilire la sua relazione (con gli Stati Uniti), è scampato alle sanzioni, non ha in programma un cessate il fuoco; il prossimo incontro non è stato fissato, a Zelensky non è stato detto nulla di quello che è uscito dalla conferenza stampa. Certo, è lungi dall'essere finita, ma credo che Putin abbia ottenuto molto di quello che voleva, mentre Trump ha ottenuto veramente poco", ha detto Bolton nell'intervista, nella quale rileva di aver visto un Trump "molto, molto stanco". "Non deluso, ma molto stanco. E dovremmo riflettere sul significato di questo", ha concluso. 

Kiev, nella notte Mosca ha lanciato 85 droni e 1 missile

Questa notte, mentre era in corso il vertice tra Trump e Putin in Alaska, la Russia ha lanciato 85 droni d'attacco e un missile balistico contro il territorio ucraino. Lo rende noto l'aeronautica militare ucraina, sottolineando che i territori presi di mira sono stati le regioni di Sumy, Donetsk, Chernihiv e Dnipropetrovsk e che le sue unita' di difesa aerea hanno distrutto 61 droni. 

Kyiv Independent, summit Putin-Trump "disgustoso, vergognoso e inutile"

In attesa di un commento ufficiale del presidente ucraino Voloydmyr Zelensky, il 'Kyiv Independent' ha pubblicato un editoriale di fuoco sul vertice Trump-Putin che non lascia spazio a dubbi sul suo giudizio, bollando il summit come "disgustoso, vergognoso, alla fine inutile". Trump non ha ottenuto ciò che voleva. Ma Putin? Lui sì - sottolinea il quotidiano americano - Nel momento in cui è sceso dall'aereo sul suolo americano, il dittatore russo era raggiante". "Non più un paria internazionale - scrive il Kyiv Independent del presidente russo -  finalmente accettato, e rispettato, dal leader del mondo libero. Il predecessore di Trump una volta definì Putin un assassino, Trump gli ha riservato un'accoglienza da re". E il giornale sottolinea la disparità di trattamento con Volodymyr Zelensky, che nell'incontro del febbraio scorso nello Studio Ovale della Casa Bianca "subì un'umiliazione pubblica", mentre quello russo ieri "è stato coccolato: entrambi gli episodi sono stati vergognosi".

Trump: "A sanzioni contro Mosca penserò tra due settimane"

"Dopo quello che è successo oggi non è il momento di pensare alle sanzioni secondarie contro la Russia". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox news dopo il vertice di Anchorage. "Ci penserò tra due, tre settimane", ha aggiunto il presidente. 

Mosca, nella notte intercettati e distrutti 29 droni ucraini

I sistemi di difesa antiaerea russi hanno intercettato e distrutto almeno 29 droni ucraini durante la notte, in varie regioni e sul mar d'Azov. Lo ha reso noto il ministero della Difesa spiegando che gli attacchi sono arrivati "tra mezzanotte e le 3:30 orario di Mosca". Secondo quanto riferito dal ministero, dieci droni sono stati distrutti sulla regione di Rostov, nove su quella di Stavropol, quattro sul Kursk Region, uno a Belgorod, Bryansk e Krasnodar e altri tre sul mar d'Azov. 

Dopo vertice Putin ha visto arcivescovo ortodosso

Mentre era in Alaska, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto un paio di visite secondarie. Come ha riferito il ministero degli Esteri russo, il capo del Cremlino ha deposto fiori sulle tombe dei soldati sovietici al Fort Richardson Memorial Cemetery, commemorando i piloti e i marinai sovietici morti durante la seconda guerra mondiale. Successivamente, ha incontrato l'arcivescovo Alexei, della Chiesa ortodossa in America della diocesi dell'Alaska. 

'Giallo' su durata vertice più breve del previsto

Concluso il summit tra Trump e Putin, iniziano le prime analisi sullo svolgimento del tanto atteso incontro. Se pare abbastanza chiaro il fatto che dai colloqui non sia arrivata alcuna ipotesi - e nemmeno speranza di una pace immediata - e' giallo, invece, sulla durata del vertice. I colloqui - svoltisi esclusivamente nel 'formato 3+3', con Putin, Lavrov e Ushakov da un lato e Trump, Rubio e Witkoff dall'altro - sono durati complessivamente nemmeno tre ore. E proprio la durata era stato uno dei punti di maggior discussione negli ultimi giorni. Trump aveva annunciato che qualora non avesse notato in Putin alcuna voglia di 'trattare', avrebbe abbandonato immediatamente il tavolo delle trattative. Il Cremlino, invece, appena iniziato il summit aveva dichiarato che l'intero summit sarebbe durato addirittura 6-7 ore. Ma a mezzanotte e un quarto e' arrivato l'annuncio della fine dei colloqui e l'eventualita' di un ulteriore vertice nel cd. "formato allargato" tra le delegazioni statunitensi e russe è subito tramontata. Un corrisppondente di Ukrinform ha spiegato a Sky News che anche tutti i giornalisti presenti si aspettavano che l'intero summit "durasse di piu'" e che dopo il bilaterale ristretto, "ci fosse un pranzo di lavoro con le cd. squadre senior, ma e' stato annullato e si sono svolti solo i colloqui tre contro tre".

Ancora nessun commento di Zelensky dopo vertice Alaska

Sono passate più di tre ore da quando i presidenti Putin e Trump si sono salutati ponendo fine al bilaterale del vertice in Alaska, ma da Kiev non c'è stata ancora nessuna reazione. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non ha ancora commentato pubblicamente le dichiarazione dei due leader. Trump, dopo la videochiamata di mercoledì, aveva promesso che la sua prima telefonata dopo i colloqui in Alaska sarebbe stata proprio al leader ucraino. Nel frattempo, a Fox News, subito dopo i colloqui, Trump ha esortato Zelensky a "fare l'accordo". 

Media, Trump ha consegnato lettera di Melania a Putin

Durante l'incontro in Alaska, Donald Trump avrebbe consegnato a Putin una lettera di sua moglie, Melania, che non era in viaggio in Alaska. Lo rivela Reuters, citando alcuni funzionari della Casa Bianca. Nella lettera ci sarebbe descritta la difficile situazione delle decine di migliaia di bambini rapiti durante la guerra in Ucraina e portati in Russia o nei territori occupati dalla Russia senza il consenso delle famiglie. 

Onu, bene il dialogo costruttivo tra Stati membri

"Abbiamo preso nota del summit di venerdì in Alaska tra il presidente Usa e quello della Federazione russa. Accogliamo con favore la continuazione del dialogo costruttivo tra Stati membri". Lo ha affermato alla Tass il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric. L'Onu ribadisce l'appello ad un "immediato, pieno e incondizionato cessate il fuoco, come primo passo verso una pace giusta, globale e sostenibile in Ucraina, che rispetti pienamente la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale, entro i confini riconosciuti internazionalmente, in linea con la Carta delle Nazioni Uniti, il diritto internazionale e le risoluzioni Onu. Le Nazioni Unite sono pronte a sostenere tutti gli sforzi a tal fine". 

Trump: "Felice che Putin dica guerra non ci sarebbe stata con me"

Donald Trump ha dichiarato di essere stato "molto felice di sentire" Vladimir Putin affermare che "se fossi stato presidente, questa guerra non sarebbe mai successa". Il leader statunitense - parlando ai microfoni di Fox News al termine del vertice di Anchorage - ha aggiunto: "La guerra della Russia contro l’Ucraina non sarebbe mai dovuta accadere". Trump ha poi criticato ancora una volta l’amministrazione Biden: "È stata stupida… Biden è stato un presidente terribile in molti modi. Non avrebbe mai dovuto permettere che accadesse".

Trump: "Scambi territori? Sono punti su cui abbiamo concordato"

Donald Trump - parlando a Fox News  - ha lasciato intendere che durante il vertice con Vladimir Putin siano stati affrontati temi sensibili legati alla guerra in Ucraina, tra cui possibili scambi territoriali e garanzie di sicurezza alternative alla Nato. Commentando l’ipotesi avanzata da Sean Hannity su "alcuni scambi di terre" e "più territorio alla Russia" in cambio di misure di sicurezza per Kiev, Trump ha risposto: "Penso che siano punti che abbiamo negoziato, e sono punti su cui in gran parte abbiamo concordato. In realtà, penso che abbiamo concordato su molto".

Vertice Trump-Putin in Alaska, il racconto per immagini della storica giornata

La base militare Elmendorf-Richardson, ad Anchorage, ospita il confronto tra i presidenti di Usa e Russia. Obiettivo trovare una soluzione per arrivare alla pace in Ucraina. Ecco gli scatti

Vertice Trump-Putin in Alaska, le immagini della giornata. FOTO

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"Pollo alla Kiev" ai media russi in volo per l'Alaska: polemiche

Sta scatenando una bufera sui social media il pasto servito ai giornalisti sul volo di Stato per l'Alaska: un piatto tipico ucraino chiamato 'pollo alla Kiev'. A riportare la notizia è stata Russia Today definendo il pasto un "buon segno sull'esito dei colloqui tra Donald Trump e Vladimir Putin". Ma su X c'è chi ha accusato il Cremlino di mancanza di rispetto nei confronti dell'Ucraina o chi, invece, come il politilogo filo-Cremlino Sergei Markov ha scherzato sul fatto che "Putin e Trump dovrebbero trasformare Zelensky in un pollo alla Kiev". Il piatto, lanciato agli inizi del 900 nel ristorante Continental, consiste in una coscia di pollo panata e fritta ripiena di burro

'Pollo alla Kiev' ai media russi in volo per l'Alaska: polemiche

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Putin: "Kiev e europei non ostacolino gli sforzi di pace"

Vladimir Putin ha detto di aspettarsi che Kiev e l'Europa non ostacolino i progressi che stanno emergendo negli sforzi per risolvere il conflitto in Ucraina. 

Putin: "Russia e Usa voltino pagina e tornino a cooperazione"

"E' molto importante" che la Russia e gli Usa "voltino pagina e tornino alla cooperazione". Lo ha detto Vladimir Putin incontrando i giornalisti insieme a Donald Trump dopo il loro incontro, sottolineando che si è svolto "in un'atmosfera rispettosa e costruttiva". Putin ha detto di essere d'accordo con Trump quando dice che se fosse stato lui presidente nel 2022, non sarebbe scoppiata la guerra in Ucraina. "Posso confermarlo", ha affermato. 

Trump: "Voglio che la gente smetta di morire in Ucraina"

"Vgolio che la gente smetta di morire in Ucraina". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox news dopo l'incontro con Vladimir Putin in Alaska.

Trump: "Ora spetta a Zelensky ed europei"

Dopo l'incontro con Vladimir Putin, Donald Trump ha detto che "ora spetta a Zelensky e agli europei" senza tuttavia precisare in che senso. "Sta veramente a Zelensky adesso", ha detto il presidente in un'intervista a Fox news dopo aver ribadito però che con il leader del Cremlino non è arrivato ad un accordo. 

Trump: "Il mio consiglio a Zelensky? Fai un accordo"

"Fai un accordo". Questo è il consiglio di Donald Trump a Volodymyr Zelensky dopo l'incontro con Vladimir Putin in Alaska. Lo ha detto il presidente americano in un'intervista a Fox news. 

Trump: "Molto presto l'incontro con Putin e Zelensky"

L'incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky avverrà "molto presto". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox news sottolineando che "entrambi vogliono che io partecipi, ci sarò". 

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