Guerra Ucraina, la Casa Bianca valuta Budapest per trilaterale con Putin e Zelensky

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Lo riporta Politico sottolineando che il Secret Service si sta preparando per il vertice in Ungheria. Putin avrebbe suggerito Mosca per ospitare un bilaterale con Zelensky. Lo hanno riferito due fonti a conoscenza della telefonata tra Trump ed il leader russo, ma il presidente ucraino ha rifiutato. "Spero che Putin sia bravo, altrimenti la situazione sarà dura. Anche Zelensky deve mostrare flessibilità", ha detto il tycoon. Entro 10 giorni gli alleati occidentali formalizzeranno le garanzie di sicurezza per Kiev

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La Casa Bianca sta pianificando un possibile trilaterale fra Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest. Lo riporta Politico citando alcune fonti, sottolineando che il Secret Service si sta preparando per il vertice in Ungheria.

Intanto Putin dice sì al bilaterale con Zelensky: si terrà entro agosto in una località ancora da definire e sarà seguito proprio da un trilaterale con Trump. Putin avrebbe suggerito Mosca, hanno riferito due fonti a conoscenza della telefonata tra Donald Trump e il presidente russo. "Putin ha menzionato Mosca" durante la loro chiamata di lunedì, ha riferito una delle fonti all'Afp, aggiungendo che Zelensky ha risposto "no". "Ginevra potrebbe essere la sede giusta" per l'incontro tra Putin e Zelensky, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Entro 10 giorni gli alleati occidentali formalizzeranno le garanzie di sicurezza per l'Ucraina, afferma il leader di Kiev dopo il vertice di ieri alla Casa Bianca col presidente Usa e gli europei. 

Oggi la riunione della coalizione dei “volenterosi” sull’Ucraina, presieduta da Macron e Starmer. A seguire,  ecco il Consiglio europeo per discutere gli sviluppi del negoziato. Domani è invece prevista una riunione  virtuale del Collegio dei commissari Ue. 

Nella notte raid russi sull'Ucraina: lanciati 10 missili e 270 droni di vario tipo. Secondo la Cnn, l'attacco russo della notte è stato “il più pesante dal 31 luglio. Almeno otto persone sono state uccise e 54 sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore". 

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Trump cancella vacanze agosto per colloqui Russia-Ucrain

 Il soggiorno di Donald Trump nel suo golf club di Bedminster, in New Jersey, è stato cancellato per via dei colloqui tra Russia e Ucraina. "Di solito questo è il periodo in cui il presidente va in vacanza, ma non questo presidente", ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. "Si è discusso di farlo lavorare da Bedminster per un paio di settimane, ma ha deciso di non farlo. Ha una missione, vuole che le cose si muovano in fretta e battere il ferro finché è caldo", ha aggiunto Leavitt. 

Che cosa chiede Putin per la pace in Ucraina, dai territori occupati alla lingua russa

Il vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin si è concluso, almeno per adesso, con un nulla di fatto per la fine della guerra in Ucraina. Ma se un accordo tra il presidente degli Stati Uniti e l’omologo russo non è stato ancora raggiunto, sul tavolo dell’incontro ad Anchorage l’inquilino del Cremlino avrebbe portato - secondo quanto riportato dai media americani - una lunga lista di richieste.

Che cosa chiede Vladimir Putin per la pace in Ucraina

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Vincitori e Vinti

Cosa ha detto al mondo il vertice di Anchorage

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Vertice in Alaska, cosa hanno detto Trump e Putin nella conferenza stampa congiunta

Sono durati meno di tre ore i colloqui fra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, ad Anchorage. "Abbiamo avuto un ottimo incontro, abbiamo fatto progressi e ci siamo accordati su tanti punti", ha detto il tycoon dopo il vertice, parlando di un summit "da 10 su 10". Ma nella conferenza stampa congiunta con il leader russo ha regnato più il "non detto". Ecco perché.

Cosa hanno detto Trump e Putin nella conferenza stampa congiunta

Cosa hanno detto Trump e Putin nella conferenza stampa congiunta

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Vertice Trump-Putin, i territori conquistati e quelli che la Russia vuole prendersi: mappa

Trump e Putin si sono visti per un faccia a faccia per trovare un accordo sulla fine della guerra in Ucraina. L’incontro si è svolto a Anchorage, in Alaska, alle 11 ora locale (le 21 in Italia). La pace ha un prezzo ed è certo che il capo del Cremlino Vladimir Putin tenterà di ottenere il massimo. Ma quali sono le carte che può giocare in base alla situazione sul campo? Tra le ultime azioni, droni ucraini hanno colpito una raffineria di petrolio russa nella regione meridionale di Samara e la città di Kursk, vicino al confine, nella notte tra il 14 e il 15 agosto, uccidendo una persona. Mosca ha affermato di aver conquistato il villaggio di Iskra e la cittadina di Shcherbynivka nella regione ucraina di Donetsk. Quali territori sono stati conquistati e quali vuole ottenere la Russia.

Vertice Trump-Putin, i territori conquistati dalla Russia: la mappa

Vertice Trump-Putin, i territori conquistati dalla Russia: la mappa

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Vertice Trump-Putin, il video integrale della conferenza stampa congiunta

Ecco cosa hanno riferito alla stampa i due leader al termine del vertice durato quasi 3 ore. Vladimir Putin ha auspicato che gli accordi raggiunti oggi apriranno la strada alla pace in Ucraina. Trump: "Fatti progressi".

Ucraina, Onu: "Incontro alla Casa Bianca un dialogo inclusivo"

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres "accoglie con grande favore i recenti sforzi diplomatici guidati dagli Stati Uniti e dal presidente Trump, incentrati sul raggiungimento di una soluzione pacifica in Ucraina". "E, ovviamente - ha dichiarato il portavoce, Stephane Dujarric - le discussioni di ieri a Washington sono state il fulcro di questo impegno. Per lui è molto importante che tutte le parti coinvolte continuino a rimanere attivamente impegnate in quello che vogliamo vedere come un dialogo inclusivo, capace di mantenere lo slancio significativo che e' stato creato per portare a un cessate il fuoco immediato e a una pace duratura in Ucraina". 

Vertice Washington, leader europei arrivano alla Casa Bianca

Vertice Trump-Putin in Alaska, il racconto per immagini della storica giornata

La base militare Elmendorf-Richardson, ad Anchorage, ha ospitato il confronto tra i presidenti di Usa e Russia. Obiettivo trovare una soluzione per arrivare alla pace in Ucraina. Ecco gli scatti.

Vertice Trump-Putin in Alaska, le immagini della giornata. FOTO

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Il Papa: "Su Ucraina c'è speranza, bisogna lavorare"

"C'è speranza ma bisogna ancora lavorare molto, pregare molto e trovare la strada per andare avanti". Lo ha detto il Papa sui negoziati per la fine della guerra in Ucraina.

Vertice a Washington, no stile militare per Zelensky: completo con giacca nera

Secondo l'agenzia, la Casa Bianca avrebbe chiesto ai funzionari ucraini se il leader ucraino indosserà un abito in vista dell'incontro con Donald Trump, facendo riferimento all'abbigliamento di Zelensky durante l'ultima riunione con il tycoon nello Studio Ovale. In quell'occasione, Trump aveva criticato lo stile militare del presidente ucraino.

Vertice Washington, Zelensky in completo nero: no stile militare

Vertice Washington, Zelensky in completo nero: no stile militare

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Guardian, Gb offrirà truppe per difendere cieli e porti ucraini

Il Regno Unito è pronto a inviare truppe per difendere i cieli e i porti dell'Ucraina, oltre a fornire supporto logistico e addestramento alle forze di Kiev, ma non per uno schieramento vicino alla linea di confine nel caso di una cessazione delle ostilità con la Russia. È quanto riporta il Guardian online citando alcuni funzionari del governo, secondo cui questa è la posizione che presenterà il capo delle forze armate britanniche, sir Tony Radakin, nel corso dei colloqui di domani con le controparti Usa al Pentagono sulle garanzie di sicurezza per Kiev. Colloqui in cui si discuterà della disponibilità a impegnarsi degli oltre 30 Paesi che oggi hanno partecipato alla riunione virtuale della coalizione dei Volenterosi co-presieduta dal premier britannico Keir Starmer e dal presidente francese Emmanuel Macron. Secondo un funzionario citato dal Guardian, Radakin ribadirà le promesse fatte la scorsa settimana da John Healey, il ministro alla Difesa, secondo cui Londra è disposta a inviare militari in Ucraina "per garantire cieli sicuri, mari sicuri e per rafforzare le truppe" di Kiev. 

Trump: “Ho fermato 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero nella sua frase

"So esattamente cosa sto facendo. Sono qui per mettere fine" alla guerra tra Russia e Ucraina, ha affermato lunedì Donald Trump sul suo social Truth. E parlando con i giornalisti il presidente degli Usa ha ribadito più volte: "Ho risolto 6 guerre in 6 mesi, una delle quali un possibile disastro nucleare”, aggiungendo che quello tra Mosca e Kiev sarebbe il settimo scenario bellico da lui fermato. A quali conflitti si riferisce? E quanto c’è di vero nella sua dichiarazione?

Trump: “Risolto 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

Trump: “Risolto 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

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La Casa Bianca non esclude il supporto aereo degli Usa all'Ucraina

Incalzata dalle domande dei giornalisti sul tipo di supporto che gli Stati Uniti daranno all'Ucraina la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt non ha escluso quello aereo. "E' un'opzione e una possibilità", ha detto. "Posso dirvi che ha definitivamente escluso l'impiego di truppe sul territorio", ha affermato la funzionaria aggiungendo che Trump potrebbe comunque valutare altre opzioni di supporto militare. 

Media: "La Casa Bianca punta a Budapest per il trilaterale"

La Casa Bianca sta pianificando un possibile trilaterale fra Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest. Lo riporta Politico citando alcune fonti, sottolineando che il Secret Service si sta preparando per il vertice in Ungheria. 

Cdu possibilista su soldati tedeschi in Ucraina, più cauta Spd

Per il governo tedesco il vertice di ieri a Washington è stato "storico" e avrebbe dimostrato come il presidente Donald Trump si stia orientando verso le posizioni europee. Lo riferiscono fonti vicine all'esecutivo citate dall'agenzia di stampa Dpa. Ma in Germania tiene banco il tema sul possibile invio di soldati tedeschi in Ucraina nell'ambito di un contingente internazionale che dovrebbe costituire una delle condizioni di garanzia e sicurezza per Kiev. Secondo uno studio della fondazione Wissenschaft und Politik che lavora con il governo tedesco, sarebbero necessari almeno 150.000 uomini. Norbert Roettgen, parlamentare di lungo corso della Cdu ed esperto di questioni internazionali, ha detto in un'intervista al secondo canale Zdf che questa discussione è ancora lontana ma è necessario "continuare ad aumentare la pressione su Putin" per spingerlo a negoziati veri. Ma "quando la guerra in Ucraina sarà finita, non si tratterà di individuare garanzie di sicurezza solo per l'Ucraina. Si porrà la questione di un ordine di sicurezza europeo con un unico obiettivo: protezione in caso di ulteriori aggressioni da parte della Russia". "Non ritengo impossibile un impiego di soldati tedeschi in Ucraina, anzi lo considero probabile", ha detto Thomas Roewekamp, presidente della commissione Difesa del Bundestag e parlamentare Cdu, alla rete Rnd. Alla Welt anche il suo collega di partito Peter Beyer, membro della commissione Esteri, ha confermato: "Non possiamo escludere nulla che sia possibile nell'ambito delle nostre capacità economiche e della pretesa di leadership politica della Germania. Questo include anche il dispiegamento di soldati tedeschi in Ucraina". La Spd vuole aspettare di capire come intendono muoversi gli Stati Uniti: il capogruppo Matthias Miersch considera "fondamentale" la partecipazione degli Stati Uniti anche a un eventuale dispiegamento di uomini e mezzi. Anche il parlamentare socialdemocratico Rolf Muetzenich ha richiesto l'intervento dell'Onu e dell'Osce. 

Ucraina: consigliere Zelensky conferma, respinta proposta Putin

L'Ucraina ha "immediatamente respinto" la proposta di Vladimir Putin di tenere il bilaterale a Mosca. Lo ha detto alla Bbc, Dmytro Lytvyn, un consigliere di Volodymyr Zelensky, confermando l'indiscrezione diffusa in precedenza dall'Afp. Il consigliere presidenziale ucraino ha confermato che Zelensky, che al momento della telefonata si trovava alla Casa Bianca insieme ai leader europei, ha subito detto no alla proposto del presidente russo.

'Trump ha esortato Putin a essere realistico con Zelensky'

Nel corso della telefonata dalla Casa Bianca il presidente americano Donald Trump ha detto a Vladimir Putin che deve incontrare Volodymyr Zelensky per parlare dei territori e lo ha esortato a essere "realistico". Lo riporta Axios citando alcune fonti. 

Ucraina: ministro degli Esteri lettone: "Ue e Trump stufi della tattica russa"

La tattica dei russi e' "ritardare, negare, distrarre. Ma il presidente Trump e altri leader ne hanno avuto abbastanza". Lo ha detto il ministro degli Esteri lettone, Baiba Braze, alla Bbc, affrontando la questione della probabilita' di un incontro con la Russia e l'Ucraina. Braze ha poi spiegato che ci sono "tre aspetti chiave che Usa, Ue e Nato, stanno cercando di seguire nelle prossime fasi dei negoziati: il mantenimento della cooperazione tra gli europei e gli americani, il continuo sostegno dell'Ucraina nella sua difesa e l'indebolimento della Russia attraverso le sanzioni".

Kallas, no fiducia in Putin; servono garanzie forti

"Non ci si puo' fidare che Putin mantenga alcuna promessa o impegno. Pertanto, le garanzie di sicurezza devono essere sufficientemente forti e credibili da dissuadere la Russia dal riorganizzarsi e dal rieseguire l'attacco". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. "L'Ue contribuira' a queste garanzie di sicurezza, in particolare attraverso l'addestramento dei soldati ucraini e il rafforzamento delle forze armate e dell'industria della difesa dell'Ucraina", aggiunge. "L'unita' tra i leader dell'Ue nel vertice virtuale di oggi era palpabile", afferma Kallas, commentando la riunione del Consiglio europeo di oggi. "Tutti sono impegnati a raggiungere una pace duratura che tuteli gli interessi vitali di sicurezza sia dell'Ucraina che dell'Europa", conclude.

Kallas, nuove sanzioni Russia entro mese prossimo

"L'Unione europea continuera' a prendere di mira l'economia di guerra russa. Il prossimo pacchetto di sanzioni contro Mosca dovrebbe essere pronto entro il mese prossimo". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. L'Alta rappresentante ha aggiunto di aver posto questo tema, insieme alle garanzie di sicurezza per Kiev, in cima alla lista dei punti da discutere alle prossime riunioni informali dei Consigli Esteri e Difesa Ue, in programma tra il 28 e il 30 agosto.

Fonti Casa Bianca: "Putin ha detto a Trump che vuole vedere Zelensky da solo"

Nella telefonata con Vladimir Putin, durante l'interruzione del vertice alla Casa Bianca, Donald Trump ha offerto di andare subito ad un incontro a tre, ma il presidente russo gli ha risposto di voler incontrare da solo Volodymyr Zelensky. "Tu non devi venire, voglio vederlo in un faccia a faccia", ha detto Putin, secondo quanto riferito da un alto funzionario dell'amministrazione Trump a Politico. Il team di Trump "ha iniziato a lavorare a questo, Steve Witkoff ha il compito di realizzare la cosa", ha aggiunto la fonte. 

Zelensky: "Lavoriamo molto concretamente sulle garanzie con gli Usa"

"Al momento stiamo lavorando attivamente a tutti i livelli sulle specifiche" e "su come sarà l'architettura" delle garanzie di sicurezza offerte dai sostenitori di Kiev, "insieme a tutti i membri della Coalizione dei volonterosi e molto concretamente con gli Stati Uniti. Questo è uno dei principali risultati degli incontri di Washington". Lo scrive in un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, esprimendo la sua gratitudine "a tutti coloro che stanno contribuendo".

"Siamo fiduciosi che la pace possa essere affidabile e duratura, e le garanzie di sicurezza sono la chiave per raggiungerla. Gli ucraini hanno difeso l’indipendenza, l’Ucraina ha unito molte nazioni, e assicurando garanzie di sicurezza solide garantirà certamente il futuro del nostro popolo", evidenzia il leader ucraino.

Il post tratta della chiamata tra Zelensky e il premier norvegese Jonas Gahr Store, durante la quale i due hanno "condiviso valutazioni" sul summit di ieri alla Casa Bianca e discusso del "lavoro congiunto con tutti i partner per solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Jonas ha sottolineato che questo è davvero un risultato storico: l’Europa non è mai stata così unita attorno all’Ucraina", scrive il presidente ucraino.-

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Ucraina, Cavo Dragone: "Domani videoconferenza con capi di Stato Maggiore Nato"

"Domani, tramite videoconferenza, ospiterò una riunione dei Capi di Stato Maggiore della Difesa delle 32 nazioni alleate". Così l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo del Comitato militare della Nato, in un post su X. 

"Ci sarà anche il Generale Grynkewich, comandante supremo alleato, alla sua prima partecipazione a una riunione del Comitato Militare. Mentre procedono gli sforzi diplomatici - spiega - per garantire la pace in Ucraina, attendo il suo aggiornamento sull'attuale situazione di sicurezza".

Kallas: "No fiducia in Putin, servono garanzie forti"

"Non ci si può fidare che Putin mantenga alcuna promessa o impegno. Pertanto, le garanzie di sicurezza devono essere sufficientemente forti e credibili da dissuadere la Russia dal riorganizzarsi e dal rieseguire l'attacco". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. "L'Ue contribuirà a queste garanzie di sicurezza, in particolare attraverso l'addestramento dei soldati ucraini e il rafforzamento delle forze armate e dell'industria della difesa dell'Ucraina", aggiunge. "L'unità tra i leader dell'Ue nel vertice virtuale di oggi era palpabile", afferma Kallas, commentando la riunione del Consiglio europeo di oggi. "Tutti sono impegnati a raggiungere una pace duratura che tuteli gli interessi vitali di sicurezza sia dell'Ucraina che dell'Europa", conclude.

Kallas: "Nuove sanzioni alla Russia entro il mese prossimo"

"L'Unione europea continuerà a prendere di mira l'economia di guerra russa. Il prossimo pacchetto di sanzioni contro Mosca dovrebbe essere pronto entro il mese prossimo". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. L'Alta rappresentante ha aggiunto di aver posto questo tema, insieme alle garanzie di sicurezza per Kiev, in cima alla lista dei punti da discutere alle prossime riunioni informali dei Consigli Esteri e Difesa Ue, in programma tra il 28 e il 30 agosto. 

Kallas: "Tutti i leader Ue uniti per una pace duratura"

"L'unità tra i leader dell'Ue nel vertice virtuale di oggi era palpabile. Tutti sono impegnati per una pace duratura che protegga gli interessi vitali di sicurezza sia dell'Ucraina che dell'Europa". Lo scrive su X l'Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.  "L'Ue continuerà inoltre a prendere di mira l'economia di guerra russa. Il prossimo pacchetto di sanzioni contro Mosca dovrebbe essere pronto entro il mese prossimo. Ho inserito - conclude Kallas - questi argomenti in cima all'agenda delle discussioni della prossima settimana tra i ministri degli Esteri e della Difesa dell'Ue".

Zelensky sente Costa: "Garanzie forti il risultato più importante"

"Ho parlato con il presidente del Consiglio Ue Antonio Costa. Ha appena presieduto una riunione del Consiglio europeo dedicata ai risultati dei negoziati che noi e i nostri colleghi europei abbiamo tenuto con il Presidente Trump a Washington. Abbiamo compiuto un passo importante verso la fine di questa guerra e la sicurezza dell'Ucraina e dell'intera Europa. Garanzie di sicurezza affidabili e funzionanti per l'Ucraina sono il risultato più importante dei nostri sforzi congiunti, di tutti i nostri partner e, soprattutto, del coraggio ucraino che ha difeso la nostra indipendenza". Lo scrive Volodymyr Zelensky.  "Con António abbiamo discusso i risultati della riunione del Consiglio europeo e le nostre ulteriori azioni congiunte. Apprezziamo l'unità e il sostegno incrollabile dell'Unione europea. Abbiamo concordato di continuare a collaborare strettamente. Abbiamo anche parlato dei nostri prossimi passi e della preparazione del nuovo 19° pacchetto di sanzioni dell'UE contro la Russia. La pressione deve essere aumentata finché la Russia non adotterà misure concrete per fermare la guerra. Separatamente, abbiamo discusso dell'importanza dell'unità tra tutti i 27 Stati membri dell'UE per il percorso dell'Ucraina verso l'adesione all'UE e l'apertura di cluster negoziali", ha aggiunto.

Come garantire la sicurezza dell'Ucraina: le ipotesi. VIDEO

Lituania: "Pronti a inviare truppe di interposizione in Ucraina"

La Lituania sarebbe pronta a inviare le proprie truppe in Ucraina nell'ambito di una forza europea di interposizione. Lo ha affermato in un'intervita Dainius Zikevicius, consigliere del presidente della Repubblica di Lituania, Gitanas Nauseda. "La Lituania ha deciso di inviare le sue truppe. Si stanno discutendo i numeri specifici, ma nel loro complesso dovrebbero aggirarsi sul numero di uomini del nostro contingente inviato in Afghanistan", ha detto Zikevicius "Dopo la dichiarazione del presidente Trump secondo cui l'America contribuirà alle garanzie di sicurezza dell'Ucraina, non ci resta che lavorare sui dettagli e le forme da dare alla missione". 

Ucraina, dalla Turchia "pieno sostegno" all'iniziativa di Trump

La Turchia sostiene l'iniziativa del presidente americano Donald Trump per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina. A ribadire che Ankara "e' pronta a fare la propria parte" è stato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan in un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano Marco Rubio. Una telefonata durante la quale i due hanno parlato sia dell'esito dell'incontro tra i leader europei e Trump che ha avuto luogo a Washington sia del faccia a faccia tra il tycoon e il presidente russo Vladimir Putin andato in scena nei giorni scorsi in Alaska. "La Turchia è pronta a offrire tutto il sostegno necessario all'iniziativa del presidente Trump per giungere a una pace duratura", ha reso noto il ministero degli Esteri turco a margine del colloquio telefonico.

Summit Putin-Zelensky, tutte le ipotesi sulla sede

La notizia emersa ieri dopo il vertice alla Casa Bianca secondo cui il presidente russo, Vladimir Putin, è pronto a incontrare l'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, "entro due settimane" ha fatto scattare subito diverse ipotesi sulla possibile sede dell'inedito faccia a faccia. Il leader dell'Eliseo, Emmanuel Macron, ha proposto "un Paese neutrale, magari la Svizzera" nello specifico Ginevra, sede europea delle Nazioni Unite. Il ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, ha confermato che il suo Paese potrebbe organizzare il vertice e ha spiegato che Putin - su cui pende un mandato di arresto della Corte penale internazionale - godrebbe dell'immunità, come previsto per un ricercato che arriva a Ginevra per una conferenza di pace e non per motivi privati.

Mosca al momento si è astenuta dal rilasciare dichiarazioni ufficiali sulle sue preferenze geografiche. "Non respingiamo nessun formato, bilaterale o trilaterale", ma va preparato con cura e in modo graduale, si è limitato a osservare il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov.

E' "improbabile" che il Cremlino accetti Roma o Ginevra, scrive il quotidiano Moskovsky Komsomolets. La capitale italiana è già stata proposta e scartata di recente.  La Reuters ha indicato Budapest tra le opzioni di sede per i colloqui. Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, è in buoni rapporti sia con Putin che con Trump, ma non lo è con Zelensky. L'Ungheria, inoltre, non è logisticamente adatta: per raggiungerla il leader del Cremlino dovrebbe attraversare lo spazio aereo di Bielorussia e Polonia o passare su quello ucraino. 

La stampa russa valuta anche le ipotesi Abu Dhabi, già emersa in precedenza per il vertice Putin-Trump - Riad e Istanbul. Anche il dittatore bielorusso Aleksandr Lukashenko, stretto alleato del Cremlino, ha proposto più volte il suo Paese per ospitare un possibile summit dei leader. Infine, a quanto rivelano fonti all'agenzia Afp, sembra che la proposta più ardita l'abbia fatta lo stesso Putin: tenere il vertice con Zelensky a Mosca. 

Ginevra "pronta" a ospitare Putin-Zelensky. Tajani: "Sede migliore"

Prende quota Ginevra come possibile sede dello ‘storico’ bilaterale tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Nel mezzo di una frenetica attività diplomatica, tra il vertice a Washington e la riunione del Consiglio europeo in video-call, si respira ottimismo - come mai dall’inizio dell’invasione - per una soluzione diplomatica della crisi. Donald Trump continua ad avere il pallino in mano, ma l’Europa sembra non accettare il ruolo di attrice non protagonista cui l’ha relegata l’attivismo del capo della Casa Bianca. E l’ipotesi di un summit nella città svizzera sembra trovare ampio consenso, mente lo zar lancia la ‘provocazione’ di ospitarlo a Mosca. La proposta del presidente francese, Emmanuel Macron, di tenere a Ginevra ‘l’incontro del secolo’ punta proprio a rilanciare il ruolo dell’Europa, come soggetto politico che va oltre i confini dell’Ue. L’Italia sostiene questa scelta, come ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, oggi a Berna per una visita lampo durante la quale ha partecipato ai lavori della conferenza annuale degli ambasciatori svizzeri. “Roma anche sarebbe stata una sede ideale, voluta da americani, ucraini e anche dagli altri, ma c'è il problema della Corte Penale internazionale, quindi sarebbe stato più complicato. Credo che la sede di Ginevra possa essere la sede migliore, l'Italia è favorevole”, ha detto il titolare della Farnesina, trovando subito un riscontro entusiasta da parte del suo omologo, Ignazio Cassis. 

Madrid, 'Dobbiamo vedere ora qual è la volontà di pace di Putin'

Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha salutato il "riavvicinamento di posizioni" tra Stati Uniti ed Europa rispetto all'Ucraina, con un "maggiore coordinamento" con il presidente Volodymyr Zelenzky, anche se ha espresso dubbi sulla "volontà di pace" della Russia. E' quanto ha affermato in dichiarazioni all'emittente La Sexta, dopo aver partecipato alla riunione dei leader della Ue in remoto, al posto del leader Pedro Sanchez, in visita alle regioni iberiche colpite dagli incendi.   Albares ha spiegato che i soci che fanno parte della Coalizione dei Volenterosi hanno evidenziato che "l'unità e il coordinamento europeo sono fondamentali", esprimendo nuovamente il sostegno a Zelenzky e all'Ucraina, "nella difesa della sua indipendenza e sovranità". Secondo il capo della diplomazia iberica "ora la palla è nel campo della Russia", dopo gli incontri avuti da Donald Trump con Zelensky e i leader di alcuni Paesi europei da un lato e con Vladimir Putin dall'altro.    "Dobbiamo sapere che credibilità possiamo dare ai desideri di pace della Russia, che finora sono stati uguali a zero", ha aggiunto Albares.   Sulle riunioni propiziate ieri da Trump alla Casa Bianca, alle quali la Spagna era assente, Albares ha dato il "benvenuto a tutto quello che sia parlare di pace" e serva a migliorare il coordinamento fra gli alleati della Nato. "Ora tutti assieme dobbiamo lavorare per la pace, per una pace che sia giusta, che garantisca la sovranità e la libertà dell'Ucraina e che sia duratura", ha insistito il ministro degli Esteri. "Ciò che deve essere chiaro è che una guerra di aggressione non può avere un premio per l'aggressore", ha aggiunto, nel ricordare che "quanto avverrà in Ucraina ha un impatto diretto sulla sicurezza dell'Europa".

'Putin propone Mosca per l'incontro, Zelensky rifiuta'

Vladimir Putin avrebbe suggerito Mosca per ospitare un suo incontro con Volodymyr Zelensky. Lo hanno riferito due fonti a conoscenza della telefonata tra Donald Trump e il presidente russo. "Putin ha menzionato Mosca" durante la loro chiamata di lunedì, ha riferito una delle fonti all'Afp, aggiungendo che Zelensky ha risposto "no".

Ucraina: fonti, Putin ha proposto Mosca per incontro con Zelensky

Il leader russo Vladimir Putin, durante il colloquio con Donald Trump, ha proposto di incontrare a Mosca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E' quanto ha appreso l'agenzia Afp da fonti informate.

Medvedev, i Volenterosi antirussi non hanno battuto Trump

"La Coalizione antirussa guerrafondaia dei Volenterosi non è riuscita a battere Donald Trump sul suo territorio". Così, in un post in inglese su X, l'ex presidente russo Dmitry Medvedev tira le somme delle consultazioni ieri a Washington con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. "L'Europa ha ringraziato e adulato" Trump, aggiunge Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. "La questione - scrive ancora - è quale musica suonerà il clown di Kiev a proposito di garanzie e territori quando sarà tornato a casa e avrà indossato nuovamente l'uniforme militare". 

Orban, pericoloso legare adesione Ue a garanzie Kiev

Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha affermato che "l'appartenenza dell'Ucraina all'Unione europea non offre alcuna garanzia di sicurezza" e pertanto "collegare l'appartenenza alle garanzie di sicurezza è inutile e pericoloso". "Oggi si sono riuniti i leader dei 27 Stati membri dell'Unione europea", ha scritto su X il premier ungherese al termine del vertice europeo in videoconferenza. "E' stato confermato che il pericolo di una terza guerra mondiale può essere ridotto solo attraverso un incontro tra Trump e Putin; è stato confermato che la strategia basata sull'isolamento ha fallito; e' stato confermato che non esiste una soluzione alla guerra tra Russia e Ucraina sul fronte militare; solo gli sforzi diplomatici possono portare a una soluzione", ha affermato Orban. "L'Ungheria accoglie con favore i passi compiuti nei colloqui Trump-Putin e sostiene il proseguimento del processo negoziale, con particolare riguardo a un secondo incontro Trump-Putin. Manteniamo l'iniziativa ungherese all'ordine del giorno affinché l'Unione proponga un vertice Europa-Russia il prima possibile", conclude il premier.

Trump, 'incontro Putin e Zelensky? Bisogna essere in due per ballare'

"Ho detto a [Vladimir Putin] che organizzeremo un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky e che si sarebbero incontrati. Poi, dopo quell’incontro, se tutto andrà bene, guiderò io e chiuderemo la questione. Però, sapete, in questo caso bisogna essere in due per ballare. Devono avere almeno un certo tipo di rapporto, altrimenti stiamo solo sprecando tempo". Lo dice il presidente statunitense Donald Trump nel corso di un'intervista telefonica a Fox & Friends.

"Io non voglio sprecare tempo. Voglio solo porre fine a questa guerra, voglio chiuderla. Non stiamo perdendo vite americane, non stiamo perdendo soldati americani. Stanno morendo russi e ucraini, per lo più soldati. Qualcuno anche tra i civili, quando i missili colpiscono i posti sbagliati o cadono su città come Kiev o piccoli centri abitati. Ma, sapete, se posso salvare 7.000 persone alla settimana dall'essere uccise, penso che… beh, voglio provare ad andare in paradiso, se possibile", aggiunge Trump.

Costa, 'ora accelerare il lavoro sulle garanzie a Kiev'

"Abbiamo appena tenuto una videoconferenza con i membri del Consiglio europeo sugli ultimi colloqui riguardanti l’Ucraina, così come una riunione della Coalizione dei volonterosi e una telefonata con il presidente Volodymyr Zelensky. A nome del Consiglio europeo, desidero esprimere la nostra sincera gratitudine ai leader europei che hanno partecipato all’ultimo ciclo di colloqui negli Stati Uniti per l’eccellente lavoro di squadra nel difendere la posizione europea e nel sostenere il presidente Zelensky". Lo afferma il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa durante un punto stampa.

Ucraina: Costa, 'ottimo lavoro di squadra leader Ue in sostegno a Zelensky'

"Abbiamo appena tenuto una videoconferenza con i membri del Consiglio europeo sugli ultimi colloqui riguardanti l’Ucraina, così come una riunione della Coalizione dei volonterosi e una telefonata con il presidente Volodymyr Zelensky. A nome del Consiglio europeo, desidero esprimere la nostra sincera gratitudine ai leader europei che hanno partecipato all’ultimo ciclo di colloqui negli Stati Uniti per l’eccellente lavoro di squadra nel difendere la posizione europea e nel sostenere il presidente Zelensky". Lo afferma il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa durante un punto stampa.

Ucraina: media, 'incontro Putin Zelensky potrebbe essere organizzato in Ungheria'

L'incontro fra Vladimir Putin e Volodymir Zelensky potrebbe avvenire in Ungheria, ha reso noto una fonte dell'Amministrazione Usa alla Reuters, come si legge su Meduza. La Russia non si è ancora espressa sull'annuncio da parte di Donald Trump ieri alla Casa Bianca. Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha anticipato che l'incontro bilaterale fra i Presidenti di Russia e Ucraina potrebbe essere organizzato entro le prossime due settimane. Il governo dell'Ungheria, Paese che fa parte dell'Unione europea, mantiene stretti rapporti con la Russia.

Mosca, nuovo scambio di salme di soldati con Kiev

Nuovo scambio di salme di soldati caduti tra Mosca e Kiev. La Russia ha consegnato all'Ucraina 1.000 corpi di militari rimasti uccisi nei combattimenti e ne ha ricevuti in cambio 19, secondo quanto riferito dal consigliere presidenziale Vladimir Medinsky, che è stato il capo della delegazione russa alle tre tornate di negoziati diretti con l'Ucraina svoltesi a Istanbul. Lo riferisce l'agenzia Interfax. 

Trump esclude invio di truppe Usa in Ucraina per sicurezza

Donald Trump esclude l'invio di truppe americane in Ucraina nell'ambito delle garanzie di sicurezza. In un'intervista a Fox, il presidente lo ha assicurato chiamate. "Avete la mia parola", ha detto. 

Trump, possibili garanzie di sicurezza Usa via aerea

Possibili garanzie di sicurezza degli Stati Uniti all'Ucraina potrebbero essere fornite via aerea. Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox, sottolineando che ci sarà qualche forma di sicurezza, ma non può essere la Nato.

Trump, 'Francia, Gb e Germania vogliono truppe in Ucraina'

L'Ucraina non sarà parte della Nato. Lo ha ribadito Donald Trump in un'intervista a Fox rispondendo a una domanda sulle garanzia di sicurezza all'Ucraina. "Francia, Germania e Regno Unito vogliono truppe sul campo in Ucraina", ha aggiunto.

Zelensky, 'pacchetto da 90 mld per Trump in cambio garanzie sicurezza'

"Esiste effettivamente un pacchetto con le nostre proposte del valore di 90 miliardi di dollari". Lo ha confermato Volodymyr Zelensky dopo l’incontro a Washington con Donald Trump e i leader europei, riferendosi alle garanzie di sicurezza che saranno probabilmente definite entro dieci giorni. Il presidente ucraino ha aggiunto che l’accordo includerà anche l’acquisto di armi statunitensi da parte di Kiev. "E abbiamo accordi con il presidente Usa che, quando le nostre esportazioni si apriranno, compreranno i droni ucraini. Questo è importante per noi", ha sottolineato.

Secondo il Financial Times, l’Ucraina avrebbe promesso di acquistare 100 miliardi di dollari di armi statunitensi, finanziate dall’Europa, come parte di un accordo per ottenere garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti in caso di un accordo di pace con la Russia. Inoltre, Ucraina e Stati Uniti concluderebbero un accordo da 50 miliardi di dollari per produrre droni con aziende ucraine.

Ucraina: Estonia sconsiglia viaggi in Russia, 'rischio arresto per le opinioni'

Il ministero degli Esteri dell'Estonia ha sconsigliato ai propri cittadini di recarsi in Russia a causa del rischio di essere imprigionati "per le loro opinioni" o addirittura di essere costretti a combattere nella guerra in Ucraina. Le autorità estoni e l'ambasciata estone a Mosca hanno affermato di aver registrato "diversi casi" in cui i propri cittadini "hanno attirato l'attenzione delle forze di sicurezza russe a causa delle loro opinioni". 

Le autorità estoni hanno poi accusato la Russia di fare pressione sui cittadini stranieri detenuti affinché si arruolino nelle forze armate per "mandarli a combattere in Ucraina". Infine, il ministero degli Esteri ha invitato i cittadini estoni presenti in Russia a valutare se rientrare nel caso in cui "la presenza non fosse assolutamente necessaria", avvertendo che le autorità consolari hanno un margine di manovra limitato nel caso di doppia cittadinanza, anche per quanto riguarda gli ambiti militari.

Trump, spero Putin sia bravo, altrimenti situazione dura

"Spero che Putin sia bravo, altrimenti la situazione sarà dura. Anche Zelensky deve mostrare flessibilità". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox. 

Von der Leyen, a Washington progressi sulle garanzie a Kiev

"Nel Consiglio Europeo odierno convocato da Antonio Costa stiamo discutendo i progressi compiuti nei nostri sforzi per la pace in Ucraina. A Washington sono stati compiuti progressi nei colloqui su solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina, la fine delle violenze, le sanzioni e il ritorno dei bambini rapiti. Il nostro lavoro e la nostra stretta cooperazione proseguono". Lo scrive sui social la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. 

Sospesi rifornimenti petrolio a Ungheria: "Raid forze Kiev contro oleodotto"

Sono stati sospesi a tempo indefinito i rifornimenti di petrolio all'Ungheria in seguito, ha lamentato Budapest, al nuovo attacco delle forze ucraine contro l'oleodotto "Druzhba", il secondo in due settimane. Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha denunciato che "quest'ultimo attacco alla nostra sicurezza energetica è oltraggioso e inaccettabile" e spiegato che tecnici russi stanno lavorando per ripristinare una stazione critica dell'oleodotto. Il vice ministro dell'Energia russo, Pavel Sorokin, ha riferito Szijjarto, ha detto di non poter dire quando potranno riprendere i rifornimenti. "Per tre anni e mezzo Bruxelles e Kiev hanno cercato di trascinare l'Ungheria nella guerra in Ucraina. Questi ripetuti attacchi ucraini ai nostri rifornimenti energetici hanno lo stesso obiettivo. Non è la nostra guerra. Non abbiamo nulla a che fare con questa guerra e fino a che siamo in carica l'Ungheria ne sarà fuori". Il flusso di petrolio del gasdotto Druzhba, che rifornisce Ungheria e Slovacchia, è stato esentato dal bando Ue in vigore dal primo gennaio di quest'anno.

Al via conferenza leader Ue: sostegno a Zelensky

"La videoconferenza dei membri del Consiglio europeo per un resoconto dei colloqui sull'Ucraina è iniziata pochi minuti fa. L'Ue sostiene con fermezza il popolo ucraino e il presidente Zelensky". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. "L'Ucraina è stata e rimarrà in cima all'agenda dei leader nelle settimane e nei mesi a venire, mentre continuiamo a sostenere gli sforzi verso una pace giusta e sostenibile", ha aggiunto. 

von der Leyen a leader Ue: "A Washington passi avantI"

"Al Consiglio europeo di oggi, convocato dal presidente Antonio Costa, stiamo discutendo dei progressi compiuti nei nostri sforzi per portare la pace in Ucraina. A Washington D.C. i colloqui hanno fatto passi avanti su solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina, sulla fine dello spargimento di sangue, sulle sanzioni e sul ritorno dei bambini deportati. Il nostro lavoro e la nostra stretta cooperazione continuano". Lo scrive in un post sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Guerra in Ucraina, ancora morti per massiccio attacco russo. VIDEO

Cassis: "Putin ha immunità se verrà per colloqui di pace"

"L'anno scorso il consiglio federale ha chiarito la situazione giuridica e definito le procedure" per "concedere l'immunità a una persona sottoposta a mandato di arresto internazionale" in arrivo in Svizzera, "se quella persona si presenta per una conferenza di pace, non se si presenta per motivi privati". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis a una domanda sull'eventuale immunità per Putin in caso di colloqui a Ginevra con Volodymyr Zelensky. Il presidente russo è sottoposto a mandato d'arresto internazionale da parte della Cpi. 

Russia: attacco droni ucraini, fiamme in raffineria e ospedale

Il governatore della regione russa di Volgograd, Andrei Bocharov, afferma che, in seguito ad un attacco di droni ucraini, si sono registrati incendi in una raffineria di petrolio e sul tetto di un edificio dell'ospedale numero 16 di Volgograd. Secondo le autorità, entrambi i roghi sono già stati domati e non ci sono vittime o feriti. Il governatore sostiene che le fiamme siano state innescate da rottami di droni ucraini abbattuti e precipitati. 

Ue: "Bene disponibilità Putin a incontro con Zelensky"

"In passato il presidente Vladimir Putin aveva rifiutato un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky. Accogliamo dunque positivamente il fatto che ora abbia cambiato idea e abbia comunicato al presidente Donald Trump la sua disponibilità a partecipare a un tale incontro". Lo afferma una portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, parlando dell'ipotesi di incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, a cui farebbe poi seguito un eventuale trilaterale con anche Trump, emersa al summit di ieri alla Casa Bianca.

"In questa fase non abbiamo specifiche informazioni né sul formato né sulle tempistiche dell’incontro. Naturalmente, da parte nostra, continueremo a lavorare, come abbiamo fatto finora, con i nostri partner europei, con il presidente Zelensky e con il presidente Trump per prepararlo quanto meglio possibile", prosegue la portavoce, evidenziando che "ci sono interazioni costanti tra tutti questi leader, sia a livello tecnico sia a livello politico".

"Non posso quindi condividere un formato preciso in cui avverrà questa preparazione. Ma continueremo a lavorare a stretto contatto con i nostri partner. Il nostro obiettivo è fare ogni sforzo possibile affinché si giunga a negoziati significativi per una pace giusta e duratura in Ucraina. Finora non abbiamo risparmiato alcun impegno e continueremo con questo approccio anche in futuro", conclude la portavoce.

Lavrov: "Trump ha ricevuto invito a visitare Russia"

Il presidente Usa, Donald Trump, ha ricevuto un invito per visitare la Russia. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, come riporta la Tass. 

Mosca: "Colpita raffineria che rifornisce ucraini nel Donbass"

Il ministero della Difesa russo ha detto che la scorsa notte le proprie forze armate hanno bombardato con missili e droni una raffineria di petrolio che "rifornisce di carburante le forze ucraine nel Donbass". "L'obiettivo dell'attacco è stato raggiunto", aggiunge il ministero, senza precisare l'ubicazione dell'impianto.

Ue: "Ieri non abbiamo discusso di acquisto armi da Usa"

Il piano che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avrebbe proposto per l'acquisto di armi americane per 100 miliardi finanziate dai Paesi Ue e destinate a Kiev "non è stato discusso ieri durante la riunione multilaterale tra i leader europei, il Presidente Zelensky e il Presidente Trump". Lo ha dichiarato la portavoce aggiunta della Commissione europea, Arianna Podestà, nel briefing con la stampa. "In generale, conoscete l'impegno che stiamo portando avanti per mantenere il sostegno all'Ucraina, anche sotto il profilo militare, nonché attraverso il nostro programma Safe, e come stiamo cercando di integrare le nostre industrie e sviluppare insieme all'Ucraina la spesa e le innovazioni nel settore della difesa", ha aggiunto.

Tajani: "Raggiungere pace per avere elezioni in Ucraina"

"Non spetta a noi decidere quando e come si devono fare le elezioni in Ucraina. Noi difendiamo sempre la democrazia. Il primo obiettivo perché ci possano essere elezioni deve essere il raggiungimento della pace. Noi intanto lavoriamo per quello, con grande impegno". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa a Berna.

Cassis: "Svizzera prontissima ad ospitare vertice"

"La Svizzera è prontissima, non pronta, anche a breve termine" ad ospitare un vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Lo ha affermato il ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, nel corso di un punto stampa congiunto a Berna con il titolare della Farnesina, Antonio Tajani. "E' la nostra specialità, anche dal punto tecnico e legale, noi siamo a disposizione, l'ho anche ricordato nei contatti che ho avuto con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, negli ultimi mesi", ha aggiunto Cassis, sottolineando che la Svizzera "non ha mai smesso di fare sforzi verso la pace" ed è pronta "se necessario" a mettere a disposizione Ginevra come sede dei negoziati.

Tajani: "Accordo Russia-Ucraina non è semplice ma sono ottimista"

"Ieri mattina ero un po' più pessimista, oggi sono più ottimista" su un possibile accordo tra Russia e Ucraina "perché c'è stato un accordo tra gli europei, gli Stati Uniti e l'Ucraina per garantire la sicurezza del Paese di fronte agli attacchi. Questo è un messaggio molto positivo perché credo che l'unità tra l'Europa e gli Stati Uniti sia molto importante per permettere all'Ucraina di essere protagonista di un dialogo positivo con Putin". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo alla Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori svizzeri a Berna. "Certo, ora bisogna aspettare quale sarà la risposta russa, cosa vorrà fare Putin. L'accordo non sarà semplice da raggiungere ma sono più ottimista oggi di ieri per l'unità dimostrata tra l'Europa e gli Stati Uniti, l'unità tra i paesi europei, per dire che non si possono dimenticare Zelensky e l'Ucraina, non si può voltare le spalle all'Ucraina. Perché la sicurezza Ucraina e la nostra sicurezza di tutti gli europei, non solo dell'Ue, ma anche della Svizzera, di tutta l'Europa", ha sottolineato.

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Ucraina, Tajani: "A Washington un passo in avanti per la pace"

Rubio: "Non diamo più armi a Kiev, ora gliele vendiamo"

"Non diamo più armi all'Ucraina. Non diamo più denaro all'Ucraina. Ora vendiamo loro armi e i Paesi europei le pagano attraverso la Nato. Stanno usando la Nato per acquistare le armi e trasferirle all'Ucraina. Questo è un altro grande cambiamento rispetto al modo in cui è stata affrontata questa guerra solo pochi anni fa, ad esempio sotto l'amministrazione Biden": lo ha detto in un'intervista a Fox News il segretario di Stato americano, Marco Rubio.

Consiglieri per la sicurezza al lavoro per garanzie a Kiev

I consiglieri per la sicurezza nazionale delle parti presenti ieri al vertice della Casa Bianca - a quanto si apprende da fonti diplomatiche - prenderanno in mano il lavoro nel corso della settimana per mettere nero su bianco i possibili dettagli delle garanzie di sicurezza offerte all'Ucraina, alle quali il presidente Usa Donald Trump si è detto disposto a partecipare. "Non abbiamo al momento un quadro preciso su cosa saranno, i team delle parti presenti all'incontro continueranno a discutere nell'arco delle prossime settimane", ha dichiarato una portavoce della Commissione Europea.

Ue: "Bene cambio idea di Putin su incontro con Zelensky"

"Vorrei sottolineare che in passato il presidente Putin aveva rifiutato un incontro con il presidente Zelensky, quindi siamo lieti che abbia cambiato idea e abbia comunicato al presidente Trump la sua disponibilità a partecipare a tale incontro". Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, nel briefing quotidiano con la stampa. "In questa fase, non disponiamo di informazioni specifiche sul formato o sui tempi di tale incontro ma, naturalmente, da parte nostra continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora con i nostri partner europei, con il presidente Zelensky e il presidente Trump, per prepararlo nel miglior modo possibile", ha aggiunto. "Si può notare come ci sia una costante interazione tra tutti i leader, sia a livello tecnico, in tutte le fasi, sia a livello di leader. Gli incontri di ieri sono stati parte di un processo molto lungo che li ha portati a questo punto. Non posso condividere un formato specifico in cui avverranno questi preparativi, ma naturalmente continueremo a lavorare molto strettamente con i nostri partner. Il nostro obiettivo è quello di compiere tutti gli sforzi possibili che possano portare a negoziati significativi per una pace giusta e duratura per l'Ucraina. Non abbiamo risparmiato alcuno sforzo finora in tal senso e continueremo a farlo anche in futuro, naturalmente", ha concluso.

Lavrov: "Accordo solo con rispetto della nostra sicurezza"

Non si può arrivare a un accordo di pace in Ucraina "senza il rispetto degli interessi di sicurezza della Russia e senza il pieno rispetto dei diritti dei russi e dei russofoni che vivono in Ucraina". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista alla Televisione Rossiya-24 citata dall'agenzia Ria Novosti. Tali questioni, ha aggiunto Lavrov, "devono essere rapidamente risolte nel contesto" di una intesa.

Ue: "Bene impegno Usa su garanzie di sicurezza"

"La presidente" della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "ha accolto con favore l'impegno degli Stati Uniti a partecipare attraverso le garanzie di sicurezza. La presidente ha menzionato domenica il fatto che potrebbero esserci garanzie di sicurezza simili all'articolo 5, sulle quali stiamo riflettendo". Lo ha dichiarato la portavoce aggiunta della Commissione europea, Arianna Podestà, nel briefing con la stampa. La portavoce ha aggiunto che von der Leyen, durante la serie di colloqui definiti "molto buoni", "ha anche confermato che l'Ue sta già contribuendo a questo, anche continuando a rafforzare le Forze armate ucraine e allo stesso tempo rafforzando la difesa europea". "In questa fase, non abbiamo ancora messaggi specifici su come potrebbero configurarsi queste garanzie di sicurezza. Cio' che posso dire è che i team continueranno a lavorare sui dettagli di queste garanzie di sicurezza anche nelle prossime settimane", ha concluso la portavoce.

Tajani: "Accordo non sarà facile ma oggi più ottimista"

Un accordo con la Russia "non sarà facile da raggiungere ma oggi", dopo la riunione a Washington di ieri "sono più ottimista grazie all'unità dimostrata da Europa e Stati Uniti e tra gli stessi Paesi europei". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un dibattito con il suo omologo svizzero, Ignazio Cassis, al termine dell'intervento davanti agli ambasciatori svizzeri,a Berna. "Non si possono voltare le spalle all'Ucraina", ha proseguito Tajani sottolineando che l'unità politica dimostrata dall'Occidente a Washington è "un messaggio forte lanciato a Putin e credo che questo aiuterà Zelensky a raggiungere un accordo. Poi spetterà a lui decidere cosa fare, noi siamo amici dell'Ucraina, ma non siamo noi che dobbiamo decidere cosa debba fare nel suo Paese".

Tajani: "Tra Roma e Berna visione comune per la pace in Ucraina"

"Svizzera e Italia hanno una visione comune per la costruzione della pace. Un anno fa nel vostro bellissimo paese firmammo con Ignazio Cassis un memorandum di intenti comune per la costruzione della pace e guarda caso quel documento, con un anno di anticipo, fotografava la situazione che si sta creando in questi giorni, anche ieri a Washington". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo alla Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori svizzeri a Berna. "Italia e Svizzera sono state antesignane di un momento positivo che non è un caso: abbiamo lavorato tanto per cercare di costruire insieme una situazione diversa, per porre fine alla morte di centinaia di migliaia di persone. E proprio per questo motivo il governo italiano ritiene che Ginevra possa essere la sede giusta per organizzare il bilaterale tra Putin e Zelensky e poi tra Putin, Zelensky e Trump, con un forte sostegno europeo, quindi non solo dell'Unione europea, ma di paesi europei come la Svizzera e la Gran Bretagna", ha poi ribadito Tajani. "Il nostro auspicio di una piattaforma negoziale condivisa è valido, a maggior ragione oggi, dopo la riunione di ieri a Washington, che ci auguriamo possa essere foriera di accordi che mi auguro entro la fine dell'anno portino fine alla guerra".

Von der Leyen informa capigruppo europei su vertice

I leader dei gruppi politici europei stanno ricevendo un briefing dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sui colloqui di ieri sera a Washington. Lo scrive il vice primo ministro e ministro degli Esteri irlandese, Simon Harris, in un post sui social.

Lavrov: "Pronti a trilaterale ma procedere per gradi"

La Russia non rifiuta alcuna forma di collaborazione sull'Ucraina, né bilaterale né trilaterale, ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "La cosa principale è che tutti i formati, "1+1", "1+2", i formati multilaterali, anche all'interno delle Nazioni Unite, vengano realizzati non perché qualcuno ne possa poi scrivere sui giornali la mattina dopo o mostrarli in tv la sera", ha detto Lavrov in un'intervista al canale televisivo Rossiya 24. "Serve procedere gradualmente, partendo dal livello degli esperti e poi passando attraverso tutti i passaggi necessari per preparare i vertici: questo è l'approccio che sosterremo sempre", ha aggiunto il ministro.

Lavrov: "Aperti a ogni incontro bilaterale o trilaterale"

La Russia non è contraria a tenere alcun incontro per la pace in Ucraina, "a livello bilaterale o trilaterale". Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato dalla Tass.

Lavrov: "Il nostro obiettivo non i territori ma la difesa dei russi" (2)

"Il nostro obiettivo - ha proseguito Lavrov - era proteggere le persone, le persone russe che hanno vissuto su queste terre per secoli, che hanno scoperto queste terre, che hanno versato il sangue per esse sia in Crimea sia in Donbass".

Lavrov: "Il nostro obiettivo non i territori ma la difesa dei russi"

L'obiettivo della Russia in Ucraina "non è mai stato" la conquista di territori, ma "la protezione" delle popolazioni russe che vi risiedono. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dall'agenzia Ria Novosti. "Vorrei sottolineare ancora una volta - ha affermato il capo della diplomazia russa - che non abbiamo mai detto che dovevamo semplicemente conquistare qualche territorio. Né la Crimea, nè il Donbass né la Novorossiya sono stati mai il nostro obiettivo". Laddove la definizione Novorossiya comprende le altre regioni russe rivendicate da Mosca.

Lega: "Auspicio che il bilaterale Putin-Zelensky avvicini alla pace"

"Il via libera di Vladimir Putin al bilaterale con Volodymyr Zelensky è una buona notizia e un significativo passo in avanti, maturato anche grazie all'intervento di Donald Trump". Così la Lega in una nota dopo l'ok del presidente russo Putin ad incontrare l'omologo ucraino entro il mese di agosto. "Auspichiamo - conclude il partito di via Bellerio - che il faccia a faccia possa confermarsi un passaggio decisivo verso la pace".

Zelesnky: "Le garanzie di sicurezza ci saranno" (2)

"Continueremo a lavorare anche domani. Anche i consiglieri per la sicurezza nazionale sono ora in costante contatto. Le garanzie di sicurezza ci saranno. Ringrazio tutti i partner per la determinazione e il sostegno. L'Ucraina sente questa forza. E faremo tutto il possibile affinché la strada verso la pace diventi realtà, grazie alla partnership, alle garanzie di sicurezza e al coraggio del popolo ucraino", conclude Zelensky su Telegram.

Zelesnky: "Le garanzie di sicurezza ci saranno"

"Le garanzie di sicurezza ci saranno": lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che il lavoro su questo tema proseguirà "anche domani". "Ieri si sono tenuti importanti colloqui a Washington con il presidente degli Stati Uniti e i leader europei. Si tratta di un passo davvero significativo verso la fine della guerra e la sicurezza dell'Ucraina e del nostro popolo", ribadisce il capo dello Stato. "Stiamo già lavorando sui contenuti concreti delle garanzie di sicurezza. Oggi continuiamo il coordinamento a livello di leader, ci saranno discussioni, stiamo preparando i formati appropriati".

Aeronautica militare ucraina: "Stanotte uno dei più vasti attacchi russi del mese"

L'Aeronautica militare ucraina ha dichiarato che la Russia ha lanciato 270 droni e 10 missili in uno dei suoi più grandi vasti questo mese. L'attacco è avvenuto poche ore dopo la conclusione dei colloqui tra Volodymyr Zelensky, i leader europei e Donald Trump alla Casa Bianca. L'aeronautica militare ha aggiunto di aver abbattuto 230 droni e sei missili, con attacchi registrati in 16 località. Il ministro degli Esteri ucraino ha dichiarato che ci sono stati danni alle infrastrutture energetiche del Paese. Il ministero della Difesa russo ha confermato di aver condotto un attacco contro una raffineria di petrolio, sostenendo che fornisce carburante ai gruppi delle forze armate ucraine.

Mosca: "Non vogliamo territori ma protezione russofoni"

La Russia in Ucraina non ha mai cercato semplicemente di conquistare territori, che si tratti di Crimea, Donbass o Novorossiya, il suo obiettivo è proteggere i russi che storicamente vivono in queste terre. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov all'indomani del vertice alla Casa Bianca in cui si è discusso, secondo Donald Trump, anche di "possibili scambi di territori". "Vorrei sottolineare ancora una volta che non abbiamo mai parlato semplicemente di conquistare alcuni territori. Né la Crimea, né il Donbass, né la Novorossiya come territori sono mai stati il nostro obiettivo. Il nostro obiettivo era proteggere le persone, il popolo russo, che ha vissuto su queste terre per secoli, che ha scoperto queste terre, ha versato sangue per loro sia in Crimea che nel Donbass, ha creato città come Odessa, Nikolaev e molte altre, porti, fabbriche, impianti", ha affermato il ministro, come riporta Ria Novosti.

Mozambico: nominato nuovo ambasciatore russo a Maputo

Il presidente russo Vladimir Putin ha nominato Vladimir Tararov ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione russa in Mozambico e in eSwatini. Lo riferiscono i decreti pubblicati sul portale ufficiale degli atti giuridici del Cremlino e ripresi dall'agenzia di stampa russa Afrinz.ru. Contestualmente, Tararov e' stato sollevato dall'incarico di ambasciatore in Angola e a Sao Tome' e Principe, incarichi che aveva ricoperto negli ultimi anni. La nomina arriva dopo la morte, nel maggio 2024, dell'allora ambasciatore russo in Mozambico Alexander Surikov, scomparso a 69 anni a Maputo. 

Lavrov: "Trump vuole sinceramente arrivare alla pace"

La Russia crede che il presidente americano Donald  Trump voglia "sinceramente raggiungere un risultato che sarà a lungo  termine, stabile, affidabile" per la pace in Ucraina. Lo ha detto il  ministro degli Esteri  Serghei Lavrov in un'intervista alla televisione  Rossiya-24 ripresa dalla Tass. "Il presidente Trump e il suo team,  soprattutto dopo il vertice in Alaska, hanno iniziato ad affrontare  molto più profondamente la risoluzione di questa crisi, comprendendo che  è necessario eliminare le cause primarie, come noi, come il presidente  Putin, abbiamo costantemente detto", ha aggiunto Lavrov.

Cina: "Dialogo e negoziati uniche vie per risolvere la crisi ucraina"

La Cina "ha sempre creduto che dialogo e negoziati siano le uniche  vie percorribili per risolvere la crisi ucraina" e "sostiene tutti gli  sforzi volti alla pace", ha aggiunto Mao, in risposta alla volontà di  Zelensky espressa a Washington di tenere un bilaterale con Putin e sulla  disponibilità del presidente americano Donald Trump a un vertice  trilaterale con i leader di Ucraina e Russia. Sulle prospettive di  risoluzione della crisi e sul tipo di pace possibile, Mao ha detto che  "la posizione della Cina sulla crisi ucraina è stata coerente e chiara:  non è artefice della crisi, né ne è parte. Tuttavia, fin dal primo  giorno della crisi, la Cina ha mantenuto una posizione obiettiva ed  equa, sostenendo fermamente colloqui e negoziati di pace". Pechino è  disposta, "in linea con la volontà delle parti interessate e insieme  alla comunità internazionale, a continuare a svolgere un ruolo  costruttivo nel promuovere una soluzione politica della crisi". Il  faccia a faccia ipotetico Putin-Zelensky entro due settimane  coinciderebbe con la visita dello zar in Cina per il vertice Sco di fine  agosto e la parata militare del 3 settembre a Pechino per la vittoria  della Guerra mondiale antifascista: alla richiesta di chiarimenti se un  simile incontro potesse aver luogo in Cina, Mao ha tagliato corto  dicendo di non voler rispondere "a domande ipotetiche".

Zelensky: si lavora su garanzie sicurezza "concrete"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che "ci saranno garanzie di sicurezza" dopo i colloqui di ieri alla Casa Bianca, e che si sta lavorando su "contenuti concreti". Il presidente ucraino ha pubblicato un post sui social media, salutando quello che ha definito un "passo significativo verso la fine della guerra" dopo i colloqui con i leader europei e Donald Trump. "L'Ucraina sente questa forza e faremo di tutto per rendere concreto il percorso verso la pace", ha aggiunto. "Stiamo gia' lavorando sul contenuto specifico delle garanzie di sicurezza", scrive il leader di Kiev, "oggi continuiamo il coordinamento a livello di leader, ci saranno discussioni, stiamo preparando i format appropriati". "Continueremo a lavorare anche domani", annuncia Zelensky, "anche i consiglieri per la Sicurezza nazionale sono in costante contatto. Saranno fornite garanzie di sicurezza. Ringrazio tutti i partner per la loro determinazione e il loro sostegno".

Zelensky dona a Trump mazza da golf ricevuta da soldato ferito

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha regalato  ieri al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, una mazza da golf  che aveva ricevuto in dono che da un soldato ucraino ferito: lo ha reso  noto l'ufficio presidenziale ucraino, come riporta la Cnn. La mazza  apparteneva in precedenza a Kostiantyn Kartavtsev, un sergente minore  che ha perso una gamba nei primi mesi dell'invasione dell'Ucraina da  parte della Russia. Il golf è diventato parte della riabilitazione del  sottufficiale ferito, ha detto Zelensky a Trump mentre gli consegnava il  regalo. "Il capo di Stato (Zelensky) ha anche mostrato un video in cui  Kostiantyn Kartavtsev chiede al presidente degli Stati Uniti di aiutare  l'Ucraina a porre fine alla guerra con una pace giusta e duratura", ha  dichiarato l'ufficio presidenziale ucraino in un comunicato. "Donald  Trump ha accettato il regalo, ha registrato un video in cui ringrazia il  guerriero ucraino per la mazza da golf e ha consegnato al presidente  dell'Ucraina le chiavi simboliche della Casa Bianca". Lo scambio di doni  rappresenta un ulteriore cambiamento di tono rispetto alla precedente  visita di Zelensky alla Casa Bianca, quando Trump e il vicepresidente JD  Vance avevano criticato aspramente il presidente ucraino, definendolo  irrispettoso e ingrato davanti alle telecamere di tutto il mondo,  commenta l'emittente. 

Mollicone (Fdi): "Con Meloni si afferma dottrina 'occidente unito'"

"Giorgia Meloni ancora una volta si è dimostrata - grazie alla coerenza  dell'azione politica e alla stabilità che ha portato - essere una  protagonista sullo scenario internazionale, come riconosciuto anche dal  Presidente Trump durante il vertice. L'Italia ha avuto un ruolo vitale  di tessitore tra Europa e Stati Uniti, anche quando l'opposizione  interna e la maggior parte dei paesi volevano aumentare il divario tra  queste parti. Fin dall'inizio abbiamo sostenuto e affermato la dottrina  dell' 'occidente unito' per la stabilizzazione delle aree di crisi. Il  percorso verso una pace giusta e duratura è ancora lungo, ma è stato  fatto un primo passo importante". Lo dichiara il deputato di Fratelli  d'Italia e componente del gruppo interparlamentare Italia-Usa Federico  Mollicone. 

Ucraina, Fregolent (Iv): "Meloni scappa da stampa e democrazia"

"Il fuori-onda con Trump e' chiarissimo: Meloni non regge il confronto con le domande, cioe' con la democrazia. Un premier che scappa dai giornalisti scappa anche dai cittadini. Altro che patriota coraggiosa: Meloni si sente al sicuro solo nei monologhi registrati e nelle dirette social". Lo dichiara la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent commentando le parole di ieri sera della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, rivolgendosi al presidente Usa, ammette "io non voglio mai parlare con la stampa italiana".

Ucraina, Calenda: posizioni di Trump sono quelle di Putin. VIDEO

Ucraina, Calenda: posizioni di Trump sono quelle di Putin | Video Sky - Sky TG24

Ucraina, Calenda: posizioni di Trump sono quelle di Putin | Video Sky - Sky TG24

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Lavrov: "Trump vuole un risultato a lungo termine"

All'incontro tra i leader russo e statunitense, Vladimir Putin e Donald Trump - in Alaska.il 15 agosti, "era evidente che la squadra del presidente americano vuole sinceramente raggiungere un risultato a lungo termine, sostenibile e affidabile" in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, intervisttao dal canale Rossiya 24. Il capo della diplomazia russa ha poi definito "buona" l'atmosfera del summit su territorio americano. 

Gasparri: "Raggiunti traguardi importanti, linea italiana chiara"

"Il percorso verso la pace è ancora lungo e impervio. Ma indubbiamente  in questi giorni si sono raggiunti dei traguardi importanti. Trump, che  voleva perseguire una politica concentrato soltanto sugli interessi  americani secondo una lunga tradizione torna al duplice ruolo del  presidente degli Stati Uniti, che deve anche svolgere il ruolo di capo  della coalizione occidentale. Come è sempre stato nella storia del  recente passato. Anche con confronti con la Russia, un tempo ancora più  ardui di quelli attuali. Pensiamo allo scontro tra Kennedy e Krusciov al  tempo della Baia dei Porci, ma poi al confronto che ci fu tra Nixon e  Brežnev in tempi di comunismo imperante fino poi ai dialoghi tra Regan e  Gorbacev, che segnarono la fine del comunismo. In queste ore abbiamo  assistito a eventi importanti. E l'Europa c'è stata. Con la presenza dei  principali paesi, uniti e coesi perché interessati più ancora degli  Stati Uniti ad arginare la tradizionale tendenza aggressiva dei russi.  Che precede il tempo del comunismo e sopravvive alla sua fine. La linea  italiana è stata chiara in questo contesto, frutto del confronto  continuo tra Meroni e Trump e dell'azione svolta dal ministro degli  esteri Tajani con il segretario di Stato Rubio e gli altri esponenti  dell'amministrazione americana. L'Europa c'è e l'Italia c'è. Sorprende  la voce in pura malafede di chi nega l'evidenza e antepone una falsa  propaganda a un interesse più generale. C'è ora da lavorare perché  questo sentiero venga percorso fino alla metà finale. Nulla è scontato,  ma qualcosa si è finalmente mosso". Lo dichiara il presidente dei  senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

Della Vedova (+Eu): "Occorre aumentare pressione su Putin"

"Per l'Italia il fatto che Meloni abbia scelto di partecipare all'incontro con Trump al fianco di Zelensky e dei volenterosi oltre che di Ursula von der Leyen, e' un fatto positivo. Nel merito, nonostante gli sforzi di tutti i leader di garantire a Trump la pretesa dose di complimenti, la situazione non registra progressi significativi. Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina per ora sono solo formali, non c'e' ancora alcun dettaglio neppure di massima su un possibile accordo di pace e soprattutto non c'e' nessun cessate il fuoco, cosa che consente a Putin di continuare a bombardare infrastrutture e civili". Lo afferma il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova. "Se per Trump la pace puo' essere la semplice cessazione dei combattimenti mentre a quali condizioni questo avvenga puo' essere relativo, per gli ucraini e gli europei le condizioni della pace sono una questione centrale, che riguarda la sicurezza futura e la difesa della liberta' e dello stato di diritto in tutto il continente. Per questo occorre che la pressione su Putin continui ad aumentare proprio in questi giorni in cui lui continua la sua guerra sanguinosa a dispetto di qualsiasi elaborazione da parte di Trump e di noi europei. Meloni spinga insieme ai volenterosi in questa direzione, che oggi deve avere la priorita' anche rispetto alla evocazione da parte sua di garanzie 'simili' a quelle dell'art. 5 della NATO che resta fumosa e assai poco convincente", conclude. 

Eliseo: “Macron e Starmer presiedono oggi riunione Coalizione volenterosi”

Il Presidente francese Emmanuel  Macron e il Premier britannico Keir Starmer presiederanno nelle prossime  ore una riunione in video conferenza della Coalizione dei volenterosi  "per assicurare il follow up della riunione che si è svolta ieri a  Washington e per proseguire i lavori avviati sulla questione delle  garanzie di sicurezza per l'Ucraina", rende noto l'Eliseo. L'incontro  inizierà alle 12.15. Macron prenderà parte in seguito, alle 13, a una  video conferenza organizzata dal Presidente del Consiglio europeo,  Antonio Costa, per informare tutti i membri del Consiglio europeo degli  scambi che si sono tenuti a Washington ieri, aggiunge la presidenza  francese.

Mancini (FdI): "Orgoglio Meloni e tricolore a Casa Bianca"

"Non sara' facile arrivare alla pace in Ucraina e, prima ancora, fermare il massacro e la distruzione in corso da tre anni ormai, ma l'auspicio di tutti e' che cio' accada al piu' presto, a condizioni eque e sostenibili. A questo comune sentire, che accomuna l'Europa, ne aggiungiamo uno particolare che riguarda noi italiani: l'orgoglio di vedere alla Casa Bianca la nostra bandiera tricolore e il Presidente Giorgia Meloni tra i protagonisti di un passaggio fondamentale per la storia del nostro continente. Un orgoglio per tutti gli italiani al di la' delle appartenenze". Lo dice Paola Mancini, senatrice di Fratelli d'Italia.

Merz: "Kiev non deve essere costretta a concessioni territoriali"

L'Ucraina non dovrebbe essere  costretta a fare concessioni territoriali nell'ambito di un eventuale  accordo di pace con la Russia. Questa la posizione ribadita dal  cancelliere tedesco Friedrich Merz, secondo cui "la richiesta russa che  Kiev rinunci alle parti libere del Donbass corrisponde, francamente, a  una proposta che gli Stati Uniti rinuncino alla Florida".

Trump: “Risolto 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

"So esattamente cosa sto facendo. Sono qui per mettere fine" alla guerra tra Russia e Ucraina, ha affermato lunedì Donald Trump sul  suo social Truth. E parlando con i giornalisti il presidente degli Usa  ha ribadito più volte: "Ho risolto 6 guerre in 6 mesi, una delle quali  un possibile disastro nucleare”, aggiungendo che quello tra Mosca e Kiev  sarebbe il settimo scenario bellico da lui fermato. A quali conflitti  si riferisce? E quanto c’è di vero nella sua dichiarazione?

Trump: “Risolto 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

Trump: “Risolto 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

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Fontana: "Pronti a mettere in campo ogni iniziativa"

"Confido in passi avanti sulla via della pace e, alla luce delle recenti interlocuzioni, auspico che questo obiettivo possa finalmente diventare realta'. Guardiamo con speranza alla fine del conflitto in Ucraina. E' un momento decisivo e ne seguo gli sviluppi con massima attenzione. Siamo pronti a mettere in campo ogni iniziativa utile anche sul versante della diplomazia parlamentare". Cosi' il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

Oggi vertice "Volenterosi" in videoconferenza

Il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer presiederanno la riunione in videoconferenza dei Paesi 'Volenterosi' sull'Ucraina "per assicurare il follow up della riunione che si è svolta ieri a Washington e per proseguire i lavori avviati sulla questione delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina". Lo confermano fonti dell'Eliseo. La riunione dovrebbe tenersi a mezzogiorno. 

Tajani: "A Washington passo avanti per pace"

Ieri, a Washington, "direi che e' stato fatto un passo in avanti nella direzione della pace che va costruita. C'e' ancora molto lavoro da fare pero' mi pare che la decisione di avere un confronto a due Putin-Zelensky, e poi allargato al presidente degli Stati Uniti, sia una decisione che ci fa ben sperare per una conclusione della guerra entro la fine dell'anno. Bene anche la forte presenza dell'Europa. E bene, benissimo, anzi, che sia stata accolta la proposta italiana di garantire la sicurezza dell'Ucraina in futuro con una sorta di copia dell'articolo 5 della NATO, un'azione di mutuo soccorso". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo a Berna. "Noi continuiamo a lavorare per la pace e quindi faremo tutto cio' che e' possibile, come abbiamo fatto fino a questa notte e come facciamo anche oggi qui in Svizzera, per costruire una situazione differente da quella che ha portato a centinaia di migliaia di morti in questi ultimi anni", ha aggiunto Tajani. 

Merz partecipa a una videoconferenza con i "volenterosi"

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz parteciperà  oggi alle 12.15 a una videoconferenza della coalizione dei volenterosi.  Questa fa seguito all'incontro di ieri a Washington e prosegue le  consultazioni in corso sulla questione delle garanzie di sicurezza per  l'Ucraina. È quello che rende noto il portavoce Stefan Cornelius in un  comunicato. Successivamente, alle 13.00, Merz parteciperà a una  videoconferenza organizzata dal Presidente del Consiglio europeo Antonio  Costa, continua la nota, per riferire a tutti i membri del Consiglio  europeo in merito alle discussioni tenutesi il giorno precedente a  Washington. 

Magi: "Bene Ue compatta ma di Trump e Putin non ci fidiamo"

"L'Europa compatta si è presentata a Washington a  sostegno dell'Ucraina facendo valere le proprie ragioni e quelle di Kiev  e dimostrando, con buona pace dei sovranisti, che i singoli paesi da  soli non hanno alcuna forza davanti a Usa e Russia: serve dare sempre  più forza all'Unione europea o conteremo sempre meno. Rispetto a ieri è  positivo che ci sia la prospettiva di un tavolo tra Putin, Trump e  Zelensky, purché non sia un trappolone per il presidente ucraino. Di  Trump e Putin non ci fidiamo e al tavolo dovrebbe sedere anche l'Ue:  ancora stanotte la Russia ha bombardato l'Ucraina spargendo sangue anche  durante i tentativi di raggiungere la pace". Lo afferma il segretario  di Più Europa Riccardo Magi. "L'Oscar come peggiore protagonista  ovviamente va a Giorgia Meloni, che in un indegno fuori onda ha  confermato a Trump il suo totale disprezzo per la stampa e la libertà di  informazione: d'altronde abbiamo ben capito che Meloni vorrebbe  giornalisti compiacenti e stampa adulante", conclude Magi. 

Tajani: "Accolta la proposta italiana su garanzie per Kiev"

"L'incontro a Washington è un passo in avanti nella  direzione della pace che va costruita, c'è ancora molto lavoro da fare  però mi pare che la decisione di avere un confronto a due Putin-Zelensky  e poi allargato al presidente degli Stati Uniti sia una decisione che  ci fa ben sperare per una conclusione della guerra entro la fine  dell'anno. Bene anche la forte presenza dell'Europa. E bene, benissimo  anzi, che sia stata accolta la proposta italiana di garantire la  sicurezza dell'Ucraina in futuro con una sorta di copia dell'articolo 5  della Nato, un'azione di mutuo soccorso che i paesi, compresi gli Stati  Uniti, amici dell'Ucraina attueranno in caso di aggressione militare da  parte di terzi, compresa la Russia. Mi pare uno strumento che dà forza  anche a Zelensky nella trattativa con Putin. Per tutto il resto, le  scelte sono dell'Ucraina che è un Paese che ha diritto di decidere il  proprio futuro e Zelensky lo farà con Putin". Lo ha detto il ministro  degli Esteri Antonio Tajani al suo arrivo a Berna. 

Gambino (FdI): "L'Italia con Meloni protagonista al vertice"

"Il vertice di Washington tra il Presidente  Trump, il Presidente Zelensky e i leader europei rappresenta un  passaggio importante nella crisi ucraina. Per la prima volta, dopo anni  di chiusura, si è aperta la prospettiva di un negoziato di più alto  livello. In questo quadro c'è anche la mano dell'Italia. La Presidente  Giorgia Meloni ha riportato al centro la necessità di un'Europa unita e  ha rilanciato la proposta italiana delle garanzie di sicurezza sul  modello 'articolo 5', base indispensabile per qualunque percorso  credibile di pace". Lo ha dichiarato Alberico Gambino, eurodeputato di  Fratelli d'Italia/ECR e vicepresidente della Commissione per gli affari  esteri (AFET). E continua: "Il Presidente Trump, durante il vertice, ha  riconosciuto la leadership e l'autorevolezza della Premier Meloni,  sottolineando il valore del rapporto con l'Italia. Questo conferma che  il nostro Paese non solo sostiene Kiev senza tentennamenti, ma svolge un  ruolo di ponte strategico tra Europa e Stati Uniti. Come vicepresidente  della Commissione Affari Esteri del Parlamento europeo, ribadisco che  questa è la strada da seguire: compattezza europea, sostegno concreto  all'Ucraina e impegno comune con gli Stati Uniti per costruire garanzie  di sicurezza solide e durature per Kiev e per la stabilità del  continente", conclude Gambino.

Procaccini (FdI): "Meloni fondamentale per unità dell'Occidente"

"A Washington è stato avviato un percorso solido e  concreto sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, un'iniziativa che  trova fondamento nelle proposte avanzate da Giorgia Meloni. La  Presidente del Consiglio italiana ha ormai una sua credibilità  internazionale forte e riconosciuta, che l'ha resa un punto di  riferimento nella costruzione di un fronte occidentale unito. La  Presidente Meloni fin dal suo insediamento ha insistito con chiarezza  sulla necessità che l'Occidente agisca come una vera e propria comunità  geopolitica, capace di difendere con coerenza e determinazione i propri  interessi strategici". Lo ha dichiarato l'Europarlamentare di Fratelli  d'Italia- ECR, Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei  Conservatori al Parlamento europeo, intervenendo questa mattina alla  trasmissione Agorà su Raitre. "La presenza attiva e decisiva degli Stati  Uniti in questo processo rappresenta un elemento imprescindibile.  L'unità dell'Occidente, rafforzata anche grazie all'impulso italiano, è  oggi il principale fattore di deterrenza contro la destabilizzazione  dell'ordine internazionale", ha aggiunto Procaccini. 

Bombardieri strategici russi sorvolano il Mar del Giappone

Bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95Ms a lungo  raggio hanno effettuato effettuato un volo programmato nello spazio  aereo sopra le acque neutrali del Mare del Giappone. Lo ha reso noto il  ministero della Difesa, precisando che l'esercitazione è durata oltre  sei ore. I bombardieri sono stati scortati da caccia Sukhoi Su-35 e  Su-30sm. Gli equipaggi dell'aviazione a lungo raggio, aggiunge il  ministero Russo, effettuano regolarmente voli sopra le acque neutrali  dell'Artico, dell'Atlantico del Nord, del Pacifico, del Mar Nero e del  Mar Baltico "in stretta conformità con le regole internazionali sull'uso  dello spazio aereo". 

Cnn: "Attacchi russi in Ucraina, 8 morti e 54 feriti in 24 ore"

Almeno otto persone sono state uccise e 54 sono rimaste ferite in  seguito agli attacchi russi lanciati in tutta l'Ucraina nelle 24 ore  fino a questa mattina, riporta la Cnn. Cinque persone sono morte nelle  città dietro le linee del fronte nella regione di Donetsk (est), mentre  tre sono state uccise e 33 sono rimaste ferite negli attacchi russi alla  città di Zaporizhzhia, secondo le autorità militari delle due regioni.  Gli attacchi russi hanno ferito anche civili a Kharkiv, Kherson,  Dnipropetrovsk e Nikopol.

Starmer: "Fatti veri progressi nel vertice alla Casa Bianca"

Sono stati fatti "veri progressi" verso la pace in Ucraina nel  vertice alla Casa Bianca. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer  in una intervista alla Bbc. Il primo ministro ha descritto inoltre i  colloqui che hanno coinvolto il presidente americano Donald Trump e  quello ucraino Volodymyr Zelensky insieme ai leader europei come  "positivi e costruttivi", oltre a sottolineare il "vero senso di unità"  emerso nel corso degli incontri.

Cremlino: Putin sottolinea "importanza sforzi Trump"

Il presidente russo Vladimir Putin ha  sottolineato l'importanza degli sforzi di Donald Trump per trovare  soluzioni per una soluzione a lungo termine in Ucraina nel corso del  colloquio telefonico avuto oggi. Lo ha reso noto il consigliere del  Cremlino Yuri Ushakov, secondo cui "il presidente russo ha sottolineato  ancora una volta l'importanza degli sforzi intrapresi personalmente da  Donald Trump per trovare soluzioni che portino a una soluzione a lungo  termine in Ucraina".

Tajani: "Ginevra sede colloqui Putin-Zelensky? Italia favorevole"

"Ginevra potrebbe essere la sede  giusta" per l'incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.  “L’Italia è favorevole che si svolgano a Ginevra perché è un Paese che  ha sempre lavorato per la costruzione della pace”. Lo ha dichiarato il  ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando ai giornalisti al suo arrivo a Berna.  “Roma anche sarebbe stata una sede ideale, voluta da  americani, ucraini e anche dagli altri, ma c'è il problema della Corte  Penale internazionale, quindi sarebbe stato più complicato. Credo che la  sede di Ginevra possa essere la sede migliore, l'Italia è favorevole,  lo dirò anche oggi al ministro Cassis", ha detto Tajani, riferendosi al  mandato di cattura emesso nei confronti di Putin.

Gori (Pd): "Ue evita che giochi si chiudano tra Trump e Putin"

"L'Europa c'è, quasi a sorpresa, ed evita che i  giochi si chiudano tra Putin e Trump sulla pelle dell'Ucraina. C'è per  l'iniziativa di un gruppo di Paesi, ai quali in extremis si è per  fortuna aggiunta anche l'Italia. Presto per dirlo, ma potrebbe essere  l'embrione di quella 'cooperazione rafforzata' di cui l'Europa ha  estremo bisogno per guadagnare peso politico, efficacia e credibilità".  Così su X l'eurodeputato del Pd Giorgio Gori. 

Sybiha: "Verso svolta strada pace ma Mosca si oppone"

L'incontro trilaterale con Trump, Zelensky e Putin "puo' portare una svolta sulla strada della pace". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha nel commentare gli ultimi sviluppi della diplomazia internazionale. Invece, in merito agli attacchi russi notturni contro l'Ucraina, il capo della diplomazia ucraina ha affermato che dimostrano "quanto sia fondamentale porre fine alle uccisioni, raggiungere una pace duratura e garantire solide garanzie di sicurezza". "Mentre a Washington DC si lavorava intensamente per promuovere la pace, sotto la guida dei presidenti ucraino e Usa, con la partecipazione dei leader europei e della Nato, Mosca ha continuato a fare l'opposto della pace: piu' attacchi e distruzione". Il ministro degli Esteri ucraino ha confermato precedenti notizie secondo cui "ci sono stati danni alle infrastrutture energetiche e dei civili feriti". Concludendo con una nota di speranza, Sybiha ha valutato che "il futuro incontro tra i leader di Ucraina, Stati Uniti e Russia puo' portare una svolta sulla strada della pace. Siamo grati agli Stati Uniti e al presidente Trump per il percorso verso il raggiungimento della pace". 

Lettonia: "Kiev dovrà riconoscere de facto territori occupati"

"Per raggiungere la pace, a un certo punto, forse  l'Ucraina dovrà riconoscere il controllo russo de facto dei suoi  territori occupati da Mosca". Lo ha detto la ministra degli Esteri della  Lettonia, Baiba Braze, intervenendo stamani a un programma televisivo  della televisione di Stato lettone, aggiungendo però che qualsiasi  decisione spetterà solo ed esclusivamente all'Ucraina. "Solo l'Ucraina  stessa può decidere sulle sorti del suo territorio. Nessuna forza  esterna può forzare il Paese a prendere decisioni in merito", ha  aggiunto la capo della diplomazia di Riga.

Calenda: "Trump rimane e rimarrà un alleato di Putin sull'Ucraina"

"Il punto vero dell'incontro di ieri era il confronto  tra la linea di Putin e Trump sulla cessione dei territori e quella  degli europei e dell'Ucraina sul cessate il fuoco. Trump non si è mosso  di una virgola su questo punto ma in cambio ha potuto allestire uno show  per equilibrare quello fatto con Putin e preso male dagli americani".  Lo scrive in una nota il leader di Azione, Carlo Calenda. "La stampa  oggi si concentra sul fatto che non ha insultato Zelensky ma attenti -  prosegue -, Trump rimane e rimarrà un alleato di Putin su questo  dossier, per ragioni di affinità, per ragioni economiche che  probabilmente non conosciamo fino in fondo e per ragioni di show (vuole  fare "la pace" il prima possibile perché è in difficoltà). In altre  parole - conclude Calenda - la fiacchezza della risposta europea sta  portando Zelensky dove Putin e Trump lo vogliono: in un trilaterale dove  schiacciarlo per bene".

Nella notte riuniti ambasciatori Ue, domani Collegio commissari

Verso l'una della scorsa notte si è riunito il  comitato dei 27 ambasciatori dell'Unione europea (Coreper) per un primo  rapido resoconto sugli incontri di ieri a Washington e in vista della  riunione in videoconferenza tra i leader europei, convocata dal  presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, per oggi alle 13. Alla  videoconferenza parteciperà anche la presidente della Commissione  europea, Ursula von der Leyen. Domani è invece prevista una riunione  virtuale del Collegio dei commissari Ue. 

Borrell: "Sorprende che discussione sia su garanzie sicurezza"

"Non sembra stiano discutendo la fine della guerra.  Mi sorprende  che la discussione sia sulle garanzie di sicurezza, come  se la guerra fosse terminata e si dovesse voltare pagina. La questione  di fondo è come si pone fine a questa guerra, le garanzie di sicurezza  verranno dopo". E' quanto ha affermato Josep Borrell, l'ex capo della  diplomazia Ue, in un'intervista radiofonica alla Cadena Ser, in merito  alla riunione tenuta da Volodimir Zelenzky, accompagnato da leader  europei, a Washington con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump,  in cui  è stato accordato un bilaterale fra il presidente ucraino e  Vladimir Putin.   "Mi fa un po' sorridere vedere come" i leader europei  "adulano Trump, dicendo quanto grati siano perché si sta preoccupando  per la sicurezza dell'Ucraina", ha segnalato Borrell. Secondo l'attuale  presidente del Barcelona Centre for Internationals Affairs, "La  questione di fondo è: Putin è stato in Alaska e cercava due cose,  riconoscimento e tempo, e le ha ottenute entrambe". Un grande risultato  per "un accusato dalla Corte penale internazionale di crimini di guerra,  al quale è stato organizzato un ricevimento con tutti i fasti".  Dall'incontro con Trump, il presidente russo "è uscito senza un impegno  di un cessate il fuoco, che era ciò che Trump chiedeva, e senza  sanzioni, che erano quelle minacciate da Trump. E, per di più, con un  accordo con Trump perché questi lo vendesse agli europei e all'Ucraina".    "Ora non è più l'Occidente a fronte della Russa ora è Stati Uniti e  Russia contro Europa. E' terribile. E quanto prima lo capiamo meglio è",  ha aggiunto l'ex alto rappresentante per la politica estera europea.  Quanto all'assenza del premier spagnolo Pedro Sanchez al tavolo dei  leader europei con Trump e Zelenzky, Borrell ha rilevato: "Non ci sono  tutti gli europei". "D'altra parte - ha aggiunto - la Spagna è l'unica  ad aver mantenuto una posizione ferma rispetto a Trump, non ha ceduto  alla richiesta di spesa del 5% del Pil in difesa, che significa comprare  armi" dagli Stati Uniti.

Cnn: "Attacco russo della notte il più pesante dal 31 luglio"

La  Russia ha lanciato la notte scorsa l'attacco aereo più pesante contro  l'Ucraina dal 31 luglio: lo scrive la Cnn sulla base dei suoi conteggi.  Oltre ai 270 droni, le forze di Mosca hanno lanciato cinque missili  balistici Iskander-M dalle regioni di Rostov e Voronezh, e dalla Crimea  occupata. Inoltre, sono stati lanciati cinque missili X-101 da aerei  dell'aviazione strategica sopra le acque del Mar Caspio. Le difese aeree  ucraine hanno abbattuto due Iskander-M e quattro X-101. 

Trancassini: "Nasce da proposta Italia via diplomatica per Ucraina"

"Nel silenzio assordante di un'opposizione smarrita,  l'Italia guidata da Giorgia Meloni si afferma a Washington come  protagonista nell'individuazione di un nuovo ordine di sicurezza  europea. Parte infatti da una proposta italiana, fondata sulla  mutuazione dell'articolo 5 del Trattato Nato, l'iniziativa diplomatica  tesa ad offrire garanzie di sicurezza concrete all'Ucraina e stabilità  duratura al Continente. Un successo di politica estera che meriterebbe  il plauso ed il sostegno di tutte le forze politiche, ma che Pd e Cinque  Stelle preferiscono ignorare. I primi troppo impegnati a inseguire  banalità da salotto radical-chic, stavolta pericolosamente a tinte  anti-israeliane, come appunto l'esclusione di Israele dalla Fiera del  Levante di Bari; i secondi, sbugiardati da coraggiose inchieste  giornalistiche, paralizzati dal bisogno di compiacere ambiguamente il  mondo Pro Pal. Di fronte a questo penoso scenario, Fratelli d'Italia  rivendica con orgoglio il ruolo centrale del nostro Governo nel ridare  all'Italia prestigio, credibilità e voce autorevole nel mondo libero".   Lo dice in una nota Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d'Italia e  Questore della Camera. 

Ucraina: da Cina sostegno a tutti gli sforzi per la pace

La Cina ha affermato di "sostenere tutti gli sforzi" per arrivare alla pace tra la Russia e l'Ucraina. "La Cina ha sempre creduto che il dialogo e i negoziati siano l'unica via percorribile per risolvere la crisi ucraina. Sosteniamo tutti gli sforzi per la pace", ha dichiarato Mao Ning, portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese, in una consueta conferenza stampa. La sua dichiarazione e' riferita all'incontro avvenuto ieri a Washington tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei, oltre all'annuncio di un potenziale vertice tra il presidente ucraino e il suo omologo russo, Vladimir Putin. 

Macron: "Putin orco che deve mangiare per sopravvivere"

Il presidente Vladimir Putin e' "un predatore, un orco alle nostre porte" che "deve continuare a mangiare" per "la propria sopravvivenza". Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista all'emittente LCI, andata in onda poche ore dopo il vertice alla Casa Bianca con i presidenti Donald Trump, Volodymyr Zelensky e diversi leader europei. Macron ha invitato gli europei a "non essere ingenui" riguardo alla Russia, che sara' "una forza destabilizzante duratura". "Dal 2007-2008 (l'intervento russo in Georgia, ndr), il presidente Putin ha raramente mantenuto le sue promesse. E' stato costantemente una forza destabilizzante. E ha cercato di ripensare i confini per estendere il suo potere", ha sottolineato il presidente francese. Il titolare dell'Eliseo ritiene inoltre che "la Russia sia diventata permanentemente una forza destabilizzante e una potenziale minaccia per molti di noi". "Un Paese che investe il 40% del suo bilancio in tali equipaggiamenti, che ha mobilitato un esercito di oltre 1,3 milioni di uomini, non tornera' a uno stato di pace e a un sistema democratico aperto dall'oggi al domani", ha avvertito Macron. "Quindi, anche per la sua stessa sopravvivenza, lui (Putin) deve continuare a mangiare. Ecco. E quindi e' un predatore, e' un orco alle nostre porte. Non sto dicendo che la Francia verra' attaccata domani, ma e' una minaccia per gli europei (...). Non dobbiamo essere ingenui", ha insistito il capo dello Stato francese. In un'altra intervista con la rete americana Nbc News, rilasciata dopo l'incontro alla Casa Bianca, Macron non ha fatto mistero di non condividere l'ottimismo di Trump sulla possibilita' di raggiungere un accordo di pace. "Quando considero la situazione e i fatti, non credo che il presidente Putin voglia la pace in questo momento, ma forse sono troppo pessimista", ha detto il presidente francese. 

Bbc: "Continuano colloqui Trump-Zelensky"

Continuano i colloqui tra Donald  Trump e Volodymyr Zelensky "possibilmente in un diverso formato". Lo  hanno detto fonti della delegazione ucraina alla Bbc, dopo aver  annunciato la conclusione dei colloqui allargati ai leader europei. Le  stesse fonti hanno riferito che è stata cancellata un'intervista a Fox  che avrebbe dovuto fare il presidente ucraino. Secondo la Cnn, che cita  il portavoce di Zelensky, Serhiy Nykyforov, anche se l'incontro è  concluso i leader restano alla Casa Bianca per continuare i negoziati,  possibilmente in altri formati.

Bonelli: "Per Trump pace è business e Meloni scappa dai giornalisti"

"Dall'incontro di ieri sera a Washington tra Trump, Zelensky e i cosiddetti 'volenterosi' e' emerso con chiarezza che per l'ex presidente americano la pace ha un prezzo: 90 miliardi di euro dall'Ucraina e un maxi acquisto di armi dagli Stati Uniti. Ora e' evidente a cosa serve il riarmo: finanziare l'economia americana attraverso l'industria bellica. Mentre Trump mercifica la pace, Giorgia Meloni si sottrae al ruolo che i giornalisti hanno in una democrazia: quello di fare domande e chiedere conto delle scelte del governo. Come sua consuetudine, Meloni preferisce parlare da sola nei suoi video, come un'autocrate refrattaria al confronto con la stampa, che ha un ruolo fondamentale in ogni democrazia e nel frattempo avalla una proposta che ha il sapore dell'estorsione. La pace va perseguita anche attraverso compromessi, ma un punto deve essere chiaro: non puo' essere trasformata in un business. Per questo bisogna battersi per il disarmo e non per l'escalation militare che arricchisce pochi e condanna i popoli a nuovi conflitti". Cosi' Angelo Bonelli, Co-portavoce Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra. 

Europa Radicale: "Russia simula apertura ma è solo propaganda"

Nelle ultime ore la Russia ha parlato della  possibilità di "innalzare i livelli di rappresentanza" nei negoziati con  l'Ucraina, ma è solo "un espediente propagandistico" perché "dietro  questa formula si cela la solita strategia del Cremlino: simulare  apertura diplomatica mentre le bombe continuano a cadere sulle città  ucraine". E' quanto affermano Igor Boni e Federica Valcauda, di Europa  Radicale. "È inaccettabile parlare di pace - osservano - mentre  l'Ucraina resta sotto attacco aereo, come ha ricordato ieri Merz.  L'innalzamento di livello non è un passo avanti, ma un espediente  propagandistico per guadagnare tempo e credibilità internazionale". Per  Europa Radicale "non può esserci negoziato credibile finché la Russia  non cessa gli attacchi e non ritira le proprie truppe dal territorio  ucraino: al contrario, le concessioni diplomatiche a Putin rischiano  solo di trasformarsi in un boomerang politico e morale, scaricando  ancora una volta la responsabilità della pace sulla vittima  dell'aggressione". "La pace - concludono Boni e Valcauda - non è una  scenografia diplomatica, ma il rispetto della sovranità e della libertà  di un popolo". 

Guerra in Ucraina, l'Europa ha speso più degli Usa per aiutare Kiev

Dall’inizio del secondo mandato di Trump alla Casa Bianca, gli Usa hanno  di fatto bloccato il flusso di finanziamenti per sostenere l’Ucraina  nel conflitto contro la Russia. Gli alleati europei della Nato sono però  riusciti a compensare ciò che non sta più arrivando da Washington.

Guerra in Ucraina, l'Europa ha speso più degli Usa per aiutare Kiev

Guerra in Ucraina, l'Europa ha speso più degli Usa per aiutare Kiev

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Rutte: "Non abbiamo discusso invio truppe Usa o europee"

La possibilita' di inviare truppe statunitensi o europee in Ucraina non e' stata discussa durante l'incontro di ieri a Washington tra il presidente Volodymyr Zelensky, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i leader europei. Lo ha dichiarato a Fox News il segretario generale della Nato Mark Rutte. "Non ne abbiamo discusso affatto oggi", ha risposto Rutte alla domanda se fosse possibile inviare truppe straniere. "Questo fara' parte delle discussioni, che inizieranno ora. Cercheremo di portarli alla fase successiva dell'intesa nei prossimi giorni e settimane, ovviamente". "Abbiamo discusso le garanzie di sicurezza e lavoreremo su quelle nei prossimi giorni, per poi avere un altro incontro virtuale con questo gruppo di leader e il presidente (Trump)", ha aggiunto Rutte. 

Metsola: "Il vertice di ieri può segnare la svolta per la pace"

"L'importante incontro di ieri a Washington  potrebbe segnare la svolta per un percorso di pace in Ucraina che tutti  abbiamo desiderato e per cui abbiamo lavorato". Lo scrive su X la  presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Dopo il vertice in  Alaska tra Stati Uniti e Russia, l'impegno del presidente Trump, del  Presidente Zelensky e dei leader dell'Unione Europea significa che una  possibilità di vera pace è ora realistica. Difficile, ma non  impossibile. L'Unione Europea è fondamentalmente un progetto di pace. Ci  siamo sempre battuti e sempre ci impegneremo per la pace. Conosciamo  fin troppo bene il costo della guerra. Una vera pace deve essere  costruita su solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina, affinché duri e  non venga semplicemente rimandata a una guerra più grande in futuro.  Sappiamo che la pace deve basarsi sul principio che nulla riguarda  l'Ucraina senza l'Ucraina. Sappiamo che un'Ucraina che non riceve  sostegno, che non ha la forza di scoraggiare coloro che vorrebbero  prenderla con la forza, non sarà in grado di trovare quella pace  sfuggente". "Questo - conclude Metsola - è ciò che l'Europa afferma fin  dal primo giorno. Ecco perché siamo al fianco dell'Ucraina. Ecco perché  l'Europa continuerà a fare la sua parte".

Kiev: "Raid sulla regione di Poltava, 1.500 famiglie senza luce"

Durante la notte i russi hanno attaccato massicciamente  con missili e droni, in parte intercettati, la regione di Poltava, nel  centro-nord dell'Ucraina, danneggiando centrali elettriche, edifici  amministrativi e causando dei blackout, ma senza fare vittime. Lo  rivelano il presidente dell'oblast, Volodymyr Kohut, e il sindaco della  città di Kremenchuk, Vitaly Maletsky, citati dai media ucraini, fra cui  Rbc-Ukraine. L'impatto più massiccio e i danni maggiori si registrano  nelle città di  Kremenchukdove e di Lubny, dove si sono udite almeno 30  esplosioni. In quest'ultimo, "1.471 famiglie e 119 aziende sono rimaste  senza elettricità a causa dell'attacco. I servizi di emergenza e gli  operatori del settore energetico stanno lavorando per affrontare le  conseguenze. Fortunatamente, non ci sono state vittime", ha dichiarato  il governatore Kohut. Il sindaco Maletsky, ha pubblicato le foto di un  incendio in città a seguito degli attacchi nemici. Il primo attacco su  Kremenchuk, eseguito con missili balistici Iskander-M, è avvenuto alle  3:30 del mattino ora locale (le 02.30 italiane). In seguito, fa sapere  Rbc, bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95 hanno lanciato un gruppo  di missili da crociera sulla stessa area nell'area di Kremenchuk,  scossa da una nuova ondata di potenti esplosioni intorno alle 5:25 ora  locale. 

Ex ambasciatore Usa: "Zelensky dovrà accettare perdita territori"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo ufficio capiscono che Kiev dovra' ammettere la perdita di parte dei territori, almeno di fatto. Ad affermarlo e' Steven Pifer, ex ambasciatore Usa in Ucraina fino al 2000, oggi membro del Center for International Security and Cooperation della Stanford University. Lo riferisce l'agenzia russa Tass. "Zelensky probabilmente capisce che a un certo punto dovra' prendere in considerazione una decisione in cui dovra' riconoscere il controllo della Russia su parte dei territori, almeno di fatto", ha affermato Pifer. Allo stesso tempo, l'Ucraina accetterebbe un simile passo solo se fornisse a Kiev solide garanzie di sicurezza, ritiene l'ex ambasciatore. Una fonte di Bloomberg nel governo ucraino ha affermato che Zelensky e la sua delegazione, durante i colloqui di ieri con il presidente Donald Trump, hanno percepito la sua sincera intenzione di creare e consolidare tali garanzie. Come ha sottolineato Pifer, questo apre la strada a un accordo di pace tra Russia e Ucraina a condizioni che altrimenti la parte ucraina rifiuterebbe. 

Cina: "Sostegno a ogni sforzo per la pace Russia-Ucraina"

La Cina sostiene "tutti gli sforzi" per la pace tra Russia e Ucraina,  all'indomani del vertice di Washington tenuto alla Casa Bianca con  l'indicazione di un possibile faccia a faccia tra i presidenti Vladimir  Putin e Volodymyr Zelensky da tenere nelle prossime settimane. "La Cina  crede sempre che il dialogo e il negoziato siano l'unica soluzione alla  crisi ucraina", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao  Ning nel briefing quotidiano, aggiungendo che Pechino "sostiene tutti  gli sforzi utili a contribuire alla pace". 

Fonte Cremlino: "Putin e Trump in stretto contatto"

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump hanno concordato, durante la loro conversazione telefonica, di rimanere in stretto contatto sull'Ucraina e su altre questioni urgenti dell'agenda internazionale e bilaterale. Lo ha dichiarato l'assistente presidenziale russo Yury Ushakov. "Vale la pena notare che Vladimir Putin e Donald Trump hanno concordato di continuare a mantenere stretti contatti tra loro sulla questione ucraina e su altre importanti questioni dell'agenda internazionale e bilaterale", ha riferito Ushakov ai giornalisti. "Il presidente russo ha ribadito l'importanza degli sforzi compiuti personalmente da Donald Trump per trovare soluzioni che portino a una soluzione a lungo termine in Ucraina", ha affermato. "La conversazione e' stata franca e piuttosto costruttiva", ha detto Ushakov. Il presidente Trump ha chiamato il presidente Putin per informarlo dei suoi colloqui con Vladimir Zelensky e i leader di diversi paesi europei. La conversazione e' durata circa 40 minuti. Durante la chiamata, Putin ha ringraziato calorosamente la sua controparte statunitense per l'ospitalita' e la buona organizzazione del vertice in Alaska e per i progressi compiuti nei colloqui verso una soluzione pacifica della crisi ucraina. Trump, a sua volta, ha informato Putin dei negoziati con Zelensky e i leader di diversi paesi europei, appena conclusi alla Casa Bianca. Ieri Trump ha incontrato Zelensky a Washington. Successivamente si sono uniti al colloquio il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente finlandese Alexander Stubb, la presidente del Consiglio italiano Giorgio Meloni, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato Mark Rutte. Durante la telefonata tra Trump e Putin della scorsa notte, i due leader hanno discusso la possibilita' di innalzare il livello dei rappresentanti di Mosca e Kiev nei colloqui diretti tra Russia e Ucraina. Lo ha riferito ai media il collaboratore presidenziale russo Yury Ushakov. "In particolare, si e' discusso dell'idea che sarebbe utile esplorare la possibilita' di innalzare il livello dei rappresentanti delle parti ucraina e russa, ovvero il livello dei rappresentanti che partecipano ai negoziati diretti menzionati", ha detto Ushakov ai giornalisti.

Borse europee: avvio in cauto rialzo, occhi su Ucraina e Fed

Le Borse europee aprono in cauto rialzo, sostenute dai progressi nei negoziati di pace tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. Trump ha affermato che le garanzie di sicurezza per l'Ucraina saranno fornite dai paesi europei in coordinamento con gli Stati Uniti e ha anche sottolineato di aver parlato con il presidente russo Vladimir Putin e di stare lavorando per organizzare un incontro diretto tra Putin e Zelensky. Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo: in agenda i dati del settore immobiliare Usa con i permessi edilizi e i nuovi cantieri residenziali di luglio. Gli investitori attendono inoltre il simposio della Fed a Jackson Hole, dove e' previsto venerdi' l'intervento del presidente Jerome Powell, che potrebbe commentare l'attuale contesto economico statunitense e le richieste di un abbassamento dei tassi da parte della Casa Bianca. E domani verranno pubblicati i verbali dell'ultima riunione del Fomc di fine luglio, che sveleranno le opinioni dei due componenti del board - Michelle W. Bowman e Christopher J. Waller - vicini alle posizioni del presidente Trump, a favore di un taglio dei tassi. L'indice Cac 40 di Parigi sale dello 0,23% a 7.902,39 punti, il Dax 30 di Francoforte avanza dello 0,19% a 24.350,58 punti e l'Ftse 100 di Londra registra un progresso dello 0,06% a 9.163,62 punti. A Milano l'Ftse Mib guadagna lo 0,33%.

Kiev: nella notte 10 missili e 270 droni russi su Ucraina

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina nella notte -  mentre erano in corso gli incontri a Washington tra Donald Trump,  Volodymyr Zelesky ed i leader europei - con 10 missili e 270 droni di  vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram  l'Aeronautica militare di Kiev. Le difese aeree del Paese hanno  abbattuto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica sei missili e  230 velivoli senza pilota. Quattro missili e 40 droni sono stati  colpiti in 16 località, mentre i detriti dei velivoli distrutti sono  caduti in tre località. 

Wadephul: "Tocca a Putin negoziare in modo sostanziale e accettare tregua"

"Prima di tutto, il presidente  Putin deve essere disposto a negoziare in modo veramente sostanziale e,  soprattutto, ad accettare il cessate il fuoco". Lo ha dichiarato il  ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul durante una visita alla  base navale di Yokosuka, nel sud del Giappone. Wadephul ha sottolineato  che un accordo di pace tra Ucraina e Russia richiederà solide garanzie  di sicurezza per Kiev. "Noi e gli americani siamo pronti a fornire  queste garanzie - ha aggiunto - Una cosa è chiara: le armi devono  finalmente tacere".  Il  ministro ha precisato che le garanzie di sicurezza devono essere  sufficientemente robuste affinché l'Ucraina possa contare di essere al  sicuro e non essere più attaccata". "Poi l'Ucraina dovrà riflettere  attentamente su quali negoziati condurre e quale risultato possa  accettare", ha spiegato Wadephul. Interpellato su come potrebbero  concretizzarsi tali garanzie, ha risposto: "Insieme agli Stati Uniti,  noi come partner europei siamo pronti a fornire queste garanzie di  sicurezza e a garantirne l'efficacia".  Wadephul  ha inoltre definito "cruciale" l'accordo raggiunto con Donald Trump per  il coinvolgimento degli Stati Uniti nella fornitura di garanzie di  sicurezza, definendo la loro partecipazione "un prerequisito  fondamentale perché siano efficaci". Secondo il ministro tedesco, dopo  l'incontro costruttivo alla Casa Bianca tra Trump, Zelensky e altri  leader europei, "qualcuno deve fare il primo passo. E questo è il  presidente Putin". 

Zelensky: "Pacchetto da 90 mld per Trump in cambio garanzie sicurezza"

"Esiste effettivamente un  pacchetto con le nostre proposte del valore di 90 miliardi di dollari".  Lo ha confermato Volodymyr Zelensky dopo l’incontro a Washington con  Donald Trump e i leader europei, riferendosi alle garanzie di sicurezza  che saranno probabilmente definite entro dieci giorni. Il presidente  ucraino ha aggiunto che l’accordo includerà anche l’acquisto di armi  statunitensi da parte di Kiev. "E abbiamo accordi con il presidente Usa  che, quando le nostre esportazioni si apriranno, compreranno i droni  ucraini. Questo è importante per noi", ha sottolineato. Secondo  il Financial Times, l’Ucraina avrebbe promesso di acquistare 100  miliardi di dollari di armi statunitensi, finanziate dall’Europa, come  parte di un accordo per ottenere garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti  in caso di un accordo di pace con la Russia. Inoltre, Ucraina e Stati  Uniti concluderebbero un accordo da 50 miliardi di dollari per produrre  droni con aziende ucraine.

Macron: "Intenso lavoro diplomatico su sicurezza"

Poche ore dopo l'incontro alla Casa Bianca tra il presidente Usa Donald Trump, l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato un intenso lavoro diplomatico in piu' direzioni per garantire la sicurezza dell'Ucraina. In un'intervista diffusa dall'emittente LCI, il presidente francese ha riferito l'organizzazione, con il Regno Unito, oggi stesso a partire da mezzogiorno, di una riunione della "coalizione dei volenterosi: i 30 paesi che stanno lavorando sulle garanzie di sicurezza per tenerli informati su quanto e' stato deciso". "Nel frattempo, stiamo avviando un lavoro concreto con gli americani e quindi, a partire da oggi, i nostri consiglieri diplomatici, ministri e capi di stato maggiore stanno avviando i lavori per vedere chi e' pronto a fare cosa". Invece, per quanto riguarda le concessioni territoriali, "spetta all'Ucraina farle (...) L'Ucraina fara' le concessioni che riterra' giuste e giuste", ha affermato. "In ogni caso, stiamo molto attenti quando parliamo di riconoscimento dei diritti. Non agiamo sulla base di riconoscimenti di diritti, ovvero i paesi garanti dell'ordine internazionale possono dire 'possiamo prendere territori con la forza' perche' stiamo aprendo un vaso di Pandora", ha avvertito Macron. 

Starmer: "Negoziati su garanzie sicurezza proseguiranno oggi"

I  negoziati sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina tra gli Stati Uniti  e i principali alleati europei di Kiev proseguiranno oggi: lo ha detto  ieri in un'intervista alla Bbc il primo ministro britannico Keir  Starmer. "Ora lavoreremo con gli Stati Uniti su queste garanzie di  sicurezza", ha affermato Starmer a Washington. "Abbiamo incaricato i  nostri team. Alcuni di loro arriveranno addirittura domani (oggi, ndr)  per iniziare il lavoro dettagliato al riguardo". Il leader britannico ha  aggiunto che le garanzie "rassicureranno i cittadini europei, ucraini,  ma in particolare quelli del Regno Unito". Ieri Zelensky ha dichiarato  in ai giornalisti che le garanzie di sicurezza per l'Ucraina saranno  formalizzate entro 10 giorni. 

Macron: "Ginevra come sede colloqui Zelensky-Putin"

Secondo il presidente Emmanuel Macron, l'incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin dovrebbe svolgersi in Europa, indicando Ginevra come sede auspicata per il colloquio. "Piu' che un'ipotesi, e' addirittura la volonta' collettiva", ha dichiarato Macron in un'intervista trasmessa sull'emittente LCI, quando gli e' stato chiesto se l'incontro annunciato tra Donald Trump e diversi leader europei dovrebbe svolgersi in Europa. "Sara' in un Paese neutrale, e quindi forse la Svizzera, chiedo Ginevra, o un altro Paese. L'ultima volta che ci sono stati colloqui bilaterali, e' stato a Istanbul", ha ricordato il titolare dell'Eliseo. 

Bremmer: "L'Europa a Washington ha fatto la differenza"

 "La massiccia presenza di leader europei ha reso  questo vertice più importante di quello di venerdì ad Anchorage. Anche  per il presidente americano, anche se, magari, non ne è contento.  Perché, al di là di simpatie e sintonie personali, sa che i rapporti  transatlantici restano, per gli Usa, più importanti di quelli con  Mosca". Lo sottolinea, sul Corriere della Sera, il politologo Ian  Bremmer, fondatore e capo del centro di ricerche geostrategiche Eurasia,  dopo il vertice alla Casa Bianca tra Zelensky e Trump alla presenza dei  leader europei. "Ma", aggiunge Bremmer, "con la morte nel cuore devo  ammettere che il coltello dalla parte del manico continua ad averlo  Putin: e credo che la sua intenzione sia quella di continuare la  guerra", evidenzia. Oggi, in ogni caso, dopo l'incontro "la Nato è più  forte, e il suo segretario generale, Mark Rutte, fa di tutto per restare  in sintonia con Washington. Trump, poi, vede volentieri vari leader  europei: certamente Starmer, la Meloni e il finlandese Stubb", prosegue.  Se c'è un cambio di passo in Europa non è così per Putin, secondo il  politologo. "Spero che l'Europa lo spinga a fare qualche concessione, ma  personalmente ritengo che la sua intenzione sia quella di andare ancora  avanti con la guerra, convinto di poter continuare ad avanzare - spiega  - : il conflitto costa caro a tutti, ma la Russia riesce a sopportare  sofferenze anche estreme, mentre l'Ucraina rischia di restare a corto di  soldati". Inoltre, il vertice di Anchorage, "che non ha dato nulla agli  Usa, a Putin ha dato, oltre alla riabilitazione internazionale, la  rinuncia dell'America a chiedere il cessate il fuoco - evidenzia - :  Trump ora è d'accordo con lui sul fatto che sia meglio cercare un  accordo globale e stabile". "Questo significa due cose: l'implicita  rinuncia americana a imporre sanzioni più dure, quelle secondarie  punendo chi fa affari con Mosca, e più tempo per l'offensiva russa visto  che un accordo globale è materia complessa che richiede, anche ammesso  che tutti negozino subito e in buona fede, un confronto molto lungo",  osserva.

Ucraina, infrastrutture elettriche ko: "Putin non vuole pace"

Dopo una nuova notte di attacchi russi contro diverse citta' dell'Ucraina, il governatore della regione centrale di Poltava ha denunciato pesanti danni a infrastrutture elettriche, con centinaia di persone rimaste al buio. "Gli edifici amministrativi sono stati danneggiati. Fortunatamente, non ci sono state vittime", ha dichiarato il governatore Volodymyr Kohut. "Quest'attacco dimostra che Putin non vuole la pace", ha commentato il sindaco di Kremenchuk, nella stessa regione di Poltava, pesantemente colpita da droni e missili balistici russi. 

Ishiba: "Giappone valuta ruolo su garanzie sicurezza"

Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato che il Giappone valutera' il suo ruolo nel fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina entro i limiti legali, mentre proseguono i colloqui guidati dagli Stati Uniti per porre fine alla guerra con la Russia. "Svolgeremo il nostro ruolo in modo appropriato, tenendo conto di cio' che possiamo e dovremmo fare nell'ambito del nostro quadro giuridico e delle nostre capacita'", ha dichiarato Ishiba in dichiarazioni alla stampa dal Kantei, la sede del governo centrale giapponese. "Al momento, non possiamo dire specificamente cosa faremo" nell'ambito di questo piano di garanzia, ha aggiunto il presidente, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Kyodo. Il leader giapponese ha rilasciato queste dichiarazioni dopo che il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte, ha indicato in un programma televisivo su Fox News che il Giappone e' tra le nazioni che stanno collaborando per delineare un possibile piano di garanzia di sicurezza per Kiev, al fine di scoraggiare qualsiasi futura aggressione russa contro il territorio confinante. Il premier Ishiba ha elogiato, inoltre, l'iniziativa del presidente Trump di cercare di portare la pace in Ucraina attraverso l'incontro con Zelensky, che ha fatto seguito al suo vertice con il presidente russo Vladimir Putin in Alaska la scorsa settimana, e il suo desiderio di tenere un incontro a tre per far avanzare i negoziati. "L'importante e' raggiungere un cessate il fuoco il prima possibile e una pace giusta", ha affermato il leader giapponese, che ha sottolineato la necessita' di impedire che cittadini innocenti sia dell'Ucraina che della Russia diventino vittime della guerra. L'attuale Costituzione giapponese, entrata in vigore nel 1947 durante l'occupazione statunitense dopo la Seconda Guerra Mondiale, consente l'uso della forza solo per autodifesa, il che limita le azioni del Paese all'estero. Le sue forze armate, le cosiddette Forze di Autodifesa, hanno partecipato in passato a missioni di mantenimento della pace e antipirateria all'estero, ma il loro dispiegamento e le loro funzioni devono essere attentamente pianificati per rispettare il quadro giuridico del Paese. A seguito dell'incontro del presidente Trump con l'omologo ucraino Zelensky e i leader europei a Washington, a cui ha partecipato anche Rutte, il Segretario Generale della Nato ha dichiarato in un'intervista a Fox News che il governo degli Stati Uniti "vuole essere coinvolto" in uno sforzo internazionale per garantire la sicurezza dell'Ucraina, guidato da Regno Unito e Francia, e che include nazioni come Giappone e Australia. L'olandese ha sottolineato, tuttavia, che durante l'incontro alla Casa Bianca non e' stato raggiunto alcun accordo sullo schieramento di truppe sul terreno, ne' sono stati definiti ruoli specifici, compresi quelli degli Stati Uniti.

Ucraina: ondata attacchi russi, colpita anche regione centrale

Nella notte, la Russia ha lanciato un'ondata di attacchi missilistici e con droni contro diverse citta' ucraine, poche ore dopo la conclusione dei colloqui di pace tra il presidente Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. Esplosioni sono state segnalate nella citta' di Kremenchuk, mentre missili balistici russi lanciati dalla Russia hanno colpito la regione centrale del Paese. Nell'attacco sarebbero stati utilizzati diversi missili balistici e decine di droni. Kremenchuk si trova nell'Oblast' di Poltava, nell'Ucraina centrale, a circa 100 chilometri da Poltava e a circa 260 chilometri da Kiev. I media locali, tra cui il quotidiano Kyiv Independent, riferiscono che l'obiettivo dell'attacco era probabilmente un'infrastruttura energetica. Finora non sono state rese note informazioni sull'entita' dei danni causati o sull'eventuale presenza di vittime. L'Aeronautica militare ucraina ha affermato che anche le citta' piu' vicine alla linea del fronte, tra cui Kharkiv e Poltava, sono sotto la minaccia di attacchi missilistici. Nella notte tra domenica e lunedi', almeno sette persone sono state uccise a Kharkiv, la seconda citta' piu' grande del Paese, oltre a 23 feriti dai droni russi. Un allarme antiaereo e' stato successivamente emesso in altre regioni dell'Ucraina, tra cui Kiev, a causa della continua minaccia di attacchi missilistici balistici. Quest'ultimo attacco russo si inserisce nel contesto degli intensi sforzi degli Stati Uniti per mediare un accordo di pace tra Mosca e Kiev. Secondo Trump, i leader hanno compiuto progressi verso un consenso sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina nella sua guerra contro la Russia. "Durante l'incontro abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, che sarebbero state fornite dai vari Paesi europei, in coordinamento con gli Stati Uniti d'America", ha scritto il presidente Usa su Truth Social, al termine dei colloqui alla Casa Bianca. Sul versante russo, le forze di difesa aerea hanno distrutto 23 droni ucraini durante la notte su diverse regioni del territorio nazionale. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. "Nella scorsa notte, 23 droni ucraini di tipo aeronautico sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio", ha dichiarato il dicastero. Come aggiunto dal ministero, 13 droni sono stati abbattuti nella regione di Volgograd, altri 5 nella Repubblica di Crimea e nella regione di Rostov. Inoltre, un uomo e' rimasto ferito a seguito di un attacco di droni ucraini nel distretto di Gornostaevsky, nella regione di Kherson. "A seguito dell'attacco di droni Fpv, un cittadino della Federazione Russa nato nel 1949 e' rimasto ferito e un trattore di un'azienda di servizi pubblici e' stato danneggiato", si legge nel rapporto, rilanciato dall'agenzia Tass.

Macron: "Aumentare le sanzioni contro la Russia se negoziati falliscono"

Il presidente francese Emmanuel  Macron ha chiesto un "aumento delle sanzioni" contro la Russia in caso  di fallimento dei negoziati sull'Ucraina, dopo l'incontro alla Casa  Bianca con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente  ucraino Volodymyr Zelensky e altri leader europei. "Se  questo processo verra' respinto, concorderemo tutti sul fatto che le  sanzioni dovranno essere aumentate e, in ogni caso" occorre "una  posizione che eserciti maggiore pressione sulla parte russa", ha  dichiarato il presidente francese ai giornalisti a Washington.

Starmer: "Fatto progressi reali in incontro di Washington"

 "Abbiamo fatto progressi  reali oggi." Con queste parole il primo ministro britannico Keir Starmer  ha commentato l’esito del vertice alla Casa Bianca con i leader europei  e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definendo i colloqui "buoni  e costruttivi". "C’era un reale senso di unità tra i leader europei  presenti, il presidente Trump e il presidente Zelensky", ha aggiunto il  premier. Starmer ha  sottolineato due risultati concreti emersi dall’incontro. "Il primo è  che la coalizione dei volenterosi lavorerà ora con gli Stati Uniti sulle  garanzie di sicurezza. È davvero importante per la sicurezza  dell’Ucraina, per la sicurezza dell’Europa e per la sicurezza del Regno  Unito", ha dichiarato. "Il secondo è l’accordo secondo cui ci sarà  un’intesa bilaterale tra il presidente Putin e il presidente Zelensky,  dopo una telefonata tra il presidente Trump e il presidente Putin nel  corso del pomeriggio, seguita da un trilaterale che includerà Trump."  Starmer ha definito questa intesa "il riconoscimento del principio che  su questioni come i territori, lo scambio di prigionieri o la delicata  questione del ritorno dei bambini, l’Ucraina debba essere al tavolo".

L'oro è poco mosso a 3.335,66 dollari, mercati valutano colloqui Ucraina

Oro poco mosso, con i mercati che valutano l'esito dell'incontro a Washington per porre fine alla guerra in Ucraina e l'attesa per l'incontro annuale della Federal Reserve a Jackson Hole, che potrebbe dare indizi su possibili tagli dei tassi. L'oro spot è stabile a 3.335,66 dollari l'oncia a Singapore. Poco mossi anche argento, palladio e platino.

Petrolio in calo, mercati valutano prospettive per Ucraina

Petrolio in calo sui mercati asiatici, con gli  operatori che valutano la prospettiva di una fine delle ostilità per  l'Ucraina, dopo i colloqui a Washington tra il presidente Usa Donald  Trump e i leader europei e la possibilità di un bilaterale tra Zelensky e  Putin. Il Brent con consegna a ottobre è in calo dello 0,7% a 66,12  dollari al barile, mentre il Wti con consegna a settembre cede lo 0,7% a  62,95 dollari al barile. 

Casini: "Per l'Ucraina sarà la pace possibile non quella giusta"

"La trattativa è molto complicata, speriamo solo che  l'atteggiamento di Trump non serva a Putin per prendere altro tempo". Lo  afferma, sulle pagine della Stampa, Pier Ferdinando Casini, senatore  indipendente eletto nelle liste del Pd ed ex presidente della Camera, in  merito all'incontro alla Casa Bianca tra Zelensky, Trump e i leader  europei. "È chiaro a tutti che se qualcuno può far finire la guerra  subito, quello è Putin, e che Zelensky non può accettare il ricatto  russo - rimarca -. Detto questo, bisogna ricordare che ogni compromesso  contiene in sé requisiti di ingiustizia. Difficilmente un conflitto del  genere termina con una soluzione giusta: sarà quella possibile e  accettabile". "Una pace giusta vorrebbe dire il ritiro della Russia da  tutti i territori che ha occupato contro il diritto internazionale:  sarebbe corretto, ma temo non finirà così - sostiene -. Da quando  abbiamo sostituito le regole del multilateralismo con quelle della  forza, il mondo è un posto ancora più ingiusto". La proposta della  premier Meloni è quella di una sorta di articolo 5 della Nato senza  ingresso dell'Ucraina nella Nato. "L'idea è buona, il problema è che va  circostanziata meglio. Pensare che gli ucraini, davanti alla macchina  bellicista russa, possano accontentarsi della firma di un accordo, mi  pare improbabile - evidenzia -. Penso serva il dispiegamento di forze in  campo non solo come osservatori, ma come forza deterrente" La premier  in questa partita si sta muovendo "con realismo e senza particolare  protagonismo, che fa bene a non cercare perché non siamo nelle  condizioni di averlo - spiega -. Cerca di non recidere i rapporti con  Trump per ragioni ideologiche, e nello stesso tempo sta con due piedi in  Europa. Diciamo che non è in una posizione invidiabile. Non lo  ammetterà mai, ma credo che Meloni avrebbe decisamente preferito  un'amministrazione democratica in America", conclude.

Attacco russo nella regione di Kharkiv, 4 feriti

Due adulti e due bambini sono rimasti feriti la notta  scorsa in seguito ad un attacco russo che ha colpito un edificio  residenziale nel villaggio di Lozivska, nella regione orientale ucraina  di Kharkiv: lo ha reso noto il sindaco della comunità territoriale  urbana di Lozov, Sergiy Zelenskyy, come riporta Ukrainska Pravda. "La  comunità di Lozivska è stata oggetto di un attacco. Un edificio  residenziale privato è stato colpito. Quattro persone sono rimaste  ferite, tra cui due bambini di due e otto anni", ha scritto Zelenskyy su  Telegram. 

Zelensky: "A Washington è stato fatto un passo importante"

A Wahington "è stato fatto un passo importante, una dimostrazione di vera unita' tra Europa e Stati Uniti". Lo scrive il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky su Telegram dopo i colloqui alla Casa Bianca. "Oggi a Washington si sono tenuti importanti colloqui - scrive Zelensky - abbiamo discusso molte questioni con il Presidente Trump. Una lunga conversazione nei dettagli. Sia riguardo alla situazione sul campo di battaglia, sia sui nostri passi per avvicinare la pace", aggiunge. "Ci sono stati diversi incontri anche in formato con i leader europei e il Presidente degli Stati Uniti.Abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza. Questa e' una questione chiave, come punto di partenza per la fine della guerra. Apprezziamo il segnale importante dagli Stati Uniti riguardo alla disponibilita' a sostenere e farne parte". "Molta attenzione e' stata dedicata al ritorno dei bambini, alla liberazione dei prigionieri di guerra e dei civili detenuti dalla Russia. Abbiamo concordato di lavorare su questo. Il Presidente degli Stati Uniti ha anche sostenuto un incontro a livello di leader. Un incontro del genere e' davvero necessario per risolvere questioni delicate". "Ringrazio il Presidente Trump per l'invito e per il formato speciale del nostro incontro di oggi. Ringrazio tutti i leader che sono stati con noi oggi: Emmanuel Macron, Keir Starmer, Friedrich Merz, Giorgia Meloni, Alexander Stubb, Ursula von der Leyen, Mark Rutte. Oggi e' stato fatto un passo importante, una dimostrazione di vera unita' tra Europa e Stati Uniti. I leader sono venuti personalmente a sostenere l'Ucraina e a discutere tutto cio' che ci avvicina a una pace reale, a un'architettura di sicurezza affidabile che proteggera' l'Ucraina e tutta l'Europa. Continuiamo a lavorare, coordinando i nostri passi tra tutti gli alleati che desiderano concludere la guerra con dignita'. Grazie a tutti coloro che aiutano", conclude. 

Guerra in Ucraina, le parole del negoziato dalla A alla Z

Dalle armi al cessate il fuoco passando per la 'Z' sui carri armati russi. Ecco di seguito il vocabolario del negoziato per cercare di capire di cosa si parla e come sta andando il negoziato per porre fine alla guerra in Ucraina.

Guerra in Ucraina, le parole del negoziato dalla A alla Z

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Trump: "Stiamo cercando di fermare la guerra". VIDEO

Trump: 'Stiamo cercando di fermare la guerra'

Trump: 'Stiamo cercando di fermare la guerra'

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Petrolio: prezzi in calo sui mercati asiatici

I prezzi del petrolio viaggiano in calo sui mercati asiatici. I future del greggio Wti sono scesi sotto 63 dollari al barile, mentre gli operatori valutano le prospettive di un incontro tra Russia e Ucraina. I future sul Brent arretrano a 66,15 dollari al barile (-0,68%). Dopo il vertice di ieri con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver chiamato il presidente russo Vladimir Putin e di aver iniziato a organizzare un incontro tra Putin e Zelensky, seguito da un vertice trilaterale tra i tre presidenti. Qualsiasi risoluzione della guerra tra Russia e Ucraina potrebbe portare alla fine delle sanzioni sulle esportazioni energetiche russe, consentendo al greggio russo di essere commercializzato liberamente. I prezzi del petrolio sono scesi di circa il 10% questo mese, sotto la pressione delle tensioni commerciali e dell'aumento dell'offerta dell'Opec+.

Concluso il vertice Zelensky-Trump alla Casa Bianca: ora attesa bilaterale con Putin. VIDEO

Concluso il vertice Zelensky-Trump alla Casa Bianca: ora attesa bilaterale con Putin | Video Sky - Sky TG24

Concluso il vertice Zelensky-Trump alla Casa Bianca: ora attesa bilaterale con Putin | Video Sky - Sky TG24

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Wall Street: future deboli dopo vertice Washington su Ucraina

A Wall Street i future viaggiano deboli e incerti in attesa di potenziali colloqui tra Russia e Ucraina e del simposio di Jackson Hole della Federal Reserve, dove il presidente Jerome Powell potrebbe rafforzare l'attesa di un taglio dei tassi a settembre. Al termine dell'incontro a Washington tra il presidente Donald Trump, il presidente ucraino Zelensky e i leader europei, Trump ha dichiarato di aver chiamato il presidente Putin e di aver iniziato a organizzare un incontro tra il leader russo e Zelensky. I future del Dow Jones cedono lo 0,16%, quelli del Nasdaq arretrano dello 0,28% e quelli dell'S&P 500 registrano un -0,22%. 

Macron: "Scettico, lontano da dichiarare vittoria"

"Sono ben lontano dal dichiarare vittoria". Lo dice il presidente francese, Emmanuel Macron dopo l'incontro di Washington. Il vertice "segnera' certamente l'evoluzione di questo conflitto", dice il presidente francese ai giornalisti alla residenza dell'ambasciatore francese a Washington. Tuttavia, scrive il Figaro, Macron resta scettico riguardo al "desiderio di pace" di Vladimir Putin. 

Starmer: "Negoziati con Usa su garanzie sicurezza inizieranno già oggi"

 "Ora lavoreremo con gli Stati  Uniti su queste garanzie di sicurezza. Abbiamo incaricato i nostri team.  Alcuni di loro arriveranno addirittura domani per iniziare il lavoro  dettagliato al riguardo". Lo ha affermato il premier britannico Keir  Starmer, intervistato dalla Bbc a margine del vertice di Washington con  Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei.  I  negoziati previsti per oggi - ha aggiunto Starmer - tratteranno  garanzie che "rassicureranno i cittadini europei, ucraini, ma in  particolare quelli del Regno Unito". 

Stubb: "Poca fiducia in Putin, vedremo se sta solo prendendo tempo"

"Di Putin non ci si può  fidare molto. Resta da vedere se avrà il coraggio di presentarsi a  questo tipo di incontro, se avrà il coraggio di partecipare a un vertice  trilaterale o se, ancora una volta, sta solo prendendo tempo." Con  queste parole il presidente finlandese Alexander Stubb ha commentato,  parlando con la stampa del suo Paese, la posizione del Cremlino dopo  l’incontro di ieri alla Casa Bianca con il presidente statunitense  Donald Trump, il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky e i leader  europei.

Zelensky al giornalista: "Io ho cambiato abito... Lei no". VIDEO

Il siparietto tra il presidente ucraino e il reporter Brian Glenn.

Zelensky al giornalista: 'Io ho cambiato abito... Lei no'

Zelensky al giornalista: 'Io ho cambiato abito... Lei no'

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Macron: "Pressione su Russia deve continuare"

"A Washington, insieme al Presidente Zelensky e ai nostri partner, abbiamo ribadito al Presidente Trump il nostro impegno a continuare a lavorare insieme per una pace forte e duratura che protegga gli interessi dell'Ucraina e la sicurezza degli europei. Questa pace implichera' necessariamente la concessione all'Ucraina di solide garanzie di sicurezza, sulle quali abbiamo deciso di lavorare in modo molto concreto con gli Stati Uniti. E' anche chiaro per noi che la pressione sulla Russia dovra' continuare finche' questa pace non sara' stabilita". Lo scrive sui social il Presidente francese, Emmanuel Macron.

Mosca: 23 droni ucraini abbattuti su due regioni russe e Crimea

Mosca afferma che le difese aeree hanno abbattuto stanotte 23 droni ucraini sulle regioni russe di Volgograd e di Rostov e sulla Crimea. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa russo.

Kiev: raid russi su città ucraine poco dopo colloqui Casa Bianca

Le autorità di Kiev affermano che la Russia ha lanciato stanotte un'ondata di attacchi con missili e droni contro le città ucraine, poche ore dopo la conclusione dei colloqui di pace tra il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo americano Donald Trump alla Casa Bianca. Esplosioni sono state segnalate nella città centro-orientale di Kremenchuk, nella regione di Poltava: obiettivo dell'attacco sarebbe stata un'infrastruttura energetica, secondo i media locali. L'Aeronautica militare ucraina ha affermato che anche le città vicine alla linea del fronte, tra cui Kharkiv e Poltava, sono sotto la minaccia di attacchi missilistici. Un allarme antiaereo è stato emesso diverse regioni dell'Ucraina, tra cui quella di Kiev.

Nty: 'Da peacekeeping a forza osservazione, le ipotesi per Kiev'

Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina sono state al centro dei colloqui alla Casa Bianca fra il presidente americano Donald Trump, quello ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. Nessuno si è sbilanciato o ha fornito dettagli su che tipo di forza potrebbe essere necessaria per assicurarsi che la Russia non invada ancora ma le alternative, secondo gli esperti militari interpellati dal New York Times, sono almeno tre. La prima è una 'forza di peacekeeping' presumibilmente armata per integrare l'esercito ucraino. Potrebbe essere solo a scopo difensivo ma presenta un problema: per essere un deterrente credibile ci vorrebbero decine di migliaia di soldati. Una seconda opzione è una forza 'tripwire', molto più piccola e non in grado di organizzare una vera e propria difesa. La teoria si basa però sul fatto che la Russia esiterebbe a uccidere europei non ucraini in una possibile invasione. La terza alternativa è quella di creare una forza di osservazione composta da qualche centinaio di soldati, con il compito di riferire su possibili azioni militari in arrivo. Una forza simile non sarebbe comunque abbastanza numerosa da organizzare alcun tipo di difesa.

Rubio: le due parti devono fare concessioni per fine guerra

Tutte e due le parti devono fare concessioni per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio in un'intervista a Fox, riferendo di essere stato nella stanza con il presidente Donald Trump nel corso della sua telefonata con il leader russo Vladimir Putin. Le garanzie di sicurezza, ha messo in evidenza Rubio, saranno in vigore dopo l'accordo di pace.

Zelensky: garanzie di sicurezza formalizzate in 10 giorni

Gli occidentali formalizzeranno le garanzie di sicurezza per l'Ucraina entro 10 giorni. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky.

Merz: l'incontro fra Putin-Zelensky entro due settimane

L'incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky si terrà entro due settimane. Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Merz ha parlato di colloqui "molto intensi" alla Casa Bianca, dato il benvenuto alle garanzie di sicurezza di Donald Trump per l'Ucraina e ribadito che non possono essere imposte concessioni territoriali a Kiev.

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