Trump: “Ho fermato 7 guerre in 7 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero nella sua frase
MondoIntroduzione
"In sette mesi ho messo fine a sette guerre che dicevano essere non terminabili. Non è avvenuto prima, sono molto onorato di averlo fatto”, ha affermato il presidente americano Donald Trump parlando all'Assemblea Generale Onu il 23 settembre 2025. Circa un mese prima, il 18 agosto aveva detto qualcosa di simile ma con numeri diversi. "So esattamente cosa sto facendo. Sono qui per mettere fine" alla guerra tra Russia e Ucraina, aveva scritto sul suo social Truth. E parlando con i giornalisti il presidente ha aggiunto: "Ho risolto 6 guerre in 6 mesi, una delle quali un possibile disastro nucleare”. Il giorno dopo si era corretto, riporta Fox News, parlando di "sette guerre fermate". A quali conflitti si riferisce? E quanto c’è di vero nella sua dichiarazione?
Quello che devi sapere
Come stanno le cose
Come spiega Axios, Trump ha davvero supervisionato almeno accordi temporanei o parziali in diversi conflitti, se si include il suo primo mandato. La testata giornalistica ha inviato alla Casa Bianca un elenco dei conflitti menzionati dal presidente per avere conferma che fossero quelli a cui Trump si riferiva. Un portavoce ha confermato e poi ne ha aggiunto un settimo (oltre a quello Russia-Ucraina). Una delle guerre presenti nella lista della Casa Bianca risale al suo primo mandato e in uno di questi casi (tra Etiopia ed Egitto) non è stato firmato alcun accordo. Inoltre molti conflitti non sono stati ancora completamente risolti e le guerre in Ucraina e a Gaza sono ancora in corso, nonostante le sue promesse di porvi fine. Ecco i conflitti che Trump ha dichiarato di aver risolto e la loro situazione attuale.
Per approfondire: Guerra in Ucraina, le parole del negoziato dalla A di armi alla Z sui carri armati russi
Armenia e Azerbaigian
I leader di Armenia e Azerbaigian hanno firmato un accordo di pace all'inizio di agosto alla Casa Bianca. I due Paesi hanno combattuto una serie di conflitti dalla fine degli anni '80, l'ultimo dei quali nel 2023, quando l'Azerbaigian ha conquistato il territorio conteso del Nagorno-Karabakh. Le opinioni sono contrastanti sulla reale possibilità che questo accordo garantisca la stabilità. Trump ha dichiarato che i due Paesi saranno ora "amici a lungo termine”. L'accordo prevede un'importante via di transito tra i territori, che hanno un confine chiuso e fortemente militarizzato. Sarà denominata "Trump Route for International Peace and Prosperity”. Dopo l'accordo di agosto i leader dei due Paesi hanno proposto Trump per il premio Nobel per la Pace.
Per approfondire: Armenia-Azerbaigian, Trump: "Paesi si impegnano per fine guerra"
Repubblica Democratica del Congo e Ruanda
La Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda sono da anni coinvolti in un conflitto transfrontaliero, che ha causato lo sfollamento di milioni di persone e una grave crisi umanitaria. A giugno i due Paesi hanno firmato alla Casa Bianca un accordo di pace mediato dagli Stati Uniti. “La violenza e la distruzione giungono al termine e l'intera regione inizia un nuovo capitolo di speranza e opportunità, armonia, prosperità e pace", ha affermato Trump a giugno. Da allora l'esercito congolese e il gruppo ribelle M23, sostenuto dal Ruanda, si sono accusati a vicenda di violare l'accordo di pace con attacchi e rinforzi di truppe.
Per approfondire: Congo-Ruanda firmano accordo in Usa. Tshisekedi candida Trump al Nobel per la Pace
Israele e Iran
Trump ha approvato un’operazione militare limitata per bombardare l'Iran durante la guerra di 12 giorni con Israele a giugno, poi ha mediato un cessate il fuoco tra i due Paesi coinvolti che ha momentaneamente chiuso le ostilità. La Casa Bianca sostiene che gli attacchi hanno rallentato il programma nucleare iraniano e ridotto il rischio di ulteriori conflitti. Attenzione a cosa potrà fare in futuro Israele, che si è riservato il diritto di attaccare nuovamente l'Iran se Teheran inizierà a lavorare al programma nucleare. Sul tema Trump ha detto di voler avviare nuovi colloqui con l'Iran, ma su questo fronte non sono stati fatti progressi.
Su Insider: Chi sono gli americani favorevoli e quelli contrari all'attacco Usa in Iran?
India e Pakistan
Trump e altri leader mondiali a maggio hanno chiesto alle due nazioni di avviare una de-escalation, dopo che l'esercito indiano aveva lanciato attacchi contro obiettivi pakistani, in seguito a un attacco terroristico nel Kashmir amministrato dall’India. Trump ha annunciato un "cessate il fuoco completo e immediato" e da allora ha affermato di aver sfruttato il commercio con gli Stati Uniti per convincerli a cessare i combattimenti. L’India però si oppone a qualsiasi intervento esterno nella disputa sul Kashmir e ha ripetutamente respinto l'idea che Trump abbia negoziato il cessate il fuoco, cosa che potrebbe aver contribuito al recente deterioramento delle relazioni.
Per approfondire: India Pakistan, perché si combatte nel Kashmir: storia del conflitto
Cambogia e Thailandia
Secondo l'Associated Press, a luglio la Cambogia e la Thailandia hanno concordato un cessate il fuoco incondizionato per risolvere un conflitto durato cinque giorni, che ha causato decine di morti e migliaia di sfollati. L'accordo è stato firmato in Malesia ad agosto dopo che le due nazioni hanno subito pressioni da parte di Trump, il quale ha avvertito che gli Stati Uniti potrebbero non concludere accordi commerciali con nessuno dei due Paesi. L'accordo di tregua è stato subito messo alla prova dopo che i due Paesi si sono accusati a vicenda di aver compiuto attacchi.
Su Insider: Gli equilibri geopolitici dietro il cessate il fuoco tra Thailandia e Cambogia
Egitto ed Etiopia
I due Paesi da anni sono in una situazione di stallo diplomatico in merito alla diga etiope Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD) sul fiume Nilo, con l'Egitto che teme possa essere minacciato il suo approvvigionamento idrico. La Casa Bianca ha dichiarato ad Axios che questa dovrebbe essere considerata una guerra risolta da Trump, sebbene non ci sia stata né una guerra né un accordo di pace. Trump sostiene che ci sarebbe stata una guerra se non fosse intervenuto. Gli Stati Uniti hanno cercato di mediare un accordo durante il primo mandato di Trump, ma l'Etiopia si è ritirata dai colloqui. Trump ha quindi sospeso alcuni aiuti all'Etiopia a causa degli scarsi progressi. Poi l’Etiopia ha accusato Trump di incitamento alla guerra quando ha affermato che l'Egitto "avrebbe finito per far saltare in aria la diga”. I due Paesi hanno negoziato sull'uso appropriato del GERD. Ma i colloqui sulla questione si sono interrotti a fine giugno e non è stato raggiunto alcun accordo. Di recente l’Egitto ha accusato l'Etiopia di non avere la volontà politica di raggiungere un'intesa.
Serbia e Kosovo (primo mandato)
Il Kosovo ha dichiarato la propria indipendenza dalla Serbia nel 2008 ma la Serbia non ne riconosce l'indipendenza e resta il timore di un conflitto. L'amministrazione Trump ha mediato un accordo di pace limitato tra le due nazioni nel 2020. L'accordo di Washington, come venne chiamato, era un accordo di normalizzazione economica a breve termine tra le due nazioni. A oggi le tensioni restano irrisolte e sono esplose di nuovo a giugno di quest'anno. La Nato ha esortato le due nazioni ad accelerare i colloqui per trovare la pace.
Per approfondire: Incontro Trump Zelensky, com’è andato e che cosa hanno detto i leader di Usa e Ucraina