Proseguono gli sforzi della diplomazia internazionale per un cessate il fuoco in Ucraina, mentre Lavrov avverte che le garanzie di sicurezza in Ucraina non possono essere discusse senza Mosca. Trump ha chiesto a Orban di togliere il veto sull’ingresso di Kiev nell’Ue. Intanto la polonia denuncia: un drone russo è caduto in un campo di mais. Zelensky apre ad un bilaterale con Putin ma non con sede a Mosca, Washington pensa all'Ungheria per trilaterale con Trump
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Proseguono gli sforzi della diplomazia internazionale per un cessate il fuoco in Ucraina. Dalla riunione dei capi di Stato maggiore alleati è emerso il sostegno nei confronti della Coalizione dei Volenterosi, impegnata a trovare soluzioni che possano garantire la sicurezza dell'Ucraina nel quadro del processo di pace avviato da Donald Trump. Il ministro degli Esteri russo Lavrov però avverte: "Inutile discutere di sicurezza senza di noi". E rilancia la proposta del 2022 a Istanbul, poi naufragata. Intanto è caccia alla sede per il summit, si fa avanti Vienna. Putin per il vertice ha proposto Mosca, prontamente rifiutata da Zelensky. Washington pensa all'Ungheria per trilaterale con Trump. Il presidente Usa ha telefonato al premier ungherese Orban chiedendogli di "togliere il veto sull'adesione dell'Ucraina nell'Unione europea".
Intanto, in Polonia è precipitato in un campo di mais un drone, che le autorità ritengono essere di fabbricazione russa.
La Russia non ferma l'offensiva, raid su Sumy e Odessa. L'esercito russo sostiene di aver preso il controllo di tre villaggi dell'Ucraina sud-orientale: Novogeorgivka, nella regione di Dnipropetrovsk, e Sukhetske e Pankivka, in quella di Donetsk. "Almeno tre persone sono state uccise e quattro ferite in seguito a bombardamenti su Kostiantynivka", ha denunciato il governatore della regione ucraina di Donetsk, Vadym Filashkin.
Gli approfondimenti:
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Trump annulla ferie e lavora a vertice
Il soggiorno di Donald Trump nel suo golf club di Bedminster, in New Jersey, è stato cancellato per via dei colloqui tra Russia e Ucraina. "Di solito questo è il periodo in cui il presidente va in vacanza, ma non questo presidente", ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. "Si è discusso di farlo lavorare da Bedminster per un paio di settimane, ma ha deciso di non farlo. Ha una missione, vuole che le cose si muovano in fretta e battere il ferro finché è caldo", ha aggiunto Leavitt.
Trump annulla ferie e lavora a vertice. 'No a truppe Usa in Ucraina'
Vai al contenutoChe cosa chiede Vladimir Putin per la pace in Ucraina
Anche se un accordo tra il presidente degli Stati Uniti e l’omologo russo non è stato ancora raggiunto, sul tavolo dell’incontro ad Anchorage l’inquilino del Cremlino avrebbe portato - secondo quanto riportato dai media americani - una lunga lista di richieste. Ecco quali
Che cosa chiede Vladimir Putin per la pace in Ucraina
Vai al contenutoLe guerre che Trump dice di aver fermato: il fact-checking. VIDEO
Le guerre che Trump dice di aver fermato: il fact-checking
Vai al contenutoFazzolari: "Non penso la Russia voglia un bilaterale a breve"
"Non sono convinto che i russi vogliano fare un bilaterale in tempi così brevi. Speriamo di sì, ma lo vedremo". Lo ha dichiarato Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l'Attuazione del programma, ospite di Zona bianca, su Rete4, commentando l'ipotesi di un incontro fra Putin e Zelensky nel giro di una decina di giorni e definendo "una provocazione" la proposta dei russi di tenere il bilaterale a Mosca. "È il tentativo di dare il messaggio che la guerra tra Russia e Ucraina attiene solo al mondo russo, e quindi - ha aggiunto Fazzolari - va risolta in casa. Ma è una pura provocazione, non può essere accettata. Era stata fatta anche durante la telefonata a Washington fra Trump e Putin, quando erano presenti gli europei, e anche in quella sede Meloni ha detto che non era una grande idea".
Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi
In attesa di nuovi appuntamenti che potrebbero definire le sorti del conflitto tra Russia e Ucraina, si discute sulle possibili garanzie da consegnare a Kiev per evitare un nuovo attacco di Mosca. Dall’esercito ucraino al possibile invio di soldati europei, ecco cosa sapere.
Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi
Vai al contenutoFazzolari: "Critiche post vertice? Andiamo oltre"
"In situazioni cosi' importanti bisognerebbe andare oltre i partiti e dare il proprio contributo. Le critiche lasciano il tempo che trovano". Cosi' il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ospite a Zona Bianca su Rete4. "Prima di Washington - ha ammesso - c'era grande timore dopo che il primo incontro tra Trump e Zelensky non era andato bene, ma alla fine il risultato e' piu' che soddisfacente. E il ruolo degli stati europei e dell'Italia con Giorgia Meloni - ha concluso - e' stato molto importante".
Fazzolari: "Garanzie di sicurezza scoprono se la Russia bluffa"
Quella delle garanzie di sicurezza all'Ucraina "è la proposta italiana, che è in campo da molti mesi. La richiesta iniziale ucraina di garanzia era l'ingresso nella Nato, ma è oggettivamente difficile che possa essere accettato ai russi. Diverso è un sistema per cui in caso attacco russo all'Ucraina automaticamente una serie di stati intervengono in aiuto dell'Ucraina. Questo diventa una garanzia di sicurezza molto solida e soprattutto scopre un eventuale bluff russo". Lo ha dichiarato Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l'Attuazione del programma, ospite di Zona bianca, su Rete4. "Se i russi non hanno intenzione di invadere nuovamente l'Ucraina dopo un accordo di pace, non si capisce perché non dovrebbero accettare un accordo puramente difensivo fra una serie di Stati occidentali", ha aggiunto Fazzolari, sottolineando che "la proposta italiana di applicazione di un modello tipo articolo 5 della Nato è alternativo all'invio di truppe europee e occidentali a difendere l'Ucraina dall'aggressione. La proposta italiana è di tutt'altra natura, applicazione di questo trattato internazionale, garanzia di sicurezza concreta. Ma questo non è alternativo al fatto che se qualcuno volesse mandare truppe può farlo. Sicuramente l'Italia non è interessata a farlo, sicuramente non in questa fase e sicuramente non senza un ombrello internazionale come può essere quello delle Nazioni Unite".
Ucraina, Fazzolari: "Nobel? Ultima preoccupazione, Trump ha sbloccato situazione"
"Ultima preoccupazione sia di Trump che di tutti noi se avrà o meno il premio Nobel. Trump è riuscito a sbloccare una situazione che sembrava compromessa, c'è uno spiraglio per parlare di pace". Lo dice il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanbattista Fazzolari a Zona Bianca su Rete4.
Vincitori e Vinti: cosa ha detto al mondo il vertice di Anchorage
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Vincitori e Vinti
Vai al contenutoRenzi: "Pace giusta non esiste, può essere possibile"
"La pace giusta non esiste. La pace puo' essere possibile e una pace diplomatica per forza non e' giusta". Lo ha affermato il presidente di Italia Viva Matteo Renzi commentando a 'In Onda', su La 7, gli sforzi in corso per un prossimo vertice che avvicini la fine delle ostilita' tra Mosca e Kiev. Rispetto ai recenti vertici internazionali Renzi ha ribadito che "non ho elementi di critica, pero' il tema ora e' come si chiude". "Io penso che sia innanzitutto interesse dell'Ucraina chiudere perche' in questa fase non si puo' permettere di andare avanti e non ha tempo perche' la situazione interna complessa", ha aggiunto. "Io - ha aggiunto - sono uno dei sostenitori dell'Ucraina che spera fortemente nell'accordo di pace e se l'Ucraina deve perdere qualche territorio - diciamo le cose come stanno - li dovra' perdere perche' non e' pensabile che tu dica che questa guerra la chiudi senza una accessione di territori", semmai - ha concluso - "il punto sono le garanzie sulla sicurezza".
Lituania: "Pronti a fornire soldati ed equipaggiamenti per garanzie sicurezza"
Il presidente lituano Gitanas Nauseda si è detto pronto a contribuire a una missione di pace in Ucraina "con quanti più soldati il Parlamento consentirà per il mantenimento della pace, e anche con equipaggiamento militare". Lo ha affermato in un’intervista all’emittente TV3. Le parole di Nauseda arrivano dopo il vertice di Washington, mentre gli alleati di Kiev e la "Coalizione dei Volenterosi" stanno lavorando per dare seguito alle promesse del presidente statunitense Donald Trump su nuove garanzie di sicurezza, cercando di definire nel dettaglio modalità e meccanismi del loro funzionamento.
Vertice Trump-Putin, i territori conquistati dalla Russia: la mappa
La pace ha un prezzo ed è certo che il capo del Cremlino Vladimir Putin tenterà di ottenere il massimo. Ma quali sono le carte che può giocare in base alla situazione sul campo? Tra le ultime azioni, droni ucraini hanno colpito una raffineria di petrolio russa nella regione meridionale di Samara e la città di Kursk, vicino al confine, nella notte tra il 14 e il 15 agosto, uccidendo una persona. Mosca ha affermato di aver conquistato il villaggio di Iskra e la cittadina di Shcherbynivka nella regione ucraina di Donetsk. Quali territori sono stati conquistati e quali vuole ottenere la Russia.
Vertice Trump-Putin, i territori conquistati dalla Russia: la mappa
Vai al contenutoGuerra in Ucraina, le ipotesi sulle garanzie di sicurezza per Kiev
Passi avanti verso una possibile soluzione al conflitto in Ucraina. Nel vertice a Washington con Trump, Zelensky e i leader europei sono stati toccati diversi punti, tra cui quello determinante delle garanzie di sicurezza per Kiev. Già nel vertice in Alaska il Cremlino ha accettato che l’Ucraina abbia delle garanzie. I dettagli verranno definiti entro 10 giorni. Intanto cresce la possibilità di un bilaterale tra Putin e Zelensky entro fine agosto.
Guerra in Ucraina, le ipotesi sulle garanzie di sicurezza per Kiev
Vai al contenutoGuerra Ucraina, drone russo in Polonia, Odessa in fiamme. VIDEO
Guerra Ucraina, drone russo in Polonia, Odessa in fiamme | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoPrimate ucraino: "Paese fatto di persone, non solo di territori"
"L'Ucraina è fatta di persone. L'Ucraina è un popolo. Anche quando si parla dei territori occupati, chiediamo ai più alti livelli internazionali di ricordare coloro che si trovano nelle grinfie dell'occupazione. Chiediamo di riportare al centro dei negoziati il tema dei diritti umani, soprattutto del diritto alla vita e alla libertà e, nel nostro caso, anche del diritto di essere ucraini, di appartenere al popolo ucraino, composto da milioni di persone". È quanto ha affermato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, mons. Sviatoslav Shevchuk, nel suo consueto videomessaggio settimanale relativo da quando è iniizata la guerra in Ucraina. Il Primate ha evidenziato che questa settimana sarà ricordata dalla comunità internazionale e, in particolare, dal popolo ucraino per il vertice tra i leader degli Stati Uniti e della Federazione Russa, svoltosi il 15 agosto in Alaska. Mons. Shevchuk ha sottolineato che, anche durante tali sforzi internazionali, le forze russe non hanno cessato di uccidere in Ucraina. "Osservando i negoziati al più alto livello mondiale - ha detto -, speriamo che portino risultati. Allo stesso tempo, comprendiamo che si tratti solo di un inizio; l'inizio di una seria ricerca di un percorso per fermare questa guerra".
Medvedev ribadisce: "Non accetteremo peacekeeper Nato in Ucraina"
La Russia non accetterà truppe Nato in Ucraina sotto forma di peacekeeper, poiché non ha bisogno di tali "garanzie di sicurezza". Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Dmitrij Medvedev. In riferimento al presidente francese Emmanuel Macron, Medvedev ha dichiarato che "quel gallo gallico senza cervello non può rinunciare all'idea di inviare truppe in 'Ucraina'. È stato detto esplicitamente: niente truppe Nato come forze di pace. La Russia non accetterà una tale 'garanzia di sicurezza'. Ma l'uccello rauco e patetico continua a cantare per dimostrare di essere il re del pollaio", ha scritto su X l'ex presidente russo rilanciato dalla Tass.
Lettonia: "Cautela su riuscita piani di pace in Ucraina"
"Data la sua complessità, occorre rimanere cauti sulla riuscita del processo di pace in Ucraina". Lo ha affermato oggi il presidente lettone, Edgars Rinkevics, al termine di un incontro con la prima ministra del Paese, Evika Silina. Rinkevics ha sottolineato che il vertice di Washington ha dimostrato che la pace rappresenta un processo che richiederà tempo e notevoli sforzi per poter essere raggiunta. Il presidente ha sottolineato che, proprio visto lo stadio iniziale delle consultazioni, è ancora troppo presto per considerare la possibilità di inviare un contingente lettone nell'ambito della forza di interposizione che potrebbe essere schierata in Ucraina. "Per parlare di tali questioni, devono essere per prima cosa chiari i dettagli. E' necessario capire quali saranno le necessità e le forme di intervento richieste. E andrà considerato come la partecipazione potrà influire sulla sicurezza e la difesa del nostro Paese", ha continuato Rinkevics ribadendo che, all'attuale stato delle cose, è fondamentale continuare a fornire più armamenti a Kiev per permettere al Paese di difendersi dall'avanzata russa.
L'Amb. Formosa incontra la ministra dell'Energia dell'Ucraina
In un incontro con la ministra dell'Energia Svitlana Grynchuk, l'Ambasciatore d'Italia in Ucraina Carlo Formosa ha discusso delle prospettive di cooperazione bilaterale, con particolare attenzione alla ricostruzione delle infrastrutture energetiche e al ruolo che potranno svolgervi le imprese italiane, anche nel campo delle energie rinnovabili. La ministra ha espresso gratitudine per il sostegno dell'Italia, che dall'inizio della guerra ha mobilitato oltre 125 milioni di euro per rafforzare la resilienza del settore, duramente colpito dai bombardamenti russi. "Il settore energetico è cruciale per la vita quotidiana e la resistenza del popolo ucraino - ha dichiarato l'ambasciatore Formosa - e l'Italia continuerà a garantire un sostegno concreto, affiancando gli sforzi del governo ucraino con risorse e competenze provenienti dal meglio del nostro Sistema Paese".
Gozi: "Parole di Salvini su Macron indegne di un vicepremier"
"Le parole di Matteo Salvini sul Presidente Macron e sull'Ucraina, pronunciate, come lui stesso ha sottolineato, in qualità di vicepresidente del Consiglio, sono indegne di un vicepremier". Lo afferma Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo. "Al momento in cui l'Europa deve mostrare unità e determinazione - prosegue Gozi -, la maggioranza italiana si presenta divisa e contraddittoria. Ieri, aprendo il Consiglio europeo, il presidente Costa ha ringraziato Emmanuel Macron per il vertice di febbraio e per la coalizione di volontari creata a Parigi: quella è la vera base delle garanzie di sicurezza europee. Mentre l'Europa lavora unita, Salvini continua con insulti e battute da bar. E allora la domanda è semplice: cosa ha fatto di concreto il vicepremier italiano, oltre a indossare la maglietta di Putin e dei sovranisti filo-russi, per la pace in Ucraina? La risposta è chiara: nulla, soltanto molte parole e troppo spesso inopportune. "A questo punto non basta più il silenzio: Giorgia Meloni deve chiarire. Condivide le uscite del suo vicepremier o prende le distanze? La verità è che nonostante l'incessante propaganda governativa le divisioni della maggioranza rischiano di minare ogni giorno la credibilità internazionale dell'Italia", conclude Gozi.
Cavo Dragone: "Ottimo confronto, uniti a sostegno Kiev"
"Ottima e franca discussione oggi tra i capi della Difesa della Nato. E un eccellente aggiornamento sul contesto di sicurezza da parte del nostro nuovo Comandante supremo alleato in Europa (Saceur)", Alexus Grynkewich, "il suo primo con noi. Ho ringraziato tutti per la loro costante e proattiva partecipazione a questi incontri: siamo uniti, e questa unita' era davvero tangibile oggi, come sempre". Lo scrive su X il presidente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, al termine della riunione del Comitato per discutere degli ultimi sviluppi nei negoziati. "Sull'Ucraina, abbiamo confermato il nostro sostegno. La priorita' continua a essere una pace giusta, credibile e duratura. I nostri pensieri rimangono con i coraggiosi fratelli e sorelle ucraini in armi. Lodiamo il loro incessante coraggio nella difesa della loro patria", aggiunge.
Polonia: "Drone russo precipita in campo di mais"
Oggi in Polonia è precipitato un drone che le autorità ritengono essere di fabbricazione russa. È quanto risulta dopo i primi accertamenti nell'area coinvolta e l'analisi del relitto, secondo l'agenzia tedesca Dpa. Per il ministro della Difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz si tratta di "una nuova provocazione russa ai danni degli Stati della Nato". Le autorità erano state allertate dagli abitanti del villaggio di Osiny, a circa cento chilometri da Varsavia, nella parte sud-est del paese. Il drone è caduto in un campo di mais, creando un cratere dal diametro di circa sei metri e profondo cinquanta centimetri.
Fonti Nato: "Dai vertici militari sostegno ai Volenterosi"
La riunione dei capi di Stato maggiore alleati ha evidenziato "il sostegno" nei confronti della Coalizione dei Volenterosi, impegnata a trovare soluzioni che possano garantire la sicurezza dell'Ucraina nel quadro del processo di pace avviato da Donald Trump. Lo fa sapere un funzionario Nato all'ANSA, precisando come l'Alleanza non sia però direttamente coinvolta nell'elaborazione dei piani. La collaborazione però è "congenita" poiché bisogna essere sicuri che l'eventuale sforzo di alcuni alleati non avvenga a detrimento dei piani difensivi Nato. In generale, però, la fonte nota come gli scenari sul post tregua rimangano "aperti".
Starace: "Bilaterale Putin-Zelensky pericoloso, rischio finisca male"
E' tutta in salita la strada per il bilaterale Putin-Zelensky, a Mosca i 'falchi' fanno resistenza, "il rischio è che finisca male, che ci sia una interruzione del negoziato", rischio che potrebbe invece essere scongiurato da un'eventuale presenza di Donald Trump nel caso di un trilaterale. E' l'opinione di Giorgio Starace, ex ambasciatore in Russia, che vuole comunque "scommettere" sul vertice tra il leader del Cremlino e il presidente ucraino, per quanto "prematuro e pericoloso", con il presidente americano che forse potrebbe aver iniziato "troppo presto la trattativa, perché in estate si fa la guerra, mentre è in autunno che si sospendono le ostilità". "C'è un lavoro in corso di non facile soluzione" per preparare il bilaterale annunciato lunedì sera dal presidente americano, "i falchi a Mosca non sono felici, ci sono resistenze su Putin" perché non lo faccia, dice Starace all'Adnkronos. Ma "io sono un fautore dell'ottimismo a ogni costo, perché se si incontreranno allora ci sarà la possibilità che si avvii un negoziato serio", sostiene l'ex ambasciatore, che era a Mosca il giorno dell'invasione russa dell'Ucraina. E quindi "bene ha fatto il presidente americano" ad assumersi la responsabilità: "Lo possiamo accusare di vanità, che lo fa per avere il Nobel per la pace, ma è un dato di fatto - ragiona Starace - che lui ha preso iniziative che in Europa nessuno aveva preso. Gli Stati Uniti stanno mettendo tutto il loro prestigio e il loro peso per avviare un negoziato e stanno allargando sapientemente le questioni in discussione, relegando l'Ucraina a uno dei capitoli, che diventa così uno strumento della trattativa con la Russia". Per gli americani, sottolinea, "è più importante il dialogo con la Russia di un rapporto privilegiato con l'Ucraina, che può ancora interessare alle potenze europee per questioni di sicurezza, ma non a Trump". E a proposito di Europa, Starace osserva come, oltre Kiev che è la prima vittima della guerra russa, anche "noi abbiamo sofferto a sufficienza, mentre ritengo che gli unici che ne hanno beneficiato sono le aziende nel settore della difesa, che hanno registrato risultati pazzeschi" in termini di profitto e performance azionari. Se c'è un appunto che si può fare al presidente americano, continua il diplomatico, è quello forse di "aver iniziato questa trattativa troppo presto: in estate si fa la guerra, forse era meglio cominciare a fine settembre, ottobre, che, per via delle condizioni meteo, è il momento in cui si sospendono le ostilità". "Non c'è niente di peggio nelle trattative - è opinione di Starace - che dimostrare fretta al proprio interlocutore, che così alza l'asticella. Al tempo stesso, però, Trump ha il merito di aver creato grandi aspettative per la fine della guerra anche tra i russi". E qui si torna ai 'falchi', che potrebbero 'cedere' sul bilaterale con Zelensky se "capiranno lo spirito del negoziato avviato da Trump, quello di rilanciare un rapporto a tutto campo con la Russia e di ridarle la dignità di potenza globale", spiega l'ex ambasciatore. In questo senso, il vertice di Anchorage è stato un primo passo in questa direzione: "Putin voleva tornare al centro dell'attenzione mondiale e voleva che la Russia riprendesse il negoziato diretto con la superpotenza americana". Così, spiega Starace, ha raggiunto il primo dei quattro obiettivi dell''operazione speciale' avviata tre anni e mezzo fa. In parte riuscito il secondo, quello di riconquistare i territori ucraini russofoni, per garantirsi una fascia di sicurezza ai confini della Russia". Mentre, osserva, non ha raggiunto gli altri due: la 'denazificazione', che vuol dire cambio di governo a Kiev, e la 'demilitarizzazione', perché "gli eventi hanno dimostrato la resilienza dell'Occidente e la resistenza dell'esercito ucraino, che è stato anche capace di una maggiore integrazione nell''apparato tecnico-militare della Nato". Infine, l'invito dell'ex ambasciatore - autore de "La pace difficile - diari di un ambasciatore a Mosca" Edizione Franco Pagliai - 2025 - "a riflettere sul dopo, perché sarà molto complesso anche per noi europei riuscire a modificare il nostro modo di pensare a Mosca, superare i pregiudizi conseguenza di questo conflitto e la diffidenza che si è creata tra le classi dirigenti europee e russa".
Polonia: incursione drone è "provocazione russa"
Il vice primo ministro e ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz ha denunciato come una "provocazione" della Russia, l'incursione di un drone esploso nell'est della Polonia la notte scorsa. "La Russia sta nuovamente provocando i Paesi della Nato dopo gli incidenti con i droni avvenuti in Romania, Lituania e Lettonia", ha affermato il ministro. "Questo avviene in un momento particolarmente importante, mentre sono in corso colloqui sulla pace. Avviene in un momento in cui si spera che la guerra scatenata dalla Russia - una guerra contro lo Stato ucraino, ma anche una guerra che minaccia la sicurezza dei Paesi Nato - abbia una possibilita' di giungere al termine", ha aggiunto Kosiniak-Kamysz come riporta il Guardian. Poco prima, il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski su X aveva denunciato "un'altra violazione dello spazio aereo da est". Kosiniak-Kamysz ha poi indicato la Russia come luogo di provenienza del drone.
Kiev: "Almeno 3 morti in raid russo su Kostiantynivka"
"Almeno tre persone sono state uccise e quattro ferite in seguito a bombardamenti su Kostiantynivka": lo denuncia il governatore della regione ucraina di Donetsk, Vadym Filashkin - citato da Rbc-Ukraine - accusando le truppe russe di aver lanciato contro la città otto missili Smerch. Filashkin sostiene che è stato preso di mira un mercato. La France Presse riporta che secondo le autorità locali sono almeno sei i civili uccisi oggi negli attacchi in Ucraina orientale e meridionale.
Gb: "Sanzioni contro le 'reti finanziarie' usate dalla Russia"
Il governo britannico ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia prendendo di mira le reti finanziarie utilizzate da Mosca per aggirare le misure imposte dall'Occidente dopo l'invasione dell'Ucraina. È quanto si legge in una nota del Foreign Office secondo cui anche gli Usa hanno avviato un'azione simile e l'iniziativa avviene mentre il Regno Unito e gli alleati internazionali sono impegnati per arrivare a una "pace giusta e duratura" in Ucraina. L'azione di Londra è volta a colpire individui e società del settore finanziario della repubblica ex-sovietica del Kirghizistan accusati di "incanalare denaro attraverso reti opache, tramite anche le criptovalute". Fra questi la Capital Bank e il suo direttore Kantemir Chalbayev, a cui la Russia è ricorsa per "l'acquisto di armamenti". "Insieme ai nostri alleati, continueremo a sostenere l'iniziativa guidata dagli Stati Uniti per porre fine a questa guerra illegale e garantire una pace giusta e duratura", ha dichiarato il viceministro Stephen Doughty.
Gb pronta a invio truppe, ma non in prima linea
Nei colloqui con gli Stati Uniti per delineare le garanzie di sicurezza dell'Ucraina, in un futuro accordo di pace con Mosca, il Regno Unito proporra' di inviare truppe a difesa di cieli e porti, ma non in prima linea contro i russi. E' il messaggio che, secondo il Guardian, il capo di stato maggiore della difesa, Tony Radakin, riferira' ai suoi omologhi americani quando oggi partecipera' agli incontri al Pentagono volti a definire gli impegni che 30 Paesi diversi sono disposti a prendere per la sicurezza nazionale dell'Ucraina. Si prevede che Radakin confermi che il Regno Unito fornira' soldati per supporto logistico e addestramento, ma non li schierera' vicino alla Russia. Si era parlato di schierare fino a 30.000 soldati per proteggere i siti ucraini, ma l'iniziativa e' stata ridimensionata a causa dell'opposizione di alcuni paesi europei. "Mercoledi' e' un momento davvero importante. A Washington non succede nulla senza il via libera del presidente, quindi il sostegno di Trump alle garanzie di sicurezza di lunedi' ha dato il via a molte attivita'", ha riferito un funzionario britannico. Un altro ha affermato che Radakin ha ribadito le promesse fatte la scorsa settimana da John Healey, il segretario alla difesa, il quale ha affermato che la Gran Bretagna e' disposta a inviare truppe in Ucraina "per garantire cieli sicuri, mari sicuri e per rafforzare le truppe ucraine".
Le guerre che Trump dice di aver fermato: il fact-checking. VIDEO
Le guerre che Trump dice di aver fermato: il fact-checking | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoPapa: "Affrontare cambiamenti e conflitti con paziente carità"
"Queste giornate siano un'occasione propizia per riflettere sulle sfide, i cambiamenti e i conflitti attuali alla luce della Rivelazione divina". E' l'augurio che Papa Leone XIV fa nel telegramma, a firma del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, ai partecipanti al XVII Congresso Internazionale di Teologia Morale, che si svolge a Bogota' (Colombia) oggi e domani. Il Pontefice invita "ad affrontare questi temi seguendo il saggio e sempre attuale esempio dei santi, come sant'Alfonso Maria de' Liguori, che seppe trovare una sintesi equilibrata tra le esigenze della legge di Dio e le dinamiche della coscienza e liberta' dell'uomo, assumendo al contempo un atteggiamento caritativo, comprensivo e paziente nei confronti dei suoi fratelli, diventando cosi' un segno visibile della infinita misericordia di Dio".
Ucraina, Borghi (Iv): "Rilanciare idea Ced di De Gasperi"
"Italia Viva propone di partire dal modello della Comunita' europea di difesa, immaginata da De Gasperi 70 anni fa e oggi tornata prepotentemente di attualita'". Lo dice al Tg1 il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva, parlando della posizione dell'Europa sulla crisi Ucraina. "La Ced immaginava un salto in avanti comune dei singoli Stati verso una dimensione unitaria dello strumento della difesa, frutto di una cooperazione rafforzata tra Stati dell'Unione Europea che accettano di mutualizzare la politica di sicurezza e di difesa e di sostenerla attraverso il meccanismo degli eurobond", spiega Borghi, chiedendo di rilanciare "l'idea della Ced di degasperiana memoria. Perche' e' di una attualita' fragorosa, e ci aiuta a sciogliere e non aggirare - conclude l'esponente di Iv - gli ineludibili nodi della politica".
Governatore russo: "Un morto in raid ucraino vicino Bryansk"
Il governatore della regione russa di Bryansk, Aleksandr Bogomaz, accusa le forze ucraine di aver colpito un camion in un attacco di droni provocando la morte di una persona e il ferimento di un'altra nel villaggio di Novy Varin. Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass.
Ucraina, si continua a combattere nella zona di Dobropillia
Le forze russe stanno cercando di contro attaccare l'offensiva dei militari di Kiev per liberare l'infiltrazione nella zona di Dobropillia, nel Donetsk. Sono riuscite ad avanzare a nord ovest di Poltavka e a nord est di Volodymyrivka (entrambi gli insediamenti sono a sud est di Dobropillia), scrive l'Institute for the Study of War, citando i blogger militari. I soldati di Mosca stanno aggirando Volodymyrivka, per dirigersi verso Sofiivka, a nord est, e stanno affiancando le postazioni ucraine a Shakhove, e intorno a Shakove, a nord, da occidente, per neutralizzare lo sforzo degli ucraini degli ultimi giorni di tagliare le basi di rifornimento per le unità che erano riuscite a penetrare in profondità nella prima metà di agosto.
Erdogan a Putin: "Sì a processo di pace che coinvolga tutti"
La Turchia sosterrà un processo che coinvolga "tutte le parti" per la pace in Ucraina. Lo dice la presidenza turca dopo i colloqui tra Iil presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidnete russo, Vladimir Putin. "Il presidente Erdogan ha assicurato di seguire da vicino gli sviluppi del processo di pace e che la Turchia e sostiene approcci volti a stabilire una pace duratura con la partecipazione di tutte le parti", dice Ankara. La presidenza turca ha anche affermato che Putin "ha ringraziato il presidente Erdogan per aver ospitato i colloqui di pace" di Istanbul.
Crosetto: "Meglio articolo 5 Nato che Volenterosi per sicurezza dell'Ucraina"
"È andata meglio di quanto mi aspettassi". Così Giorgia Meloni sulla scaletta dell'aereo che l'ha riportata in Italia dopo il vertice di Washington. L'Europa ha parlato con una sola voce, fissando un punto, la necessità di garantire la sicurezza dell'Ucraina. Ma è la stessa Presidente del Consiglio a spegnere possibili facili entusiasmi. "Sarà un lungo lavoro" dice, tanto che sembra scontato rinvierà il suo viaggio in Asia, il più lungo del suo mandato, 10 giorni in cui potrebbe accadere di tutto sul fronte Ucraina.
Crosetto: meglio articolo 5 Nato che volenterosi per sicurezza Ucraina | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoWsj: "Putin in difficoltà su un incontro con Zelensky"
Un incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky non ci sarà "velocemente" nè "facilmente". Il leader del Cremlino, afferma il Wall Street Journal, ha descritto il presidente ucraino come un "burattino" nelle mani dell'occidente e ha insistito più volte sul fatto che molti problemi vanno risolti prima di un faccia a faccia, oltre ad aver messo in dubbio la sua autorità nel firmare un possibile accordo di pace. Negoziare direttamente con Zelensky sarebbe direttamente in contrasto con la narrazione che Putin ha costruito per giustificare l'invasione dell'Ucraina e quindi trattare con lui creerebbe un problema per Putin. La richiesta di un incontro avanzata da Trump fra i due leader mette lo zar in difficoltà. Se rifiutasse rischierebbe di irritare Trump, che lo ha già minacciato di sanzioni. Ma sedersi con Zelensky potrebbe danneggiarlo agli occhi dell'opinione pubblica russa.

©Ansa
Mosca: "Pronti a negoziati ma summit si prepara con attenzione"
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che le autorità russe sono "pronte" a negoziati con l'Ucraina in "qualsiasi formato" ma, parlando di un eventuale vertice, ha affermato che "è necessario prepararlo con la massima attenzione in tutte le fasi precedenti". Lo riporta la Tass. "In ogni caso, come ho già detto, siamo pronti per qualsiasi formato, ma quando si tratta di un vertice, è necessario prepararlo con la massima attenzione in tutte le fasi precedenti, in modo che i vertici non si traducano in un peggioramento della situazione, ma mettano davvero fine a quei negoziati che siamo pronti a continuare", ha affermato Lavrov secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa.
Lavrov "ottimo esempio" garanzie di sicurezza in negoziati 2022
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha citato oggi come "un ottimo esempio" per le garanzie di sicurezza all'Ucraina quelle proposte in un documento dagli stessi negoziatori di Kiev nel 2022 durante trattative, poi naufragate, a Istanbul. Lavrov ha ricordato che la proposta della parte ucraina, che "la delegazione russa aveva accettato", prevedeva tra l'altro che a garantire la sicurezza dell'Ucraina fossero anche i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, "comprese Russia e Cina, oltre a Usa, Francia e Gran Bretagna".
Lavrov: "Da Ue goffi tentativi di ostacolare Trump"
La Russia vede finora dalla Ue solo un'aggressiva escalation della situazione e goffi tentativi di cambiare la posizione di Donald Trump sulla soluzione ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato da Ria Novosti.
Salvini: "Putin-Zelensky spero passi in avanti ma qualcuno gufa"
Dal trilaterale tra Trump, Putin e Zelensky l'auspicio è che ci sia "un passo in avanti, è già una grande notizia che ci sia questo incontro. Quelli che sghignazzavano a proposito di Trump si sono beccati l'incontro in Alaska con Putin, la disponibilità di Putin e di Zelensky a reincontrarsi che è qualcosa che non accadeva da anni. Troppi morti, troppe bombe, troppe vittime civili innocenti e, quindi, sono tutte buone notizie. Mi spiace che ci sia qualcuno che gufa, come se qualcuno sperasse che saltassero i vertici, che andasse tutto male": così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a margine di un sopralluogo in via Bolla a Milano. "Perché qualcuno gode con i droni o con i missili che uccidono. Io no. Quindi - ha aggiunto - spero che vada bene. Poi, ripeto, nel merito geografico degli avanzamenti e degli arretramenti, saranno Zelensky e Putin a trovare la via d'uscita".
Cremlino: "Colloquio Putin-Erdogan sull'Ucraina"
Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso la situazione dei negoziati sull'Ucraina con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan in un colloquio telefonico avuto oggi. Lo rende noto il Cremlino. Putin ha sottolineato "con soddisfazione l'assistenza fornita dalla Turchia" per lo svolgimento delle trattative russo-turche svoltesi finora a Istanbul.
Putin sente Erdogan: "Discussi gli ultimi sviluppi"
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan, col quale ha condiviso "la sua valutazione del vertice Russia-Usa in Alaska tenutosi ad Anchorage", secondo quanto riferito dal Cremlino. "I leader hanno discusso degli ultimi sviluppi della situazione in Ucraina. La parte russa ha preso atto con soddisfazione dell'assistenza fornita dalla Turchia nei colloqui tra i rappresentanti di Russia e Ucraina a Istanbul", ha riferito l'ufficio stampa della presidenza russa. "Sono state toccate anche alcune questioni attuali dell'agenda bilaterale, tra cui l'ulteriore sviluppo delle relazioni commerciali e di investimento", conclude la nota.
Tusk: "Trilaterale a Budapest? Visto precedenti cambierei luogo"
"Budapest? Forse non tutti lo ricorderanno, ma nel 1994 l'Ucraina ottenne già garanzie di integrità territoriale da Stati Uniti, Russia e Regno Unito. A Budapest. Forse sono superstizioso, ma questa volta proverei a trovare un altro posto". Lo scrive su X il premier polacco Donald Tusk riferendosi alle indiscrezioni di stampa sul fatto che il trilaterale tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin possa tenersi nella capitale ungherese, dove nel 1994 venne siglato il Memorandum di Budapest del 1994. Con il Memorandum, l'Ucraina, la Russia, gli Stati Uniti e il Regno Unito sancirono la rinuncia di Kiev all'arsenale nucleare ereditato dall'Urss, in cambio di garanzie di sicurezza e integrità territoriale, poi violate con l'annessione della Crimea nel 2014 e l'invasione russa del 2022.
Salvini: "Macron si attacchi al tram, vada lui in Ucraina"
"Taches al tram. Vacci tu se vuoi. Ti metti il caschetto, il giubbetto, il fucile e vai in Ucraina": così il vicepremier Matteo Salvini a margine di un sopralluogo in via Bolla a Milano sulle parole di Macron e sull'ipotesi della Francia di mandare truppe in Ucraina, utilizzando l'espressione meneghina che significa attaccarsi al tram. "Penso che Trump, con i suoi modi che a volte possono sembrare bruschi o irrituali, stia riuscendo laddove hanno fallito tutti gli altri: rimettere a un tavolo Putin e Zelensky. Qualcosa che non accadeva da anni - ha aggiunto - poi starà a loro scegliere qual è il punto d'incontro. Sicuramente eserciti europei, riarmi europei, debiti comuni europei per comprare missili o 'macronate' varie sono superate". Il trilaterale con Zelensky, Putin e Trump "non so se veramente verrà fatto a Budapest, a casa del cattivo Orban, del sovranista Orban, dell'alleato di Salvini e della Le Pen - ha sottolineato -. Se per quelli che per la sinistra sono cattivi si arriva la pace, chapeau. Quindi, non disturbiamo quelli che stanno lavorando per la pace. I guerrafondai e i bombaroli tacciano". Salvini ha chiuso sulla possibilità che i soldati italiani possano essere inviati al fronte ucraino: "Assolutamente no, se vuole ci va Macron, ma lui da solo penso, perché neanche un francese lo seguirebbe e neanche un soldato italiano, questa è la mia posizione da vicepresidente del Consiglio, da ministro, da segretario della Lega. I nostri figli non andranno a combattere in Ucraina, poco ma sicuro".
Mosca, ripristinata elettricità dopo raid Kiev su Zaporizhzhia
Yevgeny Balitsky, "governatore" filorusso della parte della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata dalle truppe del Cremlino, ha accusato ieri sera le forze ucraine di aver provocato un'interruzione delle forniture di energia elettrica nella zona con l'attacco di un drone "contro impianti elettrici ad alta tensione". Stamattina, Balitsky ha dichiarato che le forniture elettriche "sono state pienamente ripristinate". Lo riporta la Tass.
Ucraina, attacchi nella notte, Zelensky: Russia deve mettere fine all'aggressione
Trump chiama Orban: "Tolga il veto ad adesione Ucraina nell'Ue"
Dopo la telefonata a Putin durante il vertice con i leader europei di lunedì scorso, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe chiamato anche il primo ministro ungherese Viktor Orbán per esortarlo a togliere ogni ostacolo all'adesione dell'Ucraina all'Ue, secondo quanto riferito da Bloomberg, che cita fonti a conoscenza del dossier. Durante la telefonata, l'Ungheria ha espresso la sua disponibilità a ospitare futuri negoziati tra il presidente russo Vladimir Putin e l'ucraino Volodymyr Zelensky a Budapest. Trump ha affermato che ci sarebbe stato un incontro tra Putin e Zelensky, ma che la sede non è ancora stata definita. Alla richiesta di Trump, l'ungherese ha risposto pubblicamente su Facebook. "L'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea non offre alcuna garanzia di sicurezza", ha scritto. "Pertanto, collegare l'adesione alle garanzie di sicurezza è inutile e pericoloso".
Oggi riunione dei Capo di Stato maggiore della Nato
I Capi di Stato Maggiore della Nato si riuniranno oggi in videoconferenza per discutere del conflitto in Ucraina, nell'ambito delle discussioni tra gli alleati di Kiev sulle garanzie di sicurezza da offrire in caso di accordo di pace con Mosca. Non sono stati resi noti dettagli su questa conferenza, che dovrebbe iniziare oggi alle 12,30 GMT. L'incontro si tiene sulla scia degli intensi sforzi diplomatici avviati dopo l'incontro in Alaska tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin e il successivo vertice a Washington tra Trump Zelensky e i leader dei Paesi europei per porre fine al conflitto scatenato dall'invasione russa dell'Ucraina.
Tusk: "Zelensky-Putin a Budapest? Meglio un altro posto"
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha respinto l'idea di tenere a Budapest l'atteso colloquio tra i presidenti Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Su X, Tusk fa notare che tenere colloqui nella capitale ungherese, lo stesso luogo in cui fu firmato il Memorandum di Budapest del 1994, rappresenterebbe un'ironia storica. L'Ucraina ha rinunciato al suo arsenale nucleare in cambio di garanzie di sicurezza come parte di quel Memorandum, un accordo poi violato con l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e dall'invasione del 2022. "Forse sono superstizioso, ma questa volta cercherei un altro posto", ha scritto Tusk.
Zelensky dopo raid russo: "Solide garanzie sicurezza per pace"
L'Ucraina ha bisogno di solide garanzie di sicurezza per porre fine agli "attacchi dimostrativi" sferrati dalla Russia. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sui social dopo l'ultimo massiccio raid russo sul Paese. "Quelli a cui assistiamo sono attacchi dimostrativi che non fanno che confermare la necessita' di fare pressione su Mosca, la necessità di imporre nuove sanzioni e dazi finché la diplomazia non sarà pienamente operativa", ammonisce il leader di Kiev. L'Ucraina, conclude Zelensky, "ha bisogno di solide garanzie di sicurezza per assicurare una pace davvero affidabile e duratura".
Papa: "Pregate per pace disarmata e disarmante Ucraina e Medio Oriente"
"Vi chiedo di includere nelle vostre intenzioni la supplica per il dono della pace - disarmata e disarmante - per tutto il mondo, in particolare per l'Ucraina e il Medio Oriente. Vi benedico di cuore". Così Papa Leone XIV nell'Udienza Generale durante i saluti ai fedeli polacchi. Il Pontefice ha salutato i polacchi presenti a Roma e quelli in pellegrinaggi al Santuario della Madonna di Jasna Go'ora.
Guerra Ucraina, incontro Putin-Zelensky entro agosto. Cosa si sa
Il bilaterale tra il presidente russo e l’omologo ucraino potrebbe avvicinare i due Paesi alla pace dopo più di tre anni di conflitto. Donald Trump ha detto di aver iniziato a organizzare il vertice, in un luogo da definire, seguito poi da un trilaterale alla sua presenza. Il summit potrebbe avvenire nelle prossime due settimane. Tra le ipotesi per la location Ginevra o l’Ungheria.
Guerra Ucraina, incontro Putin-Zelensky entro agosto. Cosa si sa
Vai al contenutoUcraina, media: "10 i Paesi europei pronti a inviare peacekeeper"
Sono circa 10 i Paesi europei, tra cui Regno Unito e Francia, pronti a inviare truppe in Ucraina una volta conclusa la guerra su vasta scala sferrata dalla Russia. Secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg, i funzionari europei stanno delineando un piano per dispiegare truppe in Ucraina come parte di un futuro accordo di pace, che dovrà stabilire anche il numero di uomini da inviare e la loro collocazione. Londra ha affermato che i funzionari militari europei lavoreranno con i rappresentanti degli Stati Uniti per sviluppare "solide garanzie di sicurezza" e "prepararsi al dispiegamento di una "forza di rassicurazione" nel caso in cui le ostilita' dovessero cessare. Le fonti di Bloomberg hanno aggiunto che la prima fase del pacchetto di sostegno proposto si concentrerebbe sul rafforzamento dell'esercito ucraino attraverso l'addestramento e il potenziamento del personale. Questa fase sarebbe gestita da un gruppo multinazionale composto principalmente da truppe europee, con Regno Unito e Francia che invierebbero centinaia di soldati in Ucraina, dislocati lontano dalle linee del fronte. Un'altra parte del piano prevederebbe il supporto degli Stati Uniti, tra cui la condivisione di informazioni, la sorveglianza delle frontiere, la consegna di armi e, possibilmente, la difesa aerea. Le autorità russe si sono fermamente opposte alla presenza di truppe Nato in Ucraina. In un'intervista rilasciata ieri a Fox News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che Washington contribuirà a difendere l'Ucraina dopo la guerra, ma non invierà truppe nel Paese.
Mosca, la mappa nello Studio Ovale "schiaffo in faccia" a Zelensky
La mappa dell'Ucraina, con i territori conquistati dalla Russia, esposta nello Studio Ovale della Casa Bianca durante la visita del presidente Volodymyr Zelensky è stata uno "schiaffo in faccia" per convincerlo a tornare in sè, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova alla radio Sputnik. "Questa cartina è stata uno schiaffo così potente che doveva far rinsavire tutti coloro che per diversi anni, disconnessi dalla storia, disconnessi dalla geografia, disconnessi dalla realtà, hanno parlato a lungo del campo di battaglia dove tutto si sarebbe deciso, senza capire di cosa stessero parlando", ha osservato la portavoce. "Questo schiaffo in faccia probabilmente doveva in qualche modo magicamente far rinsavire Zelensky", ha sottolineato Zakharova. "Penso che sarà molto difficile per chiunque riportarlo finalmente in sè, ma almeno scuoterlo in qualche modo, per dimostrare a lui e a tutti coloro che sono dietro di lui, quanto hanno perso, quanto hanno perso". Per alcuni analisti la presenza della mappa nello Studio Ovale durante il vertice tra il presidente americano e quello ucraino era un modo per aumentare la pressione su Zelensky affinchè accettasse lo scambio di territori per un accordo di pace.
Vannacci: "Nessuna fiducia nei Volenterosi"
''Di von der Leyen e Macron non mi fido'' ma ''sono tranquillo perché l'Europa è irrilevante. Macron e von der Leyen non avranno alcuno strumento per poter influenzare le scelte. Non lo hanno mai avuto''. Quanto al vertice Washington? ''Una riunione di vetrina. Le decisioni importanti sono già state prese''. Lo dice in un'intervista alla Stampa Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega.
Lui ha fiducia ''in chiunque voglia portare la pace''. E nella sua lista non ci sono l'Europa e i Volenterosi. Hanno ''portato avanti per anni una posizione a favore della guerra. Volevano solo la guerra, a oltranza''. Ancora oggi ''i Volenterosi puntavano su un cessate il fuoco, che avrebbe permesso agli ucraini di riorganizzarsi per poi poter proseguire la guerra''. Adesso che si parla, invece, di un trattato definitivo, ''sono spiazzati. Ma non possono più pretendere di avere voce in capitolo''.
Vannacci plaude al governo Meloni. ''Si è sempre opposto all'idea dei Volenterosi di inviare truppe in Ucraina''.
Anche l'Austria si offre di ospitare l'incontro Putin-Zelensky
Oltre alla Svizzera, anche l'Austria ha annunciato la disponibilità a ospitare il presidente russo Vladimir Putin, nonostante il mandato di arresto della Corte penale internazionale (CPI) nei suoi confronti, per un vertice con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky.
Il cancelliere Christian Stocker si è offerto di ospitare l'incontro, ricordando la "lunga tradizione" di Vienna, che ospita numerose organizzazioni internazionali (OPEC, AIEA, OSCE, ecc.). "Se i negoziati si svolgeranno a Vienna, contatteremo la CPI" per "chiarire la questione" e "consentire al Presidente (Vladimir) Putin di partecipare", ha aggiunto la Cancelleria in una dichiarazione rilasciata ai media.
Gli ultimi colloqui bilaterali russo-ucraini si sono svolti a Istanbul, in Turchia, che, nonostante la sua appartenenza all'Alleanza Atlantica, è considerata più amichevole da Mosca.
Trump: "Putin e Zelensky organizzano incontro, ora meglio senza di me"
Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "sono nella fase" dell'organizzazione del loro bilaterale. Lo ha detto Donald Trump in un'intervista radiofonica concessa nella notte, ribadendo che "per ora penso che sia meglio se si incontrano senza di me". Poi, ha aggiunto il presidente americano in riferimento a un possibile trilaterale, "se necessario, andrò".

©Ansa
Yermak: "Altra ondata di attacchi russi, Mosca non ha fretta di finire la guerra"
"La regione di Odessa, quella di Sumy. Un'altra ondata di attacchi aerei russi". A denunciarlo via X è Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ribadisce che "questi attacchi vanno fermati" e come sia "la nostra priorità rafforzare la sicurezza nei cieli, sul terreno e in mare" e "altrettanto essenziale aumentare la pressione sulla Russia affinché ponga fine alla guerra". "Mentre l'aggressore parla di volontà di pace, i suoi attacchi dimostrano che la Russia non ha fretta di finire la guerra", incalza Yermak, che conferma dopo gli ultimi attacchi "un incendio in un'infrastruttura energetica" e danni in "abitazioni civili".
Kiev: "Nella notte 2 missili e 93 droni russi sull'Ucraina"
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con due missili balistici Iskander-M e 93 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Le difese aeree del Paese hanno abbattuto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica un missile Iskander-M e 62 velivoli senza pilota nel nord e nell'est del Paese. Nell'attacco sono state colpite 20 località.
Tremonti: "L'Ue si allarghi a Est o lo farà Putin"
La guerra in Ucraina "finirà più con una tregua che con una pace vera, e dentro questa tregua io credo ci sarà più unità in Europa". Lo spiega al Messaggero Giulio Tremonti, ex vicepremier e ministro dell'Economia, oggi presidente della Commissione Esteri della Camera. Ora Putin vuol vedere Zelensky a Mosca. "Proposta interessante, con un forte valore simbolico e una caratura iconografica. Ma la grande questione che si aprirà sarà l'allargamento dell'Unione", prosegue. "Nei trattati c'è scritto che gli Stati europei possono entrare. Finora l'approccio è stato paternalistico: conti a posto, perfetto Stato di diritto. Ma se non allarghi a Est una volta fermata la guerra, lo farà Putin da Ovest - evidenzia -. E non solo con la guerra, ci sono tanti modi asimmetrici per farlo. La mia idea è: all in, tutti dentro". "Ovviamente devi cambiare il sistema di voto, l'unanimità non funziona nemmeno nei condomini - rimarca -. Ma devi rafforzare i confini e aprire l'Europa. Altrimenti sarà la Russia a fare il giro opposto".
Mosca: "Nella notte abbattuti 42 droni ucraini"
Le difese aere russe hanno abbattuto la notte scorsa 42 droni ucraini su nove regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. Il maggior numero di velivoli senza pilota, 14, è stato intercettato nella regione di Voronezh.
Russia-Ucraina, lo stato del conflitto in 7 punti (Cina compresa)
Gli incontri di Trump con Putin, prima, e con Zelensky, poi, non hanno portato a soluzioni concrete. Servirà ancora tempo, ma non è troppo presto per trarre alcune conclusioni sullo stato del conflitto. Almeno 7.
Russia-Ucraina, lo stato del conflitto in 7 punti (Cina compresa)
Vai al contenutoMaggioranza e opposizioni divise sul summit di Washington. VIDEO
Droni russi sulla regione di Odessa, un ferito
Almeno una persona è rimasta ferita la notte scorsa in seguito ad un attacco russo con droni sulla città di Izmail, nella regione di Odessa, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il Servizio statale di emergenza, come riporta RBC-Ucraina. L'attacco ha provocato un vasto incendio. Per il momento non si segnalano vittime.
Crosetto: "L'articolo 5 è più efficace dei Volenterosi"
"È molto positivo ciò che è accaduto a Washington. Intanto perché a tutti, anche agli americani, è sempre più chiara la realtà sul campo. E poi perché gli europei si sono coordinati, hanno costruito una linea comune e deciso di percorrerla tutti assieme. Non mi sembra poco". Lo spiega a Repubblica il ministro della Difesa Guido Crosetto. Ora si fa sempre più strada l'ipotesi di Meloni su un meccanismo basato sull'articolo 5. "È una delle possibili soluzioni e non è incompatibile con quella dei Volenterosi. Si possono realizzare entrambe - rimarca -. L'idea di Meloni, discussa anche ieri, è che possa essere la Nato - come alleanza difensiva - ad assicurare a un Paese esterno come l'Ucraina la sua protezione. In alternativa, potrebbero impegnarsi a farlo singole nazioni. Si sceglierà il meccanismo migliore. Di certo, con la Nato, si garantirebbe una deterrenza superiore". Francia e Regno Unito però dicono: l'articolo 5 non basta. E vogliono inviare truppe di volenterosi sul terreno. "Continuo a dire da mesi: vediamo le condizioni della tregua. Una di queste, se i russi accetteranno l'articolo 5, potrebbe essere quella di non avere truppe di altri paesi, per di più europei, in Ucraina", evidenza il ministro. L'Italia sembra non sia disposta a partecipare, in ogni caso, anche se oggi gli americani incontreranno i volenterosi - a livello di Stati maggiori - per coordinare le prossime mosse. "Più che un incontro dei volenterosi, a me risulta un incontro tra i capi di stato maggiore delle nazioni che si sono incontrate a Washington - prosegue -. Noi ci saremo con il generale Portolano che ho autorizzato a partecipare. Detto questo, la nostra linea non cambia. Per noi, qualcosa che riprenda l'articolo 5 pare una protezione adeguata. E non permette ai russi di dire: mandate truppe ai confini, state provocando di nuovo". "Quando ci saranno tutte le condizioni, decideremo cosa fare. Ad oggi la proposta sul campo che ha più peso è quella di Meloni - conclude -. La partecipazione dell'Italia al tavolo di Washington non era scontata. E penso sia più un riconoscimento a Giorgia, che al Paese".
Trump annulla ferie e lavora a vertice. "No a truppe Usa in Ucraina"
Il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, generale Dan Caine, ha incontrato a Washington alti ufficiali militari europei per discutere garanzie di sicurezza per un possibile accordo di pace. Il presidente Usa cancella le vacanze in agosto in vista dei colloqui.
Trump annulla ferie e lavora a vertice. 'No a truppe Usa in Ucraina'
Vai al contenutoAttacco con droni nella regione di Odessa: "Danni in infrastruttura portuale"
Le autorità ucraine accusano la Russia per un attacco con droni che nella notte ha colpito il distretto di Izmail, nella regione di Odessa, dove vengono segnalati "danni nell'infrastruttura portuale, incendi" e il ferimento di una persona. Lo riferisce Ukrainska Pravda, che cita le autorità locali.
Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi
In attesa di nuovi appuntamenti che potrebbero definire le sorti del conflitto tra Russia e Ucraina, si discute sulle possibili garanzie da consegnare a Kiev per evitare un nuovo attacco di Mosca. Dall’esercito ucraino al possibile invio di soldati europei, ecco cosa sapere.
Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi
Vai al contenutoUcraina, colloqui del capo di Stato Maggiore Usa con i vertici militari europei
Il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti si è riunito a Washington con gli alti ufficiali militari europei per discutere delle garanzie per un possibile accordo di pace in Ucraina, dopo che Donald Trump ha escluso l'invio di truppe statunitensi di supporto. In uno sforzo diplomatico per porre fine alla guerra, Trump ha ricevuto lunedi' alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodimir Zelenski e i principali leader dell'Unione Europea, tre giorni dopo il suo storico incontro con il suo omologo russo, Vladimir Putin, in Alaska.Trump ha affermato che Putin, che ha chiamato durante i colloqui di lunedi', aveva accettato di incontrare Zelenski e alcune garanzie di sicurezza occidentali per l'Ucraina nei confronti della Russia, promesse che Kiev e i leader europei hanno accolto con estrema cautela. Putin ha proposto di tenere il vertice con Zelenski a Mosca, secondo quanto riferito all'AFP da tre fonti. Una delle fonti ha indicato che Zelenski ha immediatamente rifiutato la location. Mentre i leader occidentali spingono per un accordo, il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, il generale Dan Caine, sta tenendo colloqui a Washington con alti funzionari militari europei sulle "migliori opzioni per un potenziale accordo di pace in Ucraina", ha riferito un funzionario della difesa all'AFP. Questi colloqui precedono la riunione virtuale dei capi militari della NATO prevista per mercoledi', alla quale dovrebbe partecipare Caine.
Droni russi sulla regione di Sumy, 12 feriti
Dodici persone, tra cui due bambini, sono rimaste ferite la notte scorsa in un "massiccio" attacco di droni russi sulla città di Okhtyrka, nella regione nord-orientale ucraina di 'Sumy: lo ha reso noto su Telegram la Polizia, come riporta Ukrainska Pravda. Nell'attacco sono stati danneggiati "un condominio, 13 abitazioni, una dependance e un garage", si legge in un comunicato stampa.
Guerra in Ucraina, Trump: "No a invio truppe". VIDEO
Incontro tra capo di stato maggiore Usa e omologhi europei
Alti ufficiali militari americani ed europei si sono incontrati ieri a Washington per discutere i meccanismi di un possibile accordo di pace in Ucraina. Lo riferisce una fonte della Difesa americana all'agenzia France Presse. Il capo di stato maggiore Usa, il generale Dan Caine, ha tenuto colloqui martedì sera con i vertici militari europei per discutere "le migliori opzioni per un potenziale accordo di pace in Ucraina", prima di un incontro virtuale oggi con i vertici militari dei 32 paesi membri della Nato.
Trump: 'Europa è in grado di proteggere l'Ucraina'
"L'Europa è in grado di proteggere l'Ucraina". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista al Mark Levin Show ribadendo le accuse a Joe Biden di aver speso troppi miliardi per Kiev. "C'era un oceano di mezzo", ha attaccato il presidente.
Trump: 'Su Ucraina e Russia sono ottimista'
"Sono ottimista, devo esserlo". Così ha risposto Donald Trump ad una domanda sulla pace tra Ucraina e Russia in un'intervista al Mark Levin. "Di tutte le sei guerre che ho fatto cessare, questa credevo fosse la più facile e invece le cose sono complicate", ha detto il presidente.
Trump: 'G Usa sono il Paese più forte del momento'
"Gli Stati Uniti sono il Paese più forte del momento". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista al Mark Levin Show, il programma radiofonico dell'omonimo analista e scrittore conservatore.