
Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan che l'accordo per la tregua in Libano "è chiuso". Trovato il corpo di un rabbino israelo-moldavo scomparso da giovedì. Emirati arabi uniti: "Arrestati i tre presunti responsabili". "Israele userà tutti i mezzi necessari e farà giustizia dei rapitori e assassini del rabbino Zvi Kogan", ha detto il leader israeliano
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Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan, che l'accordo per la tregua in Libano "è chiuso". Secondo l'emittente il primo ministro Benyamin Netanyahu sta studiando come spiegarlo all'opinione pubblica. In serata Netanyahu avrà una consultazione sulla sicurezza con i ministri. Al centro della discussione ci sarà la libertà d'azione dell'Idf nella zona di confine tra Siria e Libano. Secondo fonti vicine alla delegazione americana, afferma la tv, Israele ha ricevuto garanzie da Washington sulla libertà d'azione in caso di violazione dell'accordo.
In apertura della riunione di governo, il premier Benyamin Netanyahu ha affermato che "Israele userà tutti i mezzi necessari e farà giustizia dei rapitori e assassini del rabbino Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti e dei loro mandanti".
Gli Emirati arabi uniti hanno confermato la morte del rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan, aggiungendo che i tre presunti responsabili sono stati arrestati.
Hezbollah annuncia di aver lanciato missili e droni verso un "obiettivo militare" a Tel Aviv. Afferma inoltre di aver lanciato droni su una base navale nel sud di Israele.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
- Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Medio Oriente, Paesi divisi sulla fornitura di armi a Israele: le posizioni
Gli Usa sono di gran lunga il più grosso fornitore di armi a Israele, ma nei giorni scorsi hanno avvertito Netanyahu: potrebbero interrompere gli aiuti se la situazione umanitaria a Gaza non dovesse migliorare. Anche l’Europa s’interroga sul bloccare o meno le forniture, con Macron e Sanchez che hanno ventilato un possibile embargo, ma non è stata trovata una linea comune e i 27 restano divisi. Nell'ultimo anno, comunque, alcuni Stati hanno drasticamente ridotto i loro aiuti militari. Ecco le posizioni dei Paesi, compresa l’Italia. LE POSIZIONI
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Benjamin Netanyahu compie 75 anni: la storia del Primo Ministro israeliano. FOTO
Detto Bibi, il leader del partito conservatore Likud è il primo politico ad esser nato nel Paese dalla sua fondazione nel 1948 e quello rimasto in carica più a lungo della storia d'Israele come capo del governo. LA STORIA
Sospese le lezioni in presenza nelle scuole nell'area di Beirut
Il Libano ha sospeso le lezioni in presenza nell'area di Beirut fino alla fine di dicembre, ha annunciato oggi il ministero dell'Istruzione, citando preoccupazioni per la sicurezza dopo una serie di attacchi aerei israeliani questa settimana. Il ministro dell'Istruzione Abbas Halabi ha annunciato in un comunicato "la sospensione dell'insegnamento in presenza" nelle scuole, negli istituti tecnici e negli istituti privati di istruzione superiore a Beirut e in alcune parti dei vicini distretti di Metn, Baabda e Shouf a partire da lunedì "per la sicurezza degli studenti, delle istituzioni educative e dei genitori, alla luce delle attuali condizioni di pericolo".
Iran respinge accuse di coinvolgimento in morte rabbino
L'Iran respinge le accuse secondo cui sarebbe coinvolto nell'omicidio del rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti, ha affermato domenica l'ambasciata iraniana ad Abu Dhabi in una dichiarazione alla Reuters riportata da Haaretz.
Ministro Istruzione Libano sospende lezioni in scuole e università Beirut e dintorni
Il Ministro dell'Istruzione libanese Abbas Halabi ha annunciato con un comunicato questa sera che le lezioni in presenza saranno sospese da domani e fino alla fine di dicembre in tutti gli istituti scolastici e di insegnamento superiore di Beirut, Metn, Chouf e Baabda a causa dell'escalation di violenza tra l'esercito israeliano e Hezbollah.
Tv pubblica Israele: "C'è accordo per tregua in Libano"
Stasera Netanyahu "avvierà una consultazione limitata sulla sicurezza con i ministri" spiega Kan 11. Al centro del dibattito ci sarà ora la libertà d'azione dell'IDF nella zona di confine tra Siria e Libano. Gerusalemme ha ricevuto garanzie da Washington sulla libertà d'azione in caso di violazione dell'accordo. Stasera è stato inoltre pubblicato che un alto esponente dell'establishment della difesa ha affermato che "se non si raggiunge presto un accordo di cessate il fuoco, anche lo Stato libanese pagherà un prezzo".
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Idf: "Colpiti 12 centri di comando di Hezbollah a Beirut"
"Poco fa, l'IAF ha completato gli attacchi basati sull'intelligence contro 12 centri di comando di Hezbollah nel Dahieh, una roccaforte chiave di Hezbollah a Beirut", lo scrive l'esercito israeliano su Telegram." Tra i centri di comando colpiti ci sono quelli appartenenti all'unita' di intelligence di Hezbollah, all'unità missilistica costiera di Hezbollah e all'unita' 4400, responsabile del contrabbando di armi dall'Iran in Libano attraverso la Siria. Hezbollah ha deliberatamente inserito le sue infrastrutture nel cuore delle aree civili, usando la popolazione civile libanese come scudo umano". L'esercito precisa che "prima degli attacchi, sono state adottate numerose misure per mitigare i danni ai civili, tra cui la raccolta di informazioni preliminari, la sorveglianza aerea e l'invio di avvisi preventivi alla popolazione civile della zona. Questi centri di comando sono stati utilizzati da Hezbollah per pianificare, comandare ed eseguire attacchi terroristici contro lo Stato di Israele e per monitorare le attivita' terroristiche contro le truppe dell'IDF che operano nel sud del Libano. Gli attacchi sono una parte importante degli sforzi continui dell'IDF per ridurre la capacità di Hezbollah di eseguire attacchi terroristici contro Israele".
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Tv pubblica Israele: "C'è accordo per tregua in Libano"
Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan, che l'accordo per la tregua in Libano "è chiuso". Secondo l'emittente il primo ministro Benyamin Netanyahu sta studiando come spiegarlo all'opinione pubblica. In serata Netanyahu avrà una consultazione sulla sicurezza con i ministri. Al centro della discussione ci sarà la libertà d'azione dell'Idf nella zona di confine tra Siria e Libano. Secondo fonti vicine alla delegazione americana, afferma la tv, Israele ha ricevuto garanzie da Washington sulla libertà d'azione in caso di violazione dell'accordo.
Iran smentisce il coinvolgimento in omicidio rabbino Kogan
L'Iran "respinge categoricamente" le accuse secondo cui sarebbe coinvolto nell'omicidio del rabbino Zvi Kogan, emissario della sezione Chabad di Abu Dhabi, in una dichiarazione rilasciata a Reuters citata dal Times of Israel. I media ebraici avevano riferito che le autorità israeliane sospettavano che Kogan fossi stato aggredito da alcuni cittadini uzbeki, reclutati dall'Iran, che in seguito sono fuggiti in Turchia.
Serie di raid israeliani sulla periferia sud di Beirut
Israele ha lanciato oggi una serie di attacchi aerei sulle periferie meridionali di Beirut, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale libanese. Filmati di AFPTV hanno mostrato fumo che si alzava sopra l'area in serata, successivamente a raid avvenuti nel pomeriggio. Giornalisti di AFP in città e nei dintorni hanno riferito di forti esplosioni, con allarmi delle auto che risuonavano in una strada di Beirut. Secondo l'Orient du Jour sarebbero stati colpiti 12 edifici. L'agenzia ufficiale National News Agency (NNA) ha riferito che "una serie di attacchi violenti sta colpendo Haret Hreik, Bir al-Abed e Ghobeiri" nelle periferie meridionali di Beirut. Nel corso della giornata, la NNA aveva già riportato due attacchi israeliani nella parte sud di Beirut, avvenuti circa un'ora dopo che l'esercito israeliano aveva emesso avvisi di evacuazione online. Non ci sono state segnalazioni immediate di vittime nei raid di domenica sulle periferie meridionali, che sono state in gran parte svuotate dei loro residenti durante i combattimenti. I raid del pomeriggio di oggi hanno causato "gravi distruzioni su un'ampia area geografica" del distretto di Kafaat, secondo quanto riferito dalla NNA.
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
Guerra in Medio Oriente, perché Netanyahu e Gallant sono stati incriminati dalla Cpi
Crimini di guerra e crimini contro l'umanità, commessi nell'ambito di "un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza" tra l'8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad "almeno" il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. Queste le accuse attraverso le quali la Camera preliminare I della Corte dell'Aja ha emesso i mandati nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, ritenuti entrambi responsabili delle "attività degli organi governativi israeliani e delle forze armate", e in base al diritto internazionale umanitario, l'insieme delle norme che regolano la protezione dei civili durante i conflitti armati. LEGGI QUI
Rabbino israeliano ucciso negli Emirati, chi era e cosa sappiamo
L'uomo lavorava da diverso tempo ad Abu Dhabi e non si avevano più sue notizie da giovedì. Il ministro della Difesa Katz ha subito bollato l'uccisione come un "crimine terroristico antisemita codardo e spregevole". Ancora molti i punti da chiarire sul caso. LEGGI L'ARTICOLO
Israele investe in acquisto di 5 navi da guerra
Un comitato per gli appalti della difesa composto da alti ministri ha approvato oggi nuovi acquisti per miliardi di shekel per l'esercito israeliano, hanno affermato in una dichiarazione congiunta l'ufficio del primo ministro, il ministero della Difesa e il Tesoro citata dal Times of Israel. Gli acquisti includono 5 corvette di classe Reshef, destinate a sostituire le obsolete imbarcazioni lanciamissili della classe Sa'ar 4.5 della Marina israeliana, destinate ad essere ritirate dopo quattro decenni. Nell'ambito di un accordo con Israel Shipyards, saranno costruite per la Marina cinque corvette di classe Reshef. Il comitato ha inoltre approvato l'acquisto di centinaia di veicoli corazzati leggeri per l'esercito, noti come Joint Light Tactical Vehicle, o JLTV.
Libano, ordine di evacuazione per 10 edifici della periferia sud di Beirut
Le Forze di difesa israeliane hanno chiesto ai civili che si trovano nei pressi di 10 edifici della periferia sud di Beirut di abbandonare immediatamente la zona, che sarà bersaglio di raid israeliani contro le sedi di Hezbollah. Avichay Adraee, portavoce delle Idf per l'arabo, ha pubblicato le mappe con l'annuncio, in cui ai civili viene chiesto di spostarsi di almeno 500 metri dai bersagli.
Idf, lanciati 250 razzi dal Libano verso nord e centro Israele
Secondo quanto riferito dall'esercito israeliano oggi diverse persone sono rimaste ferite a causa del lancio di razzi da parte del gruppo terroristico Hezbollah, che ne ha lanciati più di 250, compresi anche droni, nel corso della giornata verso il nord e il centro di Israele. Lo riporta Times of Israel.
Emirati: "Arrestati i presunti assassini del rabbino" (2)
Il Ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti ha affermato che l'operazione è stata eseguita a tempo di record. Nella nota diffusa, riportata dai media israeliani, si sottolinea la "capacità del Paese di trattare con fermezza chiunque tenti di minare la sicurezza e la stabilità della società". Kogan era un cittadino israeliano-moldavo, ma la dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti lo definisce "cittadino moldavo". Dopo che la famiglia di Kogan ha presentato una denuncia sulla sua scomparsa, si legge nella dichiarazione, è stata avviata un'indagine. I risultati completi dell'indagine saranno annunciati al suo completamento. "Gli Emirati Arabi Uniti, con tutte le sue istituzioni, non risparmieranno alcuno sforzo per prevenire qualsiasi attacco ai suoi cittadini, residenti e visitatori", afferma il ministero dell'Interno, aggiungendo che "tutte le agenzie di sicurezza lavorano 24 ore su 24 per proteggere la stabilità della società e garantire la sostenibilità dei più alti livelli di sicurezza e protezione che sono stati stabiliti sin dalla fondazione dello Stato".
Emirati: "Arrestati i presunti assassini del rabbino"
Gli Emirati arabi uniti hanno confermato la morte del rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan, aggiungendo che i tre presunti responsabili sono stati arrestati.
Idf: "250 razzi lanciati oggi da Hezbollah, hanno causati feriti e danni"
Hezbollah ha lanciato un totale di circa 250 razzi in territorio israeliano da questa mattina. A riferirne sono le forze di difesa israeliane, precisando che molti di questi hanno causato danni e provocato feriti nella parte centrale e settentrionale di Israele. Lo riporta il Times of Israel.
Israele: "Il governo sospende ogni legame con Ha'aretz"
"L'esecutivo israeliano ha approvato oggi una proposta del ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi che impone a qualsiasi ente finanziato dal governo di astenersi dal comunicare con 'Haaretz' o dal pubblicare annunci pubblicitari sul giornale. La proposta è stata approvata dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu". E' quanto spiega un articolo dello stesso quotidiano progressista israeliano, uno dei più letti nel paese. "La decisione, secondo la spiegazione del governo, è una reazione a 'molti editoriali che hanno danneggiato la legittimità dello Stato di Israele e il suo diritto all'autodifesa, e in particolare alle osservazioni fatte a Londra dall'editore di Haaretz, Amos Schocken, che sostengono il terrorismo e chiedono di imporre sanzioni al governo'". "La proposta - si legge ancora - non è stata inserita nell'agenda del governo pubblicata prima della riunione settimanale del gabinetto. L'ufficio del Procuratore generale, ignaro dell'intenzione di portare la proposta al voto, non l'ha esaminata e non ha presentato il suo parere, come di consueto. La risoluzione è stata presentata ai ministri durante la discussione senza alcun parere legale"
Fratoianni a Tajani: "Le decisioni della Cpi si eseguono e basta"
"Dopo aver letto le parole del ministro degli esteri sulla decisione della Corte Penale Internazionale verrebbe da parafrasare il mitico Fortebraccio: 'arrivo' un'auto blu, l'autista aprì la portiera e non scese nessuno. Era Tajani". Lo dichiara il segretario di Sinistra Italiana ed esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni. "Ma come fa un ministro a dire che valuteranno la decisione della Cpi? Come fa non sapere che le decisioni di quella corte sono vincolanti e si eseguono, punto? A meno che dalle parti del governo della destra, dato che da un anno si limitano a rivolgere qualche timida richiesta di moderazione al criminale di guerra Netanyahu, vogliano continuare a dare corda alla sua spregiudicata e criminale guerra di sterminio del popolo palestinese".
Hezbollah: "Distrutti in Libano 6 carri armati israeliani"
Il movimento filo-iraniano Hezbollah, in guerra aperta da due mesi contro Israele, ha annunciato di aver distrutto sei carri armati israeliani Merkava nel sud del Libano, di cui cinque nella strategica citta' costiera di Bayada. I combattenti di Hezbollah hanno "distrutto" cinque carri armati Merkava "nella periferia orientale della citta' di Bayada" e uno nella regione di Deir Mimas, a circa 2,5 chilometri dal confine israelo-libanese, si legge in un comunicato del movimento libanese.
Gaza, da Kerem Shalom passano 70 camion di aiuti umanitari
Israele ha fatto entrare stamattina a Gaza 70 camion con aiuti umanitari, tra cui dieci autocisterne con carburante: lo ha detto il vice-presidente della Mezzaluna Rossa egiziana nel Sinai settentrionale, Mohamed Radwan. Come di consueto ne erano stati autorizzati dieci in più, che però poi sono stati respinti dovendo tornare nei depositi, risulta dalle dichiarazioni rese all'ANSA dal responsabile. Delle dieci autobotti quattro trasportavano diesel, altrettante gas e due benzina. Lo scarico degli aiuti a Gaza è avvenuta "in cooperazione con le Nazioni Unite, l'Unrwa e la Mezzaluna Rossa palestinese a Gaza", ha precisato inoltre Radwan.
Israele nomina Yechiel Leiter ambasciatore negli Usa
Il governo israeliano ha nominato di Yechiel Leiter, amico intimo del primo ministro Benjamin Netanyahu, ad ambasciatore negli Stati Uniti. "Il governo ha approvato all'unanimità la nomina del dottor Yechiel Leiter ad ambasciatore negli Stati Uniti", annuncia una nota stampa del ministero degli Esteri israeliano. Leiter, 65 anni, ex consigliere di Netanyahu, è di origine americana e vive in una colonia nella Cisgiordania occupata. Vicino al Partito repubblicano americano, è stato uno dei leader del consiglio Yesha, una delle principali organizzazioni di coloni negli anni '90. Membro del Likud, il partito di Netanyahu, Leiter è attualmente consigliere strategico. In precedenza ha ricoperto diversi incarichi, anche nell'amministrazione israeliana, in particolare quello di capo dell'autorità portuale. Suo figlio, Moshe Leiter, un ufficiale dell'esercito israeliano, è stato ucciso nel novembre 2023 nella Striscia di Gaza. Succede a Mike Herzog, fratello del presidente israeliano Isaac Herzog, nominato nel 2021. Leiter entrerà in carica a Washington dopo l'insediamento del presidente eletto Donald Trump.
Larijani: "L'Iran si sta preparando a rispondere a Israele"
L'Iran si sta preparando a "rispondere" a Israele. Ad affermarlo, in un'intervista pubblicata dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim è stato Ali Larijani, consigliere anziano della Guida suprema iraniana Ali Khamenei. La risposta iraniana, ha aggiunto, sarà volta a ripristinare la "deterrenza". L'intervista, che segue la visita di Larijani in Libano e Siria, è stata condotta mercoledì. L'Iran ha giurato di rispondere agli attacchi israeliani ai suoi siti militari del 26 ottobre, avvenuti dopo che Teheran aveva lanciato circa 200 missili balistici contro Israele il 1° ottobre, causando danni relativamente lievi alle basi militari e ad alcune aree residenziali e la morte di un palestinese in Cisgiordania. Durante l'intervista, Larijani smentisce poi le affermazioni israeliane secondo cui le scorte di armi di Hezbollah sarebbero state ridotte in modo significativo durante le operazioni contro il gruppo: "Allora da dove vengono le armi? Da Marte?". A riferirne è il 'Times of Israel'.
Ministero Sanità Libano: "29 i morti, 67 i feriti dell'attacco ieri sul centro di Beirut"
Sono almeno 29 i morti e 67 i feriti dell'attacco israeliano sferrato ieri sul centro di Beirut. Ad aggiornare il bilancio è stato oggi il ministero della Sanità libanese. "L'attacco nemico israeliano su Basta al-Fawqa a Beirut ha ucciso, in un bilancio aggiornato ma non ancora definitivo, 29 persone e ne ha ferite altre 67", ha dichiarato il ministero in un comunicato. "Le macerie sono ancora in fase di rimozione" dal luogo dell'attacco, ha ancora reso noto.
Libano, 29 morti in attacco Israele su centro Beirut
Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che l'attacco israeliano al quartiere operaio di Basta, nel centro di Beirut di ieri ucciso almeno 29 persone, aggiornando un bilancio precedente. "L'attacco nemico israeliano a Basta al-Fawqa a Beirut ha ucciso, in un bilancio aggiornato ma non ancora definitivo, 29 persone e ne ha ferite altre 67", ha affermato il ministero in una dichiarazione. "Le macerie vengono ancora rimosse" dal sito dell'attacco, ha aggiunto.
Resti di drone e di un razzo sulla base italiana di Unifil
Nei pressi della base italiana di Unifil a Shama sono stati ritrovati stamani alcuni resti di razzi e droni, dopo l'intensificazione degli scontri tra l'esercito israeliano e ed Hezbollah la scorsa notte. Ad essere rinvenuti sono stati alcuni residui di metallo, verosimilmente appartenenti a un drone che avrebbe impattato sulla recinzione esterna del muro di cinta. Sul tetto di una palazzina della base sono invece stati trovati i probabili resti di un razzo da 122 millimetri, la cui caduta avrebbe provocato lievi danni: non è chiaro se in quest'ultimo caso si tratti di uno dei razzi finiti sulla struttura già qualche giorno fa.
Libano, due raid israeliani alla periferia di Beirut
I media statali libanesi hanno riferito di due attacchi israeliani nella periferia meridionale di Beirut, circa un'ora dopo che l'esercito israeliano aveva pubblicato online gli ordini di evacuazione delle aree. "Aerei da guerra israeliani hanno lanciato due violenti attacchi sulla periferia meridionale di Beirut, nella zona di Kafaat", ha detto l'agenzia di stampa nazionale ufficiale libanese. Le riprese dell'AfpTv hanno mostrato fumo grigio fluttuare sopra Beirut sud.
Due attacchi israeliani colpiscono periferia Beirut
Due attacchi israeliani hanno colpito la periferia meridionale di Beirut. Lo riferiscono i media statali libanesi, dopo un appello da parte dell'esercito israeliano a evacuare alcune aree di questa roccaforte di Hezbollah. "Aerei da guerra israeliani hanno lanciato due violenti attacchi sulla periferia sud di Beirut, nel settore Kafaat", ha detto l'agenzia di stampa nazionale libanese Ani. Le immagini trasmesse da Afp mostrano il fumo grigio che si alza sopra la capitale libanese dopo questi attacchi.
Tajani: "Anche oggi proiettile Hezbollah su Unifil ma senza feriti"
"Anche stamani è arrivato un proiettile di Hezbollah contro la base italiana di Unifil, ma non ci sono stati danni alle persone". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 'In mezz'ora' su Rai 3, confermando poi che i feriti italiani colpiti nei giorni scorsi "non sono gravi". Allo stesso tempo, ha rilevato, "la situazione è veramente complicata perché si combatte anche attorno alle caserme Unifil". Per questo, ha ricordato Tajani, l'Italia chiede da tempo alle Nazioni Unite di assumere un "atteggiamento più coraggioso" e di "cambiare le regole di ingaggio" per i Caschi Blu in Libano, in modo che possano svolgere pienamente un ruolo di "garanti di pace".
Tajani: "Mandato di arresto Cpi a Netanyahu non utile alla pace"
"Prudenza, lettura delle carte, discuteremo cosa fare" con i partner, anche in occasione del G7 Esteri in programma da domani a Fiuggi. Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani a 'In Mezz'ora' commentando il mandato d'arresto contro Benyamin Netanyahu emesso dalla Corte penale internazionale. "Noi sosteniamo la Cpi ma la Corte deve agire puntando sul diritto e non sulla politica" ed è "inconcebile" mettere sullo stesso piano un "terrorista che ha pianificato omicidi di israeliani casa per casa con un capo di governo eletto democraticamente e amico dell'occidente", anche se poi "non si è d'accordo su come ha reagito a Gaza", ha aggiunto Tajani. Il ministro sul mandato d'arresto ha espresso dubbi sulla tempistica: "Ho qualche dubbio sulla sua utilità in questo momento in cui invece bisogna arrivare alla pace", perché "se si sttacca un contendente in modo così forte è più difficile arrivare ad un accordo di pace".
Tajani: "Unica strada per la pace è la diplomazia"
In Medio Oriente, "sono convinto che l'unica strada per arrivare alla pace e' la diplomazia". Lo ha affermato il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, in "Mezz'ora", su Rai3, a proposito della situazione in Medio Oriente. "Nonostante le armi, nonostante le difficolta', bisogna avere la determinazione per raggiungere quell'obiettivo, nonostante la testardaggine di alcuni protagonisti", ha detto.
Tajani: "Riconosciamo la Corte penale, ma decisioni non devono essere politiche"
"Noi riconosciamo la Corte Penale internazionale, la sosteniamo. Importante è che le decisioni della Corte non siano politiche". A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a 'In mezz'ora' su Rai 3 dei mandati di cattura spiccati dalla Corte contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant.
Tajani: "Su sentenza Cpi linea governo la decide premier"
"Ognuno è responsabile per il proprio settore e la linea del governo è quella del presidente del consiglio che i ministri applicano perchè la condividono. E' inconcepibile che si metta sullo stesso piano un terrorista con un capo del governo eletto democraticamente". Lo dice il ministro degli esteri, Antonio Tajani.
Idf, circa 160 razzi lanciati dal Libano su Israele
Sono circa 160 i razzi lanciati dal Libano verso Israele da questa mattina. Lo ha reso noto l'Idf che ha anche emesso avvisi di evacuazione per 2 edifici nella periferia meridionale di Beirut, prima degli attacchi aerei contro le attivita' di Hezbollah. Lo riporta il Times of Israel. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'IDF, pubblica mappe insieme all'annuncio, che invitano i civili a tenersi a una distanza di almeno 500 metri dai siti.
Mandato d’arresto Cpi per Netanyahu, Orban sfida la decisione: "Venga in Ungheria"
Continuano le reazioni dopo che la Corte penale internazionale ha spiccato i mandati d'arresto per crimini di guerra e contro l'umanità per il premier israeliano e il suo ex ministro della Difesa Gallant. "Non abbiamo altra scelta che sfidare questa decisione. Inviterò" Netanyahu "a venire in Ungheria", ha detto il premier ungherese. La Cina ha sollecitato la Cpi a perseguire "una posizione oggettiva". Al fianco di Israele Stati Uniti e Argentina. Olanda "pronta a eseguire il mandato". Scontro in Italia. LEGGI QUI
Barrot, 'cogliere finestra opportunità per cessate fuoco in Libano'
Un appello a israeliani e libanesi a cogliere la "finestra di opportunità" che si è aperta per raggiungere un cessate il fuoco è stato lanciato dal ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, durante un'intervista a France 3.
"Si sta aprendo una finestra di opportunità e invito tutte le parti a coglierla", ha dichiarato il ministro, sottolineando che "attraverso la diplomazia e lavorando con le parti coinvolte" si è in procinto di "raggiungere una soluzione che possa essere accettabile per tutte le parti".
Hezbollah, presa di mira base intelligence a Tel Aviv
Il gruppo Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato missili contro una base di intelligence dell'esercito israeliano nei sobborghi di Tel Aviv, nel secondo attacco di questo tipo contro e nei pressi della citta'. I combattenti di Hezbollah hanno lanciato "una raffica di missili di qualità" contro la "base di Glilot nei sobborghi di Tel Aviv", ha affermato il gruppo in una dichiarazione.
Sirene antiaeree risuonano in centro e nord di Israele
Le sirene antiaeree sono state attivate in diverse aree del centro e del nord di Israele. Lo ha affermato l'esercito, dopo che sono stati sparati proiettili dal Libano, che ha aggiunto in dichiarazioni separate che 18 proiettili hanno attraversato il Libano verso il centro di Israele, mentre circa 30 proiettili sono stati "identificati mentre attraversavano il Libano verso il territorio israeliano" nel nord. Alcuni dei proiettili sono stati intercettati, ha aggiunto l'Idf spiegando anche che stamane sono stati identificati più di 70 proiettili sparati dal Libano.
Teheran, "venerdì colloqui con Francia, Germania, Gb su nucleare"
L'Iran terrà venerdì prossimo a Ginevra colloqui sul suo programma nucleare con Francia, Germania, Regno Unito ed Unione Europea, con quest'ultima che svolgerà la funzione di mediatrice. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei. I colloqui, come evidenzia l'agenzia di stampa iraniana Mehr, puntano a rilanciare il Jcpoa, l'accordo internazionale sul nucleare firmato nel 2015 ed entrato in crisi solo tre anni dopo con l'uscita unilaterale degli Stati Uniti voluta dall'allora presidente Donald Trump, che a gennaio farà ritorno alla Casa Bianca. Stando alla Mehr, nella città svizzera si dovrebbe discutere anche delle sanzioni europee contro le compagnie aeree e di navigazione iraniane. Il vice ministro degli Esteri iraniano Majid Takht Ravanchi, un veterano dei negoziati sul nucleare dell'Iran, guiderà la delegazione a Ginevra.
In 12 ore 150 razzi dal Libano verso Tel Aviv e il nord
Da mezzanotte in poi Hezbollah ha lanciato 150 razzi verso l'area di Tel Aviv e il nord di Israele. Secondo i soccorritori, cinque persone sono rimaste ferite nell'attacco avvenuto intorno alle 13,30 (ora israeliana) nella zona centrale del Paese. Le sirene d'allarme stanno suonando incessantemente da ore nel nord di Israele.
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
Avvocati di Netanyahu chiedono nuovo rinvio della testimonianza
Il team legale del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha chiesto un nuovo rinvio di 15 giorni per la testimonianza in tribunale nell'ambito del processo penale in corso, affermando che, nonostante gli sforzi, il primo ministro e i suoi avvocati difensori non saranno pronti entro la data prevista del 2 dicembre. All'inizio di questo mese, gli avvocati di Netanyahu avevano chiesto una proroga di 10 settimane, ma la Corte ha respinto la richiesta, affermando di avergli concesso cinque mesi per prepararsi quando la data era stata originariamente fissata a luglio.
Borrell a Beirut: "Libano è sull'orlo del collasso"
Il Libano si trova "sull'orlo del collasso" circa due mesi dopo l'inizio delle operazioni militari israeliane sul suo territorio. Lo ha affermato l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, incontrando la stampa a Beirut. "A settembre arrivai qui sperando ancora che si potesse impedire una guerra a tutto campo di Israele contro il Libano. Due mesi dopo il Libano è sull'orlo del collasso", ha dichiarato Borrell.
Borrell: "Lascio l'Ue triste per Gaza, il Libano e gli ostaggi"
"Lascio il mio mandato con tristezza, vedendo la sofferenza crescere a Gaza, in Libano e nelle famiglie degli ostaggi israeliani. E' tragico che non siamo riusciti a porre fine a questa guerra, ma dovrà succedere". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, durante un punto stampa a Beirut. "Dobbiamo usare la tragedia che abbiamo visto accadere in Libano e a Gaza per evitare ulteriori sofferenze per le persone nella regione" mediorientale, ha sottolineato il capo della diplomazia Ue, che alla fine della prossima settimana terminerà il suo mandato, passando il testimone alla estone Kaja Kallas nella nuova Commissione von der Leyen.
Netanyahu: "Shock per omicidio rabbino, troveremo assassini e mandanti"
"Profondo shock - a nome mio, di tutti i membri del governo e dei cittadini di Israele" è stato espresso dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, per il "rapimento" e l' "omicidio" negli Emirati del rabbino Zvi Kogan. Prendendo la parola durante una riunione del governo, Netanyahu ha definito l'omicidio del cittadino israeliano "un attacco terroristico criminale e antisemita". Israele, ha assicurato, "agirà con tutti i mezzi e consegnerà alla giustizia gli assassini ed i loro mandanti". Netanyahu ha quindi detto di aver "molto" apprezzato la cooperazione degli Emirati Arabi Uniti nelle indagini sull'omicidio. "Rafforzeremo i legami tra noi proprio di fronte ai tentativi dell'asse del male di danneggiare le nostre relazioni pacifiche" e "lavoreremo anche per espandere la stabilità nella regione", ha aggiunto.
Papa: "Chiediamo pace per martoriata Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Sudan"
"Continuiamo a pregare per la martoriata Ucraina che soffre tanto. Preghiamo per la Palestina, per Israele, il Libano, il Sudan. Chiediamo la pace". A dirlo Papa Francesco al termine dell'Angelus facendo ancora una volta appello alla pace.
Borrell lancia appello da Beirut: "Cessate il fuoco immediato"
Un appello a un "cessate il fuoco immediato" tra Israele e Hezbollah in Libano è stato lanciato dall'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, da Beirut, dove si trova in visita. "Vediamo solo una strada possibile: un cessate il fuoco immediato e l'attuazione integrale della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha dichiarato Borrell dopo un incontro con il presidente del Parlamento libanese, lo sciita Nabih Berri.
Idf, 8 razzi sul centro di Israele, un incendio a Petah Tikva
L'Idf ha confermato che 8 razzi sono stati lanciati dal Libano sul centro di Israele, e che la maggior parte è stata intercettata. Nel frattempo, i vigili del fuoco sono intervenuti a Petah Tikva dove è divampato un incendio, probabilmente causato dalla caduta di frammenti di razzi.
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA
Netanyahu: "Stiamo verificando morte ostaggio annunciata da Hamas"
Durante la riunione di governo, il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha riferito che sono in corso verifiche dopo che ieri Hamas ha diffuso un video che sembra mostrare il cadavere di una donna tenuta in ostaggio a Gaza e che, secondo il gruppo terroristico palestinese, sarebbe stata uccisa durante un raid dell'Idf. "Siamo in contatto con la famiglia e una comunicazione è stata inviata a tutte le famiglie. Ho parlato ora con la madre. È difficile descrivere l'incubo che sta vivendo. Siamo impegnati a fare tutto il possibile per riportare a casa tutti gli ostaggi, vivi o, purtroppo, anche caduti", ha affermato il primo ministro. Netanyahu ha anche ricordato che chiunque liberi un ostaggio vivo da Gaza riceverà 5 milioni di dollari, e altri che forniranno informazioni utili saranno anch'essi premiati.
Idf, razzi dal Libano, esplosioni nel centro di Israele
Un portavoce dell'Idf ha dichiarato che in seguito a lanci di razzi dal Libano, gli allarmi sono stati attivati in diverse aree del centro di Israele, dove ci sono state diverse esplosioni.
Netanyahu: "Faremo giustizia su assassini rabbino e mandanti"
In apertura della riunione di governo, il premier Benyamin Netanyahu ha affermato che "Israele userà tutti i mezzi necessari e farà giustizia dei rapitori e assassini del rabbino Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti e dei loro mandanti". "L'omicidio di un cittadino israeliano, un rappresentante della comunità ebraica Chabad, è un atto terroristico antisemita e malvagio", ha dichiarato il primo ministro. "Apprezzo molto la collaborazione con gli Emirati nell'indagine sull'omicidio. Rafforzeremo i legami tra di noi, proprio in risposta ai tentativi dell'asse del male di danneggiare le relazioni di pace", ha aggiunto.
Borrell in Libano: "Gli attacchi all'Unifil sono inaccettabili"
"L'Unifil ha un ruolo chiave in un contesto sempre più difficile. Ha 10mila uomini dispiegati nel sud del Libano. Tredici sono rimasti feriti" nelle ultime settimane, "quattro italiani soltanto qualche giorno fa: questi attacchi sono del tutto inaccettabili". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, durante un punto stampa a Beirut. "L'Unifil ha il forte supporto dell'Ue e vorrei anche ribadire il sostegno all'Unrwa, che ha un ruolo insostituibile a Gaza ma anche qui in Libano", ha sottolineato Borrell, ribadendo la condanna dell'Ue alla messa al bando dell'agenzia dell'Onu per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi approvata dalla Knesset e tornando a fare appello al governo israeliano di Benyamin Netanyahu a "non implementarla".
Borrell in Libano: "Cessate il fuoco è l'unica soluzione"
"La sola via possibile da percorrere" in Medio Oriente "è il cessate il fuoco immediato e la piena attuazione della risoluzione delle Nazioni Unite". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, durante un punto stampa a Beirut.
Attacco israeliano in Libano, un soldato morto e 18 feriti
L'esercito libanese ha dichiarato che un attacco israeliano contro una postazione nel Libano meridionale ha ucciso un soldato e ne ha feriti altri 18. "Un soldato è stato martirizzato e altri 18 sono rimasti feriti, inclusi alcuni con ferite gravi, a seguito di un attacco israeliano contro un centro dell'esercito libanese ad Amriyeh", ha affermato l'esercito in una nota.
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Hezbollah, missili e droni su obiettivo militare a Tel Aviv
Hezbollah annuncia di aver lanciato missili e droni verso un "obiettivo militare" a Tel Aviv. Afferma inoltre di aver lanciato droni su una base navale nel sud di Israele.
Netanyahu: "Omicidio rabbino è atto antisemita abominevole"
"L'omicidio di Zvi Kogan, sia benedetta la sua memoria, è un atto abominevole di terrorismo antisemita. Lo Stato di Israele userà tutti i mezzi e tratterà i criminali responsabili della sua morte con il massimo rigore della legge". Così l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha commentato la notizia del ritrovamento negli Emirati del corpo del rabbino scomparso giovedì scorso.
Medioriente, il Qatar si ritira dalla mediazione: tregua sempre più lontana. Cosa succede
Il Qatar ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per una tregua nella Striscia di Gaza. La scelta è già stata comunicata sia ad Hamas che a Israele. La motivazione è stata fornita ad Afp da una fonte qualificata: "Le parti coinvolte nel conflitto non sono disposte a negoziare in buona fede". LEGGI QUI
Media, in corso lancio razzi su confine nord Israele
Il lancio di razzi pressoché continuo verso le comunità vicine al confine settentrionale di Israele con il Libano è in corso. Lo riferisce Times of Israel. Le sirene hanno suonato per tutta la mattinata in diverse città, avvisando di attacchi in arrivo da parte di Hezbollah libanesi. In precedenza, oggi sono stati lanciati razzi anche verso il centro di Israele.
Idf, colpite infrastrutture di Hezbollah a confine Siria-Libano
L'Idf conferma di aver lanciato attacchi aerei contro il valico di Jusiyah sul confine tra Siria e Libano la scorsa notte, dopo che era stato utilizzato da Hezbollah per trasportare armi. Lo scrive Times of Israel. Il valico era già stato colpito una volta in precedenza dall'Idf, il mese scorso. L'esercito afferma che i jet da combattimento hanno colpito le infrastrutture militari nelle vicinanze del valico, che "sono utilizzate dall'organizzazione terroristica Hezbollah per trasferire armi dalla Siria al Libano".
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Katz: "Uccisione del rabbino negli Emirati non rimarrà impunita"
Il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, ha affermato che l'uccisione del rabbino Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti è stato un "crimine terroristico antisemita codardo e spregevole". "Lo Stato di Israele non si fermerà né resterà in silenzio finché i responsabili di questo atto criminale non pagheranno per le loro azioni", ha sottolineato in una dichiarazione riferita da Times of Israel.
Idf, raffica di 25 razzi lanciata dal Libano verso Alta Galilea
Un'altra raffica di 25 razzi è stata lanciato dal Libano verso l'Alta Galilea nelle scorse ore, afferma l'Idf secondo Times of Israel. L'esercito israeliano fa sapere che alcuni dei razzi sono stati intercettati e il resto ha colpito in aree aperte.
Benjamin Netanyahu, la storia del Primo Ministro israeliano
Netanyahu, l’uomo che governa Israele quasi ininterrottamente dal 2009, è un personaggio molto controverso. Pur ricevendo critiche sia all’estero, sia in patria, è riuscito quasi sempre a garantirsi una maggioranza per governare. Nato il 21 ottobre 1949 è il primo ministro più longevo della storia d’Israele. Alla guida del Paese dal dicembre 2022, lo è già stato dal giugno 1996 al luglio 1999 e poi di nuovo ininterrottamente dal marzo del 2009 al giugno 2021. Ha guidato dunque nel complesso il Paese sinora per circa 16 anni. LA FOTOSTORIA
Israele ribadisce, sconsigliati viaggi non essenziali in Eau
Dopo che un rabbino è stato trovato morto negli Emirati Arabi Uniti, il Consiglio per la sicurezza nazionale israeliano ribadisce le sue raccomandazioni per i viaggi nel Paese del Golfo, sconsigliando tutti i viaggi non essenziali, e affermando che permane una minaccia contro Israele e gli ebrei nel Paese. Lo scrive Times of Israel. "Evitare di visitare attività commerciali, luoghi di ritrovo e luoghi di intrattenimento identificati con la popolazione israeliana ed ebraica", afferma inoltre l'avviso. Mantenere una maggiore vigilanza nei luoghi pubblici (inclusi ristoranti, hotel, bar, ecc.). Evitare di esporre simboli israeliani. Collaborare con le forze di sicurezza locali, seguire le loro istruzioni e segnalare immediatamente se si è stati esposti ad attività terroristiche". I viaggiatori sono inoltre invitati a evitare di pubblicare sui social media e a bloccare i propri profili online.
Herzog, uccisione rabbino in Eau "vile attacco antisemita"
"Questo vile attacco antisemita ci ricorda l'inumanità dei nemici del popolo ebraico", scrive su X il presidente israeliano, Isaac Herzog, scrive Times of Israel, in reazione al ritrovamento del corpo senza vita negli Emirati arabi di un rabbino scomparso nei giorni scorsi. "Non ci impedirà di continuare a far crescere la comunità fiorente negli Emirati Arabi Uniti o altrove". Herzog ringrazia anche gli Emirati Arabi Uniti per la loro "rapida azione" e afferma di confidare che faranno tutto il possibile per assicurare alla giustizia gli assassini.
Israele: morto rabbino negli Emirati, è terrorismo antisemita
Israele afferma che negli Emirati Arabi Uniti è stato trovato il corpo di un rabbino israelo-moldavo scomparso da giovedì, ritiene che sia stato un omicidio e afferma che si tratta di un episodio di "terrorismo antisemita" e promette di usare tutti i mezzi a sua disposizione per portare gli assassini davanti alla giustizia. Lo riferiscono media israeliani fra cui Times of Israel. Si tratta del rabbino Zvi Kogan, che si trovava ad Abu Dhabi da quando Israele ha normalizzato i legami con gli Emirati Arabi Uniti alla fine del 2020. Kogan era inoltre imparentato con il rabbino Gavriel Holtzberg, che è stato assassinato insieme alla moglie in un attacco terroristico alla Nariman Chabad House di Mumbai nel 2008, ha riferito Channel 12 news.
Crosetto: assurdo equiparare Netanyahu con i terroristi
"Aprimo acchito, sembra una sentenza più politica che tecnica", ha aggiunto il ministro della Difesa in merito al mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale. LEGGI QUI
Foa: "Bibi si isola, inenarrabile idea annessione Cisgiordania"
Dalla Corte dell'Aia "una decisione doveva arrivare, visto che c'era un giudizio pendente. È interessante che l'accusa non sia di genocidio, ma di crimini contro l'umanità e crimini di guerra. E riflettiamo sul fatto che basta l'eccidio di civili per rientrare in questi casi". Così a Repubblica la storica Anna Foa. "In Israele - aggiunge - si sta inasprendo il clima del 'siamo perseguitati, possiamo solo chiuderci nella nostra bolla e continuare a fare ciò che stiamo facendo senza mettere niente in discussione'. Spero che sia solo la reazione della destra e del governo, ma al momento ha effetti anche sulla sinistra". "Dichiarare che i giudici sono antisemiti consolida l'immagine interna di Paese circondato da nemici - prosegue - In questo momento il governo è abbastanza solido e lui può spingere sull'ipotesi di annessione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Ossia, qualcosa che pone fine a qualunque tentativo di creare uno Stato palestinese". "Il governo non fa che rafforzare l'isolamento in cui Israele è rinchiusa. Solo con due governi diversi, sia in Israele che nei territori dell'Autonomia palestinese, può ripartire qualche speranza. E poi ci sono le forze internazionali che devono frapporsi e progettare la ricostruzione di Gaza. Ma tutto ciò mi sembra difficile da attuare. Credo che le forze di un possibile cambiamento, nonostante tutto, siano più forti in Israele che altrove. Ricordiamoci che c'è stata una forte opposizione e bisogna che si riprenda. Spero che di fronte a cose inenarrabili, come la possibilità di un'annessione della Cisgiordania, riprenda vigore. Dopodiché, credo che la diaspora dovrebbe appoggiare l'opposizione e che ci dovrebbe essere un'unità del mondo ebraico sul fatto che Israele cambi politica. Questa è l'unica salvezza".
Bibileaks, avvocato Feldstein: "Fuga notizie per conto premier"
L'avvocato che rappresenta Eli Feldstein, arrestato nell'ambito della fuga di notizie altamente classificate e che ora deve rispondere di accuse per le quali rischia l'ergastolo, ha riferito a Channel 12 che il suo assistito "non lavorava per se stesso. Era un consulente per i media nell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu. Lavorava per il premier". "Era consapevole di agire legalmente, poiché agiva in nome del primo ministro. Era l'ufficio del primo ministro che agiva tramite Feldstein. E oggi Feldstein è stato lasciato solo, solo, solo", ha detto l'avvocato Oded Savoray a Channel 12.
Spara vicino all'ambasciata israeliana ad Amman, ucciso
Un uomo è stato ucciso oggi all'alba dopo aver aperto il fuoco contro le forze di sicurezza nell'area dell'ambasciata israeliana nella capitale giordana, Amman, e tre membri dei servizi di sicurezza sono rimasti feriti: lo hanno riferito i media locali. "La Direzione della Pubblica Sicurezza ha annunciato di aver riscontrato un episodio di sparatoria contro una pattuglia nel quartiere Rabieh della capitale, Amman, all'alba di domenica", secondo l'agenzia Petra. "Una persona ha aperto il fuoco contro una pattuglia che operava nella zona, dove sono arrivate le forze di sicurezza e hanno localizzato l'uomo che ha tentato di fuggire", ha riferito l'agenzia citando le autorità. L'uomo, "inseguito e circondato, ha iniziato a sparare contro le forze di sicurezza, che in cambio hanno applicato le regole d'ingaggio, che hanno permesso di uccidere l'autore del reato", ha aggiunto. Negli ultimi anni nel quartiere di Rabieh, nel nord-ovest della capitale giordana, si sono svolte regolarmente proteste contro l'ambasciata israeliana.
Oltre 55 morti ieri in libano, "raid Beirut contro Hezbollah"
Il governo del Libano ha riferito che gli attacchi aerei israeliani di ieri hanno ucciso più di 55 persone, molte delle quali nel centro di Beirut. L'attacco a un edificio del quartiere popolare di Basta ha ucciso almeno 20 persone e ferito altre 66 ed è stato seguito da altri nei sobborghi meridionali della città, nell'est e nel sud del Libano. Israele ha fatto sapere che il massiccio attacco con bombe anti bunker a Basta, senza preavviso, mirava a vertici Hezbollah ma l'operazione sarebbe fallita.