I media israeliani riferiscono che domani il presidente Usa e quello francese annunceranno il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e nel nord dello Stato ebraico. Fonti Israele: accordo su cessate il fuoco trasmesso oggi a governo di Beirut. "Il recente mandato di arresto emesso dalla Cpi contro il premier israeliano Netanyahu e l'ex ministro della Difesa non è sufficiente. Netanyahu e le autorità israeliane dovrebbero essere giustiziati per crimini di guerra", ha detto la Guida suprema dell'Iran
L'accordo sul cessate il fuoco con Hezbollah cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe dato il via libera "in linea di principio" dovrebbe essere trasmesso oggi al governo libanese. Lo ha detto alla Cnn una fonte israeliana a conoscenza del dossier, secondo cui alcuni dettagli sono ancora in fase di negoziazione. Più fonti sottolineano inoltre che l'accordo non sarà definitivo fino a quando non saranno state risolte tutte le questioni. Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan che il primo ministro sta ora studiando come spiegarlo all'opinione pubblica.
Domani il presidente uscente americano Joe Biden e quello francese Emmanuel Macron annunceranno il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e nel nord dello Stato ebraico. Lo riferiscono i media israeliani.
"Il recente mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa non è sufficiente. Netanyahu e le autorità israeliane dovrebbero essere giustiziati per crimini di guerra". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, durante un incontro con i membri delle forze militari volontarie Basij, affiliate alle Guardie rivoluzionarie. Nuovi attacchi israeliani hanno colpito la periferia meridionale di Beirut, come hanno riferito i media statali e come hanno mostrato le immagini dell'AFPTV, dopo l'avviso di evacuazione dell'esercito israeliano e dopo i pesanti raid della notte precedente contro il bastione di Hezbollah.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
- Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui
Per tutti gli aggiornamenti segui il liveblog di martedì 26 novembre
Razzi Hezbollah su Nahariya, un'israeliana ferita grave
Almeno due persone sono rimaste ferite dalle schegge del lancio di razzi di Hezbollah su Nahariya, nel nord di Israele. I servizi di soccorso affermano di avere in cura una donna di 70 anni in gravi condizioni e un uomo di 80 anni leggermente ferito. Secondo l'IDF, durante l'attacco sono stati lanciati 10 razzi, alcuni dei quali hanno colpito il centro della città.
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Medio Oriente, Paesi divisi sulla fornitura di armi a Israele: le posizioni
Gli Usa sono di gran lunga il più grosso fornitore di armi a Israele, ma nei giorni scorsi hanno avvertito Netanyahu: potrebbero interrompere gli aiuti se la situazione umanitaria a Gaza non dovesse migliorare. Anche l’Europa s’interroga sul bloccare o meno le forniture, con Macron e Sanchez che hanno ventilato un possibile embargo, ma non è stata trovata una linea comune e i 27 restano divisi. Nell'ultimo anno, comunque, alcuni Stati hanno drasticamente ridotto i loro aiuti militari. Ecco le posizioni dei Paesi, compresa l’Italia. LE POSIZIONI
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Benjamin Netanyahu compie 75 anni: la storia del Primo Ministro israeliano. FOTO
Detto Bibi, il leader del partito conservatore Likud è il primo politico ad esser nato nel Paese dalla sua fondazione nel 1948 e quello rimasto in carica più a lungo della storia d'Israele come capo del governo. LA STORIA
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Borrell visita ospedale a Beirut: "Bilancio vittime operatori è inaccettabile"
Il leader della politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, ha visitato l'ospedale Geitaoui di Beirut, dove ha incontrato i pazienti del reparto specializzato in ustioni.
“Ho elogiato il lavoro dei medici e degli infermieri libanesi dell'ospedale, impegnati e sopraffatti - ha scritto Borrell sui propri canali social - Il bilancio delle vittime tra gli operatori sanitari in Libano è inaccettabile: 266 sono stati uccisi dagli attacchi dell'Idf dall'8 ottobre”.
Usa: "Paesi liberi di decidere su arresto per Netanyahu"
Il Dipartimento di Stato Usa non e' d'accordo con la decisione presa dalla Corte penale dell'Aja, che ha emesso un mandato d'arresto internazionale per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ma Washington lascia che "ogni Paese" sia "libero di decidere sull'arresto" del primo ministro. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, rispondendo alla domanda di un giornalista.
Attacchi Israele a confine tra Siria e Libano (2)
Le Forze armate israeliane confermano di aver lanciato attacchi aerei sul confine tra Siria e Libano questa sera, prendendo di mira quelle che, a loro dire, sono le rotte utilizzate da Hezbollah per contrabbandare armi iraniane. L'esercito israeliano afferma che gli attacchi rientrano negli sforzi contro l'Unità 4400 di Hezbollah, incaricata di trasportare armi dall'Iran e dai suoi alleati al Libano, attraverso la Siria e l'Iraq.
Attacchi Israele a confine tra Siria e Libano
La televisione di stato siriana ha riferito di attacchi israeliani su diversi ponti nella regione di Qusayr vicino al confine libanese, con il ministero della Difesa che riporta due civili feriti negli attacchi. L'esercito israeliano ha intensificato i suoi attacchi contro obiettivi in Siria da quando il suo conflitto con Hezbollah, sostenuto dall'Iran, nel vicino Libano si è trasformato in una guerra su larga scala alla fine di settembre dopo quasi un anno di ostilità transfrontaliera. "Un'aggressione israeliana ha preso di mira i ponti di Al-Jubaniyeh, Al-Daf, Arjoun e la Porta Al-Nizariyeh nella zona di Qusayr", ha detto la televisione di stato, con l'agenzia ufficiale SANA che riferisce di danni negli attacchi. Il ministero della Difesa ha detto che "il nemico israeliano ha lanciato un'aggressione aerea da sud, prendendo di mira punti di attraversamento che aveva precedentemente colpito" tra i due Paesi. Gli attacchi "hanno ferito due civili e causato perdite materiali", ha aggiunto. L'Ong sul monitoraggio della guerra in Siria, con sede in Gran Bretagna, ha detto che gli attacchi hanno "ucciso due siriani che lavoravano con Hezbollah e ferito altri cinque", dando un bilancio preliminare.
Erdogan: "Al fianco della Palestina fino a piena liberazione"
La Turchia sarà al fianco dei palestinesi con tutta la sua “forza e i suoi mezzi” finché la Palestina non sarà “pienamente liberata”. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in conferenza stampa.
“Quello che la Turchia sta facendo per la Palestina, Gaza e il Libano è molto più grande di quello che si vede - ha detto Erdogan - Per 14 mesi, una guerra molto sanguinosa ed estremamente pericolosa è stata condotta proprio accanto alla Turchia, nonostante l'insistenza di alcuni individui nell'ignorarla”. Ankara si sta impegnando per sollecitare le organizzazioni internazionali, in primo luogo le Nazioni Unite, a prendere “misure coercitive per fermare l'aggressione israeliana” che “ora si è riversata in Siria e in altri Paesi”, ha detto il presidente turco.
Unifil molto preoccupata per attacchi a Forze armate Libano
"La missione dell'Onu in Libano (Unifil), è seriamente preoccupata per i numerosi attacchi alle Forze armate libanesi all'interno del territorio del Paese, nonostante il loro dichiarato non coinvolgimento nelle ostilità in corso tra Hezbollah e Israele. I recenti attacchi hanno causato la morte di 45 soldati delle Forze armate libanesi, come riferisce la Laf", ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric.
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Beirut: "Almeno 31 morti oggi in raid israeliani sul Libano"
Il ministero della Salute libanese ha affermato che gli attacchi israeliani di oggi hanno ucciso almeno 31 persone in tutto il Libano. Si tratta, dice la nota del "bilancio delle vittime degli attacchi nemici israeliani su diverse città e villaggi libanesi" nell'est, nel sud e vicino a Beirut, con un maggior numero di vittime nel sud e 4 morti nell'est, tutte roccaforti degli Hezbollah.
Tajani su X: "Con il ministro saudita lavoriamo per la pace"
"Al G7 ho incontrato il Ministro degli Esteri (saudita) Faisalbin Farhan. Lavoriamo insieme per il cessate il fuoco in Libano ed a Gaza in una prospettiva di pace per il Medio Oriente. Il partenariato con Riad è strategico e vogliamo rafforzare la cooperazione in settori chiave come energia e infrastrutture": lo scrive in un post su X il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
Casa Bianca: fatto progressi su tregua ma non abbiamo ancora finito
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller si è mantenuto ancora cauto sull'accordo per il cessate il fuoco in Libano. “Abbiamo fatto progressi significativi verso una risoluzione - ha detto Miller ai giornalisti durante un briefing -ma non abbiamo ancora finito, nulla è definitivo finché tutto non è definitivo’.
Miller ha preso atto dell'ottimismo espresso da altri esponenti della Casa Bianca, ma ha scelto di mantenere un filo di cautela. “Siamo fiduciosi di poter raggiungere un accordo, ma abbiamo bisogno che entrambe le parti arrivino al sì - ha detto - Questo è stato un processo incredibilmente frustrante. Ci sono state molte volte in cui abbiamo pensato che saremmo arrivati al sì sia in Libano che a Gaza e per varie ragioni le parti non ci sono arrivate”.
Usa: ogni Paese è libero di decidere su arresto Netanyahu
"Ogni Paese è libero di decidere sull'arresto del premier israeliano Netanyahu". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller ribadendo che gli Stati Uniti "non sono d'accordo con la decisione" della Corte dell'Aja di emettere un mandato di arresto contro il premier.
Guerra in Medio Oriente, perché Netanyahu e Gallant sono stati incriminati dalla Cpi
Crimini di guerra e crimini contro l'umanità, commessi nell'ambito di "un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza" tra l'8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad "almeno" il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. Queste le accuse attraverso le quali la Camera preliminare I della Corte dell'Aja ha emesso i mandati nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, ritenuti entrambi responsabili delle "attività degli organi governativi israeliani e delle forze armate", e in base al diritto internazionale umanitario, l'insieme delle norme che regolano la protezione dei civili durante i conflitti armati. LEGGI QUI