Georgia, è nato il figlio di Adriana Smith: la donna "tenuta in vita" perché incinta

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La donna, 30 anni, è cerebralmente morta e tenuta "in vita" da quattro mesi in un ospedale della Georgia - dove l'aborto è vietato per legge dalla sesta settimana - al solo scopo di farla partorire. Il piccolo è in terapia intensiva neonatale

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È stato chiamato Chance, "opportunità", il bambino nato dal grembo di Adriana Smith, la donna cerebralmente morta e tenuta in vita per quattro mesi in un ospedale della Georgia - dove l'aborto è vietato dalla sesta settimana - al solo scopo di farla partorire. Infermiera di 30 anni, Smith, già madre di un bambino di sette, Smith era arrivata alla nona settimana di gravidanza quando aveva avuto la trombosi cerebrale che le è risultata fatale. Un caso, il suo, che ha acceso un forte dibattito sulla mancata autodeterminazione delle donne in gravidanza. La bimba è nata prematura venerdì scorso con un cesareo d'urgenza: la notizia è stata resa noto da tre parlamentari democratici che si sono mobilitati sulla questione, rivelando che l'ospedale avrebbe poi staccato la madre dalle apparecchiature che hanno finora permesso al suo cuore di battere e ai polmoni di continuare a respirare. Il piccolo, che pesa solo 820 grammi, è ricoverato in terapia intensiva neonatale e - ha dichiarato la madre di Smith - "sta lottando". Mentre alla giovane verranno staccate le macchine che le permettono di respirare la prossima settimana.

Senza possibilità di scelta

La madre della donna, April Newkirk, aveva denunciato a metà maggio l'assenza di scelta imposta alla sua famiglia dall'Emory Hospital: "Noi avremmo voluto staccare la spina ma ci hanno detto che non era possibile". La legge della Georgia, una delle più restrittive degli Usa, vieta l'aborto se i medici sono in grado di sentire il battito cardiaco del feto, cosa che di solito avviene intorno alla sesta settimana. La signora, che visitava regolarmente la figlia in ospedale, aveva definito la situazione "una tortura": i codici hanno infatti impedito alla famiglia di prendere decisioni, pur sapendo che il bambino potrebbe nascere con gravi disabilità.

Le legge in Georgia

La legge della Georgia è stata adottata nel 2019, ma non è stata applicata fino alla sentenza Dobbs contro Jackson Women's Health Organization del 2022, che ha cancellato la storica sentenza Roe v. Wade, il verdetto della Corte Suprema che aveva legalizzato il diritto di scelta della donna, aprendo così la strada ai divieti di aborto a livello statale. Attualmente, 12 Stati Usa stanno applicando divieti totali all'aborto in qualsiasi fase della gravidanza, mentre altri tre, tra cui la Georgia, vietano l'aborto dopo circa sei settimane. 

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