
Il premier israeliano ufficializza l'accordo con Hezbollah: "La durata dipenderà da ciò che succederà sul terreno". Il gabinetto di politica e sicurezza ha poi approvato la proposta degli Stati Uniti per la tregua. Biden: "Conflitto finisce alle 4 del mattino". Poi aggiunge: "Hamas rifiuta accordo a Gaza". Nel corso della giornata una serie di attacchi aerei israeliani aveva colpito il centro di Beirut per la prima volta da due mesi. In serata razzi dal Libano, sirene nel centro e nel nord del territorio israeliano
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Il premier israeliano Benyyamin Netnyahu ufficializza il raggiungimento dell'accordo per un cessate il fuoco con Hezbollah: "La durata dipenderà da ciò che succederà sul terreno. Se Hezbollah si riarmerà, noi attaccheremo. Se tenterà di ricostruire infrastrutture terroristiche vicino al confine, colpiremo. Se lancerà razzi, se scaverà tunnel,se porterà un camion con missili, colpiremo". Il gabinetto di politica e sicurezza ha successivamente approvato la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco in Libano, con una maggioranza di 10 ministri contro un avversario. Biden: "Conflitto finisce alle 4 del mattino". Poi aggiunge: "Hamas rifiuta accordo a Gaza" e che nei prossimi giorni si studierà un nuovo piano per la tregua. Nel corso della giornata una serie di attacchi aerei israeliani aveva colpito il centro di Beirut per la prima volta da due mesi. I media libanesi riportano che gli aerei israeliani hanno preso di mira il distretto di Nweiri e l'area di Mazraa. In serata razzi dal Libano, sirene nel centro e nel nord di Israele.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
- Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Guterres: accordo Israele-Libano ponga fine a violenza
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres plaude all'annuncio di un cessate il fuoco tra Israele e Libano e "spera che questo accordo possa porre fine alla violenza, alla distruzione e alla sofferenza che le popolazioni di entrambi i Paesi stanno vivendo". In una nota del portavoce, Guterres "esorta le parti a rispettare pienamente e ad attuare rapidamente tutti gli impegni assunti", oltre ad intraprendere misure immediate per la piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza.
Medio Oriente, Paesi divisi sulla fornitura di armi a Israele: le posizioni
Gli Usa sono di gran lunga il più grosso fornitore di armi a Israele, ma nei giorni scorsi hanno avvertito Netanyahu: potrebbero interrompere gli aiuti se la situazione umanitaria a Gaza non dovesse migliorare. Anche l’Europa s’interroga sul bloccare o meno le forniture, con Macron e Sanchez che hanno ventilato un possibile embargo, ma non è stata trovata una linea comune e i 27 restano divisi. Nell'ultimo anno, comunque, alcuni Stati hanno drasticamente ridotto i loro aiuti militari. Ecco le posizioni dei Paesi, compresa l’Italia. LE POSIZIONI
Tajani: Inattuabile il mandato di arresto per Netanyahu


Francia e Usa: garantiremo piena attuazione della tregua
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il presidente francese, Emmanuel Macron, affermano in una dichiarazione congiunta che Washington e Parigi assicureranno che l'accordo di cessate il fuoco in Libano sia "attuato nella sua interezza". "Gli Stati Uniti e la Francia lavoreranno con Israele e il Libano per garantire che questo accordo venga attuato nella sua interezza e fatto rispettare", hanno sottolineato i due capi di Stato. "Rimangono impegnati a garantire che questo conflitto non porti a un nuovo ciclo di violenza", hanno aggiunto.
Usa: Unifil non ha potuto eseguire i compiti del 2006
"In base agli accordi successivi al conflitto del 2006 Hezbollah si sarebbe dovuto ritirare a nord del Litani e Unifil avrebbe dovuto verificarlo, ma in realtà Hezbollah non si è mai ritirato e Unifil non è mai stato in grado di eseguire quel compito". Lo ha riferito un alto funzionario americano in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti.
Mikati: tregua passo fondamentale verso la stabilità
Il cessate il fuoco è un passo fondamentale verso la stabilità regionale. Lo ha detto il premier libanese, Najib Mikati, poco dopo l'annuncio della tregua tra Israele ed Hezbollah.
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Onu: Israele ha ostacolato tutte e 41 missioni umanitarie
“Nessuno dei quarantuno tentativi delle Nazioni Unite di raggiungere i palestinesi nelle zone assediate nel nord di Gaza per portare aiuti vitali è stato agevolato dalle autorità israeliane”. Lo riporta le Nazioni Unite. “Di queste - ha aggiunto il portavoce - trentasette missioni sono state bloccate, mentre le altre quattro hanno ricevuto il via libera ma sono state ostacolate sul terreno o portate avanti in modo parziale”.
Biden: 'Nei prossimi giorni nuovo piano per tregua a Gaza'
Nei prossimi giorni gli Stati Uniti "lanceranno una nuova iniziativa insieme a Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri Paesi per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas". Lo ha annunciato Joe Biden alla Gaza Bianca. La tregua di oggi, ha detto il presidente, "ci avvicina alla realizzazione di un'agenda permanente che ho spinto per la regione durante tutta la mia presidenza, una visione per il futuro del Medio Oriente".
Libano, Onu: quasi 900 mila sfollati dall'ottobre 2023
Sono quasi 900 mila le persone sfollate in Libano a seguito del conflitto tra Hezbollah e Israele cominciato nell’ottobre dell’anno scorso. Lo riporta l’Onu, citando i dati dell’International Organization for Migration.
Biden: serve tregua anche a Gaza, per la gente un inferno
"Anche a Gaza serve una tregua urgente, la popolazione civile sta vivendo un inferno". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca sottolineando che "l'unica via verso il cessate il fuoco è la liberazione degli ostaggi" nella mani di Hamas.
Idf: colpite le sedi che gestiscono i fondi di Hezbollah
Le forze israeliane affermano di aver colpito oggi le sedi che gestiscono e conservano i fondi di Hezbollah. Sono secondo l'Idf nove le filiali dell'associazione Al-Qard al-Hasan, nota per essere usata da Hezbollah come una sorta di banca, a Beirut, Sidone, Tiro e nella valle del Beqaa. In un altro raid a Beirut è stata colpita una sede della società di scambio al-Insaf, usata secondo gli israeliani da Hezbollah per trasferire fondi, secondo quanto riporta Times of Israel.
Biden: Hamas rifiuta accordo a Gaza
"Il popolo di Gaza merita la pace, ma Hamas rifiuta l'accordo. Ora l'unica soluzione è che Hamas liberi gli ostaggi, compresi quelli americani". Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Biden: Israele e popolo Libano non hanno voluto guerra
"Sia chiaro: Israele e il popolo libanese non hanno cominciato questa guerra. Hezbollah ha imposto questa guerra". Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che sottolinea il numero di sfollati nel nord di Israele e nel Libano.
Biden: conflitto Libano cessa alle 4 mattino
Il conflitto tra Israele ed Hezbollah cesserà alle 4 del mattino ora locale. L'accordo è studiato perchè la tregua sia permanente. "Se Hezbollah violerà l'accordo, Israele avrà diritto alla difesa". Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Israele approva la tregua in Libano
Il gabinetto di politica e sicurezza ha approvato questa sera la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco in Libano, con una maggioranza di 10 ministri contro un avversario. Lo rende noto l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu. "Israele apprezza il contributo degli Stati Uniti in questo processo e mantiene il diritto di agire contro qualsiasi minaccia alla sua sicurezza", dichiara la nota.
Biden annuncia la tregua tra Israele ed Hezobollah
"Ho parlato con il premier di Israele e con quello del Libano e posso annunciare la tregua". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca.
Media: cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore domani alle 10
Il cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore domani alle 10 del mattino. Lo riporta Times of Israel che aggiunge che è atteso a momenti il voto di approvazione da parte del gabinetto di sicurezza dell'accordo per la tregua in Libano.
Razzi dal Libano, sirene nel centro e nel nord di Israele
Sirene d'allarme stanno risuonando nel centro e nel nord di Israele dopo la dichiarazione di Netanyahu sul cessate il fuoco con Hezbollah. Lo riferisce l'Idf. Tre razzi a lungo raggio dal Libano sono stati intercettati, fa sapere ancora l'esercito.
Israele, ok a cessate il fuoco con Hezbollah in Libano. Netanyahu: "È il momento giusto"
La durata dell'accordo, che secondo le indiscrezioni trapelate sui media doveva essere di 60 giorni, in realtà dipenderà da "cosa succederà sul terreno: se Hezbollah si riarmerà, noi attaccheremo", ha detto il premier israeliano. LEGGI L'ARTICOLO
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Beirut: 3.823 morti nei raid in Libano da ottobre 2023
Almeno 3.823 persone sono state uccise e 15.859 ferite negli attacchi israeliani contro il Libano dall'ottobre 2023. E' l'ultimo bilancio fornito dal ministero della Sanità del Paese, citato da L'Orient Le Jour. Nelle ultime 24 ore, 55 persone sono state uccise e 160 ferite, ha aggiunto il ministero.
Catturati tre uzbeki a Istanbul per omicidio Zvi Kogan
Tre sospettati accusati di aver ucciso il rabbino israeliano Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti sono stati catturati a Istanbul in un'operazione segreta nel fine settimana dall'intelligence e dalla polizia turca. Lo ha detto a 'Ynetnews' una fonte della sicurezza turca. I sospettati, tutti cittadini uzbeki, sono stati estradati negli Emirati Arabi Uniti su richiesta del governo emiratino, ha anche detto la fonte.
Cnn: "Israele ha approvato l'accordo per la tregua"
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha votato a favore di un accordo di cessate il fuoco per porre fine ai combattimenti con Hezbollah in Libano: lo ha detto un funzionario israeliano alla Cnn. La proposta mira a raggiungere una cessazione delle ostilità di 60 giorni con Hezbollah che potrebbe costituire la base di una tregua duratura.
Ben Gvir: "Cessate il fuoco in Libano "errore storico"
Il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha dichiarato che si opporrà all'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah, definendolo "un errore storico", ma non ha detto che il suo partito di estrema destra Otzma Yehudit si dimetterà per protesta. "Questo non è un cessate il fuoco. È un ritorno al concetto di quiete per quiete, e abbiamo gia' visto dove questo porta", scrive Ben Gvir in un post su X in cui descrive dettagliatamente la sua opposizione all'accordo, prevedendo che "alla fine dovremo di nuovo tornare in Libano".
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Netanyahu accetta cessate il fuoco in Libano
Tajani: "Orgogliosi di aver contributo a tregua in Libano"
"Bene, in chiusura del G7 Esteri, la notizia del cessate il fuoco in Libano. Orgogliosi di aver dato un contributo determinante a questo importante risultato per la pace in Medio Oriente". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, precisando inoltre di essere "onorato di aver presieduto quattro riunioni del G7. L'Italia torna protagonista della politica internazionale ricevendo assoluto riconoscimento dai suoi alleati. Continueremo a lavorare per rafforzare la stabilità nel mondo".
Cardinale Pizzaballa: "Tregua? Non significa ci sarà la pace"
"Il Medioriente è una regione tormentata da divisioni di ogni tipo, ora dicono ci sia il cessate il fuoco in Libano ma non significa che ci sarà la pace, la pace è ben altra cosa, a Gaza le cose sicuramente continueranno, Dio solo sa come.. la pace si fa con relazioni pacifiche tra i popoli, non le vedremo presto, però bisogna prepararle, si devono ricostruire non solo le strutture fisiche ma le relazioni distrutte da questa guerra". Lo dice il patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, in un incontro nella Basilica di Santa Maria Regina degli Apostoli.
Media: nuovo raid israeliano nel cuore di Beirut
Un raid israeliano ha appena colpito il cuore di Beirut. Lo rende noto l'Afptv, precisando che l'attacco ha preso di mira il quartiere Hamra nel centro della capitale libanese, poco dopo l'allerta lanciata dallo Stato ebraico.
Netanyahu: "Intensificheremo pressione su Hamas"
Il premier libanese: "Attuare subito il cessate il fuoco"
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto che il cessate il fuoco in Libano tra Israele e Hezbollah venga "messo in atto immediatamente".
Netanyahu, d'accordo con Usa manteniamo libertà militare
"Con una comprensione totale tra Israele e gli Stati Uniti, manteniamo la libertà militare completa" in Libano, ha detto Benyamin Netanyahu nel discorso alla nazione. Quanto durerà il cessate il fuoco in Libano "dipende da cosa succederà sul terreno: se Hezbollah si riarmerà, noi attaccheremo", ha aggiunto il premier, sottolineando tuttavia che "Hezbollah non è più quello di prima, lo abbiamo riportato indietro di decenni"
Biden terrà un discorso sulla tregua in Libano tra un'ora
Joe Biden terrà un discorso sulla tregua in Libano tra circa un'ora, alle 14.30 ora locale, le 20.30 in Italia. Lo riferisce la Casa Bianca.
Netanyahu accetta il cessate il fuoco in Libano
Benjamin Netanyahu ha annunciato che il gabinetto di sicurezza ha accettato la proposta di un accordo di cessate il fuoco di 60 giorni in Libano, ma che Israele manterra' la "liberta' di azione" se Hezbollah dovesse violarne i termini. "La durata del cessate il fuoco dipendera' da cio' che accadra' in Libano e manterremo la totale liberta' di movimento", ha detto in un'apparizione il primo ministro israeliano. Tre le ragioni addotte dal premier: concentrarsi sulla minaccia iraniana, permettere alle forze armate di riprendere fiato e assicurare il ritorno in patria degli ostaggi di Hamas a Gaza.
Fonti Usa: cessate il fuoco in Libano da mercoledì mattina
Il governo israeliano starebbe per annunciare a breve che l’accordo di cessate il fuoco in Libano con Hezbollah entrerà in vigore mercoledì mattina. Lo riferisce dall’America “The Hill”, citando una fonte informata. Ad annunciare l'accordo sarà il premier israeliano Benjamin Netanyahu, a cui farà seguito un video messaggio del presidente Usa Joe Biden.
Israele attacchi in Siria nella regione di Homs
L'agenzia di stampa statale siriana SANA riporta attacchi aerei israeliani contro due villaggi nella parte settentrionale e occidentale del governatorato di Homs.
Idf, 180 obiettivi di Hezbollah colpiti oggi in tutto il Libano
L'Idf ha reso noto che oggi i caccia israeliani hanno colpito oltre 180 obiettivi di Hezbollah in tutto il Libano. Secondo l'esercito, gli attacchi hanno colpito centri di comando, depositi di armi e altre infrastrutture del gruppo militare filoiraniano a Beirut, nel Libano meridionale e nella valle della Beqaa.
Netanyahu parlerà alla stampa alle 19
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlerà alla stampa alle 20 locali (le 19 in Italia) Lo ha reso noto il suo ufficio, senza specificare quale sarà l'argomento, anche se l'annuncio arriva mentre il gabinetto di sicurezza israeliano è riunito per prendere una decisione sul fuoco in Libano.
Tajani: "Su Cpi rispetteremo diritto ma dubbi giuridici"
"Noi rispetteremo il diritto ma bisogna vedere cosa dice il diritto. Bisogna capire se le piu' alte cariche sono garantite e quindi fuori dalle decisioni, se valgono per Paesi fuori dalla Cpi, bisogna leggere bene le carte e capire quali siano i limiti, ci sono molti dubbi giuridici e poi la fattibilita' mi sembra molto teorica". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla conferenza stampa finale del G7 Esteri a Fiuggi. "Netanyahu non andra' mai in un Paese dove potrebbe essere arrestato. Quindi resta un messaggio politico", ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Israele bombarda il centro di Beirut
Una serie di attacchi aerei israeliani hanno colpito il centro di Beirut per la prima volta da due mesi. I media libanesi riportano che gli aerei israeliani hanno preso di mira il distretto di Nweiri in tre raid. Il primo è costato la vita a sette persone e ne ha ferite 37. Secondo il ministero della Saluteè stata colpita anche l'area di Mazraa. Nel pomeriggio Israele ha lanciato un'ondata di attacchi aerei simultanei su 20 obiettivi a Dahiyeh, roccaforte di Hezbollah a sud di Beirut. Dopo aver emesso un insolito avviso di evacuazione per 20 edifici nella periferia meridionale della capitale libanese, una roccaforte di Hezbollah, l'IDF ha affermato di aver colpito in due minuti tutti i 20 siti. Sette sette edifici presi di mira negli attacchi sono stati utilizzati da Hezbollah per la gestione e l'immagazzinamento di fondi, tra cui la sede centrale, i caveau e le filiali dell'associazione Al-Qard al-Hasan, utilizzata dal gruppo terroristico come una sorta di banca.
Idf ordina evacuazione di 4 edifici nel centro di Beirut
L'esercito israeliano ha chiesto l'evacuazione di quattro zone del centro di Beirut che ospitano,afferma, infrastrutture di Hezbollah. "Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete evacuare immediatamente questi edifici e quelli adiacenti ad essi e allontanarvi a una distanza di almeno 500 metri", scrive il portavoce dell'esercito in arabo, Avichay Adraee, in messaggi su X e Telegram accompagnati dalle mappe che mostrano l'ubicazione di quattro edifici di cui uno situato a Ras Beirut.
Mandato arresto Netanyahu, la Francia applicherà obblighi
Il primo ministro francese Michel Barnier ha ribadito che la Francia "applichera' rigorosamente gli obblighi che le incombono" riguardo al mandato d'arresto emesso dalla Corte penale (Cpi) contro il primo ministro Benjamin Netanyahu. "La Francia applicherà rigorosamente, come ha sempre fatto, gli obblighi che le derivano dal diritto internazionale", ha dichiarato il capo del governo davanti all'Assemblea nazionale, senza però precisare esplicitamente se Parigi procederà all'arresto del leader israeliano qualora si recasse al territorio francese. Parigi aveva "preso atto" giovedì di questi mandati di arresto, ricordando "il suo attaccamento al lavoro indipendente della Corte" ma senza dire esplicitamente se la Francia avrebbe arrestato il premier e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant se queste persone se fossero arrivate in Francia.
Idf, attaccheremo filiali delle banche usate da Hezbollah
L'Idf ha diffuso avvisi di evacuazione per alcune zone, al di fuori della roccaforte di Hezbollah, nella periferia meridionale di Beirut. L'Idf ha avvisato che sta per attaccare numerose filiali dell'associazione Al-Qard al-Hasan, notoriamente utilizzata da Hezbollah come una sorta di banca, in tutto il Libano. Queste filiali, finanziate dall'Iran, gestiscono risorse per finanziare siti di lancio e pagare i terroristi.
Idf: allarmi nel nord di Israele, abbattuti 10 razzi Hezbollah
Le sirene d'allarme sono state attivate nel nord di Israele, al confine con il Libano, per il lancio di razzi. Poco prima i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto cinque razzi lanciati da Hezbollah verso Haifa e altri cinque verso la Galilea.
Wafa: almeno 11 civili uccisi in raid israeliano a Gaza
Almeno 11 civili sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti oggi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira una scuola che ospitava sfollati nel quartiere di Zeitoun, a sud della città di Gaza. Lo riporta Wafa. Fonti locali hanno riferito che gli aerei da guerra hanno bombardato la scuola al-Hurriya, che ospita gli sfollati nel quartiere di Zeitoun.
Media: la tregua entrerà in vigore domani alle 9 italiane
Secondo una fonte del governo libanese, la tregua tra Hezbollah e Israele entrerà in vigore domani mattina alle 10 ora locale, un'ora in meno in Italia. Lo riferiscono i media libanesi.
Hezbollah: "Israele si vendica sui libanesi prima di tregua"
Israele vuole "vendicarsi sui libanesi" prima del cessate il fuoco. Lo ha detto un deputato di Hezbollah a poche ore dall'annuncio di una tregua in Libano, mentre l'Idf continua a bombardare Beirut.
Israele, riunione gabinetto sulla tregua già in corso
La riunione di gabinetto israeliana per decidere sul cessate il fuoco con Hezbollah è iniziata prima del previsto e la discussione è in corso da circa un'ora. Lo riferiscono i media locali.
Media: raid su Beirut di oggi i più intensi della guerra
Gli ultimi attacchi israeliani nel quartiere di Dahyeh a Beirut sono stati "i più violenti e intensi dall'inizio della guerra". Lo riferisce il media libanese al Mayadeen", vicino a Hezbollah. Secondo al Mayadeen gli attacchi hanno causato gravi danni nell'area meridionale della capitale libanese, a poche ore dall'annuncio della tregua.
G7: "Rispetteremo i nostri obblighi internazionali"
"Nell'esercizio del suo diritto di difendersi, Israele deve rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale in tutte le circostanze, incluso il diritto internazionale umanitario. Ribadiamo il nostro impegno nei confronti del diritto internazionale umanitario e rispetteremo i nostri rispettivi obblighi. Sottolineiamo che non può esserci equivalenza tra il gruppo terroristico Hamas e lo Stato di Israele". Lo si legge nella dichiarazione finale del G7 Esteri di Fiuggi in un chiaro riferimento alle discussioni chieste dall'Italia in merito ai mandati di arresto Cpi contro Netanyahu, Gallant e un capo di Hamas.
Media: il cessate il fuoco sarà annunciato alle 22
Il cessate il fuoco sarà annunciato poco dopo le 22, ora locale in Libano, congiuntamente da Stati Uniti e Francia .Lo riferisce la tv libanese al-Jadid.
Beirut: almeno un morto e 10 feriti nei raid sulla capitale
È di almeno un morto e 10 feriti il primo bilancio ufficiale degli ultimi raid israeliani nel cuore di Beirut, dove l'Idf ha colpito un palazzo che ospita sfollati. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese. Allo stesso tempo Israele ha condotto una serie di raid consecutivi contro la periferia sud della capitale libanese, roccaforte di Hezbollah, che secondo l'agenzia di stampa nazionale Ani sono i più violenti dall'inizio della guerra in Libano oltre due mesi fa.
Media: 10 raid simultanei su Beirut
Dieci attacchi israeliani in simultanea hanno colpito Beirut, dopo l'ordine di evacuazione dell'Idf, le forze armate israeliane, ai civili in una ventina di zone della periferia sud della capitale. Lo riportano i media internazionali. L'agenzia di stampa nazionale libanese ha riferito che un precedente attacco israeliano a Beirut "ha distrutto un edificio di quattro piani che ospitava sfollati".
Idf, colpiti sei obiettivi di Hezbollah a Beirut
"Poco fa, l'IAF ha condotto attacchi basati sull'intelligence contro sei obiettivi terroristici di Hezbollah, tra cui siti di infrastrutture terroristiche utilizzate dall'unità missilistica costa-mare dell'organizzazione, centri di comando e altre infrastrutture terroristiche di Hezbollah nell'area di Dahieh, una roccaforte chiave di Hezbollah a Beirut", lo scrive il canale Telegram di Idf.
Israele, gabinetto si riunisce alle 17,30 per firmare la tregua
La riunione del gabinetto di sicurezza politica per approvare l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah è stato convocata alle 17,30 (ora locale) a Tel Aviv, ai ministri è stato chiesto di mettere in conto un impegno fino alle 9 di sera poiché la discussione è impegnativa. I ministri di ultradestra infatti si oppongono alle tregua ritenendola "una resa". Mentre le amministrazioni delle cittadine del nord di Israele chiedono il proseguimento dei combattimenti dell'Idf contro Hezbollah ritenendo che la zona di confine con il Libano non sia stata completamente ripulita dalle infrastrutture terroristiche dell'organizzazione militare sciita, il che mina la sicurezza e il ritorno degli oltre 60mila sfollati israeliani. Intanto, temendo un'intensificazione degli attacchi da parte di Hezbollah in queste ore, le scuole del nord di Israele rimarranno chiuse anche domani e l'Idf ha emesso restrizioni nell'intera area. L'accordo di tregua che Israele dovrebbe accettare oggi, prevede un cessate il fuoco iniziale di due mesi durante i quali le forze israeliane si ritirerebbero dal Libano e Hezbollah porrebbe fine alla sua presenza armata a sud del fiume Litani.
L'esercito di Israele è arrivato al fiume Litani
La 91a divisione delle IDF ha raggiunto il fiume Litani, nel settore orientale del Libano meridionale, nonché l'area di Wadi Saluki; l'esercito afferma che le truppe hanno individuato decine di armi e siti di Hezbollah in entrambe le aree, lo scrive il Times of Israel. E' la prima volta dal 2000, anno in cui Israele si ritirò dal Libano meridionale, che le truppe dell'IDF raggiungono il fiume Litani.
Idf, in raid su Tiro ucciso alto comandante Hezbollah
Un comandante di alto rango di Hezbollah, Ahmed Subhi Hazima, è stato ucciso in un recente attacco aereo israeliano sulla città costiera libanese di Tiro, secondo quanto annunciato dall'esercito dello Stato ebraico (Idf). Lo riportano il Times of Israel. Hazima era a capo delle operazioni di Hezbollah nella regione costiera in Libano meridionale. L'Idf ha fatto sapere che Hazima aveva condotto numerosi attacchi contro Israele dal settore occidentale del Libano meridionale, tra cui infiltrazioni e attacchi missilistici.
Commissione 7 Ottobre, Netanyahu ha indebolito centri sicurezza
Benjamin Netanyahu è "responsabile di aver indebolito tutti i centri decisionali, tra cui il governo e il Consiglio di sicurezza nazionale, in un modo che ha impedito qualsiasi discussione seria che includesse una pluralità di opinioni su importanti questioni di sicurezza". Lo sostiene la Commissione civile indipendente d'inchiesta che indaga sul governo israeliano prima e durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Lo riportano i media israeliani. Nel suo rapporto finale, la commissione afferma che Netanyahu è stato responsabile di aver messo a tacere i critici del suo approccio "soldi in cambio di silenzio" nella gestione di Hamas e che il primo ministro "è responsabile di aver ignorato gli avvertimenti" prima del 7 ottobre. Netanyahu è considerato anche responsabile "del fatto che non è stato possibile fornire una risposta alle varie esigenze sul fronte interno a causa del caos tra i ministeri", aggiunge il rapporto.
Katz: "Se Libano violerà accordo reagiremo con forza"
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che il suo Paese agirà "con forza" in caso di violazione dell'accordo di cessate il fuoco in Libano, annunciato come "vicino" dagli Stati Uniti. "Se non agite voi, lo faremo noi, e con la forza", ha dichiarato Israel Katz, citato in un comunicato del suo ministero, durante un incontro a Tel Aviv con il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert.
Ministro libanese: "Contiamo sul sostegno di Francia e Italia"
Il Libano conta molto sul supporto di Paesi Ue come la Francia e l'Italia, che possono giocare un "ruolo nel processo politico" per porre fine alla crisi al fianco di Beirut. Lo stesso invece non si può dire per l'Ue, "che ha difficoltà a trovare una posizione unitaria" sui dossier. Lo ha detto il ministro degli Esteri libanese Abdallah Abou Habib ai Med Dialogues. L'Ue - ha rilevato il ministro - può aiutare piuttosto il Libano sulla ricostruzione. Una volta che verrà raggiunto un cessate il fuoco, bisognerà mettere in piedi un piano per le infrastrutture, a partire dalle case degli oltre 1,5 milioni di sfollati, ha aggiunto Habib.
Gaza, bilancio sale a 44.249 morti e 104.746 feriti
Il ministero della Sanità del governo di Hamas ha annunciato un nuovo bilancio di 44.249 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, più di un anno fa. Almeno 14 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha dichiarato in un comunicato, aggiungendo che 104.746 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, scatenata da un attacco senza precedenti di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023.
Nyt: Khamenei ha dato il via libera all'accordo di tregua
Secondo il New York Times, la guida suprema dell'Iran Ali Khamenei ha dato il via libera all'accordo di tregua tra Hezbollah e Israele. Anche il quotidiano libanese al Akhbar, vicino all'organizzazione sciita filoiraniana, ha scritto che "i libanesi sono vicini alla fine dell'aggressione israeliana, a meno che non ci sia un nuovo piano da parte di Netanyahu". Fonti libanesi hanno indicato che i presidenti degli Stati Uniti, Joe Biden, e della Francia, Emmanuel Macron, potrebbero annunciare ufficialmente l'accordo entro le prossime 36 ore.
Idf, soldato ferito il 7 ottobre morto dopo un anno in ospedale
Un soldato dell'Idf gravemente ferito durante gli scontri con Hamas nel kibbutz di Kfar Aza durante l'assalto del 7 ottobre 2023, è morto a causa delle ferite dopo un anno in cui era rimasto ricoverato in ospedale. Lo riferisce l'esercito israeliano. Il sergente Yona Betzalel Brief, 23 anni, era un paramedico dell'unità commando Duvdevan. Durante l'attacco del 7 ottobre rimasero uccisi più di 300 militari israeliani.
Ben-Gvir: "Cessate fuoco sarebbe storica opportunità persa"
Il cessate il fuoco con Hezbollah e a Gaza sarebbe una "storica opportunità persa" per Israele. Lo ha detto Itamar Ben-Gvir, ministro della sicurezza interna ed esponente dell'estrema destra nel governo di Benjamin Netanyahu, in un'intervista a Kan Radio. "Abbiamo un'opportunità storica di agire in modo deciso a sud, a Gaza, e a nord in Libano. Sarà una storica opportunità persa se fermiamo tutto e torniamo indietro", ha detto Ben-Gvir.
Ministro Libano: "Molto buoni i nostri rapporti con gli Usa"
"Abbiamo rapporti molto buoni con gli Usa, danno un sostegno molto importante alle forze armate libanesi e hanno promesso che nella ricostruzione del sud lavoreranno sulle infrastrutture". Risponde così il ministro libanese degli Esteri, Abdallah Bou Habib, ai Med Dialogues a Roma rispondendo a domande sul ruolo degli Stati Uniti nei negoziati per la tregua con Israele.
Ministro libanese: "Netanyahu non darà la soddisfazione della pace a Biden"
"Netanyahu non darà alla presente amministrazione americana il piacere della pace in Libano, ma al presidente eletto": lo ha detto il ministro degli Esteri libanese Abdallah Abou Habib, commentando la possibilità che ci sia una tregua di 60 giorni in una prima fase, il che sposterebbe negoziati per un cessate il fuoco permanente all'inizio dell'amministrazione Trump. Il ministro partecipa ai Med Dialogues di Roma, organizzati da Farnesina e Ispi.
Media: "Nuovi attacchi di Israele sulla periferia sud di Beirut"
Nuovi attacchi israeliani hanno preso di mira questa mattina la periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, dopo un appello dell'esercito israeliano (Idf) ad evacuare tre edifici e i loro dintorni. E' quanto mostrato dalle immagini riprese dalla Afptv. Gli attacchi arrivano mentre il gabinetto di sicurezza israeliano deve decidere oggi sulla proposta di un cessate il fuoco dopo due mesi di guerra aperta contro Hezbollah.
L'Onu chiede il cessate il fuoco in Libano e a Gaza
L'Onu ribadisce la richiesta di un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e a Gaza. "L'unico modo per porre fine alle sofferenze delle persone da tutte le parti è un cessate il fuoco permanente e immediato su tutti i fronti: in Libano, in Israele e a Gaza", ha detto ai giornalisti a Ginevra Jeremy Laurence, portavoce di Volker Turk, responsabile diritti umani dell'Onu.
Katz: "Ok alla costruzione della barriera con la Giordania per proteggersi dall'Iran"
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di aver ricevuto l'approvazione per la costruzione di una barriera di confine con la Giordania ''per protezione dai complotti iraniani'' e per ''bloccare il contrabbando, proveniente soprattutto dall'Iran''. Come riporta il Jerusalem Post, Katz ha affermato che la recinzione, che avrà una serie di sensori all'avanguardia e costerà decine di milioni di shekel, sarà costruita in "alcuni mesi". Il ministro delle Finanze Betzalel Smotrich negli ultimi anni si era sempre opposto alla costruzione della barriera con la Giordania e non è chiaro come Katz sia riuscito a far approvare il progetto. Anche il precedente ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, aveva promosso la costruzione di una barriera con la Giordania.
''Assistiamo a uno sforzo iraniano incessante e istituzionalizzato per stabilire un fronte orientale contro lo Stato di Israele", ha affermato Katz nel corso di una conferenza stampa. "Ho deciso di promuovere la costruzione della barriera sul confine orientale tra Israele e Giordania", ha aggiunto spiegando che "lo faremo molto rapidamente". Katz ha aggiunto che "non possiamo perdere questa campagna contro la creazione del fronte orientale e dovremo intervenire alla radice in alcuni luoghi per impedire che la Giudea e la Samaria e i campi profughi diventino un modello per Gaza".
Borrell: "L'Idf blocca gli aiuti a Gaza, basta belle parole"
"Dobbiamo fermare il blocco degli aiuti umanitari a Gaza. Gli aiuti sono totalmente impediti dall'esercito israeliano, dobbiamo dire la verità, diamo un nome alle cose. Non entrano più aiuti umanitari nel nord di Gaza, per questo ho detto ieri ai miei colleghi, agli arabi e agli europei se sia utile dire ancora belle parole. Dobbiamo agire. Perché non mettiamo sul tavolo del Consiglio sicurezza Onu sugli aiuti umanitari per aiutare la popolazione? La soluzione due Stati arriverà dopo, qui parliamo di giorni e settimane. La fame viene utilizzata come arma contro le persone completamente abbandonate". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell a margine del G7 a Fiuggi.
L'Idf emette avvisi di evacuazione di Beirut prima di altri attacchi
L'Idf ha invitato i civili nei pressi di sei edifici nella periferia meridionale di Beirut a evacuare immediatamente l'area. Nonostante le notizie di un possibile cessate il fuoco tra Israele e il partito di Dio in Libano, Israele starebbe per effettuare nuovi attacchi aerei contro le strutture di Hezbollah.
Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'Idf, ha pubblica delle mappe insieme all'annuncio, invitando i civili a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti che verranno colpiti a breve.

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Hamas: "Nella notte 11 morti in attacchi israeliani su Gaza"
La Protezione civile della Striscia di Gaza gestita da Hamas ha reso noto questa mattina che la notte scorsa 11 persone sono state uccise in attacchi israeliani in diverse parti del territorio palestinese. Sette persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite in un raid aereo su una casa a Jabalia (nord), ha affermato il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal. Un'altra persona è morta in un attacco aereo contro una casa a Beit Lahia, ha aggiunto. Altre due persone sono morte in seguito ad un attacco con colpi di artiglieria contro il campo di Nousseirat, nel centro della Striscia, e una persona è stata uccisa in un attacco aereo a Rafah, nel sud del territorio.
Gantz: "Non dobbiamo fare le cose a metà, l'accordo rafforzerà Hezbollah"
"Il ritiro delle forze e le dinamiche che si creeranno renderanno le cose per noi più difficili e sarà più facile per Hezbollah riorganizzarsi". Lo ha scritto su X il leader del Partito di Unità Nazionale israeliano Benny Gantz, esprimendosi contro l'accordo con Hezbollah in Libano. "Non dobbiamo fare le cose a metà, non dobbiamo perdere l'opportunità di un accordo forte che cambierà radicalmente la situazione nel nord", ha aggiunto.
Borrell: "Israele non vuole la Francia nel controllo della tregua in Libano"
"Il Libano ha accettato che gli Stati Uniti presiedano il comitato" di controllo dell'applicazione dell'accordo di cessate il fuoco "ma ha chiesto la presenza della Francia. Questo è un punto sul quale ancora si discute perchè Israele non vuole che la Francia vi partecipi". Lo ha detto l'Alto Rappresentante per la Politica estera Ue, Josep Borrell, a margine del G7 di Fiuggi-Anagni. "La Francia vuole aiutare" ed è "pronta a partecipare a meno che ci sia un veto israeliano. Se non ci sarà la Francia l'attuazione sarà facile", ha aggiunto Borrell.
L'inviato della Casa Bianca in Arabia Saudita per discutere il cessate il fuoco in Libano
L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Brett McGurk, si trova oggi in Arabia Saudita per discutere, con i rappresentanti regionali, di un potenziale accordo per un cessate il fuoco in Libano il cui annuncio sembra ormai imminente. Lo afferma la Cnn citando proprie fonti, spiegando che l'accordo per il Libano potrebbe favorire anche un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e i negoziati per il rilascio degli ostaggi.
Borrell al G7: "Gli Usa hanno la loro linea ma gli europei seguano la Cpi"
"Vedremo oggi quale sarà il risultato finale delle discussioni ma voglio essere chiaro sul fatto che non c'è alternativa, spero che alla fine saremo in grado di dire chiaramente che gli europei rispetteranno gli obblighi del diritto internazionale. Gli Usa faranno quello che vogliono". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell rispondendo a Fiuggi, alla posizione del G7 sui mandati di arresto. "Gli europei devono seguire e applicare le decisioni della Corte penale internazionale: non è qualcosa che si può scegliere quanto è contro Putin e rimanere in silenzio quando la Corte è contro Netanyahu", ha ribadito.
G7, incontro Tajani-Barrot: focus su Gaza Unifil e sostegno all'Ucraina
La necessità di arrivare a una soluzione del conflitto israelo-palestinese, di garantire la sicurezza dell'Unifil in Libano e la conferma del sostegno all'Ucraina con l'auspicio di rafforzare la difesa europea. Questi i temi al centro dell'incontro tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e l'omologo francese Jean-Noël Barrot, come si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri francese. Tajani e Barrot hanno quindi riconosciuto ''l'eccellente dinamismo delle relazioni franco-italiane, alla vigilia dell'anniversario del Trattato del Quirinale firmato il 26 novembre 2021''.
Durante l'incontro Barrot ''si è congratulato con l'Italia per la sua presidenza del G7 e per aver coinvolto numerosi partner internazionali negli incontri''. I due ministri, prosegue la nota, hanno sottolineato la necessità di lavorare per risolvere il conflitto israelo-palestinese e per garantire la sicurezza dell'Unifil e dei suoi contingenti. Per quanto riguarda l'Ucraina, i ministri hanno ribadito la volontà di continuare a sostenere Kiev, sottolineando l'importanza di ''rafforzare la difesa europea, anche attraverso nuovi strumenti finanziari''.
Infine, i ministri hanno parlato dell'importanza di garantire la rapida attuazione del rapporto Draghi per provocare uno "shock di competitività" a livello europeo. La politica commerciale dell'Unione europea, hanno convenuto Tajani e Barrot, deve consentire ''lo sviluppo di partenariati garantendo al tempo stesso la difesa degli interessi europei, in particolare in materia agricola''.
Borrell: "Netanyahu approvi l'accordo oggi, basta scuse"
"Dobbiamo raggiungere l'accordo per il cessate il fuoco oggi: non ci sono più scuse per rinviare. Altrimenti il Libano crollerà. Spero che oggi il governo Netanyahu approverà l'accordo di Stati Uniti e Francia. Basta con ulteriori richieste". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell parlando con i media a margine del G7 Esteri di Fiuggi.

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Israele deciderà oggi in merito al cessate il fuoco in Libano
Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà oggi per votare su una proposta di cessate il fuoco nella guerra con Hezbollah in Libano, ha dichiarato un funzionario, mentre la Casa Bianca ha espresso ottimismo sul fatto che un accordo sia vicino. Gli Usa, l'Unione Europea e l'Onu hanno spinto negli ultimi giorni per una tregua nelle lunghe ostilita' tra Israele e Hezbollah, che sono degenerate in una guerra su larga scala a fine settembre. Mentre si intensificavano i colloqui per la tregua, il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che ieri i colpi israeliani hanno ucciso almeno 31 persone, soprattutto nel sud del Paese. Un funzionario israeliano, parlando a condizione di anonimato, ha detto che il gabinetto di sicurezza "deciderà questa sera sull'accordo per il cessate il fuoco". Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha dichiarato che i colloqui stanno procedendo ma non sono conclusi. "Crediamo di aver raggiunto un punto in cui siamo vicini", ha detto, aggiungendo che "non ci siamo ancora". Mentre Israele continua la sua offensiva contro i militanti palestinesi di Hamas a Gaza, gli Stati Uniti e la Francia hanno guidato gli sforzi per mediare un cessate il fuoco in Libano, dove Israele sta combattendo gli Hezbollah sostenuti dall'Iran su un secondo fronte.
Borrell: "Non ci sono scuse per non attuare la tregua in Libano"
"Non ci sono scuse oggi per non attuare un cessate il fuoco altrimenti il Libano crollera'". Lo ha detto l'Alto Rappresentante per la Politica estera Ue, Josep Borell, a margine del G7 di Fiuggi-Anagni.
Media: "Il cessate fuoco in Libano può portare ad una svolta per gli ostaggi a Gaza"
Un accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano può portare a una svolta nei negoziati con Hamas per la liberazione degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Lo hanno dichiarato fonti dell'establishment della sicurezza israeliana a Walla, secondo cui la pressione militare esercitata su Hamas e sui suoi alleati ha reso più vicina che mai la possibilità di raggiungere un accordo per la restituzione degli ostaggi.
L'agenzia di stampa israeliana ha riferito inoltre che i funzionari della sicurezza ritengono che la capacità di Hamas di coordinare le proprie attività con Hezbollah sia stata interrotta, sottoponendo l'organizzazione che controlla Gaza a un'enorme pressione.
Mandato d’arresto Cpi per Netanyahu, Orban sfida la decisione: "Venga in Ungheria"
Continuano le reazioni dopo che la Corte penale internazionale ha spiccato i mandati d'arresto per crimini di guerra e contro l'umanità per il premier israeliano e il suo ex ministro della Difesa Gallant. "Non abbiamo altra scelta che sfidare questa decisione. Inviterò" Netanyahu "a venire in Ungheria", ha detto il premier ungherese. La Cina ha sollecitato la Cpi a perseguire "una posizione oggettiva". Al fianco di Israele Stati Uniti e Argentina. Olanda "pronta a eseguire il mandato". Scontro in Italia. LEGGI L'ARTICOLO
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Il ministro degli Esteri del Libano: "Pronti ad accordo con la Francia garante, vorremmo anche l'Italia"
Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib è ''fiducioso'' circa un imminente accordo con Israele. ''Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco'' ed ''è molto importante che la Francia faccia da garante. Vorremmo anche l'Italia o la Spagna'', spiega il capo della diplomazia di Beirut in una intervista a Il Corriere della Sera. ''Sebbene l’Italia sia vicina a Israele, è comunque al fianco del Libano'', ha sottolineano Habib aggiungendo la ''condanna delle aggressioni ai Caschi blu da qualunque parte provengano. Noi vogliamo l'accordo perché i libanesi vogliono la pace, il 90 per cento di loro la vuole''.
Esprimendo qualche riserva sulle promesse del primo ministro israeliano, ''non si sa mai con Netanyahu. Basta guardare cosa è successo per Gaza. Ci sono stati molti sì e poi alla fine arrivava il no'', il ministro libanese spiega che è stato creato ''un comitato composto da Libano, Israele, Unifil, Stati Uniti e Francia per garantire il rispetto dell’accordo''. In termini di sicurezza, ''abbiamo già 4.500-5.000 soldati sul campo. Ne manderemo altri 5.000 a Sud e quando ne avremo 10.000 lavoreremo con l’Unifil per essere certi che non ci siano più uomini di Hezbollah nella zona''. Sui temi dell'accordo, Habib ha detto che Netanyahu vorrà ''fare un regalo a Trump'' e ''voglia dare a lui tutto il merito dell'accordo''. E il presidente americano eletto ''entro 60 giorni sarà alla Casa Bianca''.
Habib: "Pronti all'accordo sulla tregua, ora dipende da Israele"
"Noi siamo pronti, ora dipende dagli israeliani". Lo spiega in un'intervista a Repubblica il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Rashid Bou Habib, in merito ad un accordo sulla tregua con Israele che potrebbe essere annunciata a breve. "Abbiamo detto agli americani che siamo pronti a implementare completamente la risoluzione 1701, ora dipende dagli israeliani - prosegue -. Ci sono segnali positivi ma non sono finali. Il Libano ha bisogno di pace, non vogliamo più morti e distruzione". Gli israeliani rivendicano il diritto di poter colpire qualora ci siano violazioni, ma per Habib "questo è inaccettabile, non è nell'accordo. C'è un comitato che monitora: se rinviene violazioni valuterà e nel caso saranno l'esercito libanese e l'Unifil a intervenire. Ma niente interventi unilaterali". Il ministro libanese spera che ci possa essere anche un accordo sui confini. "È quello che speriamo, perché se Israele continua a occupare nostre terre la resistenza tornerà, tra 2, 5 o 10 anni. Fin quando ci sarà l'occupazione ci sarà la resistenza. Noi vorremmo fortissimamente che in questi 60 giorni Israele negozi con noi su tutto il confine". Un altro punto è che Israele ha reagito negativamente al coinvolgimento della Francia nel comitato. "Pensiamo di aver bisogno di un Paese mediterraneo, e la Francia, come tutti sanno, è stata una potenza mandataria - spiega ancora il ministro in un'intervista al Corriere della Sera - Vorremmo anche l'Italia o la Spagna, perché pensiamo che conoscano meglio la situazione, e possano aiutare di più in questo senso. Sebbene l'Italia sia vicina a Israele, è comunque al fianco del Libano". "E a proposito di quanto successo nell'ultimo attacco al vostro contingente Unifil, noi condanniamo le aggressioni ai Caschi blu da qualunque parte provengano. Noi vogliamo l'accordo perché i libanesi vogliono la pace, il 90 per cento di loro la vuole".
Medio Oriente, nuovi bombardamenti nel sud del Libano. VIDEO
Razzi di Hezbollah su Nahariya, due feriti di cui una donna gravemente
Hezbollah ha lanciato questa mattina una raffica di razzi su Nahariya, nel nord di Israele, ferendo una donna di 70 anni e un uomo di 80 anni. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo quanto riporta il servizio Magen David Adom, la donna è ferita in modo grave. Le Idf ha spiegato che Hezbollah ha lanciato una decina di razzi, alcuni dei quali sono caduti all'interno della città.
L'Iran all'Onu: "Misure punitive immediate contro Israele"
Il viceministro degli Esteri iraniano, Kazem Gharibabadi, ha invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere provvedimenti immediati e ad adottare misure punitive contro Israele. Lo riporta l'Irna. "Chiediamo l'imposizione di sanzioni efficaci e complete contro Israele, come mezzo per fermare le atrocità mortali del regime in tutta la regione dell'Asia occidentale", ha affermato Gharibabadi intervenendo alla riunione della Conferenza degli Stati Parte della Convenzione sulle armi chimiche (CSP-29) tenutasi all'Aia. Il viceministro ha inoltre sollecitato azioni globali contro Israele "per aver usato armi vietate nelle sue guerre contro Gaza e il Libano".
Idf: "Nella notte abbattuto un drone proveniente da est"
L'Aeronautica militare israeliana ha intercettato la notte scorsa nello spazio aereo del Paese un drone proveniente da est dopo che le sirene d'allarme sono risuonate nell'insediamento di Merom Golan, nelle Alture del Golan occidentali. Lo rende noto su Telegram l'Esercito (Idf).
Ben Gvir: "Cessate il fuoco in Libano errore storico, Netanyahu spieghi"
Il ministro per la sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ribadisce che l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano, che potrebbe essere approvato oggi, è "un errore storico". Riferendo in un'intervista a radio Kan di aver chiesto spiegazioni al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Ben-Gvir ha aggiunto che ''è possibile che qualcuno non voglia ascoltare le mie obiezioni''.
"Abbiamo un'opportunità storica di agire in modo deciso a sud e a nord. Sarà un'opportunità storica mancata se fermiamo tutto e torniamo indietro", ha sostenuto.
Israele si aspetta più razzi da Hezbollah prima di tregua
Gli abitanti del nord di Israele si stanno preparando a un potenziale aumento dei lanci di razzi e droni dal Libano, in seguito alle notizie di un possibile imminente cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah scrive il Times of Israel. Il Comando del Fronte Interno ha modificato l'entità delle attività sulle alture del Golan e nelle comunità del confine settentrionale, il che significa che la maggior parte delle scuole non sarà aperta e non potranno essere organizzati grandi eventi. Le autorità temono che il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran possa intensificare gli attacchi prima dell'annuncio previsto di un cessate il fuoco.
Funzionario Hamas: "Sosterremo tregua tra Hezbollah e Israele"
"Ogni annuncio di cessate il fuoco è benvenuto. Hezbollah è stato al fianco del nostro popolo e ha fatto sacrifici significativi". Lo ha detto - come riporta Al Jazeera - Osama Hamdan, importante leader di Hamas in Libano, all'emittente libanese Al Mayadeen, annunciando il sostegno ad un'eventuale tregua tra l'alleato Hezbollah e il "nemico" Israele. Hamdan è un membro dell'ala politica di Hamas.
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Medio Oriente, Paesi divisi sulla fornitura di armi a Israele: le posizioni
Gli Usa sono di gran lunga il più grosso fornitore di armi a Israele, ma nei giorni scorsi hanno avvertito Netanyahu: potrebbero interrompere gli aiuti se la situazione umanitaria a Gaza non dovesse migliorare. Anche l’Europa s’interroga sul bloccare o meno le forniture, con Macron e Sanchez che hanno ventilato un possibile embargo, ma non è stata trovata una linea comune e i 27 restano divisi. Nell'ultimo anno, comunque, alcuni Stati hanno drasticamente ridotto i loro aiuti militari. Ecco le posizioni dei Paesi, compresa l’Italia. LE POSIZIONI