
Stati Uniti oggi al voto, con la sfida Trump-Harris tra veleni e tensioni. Si prevede un testa a testa fino all'ultimo. Occhi puntati sui 7 swing state. Poche migliaia di voti potrebbero essere determinanti: possibili tensioni e colpi di scena. Casa Bianca e Congresso blindati; pronta anche la Guardia nazionale. I risultati del voto arriveranno nella notte, ma potrebbero volerci giorni per avere delle certezze. Maratona elettorale su Sky Tg24
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Stati Uniti d'America al voto, con la sfida Trump-Harris tra veleni e tensioni. Si prevede un testa a testa fino all'ultimo. Occhi puntati sui 7 swing state che decideranno il prossimo presidente degli Usa. Poche migliaia di voti potrebbero essere determinanti: possibili tensioni e colpi di scena.
Si sono aperte alle 5 ora locale in alcuni seggi della costa Est i primi seggi elettorali che danno il via alla lunga giornata di voto negli Stati Uniti attraverso sei fusi orari. Oltre 80 milioni di americani hanno già votato in anticipo o per posta o in presenza mentre circa l'altra metà avrà tempo fino alle 20.
Casa Bianca e Congresso blindati, pronta anche la Guardia nazionale. Il mondo con il fiato sospeso. I risultati del voto arriveranno nella notte, ma potrebbero volerci giorni per un risultato certo. Maratona elettorale su Sky TG24.
Trump attacca: "Voci di mega frodi elettorali in Pennsylvania".
L'intelligence americana mette in guardia sull'escalation di interferenze straniere sulle elezioni, denunciando il diffusione di disinformazione negli Stati in bilico da parte di attori russi sotto copertura. "Questi sforzi rischiano di incitare violenza, anche contro i funzionari elettorali", affermano in una nota l'Fbi, l'agenzia per la cybersicurezza e la sicurezza delle infrastrutture e l'ufficio del direttore della National Intelligence. "La Russia è la minaccia maggiore", aggiungono le agenzie di intelligence.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Come funziona il sistema elettorale Usa: tutto quello che c'è da sapere
- Chi sono i Grandi Elettori e come vengono eletti
- Cosa succederebbe all'economia italiana (ed europea) se vincesse Trump?
- Quali star si schierano con Donald Trump e quali con Kamala Harris
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Usa 2024, 52% elettori Trump ritiene voto non sia equo
Il 52% degli elettori di Donald Trump ritiene che le elezioni non si stiano svolgendo in modo equo e affidabile, contro un 47% che nega invece questo problema. E' quanto emerge dagli exit poll della Cnn. Tra gli elettori di Kamala Harris solo l'11% ritiene che il voto sia suscettibile di brogli, mentre l'88% e' fiducioso del contrario. Il 71% del totale degli elettori e' preoccupato da possibili violenze post voto e solo il 27% non teme che si verifichino.
Obama: "Molto probabile stasera non sapremo esito elezioni"
"Ci sono voluti diversi giorni per contare ogni scheda nel 2020, ed è molto probabile che neanche stasera sapremo l'esito" delle elezioni. Lo scrive sul social X l'ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha invitato a rispettare il lavoro del personale nei seggi e ad avere pazienza nell'attesa dei conteggi delle schede.
Polizia Philadelphia: "Non siamo a conoscenza dei brogli di cui parla Trump"
Il dipartimento di polizia di Philadelphia ha dichiarato alla Cnn di non essere a conoscenza di ciò a cui Trump si riferiva in un post su Truth Social in cui denunciava la presenza "brogli enormi" e di non essere a conoscenza di alcun problema con il voto che richiedesse l'intervento delle forze dell'ordine. "Si parla molto di brogli enormi a Philadelphia. Intervengano le forze dell'ordine!!!", aveva postato Trump
Harris nella sua residenza a Washington
Kamala Harris è arrivata nella sua residenza ufficiale nel complesso del Naval Observatory. Lo riferisce il pool di giornalisti al seguito della vicepresidente.
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Elezioni Usa, come si vota in America e perché occorre registrarsi
Il 5 novembre decine di milioni di cittadini statunitensi si recheranno alle urne per eleggere il nuovo presidente degli Stati Uniti. A sfidarsi nella corsa alla Casa Bianca saranno l'attuale vicepresidente dem Kamala Harris e l'ex presidente repubblicano Donald Trump. Secondo gli ultimi sondaggi, tra i due candidati c'è un serratissimo testa a testa: entrambi potrebbero, attualmente, ottenere il mandato di quattro anni.
Ma come si vota negli Stati Uniti? Il sistema elettorale americano non è diretto: questo significa che i cittadini non votano direttamente per uno dei due candidati alle presidenziali, ma per un loro rappresentante, il cosiddetto “grande elettore”. Inoltre, il processo elettorale statunitense è decentralizzato: nessuno Stato, contea o città gestisce le elezioni allo stesso modo. È il caso, ad esempio, del voto anticipato, un'operazione consentita solo in 47 Paesi. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulle elezioni americane 2024. COME SI VOTA
Team Harris: Trump potrebbe annunciare vittoria prima che sia decretato un vincitore
I collaboratori della vicepresidente Kamala Harris si aspettano e si sono preparati all'eventualità che Donald Trump tenti di dichiarare la vittoria prima che sia decretato un vincitore. Hanno elaborato opzioni per le risposte, ma ciò che faranno alla fine sarà determinato da come e quando agirà l'ex presidente. Due consiglieri della Harris hanno detto alla Cnn che non permetteranno che le affermazioni di Trump restino senza risposta. La campagna ha in programma di essere "molto aggressiva".
Trump: voci di mega frodi elettorali in Pennsylvania
Donald Trump ribadisce le accuse, senza motivarle, che in Pennsylvania e a Filadelfia in particolare sarebbero in atto frodi elettorali. "Sento voci di mega frodi elettorali in corso a Filadelfia. Intervenga la polizia!", ha scritto in un post sul social media Truth dopo aver già parlato di questi presunti brogli cinque giorni fa.
Elezioni Usa, urne per il voto anticipato incendiate in Oregon e a Washington. VIDEO
Salgono a tre i presunti incendi dolosi che hanno colpito le urne elettorali per il voto anticipato. Tre soltanto le schede danneggiate. La polizia americana ha inoltre dichiarato di aver identificato un veicolo sospetto che si sarebbe fermato vicino all'urna poco prima che prendesse fuoco. IL VIDEO
Chi è Tim Walz, il candidato vicepresidente scelto da Kamala Harris
Governatore del Minnesota, ex docente ed ex membro della Guardia Nazionale, ha speso 12 dei suoi 60 anni al Congresso, come rappresentante per il suo Stato (che guida dal 2019). La campagna di Trump lo ha bollato come un "pericoloso estremista di sinistra". Dagli anni nell'Army National Guard alla riforma della polizia dopo l'omicidio di George Floyd: ecco chi è. IL PROFILO
Wall Street chiude in rialzo
Wall Street chiude in deciso rialzo nel giorno dell'Election Day. Gli investitori guardano al risultato delle presidenziali Usa che avranno un forte impatto sui mercati azionari e sui titoli di Stato. In caso di un testa a testa, possibilita' ampiamente prevista dai sondaggi, tra i due candidati Donald Trump e Kamala Harris potrebbero pero' volerci settimane. C'e' attesa anche per il meeting della Fed che si terra' giovedi'.
Elezioni Usa, come funziona il sistema elettorale: tutto quello che c'è da sapere
Per determinare il nome del nuovo leader degli Stati Uniti si procede con un sistema elettorale indiretto: i cittadini Usa, infatti, con il voto del 5 novembre 2024 demandano la scelta al collegio dei grandi elettori. La tappa finale del processo sarà il 20 gennaio 2025, con l'inaugurazione ufficiale della nuova presidenza. COME FUNZIONA
Elezioni Usa 2024, non solo presidenziali: in 41 Stati si vota anche per 147 referendum
Non solo elezioni presidenziali, con la sfida tra la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald TrumP. Come tutti sanno il prossimo 5 novembre negli Stati Uniti si vota per eleggere il prossimo o la prossima presidente, ma anche per altro: nelle urne di diversi Stati, infatti, gli americani troveranno anche quasi 150 referendum su cui dire la loro. I TEMI PRINCIPALI
Media, 'Usa testeranno missile nucleare ipersonico dopo il voto'
Gli Stati Uniti testeranno un missile nucleare ipersonico poche ore dopo la chiusura delle urne. Lo riporta il Daily Mail, sottolineando che il lancio del missile Minuteman III è previsto fra le 23 di martedì e le 5 del mattino di mercoledì dalla base spaziale di Vandenberg, in California. Il test, spiegano alcuni funzionari dell'esercito al Daily Mail, è di "routine ed è stato programmato con anni di anticipo".
Vance: "andate a votare, possiamo ancora vincere o perdere"
Il candidato repubblicano alla vicepresidenza JD Vance si fa portavoce degli appelli dell'ex presidente Donald Trump affinché la gente resti in fila e vada a votare, avvertendo che i repubblicani "potrebbero comunque vincere o perdere le elezioni". "Potus ha ragione. Restate in fila. Devono lasciarvi votare. Finora le cose sembrano andare bene, ma è ancora molto presto. Potremmo ancora vincere o perdere questa cosa. Uscite e votate", ha scritto Vance su X, usando l'acronimo riservato all'attuale Presidente degli Stati Uniti ma riferendosi a Trump. In precedenza, Trump aveva scritto: "Repubblicani: stiamo andando alla grande! Restate in fila. Non lasciate che vi spostino. Rimante in fila e votate!"-
Elezioni Usa 2024, potrebbero volerci giorni per sapere chi vincerà. Ecco perché
Tutti gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti. Martedì 5 novembre si vota per eleggere il nuovo presidente: i candidati sono diversi, ma di fatto è una sfida a due tra Kamala Harris e Donald Trump. Per conoscere il risultato bisognerà aspettare un po’ di tempo, forse anche più dei quattro giorni necessari per decretare il nuovo inquilino alla Casa Bianca nel 2020, specie se la gara resterà un testa a testa nei sette Swing States, gli Stati in bilico, decisivi ogni volta per il verdetto. LEGGI QUI
Elezioni Usa 2024, in attesa dei risultati Harris e Trump pensano a squadra: toto ministri
Gli Stati Uniti stanno votando per eleggere il prossimo o la prossima presidente. La sfida è tra l’attuale vicepresidente democratica Kamala Harris e l’ex presidente repubblicano Donald Trump. Si prevede un testa a testa e gli occhi sono puntati sui sette swing State che potrebbero decidere l’esito del voto.
Intanto, in attesa di sapere chi siederà nello Studio Ovale, entrambi i candidati stanno già pensando alla possibile squadra di governo. Ed è partito il toto ministri: ecco qualche nome. LEGGI QUI
SocialData: "Trump vincente se si votasse sui social"
"Se i social media rispecchiassero fedelmente la realtà, Donald Trump sarebbe senza dubbio il favorito alle elezioni. Nei quattro mesi trascorsi dalla candidatura di Kamala Harris a luglio fino al giorno del voto imminente, l'analisi di 962 milioni di citazioni e 6,5 miliardi di interazioni online parla chiaro". È quanto si legge in un'analisi di Social Data. "Tra i sostenitori - si evidenzia nel report - che generano più engagement per Trump spiccano figure di forte richiamo legate all'identità americana, mentre per Harris emergono celebrità internazionali come Beyoncé e Taylor Swift, oltre a ex presidenti come Biden, Obama e Carter". "Tutto sembra indicare un'ampia vittoria di Trump, - si legge nelle conclusioni - ma i social media non rappresentano una copia fedele della realtà, bensì un piano parallelo che può influenzare la percezione pubblica e, di conseguenza, spostare gli indecisi. Resta da vedere come si tradurrà questo panorama nel voto effettivo".
Beyoncé come Pamela Anderson in un video-appello al voto
Beyoncè si trasforma in Pamela Anderson per invitare gli americani a votare Kamala Harris. La cantante, che ha già regalato alla campagna Dem il suo brano Freedom ed è salita sul palco di un comizio della vice-presidente a Houston, ha indossato una parrucca bionda per impersonare l'ex bagnina di Baywatch in un nuovo video della canzone "Bodyguard" dall'album "Cowboy Carter". Nel video la superstar pluripremiata con 32 Grammy indossa vari insiemi resi famosi dalla Anderson: oltre al costume rosso fiamma sgambato della bagnina o il cappello rosa grande come un paralume indossato ai premi Mtv del 1999 con un corsetto bianco e i pantaloni aderenti ricamati di paillettes e perline. Il video ha fatto notizia nel giorno delle elezioni americane per la bandierina con la scritta "Vote!", che spunta da una pistola giocattolo.
Truth di Trump vola a Wall Street: +12,73%
Truth vola a Wall Street. I titoli della Trump Media & Technology Group, la società a cui fa capo il social di Donald Trump, avanzano del 12,37% durante l'Election Day.
Michigan, minaccia strage: anti-Trump arrestato
L'Fbi ha arrestato in Michigan un uomo che aveva postato online minacce, annunciando una strage tra i conservatori cristiani in caso di vittoria di Donald Trump alle presidenziali che si celebrano oggi. Isaac Sissel è stato arrestato a Canton, due giorni dopo l'analisi dei suoi post fatta dall'agenzia federale. La piattaforma Reddit aveva già segnalato l'uomo all'Fbi a fine settembre, dopo che Sissel aveva usato username minacciosi, come "ShootUpTrulyRally", "PlanningToShootTrump" e "PlanningToKillTrump". I federali hanno intercettato Sissel in un hotel e hanno perquisito la sua stanza, senza per trovare armi. Ma lui stesso aveva scritto nei posti di averle nascoste. "Tutto - ha detto l'uomo agli agenti dell'Fbi - sarebbe migliore se Trump fosse morto".
Elezioni Usa 2024, come influisce il gender gap sul voto? I dati
A poche ore dall'apertura delle urne in America, gli ultimi sondaggi danno la democratica Harris e il repubblicano Trump praticamente appaiati. A fare la differenza negli Stati-chiave potrebbero essere le preferenze per genere: le donne sostengono in maggioranza la vicepresidente, mentre gli uomini sono più dalla parte del tycoon. Di questo si è parlato a “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 4 novembre 2024. I DATI
Un uomo con una pistola lanciarazzi fermato a Capitol Hill
Un uomo che aveva con sé una pistola lanciarazzi e una torcia è stato fermato dalla polizia a Capitol Hill, a Washington, all'ingresso per i turisti. Lo riporta la Cnn citando la polizia della capitale americana che aveva una torcia e una pistola lanciarazzi. L'uomo stava effettuando i normali controlli di sicurezza e gli agenti hanno notato la pistola lanciarazzi e la torcia. La polizia ha trovato addosso all'uomo anche due contenitori che "puzzavano di benzina" e un taccuino che, ha detto, "voleva portare al Congresso".
Giuliani al seggio con auto Lauren Bacall che giudice ha ordinato di restituire
L'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani si è presentato al seggio elettorale di Trump a Palm Beach a bordo della Mercedes-Benz in precedenza appartenuta all'attrice Lauren Bacall e che, secondo quanto stabilito da un giudice federale di New York, deve restituire. La foto di Giuliani a bordo dell'auto è stata diffusa dal Financial Times.
Giuliani avrebbe dovuto riconsegnare l'auto e altri oggetti di valore entro il 29 ottobre, in modo che potesse iniziare a pagare la richiesta di risarcimento per diffamazione da 148 milioni di dollari presentata da due donne della Georgia, Ruby Freeman e Shaye Moss. Giuliani le aveva accusate ripetutamente e falsamente di frode nelle elezioni del 2020. In un fascicolo depositato ieri, gli avvocati di Freeman e Moss hanno affermato che deve ancora consegnare oggetti di valore.
Wall Street: verso chiusura positiva, Trump media +15,58%
Wall Street si avvia verso una chiusura in rialzo nel giorno dell'Election Day. Gli investitori guardano al risultato delle presidenziali Usa che avranno di certo un impatto sui mercati azionari e sui titoli di Stato. In caso di un testa a testa, possibilità ampiamente prevista dai sondaggi, tra i due candidati Donald Trump e Kamala Harris potrebbero però volerci settimane. C'è attesa anche per il meeting della Fed che si terrà giovedì. Gli indici della Borsa di New York procedono positivi soprattutto grazie ai guadagni dei titoli tech e di quelli legati ai chip, con Meta che avanza dell'1,64% e Tesla del 4,87%. Nvidia sale del 2,73% ed è di nuovo la società a maggior capitalizzazione al mondo, con oltre 3.400 miliardi di dollari. Trump Media, l'azienda di proprietà dell'ex presidente degli Stati Uniti, balza a +15,58%. Il Dow Jones segna un +0,82%, lo S&P 500 avanza dello 0,97% mentre il Nasdaq sale dell'1,24%.
Elezioni Usa 2024, quando i risultati? Gli orari di chiusura dei seggi, Stato per Stato
Mentre si svolgono le votazioni per le elezioni americane, si guarda già alle tempistiche post voto: a che ora si saprà chi ha vinto? Non ci sono certezze, soprattutto perché se, come dicono i sondaggi, la distanza tra i due candidati è così poca, potrebbero volerci giorni prima di sapere con sicurezza chi è il vincitore.
Si sa, però, quali sono gli orari di chiusura dei seggi, che variano da Stato a Stato, a causa dei diversi fusi orari che attraversano gli Usa. E si sa che fondamentali saranno i primi risultati dai sette Stati in bilico (Georgia, Michigan, North Carolina, Arizona, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin) che potrebbero decidere tutto. LEGGI L'ARTICOLO
Elezioni Usa 2024, gli italiani preferiscono Harris: così partito per partito
Un sondaggio dell’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 rivela che il 57% degli intervistati voterebbe per la candidata democratica. Per il 49% una vittoria del tycoon metterebbe a rischio la democrazia Usa. Chiunque fosse eletto presidente, comunque, dovrebbe avere come priorità internazionale favorire la stabilità in Medioriente. Guardando alla politica italiana, la fiducia nei leader continua a fluttuare, mentre nelle intenzioni di voto c’è una battuta d’arresto per tutti i partiti tranne Fdi e M5S. I SONDAGGI
Musk a Mar-a-Lago con Trump nella notte elettorale
Elon Musk trascorrerà la nottata elettorale a Mar-a-Lago insieme a Donald Trump. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali il miliardario sarà alla cena ristretta dell'ex presidente e seguirà con lui i risultati dei primi Stati che chiuderanno i seggi.
Voto a distanza per astronauti Nasa: "Orgogliosi di essere americani"
Gli astronauti della Nasa Butch Wilmore, Suni Williams e Don Pettit hanno condiviso su Instagram una loro foto dallo spazio nell'Election day, indossando calzini patriottici con la scritta ''dorgogliosi i essere americani''. I tre hanno votato in anticipo dalla Stazione Spaziale Internazionale, come ha reso noto l'ufficio del cancelliere della contea di Harris in Texas. Gli astronautifanno parte degli oltre 1,2 milioni di persone che hanno votato in anticipo nella contea di Harris.
"E' un dovere molto importante che abbiamo come cittadini e non vedo l'ora di poter votare dallo spazio, il che è davvero fantastico", aveva detto Williams ai giornalisti durante una conferenza stampa del 13 settembre dalla stazione spaziale. Le schede elettorali espresse nello spazio vengono trasmesse sulla Terra attraverso il Near Space Network della Nasa, una costellazione di satelliti nello spazio che comunicano con le antenne sul nostro pianeta.
Nyt: "Musk con Trump nella notte elettorale" (2)
Secondo i media Usa Trump guarderà i risultati delle elezioni insieme a un piccolo gruppo di persone nel suo resort di Mar-a-Lago in Florida. I membri del club sono stati invitati a una cena di gala presso il resort e Trump probabilmente farà tappa e si intrattenerà con gli ospiti per tutta la serata. La campagna dell'ex presidente sta allestendo una sala operativa presso il quartier generale della sua campagna a West Palm Beach.
Nyt: "Musk con Trump nella notte elettorale"
Elon Musk trascorrerà la nottata elettorale con i fedelissimi di Donald Trump dando accesso diretto al tycoon alla persona che controlla una delle sue principali piattaforme informative. Lo scrive il New York Times. Musk, secondo tre persone a conoscenza della sua agenda, sarà a Mar-a-Lago e fara' parte della cerchia ristretta di persone che assisterà allo spoglio assieme a Trump.
America 2024, Trump: "Non voglio alcun tipo di violenza"
America 2024, Trump: "Stiamo facendo buon lavoro"
America 2024, sondaggio: maggioranza europei tifa Harris
Schlein: "Trump non riconosce regole democratiche"
"Ci sono tante ragioni per sperare che vinca Kamala Harris. Non vuol dire essere d'accordo con tutto, ma sapere da che parte stare in una sfida che riguarda la fragilità della democrazia. Trump ha difeso chi ha assaltato Capitol Hill e non ha mai riconosciuto l'esito del voto di quattro anni fa e già comincia a mettere in dubbio l'esito elettorale. Stiamo parlando di una persona che ha detto che non gli dispiacerebbe se sparassero alla stampa. Non c'è nessun riconoscimento delle regole democratiche". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein all'evento organizzato dal quotidiano "Domani" a Roma rispondendo ad una domanda sulle elezioni americane.
Schlein: "Noi per Harris. Da Trump odio per l'Ue"
"Non c'è un dubbio che da ogni punto di vista sia auspicabile la vittoria di Kamala Harris. Trump anche negli ultimi giorni non ha fatto mistero dell'odio verso l'Ue. Il rapporto con l'Ue sarebbe complicato dalla sua vittoria. Anche da un punto di vista di rapporti internazionali c'è da sperare che Trump non vinca". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, all'evento organizzato dal quotidiano "Domani" a Roma. "Penso che sia una elezione importante per le conseguenze politiche e economiche che può avere, noi speriamo che vinca Harris", conclude.
Musk regala un nuovo assegno da 1 milione di dollari
Il super Pac di Elon Musk per Donald Trump ha appena annunciato il suo ultimo premio da 1 milione di dollari a un elettore dopo aver avuto il via libera dal tribunale della Pennsylvania. Lo riporta la Cnn. Il fortunato vincitore del mega assegno è un uomo del Michigan.
Trump agli elettori Dem al seggio: "Potete andare via se volete"
L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è rivolto agli elettori repubblicani al seggio di Palm Beach, dove lui ha votato, invitandoli a restare in coda per esprimere la loro preferenza. "I democratici, se vogliono, possono andarsene", ha poi aggiunto.
Walz: "Abbiamo elezioni giuste, libere e sicure"
"Abbiamo le elezioni più giuste, libere e sicure. Abbiamo una stampa libera che modera le elezioni, assicurandosi che le cose vengano fatte per bene". Lo ha affermato ha detto Tim Walz alla folla durante la tappa della campagna elettorale a Harrisburg. "Quindi, state calmi. Continuate cosi'", ha aggiunto. "Questo stato sa un po' di cosa significhi vincere. Che ne dite se la Pennsylvania vince per l'America?".
Leader insediamenti israeliani in Cisgiordania pregano per vittoria Trump
In due distinti eventi in Cisgiordania, gli elettori repubblicani e i leader locali hanno pregato per la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. Presso la Grotta dei Patriarchi a Hebron, il presidente del Consiglio di Har Hebron, Eliram Azulay, il presidente del Consiglio di Efrat, Dovi Shefler, e Marc Zell, presidente dei Repubblicani d'Oltremare Israele, erano tra i fedeli che si sono riuniti per la preghiera mattutina, a cui sono state aggiunte speciali benedizioni in onore del giorno delle elezioni.
Trump: "Se riterrò le elezioni giuste ammetterò sconfitta"
Donald Trump sarà il "primo" a riconoscere la sconfitta se riterrà che le elezioni siano state giuste. "Per ora sembra che lo siano", ha detto lo stesso ex presidente.
L'appello di Harris alla radio: "Uscite e votate"
Kamala Harris ha rivolto un appello agli americani a ''uscire e votare'' nell'Election Day, in particolare negli stati in bilico. ''Dobbiamo farlo. Oggi è il giorno del voto e la gente deve uscire e votare'', ha detto la vice presidente all'emittente radiofonica di Atlanta Wvee-Fm.
Trump critica Oprah: "Voleva essere la mia vice"
Oprah Winfrey è così divisiva, è diventata una vergogna per il nostro Paese". Lo ha detto Donald Trump dopo aver votato a Palm Beach attaccando la regina della tv americana che ieri ha chiuso la campagna con Kamala Harris ma che una volta, secondo il tycoon, "avrebbe voluto essere la sua vice presidente". "E' sapete anche chi è una vergogna? Fox news", ha incalzato il tycoon criticando la rete per aver dato troppo spazio a Oprah e Harris. "Tutti pensano che il canale sia così pro-Trump, ma non è vero", ha detto The Donald.
Appello Biden, "Facciamo la storia eleggendo Harris"
"Facciamo la storia eleggendo Kamala Harris": è l'appello del presidente Joe Biden diffuso sul suo profilo X privato, in cui si definisce "marito della dottoressa Biden". Nel profilo ufficiale di POTUS, Presidente degli Stati Uniti, scrive invece "Amici, è il giorno delle elezioni. Fai sentire la tua voce, America. Votate!"
Voto al via in Alaska, ora seggi aperti in tutti Usa
Con l'apertura dei seggi in Alaska, 9-10 ore di differenza con la costa orientale degli Stati Uniti, adesso il voto è in corso in tutti gli Stati.
Trump: "Non voglio alcun tipo di violenza"
"Non voglio alcun tipo di violenza". Lo ha detto Donald Trump al seggio di West Palm Beach dove ha votato insieme alla moglie Melania. "Penso che avremo una grande vittoria. Abbiamo un significativo vantaggio", ha aggiunto.
Trump: "Spero che avremo risultati entro le 22, uno scandalo dover aspettare giorni"
"Speriamo che entro le 22 avremo risultati, è uno scandalo che si dovrà aspettare giorni". E' quanto ha detto Donald Trump rispondendo alle domande dei giornalisti, al seggio a Palm Beach dove ha votato insieme alla moglie Melania, che gli chiedevano se lui pensa di annunciare la vittoria durante la notte. Il presidente non si è sbilanciato riguardo alla possibilità di un annuncio durante la notte, ma ha insistito nel criticare il fatto che in alcuni stati ci vorranno "giorni" per avere i risultati elettorali. Ed ha invocato il ritorno "alla scheda di carta" ed "ad un giorno solo di elezioni". Si è poi detto convinto che le "cose stanno andando molto bene per noi".
Trump: "Sono fiducioso, so che stiamo andando bene"
"Mi sento fiducioso, questa è stata la nostra migliore campagna, so che stiamo andando bene". Lo ha detto Donald Trump al seggio di West Palm Beach insieme alla moglie Melania.
Ansia, panico, paura e piani di fuga: voto Usa scatena patologie
Ansia, panico, paura e piani di fuga. L'amplificazione di informazioni e disinformazioni della tornata elettorale per decretare il nuovo presidente americano hanno causato la proliferazione di una serie di patologie da parte dei cittadini americani. L'ansia sull'esito delle elezioni è la più comune, poi si passa alle paure per il risultato, al panico per le conseguenze, sino a valutare piani di fuga. Stati d'animo riscontrati in un numero sempre crescente di elettori, secondo diversi esperti, che potrebbero avere ripercussioni sulla salute pubblica, arrivando persino ad ipotizzare una forma di disturbo da stress post-traumatico elettorale. Questi stati d'animo sono ancora più frequenti tra le persone che vivono negli stati indecisi il cui voto viene quindi ritenuto cruciale, ossia Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. La nazione è talmente stressata che il terrore è avvertito da entrambe le parti, così come tra gli elettori indipendenti. "Stiamo assistendo ai più alti livelli di stress legato alle elezioni" rispetto alle ultime tre tornate elettorali, ha affermato Vaile Wright, direttore dell'ufficio di innovazione sanitaria presso l'American Psychological Association (Apa). L'ultimo sondaggio dell'Apa ha rilevato che la maggioranza degli adulti, il 77%, ha affermato che il futuro della nazione è una "fonte significativa di stress nelle loro vite".
FBI, falsi i video su brogli e minaccia terroristica
Due video falsi con il logo dell'FBI sono stati "utilizzati impropriamente per promuovere false narrazioni sulle elezioni". Lo ha fatto sapere la stessa agenzia, che denuncia come stia circolando un "filmato di cronaca inventato che si spaccia per un avviso terroristico emesso dall'FBI" che esorta gli americani a "votare da remoto", perché ci sarebbe un'elevata minaccia terroristica nei seggi elettorali. Un secondo video contiene un comunicato stampa inventato dall'FBI che afferma che "cinque prigioni in Pennsylvania, Georgia e Arizona hanno truccato il voto dei detenuti e hanno collaborato con un partito politico", ha affermato l'FBI. Entrambi i video non sono autentici, ha avvertito l'agenzia, aggiungendo che "l'integrità delle elezioni è tra le nostre massime priorità". "I tentativi di ingannare il pubblico con contenuti falsi sulle valutazioni e sulle attività delle minacce dell'FBI mirano a minare il nostro processo democratico e a erodere la fiducia nel sistema elettorale", ha aggiunto.
Per i sondaggisti più noti è più probabile vinca Harris
L'esperto di sondaggi Nate Silver ha pubblicato la sua ultima previsione elettorale con un nuovo favorito per la vittoria, anche se la gara resta testa a testa: Kamala Harris, in base a 80mila simulazioni, ha ora il 50% di possibilità di vincere il collegio elettorale contro il 49,6% di Donald Trump. La vicepresidente dovrebbe ottenere 271 grandi elettori, il tycoon 267. Pure FiveThirtyEight ha reso noto la sua previsione finale, dando a Harris il vantaggio più esiguo col 50% di possibilità di vittoria contro il 49% di Trump. E Allan Lichtman, che ha previsto 9 delle ultime 10 elezioni, ha confermato la sua previsione: vince Karris.
Harris su X: "Oggi votiamo per un futuro migliore"
"L'Election Day è arrivato. Oggi, votiamo perché amiamo il nostro paese e crediamo nella promessa dell'America. Fai sentire la tua voce. Votiamo per un futuro migliore". Lo scrive su X Kamala Harris che posta oggi una serie di appelli su X. "Bussa alle porte. Chiama gli elettori. Contatta amici e familiari. Insieme, scriveremo il prossimo capitolo della storia più grande mai raccontata", scrive la candidata dem. "Il tuo voto è la tua voce, e la tua voce è il tuo potere", aggiunge nel suo appello agli elettori". "Quando lottiamo vinciamo".
Appello Obama: "Sarà testa a testa, andate a votare"
"Sarà un'elezione testa a testa. In alcuni Stati una manciata di voti in ogni circoscrizione potrebbero decidere il vincitore. Quindi, è necessario andare a votare. Parlate con la vostra famiglia, parlate con i vostri vicini, fate un piano, andate alle urne con i vostri amici e votate. Votate per Kamala Harris e Tim Walz". E' l'appello dell'ex presidente Usa, Barack Obama pubblicato sui social. "Milioni di americani andranno alle urne per mostrare al mondo chi siamo e cosa rappresentiamo", aggiunge Obama che ha pubblicato i link utili agli elettori per sapere dove e quando possono recarsi ai seggi.
Elezioni Usa appese a 13 contee, occhi su Erie in Pennsylvania
La gara per la Casa Bianca si gioca in 13 contee di sette Stati in bilico. Una delle più importanti è quella di Erie, la contea che si affaccia sull'omonimo lago a nord della Pennsylvania, il swing state più ambito perché è quello col maggior numero di grandi elettori (19). La contea di Erie, 270 mila abitanti, è considerata una sorta di ground zero. Le recenti elezioni suggeriscono che vincendo qui si vince la presidenza: la contea ha votato per il vincitore in ogni elezione dal 2008, incluso quando Joe Biden ha sconfitto Donald Trump a Erie per soli 1.300 voti. Con i sondaggi che mostrano Trump e Kamala Harris in una situazione di parità virtuale nel Paese e in altri stati battleground, pochi voti a Erie potrebbero decidere il prossimo inquilino della Casa Bianca.
Un terzo elettori ha già votato con voto anticipato
Oltre un terzo degli elettori americani ha votato prima del giorno delle elezioni, per corrispondenza o di persona. Lo riporta il Nyt, sottolineando che si tratta di un dato che difficilmente supererà quello delle elezioni del 2020 durante la pandemia, ma che "è comunque elevato".
Problemi tecnici in contea Pennsylvania,seggi aperti più a lungo
Problemi tecnici in alcuni seggi della contea di Cambria, in Pennsylvania. Il malfunzionamento del software sta causando un rallentamento delle procedure di voto e ha spinto le autorità a decidere per l'estensione dell'orario di apertura dei seggi.
Capo agenzia cybersecurity: "Non riscontrate minacce a infrastrutture elettorali"
"Al momento non stiamo riscontrando nessun livello significativo di incidenti con un impatto sulla sicurezza della nostra infrastruttura elettorale". E' quanto ha dichiarato Cait Conley, a capo della U.S. Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, l'agenzie federale tutela le infrastrutture americane da cyber minacce, mentre stanno iniziando le operazione di voto in tutti gli Stati.
In una call con i giornalisti, Conley, secondo quanto riporta Abcnews, ha comunque ribadito che Paesi come Russia e Iran continueranno a diffondere notizie false su presunte frodi elettorali. "Possiamo vedere un aumento di questa attività oggi e nelle prossime settimane, con un particolare focus su narrative in grado di avere un impatto e un'influenza negli stati chiave", ha detto.
Aperti i seggi anche sulla costa occidentale Usa
I seggi elettorali sulla costa occidentale sono aperti e quindi il voto è in corso ormai in quasi tutti gli Stati Uniti, fatta eccezione per l'Alaska e le Hawaii dove apriranno fra un paio d'ore.
In India un intero villaggio prega per vittoria Kamala, qui nacque suo nonno
Un intero villaggio nel sud dell'India, quello di Thulasendrapuram nel Tamil Nadu, sta pregando per Kamala Harris, perché diventi la nuova presidente degli Stati Uniti. Perché proprio da Thulasendrapuram viene il nonno materno di Harris, PV Gopalan. "La nostra leader ancestrale indiana e tamil, Kamala Harris, sicuramente vincerà le elezioni", ha detto Ballu, fondatore del gruppo indù Anushanath's Anukragni Organisation, nella città di Madurai nel Tamil Nadu, in un video diffuso da Ani News.
Nata ad Oakland, in California, da Donald Harris di origini giamaicane e da Shyamala Gopalan trasferitasi dall'India negli Stati Uniti per un dottorato, la vice presidente americana ha parlato più volte della sua eredità indiana. Di come le sue origini materne abbiano influenzato la sua vita e la sua carriera, oltre che dei ricordi di infanzia di quando andava a trovare suo nonno a Chennai.
Kamala Harris è la prima vice presidente degli Stati Uniti donna, nera e asiatico-americana. Se venisse eletta, sarebbe la prima donna a diventare presidente degli Stati Uniti.
Sfollati a Gaza bocciano Harris e Trump: "Entrambi sostengono Israele"
Kamala Harris e Donald Trump sono entrambi ''cattive opzioni'' per i palestinesi sfollati nella Striscia di Gaza. Intervistati da Haaretz, i palestinesi affermano che la vittoria di uno o dell'altro candidato alla Casa Bianca non avranno effetti positivi sulla loro situazione. ''Tutti e due, democratici o repubblicani, sostengono Israele con tutto il cuore'', ha detto Mustafa, originario di Gaza City e ora sfollato a Rafah, nel sud dell'enclave.
Alla domanda su quale candidato sarebbe più adatto a raggiungere un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza, Mustafa ha risposto sarcasticamente: "I democratici sono un po' meglio. Ad esempio, invece di inviare i loro militari a occupare Gaza, forniscono a Israele solo armi per un anno intero e un assegno aperto di miliardi di dollari".
Hussam, un 28enne del campo profughi di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza, ha detto che "non sono molto interessato alle questioni politiche degli Stati Uniti. Entrambi i candidati sono delle cattive opzioni e, onestamente, non mi dispiacerebbe se scoppiasse una guerra civile negli Stati Uniti, che porterebbe a una terza guerra mondiale".
Beyoncé imita Pamela Anderson e invita i suoi fan a votare
Beyoncé ha indossato i panni di Pamela Anderson e nel suo ultimo video ha mandato un messaggio chiaro ai suoi fan: ''votate''. Si conclude con questa frase il nuovo video del suo ultimo singolo Bodyguard, nel quale la cantante indossa alcuni degli abiti più iconici della Anderson.
Beyoncé, che nei giorni scorsi è salita sul palco di Houston e ha chiesto agli elettori americani di votare per Kamala Harris, nel video ha anche sparato con una pistola giocattolo un festone con la scritta ''votate''.
Vance: "Vi voglio bene anche se votate parte sbagliata"
"Vi voglio bene, anche se avete votato per Harris". JD Vance è apparso euforico mentre votava nel suo seggio a Cincinnati, in Ohio. Ai giornalisti che lo aspettavano ha detto di avere delle buone sensazioni. "Non si sa mai finché non si sa, ma ho delle buone sensazioni. Le avevo anche quando mi sono candidato un paio di anni fa e ho votato esattamente nello stesso posto. Spero che vada bene per il presidente Trump e per me come è andata a me". Vance ha detto che, se eletto, tratterà comunque coloro che non hanno votato per il ticket repubblicano come cittadini americani. "Penso che il mio atteggiamento sia il modo migliore per sanare la frattura nel paese: cercare di governare il Paese nel miglior modo possibile, creare quanta più prosperità possibile per il popolo americano e ricordare ai nostri concittadini americani che siamo tutti fondamentalmente nella stessa squadra, indipendentemente da per chi si vota". "Spero proprio che abbiate votato per Trump oggi, ma se avete in quello che secondo me è nel modo sbagliato, vi amerò lo stesso, tv tratterò comunque come concittadino e se sarò abbastanza fortunato da essere vicepresidente, combatterò duramente per i vostri sogni e la vostra famiglia nei prossimi quattro anni". Vance ha detto di non aver avuto la possibilita' di parlare con Trump oggi, ma ha in programma di guardare i risultati delle elezioni con lui a Palm Beach in serata. "Il mio cuore è semplicemente sopraffatto dalla gratitudine" per la campagna da candidato vicepresidente, ha detto "il fatto che io sia qui è una testimonianza del fatto che viviamo nel Paese più grande del mondo".
Salvini: "Se vince Trump buona notizia per pace"
"Comunque votino gli americani noi avremo ottimi rapporti. Non è un mistero il fatto che nel nome della pace la mia speranza sia di una vittoria repubblicana". A dirlo e' il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, a margine dell'inaugurazione dell'Eicma a Rho Fiera. E a chi gli chiedeva se ne avesse parlato con Meloni e Tajani, Salvini ha risposto: "Io parlo a nome mio. Per me se vince Trump e' una buona notizia, perché quando governano i repubblicani scoppiano meno guerre nel mondo. Per quanto riguarda gli altri chiedete agli altri".
Sondaggio: in Italia la Generazione Z sceglie Harris
Il 69,4% della 'Generazione Z' (giovani nati tra il 1996 e il 2010) auspica per le elezioni americane una vittoria di Kamala Harris, mentre solo il 30,6% spera in un successo di Donald Trump. È quanto emerge da una rilevazione condotta in Italia negli ultimi tre giorni dall'ufficio studi di UniversityBox, la community digitale italiana che, attraverso una serie di servizi offerti gratuitamente, raggruppa complessivamente oltre un milione di studenti delle scuole superiori e delle università. Dall'indagine, condotta su un campione di 500 giovani, risulta poi che, a prescindere da quelle che sono le preferenze personali, il 60,7% è convinto che il nuovo presidente degli Stati Uniti sarà Trump, a differenza di un 30,3% che crede in un successo di Harris. "Un pronostico - spiega Emiliano Novelli, amministratore delegato di UniversityBox - che muterebbe totalmente se al posto della Harris fosse scesa in campo Michelle Obama. Infatti alla domanda che prevedeva questa ipotesi ben il 65,2% si è detta sicura che il successo sarebbe andato alla moglie dell'ex presidente, mentre solo il 34,8% è rimasto convinto di una vittoria di Trump". "È chiaro - conclude Novelli - che stiamo parlando di un indicatore di massima che delinea comunque come la 'Generazione Z' nel nostro Paese sia chiaramente schierata a favore di Kamala Harris, ma che allo stesso tempo, anche sulla base delle notizie che giungono dagli States, sia convinta che il nuovo presidente sarà Donald Trump".
Bolton: "Trump si dichiarerà vincitore a urne aperte per influenzare voto in Nevada e Arizona"
Donald Trump si dichiarerà vincitore ad urne ancora aperte in una parte del Paese, in modo ad influenzare il voto negli stati chiave occidentali, Arizona e Nevada. E' questa la previsione di John Bolton, che è stato consigliere per la Sicurezza di Trump tra il 2018 e il 2019 ed ora è un suo acceso critico, che, intervistato dalla Bbc, si spinge anche a prevedere il momento della lunga notte elettorale in cui l'ex presidente annuncerà la sua vittoria.
"Dichiarerà di aver vinto, prevedo tra le 21 e le 22 (tra le 3 e le 4 del mattino in Italia), con la speranza che gli stati occidentali, Arizona e Nevada, dove le urne saranno ancora aperte, reagiranno alla sua dichiarazione", ha detto il repubblicano di lungo corso, che è stato ambasciatore all'Onu all'epoca di George Bush. In ogni caso, Bolton si dice certo che Trump "ovviamente non accetterà" i risultati elettorali in caso di sconfitta.
Trump: "Restate in coda ai seggi contro i Comunisti"
"Ora è ufficialmente il giorno delle elezioni! Sarà il giorno più importante della storia americana. L'entusiasmo degli elettori è alle stelle perché la gente vuole rendere l'America di nuovo grande. Ciò significa che le file saranno lunghe! Ho bisogno che tu consegni il tuo voto, non importa quanto tempo ci vorrà. Rimani in coda! I Democratici Comunisti Radicali vogliono che tu faccia le valigie e torni a casa. Insieme, otterremo una vittoria straordinaria per rendere l'America di nuovo grande!". Lo scrive sui social il candidato Gop alla Casa Bianca, Donald Trump.
A che ora chiudono i seggi (ora italiana)
L'orario di chiusura dei seggi si differenzia nei 50 Stati perché gli Usa hanno 6 fusi orari dalla costa Est sull'Atlantico alle Hawaii nel Pacifico. Ecco che ora sarà in Italia quando chiuderanno:
- Ore 1: Georgia (stato chiave), Indiana, Kentucky, South
Carolina, Vermont, Virginia
- Ore 1,30: North Carolina (stato chiave), Ohio, West Virginia
- Ore 2: Alabama, Connecticut, Delaware, DC, Florida, Illinois,
Maine, Maine, Maryland, Massachusetts, Mississippi, Missouri,
New Hampshire, New Jersey, Oklahoma, Pennsylvania (stato
chiave), Rhode Island, Tennessee
- Ore 2,30: Arkansas
- Ore 3: Arizona (stato chiave), Colorado, Iowa, Kansas,
Louisiana, Michigan (stato chiave), Minnesota, Nebraska, New
Mexico, New York, North Dakota, South Dakota, Texas, Wisconsin
(stato chiave), Wyoming
- Ore 4: Montana, Nevada (stato chiave), Utah
- Ore 5: California, Idaho, Oregon, Washington
- Ore 6: Alaska, Hawaii
Trump: "E' il giorno più importante della storia americana"
"E' ufficialmente l'Election Day. Questo è il giorno più importante nella storia americana". Lo scrive su X Donald Trump, invitando gli elettori a "restare in fila" ai seggi anche se ci sarà molto da aspettare. "Insieme incasseremo una grande vittoria e renderemo l'America di nuovo grande", ha messo in evidenza Trump.
Trump-Harris e il voto degli sportivi, con chi stanno i campioni
Kamala Harris o Donald Trump? L'America è chiamata al voto e i campioni dello sport non si tirano indietro. Con endorsement da una parte e dall'altra in vista dell'election night. Come accaduto anche in passato, i fuoriclasse dell'Nba sono stati tra i primi a esporsi sulla corsa alla Casa Bianca. Posizione netta per Lebron James, Steph Curry, Steve Kerr e il coach dei San Antonio Spurs Gregg Popovich, schierati con Kamala Harris e contrari a un secondo mandato di Trump. “Di cosa stiamo parlando qui? Quando penso ai miei figli, alla mia famiglia e a come cresceranno, la scelta è chiara. Vota per Kamala Harris!” le parole affidate ai social da Lebron. Dalla parte dell'attuale vice di Joe Biden ci sono anche i tennisti Andy Roddick e Coco Gauff, l'ex stella della nazionale di calcio Megan Rapinoe e un'icona senza tempo come Carl Lewis, vincitore di dieci medaglie olimpiche (9 ori e un argento tra salto in lungo, 100 e 200 metri e 4x100) in 4 edizioni dei Giochi, dal 1984 al 1996.
E per Donald? Da tempo, al tycoon non manca il supporto di una leggenda del wrestling come Hulk Hogan, che pochi giorni fa al Madison Square Garden ha invitato i "veri americani" a votare per Trump. Gli altri endorsement sono poi arrivati da Mike Tyson, pronto a tornare sul ring per la sfida allo youtuber Jake Paul, e dal'ex pilota automobilistica Danica Patrick, che ha presentato l'opzione come scelta "razionale e logica". E ancora, tra gli altri, dall'ex kickboxer Andrew Tate e dall'ex running back Nfl Ottis Anderson. Tra gli sportivi conservatori e con posizioni pro-Trump anche il fighter di arti marziali miste Colby Covington e il quarterback Brett Favre.
Elezioni blindate in Usa, cecchini, droni e barriere
Cecchini, droni, barriere, metal detector, giubbotti e vetri anti proiettili, esercitazioni anti assalto: è così che l'America, la più potente democrazia del mondo, va al voto del 5 novembre. Elezioni blindate, con la Casa Bianca e il Capitol barricati e misure di sicurezza senza precedenti in un clima di crescenti minacce, intimidazioni, tensioni alimentate da una campagna avvelenata. Una miscela esplosiva che potrebbero infiammare l'election day o i giorni successivi, quando si conoscerà l'esito delle urne e potrebbe non esserci una pacifica transizione di potere, come teme Joe Biden. L'allerta per il giorno del voto è generalizzata, con operatori elettorali che hanno partecipato ad esercitazioni anti sparatorie e imparato a barricarsi o ad usare le manichette antincendio per respingere folle armate. Tra le nuove misure anche pulsanti di emergenza collegati alle forze dell'ordine, telecamere di sicurezza e il tracciamento Gps a tutela delle schede elettorali e del personale. Molti uffici elettorali in tutto il Paese stanno inoltre accumulando scorte di Narcan, un farmaco utilizzato contro l'overdose da oppioidi, dopo che alcuni hanno ricevuto buste elettorali contenenti polvere bianca con tracce di fentanyl.
JD Vance ha votato: "Penso che vinceremo"
Jd Vance e sua moglie Usha hanno votato in Ohio. "Penso che vinceremo", ha detto il vice di Donald Trump dopo aver votato. "Quello che io e Trump vogliamo fare è costruire un paese in cui tutti possono prosperare, a prescindere da chi votano", ha aggiunto.
Jd Vance ha votato nel seggio di Cincinnati
Il candidato repubblicano alla vicepresidenza JD Vance ha votato questa mattina presso il suo seggio elettorale a Cincinnati. Il senatore è apparso di buon umore quando è arrivato alla chiesa di Sant'Antonio da Padova per esprimere la sua preferenza con la moglie Usha e i loro figli.
Indiana e Kentucky primi seggi a chiudere
L'orario di chiusura dei seggi si differenzia nei 50 Stati perché gli Usa hanno 6 fusi orari dalla costa Est sull'Atlantico alle Hawaii nel Pacifico. I primi a chiudere a mezzanotte (ora italiana) saranno Indiana e Kentucky, a seguire all'1 di notte (ora italiana) chiuderanno Florida, Georgia, South Carolina, Vermont e Virginia. Alle 2, tra gli altri, arriverà la chiusura, e le prime proiezioni, di altri due Stati in bilico, Pennsylvania e del Michigan. L'ultimo Stato a chiudere i seggi sarà l'Alaska alle 6 di domani.
Della Vedova: "Trump negativo per democrazia liberale"
"C'è un dato ineludibile, sottolineato da tutti gli analisti e rivendicato da Trump stesso, e cioè il suo rapporto problematico con la democrazia. Nell'era della post verità avremmo la post democrazia di Trump, il rischio è quello di un'autocrazia: del resto lo dice chiaramente, 'io vinco e faccio quello che voglio'. Sarebbe senza ombra di dubbio il peggior testimonial della democrazia liberale occidentale nel resto del mondo. Su questo si innesta inoltre la commistione con Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo, uno dei più grandi editori grazie alla piattaforma X di cui cela l'algoritmo, che non si limita a finanziare l'elezione di Trump, ma fa campagna attivamente". Lo ha detto il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova, ospite a Start, su Sky Tg24. "Io sono molto preoccupato per l'immagine della democrazia nel mondo, e credo da italiano e da europeista che anche nella migliore delle ipotesi - la vittoria di Harris - noi europei dobbiamo essere consapevoli della necessità degli Stati Uniti d'Europa, della necessita' di costruire una autonomia strategia in termini di politica estera e di sicurezza comune, oppure finiremo per essere insignificanti e inefficaci", ha concluso.
Appello dei procuratori generali a rispettare esito
Una coalizione bipartisan di 51 procuratori generali degli stati e dei territori degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione in cui esortano le persone a rimanere pacifiche e "condannano preventivamente qualsiasi atto di violenza correlato ai risultati". Nella nota, scritta su iniziativa dei procuratori generali dell'Ohio, dell'Oregon, del Connecticut e del Kansas si legge che, "indipendentemente dall'esito delle elezioni, ci aspettiamo che gli americani rispondano pacificamente. Un pacifico trasferimento di potere è la più alta testimonianza dello stato di diritto, una tradizione che è al centro della stabilita' della nostra nazione". I procuratori generali ribadiscono il loro "impegno a proteggere le comunità e a sostenere i principi democratici". L'invito a "ogni americano a votare e a partecipare al dibattito civile" si accompagna a quello "a rispettare l'integrità del processo democratico". "La violenza non ha posto nel processo democratico, eserciteremo la nostra autorità per far rispettare la legge contro qualsiasi atto illegale che la minacci" conclude il documento sottoscritto anche dai procuratori dei sette stati chiave: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina Pennsylvania, Wisconsin.
Monito di 51 procuratori generali Usa contro violenza nel voto
Una coalizione bipartisan di 51 procuratori generali degli stati e dei territori degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione esortando le persone a rimanere pacifiche e condannando preventivamente "qualsiasi atto di violenza correlato ai risultati". "Un pacifico trasferimento del potere è la più alta testimonianza dello stato di diritto, una tradizione che è al centro della stabilità della nostra nazione. Come procuratori generali, affermiamo il nostro impegno a proteggere le nostre comunità e sostenere i principi democratici che serviamo", scrivono. "Invitiamo ogni americano a votare, partecipare al dibattito civile e, soprattutto, rispettare l'integrità del processo democratico. La violenza non ha posto nel processo democratico; eserciteremo la nostra autorità per far rispettare la legge contro qualsiasi atto illegale che lo minacci", concludono.
Wp: "Da 50 maggiori donatori nel voto Usa oltre 2,5 miliardi"
I 50 maggiori donatori di questo ciclo elettorale hanno donato collettivamente oltre 2,5 miliardi di dollari a comitati politici e altri gruppi in competizione tra loro, secondo un'analisi del Washington Post sui dati della Federal Election Commission. Questi mega-donatori sono tendenzialmente repubblicani (1,6 miliardi), sebbene siano affiliati anche a democratici (752 milioni) e terze parti (214 milioni). I gruppi immobiliari e di criptovalute sono stati gli unici donatori di entrambi i partiti principali. La stragrande maggioranza del denaro dei principali donatori è andata ai super Pac, che possono accettare somme illimitate da individui e spesso lavorano a stretto contatto con le campagne nonostante le regole contro il coordinamento della loro pubblicità. Sul podio dei maggiori donatori Timothy Mellon (197 milioni), Richard e Elizabeth Uihlein (139) e Miriam Adelson (136) mentre Elon Musk si piazza al quarto posto (132). Il più grande donatore dem è invece Michael Bloomberg (47,4).
Biden guarderà i risultati dalla Casa Bianca
Il presidente americano Joe Biden e la First Lady Jill Biden guarderanno i risultati delle elezioni dalla Casa Bianca, insieme al loro staff. Lo ha reso noto un funzionario dell'amministrazione Usa a Cnn. Le elezioni di oggi sono molto diverse da quelle che i Biden avevano previsto qualche mese prima, quando c'era ancora la speranza per lui di essere rieletto per un secondo mandato. Una vittoria di Harris impedirebbe a Donald Trump, la cui presidenza divisiva è ciò che ha spinto Biden a candidarsi per le elezioni del 2020, di tornare alla Casa Bianca. Ma una sconfitta di Harris potrebbe suscitare una serie di domande all'interno del partito sul fatto che Biden si sia aggrappato alla sua candidatura per troppo tempo e abbia messo a repentaglio le possibilità dei democratici. "Abbiamo fatto molti progressi e Kamala si basera' su quei progressi", ha detto Biden sabato. Anche messosi da parte, Biden ha continuato a mettere in guardia negli ultimi giorni su cosa potrebbe riservare al Paese una seconda presidenza Trump. "Ho grandi disaccordi con Trump e la sua personalità", ha detto. "Cosa succederà? Cosa succederà se la mia amministrazione cambierà con la sua?".
Harris su scalinata Rocky: "Tributo a chi parte sfavorito e vince"
"Un tributo a coloro che partono da sfavoriti e salgono verso la vittoria". Lo ha detto Kamala Harris ieri notte nel suo ultimo comizio a Filadelfia parlando davanti alla famosa scalinata di Rocky del Philadelphia Museum of Art, un auspicio per una candidata che finora si è definita un "underdog' che correva per la vittoria. "Concludiamo come abbiamo iniziato: con fede, con ottimismo, con gioia", ha aggiunto parlando per soli 18 minuti al termine di una serata contornata di stelle come Lady Gaga, Oprah e la star portoricana Ricky Martin, oltre al governatore della Pennsylvania Josh Shapiro.
"La campagna di Trump cautamente ottimista, focus su affluenza"
La campagna di Donald Trump è "cautamente ottimista" ed è convinta che il risultato delle elezioni dipenderà tutto dall'affleunza. Lo riporta Cnn citando fonti dello staff dell'ex presidente.
Maduro: "Chiunque vinca negli Usa dovrà confrontarsi con noi"
Chiunque vincerà le elezioni presidenziali negli Stati Uniti dovrà "dialogare" con le autorità venezuelane "sulla base del rispetto" e partendo dal presupposto che a Caracas continuerà ad esserci "un governo rivoluzionario bolivariano" dopo gennaio. Lo ha detto il presidente venezuelano Nicolas Maduro nel corso del suo programma sulla televisione di Stato. "Non ci immischiamo negli affari interni degli Stati Uniti, semplicemente osserviamo. Non è compito di un leader latinoamericano chiedere di votare per un candidato negli Stati Uniti o farsi coinvolgere nel processo elettorale statunitense", ha detto. "Chiunque vinca la cosa migliore per l'America Latina è seguire per la propria strada e in ogni caso chiunque arriverà alla Casa Bianca, sia Donald Trump o Kamala Harris, avrà in Venezuela un governo rivoluzionario bolivariano e un popolo con cui dovrà dialogare", ha aggiunto Maduro, esprimendo la speranza che dopo il 5 novembre Washington "cambi atteggiamento verso il Paese e non si lasci guidare da figure dell'opposizione venezuelana, che si sono nascoste dietro i precedenti governi statunitensi per ottenere vantaggio".
007 Usa: "Escalation di interferenze straniere sul voto"
L'intelligence americana mette in guardia sull'escalation di interferenze straniere sulle elezioni, denunciando il diffusione di disinformazione negli Stati in bilico da parte di attori russi sotto copertura. "Questi sforzi rischiano di incitare violenza, anche contro i funzionari elettorali", affermano in una nota l'Fbi, l'agenzia per la cybersicurezza e la sicurezza delle infrastrutture e l'ufficio del direttore della National Intelligence. "La Russia è la minaccia maggiore", aggiungono le agenzie di intelligence.
Trump in Florida, maratona radio per Kamala Harris
Donald Trump in Florida, Kamala Harris alle prese con una vera e propria maratona radiofonica. I due candidati alla Casa Bianca trascorreranno così il giorno più lungo in attesa del verdetto delle urne. Il tycoon si trova al Palm Beach County Convention Center, Florida, dove ospiterà i suoi per la veglia elettorale. Nessuna notizia pubblica invece del suo numero due, JD Vance. La candidata Dem parteciperà a ben sette interviste radiofoniche in ogni stato in bilico, tra cui Nevada, North Carolina, Pennsylvania, Wisconsin, Georgia, Michigan e Arizona. Poi sarà alla veglia elettorale notturna presso la sua università, la Howard University di Washington, DC. Il vice di Harris, Tim Walz, passerà la giornata a Harrisburg, Pennsylvania, per un evento politico. Poi raggiungerà Harris alla Howard University di Washington. Al momento le urne sono aperte in oltre 25 stati, tra cui: Alabama, Delaware, Washington, D.C., Florida, Georgia, Illinois, Kansas, Maryland, Massachusetts, Michigan, Missouri, Pennsylvania, Rhode Island, Carolina del Sud, Tennessee.
Le 13 contee dei 7 Stati chiave che potranno indicare l'esito duello elettorale (5)
OZAUKEE COUNTY, WISCONSIN
Un sobborgo di Milwaukee, è una delle tre contee che formano lo zoccolo duro dei repubblicani nello Stato. Ma negli anni recenti i democratici hanno conquistato terreno: Trump nel 2016 ha vinto per 19 punti e nel 2020 per 12. Se Harris riuscirà a ridurre ulteriormente questo gap, questo potrà essere d'aiuto per compensare i voti rurali, tradizionalmente repubblicani.
MARICOPA COUNTY, ARIZONA
La contea, che comprende Phoenix e quindi il 60% degli elettori dell'intero Stato, è stata al centro nel 2020 di una delle più accanite e prolungate contestazioni elettorali, anche con minacce violente e dimostrazioni. Quattro anni fa vinse Biden con un vantaggio di 2,2 punti, simile a quello, 2,9, che nel 2016 diede la vittoria a Trump. I funzionari elettorali locali hanno già avvisato che potrebbero essere necessari fino a 13 giorni per sapere i risultati nella contea cruciale.
WASHOE COUNTY, NEVADA
Anche questa contea comprende una città, Reno, la seconda più popolosa dello Stato. Nelle due ultime elezioni è andata ai democratici, nel 2016 a Clinton con un margine di 1,3 punti, nel 2020 a Biden con un più consistente 4,5. I democratici hanno bisogno di vincere la contea per bilanciare una possibile sconfitta nella contea di Clark, che comprende Las Vegas e dove i repubblicani vengono dati in buona posizione, per porter vincere lo stato.
Election Day, seggi già aperti in 32 Stati
Sono già iniziate le file per andare a votare in 32 dei 50 Stati americani. Alle 6 di mattina hanno aperto i seggi in Connecticut, New Jersey, New York, New Hampshire, Virginia e parzialmente in Indiana, Kentucky e Maine. Alle 7 è stato il turno di Delaware, Washington D.C., Georgia, Illinois, Maryland, Missouri, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina e di alcune aree di Alabama, Florida, Kansas, Massachusetts, Michigan e Tennessee. Dalle 8 sono aperti i seggi anche in Arizona, Iowa, Louisiana, Oklahoma, Wisconsin e in alcune municipalità di Minnesota, South Dakota, North Dakota e Texas.
Le 13 contee dei 7 Stati chiave che potranno indicare l'esito duello elettorale (4)
CUMBERLAND COUNTY, PENNSYLVANIA
Conquistare o almeno arrivare vicino alla vittoria in questa contea, che si trova nei pressi della capitale statale Harrisburg, potrebbe aiutare molto Harris in questo che viene considerato il battleground state più decisivo. La sfida è complessa perché Trump ha vinto sia nel 2016, di 18 punti, che nel 2020, di 11, ma negli ultimi tempi la demografia della contea si è diversificata ed è diventata più Dem-friendly.
NORTHAMPTON COUNTY, PENNSYLVANIA
Questa contea, nell'est dello Stato, ha predetto tutti i vincitori delle presidenziali dal 1920 ad oggi, tranne che in tre casi. E' un battleground: nel 2016 Trump vinse per 4 punti e Biden nel 2020 per 1,2. La contea, che ha un 16% di popolazione ispanica, in maggioranza di Puerto Rico, è al centro dell'attenzione di strateghi elettorali e media da quando al comizio di Trump al Madison Square Garden Puerto Rico è stato definito "un'isola galleggiante di spazzatura".
SAUK COUNTY, WISCONSIN
Situata nei pressi di Madison, anche questa contea rurale è battleground, con vittorie alternate di dem e repubblicani. Spesso sul filo del rasoio: Biden quattro anni fa vinse per 600 voti mentre Trump nel 2016 la conquistò con un margine di meno 200 voti.
Le 13 contee dei 7 Stati chiave che potranno indicare l'esito duello elettorale (3)
MUSKEGON COUNTY, MICHIGAN
Situata nei pressi della città di Grand Rapids, la contea è stata vinta nelle ultime tre elezioni dai democratici, ma con percentuali sempre in diminuzione: dal 18% di Barack Obama all'1,5% di Hillary Clinton allo 0.6% di Biden. Al contempo però va notato che la governatrice democratica Gretchen Whitmer ha avuto un robusto sostegno nella contea, come anche il referendum per difendere il diritto all'aborto del 2022. Una vittoria di Harris nella contea, questo sarebbe un segnale positivo per il sostegno delle donne bianche e lavoratrici.
SAGINAW COUNTY, MICHIGAN
Un'altra contea battleground nei pressi del lago Huron, vinta da Obama nel 2012, da Trump nel 2016 e da Biden nel 2020 per appena 303 voti. Se Trump dovesse riconquistare la contea, sarebbe un segnale, sottolinea l'analista di Cook Political Report, che i sondaggi hanno sottostimato il suo sostegno tra i bianchi senza istruzione universitaria.
BUCKS COUNTY, PENNSYLVANIA
Anche in questa contea gli elettori bianchi senza istruzione universitaria rappresentano metà dell'elettorato, la percentuale più alta dei sobborghi di Philadelphia. Quattro anni fa Biden vinse con un margine di 4 punti: una sconfitta di Harris confermerebbe il temuto problema della democratica con i maschi bianchi della working class. Ed un segnale preoccupante arriva dal fatto che nel 2024 il numero degli elettori registrati nella contea come repubblicani ha superato i democratici per la prima volta in 15 anni.
Le 13 contee dei 7 Stati chiave che potranno indicare l'esito duello elettorale (2)
FAYETTE COUNTY, GEORGIA
Situata nei sobborghi di Atlanta, la contea solitamente è vinta dai repubblicani, ma ultimamente si sta orientando verso i dem a causa dell'allontanamento dal partito repubblicano trumpizzato da parte degli abitanti con istruzione universitaria dei sobborghi. Basti pensare che nel 2016 il tycoon vinse con un vantaggio di 19 punti, ma nel 2020 di appena 7. Secondo analista Dave Wasserman, Harris deve almeno "arrivare vicina" alla vittoria in questa contea per essere competitiva in Georgia.
CABARRUS COUNTY, NORTH CAROLINA
E' un sobborgo di Charlotte dove nelle ultime due elezioni ha vinto Trump, ma anche in questo caso il suo vantaggio si è più che dimezzato, dai 20 punti del 2016 ai 9 del 2020. Se Trump il suo vantaggio dovesse oggi scendere ulteriormente, a cinque punti o meno, allora secondo l'analista, Harris avrebbe "una buona possibilità" di conquistare lo Stato.
NASH COUNTY, NORTH CAROLINA
Nei pressi della città di Raleigh, è veramente una contea battleground: nel 2016 è stata vinta da Trump e nel 2020 da Biden, in entrambi i casi per un pugno di voti. Ma nelle elezioni di Midterm due anni fa il senatore repubblicano, Ted Budd, ha avuto nella contea un vantaggio di sette punti.
Le 13 contee dei 7 Stati chiave che potranno indicare l'esito duello elettorale
Non solo saranno solo sette gli stati decisivi per le sorti del duello elettore di oggi, ma sono 13 le contee di questi stati che potranno indicare la via verso la Casa Bianca a Kamala Harris o Donald Trump. Le contee battleground sono secondo una mappa elettorale del Cook Political Report ripresa da Axios, tre in Pennsylvania, due in Georgia, North Carolina, Wisconsin e Michigan, ed una sia in Arizona che in Nevada. Se si paragonano le mappe elettorali delle contee dei diversi cicli elettorali, si nota che nel 2016 oltre 200 contee dove aveva vinto Barack Obama nel 2012 furono conquistate da Donald Trump. Quattro anni fa Joe Biden riuscì a riconquistare meno della metà di queste, ma fu sufficiente a vincere Arizona, Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, la Casa Bianca. Ecco la lista delle contee da tenere d'occhio stanotte, secondo il sito indipendente specializzato in analisi elettorali.
BALDWIN COUNTY, GEORGIA
Situata nel centro dello Stato, è una contea principalmente rurale con una significativa popolazione afroamericana e due università, lontana dai principali centri urbani. Dal 2004 ha votato dem alle presidenziali, ma il margine si è andato progressivamente riducendo, dell'1,7 nel 2016 e dell'1,3 nel 2020. Una vittoria di Trump nella contea confermerebbe che la campagna di Harris non è riuscita a mobilitare voto di afroamericani e giovani.
Le aperture dei seggi (ora italiana)
Con l'apertura dei seggi negli Stati della costa orientale degli Usa è entrata nel vivo la procedura che determinerà se il prossimo inquilino della Casa Bianca sarà di nuovo Donald Trump o Kamala Harris. Oltre 82 milioni di persone hanno già votato in anticipo per l'ex presidente repubblicano o per la vicepresidente democratica nel corso di un'aspra campagna segnata da molteplici colpi di scena, con due tentativi di omicidio contro Donald Trump e la sostituzione in corsa di Joe Biden con Kamala Harris.
Le elezioni sono ufficialmente in corso. Ecco gli orari di apertura (l'ora indicata è quella italiana):
12 - Connecticut, Kentucky (i seggi elettorali nell'ovest aprono alle 13), Maine (i seggi elettorali aprono tra le 12 e le 16 a seconda della popolazione della città), New Jersey, New York, Virginia.
12,30 - North Carolina, Ohio, West Virginia
13 - Alabama, Delaware, Distretto di Columbia, Florida (alle 14 in alcune parti della Florida Panhandle con ora centrale), Georgia, New Hampshire (gli orari di apertura variano a seconda della contea, ma non prima delle 13), Illinois, Indiana, Kansas (varia a seconda della contea), Louisiana, Maryland, Massachusetts, Michigan (i seggi elettorali in quattro contee della Penisola superiore aprono alle 14), Missouri, Pennsylvania, Rhode Island (i seggi elettorali a New Shoreham aprono alle 15), South Carolina, Wyoming
14 - Arizona, Iowa, Minnesota (le contee con una popolazione inferiore a 500 abitanti non sono tenute ad aprire prima delle 17), Mississippi, Oklahoma, North Dakota (i seggi elettorali aprono alle 14 e variano a seconda della contea), South Dakota (i seggi elettorali nell'ovest aprono alle 15), Tennessee, Texas (i seggi elettorali in tre contee occidentali aprono alle 15), Wisconsin
14,30 - Arkansas
15 - Colorado, Montana (i seggi elettorali nelle contee con meno di 400 elettori registrati possono aprire fino alle 20), Nebraska, Nevada (i seggi elettorali aprono alle 16 a eccezione del municipio di West Wendover), New Mexico, Utah
16 - California, Idaho (i seggi elettorali nel nord aprono alle 17)
17 - Washington (la maggior parte delle votazioni avviene per posta, quindi gli orari variano in base alla contea), Alaska (i seggi elettorali aprono alle 17 a eccezione di Adak)
18 - Hawaii
I seggi elettorali iniziano a chiudere negli stati orientali dalla mezzanotte di mercoledì ora italiana.
Bbc, persone in fila in Pennsylvania all'apertura delle urne
La Bbc parla di persone in fila davanti ai seggi a Philadelphia, in Pennsylvania, all'apertura dei seggi alle 7 ora locale. Lo stato con i suoi 19 grandi elettori è uno dei 7 in bilico ed è considerato chiave per l'esito elettorale. Si è cominciato a votare anche in altri stati in bilico come la Georgia e il Michigan. Le votazioni sono aperte anche in: Alabama, Delaware, Distretto di Columbia, Florida, New Hampshire, Illinois, Indiana, Kansas, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Missouri, Rhode Island, Carolina del Sud e Wyoming.
Usa 2024, seggi aperti in Pennsylvania e Nord Carolina, Stati chiave
Sono aperti i seggi in Pennsylvania, stato chiave per l'elezione del prossimo presidente degli Usa. Elettori alle urne anche nell'altro Stato chiave del Nord Carolina.
Mosca, non ci interessa chi vince le elezioni
Alla Russia "non interessa" l'esito delle elezioni presidenziali americane. Lo ha detto il portavoce della stampa presidenziale russa Dmitry Peskov al corrispondente di Life, secondo quanto riporta Ria Novosti.
Tajani: "Auspico scelte non penalizzino nostro export"
"Mi auguro anche che non ci siano scelte che penalizzino le esportazioni del nostro Paese, visto che per noi l'export rappresenta il 40% del Pil". Così, a proposito dei possibili esiti delle elezioni Usa, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine degli Stati generali della Diplomazia culturale in corso a Matera.
Trump agli elettori: "Posso perdere solo se voi mi fate perdere, andate a votare"
"Sono quasi alla meta, e l'unico modo per perdere è che voi mi facciate perdere. Vi ho passato la palla, ora voi dovete andare a votare". E' questa l'esortazione a recarsi oggi alle urne che Donald Trump ha lanciato agli elettori di Pittisburgh in uno dei due comizi che ha tenuto, nella notte conclusiva della campagna elettorale, in Pennsylvania, lo stato dove si decidono le sorti del duello per la Casa Bianca. E dove i sondaggi danno fino all'ultimo Trump e Kamala Harris praticamente in parità.
Tajani: "Il nuovo presidente Usa non ignori Europa e Africa"
"Noi siamo amici degli Stati Uniti, indipendentemente da chi vincerà, non siamo amici degli Stati Uniti a seconda del presidente. L'unica cosa che mi auguro è che il futuro presidente non giri la testa rispetto all'Europa, al Mediterraneo e all'Africa perché sono scacchieri fondamentali, dove gli Stati Uniti possono insieme all'Europa giocare un ruolo fondamentale". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando agli Stati Generali della diplomazia culturale a Matera. "Mi auguro anche che non ci siano scelte che penalizzino le esportazioni del nostro Paese, visto che per noi l'export rappresenta il 40% del Pil".
Il maltempo colpirà stati in bilico, timori legati al calo dell'affluenza
Alcuni stati americani in bilico saranno colpiti da un fronte freddo il giorno delle elezioni che porterà forti piogge e violente tempeste. Lo riporta la Cnn. La pioggia più intensa sta cadendo dal Texas orientale al confine tra Missouri e Illinois, compresa St. Louis. Il fronte continuerà a dirigersi verso est, portando acquazzoni in Minnesota e negli stati chiave del Wisconsin e del Michigan a sud fino alla Louisiana. Nelle precedenti elezioni le piogge hanno ridotto leggermente l'affluenza alle urne. Il Wisconsin sembra avere il meteo peggiore dei sette stati chiave con lo Storm Prediction Center che ha emesso una minaccia di tempesta severa di livello 1 su 5 per gran parte dello stato.
J.D Vance, dall'Ohio ai Marine e poi al Senato: chi è il candidato vicepresidente di Trump
Quarant'anni, con radici nel Midwest operaio e alle spalle anni passati prima in Iraq e poi tra studi legali e venture capital. L’ascesa in politica del senatore eletto nel 2022 è culminata con la decisione del tycoon di averlo al suo fianco per le elezioni (anche se tra i due non è stato amore a prima vista). Dal libro "Hillbilly Elegy" alle posizioni politiche: chi è il prossimo potenziale numero due alla Casa Bianca. IL PROFILO DI J.D. VANCE

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Chi è Tim Walz, il candidato vicepresidente scelto da Kamala Harris
Governatore del Minnesota, ex docente ed ex membro della Guardia Nazionale, ha speso 12 dei suoi 60 anni al Congresso, come rappresentante per il suo Stato (che guida dal 2019). La campagna di Trump lo ha bollato come un "pericoloso estremista di sinistra". Dagli anni nell'Army National Guard alla riforma della polizia dopo l'omicidio di George Floyd: ecco chi è. IL PROFILO DI TIM WALZ

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Cnn: "Da agente russo 100 dollari a influencer pro Trump"
Un influencer americano dei social media ha dichiarato di essere stato pagato 100 dollari da un propagandista pro-Cremlino per pubblicare un falso video di immigrati haitiani che dichiaravano di votare alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Il pagamento era uno dei tanti che l'uomo ha dichiarato di aver ricevuto dal propagandista, un agente russo registrato, da pubblicare sui social media in vista delle elezioni. Lo denuncia la Cnn. L'influencer pro-Trump, che usa l'handle @AlphaFox78 su X, è un americano che vive nel Massachusetts, ha appreso la CNN. L'account, che in passato ha pubblicato meme di destra a sostegno dell'ex presidente Donald Trump, è stato il primo a pubblicare il video, ora smentito, che presumibilmente mostrava un immigrato haitiano affermare che avrebbe votato almeno due volte in Georgia per la vicepresidente Kamala Harris. Il Segretario di Stato della Georgia ha affermato che tutto ciò che appare nel video è falso, dagli attori alle carte d'identità, ed è stato prodotto e diffuso da influenti attori russi.
Elezioni Usa 2024, dall'aborto ai migranti: i programmi di Harris e Trump a confronto
Martedì 5 novembre gli elettori dovranno scegliere se votare per l’attuale vicepresidente Kamala Harris, e quindi proseguire nel solco di quanto fatto da Joe Biden, oppure se riportare l’ex presidente Donald Trump alla Casa Bianca, con una netta cesura rispetto al quadro attuale. I toni tra i due sfidanti sono sempre stati accesi, con i media – soprattutto internazionali – quasi più attenti alle stoccate dell’uno contro l’altro che ai rispettivi programmi elettorali. Dai migranti all’aborto, quanto sono diversi e in cosa invece convergono? I PROGRAMMI
Il presidente della Serbia: "Con Harris la terza guerra mondiale"
Duro attacco del presidente della Serbia Aleksandar Vucic alla candidata democratica Usa Kamala Harris, la cui vittoria, secondo lui, potrebbe portare alla terza guerra mondiale. Con le sue dichiarazioni nel giorno dell'Election Day, Vucic ha chiarito la sua preferenza per il repubblicano Donald Trump. "Può darsi che queste elezioni portino la pace, ma possono anche portare alla continuazione della guerra, che potrebbe portarci alla terza guerra mondiale", ha detto Vucic alla televisione serba Happy. Vucic ha descritto l'attuale capo della Casa Bianca come un "sionista comprovato" e ha previsto che un eventuale trionfo del suo vicepresidente Harris causerà ulteriori problemi in Medio Oriente. "Joe Biden, da sionista provato, voleva essere ricordato come colui che ha distrutto l'infrastruttura nucleare dell'Iran, cosa che porterebbe a problemi ancora più grandi di quelli attuali", ha commentato senza spiegare sua cosa basa la sua conoscenza su quella presunta intenzione del attuale presidente dagli Usa. Comunque sia, il presidente della Serbia - Paese che mantiene stretti legami con la Russia e allo stesso tempo è candidato all'adesione all'Unione Europea - ha ritenuto che queste elezioni americane siano "le più importanti nella storia dell'umanita'", poichè potrebbero potenzialmente decidere "sulla guerra e sulla pace".
La chiusura dei primi seggi e l'ultimo voto
È impossibile sapere se ci vorranno ore o giorni di conteggio per decidere tra la vicepresidente democratica che aspira ad essere la prima donna al comando degli Stati Uniti e il 78enne ex presidente repubblicano, che punta a tornate alla White House. I primi seggi chiuderanno all'1 di notte italiana in sei Stati, incluso quello chiave della Georgia (che assegna 16 grandi elettori), oltre a Indiana, Kentucky, South Carolina, Vermont e Virginia. L'ultimo voto sarà in Alaska, dove le urne chiuderanno alle 7 italiane. La campagna elettorale è stata lunga e serratissima: Harris l'ha conclusa dopo 107 giorni dall'investitura in Pennsylvania, lo stato in bilico considerato decisivo con i suoi 19 grandi elettori mentre Trump ha parlato nel Michigan, dove ha concluso tre delle sue campagne presidenziali. Massima allerta per la sicurezza con alte recinzioni metalliche e barricate intorno alla Casa Bianca, a Capitol Hill e alla residenza della vicepresidente nonché candidata presidenziale democratica Kamala Karris: misure che ricordano quelle prese dopo il famigerato attacco al Congresso del 6 gennaio da parte dei fan di Donald Trump. In ballo non c'è solo l'elezione del nuovo presidente ma anche il rinnovo del Congresso (la Camera per intero, il Senato per un terzo), che sarà decisivo per rafforzare o limitare e controllare i poteri del commander in chief.
Al via il voto negli Usa, i primi risultati nella notte
Dopo gli ultimi colpi senza fair play dei comizi finali, si sono aperte alle 5 ora locale in alcuni seggi della costa Est i primi seggi elettorali che danno il via alla lunga giornata di voto negli Stati Uniti attraverso sei fusi orari. Dall'Atlantico al Pacifico, i cittadini americani sceglieranno chi tra Kamala Harris e Donald Trump andrà alla Casa Bianca con i sondaggi che li danno testa a testa in 7 Stati chiave (Pennsylvania, Nevada, Wisconsin, Georgia, North Carolina, Michigan, Arizona). Oltre 80 milioni di americani hanno già votato in anticipo o per posta o in presenza mentre circa l'altra metà avrà tempo fino alle 20.00.
In attesa dei risultati Harris e Trump pensano a squadra: ecco il toto ministri
Gli Stati Uniti stanno votando per eleggere il prossimo o la prossima presidente. La sfida è tra l’attuale vicepresidente democratica Kamala Harris e l’ex presidente repubblicano Donald Trump. Si prevede un testa a testa e gli occhi sono puntati sui sette swing State che potrebbero decidere l’esito del voto.
Intanto, in attesa di sapere chi siederà nello Studio Ovale, entrambi i candidati stanno già pensando alla possibile squadra di governo. Ed è partito il toto ministri: ecco qualche nome. IL TOTO-MINISTRI
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Usa 2024, per chi voteresti tra Trump ed Harris?
Quindici dichiarazioni pronunciate dai due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris e Donald Trump, sui temi forti della campagna elettorale, dall'aborto all'ambiente, dalle tasse al sostegno militare. Partiamo da qui per metterci in gioco: a chi siamo più vicini tra Harris e Trump? A chi andrebbe il nostro voto se fossimo cittadini americani? Mettetevi alla prova con il nostro "Trovapresidente". FAI IL TEST
Oggi il voto, interviste per Harris. "Watch party" in Florida per Trump
Donald Trump e Kamala Harris hanno concluso la loro campagna elettorale con i rispettivi comizi finali, il repubblicano nel Michigan, la democratica in Pennsylvania. Ma anche l' 'election day' non sarà una giornata di completo relax per i due candidati alla Casa Bianca.
Secondo la Cnn, Harris trascorrerà la giornata a Washington Dc rilasciando alcune interviste radiofoniche, mentre in serata attenderà i risultati del voto presso la Howard University, l'università dove si è laureata. La candidata democratica, inoltre, domani ha invitato i suoi principali donatori a un briefing elettorale. Trump, invece, dovrebbe tenere il suo 'watch party' a Palm Beach, in Florida.
Quali star si schierano con Donald Trump e quali con Kamala Harris?
Per la Cnn quello di adesso è "il più grande momento politico di Hollywood dai tempi di Obama": attori e cantanti si stanno mobilitando per il voto del 5 novembre. Molti di loro si sono schierati dalla parte dell'attuale vicepresidente, ma non manca chi va controcorrente e supporta apertamente il tycoon. LE PREFERENZE
Biden: "Il diritto di voto è sacro. Esercitatelo"
Elezioni Usa, si è votato anche sulla Stazione Spaziale
I voti per le elezioni presidenziali statunitensi, che si concludono martedì 5 novembre, sono arrivati anche dalla Stazione Spaziale Internazionale: a bordo, infatti, ci sono attualmente 4 astronauti americani, che possono votare a distanza grazie alla stessa procedura seguita dai soldati inviati nelle missioni all'estero. Don Pettit e Nick Hague della Nasa, arrivati entrambi a settembre sulla Iss il primo con la navetta Soyuz e l'altro a bordo della Crew Dragon di SpaceX, sapevano che sarebbero stati nello spazio durante il periodo delle elezioni. Mentre sicuramente non se lo aspettavano Butch Wilmore e Sunita Williams, giunti a bordo della navetta Starliner della Boeing nel giugno scorso per una missione che sarebbe dovuta durare solo una settimana, e che è invece tuttora in corso a causa dei problemi riscontrati sulla Starliner: i due potranno tornare sulla Terra solo a febbraio 2025, a bordo di una Crew Dragon. In ogni caso, la procedura di voto è stata la stessa per tutti e 4. Gli astronauti ricevono inizialmente una scheda elettorale finta, che reinviano a terra per controllare che il processo funzioni e che mantenga effettivamente la segretezza del voto. La scheda vera e propria, in formato elettronico, viene inviata attraverso il sistema satellitare della Nasa fino a un'antenna di terra presso il centro dell'Agenzia di White Sands, nel New Mexico. Da qui, i dati sono trasferiti al Johnson Space Center della Nasa in Texas, che a sua volta li invia agli uffici elettorali di competenza. Per preservare l'integrità del voto, la scheda elettorale è crittografata, accessibile tramite una password che è in possesso solo dell'astronauta e dell'impiegato che dovrà conteggiare il voto.
Cosa succederebbe all'economia italiana (ed europea) se vincesse Trump?
Stando agli ultimi sondaggi di RealClear Politics, il tycoon è davanti a Kamala Harris in tutti e 7 gli Stati in bilico, decisivi per l’esito finale del voto. Dai dazi sulle merci Ue alle spese per la difesa, cosa succederebbe al nostro Paese a livello economico se il repubblicano vincesse le elezioni del prossimo 5 novembre? Anche di questo si è parlato nella in un puntata di Numeri, approfondimento di Sky TG24. L'ANALISI
Elezioni Usa 2024, gli italiani preferiscono Harris: così partito per partito
Un sondaggio dell’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 rivela che il 57% degli intervistati voterebbe per la candidata democratica. Per il 49% una vittoria del tycoon metterebbe a rischio la democrazia Usa. Chiunque fosse eletto presidente, comunque, dovrebbe avere come priorità internazionale favorire la stabilità in Medioriente. Guardando alla politica italiana, la fiducia nei leader continua a fluttuare, mentre nelle intenzioni di voto c’è una battuta d’arresto per tutti i partiti tranne Fdi e M5S. IL SONDAGGIO

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Trump contro Nancy Pelosi, insulti sessisti contro l'ex Speaker
Insulti volgari e sessisti sono stati rivolti dal candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, all'ex Speaker democratica alla Camera, Nancy Pelosi, durante l'ultimo comizio della sua campagna elettorale a Grand Rapids, in Michigan.
"È una persona corrotta, è una persona cattiva. Lei è cattiva, malata, pazza", ha detto Trump, che ha insultato pesantemente Pelosi definendola "con una parola che (in inglese, ndr) inizia con 'B' ma non la dirò, anche se vorrei".
"Non uso molto (il linguaggio scurrile), sapete, solo ogni tanto, e non è mai una parolaccia vera e propria, non è mai cattiva... Ma è un po' meglio quando si usa un linguaggio scurrile. Queste sono cattive persone", ha detto tra la folla che applaudiva, secondo quanto riferito dalla Cnn.
America 2024: the final show, Harris chiude a Philadelphia. VIDEO
Mosca: "Per ora nessun commento sulle elezioni Usa"
Il Cremlino afferma di non avere al momento alcun commento da fare sulle elezioni americane. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Non c'è ancora nulla da commentare. Non ci sono ancora commenti", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia di stampa russa.
L'intelligence sulle interferenze elettorali: "Russia minaccia più attiva, anche Iran al lavoro"
Si intensificano gli allarmi dei funzionari dell'intelligence Usa su interferenze straniere, dalla Russia in particolare, nell'Election Day. E anche dopo il voto, dopo la sfida tra Kamala Harris e Donald Trump per la Casa Bianca. Fbi, Office of the Director of National Intelligence (Odni) e Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (Cisa) affermano di aver "osservato avversari stranieri, Russia in particolare, condurre ulteriori operazioni di influenza volte a compromettere la fiducia dell'opinione pubblica nell'integrità delle elezioni Usa e aklimentare divisioni tra gli americani".
Un 'impegno' che, dicono le tre Agenzie, si intensificherà per tutto l'Election Day e anche dopo il voto, con maggiore 'attenzione' per gli stati chiave, Arizona, Nevada, Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, Georgia e North Carolina.
"La Russia è la minaccia maggiormente attiva", affermano in una dichiarazione congiunta. L'accusa ad "attori di influenza" legati alla Russia è di creare video falsi e 'notizie' false per intaccare la legittimità del voto, spaventare gli elettori. "Sforzi" che, dicono le Agenzie, "rischiano di incitare alla violenza".
Trump: "E' ora di andare a votare. Insieme possiamo rendere l'America di nuovo grande"
Come si elegge il presidente degli Stati Uniti. VIDEO
Elezioni Usa, come funziona il sistema elettorale: tutto quello che c'è da sapere
Per determinare il nome del nuovo leader degli Stati Uniti si procede con un sistema elettorale indiretto: i cittadini Usa, infatti, con il voto del 5 novembre 2024 demandano la scelta al collegio dei grandi elettori. La tappa finale del processo sarà il 20 gennaio 2025, con l'inaugurazione ufficiale della nuova presidenza. COSA SAPERE
Usa 2024, governo Gb: "Al di là del voto garanzia di legami profondi"
Qualunque sia l'esito delle elezioni Usa, i "legami profondi" che uniscono il Regno Unito e gli Stati Uniti saranno "forti come non mai". Lo ha dichiarato il ministro della Salute del Regno Unito, Wes Streeting, a poche ore dal voto per la Casa Bianca, ribadendo l'impegno del governo britannico sul versante dei rapporti bilaterali con Washington. "Il primo ministro, il ministro degli Esteri e altri hanno lavorato duramente per garantire che qualunque sia l'esito delle elezioni presidenziali statunitensi, i legami profondi che uniscono le nostre due nazioni siano forti come non mai", ha insistito Streeting. "Penso che ciò sia particolarmente importante in un mondo in cui vediamo la guerra nel continente europeo, in Ucraina, la guerra in Medio Oriente, rischi e minacce geopolitiche più ampie in cui gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno una storia comune, ma anche una causa comune in termini di futuro che vogliamo costruire, nel futuro della democrazia", ha proseguito il ministro della Sanita' del governo laburista Starmer. "Penso sia giusto dire che potremmo non essere compagni di letto ideologici con il presidente Trump, ma se tornasse come presidente degli Stati Uniti, ci sarebbe un ottimo rapporto di lavoro. E penso che lo abbiamo visto con il calore dello scambio tra il presidente Trump e il primo ministro dopo il loro recente incontro", ha continuato Streeting. "Il popolo americano deciderà chi sarà il suo presidente e noi lavoreremo con chiunque scelga", ha assicurato in conclusione.
Elezioni Usa 2024, potrebbero volerci giorni per sapere chi vincerà. Ecco perché
Tutti gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti. Martedì 5 novembre si vota per eleggere il nuovo presidente: i candidati sono diversi, ma di fatto è una sfida a due tra Kamala Harris e Donald Trump. Per conoscere il risultato bisognerà aspettare un po’ di tempo, forse anche più dei quattro giorni necessari per decretare il nuovo inquilino alla Casa Bianca nel 2020, specie se la gara resterà un testa a testa nei sette Swing States, gli Stati in bilico, decisivi ogni volta per il verdetto. IL MOTIVO
Philadelphia, Kamala Harris ringrazia Oprah Winfrey
Trump: "Non mi candido contro Kamala ma contro il malvagio sistema dem"
L'ex presidente Donald Trump ha sostenuto durante l'ultimo comizio della sua campagna elettorale che il suo vero avversario in queste elezioni non era la vice presidente Kamala Harris, ma piuttosto il "malvagio sistema democratico".
"Sconfiggeremo il sistema corrotto a Washington. Perché non sono candidato contro Kamala, sono candidato contro un malvagio sistema democratico. Queste sono persone malvagie", ha detto Trump durante il suo comizio finale a Grand Rapids, nel Michigan, iniziato ben dopo la mezzanotte ora locale.
"La maggioranza silenziosa è tornata e domani dovete uscire e votare", ha aggiunto Trump, parlando della campagna elettorale come di un "viaggio incredibile. Ed è molto triste in un certo senso, perché, sapete, abbiamo fatto tutto questo, e questo è l'ultimo (comizio, ndr), ma ecco la buona notizia, tutto quello che stavamo facendo era metterci nella posizione per vincere, cosa che possiamo fare molto facilmente domani se ci presentiamo".
Trump contro Harris, la previsione dell'ippopotamo sulle elezioni Usa
Un'indicazione già c'è e arriva dalla Thailandia, più precisamente da Moo Deng, ippopotamo pigmeo di appena quattro mesi e già star dei social. L'animale non ha avuto dubbi quando si è trattato di scegliere tra due ciotole di frutta che le sono state offerte nello zoo per decidere chi sarà il vincitore dell'Election Day, optando per quella che indica Trump. IL VIDEO

Trump, "Kamala ha un QI molto basso, non ci serve"
Al suo ultimo comizio a Grand Rapids, nel Michigan, Donald Trump non ha risparmiato le sue dure critiche alla rivale Kamala Harris, attaccandola pesantemente, oltre ad aver condiviso col pubblico una serie di pensieri tortuosi. "Kamala, è una persona con un QI molto basso e non abbiamo bisogno di una persona con un QI molto basso. Ce l'abbiamo da quattro anni e il nostro Paese sta andando a rotoli", ha detto Trump all'inizio del suo comizio, una delle tante critiche
tipicamente feroci al suo avversario. "Se voti per la bugiarda Kamala avrai altri quattro anni di miseria, fallimento e disastro da cui il nostro paese potrebbe non riprendersi mai",
ha aggiunto Trump. Più della metà della folla se n'è andata durante un discorso tortuoso - lungo quasi due ore, dopo essere arrivato in ritardo di quasi due ore - in particolare quando ha cominciato a meditare sul fatto che Dio potrebbe averlo salvato dal proiettile di un assassino in modo che potesse diventare presidente, affermando di avere "il 95% di possibilità o qualcosa del genere" di vincere le elezioni. Ha anche detto che non si candiderà di nuovo alla presidenza e, se questo dovesse essere l'ultimo comizio, sarebbe stata una fine piuttosto ignominiosa. Nel Michigan ha anche lanciato gravi avvertimenti razzisti sull'immigrazione, descritto le città americane come inferni pieni di criminalità e ha fatto vaghe promesse iperboliche su come solo lui avrebbe potuto sistemare il Paese.
Il re dei podcast con Trump, per il tycoon "un onore"
Joe Rogan, il re dei podcast negli Stati Uniti, si schiera per il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. L'endorsement è arrivato all'ultima ora. Rogan, che ha intervistato Elon Musk, attira milioni di ascoltatori con 'The Joe Rogan Experience', è stato criticato per aver fatto disinformazione e commenti razzisti per i quali si è poi scusato. Per lui, noto fuori dagli Stati Uniti per le vesti di commentatore di arti marziali miste, da Musk arrivano "quelle che penso siano le ragioni più convincenti per Trump" e "sono d'accordo con lui".
"Per la cronaca - ha aggiunto in un post su X dopo aver 'dialogato' a lungo nei giorni scorsi il tycoon - sì, questo è un endorsement per Trump". E il candidato repubblicano che sogna il ritorno alla Casa Bianca su X ha presto ringraziato Rogan: "Grazie per l'endorsement, Joe Rogan, è un grande onore!".
Annunziata: "A Meloni conviene che vinca Harris"
Alla premier Giorgia Meloni conviene che il voto americano lo vinca "paradossalmente Harris, perché le relazioni tra i due Paesi resterebbero deboli come sono. Con un Trump così ostile verso l'Europa, anche sull'economia, saranno guai pure per l'Italia. E poi Meloni ha troppe foto con Biden che le bacia i capelli". Lo afferma Lucia Annunziata, giornalista ed eurodeputata del Pd, intervistata da La Repubblica. "In tanti anni mai avevo visto un'America così divisa: si respira un'aria pesantissima. Chiunque abbia incontrato in questi giorni mi ha detto: comunque vada, nulla sarà più come prima", aggiunge Annunziata. "I poll sono talmente ravvicinati che può accadere qualsiasi cosa. È un corpo a corpo tra due sfidanti e due Americhe, estremamente sentito", sottolinea l'europarlamentare, secondo cui se vince Donald Trump "arriverà a compimento il suo percorso politico autoritario. Qui si parla apertamente di fascismo, tabù lessicale ormai sdoganato. Trump chiederà il disimpegno della Nato in Europa, in Medioriente appoggerà totalmente Netanyahu". Mentre se prevarrà Kamala Harris "Trump non lo accetterà. E c'è chi è preoccupato perché lei è arrivata alla candidatura con poca esperienza di governo e di politica".
Ultimo comizio in Michigan, Trump insulta gli oppositori
Nel suo ultimo comizio elettorale a Grand Rapids, nel Michigan, Donald Trump ha insultato i suoi oppositori, in particolare il presidente uscente Joe Biden, l'ex presidente della Camera Nancy Pelosi e il rappresentante Adam Schiff, investigatore capo del primo impeachment di Trump. "Joe Biden in uno dei suoi momenti folli ha detto che eravamo tutti spazzatura", ha commentato Trump aggiungendo "hanno rubato le elezioni a un presidente", in apparente riferimento all'abbandono della campagna di Biden per essere sostituito da Kamala Harris. Poi il candidato repubblicano ha detto che Pelosi "è una persona corrotta malvagia, malata, pazza. Inizia con una 'b' ma non lo dirò! Voglio dirlo". Di Adam Shifty Schiff ha detto che "ha la testa più grande, è un ragazzo poco attraente sia dentro che fuori". Nel suo ultimo comizio, Trump ha spaziato ulteriormente su vari argomenti, tra cui le promesse di difendere la liberta' religiosa, il diritto di detenere e portare armi, di "tenere gli uomini fuori dagli sport femminili" e rafforzare i nostri confini. "Non ci arrenderemo mai, insieme combatteremo, combatteremo e vinceremo, vinceremo, vinceremo! Il 5 novembre, oggi, sarà il giorno più importante nella storia del nostro paese", ha insistito Trump. "Vi amo tutti, Dio vi benedica, Dio vi benedica Michigan, Dio benedica gli Stati Uniti d'America!", ha concluso il candidato alla Casa Bianca che ha poi ballato sulle note di YMCA.
Elezioni Usa 2024, come influisce il gender gap sul voto? I dati
A poche ore dall'apertura delle urne in America, gli ultimi sondaggi danno la democratica Harris e il repubblicano Trump praticamente appaiati. A fare la differenza negli Stati-chiave potrebbero essere le preferenze per genere: le donne sostengono in maggioranza la vicepresidente, mentre gli uomini sono più dalla parte del tycoon. Di questo si è parlato a “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 4 novembre 2024. L'ANALISI

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Elezioni Usa, se l'esito del voto passasse in mano ai giudici?
Nei mesi scorsi il Partito Repubblicano e i suoi alleati hanno già intentato decine di cause legali, sostenendo nella maggior parte dei casi che gli enti statali preposti al monitoraggio delle elezioni non stiano controllando adeguatamente le liste per verificare la presenza di elettori illegali. LO SCENARIO
Harris e Trump pari in un villaggio del New Hampshire
La vicepresidente Kamala Harris e l'ex presidente Donald Trump hanno ricevuto tre voti a testa nel piccolo villaggio di Dixville Notch, in New Hampshire, dando il via all'Election Day in uno dei primi luoghi del Paese a comunicare le proprie preferenze presidenziali. Hanno partecipato al voto quattro repubblicani e due elettori non dichiarati, riporta la Cnn. Il villaggio, situato lungo il confine tra Stati Uniti e Canada, ha aperto e chiuso le urne poco dopo la mezzanotte (le 6:00 in Italia), secondo una tradizione che risale al 1960. Alle elezioni del 2020 il villaggio votò per l'attuale presidente Joe Biden.
Elezioni Usa 2024, Trump o Harris? Con chi si schierano i partiti italiani
Anche la politica del nostro Paese guarda alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il capo della Lega Matteo Salvini appoggia apertamente Donald Trump, mentre i suoi compagni di governo sono più cauti: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il capo della Farnesina Antonio Tajani tengono una posizione più neutra rispetto al passato. Il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte non si schiera, mentre le altre voci dalla sinistra e dal centrosinistra non hanno dubbi: stanno con la candidata democratica Kamala Harris. L'APPROFONDIMENTO
America 2024, Harris vs Trump: su Sky TG24 la maratona elettorale per le presidenziali Usa
Diretta fiume sul voto negli Usa, dalle 23.00 di oggi 5 novembre alle 19.50 del 6 novembre, con collegamenti dagli headquarter di Harris e Trump, dalla Pennsylvania, da Bruxelles, Londra, Gerusalemme e Beirut. Tantissimi gli ospiti che racconteranno la sfida tra Kamala Harris e Donald Trump per la corsa alla Casa Bianca e contribuiranno ad approfondire l’analisi sugli sviluppi del voto. I DETTAGLI

Pennsylvania, il voto delle zone rurali potrebbe fare la differenza. VIDEO
Trump: "Con Harris sarà invasione del Medio Oriente"
Donald Trump cerca fino all'ultimo il sostegno di elettori arabi e musulmani per l'Election Day e non risparmia accuse alla candidata democratica Kamala Harris. "Stiamo mettendo insieme la più grande e più ampia coalizione nella storia politica americana. Include numeri record di elettori arabi e musulmani in Michigan, che vogliono pace - si legge in un post diffuso nelle ultime ore su X - Sanno che Kamala e il suo gabinetto guerrafondaio invaderanno il Medio Oriente, con milioni di musulmani uccisi e avvieranno la Terza guerra mondiale. Votate Trump e riportate la pace".
Usa, la previsione dell'ippopotamo star dei social: "Vince Trump"
Donald Trump vincerà le elezioni presidenziali e tornerà alla Casa Bianca. E' la previsione che arriva dalla Thailandia da Moo Deng, ippopotamo pigmeo, cucciola di appena quattro mesi e già 'famosissima', star dei social per le sue 'esibizioni'. Moo Deng non ha avuto dubbi quando si è trattato di scegliere tra due ciotole di frutta che le sono state offerte nello zoo per decidere chi sarà il vincitore dell'Election Day.
Il video, con Moo Deng che sceglie di assaggiare il pasto con il nome del candidato repubblicano (in lingua locale), tralasciando quello con il nome di Kamala Harris, è stato diffuso su X dal Khao Kheow Open Zoo, nel centro della Thailandia.
Trump chiude la campagna elettorale in Michigan. Video
Quali star si schierano con Donald Trump e quali con Kamala Harris
Per la Cnn quello di adesso è "il più grande momento politico di Hollywood dai tempi di Obama": attori e cantanti si stanno mobilitando per il voto del prossimo 5 novembre. Molti di loro si sono schierati dalla parte dell'attuale vicepresidente, ma non manca chi va controcorrente e supporta apertamente il tycoon. L'APPROFONDIMENTO
Su Sky Tg24 la maratona elettorale per le presidenziali Usa
Diretta fiume sul voto negli Usa, dalle 23.00 di oggi 5 novembre alle 19.50 del 6 novembre, con collegamenti dagli headquarter di Harris e Trump, dalla Pennsylvania, da Bruxelles, Londra, Gerusalemme e Beirut. Tantissimi gli ospiti che racconteranno la sfida tra Kamala Harris e Donald Trump per la corsa alla Casa Bianca e contribuiranno ad approfondire l’analisi sugli sviluppi del voto. LEGGI DI PIU'
Trump: "Porteremo gli Usa a nuove vette di gloria"
Il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump ha promesso di condurre gli Stati Uniti verso "nuove vette di gloria", nel discorso conclusivo dell'ultimo comizio della sua campagna elettorale a poche ore dell'apertura dei seggi. "Con il vostro voto possiamo risolvere ogni singolo problema che il nostro Paese affronta e condurre l'America, anzi il mondo, verso nuove vette di gloria", ha detto il tycoon alla folla di Grand Rapids nello stato chiave del Michigan.
Trump o Harris? Con chi si schierano i partiti italiani
Anche la politica del nostro Paese guarda alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il capo della Lega Matteo Salvini appoggia apertamente Donald Trump, mentre i suoi compagni di governo sono più cauti. Il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte non si schiera, mentre le altre voci dalla sinistra e dal centrosinistra non hanno dubbi: stanno con la candidata democratica Kamala Harris. L'APPROFONDIMENTO
Harris: "Saranno elezioni serratissime, ogni voto conta"
"Questa potrebbe essere una delle elezioni più serrate della storia: ogni voto conta", ha avvertito Kamala Harris durante la sua ultima grande manifestazione elettorale in Pennsylvania a poche ore dall'apertura dei seggi negli Stati Uniti. "Abbiamo l'opportunità di voltare finalmente pagina su un decennio di progetto politico guidato dalla paura e dalla divisione: ne abbiamo abbastanza", ha detto la vicepresidente e candidata democratica senza nominare la persona contro è rivolto questo messaggio, il suo rivale repubblicano Donald Trump.
Trump a elettori arabi: "Harris invaderà il Medio Oriente"
L'ex presidente americano Donald Trump afferma che la vicepresidente Kamala Harris "invaderà il Medio Oriente", facendo un ultimo appello agli elettori arabi e musulmani mentre cerca il loro sostegno per vincere nello stato in bilico del Michigan alla vigilia delle elezioni Usa. "Stiamo costruendo la più grande e ampia coalizione nella storia politica americana. Ciò include numeri record di elettori arabi e musulmani nel Michigan che vogliono la pace", scrive Trump su X. "Sanno che Kamala e il suo gabinetto guerrafondaio invaderanno il Medio Oriente, faranno uccidere milioni di musulmani e inizieranno la Terza guerra mondiale", aggiunge il tycoon promettendo di "riportare la pace" nella regione.
Trump shock: "Bisognerebbe mettere Kamala su ring con Tyson"
Donald Trump non abbandona la retorica violenta neppure nell'ultimo giorno della campagna. In un comizio in Pennsylvania, l'ex presidente Usa ha suggerito che Kamala Harris dovrebbe salire sul ring con il pugile Mike Tyson. "Mettete Mike sul ring con Kamala. Sarà interessante", ha detto Trump. Nei giorni scorsi il tycoon ha detto che non gli dispiacerebbe se sparassero ai media, ha evocato il plotone di esecuzione per Liz Cheney e ha detto che gli piacerebbe restituire il "colpo" che gli ha dato Michelle Obama, criticandolo pesantemente.