Introduzione
Mentre si svolgono le votazioni per le elezioni americane, si guarda già alle tempistiche post voto: a che ora si saprà chi ha vinto? Non ci sono certezze, soprattutto perché se, come dicono i sondaggi, la distanza tra i due candidati è così poca, potrebbero volerci giorni prima di sapere con sicurezza chi è il vincitore.
Si sa, però, quali sono gli orari di chiusura dei seggi, che variano da Stato a Stato, a causa dei diversi fusi orari che attraversano gli Usa. E si sa che fondamentali saranno i primi risultati dai sette Stati in bilico (Georgia, Michigan, North Carolina, Arizona, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin) che potrebbero decidere tutto
Quello che devi sapere
Il ruolo degli Stati in bilico
- Prima di conoscere gli orari di chiusura delle urne in ogni singolo Stato, è bene ricordare che, con ogni probabilità, sono i sette Stati in bilico (Georgia, Michigan, North Carolina, Arizona, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin) quelli dove si giocherà la vera partita di queste elezioni. Qui i seggi chiudono dalle 19 alle 22, ora della East Coast (cioè tra la 1 e le 4 in Italia, del 6 novembre). Le prime indicazioni di questa partita sono attese dalla Georgia e, poco dopo, dalla North Carolina
Per approfondire:
America 2024, Harris vs Trump: su Sky tg24 la maratona elettorale per le presidenziali Usa
Indiana e Kentucky i primi a chiudere le votazioni (00 italiane)
- Le prime chiusure saranno quelle di parte dell’Indiana e del Kentucky, due Stati che, come anticipa anche il New York Times, non dovrebbero riservare sorprese essendo entrambi solidamente repubblicani. La chiusura delle urne coinciderà con la mezzanotte italiana
Ore 1:00
- Fondamentale, invece, è guardare subito alla Georgia, le cui urne chiudono alla 1 italiana. È - come detto - uno dei sette Stati chiave nella corsa presidenziale tra Kamala Harris e Donald Trump e tende a contare i voti abbastanza rapidamente. Ma una gara serrata potrebbe comunque significare una lunga attesa per avere il nome del vincitore. Alla 1 chiudono anche i seggi di Florida, altre parti dell’Indiana, South Carolina, Virginia e Vermont
Ore 1:30
- All'1.30 italiana chiudono poi i seggi in North Carolina, Ohio, West Virginia, con la prima a essere l’osservata speciale
Ore 2:00 e 2:30
- Alle 2 invece chiudono le votazioni in moltissimi Stati: Alabama, Connecticut, Delaware, altre parti della Florida, Illinois, altre parti del Kansas, Maine, Maryland, Massachusetts, Michigan, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, North Dakota, Oklahoma, Pennsylvania, Rhode Island, South Dakota, Tennessee, Texas e Washington DC. Qui occhi puntati su Michigan e Pennsylvania che potrebbero benissimo determinare l'esito delle elezioni presidenziali di quest'anno.
- Mezz’ora dopo, alle 2.30, fine del voto in Arkansas
Ore 3:00
- Alle 3 italiane chiudono le votazioni in Arizona, Colorado, Iowa, altre parti del Kansas, Louisiana, Minnesota, Nebraska, New Mexico, New York, South Dakota, Wisconsin e Wyoming. Qui Arizona e Wisconsin sono due degli Stati chiave da tenere d'occhio. Sono il quinto e il sesto degli Stati "indecisi" per la presidenza a concludere le votazioni, lasciando solo il Nevada ancora aperto
Ore 4:00
- Alle 4 italiane chiudono Idaho, Montana, Nevada, Oregon e Utah. Il Nevada potrebbe risultare decisivo in caso di risultato molto stretto
Dalle ore 5:00 alle 7:00
- Alle 5 fine della tornata elettorale in California, altre parti di Idaho, Oregon e Washington. Alle 6 del mattino chiudono le Hawaii, da cui non ci dovrebbero essere sorprese perché saldamente democratiche, alle 7 l’Alaska, l’ultimo Stato americano
Quando e come arrivano i risultati
- I risultati continueranno ad arrivare, dall'Alaska e dal resto del Paese, per molto tempo dopo che l'ultimo elettore sarà andato a votare. Se uno tra Trump e Harris avrà molto margine, quando Hawaii e Alaska avranno concluso le votazioni, si potrebbe già delineare con chiarezza il nome vincente. Ma se le elezioni saranno così serrate, come del resto suggeriscono i sondaggi, si potrebbe dover aspettare molto più a lungo.
- Ci sono poi Stati che tendenzialmente contano i loro voti molto velocemente, come ad esempio la Georgia o la North Carolina, e altri che invece vanno più a rilento, come il Nevada e l'Arizona.
- Nessuno scenario può essere quindi escluso. Basti solo ricordare che, quattro anni fa, nel 2020, furono necessari quattro giorni per conoscere il nome del vincitore
Per approfondire:
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