Elezioni Usa 2024, gli italiani preferiscono Harris: così partito per partito
Un sondaggio dell’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 rivela che il 57% degli intervistati voterebbe per la candidata democratica. Per il 49% una vittoria del tycoon metterebbe a rischio la democrazia Usa. Chiunque fosse eletto presidente, comunque, dovrebbe avere come priorità internazionale favorire la stabilità in Medioriente. Guardando alla politica italiana, la fiducia nei leader continua a fluttuare, mentre nelle intenzioni di voto c’è una battuta d’arresto per tutti i partiti tranne Fdi e M5S
- Mentre si vota per elezioni Usa, che decreteranno chi tra Kamala Harris e Donald Trump sarà il prossimo leader della Casa Bianca, anche gli italiani hanno espresso la loro opinione sulla situazione americana. Un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 rivela per chi fanno il tifo, cosa pensano di un’eventuale vittoria del tycoon e quali dovrebbero essere le priorità internazionali del nuovo o della nuova presidente. Si è parlato anche di politica italiana: ecco i risultati
- Alla domanda riguardo a chi voterebbe per la presidenza Usa, il 57% degli intervistati ha risposto Kamala Harris, mentre il 20% ha risposto Donald Trump
- Anche dal punto di vista politico, dalla maggioranza plebiscitaria degli elettori del Pd e di Avs (91% per entrambi) a quella più equilibrata di FdI (45-39 comunque pro-Harris), c’è un consenso pressoché unanime per la candidata democratica: unico elettorato in controtendenza è quello della Lega, tra cui Trump è nettamente preferito a Harris (50-35%)
- Il clima di incertezza sul risultato che si respira Oltreoceano si riflette anche tra gli italiani: infatti non viene individuato chiaramente un vincitore annunciato, per il 38% è Kamala Harris e per il 35% è Trump
- Secondo il 26% degli intervistati, c’è una probabilità “molto alta/alta” che la vittoria di Kamala Harris possa portare a un conflitto civile negli Usa. Il 56%, invece, risponde che la probabilità è “molto bassa/bassa”
- Secondo il 49% degli intervistati, una vittoria di Trump metterebbe a rischio la democrazia Usa (hanno risposto “molto/abbastanza”). Il 36%, invece, ritiene che una rielezione del tycoon metterebbe a rischio la democrazia americana “poco/per nulla”
- Secondo il 39% degli intervistati, la priorità di Trump a livello internazionale dovrebbe essere quella di favorire la stabilità in Medioriente. La seconda priorità più citata è il rafforzamento dei rapporti con l’Ue. Seguono contrastare l’influenza della Cina, intensificare le relazioni commerciali con l’Italia, ridurre l’intervento internazionale per “America first”
- Anche se fosse eletta Harris, la priorità internazionale secondo il 36% degli intervistati dovrebbe essere favorire la stabilità in Medioriente. Anche in questo caso, al secondo posto c’è il rafforzamento dei rapporti con l’Unione europea. Seguono: promuovere l’attenzione a diritti umani e ambiente, intensificare le relazioni commerciali con l’Italia e contrastare l’influenza della Cina
- Passando alla politica italiana, la fiducia nei leader continua a fluttuare: si nota una lieve flessione generalizzata, che colpisce però di gran lunga più di tutti Giuseppe Conte (-5% di fiducia). Al primo posto tra i capi di partito rimane Giorgia Meloni al 32%, seguita da Elly Schlein al 26%. Ma davanti a tutti c’è sempre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al 63%
- Dopo Conte, sempre guardando alla fiducia nei leader politici, troviamo Antonio Tajani al 27%, seguito da Matteo Salvini (19%), Carlo Calenda (14%) e Matteo Renzi (10%)
- Il giudizio sull’operato del governo è positivo per il 41% degli intervistati (+5% rispetto alla precedente rilevazione) e negativo per il 52% (-3%)
- Per quanto riguarda le intenzioni di voto per partito, c’è una battuta d’arresto di tutte le forze politiche, che disperdono il voto: fanno eccezione Fratelli d’Italia (+0,6%) e il salto in avanti del Movimento 5 Stelle (+0,9%)
- Dopo i primi sei partiti – Fdi, Pd, M5S, Fi, Lega, Avs – troviamo Azione e Italia Viva, entrambi in calo, e poi +Europa stabile
- Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra l’1 e il 4 Novembre 2024 su un campione di 1.204 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagate per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione Istat di residenza. Il margine d’errore è del +/- 2,8% con un intervallo di confidenza del 95%