Elezioni Usa 2024, in attesa dei risultati Harris e Trump pensano a squadra: toto ministri

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Introduzione

Gli Stati Uniti stanno votando per eleggere il prossimo o la prossima presidente. La sfida è tra l’attuale vicepresidente democratica Kamala Harris e l’ex presidente repubblicano Donald Trump. Si prevede un testa a testa e gli occhi sono puntati sui sette swing State che potrebbero decidere l’esito del voto.
 

Intanto, in attesa di sapere chi siederà nello Studio Ovale, entrambi i candidati stanno già pensando alla possibile squadra di governo. Ed è partito il toto ministri: ecco qualche nome

Quello che devi sapere

Il toto ministri

Il toto ministri

Trump punta a governo "Maga"

  • Donald Trump punterebbe a un governo molto “Maga”, fatto di falchi, ex e fedelissimi. Le novità più clamorose sarebbero Elon Musk alla guida di una nuova commissione per l'efficienza governativa e Robert Kennedy Jr - che ha sospeso la sua campagna negli swing State appoggiando il tycoon - alla sanità. Spicca l'assenza, almeno per ora, di Nikky Haley: ha dato l'endorsement a Trump ma resta critica ed è stata esclusa dalla sua campagna elettorale

Harris punta su volti nuovi

  • Kamala Harris ha promesso un repubblicano nella sua amministrazione, come fecero George W. Bush e Barack Obama. Inoltre, vorrebbe volti nuovi rispetto al cerchio magico di Joe Biden, magari con qualche donna in più nei posti chiave

Il ruolo del Senato

  • Molto, comunque, dipenderà anche da chi vince il Senato, che approva le nomine della Casa Bianca: il futuro o la futura presidente sarà costretto a scelte più “bipartisan” se il suo partito non ne avrà la maggioranza. Per quanto riguarda i nomi per le caselle più importanti, ecco le indiscrezioni secondo Politico e alcuni think tank consultati dall'Ansa

Trump: la diplomazia e la sicurezza

  • Per guidare la diplomazia Usa con Trump i nomi che girano sono quelli dell'ex consigliere per la sicurezza nazionale Robert O'Brien, dell'ex ambasciatore a Berlino Ric Grenell e del senatore ed ex ambasciatore in Giappone Bill Hagerty (un falco anti Cina). Sono tutti in corsa anche per altri posti nel settore della sicurezza nazionale, insieme a John Ratcliffe, già director of National intelligence, e Matt Pottinger, ex deputy national security advisor. Sembra perdere quota, invece, il senatore Marco Rubio

Trump: la Difesa

  • Per la Difesa, sempre con Trump, in corsa ci sono il senatore Tom Cotton (papabile anche per la Cia, insieme all'ex dirigente della sicurezza nazionale Kash Patel) e l'ex consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, primo “Green Beret” a servire in Congresso. Vi ambisce anche Mike Pompeo, che non sarebbe una prima scelta (non è amato dal mondo Maga) ma che potrebbe entrare in gioco con un Senato dem

Trump: il Tesoro e l’Energia

  • Per il Tesoro si profila un esponente di Wall Street, come John Alfred Paulson o l'ex presidente della Sec Jay Clayton. Ma c’è anche l'ex rappresentante per il Commercio Usa Robert Lighthizer, in corsa pure come nuovo segretario al Commercio, insieme a Linda McMahon (alla guida della Small Business Administration nella precedente presidenza) e all'ex candidato presidenziale Vivek Ramaswamy. In pole come segretario all'Energia c’è il governatore del North Dakota Doug Burgum, già rivale del tycoon nelle primarie

Trump: procuratore generale, capo dello staff, portavoce

  • Come Attorney General girano i nomi di Jeff Clark, alto dirigente del ministero della Giustizia coinvolto nei tentativi di ribaltare il voto nel 2020, e del senatore Mike Lee. Infine nel toto nomi per il potente ruolo di chief of staff figura Brooke Rollins, ex dirigente nella White House di Trump. Mentre come portavoce della Casa Bianca spunta Chris LaCivita, campaign manager di Trump. Da vedere se e che ruolo avrà la stratega Susie Wiles, considerata l'eminenza grigia della campagna del tycoon

Harris: ci sarà Liz Cheney?

  • Quanto a Harris, in quota repubblicana potrebbe portare al governo la bestia nera di Trump, Liz Cheney, l'ex deputata Gop che più si è spesa per lei, anche facendo campagna insieme. Ma senza una confortante maggioranza al Senato, Harris dovrebbe ripiegare su un esponente meno divisivo

Harris: Dipartimento di Stato

  • Al Dipartimento di Stato, con una eventuale amministrazione Harris, sono in lizza l'ex vice segretario e ora capo della Cia William Burns, l'ambasciatrice all'Onu Thomas-Greenfield (anche lei nominata da Biden, donna e afroamericana), il segretario ai Trasporti Pete Buttigieg (che l'ha allenata per il dibattito tv), il senatore (in commissione Esteri) Chris Murphy

Harris: il Pentagono

  • Al Pentagono potrebbe esserci per la prima volta una donna, come Michèle Flournoy e Christine Wormuth (entrambe dirigenti della Difesa)

Harris: il Tesoro

  • A contendersi il Tesoro Lael Brainard, vicepresidente della Fed, il senatore Michael Bennet (con un background nel private equity che rassicurerebbe Wall Street) e Wally Adeyemo, attuale numero due del dicastero, di cui potrebbe diventare il primo segretario afroamericano

Harris: il Commercio

  • In lizza per il Commercio, sempre con Harris, due governatori con ambizioni presidenziali: JB Pritzker (Illinois) e Phil Murphy (New Jersey)

Harris: capo dello staff

  • Per il ruolo chiave di chief of staff, tra i nomi più quotati c’è quello dell'avvocata Karen Dunn, che ha aiutato Harris a prepararsi per il dibattito tv con Trump

  • Per approfondire: Elezioni Usa 2024, lo speciale di Sky TG24