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Guerra Russia-Ucraina, Zelensky a New York per l'Assemblea Onu: "Biden vedrà piano pace"

Il presidente degli Stati Uniti vedrà per primo il "piano completo per la vittoria" in Ucraina, sottolinea il presidente ucraino su X. Dieci civili sono rimasti feriti nel villaggio di Cheremoshnoye, al confine con la Russia, nella regione di Belgorod, a seguito di un bombardamento da parte delle truppe ucraine

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ll presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi è arrivato a New York per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Domani terrà un discorso al Summit del futuro presso la sede delle Nazioni Unite, martedì prenderà parte alla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu e mercoledì dovrebbe intervenire al dibattito generale. "Biden vedrà il piano di pace per l'Ucraina per primo", dice il presidente ucraino su X.

"Dieci civili sono rimasti feriti nel villaggio di Cheremoshnoye, al confine con la Russia, nella regione di Belgorod, a seguito di un bombardamento da parte delle truppe ucraine". Lo ha reso noto detto il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, scrive la Tass.

Continuano ad intensificarsi gli attacchi russi sulla rete energetica ucraina in vista dei mesi invernali. Nella serata di ieri le truppe russe hanno attaccato gli impianti energetici nell'oblast di Sumy con dei droni. Anche nella regione di Poltava, a circa 350 chilometri a sud est di Kiev, decine di abitazioni sono senza energia elettrica dopo un attacco notturno con droni contro l'infrastruttura energetica. 


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Guerra Ucraina, ecco quali sono i Paesi favorevoli all'uso delle armi in Russia

A Strasburgo la plenaria ha dato il via libera a un passaggio cruciale, e ancora divisivo in Occidente, dicendo “sì” all’uso di armi in territorio russo. Le delegazioni italiane sono state in larga parte contrarie. E proprio la questione dell'uso delle armi occidentali sul suolo russo da parte delle forze armate ucraine rimane al centro del dibattito. LEGGI L'ARTICOLO

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Zelensky è arrivato a New York per l'Assemblea dell'Onu

ll presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a New York per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Domani terrà un discorso al Summit del futuro presso la sede delle Nazioni Unite, martedì prenderà parte alla riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu e mercoledì dovrebbe intervenire al dibattito generale. Sono inoltre previsti incontri bilaterali con Joe Biden, Kamala Harris e Donald Trump. 

Offensiva Kursk, timori per centrale nucleare a Kurcatov: “Se colpita rischio Chernobyl”

Il presidente russo Putin ha accusato gli ucraini di aver provato a bombardare l’impianto, posizionato a circa 50 chilometri ad ovest dal capoluogo della regione. Costruito dall'Urss nel 1971, il sito conta attualmente due unità in funzione. Secondo il fisico Dimiti Gorchacov, la centrale nel Kursk è più vulnerabile rispetto a quella di Zaporizhzhia per la mancanza di strutture di contenimento in cemento sopra il reattore. "Sarebbe sufficiente un razzo o un colpo di artiglieria per fare gravi danni", ha affermato l'esperto. Ecco tutti i rischi e perché il sito è diventato strategico. COSA SAPERE

Kiev, i russi bombardano Kramatorsk, 5 feriti, una 16enne grave

"Cinque persone sono rimaste ferite, tra cui una ragazza di 16 anni che è in gravi condizioni, a seguito dei bombardamenti russi questa sera a Kramatorsk". Lo ha reso noto il governatore del Donetsk, Vadym Filashkin, su Telegram. Lo riporta l'Ukrainska Prava.

Tajani: "Non siamo in guerra con Mosca, no a escalation"

L'Italia "ha una posizione molto chiara che è sostenere l'Ucraina senza se e senza ma "la Nato non è in guerra con la Russia, l'Italia non è in guerra con la Russia e dobbiamo stare attenti noi a non provocare escalation". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa al Consolato italiano di New York, ribadendo il no all'utilizzo nel territorio russo delle armi cedute da Roma a Kiev. "Abbiamo sempre detto, anche perché la nostra Costituzione parla chiara, che siamo contrari a utilizzare le nostre armi in territorio russo. Non c'è nessun tentennamento, nessuno ci ha mai chiesto di cambiare atteggiamento, all'ultimo Consiglio Affari Esteri la proposta di Borrell di eliminare ogni limite all'uso di armi non è stata approvata", ha sottolineato ancora Tajani, "questo non vuol dire non essere fermi, siamo favorevoli all'ingresso dell'Ucraina nella Nato e nell'Unione Europea e siamo per una conferenza di pace alla quale dovrebbe partecipare anche la Russia". 

Tajani: "Noi con l'Ucraina ma le nostre armi sono difensive"

"Noi abbiamo una posizione molto chiara, sosteniamo l'Ucraina senza se e senza ma dal punto di vista finanziario e dal punto di vista del materiale. Però noi abbiamo sempre detto che non possiamo" dare il via libera all'uso delle armi in territorio russo, "anche perché la Costituzione parla chiaro: non possiamo e non c'è in Parlamento neanche una maggioranza favorevole ad utilizzare le nostre armi in territorio russo". Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani a margine di un evento al consolato italiano di New York. "Devono servire a difendere l'integrità territoriale dell'Ucraina. La Nato non è in guerra con la Russia, noi non siamo in guerra con la Russia. Bisogna stare attenti noi a non provocare una escalation. Noi sosteniamo la candidatura dell'Ucraina come parte dell'Unione Europea, come parte della Nato, e siamo per una conferenza di pace alla quale dovrebbe partecipare anche la Russia", ha aggiunto Tajani.

Mosca: 10 civili uccisi nel Belgorod in un attacco ucraino

"Dieci civili sono rimasti feriti nel villaggio di Cheremoshnoye, al confine con la Russia, nella regione di Belgorod, a seguito di un bombardamento da parte delle truppe ucraine". Lo ha reso noto detto il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, scrive la Tass.
"Il villaggio di Cheremoshnoye vicino a Belgorod è stato bombardato dalle truppe ucraine. Dieci civili sono rimasti feriti. Tra i feriti c'erano il capo dell'amministrazione del villaggio di Yasnye Zori e sette membri della difesa territoriale", ha scritto sul suo canale Telegram.

Londra: "Dare prova di coraggio sulle armi da usare in Russia"

Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha dichiarato che sono in corso delicate trattative con la Casa Bianca per consentire all'Ucraina di utilizzare i missili Storm Shadow all'interno della Russia, sostenendo che è il momento di "dare una prova di coraggio". L'apparente incoraggiamento a Joe Biden arriva poco più di una settimana dopo che Lammy ed il premier britannico Keir Starmer avevano fatto visita al presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca, senza però riuscire a risolvere il punto critico tra i due Paesi.
Intervenendo a un evento collaterale alla conferenza del partito laburista a Liverpool, Lammy ha affermato che le difficoltà e le sfide della guerra in Ucraina diventeranno "più profonde e dure", in particolare "verso la fine del 2025 e il 2026" e oltre.
"Questo è quindi un momento critico per i nervi, per il coraggio, per la pazienza e la forza d'animo da parte degli alleati che stanno con l'Ucraina", ha affermato in quelli che il Guardian definisce dei "commenti" che sembrano diretti ad una Casa Bianca esitante, preoccupata per i rischi di consentire l'uso dei missili Storm Shadow per attaccare la Russia .

Kiev: "Forti esplosioni segnalate in Crimea"

Massicce esplosioni si sono verificate nella Crimea temporaneamente occupata dai russi, vicino alla città di Dzhankoy, nel nord della penisola. Lo riporta Ukrinform, precisando che una colonna di fumo è stata vista vicino al villaggio di Azovske e verso il villaggio di Pobednoye. Al momento non è chiaro cosa abbia causato le esplosioni.
Il sito ucraino ricorda che tra Dzhankoy e Pobednoye si trova un aeroporto militare dove hanno sede elicotteri, aerei da guerra e sistemi di difesa aerea S-300/S-400 russi.
Ore prima Ukrinform aveva riferito che l'aeronautica ucraina aveva lanciato attacchi, distruggendo di fatto un deposito di munizioni russo in Crimea.

Zelensky: "Negoziati? non ho cambiato idea, è Putin che non vuole"

"Non c'è stato alcun cambiamento nella mia mentalità, la vittoria dell'Ucraina deve riguardare la giustizia", quindi "soddisfare tutti: coloro che rispettano il diritto internazionale, coloro che vivono in Ucraina, coloro che hanno perso i propri cari e parenti". Ma la "giusta vittoria non è il problema, il problema è che Putin non ha alcuna intenzione di porre fine alla guerra a condizioni ragionevoli". Lo dice Volodymyr Zelensky in un'intervista al New Yorker rispondendo alla domanda sul fatto che Kiev negli ultimi mesi si è mostrata più aperta all'idea di negoziati, rispetto a quando invece parlava di vittoria totale, con il ritorno dell'Ucraina ai confini del 1991. "Putin dice di essere pronto a negoziare ma sono solo chiacchiere, mentre noi vediamo il gioco che sta giocando e modifichiamo i nostri approcci per porre fine alla guerra. Laddove lui offre vuota retorica, noi offriamo una vera formula per portare la pace, un piano concreto", ha aggiunto, alla vigilia del suo viaggio in Usa dove proporrà la sua strategia all'Onu, ma anche a Biden, Harris e Trump.   Secondo Zelensky, l'unico modo per procedere è appunto quello di fare il primo passo: che vuol dire "scrivere un piano e consegnarlo ai russi", in modo che loro possano rispondere "siamo d'accordo, o in alternativa, non siamo d'accordo, pensiamo che si dovrebbe fare così o così. Questo si chiama dialogo". Il piano Zelensky servirà a "rendere l'Ucraina più forte", altrimenti non si costringerà mai Putin a negoziare in modo equo e alla pari". Da qui la richiesta di poter utilizzare i missili a lungo raggio Usa per colpire in Russia, Il leader ucraino viene interrogato anche sulla proposta di pace del candidato vice di Trump, J.D Vance, che prevede l'accettazione dello status quo sul terreno. "Non prendo sul serio le parole di Vance perché se questo fosse un piano, allora l'America si dirigerebbe verso un conflitto globale. Questo approccio trasmetterebbe al mondo la seguente regola implicita: sono arrivato, ho conquistato, ora questo è mio. Si applicherebbe ovunque: rivendicazioni territoriali, diritti minerari, confini tra nazioni. Finiremo in un mondo in cui la forza ha ragione". 

Zelensky negli Usa, visita in Pennsylvania fabbrica munizioni

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, negli Stati Uniti per presentare a Joe Biden il suo 'piano per la vittoria' e per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, visiterà in Pennsylvania una fabbrica di munizioni. Lo scrive la stampa americana, secondo cui Zelensky dovrebbe recarsi in giornata allo Scranton Army Ammunition Plant, dove vengono prodotti i proiettili da 155 mm da artiglieria necessari a Kiev.

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