Esplosione Tver, ecco come l'attacco ucraino al deposito russo può influenzare la guerra

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Introduzione

Mercoledì, nell'insediamento di Toropets, un enorme magazzino del principale dipartimento di missili e artiglieria del ministero della Difesa russo è stato colpito - secondo quanto riferito da una fonte del governo di Kiev - da più di cento droni ucraini. All’interno, riferisce The Washington Post, ci sarebbero stati carburante, missili tattici Iskander, sistemi missilistici Tochka-U, missili antiaerei, munizioni di artiglieria e bombe plananti per un valore - dice la Bbc - di quasi 30 milioni di sterline (39 milioni di dollari). La speranza è che all'Occidente arrivi un chiaro messaggio politico: colpire siti all'interno della Russia aiuta l'Ucraina a difendersi e non causerà un'escalation con Mosca.

Quello che devi sapere

L’attacco al magazzino di Toropets

  • Secondo un funzionario del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) - citato dal The Washington Post - l'attacco ucraino avvenuto mercoledì nell'insediamento di Toropets, nella regione di Tver, ha "letteralmente cancellato dalla faccia della Terra" un enorme magazzino del principale dipartimento di missili e artiglieria del ministero della Difesa russo. Rbc Ucraina, citando una fonte del governo di Kiev, ha fatto sapere che sono stati usati più di cento droni d'attacco di fabbricazione ucraina nell’operazione condotta da Sbu, intelligence militare Gur e forze speciali. La distanza dell'obiettivo dal confine dell'Ucraina è di circa 500 chilometri e l'attacco ha causato massicce detonazioni, un incendio in un'area di 6 km e delle piccole scosse di terremoto: la prima di magnitudo 2,8 e le successive 16 comprese fra 0,5 e 2,8

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Un arsenale da 39 milioni di dollari

  • Secondo quanto riportato da Reuters, nel 2018 il viceministro della Difesa russo Dmitrij Bulgakov aveva dichiarato che la struttura colpita era stata progettata per resistere anche a un attacco nucleare. All’interno, riferisce The Washington Post, ci sarebbero stati carburante, missili tattici Iskander, sistemi missilistici Tochka-U, missili antiaerei, munizioni di artiglieria e bombe plananti per un valore - dice la Bbc - di quasi 30 milioni di sterline (39 milioni di dollari): un danno strategico ed economico non indifferente per la Russia, considerando che un funzionario del ministero della Difesa ucraino ha affermato che nel sito c’erano anche missili balistici KN-23 nordcoreani

Un messaggio all’Occidente

  • L’attacco a Toropets, spiega la Bbc, potrebbe influire sulla guerra anche da un punto di vista morale, dando alle forze ucraine una spinta che in questo momento è necessaria. Inoltre la speranza è che all'Occidente arrivi un chiaro messaggio politico: colpire siti all'interno della Russia aiuta l'Ucraina a difendersi e non causerà un'escalation con Mosca. I funzionari ucraini infatti stanno facendo forti pressioni sugli alleati affinché consentano loro di utilizzare missili occidentali per colpire la Russia nel suo territorio, in quelli che sono attacchi considerati efficaci da Kiev e che non presentano alcun rischio aggiuntivo di una risposta da parte di Mosca. Anche la scorsa settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rinnovato la richiesta al Segretario di Stato americano, Antony Blinken, e al Segretario degli Esteri britannico, David Lammy, di consentire attacchi a lungo raggio in Russia: un’autorizzazione che è diventata particolarmente urgente perché le forze ucraine si trovano sotto una pressione crescente nell'est del Paese e nella regione russa di Kursk, dove attualmente occupano parte del territorio dopo l'incursione a sorpresa del mese scorso

Come procede l’offensiva nel Kursk

  • Intanto proprio nel Kursk Kiev cerca la svolta e prova una manovra di accerchiamento delle truppe nemiche impegnate nella controffensiva aprendosi un varco più a ovest della prima testa di ponte nella regione russa di confine. A ricostruirlo è Rbc Ucraina, secondo cui nei giorni scorsi le truppe di Kiev avrebbero sfondato le difese russe da un altro punto della frontiera. Ad aver annunciato per prima la nuova manovra è stata l'unità del Gruppo Khorne della 116a brigata meccanizzata separata delle forze armate ucraine, affermando la scorsa settimana di aver attaccato la cittadina russa di Veseloye, a pochi chilometri dalla frontiera. Nel suo ultimo aggiornamento, il think tank statunitense Isw ha riferito che "filmati geolocalizzati pubblicati il 15 settembre indicano che le forze ucraine sono avanzate di recente a sud" della cittadina "e a ovest e a nord di Medvezhye, a sud-est di Veseloye". La nuova incursione per accerchiare le truppe russe giunge come una risposta alla controffensiva russa lanciata la scorsa settimana da Mosca nel Kursk, che ha danneggiato i guadagni ucraini in territorio nemico. Ma secondo il ministero della Difesa russo, quelli di Kiev sono sforzi vani: l'esercito di Putin "ha respinto cinque tentativi del nemico di sfondare il confine verso gli insediamenti di Veseloye e Medvezhye". Mercoledì un portavoce ucraino ha detto all'agenzia Afp che le forze di Kiev sono riuscite a bloccare la controffensiva russa avviata per cercare di respingere oltre frontiera le truppe d'invasione ucraine. Ma il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che continuano "le operazioni offensive" e che in una sola giornata gli ucraini hanno perso altri 400 militari tra morti e feriti

Un milione di morti in guerra

  • E con il passare delle settimane, il fronte della guerra in Russia prende le sembianze dei complessi e fluidi scenari degli altri campi di battaglia in Ucraina, dove in oltre due anni il prezzo di sangue della guerra ha raggiungo cifre sconvolgenti: secondo le stime del Wall Street Journal, il numero di ucraini e russi uccisi o feriti nel conflitto ha raggiunto circa un milione di persone

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