Ucraina, Usa valutano fornitura Joint Standoff Weapon: cos’è e come può cambiare la guerra
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Gli Stati Uniti starebbero valutando l'invio all'Ucraina di missili a medio raggio per la sua nuova flotta di F-16, come parte di un pacchetto di aiuti militari da 375 milioni di dollari che dovrebbe essere annunciato lunedì. Si tratterebbe del Joint Standoff Weapon, un missile già utilizzato dagli Stati Uniti e da numerosi alleati, può colpire obiettivi fino a 110 chilometri di distanza. Il pacchetto di aiuti militari Usa, ancora in fase di definizione, sarà comunque il più grande da maggio e includerà anche munizioni di artiglieria, razzi e missili di difesa aerea. I nuovi missili, pur non avendo la portata richiesta da Kiev, forniranno comunque ai piloti ucraini una nuova potente arma mentre le loro forze combattono le truppe russe nell'est del Paese, dove le truppe ucraine stanno lentamente perdendo terreno.
Intanto Volodymyr Zelensky sta facendo pressione sulla Casa Bianca affinché dia luce verde all'uso di sistemi missilistici statunitensi a lungo raggio e agli Storm Shadow di fabbricazione britannica per colpire in Russia. Il leader ucraino dovrebbe incontrare il presidente Joe Biden e la vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris venerdì alla Casa Bianca, dove presenterà il suo piano per porre fine alla guerra. Zelensky ha anche detto che "molto probabilmente" incontrerà Donald Trump giovedì o venerdì.
Quello che devi sapere
Missili a medio raggio a Kiev
- Gli Stati Uniti stanno valutando di inviare a Kiev missili a medio raggio, utilizzabili dalla sua nuova flotta di aerei da combattimento F-16, come parte di un pacchetto di aiuti militari da 375 milioni di dollari che dovrebbe essere annunciato lunedì. A riferire di questa possibile svolta è stato Politico: secondo quanto riportato dalla testata si tratterebbe della Joint Standoff Weapon, un tipo di missile già utilizzato sia dagli Stati Uniti sia da diversi alleati.
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Che cos’è il missile
- La Joint Standoff Weapon è un missile a medio raggio che può colpire obiettivi fino a 110 chilometri di distanza. Qualora ne fosse effettivamente concessa la fornitura, quest’arma offrirebbe all’Ucraina un importante potenziamento rispetto alle bombe finora utilizzare da Kiev per colpire le forze russe.
Il nuovo pacchetto in arrivo
- Se il missile Joint Standoff Weapon sarà effettivamente dato a Kiev, sarà all’interno di un nuovo pacchetto di aiuti militari provenienti dagli Stati Uniti. Quest’ultima consegna sarebbe - secondo quanto riportato da Politico - ancora in fase di definizione. Tuttavia è già trapelato come si tratterebbe del più consistente pacchetto di aiuti da maggio, e includerà anche munizioni di artiglieria, razzi e missili di difesa aerea.
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La situazione in Ucraina
- Mentre prosegue l’offensiva di Kiev nell’oblast russo di Kursk, le truppe ucraine nell’est del Paese stanno lentamente perdendo terreno. I nuovi missili - che comunque non hanno la portata richiesta dall’Ucraina - potrebbero però fornire ai soldati ucraini una nuova e potente arma da dispiegare durante il conflitto armato.
Verso il vertice Zelensky-Biden
- Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta facendo pressione sulla Casa Bianca affinché dia luce verde all'uso di sistemi missilistici degli Stati Uniti a lungo raggio e agli Storm Shadow di fabbricazione britannica per colpire in Russia. Il leader ucraino dovrebbe incontrare il presidente Joe Biden e la vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris venerdì: nel corso del vertice Zelensky dovrebbe presenterà il suo piano per porre fine alla guerra e dove dovrebbe anche sostenere la sua causa per la revoca delle restrizioni alle armi.
Gli attacchi in profondità in Russia
- Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, comunque, non ha ancora reso noto il suo piano per una "pace giusta" o della vittoria. Ma in un briefing con i media a Kiev, come riportato da l'Observer, Zelensky ha detto che il progetto implica l'esecuzione di attacchi in profondità con missili occidentali all'interno della Russia: Londra e Washington, però, hanno finora rifiutato di concedere il via libera.
Incontri con Harris e Trump
- Volodymyr Zelensky, che è atteso a New York per l'assemblea dell’Onu, come detto presenterà il suo piano al presidente statunitense Joe Biden e anche alla sua vice e candidata democratica Kamala Harris: “Biden può rafforzare l'Ucraina e prendere decisioni importanti affinché l'Ucraina diventi più forte e protegga la sua indipendenza mentre è presidente degli Stati Uniti. Penso che sia una missione storica, dopotutto", ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha anche detto che "molto probabilmente" incontrerà Donald Trump giovedì o venerdì. "I nostri team sono in contatto. La cosa principale è avere tempo (insieme). Non guarderò al futuro, ma penso che sarà importante per entrambi”.
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