Ucraina, cosa sappiamo del piano di Zelensky per la pace: dai territori alle garanzie Usa

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Introduzione

Dal Forum di Cernobbio (Como), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito di avere un piano per la pace tra Kiev e Mosca. Questo possibile patto dovrà prima essere vagliato dall'amministrazione americana a guida Joe Biden, poi da quella che seguirà a novembre con Kamala Harris o Donald Trump. Il leader ucraino non ha fornito i dettagli del piano, ma ha certamente lasciato intendere alcuni punti cruciali.

 

Il primo riguarda le "garanzie" fornite dagli Stati Uniti. Ossia la garanzia che l'America intervenga in caso di nuovi attacchi russi al territorio ucraino e quella che un eventuale accordo tra Mosca e Washington non avvenga "al ribasso". Bocche cucite invece sulla questione dei territori: nessuna delle due parti, al momento, è disposta a fare concessioni. E in attesa della presentazione del piano agli Stati Uniti, Kiev fa sapere che continuerà con la strategia adottata finora: incursione nel Kursk e attacchi di droni in territorio russo, oltre alla difesa. Con la richiesta, su esortazione di Zelensky, di autorizzare a colpire con i missili Nato gli aeroporti russi a meno di 300 chilometri dal confine dai quali partono i bombardieri di Mosca alla volta dell'Ucraina.

Quello che devi sapere

Un piano per la pace

  • Al Forum di Cernobbio (Como), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito di avere un piano per mettere fine alla guerra con la Russia e di volerlo presentare all'omologo americano Joe Biden e ai due candidati alla Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump. La necessità di consultare Washington, ha sottolineato Zelensky, deriva dal fatto che "ci sono alcuni punti che dipendono dall'America"

Per approfondire:

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La "garanzia" degli Stati Uniti /1

  • L'annuncio del piano per la pace non è un fulmine a ciel sereno. Anzi, Zelensky ne aveva già parlato lo scorso 27 agosto, il giorno dell'anniversario dell'indipendenza del suo Paese. Ma al Forum di Cernobbio si è soffermato su alcuni dettagli, specie sul ruolo che l'America potrebbe interpretare in questo ipotetico accordo con la Russia. "Noi vogliamo delle garanzie", ha affermato Zelensky. Ma cosa intende nello specifico?

La "garanzia" degli Stati Uniti /2

  • La frase del presidente ucraino è traducibile in due modi. Il primo, quello più ovvio ed esplicito: Kiev chiede "garanzie" americane di difesa da possibili nuovi attacchi di Mosca anche dopo che sarà finito il conflitto. Ma c'è un secondo livello, sottostante, che per Zelensky è fondamentale: ossia la "garanzia" che gli Stati Uniti non passino sopra la testa del governo ucraino. Tradotto, significa che l'amministrazione americana (sia a guida Harris che Trump) non deve cercare un accordo al ribasso con la Russia per far finire il prima possibile la guerra

I territori contesi /1

  • Se dunque queste due "garanzie" (esplicite o meno) potrebbero far parte del piano di pace, più difficile è capire se e quali territori possano rientrare in una ipotetica "spartizione" con Mosca. Sul campo di battaglia la situazione è sempre in evoluzione, anche se negli ultimi giorni si parla di "stallo", sia nel Kursk (dove l'Ucraina ha sconfinato) che nella zona di Pokrovsk (città chiave per l'ingresso nel Donbass e hub logistico dell'esercito gialloblù)

I territori contesi /2

  • Zelensky, in sostanza, non vuole arrivare a un accordo di pace in posizione di debolezza. Ma per farlo dovrà probabilmente lottare fino all'ultimo, perché Mosca non ha alcuna intenzione di cedere i territori finora occupati. E nemmeno il Paese invaso lo vuole fare: come più volte è stato fatto sapere, se il Cremlino vuole il Donbass, Kiev si terrà i territori del Kursk

Chi conosce il piano?

  • "Al momento non abbiamo condiviso niente", spiega Zelensky. Il primo contatto in merito ci sarà con il presidente Biden, che a novembre lascerà la Casa Bianca. Il leader ucraino, in tal senso, ha ribadito l'importanza che gli Stati Uniti siano direttamente coinvolti nel patto: "Si tratta non solo di armi, ma anche di questioni importanti globali. Parliamo di un pacchetto concreto di difesa. E se lo avremo sarà un forte deterrente per la Russia e per poter terminare la guerra alle condizioni diplomatiche"

Quando verrà presentato il patto?

  • Al momento non è ancora dato sapere quando Zelensky ha in programma di presentare il patto a Biden o comunque alla prossima amministrazione americana. Quello che è chiaro, invece, è la strategia che deve precedere il colloquio con Washington. Ad esplicitarlo è stato lo stesso Zelensky nei giorni scorsi. I mezzi sono due: vediamoli nel dettaglio

La strategia pre-piano /1

  • Cominciamo dal primo: l'offensiva nella regione russa di Kursk. Come sappiamo, si tratta dello sconfinamento ucraino in territori russi che ha diviso la comunità internazionale. E ha spaccato in due fronti opposti anche gli analisti: chi dice che si è trattato di un'azione "suicida", chi invece la giudica una tattica vincente. Gli studiosi che appartengono al primo gruppo sostengono che trasferire parte delle truppe ucraine in zona Kursk ha lasciato scoperti altri fronti, quelli su cui si è combattuto finora; per il secondo gruppo, invece, è stata una mossa vincente (ma non risolutiva del conflitto) non solo per la "figuraccia" mondiale di Mosca ma anche perché il Cremlino sarebbe stato costretto a lasciare in pausa l'avanzata a sud-est - o comunque a decretarne un rallentamento - per occuparsi di quest'altro fronte, del tutto inatteso. Sullo sconfinamento Washington non si è pronunciata esplicitamente

La strategia pre-piano /2

  • Il secondo modo per arrivare al piano di pace è l'utilizzo dei missili forniti dagli Usa e da altri Paesi Nato per colpire quegli aeroporti russi - a non più di 300 chilometri dal confine - da dove partono i bombardieri per compiere raid sull'Ucraina. Su questo punto, invece, l'amministrazione americana continua a fare resistenza. Dopo l'incontro avuto da Zelensky in Germania con i ministri della Difesa dei Paesi del Gruppo di Ramstein, quello americano Lloyd Austin si è detto sempre contrario, sottolineando che i raid ucraini non rappresenterebbero un punto di svolta per la guerra. "Non esiste una capacità che sarà di per sé decisiva in questo conflitto", ha dichiarato il capo del Pentagono

Quando finirà la guerra?

  • "Siamo più vicini alla fine della guerra rispetto alla situazione in cui ci eravamo trovati all'inizio", ha detto Zelensky in un'intervista andata in onda su Rai 1 e registrata a Cernobbio. "Con questi passi, con la convinzione, con le conferenze di ricostruzione e con accordi concreti, rafforziamo l'economia e avviciniamo la fine della guerra", ha sottolineato. "Con Giorgia Meloni abbiamo parlato dei preparativi della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell'Ucraina. Ad oggi non abbiamo problemi con l'Italia e nelle relazioni con l'Italia"

Il ruolo dell'Italia /1

  • A proposito di Italia, Zelensky ha discusso con la premier della fornitura del sistema di difesa aerea Samp/T. "Stiamo lavorando con lei al sistema Samp/T. Sarà in Ucraina, questa è una cosa importante e positiva. Stiamo parlando e lavorando per avvicinarci a questo giorno. Questa è una cosa positiva", ha detto il presidente ucraino. "Abbiamo discusso di come continuare a lavorare per arrivare a una pace giusta", ha spiegato Meloni. La guerra è adesso in una "fase di stallo", ha aggiunto. Una condizione ideale per lavorare a soluzioni diplomatiche

Il ruolo dell'Italia /2

  • "Non ho mai cambiato idea, l'Ucraina non si deve lasciare al suo destino", ha ribadito Meloni, confermando il buon rapporto con il leader ucraino. Apprezzamenti per il sostegno dell'Italia sono arrivati dal commissario Ue Paolo Gentiloni, seduto in sala a Cernobbio, che ha accolto positivamente le parole di Meloni. L'Alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell, anche lui al Forum, si è detto d'accordo con la posizione "molto chiara" di Meloni. Ma poi ha lanciato una frecciata: "Perché l'Italia non consente all'Ucraina di usare le armi che le fornisce per colpire le basi russe?". Che poi è quello che Zelensky ha chiesto dal palco di Cernobbio

Per approfondire:

Zelensky: "Fateci usare le armi in territorio russo"