Lo ha detto il presidente ucraino al Vertice del Futuro alle Nazioni Unite. "Il mondo ha bisogno di un futuro pacifico e uno sviluppo sostenibile, e lo dico come presidente di un paese che sta resistendo alla brutale aggressione colonialista della Russia". Intanto Mosca si è detta disposta a studiare il cosiddetto "piano di vittoria" che il presidente ucraino Zelensky intende presentare questa settimana durante il suo viaggio negli Stati Uniti
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha iniziato un viaggio di circa due settimane negli Stati Uniti.
"Vladimir Putin ha rubato molto, ma non ruberà il futuro del mondo", ha detto Zelensky intervenendo al Vertice del Futuro alle Nazioni Unite. "Il mondo ha bisogno di un futuro pacifico e uno sviluppo sostenibile, e lo dico come presidente di un paese che sta resistendo alla brutale aggressione colonialista della Russia", ha aggiunto.
Il Cremlino si è detto disposto a studiare il cosiddetto "piano di vittoria" che il presidente ucraino Zelensky intende presentare questa settimana durante il suo viaggio negli Stati Uniti.
Gli approfondimenti:
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Guerra Ucraina, ecco quali sono i Paesi favorevoli all'uso delle armi in Russia
A Strasburgo la plenaria ha dato il via libera a un passaggio cruciale, e ancora divisivo in Occidente, dicendo “sì” all’uso di armi in territorio russo. Le delegazioni italiane sono state in larga parte contrarie. E proprio la questione dell'uso delle armi occidentali sul suolo russo da parte delle forze armate ucraine rimane al centro del dibattito. LEGGI L'ARTICOLO
Ucraina, cosa sappiamo del piano di Zelensky per la pace: dai territori alle garanzie Usa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito di avere un piano per la pace tra Kiev e Mosca. Questo possibile patto dovrà prima essere vagliato dall'amministrazione americana a guida Joe Biden, poi da quella che seguirà a novembre con Kamala Harris o Donald Trump. Il leader ucraino non ha fornito i dettagli del piano, ma ha certamente lasciato intendere alcuni punti cruciali. IL PUNTO
Zelensky all'Onu: Putin non ruberà il futuro del mondo
"Vladimir Putin ha rubato molto, ma non ruberà il futuro del mondo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Vertice del Futuro alle Nazioni Unite. "Il mondo ha bisogno di un futuro pacifico e uno sviluppo sostenibile, e lo dico come presidente di un paese che sta resistendo alla brutale aggressione colonialista della Russia", ha aggiunto.
Guerra Ucraina Russia, Leopoli attaccata da bombardieri Tu-95: cosa sono e come funzionano
L’attacco russo sulla città dell’Ucraina occidentale ha riportato in scena i bombardieri di fabbricazione sovietica, più precisamente dell’azienda Tupolev, in grado di trasportare e lanciare fino a 16 missili da crociera di varie tipologie, come i Kinzhal, i Kh-55 e i Kh-102, dotati di testata nucleare. Questi bombardieri sono da sempre considerati come una delle armi più potenti in mano a Mosca. I DETTAGLI
Zelensky in pressing negli Usa, Biden indeciso sulle armi
Un viaggio "cruciale" per il futuro della sua Ucraina. Volodymyr Zelensky è sbarcato negli Stati Uniti con in tasca il suo "piano per la vittoria", che Joe Biden sarà il primo a vedere giovedì alla Casa Bianca. Con il presidente americano, Zelensky continuerà il suo pressing per ottenere il via libera all'uso delle armi occidentali in profondità nel territorio russo. "Non ho ancora deciso sui missili a lungo raggio americani in territorio russo", ha detto nelle ultime ore Biden. Una mancata presa di posizione di fronte alla quale il leader ucraino però non molla: Zelensky punta a rafforzare la posizione di Kiev negli ultimi mesi della presidenza Biden, mentre gli Stati Uniti stanno lavorano a un nuovo pacchetto di aiuti da 375 milioni di dollari. Alla Casa Bianca giovedì il presidente ucraino incontrerà anche la vicepresidente e candidata alla presidenza Kamala Harris: anche a lei presenterà il piano, che sarà poi oggetto pure del previsto incontro con Donald Trump, che si annuncia molto meno facile per il presidente ucraino.
La Lituania: "La comunità internazionale fermi la Russia"
"Chiediamo alla comunità internazionale di intensificare i suoi sforzi per limitare la capacità della Russia di continuare la sua guerra coloniale. La Russia deve essere costretta a ritirarsi completamente dall'intero territorio dell'Ucraina". Lo ha affermato il presidente lituano, Gitanas Nauseda, intervenendo oggi all'Assemblea generale delle Nazioni unite in corso a New York. Nauseda ha a tal proposito lamentato la mancanza di una risposta unitaria della comunitò internazionale osservando la sempre minore capacità dell'Onu di mantenere la pace e la sicurezza nel mondo. "E' chiaro che una riforma generale dell'Onu è più che necerraria", ha rimarcato il presidente lituano. "Le Nazioni unite devono avere il potere di fermare gli aggressori attuali e futuri. Ciò contribuirebbe a garantire non solo la pace e la sicurezza nel mondo, ma anche lo sviluppo sostenibile e i diritti umani".
Kuleba ha lasciato. Cosa c’è dietro alle dimissioni del ministro degli Esteri ucraino
Terremoto a Kiev, maxi rimpasto del governo Zelensky in un momento di grane tensione, con la perdita di terreno nel Donbass e l’operazione nel Kursk. LEGGI L'ARTICOLO
Ucraina, Tajani: "Aiutarla a superare l'inverno, la Russia punta sul grande freddo per piegarla"
La riunione di questa mattina al Palazzo di vetro di New York "è stato un G7 allargato, dedicato alla situazione energetica in Ucraina alla vigilia dell'inverno. E' chiaro che la Russia cercherà di piegare l'Ucraina puntando sulla situazione meteorologica, sul gran freddo, dobbiamo invece aiutare l'Ucraina a difendere le proprie infrastrutture energetiche o a ricostruire quelle che la Russia ha distrutto, proprio per raggiungere questo obiettivo. Quindi siamo anche preoccupati per la situazione del Zaporizhzhia, da sempre. I russi utilizzeranno anche quello strumento per mettere in difficoltà l'Ucraina. Quindi c'è una strategia del G7 per sostenere questo paese, per farle superare l'inverno indenne". Così il vicepremier e ministro agli Affari esteri Antonio Tajani, in un punto stampa all'Assemblea delle Nazioni unite.
In Italia, ha detto Tajani ricordando gli impegni economici assunti dal nostro Paese nel sostegno a Kiev, "stiamo facendo la nostra parte e andiamo avanti. Serve un piano d'azione per aiutare questo Paese. Nella conferenza del prossimo anno che organizzerà l'Italia per la ricostruzione dell'Ucraina ci saranno altre azioni per ricostruire tutta la rete energetica, con la partecipazione di privati e naturalmente del pubblico. Quindi piena solidarietà è stata ribadita, pieno impegno anche da parte dell'Italia per far sì che l'inverno" e il grande freddo "possa essere sconfitto con un'azione congiunta che punta a tutelare le infrastrutture energetiche e ricostruire le infrastrutture energetiche ucraine".
Palianytsia, cosa sono le nuove bombe usate dall’Ucraina contro la Russia
Sono state utilizzate per la prima volta in territorio russo il 24 agosto e si ipotizza – non è certo – siano state impiegate anche nell’attacco di Tver. Molte caratteristiche tecniche rimangono riservate, ma alcune sono state diffuse: sono alimentate da un motore a turbogetto e vengono lanciate da una piattaforma a terra. DI COSA SI TRATTA
G7+: sequestro Zaporizhzhia minaccia sicurezza energetica
"Condanniamo il sequestro e il continuo controllo e militarizzazione da parte della Russia della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che rappresenta una minaccia per la sicurezza energetica. Sottolineiamo che qualsiasi impiego dell'energia nucleare e delle installazioni nucleari deve essere sicuro, protetto, tutelato e rispettoso dell'ambiente". Lo affermano i ministri degli esteri del G7+ al termine di un riunione a margine dell'Assemeblea dell'Onu. "In riferimento alla risoluzione dell'11 luglio dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla 'Sicurezza degli impianti nucleari dell'Ucraina, compresa la centrale nucleare di Zaporizhzhia', ribadiamo che la centrale nucleare di Zaporizhzhia dovrà tornare sotto il pieno controllo sovrano dell'Ucraina, in linea con i principi dell'Aiea e sotto la sua supervisione indipendente", mettono in evidenza in una nota.
Scholz: non toglierò limitazioni a Kiev sulle armi
La Germania non toglierà le limitazioni all'uso delle armi tedesche a Kiev sul territorio russo: è quello che ha ribadito il cancelliere tedesco Olaf Scholz, rispondendo sul tema ai giornalisti a New York, poco prima di incontrare Volodymyr Zelensky. "Abbiamo preso alcune decisioni per noi molto chiare: non procederemo a rimuovere le limitazioni" sull'impiego delle armi di ampia portata, ha affermato il Kanzler, "questa mia posizione personale non è negoziabile". A una domanda su cosa farà Berlino se gli Usa solleveranno dette limitazioni, Scholz ha rimarcato: "noi non lo faremo, e con buone ragioni".
Meloni a Onu: inaccettabile guerra russa a nazione sovrana
"Le sfide che la storia ci ha messo di fronte sono numerose e multiformi: il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali ed economiche, le crisi umanitarie e sanitarie, la criminalita' transnazionale, i conflitti armati a partire dall'inaccettabile guerra russa nei confronti di una nazione sovrana come l'Ucraina, che rendono sempre piu' precaria la sicurezza internazionale. Di fronte ad uno scenario cosi' complesso noi non abbiamo altra scelta che agire": lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo al Vertice del futuro nell'ambito dell'assemblea generale dell'Onu.
Mosca, 'finora 56 civili morti nel Kursk'. Kiev, 'propaganda'
Mosca sostiene che in seguito all'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk 56 civili siano morti e 266 siano rimasti feriti. Lo riporta la Tass. "Dall'inizio dell'incursione sono state ferite 266 persone, tra cui 11 bambini, e 56 persone sono state uccise. Questi sono solo i numeri di cui siamo sicuri", ha dichiarato l'inviato speciale del ministero degli Esteri russo, Rodion Miroshnik, che ha pure accusato le truppe di Kiev di detenere contro la loro volontà "tra 70 e 120" civili, mentre il governatore regionale, Alexei Smirnov, ripreso dal Moscow Times, ha dichiarato che 770 persone risulterebbero disperse. Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Heorhiy Tykhyi ha commentato le accuse di Mosca dicendo alla Reuters che l'Ucraina rispetta il diritto internazionale umanitario e non prende di mira i civili. "Considerando la lunga storia della Russia di falsi numeri e propaganda, semplicemente non c'è modo di verificare le loro affermazioni. Se la Russia vuole mostrare la reale situazione sul campo può garantire l'accesso alle Nazioni Unite e al Comitato internazionale della Croce Rossa", ha dichiarato Tykhyi.
Tajani: "Molto preoccupati per l'emergenza energetica in Ucraina"
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso "grande preoccupazione" per l'emergenza energetica che l'Ucraina si trova ad affrontare con l'inverno alle porte, dopo che gli attacchi russi alle infrastrutture hanno provocato la perdita del 70% della capacità di generazione. "Dobbiamo assicurare cooperazione con l'arrivo dell'inverno e sostenere la sicurezza energetica dell'Ucraina", ha dichiarato Tajani, aprendo la riunione del G7 Plus sul settore energetico in Ucraina, copresieduta insieme al segretario di Stato americano, Antony Blinken, nel contesto dei lavori dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Russia, slitta di un anno l'arruolamento elettronico
Slitta di più di un anno in Russia il controverso passaggio all'arruolamento elettronico che avrebbe dovuto entrare in vigore con la leva di questo autunno, ha reso noto il presidente della commissione difesa della Duma, Andrei Kartapolov. La chiamata elettronica, che sostituisce la consegna personale della chiamata su carta, entrerà in vigore il primo gennaio del 2025, ha dichiarato.
"Abbiamo ancora bisogno di definire il database per garantire che sia pienamente operativo e che possa essere trasferito al ministero della difesa", ha aggiunto, citato dall'agenzia Interfax. Il nuovo sistema impedirà alle reclute di lasciare il Paese una volta chiamate. Sarà sperimentato in tre regioni della Federazione, Ryazan, Sakhalin e nella repubblica dei Mari. La chiamata elettronica risulterà consegnata una volta spedita la notifica. Sarà responsabilità dei singoli, anche se si sono trasferiti all'estero, controllare.
Ucraina, al "G7 plus" strategia per il sostegno energetico contro il rischio dell'inverno "al buio"
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha presieduto oggi a New York con il segretario di Stato Usa Anthony Blinken una riunione del 'G7 Plus', destinata a coordinare gli sforzi degli sull’emergenza energia in Ucraina. Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine hanno provocato la perdita del 70% della capacità di generazione energetica, e i dati e le informazioni di base, sul tavolo della riunione di questa mattina, hanno prospettato il rischio di un inverno 'al buio'.
Solo negli ultimi sei mesi, l'Ucraina ha infatti perso oltre 9 GW di capacità di generazione a causa di attacchi russi, con quotidiane interruzioni di energia elettrica per 7-10 ore, che, in inverno, potrebbero salire fino a 15-20 ore. Il ministero degli Affari esteri ha siglato un accordo con la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo (ddl di ratifica adottato dal governo il 30 agosto scorso, ndr) per il ripristino della capacità energetica della società Ukrhydroenergo: un progetto da 200 milioni di euro, di cui 100 milioni di credito d’aiuto della Cooperazione italiana. Sono in via di definizione, inoltre, le iniziative a valere sui 15 milioni di euro stanziati per le riparazioni delle infrastrutture energetiche, nel quadro del contributo da 140 milioni annunciato a Berlino a giugno.
Le imprese italiane del settore energetico stanno donando materiali, e l’iniziativa Ray of Hope di Enel ha fornito quasi 6.000 pannelli solari fotovoltaici, per una capacità di circa 2 MW. Sforzi concrete, davanti a un'emergenza con cui l'Ucraina è chiamata a fare i conti ogni giorno. Da marzo 2024 gli attacchi russi hanno colpito strutture in 20 delle 24 regioni sotto il controllo ucraino. Sono stati registrati 36 attacchi a impianti di generazione di energia, di cui 25 su centrali termoelettriche in nove regioni, 7 su impianti idroelettrici in cinque regioni, 2 su impianti di energia rinnovabile in una regione. Vi sono stati 101 attacchi su impianti di distribuzione e trasmissione di energia in 17 regioni. Molte strutture energetiche sono state colpite ripetutamente, alcune fino alla distruzione totale.
Governatore russo: "3 morti in un raid ucraino a Belgorod"
Il governatore della regione russa di Belgorod, Viaceslav Gladkov, accuse le forze ucraine di aver provocato la morte di tre persone, tra cui un bambino, in un raid sul villaggio di Arkhangelskoye. Lo riporta la Tass. "Tre civili, tra cui un bambino, sono morti nel villaggio di Arkhangelskoye, nel distretto urbano di Shebekinsk. Il villaggio è stato colpito dal fuoco delle forze armate ucraine", sostiene il governatore russo.
Blinken ringrazia Tajani per la sua leadership nel G7 su Kiev
Il segretario di Stato Antony Blinken ringrazia il vicepresidente e ministro degli esteri, Antonio Tajani per la leadership nel G7 sull'Ucraina. Per averne fatto una priorità sia sull'energia sia dal punt divista politico. Blinken e Tajani hanno presieduto il G7+Energia per l'Ucraina.