Le immagini dei satelliti mostrano l'area di lancio completamente rasa al suolo e trasformata in un enorme cratere. Il primo a condividerle, secondo quanto riporta Adnkronos, sarebbe stato un utente su X
Quarto fallimento per il super missile di Vladimir Putin, questa volta con risultati devastanti. Il test per il missile intercontinentale RS-28 Sarmat, che pesa oltre 208 tonnellate ed è lungo 35 metri, sarebbe infatti finito con la sua esplosione e la distruzione del sito di lancio: a dimostrarlo ci sono le fotografie scattate dai satelliti e condivise prima da un utente su X e poi da diversi media (SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA).
La dinamica dell'incidente
L'incidente sarebbe avvenuto sabato 21 settembre nel Cosmodromo di Plesetsk, nel nordovest della Russia. Secondo gli elementi raccolti da analisti ed esperti, il Sarmat sarebbe esploso nel sito di lancio creando un enorme cratere sul terreno e provocando danni significativi. Stando alle prime informazioni trapelate, l'esplosione dell'ordigno non sarebbe dovuta a un tentativo di lancio, bensì sarebbe avvenuta durante il caricamento del combustibile liquido. Ad avvalorare la tesi di un incidente durante la fase di caricamento c'è anche l'assenza di aerei Cobra Ball della Nato durante l'evento. Tali velivoli sono attivi per monitorare lanci di missili e test come quello programmato dalla Russia.
Come funziona Sarmat
Un anno fa il ministero della Difesa russo ha annunciato che il missile sarebbe stato dispiegato per operazioni di combattimento "nel prossimo futuro" e avrebbe debuttato nella guerra in corso con l'Ucraina. I missili sono prodotti dalla Krasmash, compagnia industriale militare, sussidiaria delll'agenzia spaziale di stato Roscomos. All'epoca, nell'autunno 2023, Putin assicurò che erano stati completati i test per il missile balistico intercontinentale.