Russia-Ucraina, Zelensky: "Guerra non può essere fermata con parole, serve azione"

©Ansa

Così nel discorso alle Nazioni Unite. Il presidente ucraino intervistato dalla Abc aveva esortato Washington e gli altri partner a continuare a sostenere l'Ucraina. Intanto Mosca si è detta disposta a studiare il cosiddetto "piano di vittoria" di Zelensky e ha dichiarato che la guerra in Ucraina terminerà "non appena gli obiettivi" delle truppe russe "saranno raggiunti"

in evidenza

Almeno tre persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite dopo che un raid russo ha colpito edifici residenziali a Kharkiv.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il suo Paese è "più vicino alla fine della guerra" con la Russia, secondo alcuni stralci di un'intervista rilasciata lunedì alla ABC News rilasciati lunedì. Nell'intervista, Zelensky ha poi esortato Washington e gli altri partner a continuare a sostenere l'Ucraina. L'invasione russa su larga scala dell'Ucraina Ucraina è iniziata nel febbraio 2022. Zelensky, ha iniziato un viaggio di circa due settimane negli Stati Uniti.

"Vladimir Putin ha rubato molto, ma non ruberà il futuro del mondo", ha detto Zelensky intervenendo al Vertice del Futuro alle Nazioni Unite. "Il mondo ha bisogno di un futuro pacifico e uno sviluppo sostenibile, e lo dico come presidente di un paese che sta resistendo alla brutale aggressione colonialista della Russia", ha aggiunto.

Il Cremlino si è detto disposto a studiare il cosiddetto "piano di  vittoria" che il presidente ucraino Zelensky intende presentare questa  settimana durante il suo viaggio negli Stati Uniti. E ha dichiarato che la guerra in Ucraina terminerà "non appena gli obiettivi" delle truppe russe "saranno raggiunti".


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La newsletter sulle notizie più lette ( clicca qui )
  • Il canale Whatsapp di Sky TG24 ( clicca qui )
  • Le notizie audio con i titoli del tg ( clicca qui )
LIVE

Il liveblog termina qui

Segui tutti gli aggiornamenti sul nuovo liveblog del 25 settembre

Zelensky: Russia vuole colpire tre centrali nucleari

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che l'Ucraina ha le prove dell'intenzione della Russia di colpire tre centrali nucleari alla vigilia dell'inverno. Lo ha affermato lo stesso Zelensky durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "Ora, con l'avvicinarsi del terzo inverno di questa guerra, la Russia - ha detto il leader ucraino - sta nuovamente cercando di distruggere la nostra industria energetica, e quest'autunno si sta comportando in modo ancora più cinico. Si stanno preparando ad attaccare tre nostre centrali nucleari. Abbiamo queste informazioni e ne abbiamo le prove

Gli approfondimenti:


Guerra Ucraina, ecco quali sono i Paesi favorevoli all'uso delle armi in Russia

A Strasburgo la plenaria ha dato il  via libera a un passaggio cruciale, e ancora divisivo in Occidente,  dicendo “sì” all’uso di armi in territorio russo. Le delegazioni  italiane sono state in larga parte contrarie. E proprio la questione  dell'uso delle armi occidentali sul suolo russo da parte delle forze  armate ucraine rimane al centro del dibattito. LEGGI L'ARTICOLO

Ucraina, cosa sappiamo del piano di Zelensky per la pace: dai territori alle garanzie Usa

Il presidente ucraino Volodymyr  Zelensky ha ribadito di avere un piano per la pace tra Kiev e Mosca.  Questo possibile patto dovrà prima essere vagliato dall'amministrazione  americana a guida Joe Biden, poi da quella che seguirà a novembre con  Kamala Harris o Donald Trump. Il leader ucraino non ha fornito i  dettagli del piano, ma ha certamente lasciato intendere alcuni punti  cruciali. IL PUNTO

Palianytsia, cosa sono le nuove bombe usate dall’Ucraina contro la Russia

Sono state utilizzate per la prima  volta in territorio russo il 24 agosto e si ipotizza – non è certo –  siano state impiegate anche nell’attacco di Tver. Molte caratteristiche  tecniche rimangono riservate, ma alcune sono state diffuse: sono  alimentate da un motore a turbogetto e vengono lanciate da una  piattaforma a terra. DI COSA SI TRATTA

Zelensky a Onu: Russia può solo essere costretta alla pace

La Russia "può solo essere costretta alla pace". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al consiglio di sicurezza dell'Onu

Zelensky: la guerra finirà ma non per concessioni a Putin

"Un giorno in questa stanza diremo che la guerra in Ucraina è finita, e questo non perché qualcuno ha scambiato qualcosa con Putin. La guerra finirà perché la Carta dell'Onu prevarrà, il diritto all'autodeterminazione prevarrà, la nostra sovranità territoriale". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la riunione del Consiglio di Sicurezza a margine dell'Assemblea Generale Onu. 

Guterres, dobbiamo fermare il ciclo di violenza in Ucraina

"Dobbiamo fermare il ciclo della violenza" in Ucraina. Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres nel corso del consiglio di sicurezza dell'Onu, alla presenza di Volodymyr Zelensky. "Quando c'è la volontà politica si può avere successo anche nell'era più buia", ha aggiunto Guterres. 

Onu, Guterres vedrà Lavrov giovedì

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres terrà un colloquio giovedì 26 settembre con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a margine della 79esima Assemblea Generale a New York. Lo conferma all'ANSA il portavoce dell'Onu. 

Biden all'Onu: "Putin ha fallito, il mondo stia con Kiev"

La guerra di Vladimir Putin "è fallita" e ora il mondo deve scegliere da che parte stare: "noi non cesseremo di sostenere" Kiev e non "distoglieremo lo sguardo" fino a che "l'Ucraina non otterrà una pace giusta e duratura". Joe Biden ha usato il suo quarto e ultimo intervento all'Assemblea dell'Onu per rafforzare il fronte pro-Kiev contro la guerra della Russia. In venticinque minuti di discorso, in cui ha elencato anche i suoi successi, il presidente si è congedato dal grande palcoscenico mondiale e ha provato a tracciare la strada per il futuro: "Le forze che ci uniscono devono essere più forti di quelle che ci separano. Ai leader dico che siamo a un punto di svolta: le scelte di oggi determineranno il futuro". I prossimi mesi saranno cruciali per Biden e per la sua eredità. Sul fronte dell'Ucraina il presidente è impegnato in prima fila e giovedì riceverà alla Casa Bianca Volodymyr Zelensky, che gli presenterà nel dettaglio il suo "piano per la vittoria". Un'iniziativa che, secondo indiscrezioni, ha lasciato freddi diversi funzionari occidentali, convinti che non presenti novità e non sia in grado di imprimere una svolta al conflitto. La guerra è "più vicina alla fine di quanto si pensi", ha invece detto Zelensky ai microfoni di Abc, sottolineando che senza il permesso degli alleati di usare le armi a lungo raggio in Russia "Putin continuerà a distruggerci". L'analisi del presidente ucraino è stata respinta seccamente da Mosca: la guerra finirà "non appena gli obiettivi" delle truppe russe saranno raggiunti, ha tagliato corto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Tajani: "Pace non può essere resa Kiev, coinvolgere Cina"

"Il nostro obiettivo è costruire la pace e arrivare ad un cessate il fuoco: servirà una conferenza di pace, che sicuramente non potrà concludersi con la resa dell'Ucraina". Lo ha detto il vicepremier e ministro agli Affari esteri Antonio Tajani, rimarcando come, per arrivare alla pace, sia a suo avviso necessario coinvolgere anche la Cina nelle discussioni. E rimarcando come Mosca non possa pensare di "arrivare al tavolo dei negoziati, quando sarà aperto, con la soluzione della sua vittoria: quella non sarebbe una pace ma una sconfitta dell'Ucraina, che è vittima di una aggressione", ha ricordato.

Lettonia: "In agenda presidenza ungherese Ue manca l'Ucraina"'

"Nell'agenda della presidenza ungherese dell'Ue manca la cosa più importante: la volontà di fornire un ulteriore e ampio sostegno all'Ucraina". Lo ha affermato la segretaria generale del ministero degli Esteri lettone, Dace Melbarde, intervenendo  al consiglio Affari generali dell'Unione europea tenutosi oggi a Bruxelles. Melbarde ha in particolare sottolineato la necessità di sostenere il settore energetico ucraino e di prendere quanto prima una decisione comune sulla concessione di un prestito a lungo termine a Kiev. Analoghi i toni del vice ministro degli Esteri lituano, Simonas Satunas, che ha posto l'accento sull'urgenza di più decise misure europee per contrastare la sistematica distruzione delle infrastrutture energetiche dell'Ucraina. 

Meloni incontra Erdogan, in agenda Ucraina e Medio Oriente

La premier Giorgia Meloni ha incontrato, a margine della settimana di alto livello della 79 esima Assemblea Generale delle Nazioni unite, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan. Al centro del colloquio, oltre alla sempre più difficile situazione in Medio Oriente, il comune impegno a sostegno dell'integrità territoriale dell'Ucraina e per la ricerca di una pace giusta e duratura. In merito al dibattito sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, i due leader hanno ribadito il comune impegno nel contesto del gruppo "United for Consensus" a sostegno di una soluzione ispirata a principi di eguaglianza, democraticità e rappresentatività che escluda pertanto la creazione di nuovi seggi permanenti. Sul fronte bilaterale, è stata ribadita la comune volontà di convocare al più presto un vertice tra i due governi e un "Business Forum" al fine di un ulteriore rafforzamento della relazione bilaterale.

Ucraina, Tajani interviene al Consiglio sicurezza Onu

Sarà il ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani ad intervenire oggi al Consiglio di sicurezza straordinario dell'Onu sull'Ucraina, a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Tajani interverrà su delega della premier Giorgia Meloni.

Kiev: 'no a perdita di territorio come parte dell’accordo di pace'

L'Ucraina ha rifiutato qualsiasi idea di accettare un'occupazione parziale del proprio territorio da parte della Russia come parte di un accordo di pace. Lo ha ribadito il ministero degli Esteri di Kiev precisando che il completo ritiro della Russia dall'Ucraina e dai suoi confini riconosciuti a livello internazionale è "uno dei punti obbligatori del piano di pace formulato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky". 

La Russia occupa circa un quinto dell’Ucraina dopo oltre due anni e mezzo di guerra, così come la penisola di Crimea, annessa nel 2014. Zelensky è negli Stati Uniti per presentare il suo piano per la vittoria ma della proposta per ora si conoscono solo le linee generali. Il ministero degli Esteri ha affermato che soluzioni temporanee "non possono ripristinare completamente la pace, ma solo rinviare la guerra". 

La pressione internazionale sulla Russia affinché sgomberi i territori occupati deve essere aumentata, ha aggiunto. "Questo è uno scenario realistico che possiamo realizzare attraverso sforzi congiunti", ha affermato il ministero.

Kiev, bombe russe su palazzo Kharkiv, 3 morti e 15 feriti

Almeno tre persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite dopo che un raid russo ha colpito edifici residenziali a Kharkiv. Lo dicono le autorità locali sostenendo che nell'attacco sono state usate bombe Kab. "Abbiamo informazioni preliminari sull'arrivo di bombe Kab in due palazzi residenziali nei distretti di Kiev e Saltiv" della città, ha scritto su Telegram il sindaco Igor Terekhov. "Il numero dei morti è salito a tre persone. Almeno 15 sono rimaste ferite. Le persone sono sotto le macerie. Uno dei grattacieli è stato colpito direttamente", ha detto il governatore della regione, Oleg Sinegubov, citato da Ukrainska Pravda. 

Zelensky: 'grato a Meloni per il suo impegno per la pace'

"È sempre un piacere incontrare Giorgia Meloni. A margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, abbiamo concordato i nostri prossimi piani comuni. Sono grato a Giorgia per tutti i passi decisivi compiuti dal G7 sotto la presidenza italiana e per il suo impegno a promuovere sforzi congiunti per stabilire una pace duratura e giusta". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblicando una foto dell'abbraccio con la premier a New York.

Mosca, sorvolo di aerei lanciamissili al largo dell'Alaska

Due aerei strategici russi lanciamissili Tupolev hanno effettuato un sorvolo di routine sulle acque internazionali del Mare di Bering al largo delle coste dell'Alaska, secondo quanto ha riferito il ministero della Difesa di Mosca. La missione dei due Tu-95MS è durata 11 ore, precisa il ministero, citato dalle agenzie russe, aggiungendo che gli aerei erano scortati da caccia Sukhoi 35S e Sukhoi 30SM. Due bombardieri strategici Tupolev Tu-160 hanno effettuato un altro sorvolo, anch'esso di 11 ore, sulle acque internazionali del Mare di Laptev e del Mare orientale siberiano, a nord dei territori dell'estremo oriente russo. Aerei militari a lungo raggio russo effettuano regolarmente sorvoli su acque internazionali del Mar Glaciale Artico, del nord dell' Oceano Atlantico, del Pacifico, del Mar Nero e del Mar Baltico. Il ministero della Difesa ha sottolineato che tutte le missioni vengono condotte "nella stretta osservanza dei regolamenti internazionali sull'uso dello spazio aereo".

Il Papa: guai a chi trascina Dio nel partecipare a guerre

"Dobbiamo allontanare dalle religioni la tentazione di diventare strumento per alimentare nazionalismi, etnicismi, populismi. Le guerre si inaspriscono. Guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte alle guerre!". Così il Papa nel Messaggio ai partecipanti all'Incontro internazionale per la pace organizzato a Parigi dalla Comunità di Sant'Egidio. "Questo incontro sproni tutti i credenti a riscoprire la vocazione per far crescere oggi la fraternità tra i popoli - afferma Francesco -. Troppe volte, in passato, le religioni sono state utilizzate per alimentare conflitti e guerre. Un pericolo che è ancora oggi incombente". 

Mondo: I più letti