
Così nel discorso alle Nazioni Unite. Il presidente ucraino intervistato dalla Abc aveva esortato Washington e gli altri partner a continuare a sostenere l'Ucraina. Intanto Mosca si è detta disposta a studiare il cosiddetto "piano di vittoria" di Zelensky e ha dichiarato che la guerra in Ucraina terminerà "non appena gli obiettivi" delle truppe russe "saranno raggiunti"
in evidenza
Almeno tre persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite dopo che un raid russo ha colpito edifici residenziali a Kharkiv.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il suo Paese è "più vicino alla fine della guerra" con la Russia, secondo alcuni stralci di un'intervista rilasciata lunedì alla ABC News rilasciati lunedì. Nell'intervista, Zelensky ha poi esortato Washington e gli altri partner a continuare a sostenere l'Ucraina. L'invasione russa su larga scala dell'Ucraina Ucraina è iniziata nel febbraio 2022. Zelensky, ha iniziato un viaggio di circa due settimane negli Stati Uniti.
"Vladimir Putin ha rubato molto, ma non ruberà il futuro del mondo", ha detto Zelensky intervenendo al Vertice del Futuro alle Nazioni Unite. "Il mondo ha bisogno di un futuro pacifico e uno sviluppo sostenibile, e lo dico come presidente di un paese che sta resistendo alla brutale aggressione colonialista della Russia", ha aggiunto.
Il Cremlino si è detto disposto a studiare il cosiddetto "piano di vittoria" che il presidente ucraino Zelensky intende presentare questa settimana durante il suo viaggio negli Stati Uniti. E ha dichiarato che la guerra in Ucraina terminerà "non appena gli obiettivi" delle truppe russe "saranno raggiunti".
Gli approfondimenti:
- Perché Kiev ha attaccato Kursk e Belgorod: cosa sappiamo
- Ecco come l'esercito di Kiev è avanzato nel Kursk. LE MAPPE
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Cosa sono i Patriot ei Samp/T che Kiev chiede agli alleati
- Ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti
- Guerra o pace in Ucraina? Occhi puntati su novembre
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette ( clicca qui )
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 ( clicca qui )
- Le notizie audio con i titoli del tg ( clicca qui )
Il liveblog termina qui
Segui tutti gli aggiornamenti sul nuovo liveblog del 25 settembre
Zelensky: Russia vuole colpire tre centrali nucleari
Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che l'Ucraina ha le prove dell'intenzione della Russia di colpire tre centrali nucleari alla vigilia dell'inverno. Lo ha affermato lo stesso Zelensky durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "Ora, con l'avvicinarsi del terzo inverno di questa guerra, la Russia - ha detto il leader ucraino - sta nuovamente cercando di distruggere la nostra industria energetica, e quest'autunno si sta comportando in modo ancora più cinico. Si stanno preparando ad attaccare tre nostre centrali nucleari. Abbiamo queste informazioni e ne abbiamo le prove
Gli approfondimenti:
- Perché Kiev ha attaccato Kursk e Belgorod: cosa sappiamo
- Ecco come l'esercito di Kiev è avanzato nel Kursk. LE MAPPE
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Cosa sono i Patriot ei Samp/T che Kiev chiede agli alleati
- Ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti
- Guerra o pace in Ucraina? Occhi puntati su novembre
Guerra Ucraina, ecco quali sono i Paesi favorevoli all'uso delle armi in Russia
A Strasburgo la plenaria ha dato il via libera a un passaggio cruciale, e ancora divisivo in Occidente, dicendo “sì” all’uso di armi in territorio russo. Le delegazioni italiane sono state in larga parte contrarie. E proprio la questione dell'uso delle armi occidentali sul suolo russo da parte delle forze armate ucraine rimane al centro del dibattito. LEGGI L'ARTICOLO
Ucraina, cosa sappiamo del piano di Zelensky per la pace: dai territori alle garanzie Usa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito di avere un piano per la pace tra Kiev e Mosca. Questo possibile patto dovrà prima essere vagliato dall'amministrazione americana a guida Joe Biden, poi da quella che seguirà a novembre con Kamala Harris o Donald Trump. Il leader ucraino non ha fornito i dettagli del piano, ma ha certamente lasciato intendere alcuni punti cruciali. IL PUNTO
Palianytsia, cosa sono le nuove bombe usate dall’Ucraina contro la Russia
Sono state utilizzate per la prima volta in territorio russo il 24 agosto e si ipotizza – non è certo – siano state impiegate anche nell’attacco di Tver. Molte caratteristiche tecniche rimangono riservate, ma alcune sono state diffuse: sono alimentate da un motore a turbogetto e vengono lanciate da una piattaforma a terra. DI COSA SI TRATTA
Zelensky a Onu: Russia può solo essere costretta alla pace
La Russia "può solo essere costretta alla pace". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al consiglio di sicurezza dell'Onu
Zelensky: la guerra finirà ma non per concessioni a Putin
"Un giorno in questa stanza diremo che la guerra in Ucraina è finita, e questo non perché qualcuno ha scambiato qualcosa con Putin. La guerra finirà perché la Carta dell'Onu prevarrà, il diritto all'autodeterminazione prevarrà, la nostra sovranità territoriale". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la riunione del Consiglio di Sicurezza a margine dell'Assemblea Generale Onu.
Guterres, dobbiamo fermare il ciclo di violenza in Ucraina
"Dobbiamo fermare il ciclo della violenza" in Ucraina. Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres nel corso del consiglio di sicurezza dell'Onu, alla presenza di Volodymyr Zelensky. "Quando c'è la volontà politica si può avere successo anche nell'era più buia", ha aggiunto Guterres.
Onu, Guterres vedrà Lavrov giovedì
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres terrà un colloquio giovedì 26 settembre con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a margine della 79esima Assemblea Generale a New York. Lo conferma all'ANSA il portavoce dell'Onu.
Biden all'Onu: "Putin ha fallito, il mondo stia con Kiev"
La guerra di Vladimir Putin "è fallita" e ora il mondo deve scegliere da che parte stare: "noi non cesseremo di sostenere" Kiev e non "distoglieremo lo sguardo" fino a che "l'Ucraina non otterrà una pace giusta e duratura". Joe Biden ha usato il suo quarto e ultimo intervento all'Assemblea dell'Onu per rafforzare il fronte pro-Kiev contro la guerra della Russia. In venticinque minuti di discorso, in cui ha elencato anche i suoi successi, il presidente si è congedato dal grande palcoscenico mondiale e ha provato a tracciare la strada per il futuro: "Le forze che ci uniscono devono essere più forti di quelle che ci separano. Ai leader dico che siamo a un punto di svolta: le scelte di oggi determineranno il futuro". I prossimi mesi saranno cruciali per Biden e per la sua eredità. Sul fronte dell'Ucraina il presidente è impegnato in prima fila e giovedì riceverà alla Casa Bianca Volodymyr Zelensky, che gli presenterà nel dettaglio il suo "piano per la vittoria". Un'iniziativa che, secondo indiscrezioni, ha lasciato freddi diversi funzionari occidentali, convinti che non presenti novità e non sia in grado di imprimere una svolta al conflitto. La guerra è "più vicina alla fine di quanto si pensi", ha invece detto Zelensky ai microfoni di Abc, sottolineando che senza il permesso degli alleati di usare le armi a lungo raggio in Russia "Putin continuerà a distruggerci". L'analisi del presidente ucraino è stata respinta seccamente da Mosca: la guerra finirà "non appena gli obiettivi" delle truppe russe saranno raggiunti, ha tagliato corto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Tajani: "Pace non può essere resa Kiev, coinvolgere Cina"
"Il nostro obiettivo è costruire la pace e arrivare ad un cessate il fuoco: servirà una conferenza di pace, che sicuramente non potrà concludersi con la resa dell'Ucraina". Lo ha detto il vicepremier e ministro agli Affari esteri Antonio Tajani, rimarcando come, per arrivare alla pace, sia a suo avviso necessario coinvolgere anche la Cina nelle discussioni. E rimarcando come Mosca non possa pensare di "arrivare al tavolo dei negoziati, quando sarà aperto, con la soluzione della sua vittoria: quella non sarebbe una pace ma una sconfitta dell'Ucraina, che è vittima di una aggressione", ha ricordato.
Lettonia: "In agenda presidenza ungherese Ue manca l'Ucraina"'
"Nell'agenda della presidenza ungherese dell'Ue manca la cosa più importante: la volontà di fornire un ulteriore e ampio sostegno all'Ucraina". Lo ha affermato la segretaria generale del ministero degli Esteri lettone, Dace Melbarde, intervenendo al consiglio Affari generali dell'Unione europea tenutosi oggi a Bruxelles. Melbarde ha in particolare sottolineato la necessità di sostenere il settore energetico ucraino e di prendere quanto prima una decisione comune sulla concessione di un prestito a lungo termine a Kiev. Analoghi i toni del vice ministro degli Esteri lituano, Simonas Satunas, che ha posto l'accento sull'urgenza di più decise misure europee per contrastare la sistematica distruzione delle infrastrutture energetiche dell'Ucraina.
Meloni incontra Erdogan, in agenda Ucraina e Medio Oriente
La premier Giorgia Meloni ha incontrato, a margine della settimana di alto livello della 79 esima Assemblea Generale delle Nazioni unite, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan. Al centro del colloquio, oltre alla sempre più difficile situazione in Medio Oriente, il comune impegno a sostegno dell'integrità territoriale dell'Ucraina e per la ricerca di una pace giusta e duratura. In merito al dibattito sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, i due leader hanno ribadito il comune impegno nel contesto del gruppo "United for Consensus" a sostegno di una soluzione ispirata a principi di eguaglianza, democraticità e rappresentatività che escluda pertanto la creazione di nuovi seggi permanenti. Sul fronte bilaterale, è stata ribadita la comune volontà di convocare al più presto un vertice tra i due governi e un "Business Forum" al fine di un ulteriore rafforzamento della relazione bilaterale.
Ucraina, Tajani interviene al Consiglio sicurezza Onu
Sarà il ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani ad intervenire oggi al Consiglio di sicurezza straordinario dell'Onu sull'Ucraina, a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Tajani interverrà su delega della premier Giorgia Meloni.
Kiev: 'no a perdita di territorio come parte dell’accordo di pace'
L'Ucraina ha rifiutato qualsiasi idea di accettare un'occupazione parziale del proprio territorio da parte della Russia come parte di un accordo di pace. Lo ha ribadito il ministero degli Esteri di Kiev precisando che il completo ritiro della Russia dall'Ucraina e dai suoi confini riconosciuti a livello internazionale è "uno dei punti obbligatori del piano di pace formulato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky".
La Russia occupa circa un quinto dell’Ucraina dopo oltre due anni e mezzo di guerra, così come la penisola di Crimea, annessa nel 2014. Zelensky è negli Stati Uniti per presentare il suo piano per la vittoria ma della proposta per ora si conoscono solo le linee generali. Il ministero degli Esteri ha affermato che soluzioni temporanee "non possono ripristinare completamente la pace, ma solo rinviare la guerra".
La pressione internazionale sulla Russia affinché sgomberi i territori occupati deve essere aumentata, ha aggiunto. "Questo è uno scenario realistico che possiamo realizzare attraverso sforzi congiunti", ha affermato il ministero.
Kiev, bombe russe su palazzo Kharkiv, 3 morti e 15 feriti
Almeno tre persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite dopo che un raid russo ha colpito edifici residenziali a Kharkiv. Lo dicono le autorità locali sostenendo che nell'attacco sono state usate bombe Kab. "Abbiamo informazioni preliminari sull'arrivo di bombe Kab in due palazzi residenziali nei distretti di Kiev e Saltiv" della città, ha scritto su Telegram il sindaco Igor Terekhov. "Il numero dei morti è salito a tre persone. Almeno 15 sono rimaste ferite. Le persone sono sotto le macerie. Uno dei grattacieli è stato colpito direttamente", ha detto il governatore della regione, Oleg Sinegubov, citato da Ukrainska Pravda.
Zelensky: 'grato a Meloni per il suo impegno per la pace'
"È sempre un piacere incontrare Giorgia Meloni. A margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, abbiamo concordato i nostri prossimi piani comuni. Sono grato a Giorgia per tutti i passi decisivi compiuti dal G7 sotto la presidenza italiana e per il suo impegno a promuovere sforzi congiunti per stabilire una pace duratura e giusta". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblicando una foto dell'abbraccio con la premier a New York.
Mosca, sorvolo di aerei lanciamissili al largo dell'Alaska
Due aerei strategici russi lanciamissili Tupolev hanno effettuato un sorvolo di routine sulle acque internazionali del Mare di Bering al largo delle coste dell'Alaska, secondo quanto ha riferito il ministero della Difesa di Mosca. La missione dei due Tu-95MS è durata 11 ore, precisa il ministero, citato dalle agenzie russe, aggiungendo che gli aerei erano scortati da caccia Sukhoi 35S e Sukhoi 30SM. Due bombardieri strategici Tupolev Tu-160 hanno effettuato un altro sorvolo, anch'esso di 11 ore, sulle acque internazionali del Mare di Laptev e del Mare orientale siberiano, a nord dei territori dell'estremo oriente russo. Aerei militari a lungo raggio russo effettuano regolarmente sorvoli su acque internazionali del Mar Glaciale Artico, del nord dell' Oceano Atlantico, del Pacifico, del Mar Nero e del Mar Baltico. Il ministero della Difesa ha sottolineato che tutte le missioni vengono condotte "nella stretta osservanza dei regolamenti internazionali sull'uso dello spazio aereo".
Il Papa: guai a chi trascina Dio nel partecipare a guerre
"Dobbiamo allontanare dalle religioni la tentazione di diventare strumento per alimentare nazionalismi, etnicismi, populismi. Le guerre si inaspriscono. Guai a chi cerca di trascinare Dio nel prendere parte alle guerre!". Così il Papa nel Messaggio ai partecipanti all'Incontro internazionale per la pace organizzato a Parigi dalla Comunità di Sant'Egidio. "Questo incontro sproni tutti i credenti a riscoprire la vocazione per far crescere oggi la fraternità tra i popoli - afferma Francesco -. Troppe volte, in passato, le religioni sono state utilizzate per alimentare conflitti e guerre. Un pericolo che è ancora oggi incombente".
Biden: 'la guerra di Putin in Ucraina è fallita'
"La guerra di Putin è fallita": lo ha detto Joe Biden nel suo ultimo intervento da presidente Usa all'assemblea generale dell'Onu.
Biden: il mondo scelga, noi non cesseremo di sostenere Kiev
"Il mondo deve scegliere se mantenere il sostegno all'Ucraina o allontanarsi da quell'aggressione: la mia risposta è che non cesseremo il nostro sostegno a Kiev". Lo ha detto Joe Biden nel suo ultimo intervento da presidente Usa all'assemblea generale dell'Onu.
Zelensky: "Senza armi a lungo raggio perderemo migliaia di vite"
"Putin continuerà a distruggerci, a uccidere persone, a uccidere bambini, assolutamente. Agirà in questo modo. Perderemo migliaia di scuole e decine di migliaia di vite. Questo è ciò che accadrà". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rispondendo a una domanda del conduttore di Good Morning America, Robin Roberts, che gli ha chiesto cosa accadrebbe se gli venisse negato il permesso di usare armi occidentali per colpire in profondità nella Russia.
Yermak: 'adesione alla Nato parte del piano per la vittoria'
Un invito ufficiale rivolto all'Ucraina ad aderire alla Nato fa parte del "piano per la vittoria" che il presidente Volodymyr Zelensky è sul punto di presentare ai suoi alleati mentre si trova a New York. Lo ha sottolineato il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, durante il suo intervento al Council on Foreign Relations di New York.
"Il piano per la vittoria prevede aspetti militari e diplomatici. L'invito dell'Ucraina alla Nato fa parte di questo piano", ha dichiarato Yermak, che ha esortato gli alleati a "non prestare attenzione alle minacce di escalation da parte della Russia" in caso di adesione di Kiev all'Alleanza.
I Paesi della Nato hanno sostenuto al termine del vertice a Washington che l'Ucraina era su un "percorso irreversibile" verso l'adesione, precisando tuttavia che devono ancora essere soddisfatte delle condizioni per estendere un invito formale. Zelensky ha in programma di presentare il suo "piano per la vittoria" di persona al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, giovedì a Washington.
Borrell: 'Kiev deve poter attaccare russi in luoghi da cui partono attacchi'
A Kiev servono "più capacità di difesa aerea e più capacità per consentire agli ucraini di attaccare i russi nei luoghi dai quali i russi li stanno attaccando. Altrimenti agiranno nella totale impunità". Lo ha ribadito l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell questa notte a New York, al termine di un incontro informale dei ministri degli Esteri europei a margine dell'Assemblea generale dell'Onu. In Ucraina, ha continuato, "la situazione sul campo di battaglia è complicata. Ma la Russia sta ancora cercando di combattere su diversi fronti, in particolare su quello aperto con successo dalle forze ucraine nelle ultime settimane" a Kursk.
"Ma c’è una situazione critica per l’Ucraina - ha aggiunto - si tratta della produzione di energia. Nessun Paese civile, nessun Paese industriale può sopravvivere senza energia, senza elettricità. Quando perdi due terzi della tua capacità produttiva, sei sull'orlo del baratro. Dobbiamo quindi rafforzare la nostra capacità di fornire strutture, sia per sostituire ciò che è stato distrutto, sia per evitare che queste vengano distrutte il giorno successivo".
Kiev: 'sventato un piano russo per rapire e uccidere Zelensky'
I servizi di sicurezza ucraini (Sbu) affermano di avere sventato un piano orchestrato dall'Fsb russo per rapire e assassinare Volodymyr Zelensky e altri alti dirigenti di Kiev e che prevedeva di reclutare gli assassini fra i militari addetti alla protezione del presidente ucraino. Due colonnelli del servizio di sicurezza amministrativo ucraino (Udo) sono stati arrestati. Ne dà notizia il Kyiv Independent, che cita il capo dello stesso Sbu, Vasyl Maliuk. Il piano, scrive il giornale ucraino, era supervisionato da Maxim Mishustin, Dmitry Perlin, e Alexey Kornev, dirigenti della quinta sezione del servizio segreto russo. Il compito dei militari ucraini eventualmente da reclutare sarebbe stato di "prendere ostaggio il capo dello Stato per poi ucciderlo". Il piano, se portato a termine, avrebbe dovuto essere "un regalo" al presidente Vladimir Putin in occasione del suo insediamento per il nuovo mandato presidenziale, ma è stato invece "un fallimento" dell'Fsb, dice Maliuk, citato dal Kyiv Independent. Fra gli altri bersagli del piano, oltre a Zelensky, c'era anche il capo dei servizi segreti militari ucraini (Hru), Kyrylo Budanov. Già lo scorso 7 maggio, l'Sbu aveva affermato di avere scoperto una rete di agenti russi che preparava piani per assassinare Zelensky. A novembre dello scorso anno lo stesso presidente ucraino disse di essere già scampato ad almeno cinque tentativi di assassinio dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022.
Borrell: "Kiev deve poter attaccare russi in luoghi da cui partono gli attacchi"
A Kiev servono "più capacità di difesa aerea e più capacità per consentire agli ucraini di attaccare i russi nei luoghi dai quali i russi li stanno attaccando. Altrimenti agiranno nella totale impunità". Lo ha ribadito l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell questa notte a New York, al termine di un incontro informale dei ministri degli Esteri europei a margine dell'Assemblea generale dell'Onu. In Ucraina, ha continuato, "la situazione sul campo di battaglia è complicata. Ma la Russia sta ancora cercando di combattere su diversi fronti, in particolare su quello aperto con successo dalle forze ucraine nelle ultime settimane" a Kursk.
"Ma c’è una situazione critica per l’Ucraina - ha aggiunto - si tratta della produzione di energia. Nessun Paese civile, nessun Paese industriale può sopravvivere senza energia, senza elettricità. Quando perdi due terzi della tua capacità produttiva, sei sull'orlo del baratro. Dobbiamo quindi rafforzare la nostra capacità di fornire strutture, sia per sostituire ciò che è stato distrutto, sia per evitare che queste vengano distrutte il giorno successivo".

©Ansa
Ue: "L'uso delle armi in Ucraina resta competenza degli Stati"
"La questione dell'uso delle armi da parte dell'Ucraina è stata affrontata ancora nel corso del consiglio Affari Esteri informale a New York ed è una competenza dei singoli Stati membri dell'Ue: ci sono Paesi che hanno tolto le restrizioni, altri che non dicono nulla e altri che le mantengono". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea all'incontro giornaliero con la stampa. "La posizione dell'alto rappresentante è nota ed è in favore alla rimozione delle restrizioni per permettere a Kiev di colpire obiettivi militari sul suolo russo", ha notato. Il portavoce ha poi sottolineato che le recenti minacce da parte della Russia di attacchi nucleari contro la città di Strasburgo in seguito al voto non vincolante sull'uso delle armi da parte dell'Ucraina (da parte di Vyacheslav Volodin, speaker della Camera bassa del Parlamento e membro del Consiglio di sicurezza russo, ndr), "mostrano quanto è pericoloso questo regime". "Non è la prima volta che sentiamo minacce vergognose contro l'Ue e i suoi Stati membri, tutto ciò evidenza la natura illegale della guerra condotta dalla Russia e sarà uno dei temi che porteremo avanti a New York questa settimana nelle relazioni con i nostri partner".
Erdogan agli Usa: "Via le sanzioni per gli S-400 russi, minano capacità della Nato"
Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha chiesto agli Stati Uniti di revocare le sanzioni imposte nel dicembre del 2020 nei confronti di Ankara per l'acquisto da Mosca dei sistemi di difesa antiaerea S-400. Si tratta di restrizioni ''unilaterali'' sull'importazione di materiale militare che, secondo Erdogan, ''minano le capacità della Nato di raggiungere obiettivi commerciali a lungo termine''. La speranza di Erdogan, quindi, è che queste sanzioni ''vengano rimosse'' il prima possibile e si apra un ''nuovo capitolo'' che porti anche ''al progetto di modernizzazione degli F-16''. "Occorre eliminare le barriere nell'esportazione riguardo l'industria della difesa'', ha detto Erdogan. A gennaio Washington ha approvato la vendita di F-16 alla Turchia dopo che Erdogan ha dato il suo via libera all'ingresso della Svezia nella Nato.
"Le questioni economiche e commerciali costituiscono una delle dimensioni più importanti delle nostre relazioni con gli Stati Uniti, il secondo paese verso cui esportiamo di più e il quinto da cui importiamo di più negli ultimi due anni'', ha detto il leader turco citato dall'emittente Trt, aggiungendo che ''abbiamo un grande potenziale per aumentare il commercio bilaterale". L'auspicio, ha aggiunto Erdogan, è che ''vengano adottate le iniziative necessarie a eliminare gli ostacoli''.
Modi: "Pieno sostegno per un rapido ritorno della pace in Ucraina"
Il premier indiano Modi ha incontrato ieri a New York il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e gli ha riconfermato il sostegno del suo paese per una soluzione rapida del conflitto e il ritorno della pace e della stabilità. Lo ha scritto lo stesso Modi in un post su X, al termine dell'incontro avuto ai margini del Summit del Futuro delle Nazioni Unite. Modi, che, conclusa la visita di tre giorni negli Stati Uniti, è in viaggio di ritorno verso Delhi, ha aggiunto: "Siamo impegnati a dare seguito ai risultati della mia visita in Ucraina del mese scorso per rafforzare le nostre relazioni bilaterali". Ieri il Premier indiano era intervenuto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite: dopo avere ricordato di parlare "a voce di un sesto dell'umanità", Modi ha ripetuto che "il nostro futuro sta nella forza collettiva, non nei campi di battaglia". Nei tre giorni della visita negli Stati Uniti, dopo la partecipazione al meeting del leader dei paesi Quad a Wilmington, Delaware, Modi è stato ospitato dal presidente Usa Biden nella sua residenza per un colloquio bilaterale, nel corso del quale, oltre all'augurio del potenziamento delle reciproche forniture di attrezzature militari, i due leader hanno annunciato il ritorno in India di quasi 300 opere d'arte che si trovavano negli Usa. Il premier indiano è stato anche protagonista di un incontro con circa 13mila indiani-americani, nel quale ha annunciato l'apertura di due nuovi consolati a Boston e Los Angeles, e di una tavola rotonda con amministratori delegati delle maggiori aziende dell'high-tech statunitense, ai quali ha chiesto di approfittare delle opportunità dell'India che, durante il suo terzo mandato di governo, diventerà "la terza più grande economia del mondo".
Nuovo test fallito per Sarmat, super missile russo di Putin: esplode e distrugge il sito
Le immagini dei satelliti mostrano l'area di lancio completamente rasa al suolo e trasformata in un enorme cratere. Il primo a condividerle, secondo quanto riporta Adnkronos, sarebbe stato un utente su X. LEGGI L'ARTICOLO
Kiev: "Il 60% dei componenti delle armi russe vengono dalla Cina"
L'Ucraina considera la Cina il suo problema più grande perché la maggior parte dei componenti delle armi russe sul campo di battaglia ucraino sono fabbricati in Cina. Lo ha detto il consigliere presidenziale ucraino Vladislav Vlasyuk, come riporta Reuters sul suo sito. "Se si considerano tutte le armi convenzionali e si contano i componenti stranieri, circa il 60% viene dalla Cina. Abbiamo avuto lunghe discussioni con alcuni produttori su questo argomento, direi che il problema più grande è la Cina", ha detto. Secondo lui, la Russia utilizza componenti cinesi nei droni, nei sistemi di sorveglianza e persino nei missili. Inoltre, ha sostenuto, nonostante le sanzioni, alcuni componenti vengono forniti anche da Usa, Paesi Bassi, Giappone, Svizzera e altri paesi occidentali.
Cremlino: "Spiegheremo all'Iran la nostra posizione sull'Ucraina"
"Questa è la posizione sovrana dell'Iran. Continueremo a spiegare ai nostri amici iraniani la nostra posizione e tutto ciò che riguarda questo conflitto intorno all'Ucraina". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a dichiarazioni fatte dal presidente iraniano Masud Pezeshkian, il quale conversando ieri con i giornalisti a margine dell'Assemblea generale dell'Onu a New York aveva affermato che il suo governo è pronto a dialogare con i Paesi europei e con gli Usa sul conflitto in Ucraina. "Vogliamo sederci con gli europei e gli americani per avere un dialogo e negoziati, non abbiamo mai approvato l'aggressione russa contro il territorio ucraino", aveva detto Pezeshkian, secondo l'agenzia Afp.
Mosca: "Rogo dopo raid nel Donbass, un'esplosione uccide un pompiere"
Il ministero delle Emergenze russo denuncia che un'esplosione ha ucciso un vigile del fuoco e ha ferito due soccorritori impegnati nello spegnimento di un incendio in un'abitazione di Gorlovka, nel sud-est ucraino occupato dalle truppe di Mosca. Secondo il dicastero, l'incendio era stato provocato da un bombardamento delle truppe ucraine sulla cittadina. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti. Stando a quanto raccontato alla Tass dall'ufficio stampa del ministero delle Emergenze russo, a esplodere sarebbe stato un proiettile.
Il Cremlino a Zelensky: "La guerra finirà quando gli obiettivi saranno raggiunti"
Il Cremlino ha dichiarato che la guerra in Ucraina terminerà "non appena gli obiettivi" delle truppe russe "saranno raggiunti". Lo riporta l'agenzia Interfax. "Sapete che qualsiasi guerra, in un modo o nell'altro, finisce con la pace. Ma per noi non c'è assolutamente alcuna alternativa al raggiungimento dei nostri obiettivi", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un'intervista alla tv americana Abc ha detto che la fine della guerra sarebbe "più vicina alla fine" di quanto si pensi, a patto che si continui a rafforzare militarmente l'Ucraina.

©IPA/Fotogramma
Kiev: abbattuti nella notte 66 droni russi
La Russia ha lanciato nella notte 81 droni d'attacco del tipo "Shahed", 66 dei quali sono stati abbattuti. Lo riferisce l'aeronautica ucraina su Telegram come riporta Ukrainska Pravda. "66 droni d'attacco nemici sono stati abbattuti nelle regioni di Kiev, Zhitomir, Cherkassy, Vinnitsa, Kirovograd, Poltava, Sumy e Nikolaev", afferma Kiev.
Zelensky e Modi impegnati per "fine rapida guerra"
L'impegno a continuare a lavorare per trovare una via d'uscita rapida alla guerra tra Russia e Ucraina. È questo il messaggio del primo ministro indiano Narendra Modi e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky giunto al termine del loro incontro a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
Il leader nazionalista indiano ha ribadito "il sostegno dell'India a una rapida risoluzione della questione conflitto" con la Russia che portera' al "ripristino della pace e della stabilità", ha scritto su X.
Nella notte attacco russo con 81 droni e 4 missili
La Russia ha lanciato durante la notte un attacco con 81 droni Shahed kamikaze e quattro missili di diverso tipo contro il territorio ucraino. Le difese aeree di Kiev sono riuscite ad abbattere 66 droni lanciati dalle forze russe dai territori di Kursk e Primorsko-Akhtarsk, mentre altri 13 sono caduti senza raggiungere i loro obiettivi grazie alle misure di guerra radioelettronica adottate dalle forze ucraine.
Kiev: raid notturni russi fanno un morto a Zaporizhzhia
I raid russi sull'Ucraina della scorsa notte hanno provocato la morte di almeno una persona, un uomo, e il ferimento di altre sei, fra cui una ragazzina di 13 anni e un ragazzo di 15, nella città di Zaporizhzhia, nel sud-est del Paese. Nella regione di Poltava, nel centro dell'Ucraina, la caduta di detriti di droni russi abbattuti dalla contraerea hanno danneggiato alcune case e anche infrastrutture energetiche, probabilmente linee dell'alta tensione, provocando black out in almeno 20 insediamenti. Lo scrivono Ukrinform e altri media ucraini, citando le amministrazioni delle oblast di Zaporizhzhia e Poltava.
Zelensky: "La guerra più vicina alla fine di quanto si pensi"
La fine della guerra fra l'Ucraina e la Russia sia "più vicina alla fine" di quanto si pensi, a patto che si continui a rafforzare militarmente l'Ucraina: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista insieme alla moglie Olena all'emittente americana Abc dagli Stati Uniti, dove si trova per l'Assemblea dell'Onu. Il cosiddetto Piano per la Vittoria, che il leader ucraino intende presentare nei prossimi giorni al presidente Usa, Joe Biden, a Kamala Harris e ad altri politici americani e agli alleati di Kiev, "sta rafforzando l'Ucraina", ha detto all'anchor Robin Roberts del programma "Good Morning America". "E' per questo che stiamo chiedendo ai nostri amici, ai nostri alleati di rafforzarci. E' molto importante". "Siamo più vicini alla fine della guerra. Dobbiamo solo essere forti, molto forti", ha detto, anche riferendosi alla richiesta di poter usare le armi a medio raggio contro obiettivi in territorio russo, sulla quale Usa, Regno Unito e altri alleati non hanno sciolto la riserva. Secondo Zelensky, Vladimir Putin "teme l'operazione nel Kursk", cioè l'invasione, ormai da tre punti e che dura da un mese e mezzo, in territorio russo da parte delle truppe ucraine. "Perché? Perché la gente si accorge che (Putin) non riesce a difendere tutto il suo territorio". In conclusione, secondo Zelensky, "solo da una posizione di forza l'Ucraina può spingere perché Putin metta fine alla guerra.
Droni ucraini sulle regioni russe di Belgorod, Bryans e Kursk
Le difese aeree russe hanno distrutto stanotte 13 droni d'attacco ucraini sulle regioni di Belgorod, Bryansk e Kursk: lo riferisce il Ministero della Difesa di Mosca, citato dall'agenzia di stampa russa Tass.
Attacco russo a Zaporizhzhia: un morto e 5 feriti
Un morto e cinque feriti, tra cui una ragazzina di 13 anni, in un attacco russo a Zaporizhzhia di questa notte. Lo riferisce Kiev Indipendent. L'attacco ha preso di mira un'infrastruttura e un quartiere residenziale, uccidendo un uomo e ferendo cinque persone, alcune delle quali sono state ricoverate in ospedale. A renderlo noto il governatore dell'oblast di Zaporizhzhia Ivan Fedorov tramite il suo canale Telegram ufficiale. Almeno due case sono state distrutte, ha aggiunto Fedorov. Gli attacchi contro Zaporizhzhia della notte precedente hanno ferito 22 persone, tra cui due bambini. La città di Zaporizhzhia si trova a meno di 50 chilometri (31 miglia) dalle linee del fronte.
Guerra Ucraina, ecco quali sono i Paesi favorevoli all'uso delle armi in Russia
A Strasburgo la plenaria ha dato il via libera a un passaggio cruciale, e ancora divisivo in Occidente, dicendo “sì” all’uso di armi in territorio russo. Le delegazioni italiane sono state in larga parte contrarie. E proprio la questione dell'uso delle armi occidentali sul suolo russo da parte delle forze armate ucraine rimane al centro del dibattito. LEGGI L'ARTICOLO