
Royal Ascot 2024, i cappellini più belli e bizzarri visti alla corsa inglese di cavalli
Cavalli, membri della royal family, buffet esclusivi ma, soprattutto cappellini di tutti i colori, le forme, le dimensioni e i gusti. L'occasione perfetta per sfoggiarli è l'evento ippico più atteso in Gran Bretagna: non solo una gara di cavalli, ma un appuntamento mondano dove a tutti gli ospiti è chiesto di rispettare un rigido dress code. Che prevede di indossare un must irrinunciabile: il copricapo

LA PARATA DI CAPPELLINI
- Come ogni anno, al Royal Ascot la gara di cavalli è sullo sfondo: la vera sfida è tra i cappellini. Nei cinque giorni della kermesse, all'ippodromo del Berkshire, non sfila solo la quintessenza dell’eleganza made in Britain, ma va in scena una vera e propria parata di copricapi

IL DRESS CODE\1
- Nel Royal Enclosure, l’area riservata al sovrano e ai suoi ospiti, il dress code è più rigido e i copricapi devono avere determinate misure. Il diametro dei cappellini, infatti, deve essere di almeno 10 centimetri

IL DRESS CODE\2
- Nelle altre zone dell'evento le regole sono meno rigide. Ed è proprio in questi settori che la fantasia della moda britannica non ha confini

UN ACCESSORIO INDISPENSABILE
- Nel Regno Unito, a differenza di altri paesi, i cappelli sono un accessorio indispensabile nel guardaroba di ogni donna, a prescindere che si appartenga o meno all’aristocrazia

CHI SCEGLIE L'ELEGANZA
- Ce n'è per tutti i gusti, ma in molti optano per un look più sobrio. Scegliendo copricapi di piccole dimensioni ma con un diktat costante: sempre all'insegna dell'eleganza. In questi casi il cappellino è considerato un must-have per completare il look

CHI INVECE SEGUE IL MOTTO "DRESS TO IMPRESS"
- Tra i partecipanti all'evento mondano sono in molti ogni anno a puntare tutto sul cappello: il resto del look è secondario, ma con il copricapo si osa

A SCUOLA DI STRAVAGANZA
- Si dice che la prima a iniziare la tradizione dei cappellini al Royal Ascot in Gran Bretagna sia stata la regina Vittoria, che era solita usare copricapi per proteggersi dagli sguardi degli altri visitatori

LE RACEGOERS
- Se la monarca teneva alla propria privacy, non si può dire di certo lo stesso di molte racegoers - questo il termine usato per gli appassionati di corse di cavalli - che sfoggiano vere e proprie sculture create proprio per attirare l'attenzione dei fotografi

IL DRESS CODE PER GLI UOMINI
- Non solo solo le donne a dover rispettare le regole di abbigliamento. Agli uomini è richiesto di indossare un abito da mattina scuro (nero, grigio o blu) con gilet, cravatta, cappello a cilindro

IL PRINCIPE WILLIAM
- Anche il Principe William, primo erede al trono di Re Carlo III, si è presentato al secondo giorno dell'evento ippico, indossando un cilindro rigorosamente nero

LA REGINA CONSORTE CAMILLA
- Anche la regina consorte Camilla ha rispettato il dress code. Per il secondo giorno del Royal Ascot, dopo il look monocromatico blu del primo giorno, ha optato per un abito da giorno bon ton sempre sui toni del blu

LE ALTEZZE REALI / 1
- A partecipare alla parata dei cappellini, con un copricapo sobrio rosa coordinato al look c'è anche Eugenia di York, la principessa britannica secondogenita di Andrea, duca di York e di Sarah Ferguson

LE ALTEZZE REALI / 2
- Tra le altezze reali presenti all'evento anche Zara Tindall, nata Phillips - una cavallerizza britannica, figlia della principessa reale Anna e del suo primo marito - e la principessa Beatrice di York, primogenita di Andrea, duca di York

I FASCINATOR
- Molto amati anche i fascinator, veri e propri cappelli: si tratta di cappellini-acconciature realizzati con piume, fiori, tulle o perline montati su fermagli, pettinini o cerchietti

LE FANTASIE FLOREALI SONO UN CLASSICO
- Intramontabili i cappellini che si ispirano al mondo floreale, disponibili in una varietà infinita di colori e dimensioni

MODA MADE IN BRITAIN
- Nella moda made in Britain le sperimentazioni sono di casa, anche nei cappelli: vere e proprie opere d'arte a metà strada tra tradizione e modernità

CHI SI ISPIRA AL MONDO ANIMALE
- Tra le racegoers più esibizioniste c'è chi sceglie look stravaganti ispirati al mondo animale. Le case modistiche in questi casi si sbizzarriscono proponendo copricapi che riproducono anche il variopinto piumaggio del pavone

UNA SFIDA A COLPI DI CREATIVITÀ
- Quella a cui si assiste ogni anno al Royal Ascot è una sfida a colpi di creatività: ad esempio c'è chi trasgredisce alle raccomandazioni sui colori pastello e punta su un giallo accesso e una pochette a forma di telefono glitterata