Dazi, Borse ancora giù: Milano -5%. Ue prepara contromisure. Trump minaccia la Cina

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Altra giornata di forti ribassi sulla scia delle tariffe Usa, nonostante Trump minimizzi il panico dei Mercati paragonando i dazi a "una cura" per risolvere i mali dell'economia. Poi minaccia Pechino: 50% di dazi in più se mantiene le misure ritorsive. Meloni vede i ministri: vertice di un'ora e mezza per valutare la ricaduta sui vari settori e ribadire il no a una “guerra commerciale”. Commissario Sefcovic dopo Consiglio Ue Commercio: "Riscossione dal 15 aprile”. Segretario Tesoro Usa: Trump pronto a trattare

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Nuovo crollo delle borse mondiali per i dazi di Trump in una giornata segnata dal caos, mentre arriva la risposta dell'Ue, che punta a trattare ma prepara tariffe sui prodotti americani fino al 25% in due tranche, il 15 aprile e il 15 maggio, come si legge nella bozza del documento della Commissione. Per diverse categorie i dazi sarebbero al 10%. Harley-Davidson e Levi's figurano nella lista: salvi bourbon, vino e latticini. Intanto l'ondata di vendite innescata dai dazi ha bruciato in tre giorni 9.500 miliardi di dollari sulle piazze globali, secondo le stime di Bloomberg. Voci su moratoria di 90 giorni, poi la Casa Bianca smentisce. L'Europa ha mandato in fumo altri 683 miliardi di euro, con le borse di Milano e Madrid le più penalizzate, in rosso rispettivamente del 5,18% e del 5,1%. Wall Street chiude contrastata, Dj -0,91%, Nasdaq +0,10%. Il presidente Usa ha minacciato la Cina di un 50% di dazi in più dal 9 aprile se Pechino mantiene le sue misure ritorsive. Il segretario al Tesoro Usa: "Trump pronto a trattare". Riunione della task force sui dazi a Palazzo Chigi convocata dalla presidente del Consiglio Meloni che sarebbe convinta dell'utilità di volare al più presto a Washington per affrontare la questione direttamente con Trump.

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Segretario Tesoro Usa: 'Trump pronto a negoziare sui dazi'

Il Segretario del Tesoro Scott Bessent, che insieme a Jamieson Greer, rappresentante commerciale degli Stati Uniti, è stato incaricato delle negoziazioni sui dazi con il Giappone, ha dichiarato che Donald Trump è pronto a negoziare. Lo riporta il New York Times. Bessent ha detto di aver suggerito ai Paesi colpiti di "mantenere la calma. E, a un certo punto, il presidente Trump sarà pronto a negoziare". I commenti contraddicono un'intervista di questa mattina di Peter Navarro, consigliere commerciale della Casa Bianca, che ha detto che non ci sarebbero state negoziazioni.

Dazi, Bessent auspica riduzioni man mano che procede negoziato

Gli Stati  Uniti hanno imposto il livello massimo di dazi sulle merci importate, ma  le autorità sperano di ridurlo attraverso negoziati con i partner, ha  affermato il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent. "Per i Paesi che non reagiscono, siamo al livello massimo delle tariffe,  e spero che attraverso buoni negoziati vedremo i livelli scendere", ha  detto Bessent in un'intervista con Fox Business. "Ma questo dipenderà  dagli altri Paesi", ha sottolineato. Il segretario al Tesoro ha dichiarato di ritenere i nuovi dazi come il  punto di partenza per negoziazioni che potrebbe durare diversi mesi.  "Forse quasi 70" Paesi hanno contattato la Casa Bianca per negoziare  sulle imposte, ha detto Bessent a Fox, incluso il Giappone, il cui primo  ministro Ishiba ha parlato oggi con Trump. Bessent si aspetta che  proprio il Giappone "ottenga la priorità" nei negoziati in quanto si è  seduto rapidamente al tavolo."Sarà un aprile, un maggio, forse un giugno  impegnativo", ha aggiunto.

Dazi, Cina a Trump: non ci piegheremo a nuove minacce

La  Cina ha affermato che non cederà alle pressioni o alle minacce dopo che  il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso tariffe  aggiuntive del 50 percento sui suoi beni se Pechino non avesse ritirato  le sue annunciate contromisure. "Abbiamo sottolineato più di una volta che fare pressione o minacciare  la Cina non è il modo giusto per interagire con noi. La Cina  salvaguarderà fermamente i suoi legittimi diritti e interessi", ha detto  Liu Pengyu, portavoce dell'ambasciata di Pechino negli Stati Uniti.

Lunedì nero dei mercati colpisce titoli e riserve in Argentina

I mercati finanziari in Argentina hanno nuovamente subito oggi l'impatto della guerra commerciale scatenata dal governo di Donald Trump nel contesto di un ancora fragile equilibrio macroeconomico del paese sudamericano aggravato da un livello delle riserve in costante calo. La Borsa di Buenos Aires ha chiuso lunedì con un calo dell'1,3% dell'indice Merval, mentre alcune delle quotazioni delle principali società argentine nel listino di Wall Street hanno lasciato sul terreno fino al 6%. Più allarmanti ancora sono i segnali che arrivano sul fronte dei titoli di Stato e delle riserve. I buoni del Tesoro in dollari hanno registrato forse il peggior disimpegno in un solo giorno fin dall'inizio del governo di Javier Milei, con cali fino al 5,8%, mentre le riserve della Banca Centrale, hanno perso altri 328 milioni di dollari in un solo giorno chiudendo sotto quota 25 miliardi e accumulando perdite per oltre 3 miliardi di dollari solo nell'ultimo mese. Si tratta del livello più basso delle riserve dal 23 gennaio 2024 e fonti ufficiali, riferisce il quotidiano Ambito, spiegano che il crollo di oggi è dovuto principalmente al calo dei prezzi delle valute di riserva e dell'oro oltre che a vendite per 35 milioni sul mercato dei cambi.

L'euro a 1,0917 dollari dopo la chiusura di Wall Street

L'euro è scambiato a 1,0917dollari dopo la chiusura di Wall Street. La moneta unica perde lo 0,40% verso il biglietto verde.

Wall Street chiude contrastata, Dj -0,91%, Nasdaq +0,10%

Wall Street chiude contrastata dopo che Donald Trump ha escluso pause dei dazi. Il Dow Jones perde lo 0,91% a 37.965,60 punti, il Nasdaq guadagna lo 0,10% a 15.603,26 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,23% a 5062,25 punti.

Trump: 'Cina subirà ulteriore imposta 50% se non annullerà tariffe reciproche'

La Cina subirà un'ulteriore imposta del 50% se il Paese non annullerà i dazi reciproci. Lo ha detto il presidente americano, ribadendo la dichiarazione già espressa oggi sulla sua piattaforma Truth Social. "Molti, molti paesi stanno venendo a negoziare accordi con noi" sui dazi appena annunciati", ha aggiunto Trump, citando il Giappone come esempio.

Trump: la Ue dovrà comprare energia da Usa

Donald Trump rilancia l'accusa che "la Ue é stata creata per danneggiare gli Usa" sul fronte commerciale. "Molti Paesi, non tutti, volevano creare un monopolio contro di noi", ha detto, lamentandosi che gli Usa pagano la Nato per difendere Paesi che poi "fregano" gli Stati Uniti sul piano commerciale. "La Ue dovra' comprare energia da noi, il commercio con la Ue deve essere equo e reciproco", ha aggiunto.

Trump: possibili sia dazi permanenti che negoziati

"I dazi potrebbero essere permanenti ma potrebbero anche esserci negoziati": lo ha detto Donald Trump nell'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu nello Studio Ovale, tenendo aperte le due ipotesi nella sua guerra commerciale.

Trump: parleremo con la Cina, ho buone relazioni con Xi

"Parleremo con la Cina, ho una grande relazione con Xi, speriamo che rimanga": lo ha detto Donald Trump nell'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu nello studio ovale. Il presidente ha comunque ribadito la minaccia di imporre il 50% di dazi in piu' a Pechino se entro domani non rimuove le misure ritorsive.

Bozza lista controdazi Ue: via whisky, vino e latticini

Bourbon, vino e latticini sono stati rimossi dall'elenco delle contromisure messe a punto dalla Commissione europea per rispondere ai dazi di Donald Trump. E' quanto emerge dalla bozza del documento - di cui l'ANSA ha preso visione - che Bruxelles ha inviato ai Paesi membri, che dettaglia i controdazi fino al 25% su una lunga serie di prodotti americani. Il testo non viene ufficialmente confermato dalla Commissione.    Nella nuova versione dell'elenco, di 66 pagine, non compaiono i codici doganali relativi a whisky, superalcolici o vino, né quelli legati ai latticini come latte, burro, yogurt o formaggi.

Trump: non stiamo valutando una pausa dei dazi

"Non stiamo esaminando una pausa" dei dazi: lo ha detto Donald Trump nell'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu nello studio ovale. "Faremo accordi equi", ha aggiunto.

Netanyahu: elimineremo il deficit con gli Usa

"Ho assicurato a Trump che elimineremo il deficit con gli Stati Uniti". Lo ha detto Benjamin Netanyahu nello Studio Ovale.

Bozza documento Ue: dazi sui prodotti Usa fino al 25%

I dazi che l'Ue metterà in campo dal 15 aprile in due tranche - l'altra è prevista il 15 maggio - prevedono tariffe sui prodotti americani fino al 25%. È quanto si legge nella bozza del documento della Commissione che l'Ansa ha visionato e nel quale sono specificati i codici delle categorie di prodotti che saranno sottoposte alle misure dell'esecutivo comunitario. Gran parte delle tariffe è al 25% ma per diverse categorie i dazi saranno al 10%.

Wall Street contrastata

Wall Street prosegue la seduta contrastata, mentre si valutano le mosse sui dazi decisi da Donald Trump. Il Dow Jones cede l'1%, lo S&P sale dello 0,3% e il Nasdaq guada lo 0,2%.

Il vertice di governo a Palazzo Chigi

È durato circa un’ora e mezza il vertice di governo sui dazi convocato dalla premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Durante l’incontro con i ministri è stato ribadito che “una guerra commerciale non avvantaggia nessuno”. Inoltre, in vista della riunione di martedì con le categorie produttive, sono state analizzate delle proposte per sostenere i settori più a rischio. I DETTAGLI

Madrid: “Ben accolta nostra proposta su fondo Ue anti-dazi Usa”

Il piano della Spagna per la creazione di un fondo comune europeo a sostegno delle società colpite dai dazi Usa ha avuto "un'accoglienza positiva da parte degli Stati membri" e "ha coinciso con il messaggio del Commissario Sefcovic, che ha affermato che si stanno già compiendo progressi in tal senso, incontrando i settori e verificando le esigenze, il che è ciò che dobbiamo fare". Sono state queste le parole del ministro delle Finanze spagnolo Carlos Cuerpo, al termine del Consiglio Ue Commercio. "Ora - ha aggiunto - è necessario sedersi con la Commissione stessa e con gli Stati membri e iniziare a lavorare per arrivare a una proposta concreta".

Unione italiana vini: whisky Usa è fuori dai controdazi Ue

Il whisky è fuori dalla lista dei contro-dazi previsti dall'Unione Europea. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani al presidente di Unione italiana vini (Uiv) Lamberto Frescobaldi, oggi a Vinitaly. "Desidero ringraziare anche a nome di Unione italiana vini il ministro per aver accolto e portato a termine con successo un'istanza di fondamentale importanza per il nostro settore", ha sottolineato il presidente Frescobaldi. Le tariffe aggiuntive sugli spiriti americani erano state inizialmente annunciate dall'Unione Europea e congelate dopo la minaccia di ritorsione con dazi al 200% da parte di Trump.

Berlino: “Pressione è sugli Usa, non resisteranno a lungo”

"La pressione è innanzitutto sugli americani. Il Paese potrebbe andare incontro a una recessione con un'inflazione elevata. Si tratta di un mix tossico per qualsiasi società aperta. Vedremo come andrà, ma non saranno in grado di resistere a lungo. Soprattutto se l'Europa riuscirà a essere unita e ad allearsi con tutti gli altri Paesi colpiti da questa follia tariffaria, come il Giappone, la Corea del Sud e ora l'Indonesia". Lo ha spiegato il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck, al termine al Consiglio Ue Commercio.

Il Messico non esclude nuovi dazi per gli Usa

Il governo messicano non esclude la possibilità di applicare tariffe reciproche agli Stati Uniti, il suo principale partner commerciale. Lo ha dichiarato oggi la presidente Claudia Sheinbaum. "Per quanto possibile, vogliamo evitare di imporre dazi reciproci. Non lo escludiamo, ma preferiamo proseguire il dialogo prima di adottare altre misure", ha detto la leader dello Stato nel mezzo della guerra commerciale globale scatenata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Vogliamo evitarli — ha aggiunto — perché particolarmente nel caso dell'acciaio e dell'alluminio la loro attuazione renderebbe i prodotti in Messico più costosi e noi vogliamo sostenere le nostre aziende".

Terminata riunione della task force sui dazi a Palazzo Chigi

È terminata la riunione della task force sui dazi, convocata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Il vertice è durato circa un'ora e mezza.

Trump minaccia veto su legge che limita poteri sui dazi

Donald Trump minaccia il veto  una proposta di legge bipartisan (con sette adesioni repubblicane al Senato) che limiterebbe l'autorità del presidente di imporre dazi unilaterali: lo scrive Axios, dopo aver visionato una nota inviata dalla Casa Bianca agli uffici del Congresso. "Se approvata, questa proposta di legge ostacolerebbe pericolosamente l'autorità e il dovere del presidente di determinare la nostra politica estera e proteggere la nostra sicurezza nazionale", si legge nella nota, che preannuncia il veto.

Dai 27 Stati Ue ok politico a lista completa dei dazi

Il via libera politico dei ministri degli Esteri e del Commercio dei Paesi Ue arrivato oggi a Lussemburgo riguarda la lista integrale di controdazi messa a punto dalla Commissione europea per rispondere a Donald Trump. Lo riferiscono fonti diplomatiche europee vicine al dossier, confermando che l'elenco è stato trasmesso alle ambasciate dei 27 in vista del voto tecnico previsto per il 9 aprile nel comitato in seno all'esecutivo Ue (in gergo, comitatologia) per l'approvazione finale. Se non ci saranno segnali di apertura da parte degli Stati Uniti, il primo blocco di dazi entrerà in vigore il 15 aprile, mentre una seconda tranche è pronta a scattare il 15 maggio previo un secondo voto tecnico. Nella lista, da una prima verifica, non risultano inseriti superalcolici americani come il whisky.

Parigi: de-escalation non è stata finora l'obiettivo di Trump

Laurent Saint-Martin, ministro francese con delega per il Commercio, ha aggiunto: essere a favore del libero scambio "non è certamente un'ammissione di debolezza, ma piuttosto un'ammissione concreta di dove dovremmo dirigerci tra Unione Europea e Stati Uniti. Da settimane sostengo che non è fuori questione credere in una de-escalation commerciale, ovviamente non è stato questo l'obiettivo del presidente americano in questi giorni e settimane, ma penso che anche noi dobbiamo dimostrarlo”. "D'altronde possiamo vedere che i mercati azionari mondiali oggi hanno dimostrato di essere in allerta, per dirla con un eufemismo, e che abbiamo bisogno, a mio parere, di una de-escalation", ha sottolineato, aggiungendo che "quando si negozia con un partner come gli Stati Uniti, ma si dimostra anche cosa si può fare in termini di ritorsione, penso che la ragione possa prevalere".

Parigi: bene proposta Commissione Ue “zero-per-zero” dazi

"La proposta della presidente della Commissione europea mira innanzitutto a una de-escalation, il che è da accogliere con favore. La convinzione è che dobbiamo restare uniti e che la priorità è negoziare. La priorità è la de-escalation. Sono estremamente contento di vedere che c'è una reale convergenza di tutti i Paesi dell'Unione Europea su questo punto, vale a dire nel difendere i propri interessi e nel saper dimostrare di avere strumenti di risposta forti. È anche un modo per creare un equilibrio di potere e quindi per avere questo livello di negoziazione che, per noi, deve sempre andare verso la de-escalation". Lo ha detto il ministro francese con delega per il Commercio, Laurent Saint-Martin, al termine della riunione con i ministri Ue del Commercio. Il ministro ha poi aggiunto di aver "sempre desiderato" la proposta "zero per zero", ma "se non si dimostra di avere la capacità di reagire, se non c'è la volontà di ridurre l'escalation, allora non si sta affrontando il negoziato con le armi e i mezzi giusti", ha avvertito.

Le Pen sui dazi di Trump. "Proteggere l'economia dal collasso"

"Il crollo dei mercati dopo gli annunci del presidente Trump dimostra l'impreparazione dell'economia globale rispetto alla fine della globalizzazione ingenua, tuttavia annunciata da mesi dal presidente americano", ha scritto in un messaggio pubblicato su X la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. "Da anni - aggiunge Le Pen - chiediamo il mantenimento di un costo competitivo dell'energia, il rilancio di un'industria produttiva sul nostro territorio, la preferenza nazionale negli appalti pubblici per garantire sbocchi naturali alle nostre imprese, un protezionismo ragionato per difenderci, ad armi pari, dalle altre potenze mondiali". "Queste misure - avverte Le Pen - sono urgenti per proteggere la nostra economia dal collasso. Dobbiamo smettere di essere come il coniglio abbagliato dai fari e agire al più presto!".

Borsa di Mumbai chiude ai minimi negli ultimi 9 mesi

In linea con gli altri mercati asiatici, in preda al panico per l'offensiva tariffaria del presidente americano Trump e la rappresaglia cinese, la Borsa di Mumbai ha chiuso oggi con i due principali indici azionari, il Bse Sensex e il Nifty 50, crollati entrambi ai minimi degli ultimi 9 mesi. L'indice Nse Nifty 50 ha perso il 5,1%, con l'indicatore di volatilità a 30 giorni balzato a un massimo di otto mesi. Tonfo anche per la rupia, ai minimi da sei settimane sul dollaro. Già dall'avvio delle contrattazioni l'indice Nifty 50, che rappresenta le maggiori società quotate in India, aveva aperto con meno 3,55%.

Sefcovic: Bazooka per colpire Big Tech? “Preferiamo negoziare”

"In questa fase non mi addentrerei in definizioni precise, in speculazioni sul tipo di strumento che metteremo in campo, su come descriveremmo il ragionamento per l'uso di questo strumento o quello strumento, noi preferiamo il negoziato, la nostra risposta è molto graduale. Ora stiamo reagendo all'acciaio e all'alluminio, la risposta è molto incrementale, è spalmata nel corso nel tempo perché vogliamo creare lo spazio negoziale necessario. Quindi siamo pronti a impegnarci e sarebbe un buon risultato per tutti". Lo ha detto il commissario Maros Sefcovic in conferenza stampa al termine del consiglio Commercio Ue, rispondendo a una domanda sulla possibilità che Bruxelles possa rispondere ai dazi Usa attivando lo strumento anti-coercizione. "Primo o poi gli Usa si siederanno al tavolo", ha aggiunto, osservando tuttavia: "Allo stesso tempo, finora, nonostante gli sforzi e le aperture, non abbiamo visto un vero impegno che portasse a una soluzione reciprocamente accettabile, perché deve essere equa per entrambe le parti".

Il gas conclude in rialzo

Prezzo del gas in aumento sul mercato di Amsterdam, di riferimento per l'Europa: il future sul metano con consegna a maggio ha chiuso in rialzo dell'1,6% a 37 euro al Megawattora.

Borsa: a Milano cedono A2a e Recordati, male anche Eni con Enel

Tutti i titoli dell'indice Ftse Mib hanno accusato una terza seduta consecutiva pesantemente negativa in linea con le altre le Borse europee, ancora affossate dai dazi Usa. L'indice Ftse All share ha segnato un ribasso finale del 5%, di poco inferiore a quello dell'Ftse Mib in calo del 5,18%. Ancora molto forti gli scambi, a 8,9 miliardi di euro di controvalore rispetto al record recente di 9,1 miliardi toccato venerdì e i 5,6 miliardi di euro di giovedì, prima giornata nera causata dai dazi statunitensi. In Piazza Affari nel paniere a elevata capitalizzazione il titolo peggiore alla fine è stato quello di A2a, in ribasso dell'8,5% a 1,97 euro, seguito da Recordati in calo dell'8,4%. Molto male anche i giganti Eni (-7,7% a quota 12,04 euro) ed Enel, che ha concluso in ribasso del 7,5% a quota 6,8. Vendite importanti anche su Ferrari (-6,5%), Pirelli (-6,1%) e Tim, che ha ceduto sei punti percentuali a 0,28 euro. Le banche, dopo un avvio pesantissimo, hanno provato a ridurre le perdite, con Intesa che è stata la peggiore dei grandi istituti di credito con una discesa finale del 5,5%. Tra i titoli maggiori della Borsa di Milano, solo Stm ha provato ad avvicinarsi alla parità, ma ha comunque chiuso in calo dello 0,8% a 16,8 euro.

Spread tra Btp e Bund chiude in ribasso a 125 punti base

Lo Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso in calo: il differenziale ha concluso la seduta a 125 punti base contro i 128 dell'avvio. Il rendimento del prodotto del Tesoro è al 3,86%, con una corsa nel finale di giornata per i tassi di tutti i titoli di Stato europei, specie del Regno Unito, saliti di 16 "basis point".

Trump minaccia la Cina: 50% di dazi in più

Donald Trump ha poi minacciato la Cina di un 50% di dazi in più dal 9 aprile, se mantiene le sue misure ritorsive.

Trump: negoziati sui dazi con tutti tranne che con la Cina

"Tutti i colloqui" sui dazi "con la Cina saranno interrotti subito. I negoziati con gli altri Paesi, che hanno richiesto gli incontri, inizieranno immediatamente", ha annunciato Donald Trump su Truth.

Borsa: l'Europa brucia oltre 683 miliardi di euro

Le Borse europee bruciano oltre 683 miliardi di euro alla fine della terza seduta che segue l'annuncio dei dazi del presidente Usa Donald Trump. Sommato a quello delle due giornate precedenti, il saldo complessivo è pari a un rosso di 1.924 miliardi di euro. Oggi l'indice paneuropeo Stoxx 600 ha lasciato sul campo il 4,5% a 473,99 punti, esprimendo una capitalizzazione di 14.498 miliardi di euro, al di sotto dei 14.525 miliardi di inizio anno.

Al via a Palazzo Chigi la riunione della task force sui dazi

È iniziata a Palazzo Chigi la riunione della task force sui dazi, convocata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Al tavolo i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Imprese e made in Italy Adolfo Urso, il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e il ministro degli Affari europei e del Pnrr Tommaso Foti.

Borsa: l'Europa conclude in violento calo: Parigi -4,7%

Mercati azionari del Vecchio continente ancora in scivolata con l'introduzione dei dazi statunitensi: la Borsa peggiore (insieme a Milano) è stata quella di Madrid, che ha chiuso con un ribasso del 5,1%, seguita da Parigi e Amsterdam in calo del 4,7%. Londra ha ceduto il 4,4% finale, mentre Francoforte ha perso il 4%.

Borsa: Milano cade ancora, l'Ftse Mib chiude a -5,18%

Terza seduta consecutiva pesantemente negativa per le Borse europee, ancora affossate dai dazi Usa, e con loro Milano: in Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha concluso in ribasso del 5,18% a 32.853 punti.

Tajani: riducendo la burocrazia Ue si riduce danno dei dazi

"Si è deciso anche di lavorare sui mercati extraeuropei. L'idea è anche di abbattere le barriere doganali all'interno del Mercato unico, penso all'unione bancaria, al mercato unico dell'energia, all'armonizzazione fiscale, tutte cose per aumentare la competitività del sistema. Riducendo la burocrazia e le regole si può ridurre i costi di produzione e l'effetto del danno dei dazi", ha detto ancora Antonio Tajani. "Un'altra cosa emersa, che quando la dicevo io sostenevano che fossi da ricovero, è che bisogna comprare più dagli Usa e investire più negli Usa per proteggere le nostre esportazioni: è quello che si è detto anche nel dibattito al consiglio Affari esteri. Vedremo cosa riusciremo a fare, comunque noi siamo convinti che si possano affrontare i problemi con grande serenità, con grande determinazione, con la schiena dritta, ma sempre con la voglia di trattare per la protezione delle nostre imprese", ha aggiunto.

Tajani: “Obiettivo dell'Italia è favorire la trattativa Usa-Ue”

"Oggi c'è stata la riunione del consiglio Affari esteri, in formato Commercio, dove ho rappresentato l'Italia. C'è un'unità sostanziale dell'Europa, sulla voglia di dialogare, di confrontarsi e di evitare una guerra dei dazi. La decisione è stata quella di scongelare una lista, che era ferma dal 2018, di prodotti americani su cui aumentare i dazi. La lista è in fase di elaborazione, si sta lavorando, ci sono tecnici di vari Paesi che preparano la lista e sarà pronta tra stasera e domani", ha confermato anche il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani. “Noi abbiamo chiesto come Italia di non mettere nella lista alcuni prodotti che, qualora subissero un aumento dei dazi, farebbero un danno al prodotto italiano che esportiamo, altrimenti ci daremmo la zappa sui piedi. Questa lista dovrebbe entrare in vigore dal 15 aprile. Poi ce ne sarà una seconda che dovrebbe entrare in vigore dal 30. Ho chiesto di posporre la data di inizio, dal 15 al 30, ma per una serie di motivi burocratici era impossibile farlo, però il messaggio italiano è quello di favorire in ogni modo la trattativa: l'obiettivo è quello di arrivare a dazi zero contro dazi zero. E ancora di più, di avere un grande mercato di intero scambio tra Europa e Stati Uniti, che dovrebbe essere l'obiettivo se vogliamo rinforzare il sistema economico occidentale", ha aggiunto.

Tajani: in Ue maggioritaria la posizione per una trattativa

"Noi siamo contrari alla guerra commerciale, ma anche la Commissione europea è contraria all'escalation. Le posizioni francesi sono legittime, ma è la Commissione che tratta e deve fare sintesi. Oggi la posizione maggioritaria era per avanzare una trattativa. La guerra commerciale è una gigantesca sciocchezza. Non dobbiamo pensare a reazioni violente. Siamo in grado anche di fare reazioni dure, ma non è il caso di farle", ha detto il vicepremier e leader di Fi Antonio Tajani, rispondendo a una domanda sulla posizione della Francia che spinge per una risposta aggressiva ai dazi Usa verso l'Europa. Tajani, reduce dalla riunione del Consiglio affari esteri in formato Commercio, ha chiarito che questa ipotesi "assolutamente non è stata messa sul tavolo".

Starmer: “Dazi sfida enorme, ma vogliamo accordo con Usa”

I dazi Usa annunciati da Donald Trump sono "una sfida enorme" per il Regno Unito. Lo ha detto oggi Keir Starmer, illustrando nella fabbrica Jaguar Land Rover un pacchetto d'aiuti al settore auto che comprende l'alleggerimento degli obblighi sulla transizione verso l'elettrico e la proroga del bando dei modelli ibridi dal 2030 al 2035. "Nessuno gradisce i dazi, ma vanno colti come un'opportunità", ha proseguito il premier britannico, lasciando intendere di non voler adottare per ora ritorsioni e invocando "calma" sullo sfondo dei "negoziati intensi" in corso con Washington per strappare "il miglior accordo (bilaterale) possibile".

Sefcovic: “Dazi Ue non raggiungono i 26 miliardi di quelli Usa”

"Non si arriverà al livello dei 26 miliardi" pari alle tariffe americane su acciaio e alluminio. "Non vogliamo reagire occhio per occhio e vogliamo distribuire equamente gli oneri tra i Paesi membri", ha detto il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic in conferenza stampa.

Sefcovic: “Puntiamo a compromesso ma non attendiamo all'infinito”

È stata messa sul tavolo l'offerta "di zero tariffe era per vari settori, in particolare per auto, farmaceutica, chimica, plastica, gomma, macchinari. Poi ci sono state le decisioni dell'amministrazione Trump con l'ultimo strappo sui cosiddetti dazi reciproci. Spero che nel futuro saremo pronti a questa discussione, non ora ma per il futuro potrebbe essere una possibilità", ha detto ancora il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, soffermandosi in conferenza stampa sull'offerta negoziale recapitata agli Usa dall'Ue. "La cosa più semplice da fare sarebbe la sospensione dei dazi da parte degli Usa e un negoziato con gli Usa. A quel punto siamo pronti a riesaminare tutto. Io spero che possiamo arrivare a un compromesso che ripristini il nostro ristretto rapporto commerciale. Vogliamo concentrarci sulla creazione di un mercato transatlantico su alcuni prodotti industriali", ha spiegato Sefcovic, sottolineando tuttavia come l'Ue "non attenderà all'infinto".

“Call tra le maggiori banche del mondo sul caos dazi”

I dirigenti di alcune delle più grandi banche del mondo hanno avuto ieri sera una call sugli effetti dei dazi sui mercati finanziari e sull'impatto per l'economia globale. Lo rivela Sky News, che ha appreso che i responsabili di istituti di credito tra cui Bank of America, Barclays, Citi e Hsbc Holdings hanno discusso del caos in corso.

Borsa: Milano (-4%) lima il calo

Piazza Affari si avvicina alla chiusura della prima seduta della settimana provando a contenere in qualche modo le perdite, oscillando attorno a un calo del 4%. Di poco meno scendono gli altri mercati azionari europei, con Francoforte in ribasso del 3,6% e Parigi del 3,5%.

"Trump valuta pausa di 90 giorni sui dazi”. Casa Bianca: “Fake news”

La Cnbc ha fatto sapere che Kevin Hassett, consigliere economico della Casa Bianca, avrebbe detto che Donald Trump sta considerando una pausa di 90 giorni sui dazi, fatta eccezione per la Cina. Poco dopo è intervenuta la Casa Bianca, che ha bollato la notizia come “fake news”.

Wall Street tenta rimbalzo: Nasdaq riduce perdite a -0,25%

Wall Street recupera, anche se resta in territorio negativo. Il Dow Jones perde l'1,28% a 37.824 punti, il Nasdaq cede lo 0,25% a 15.548,51 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,75% a 5035,98 punti.

Premier Giappone sente Trump: “Avanti con il confronto”

Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha annunciato di parlato al telefono con Donald Trump e di aver concordato di proseguire le discussioni sui dazi doganali imposti dal presidente americano. "Il presidente Trump ha presentato una visione onesta dell'attuale situazione degli Stati Uniti nell'economia internazionale. Sulla base dello scambio di oggi entrambe le parti hanno deciso di designare membri del governo affinché si incarichino di continuare le discussioni", ha detto Ishiba ai giornalisti.

Sefcovic: “Lista sui dazi stasera, impossibile il rinvio”

"Nonostante tutte le discussioni che abbiamo avuto, abbiamo visto i dazi imposti all'Ue il 2 aprile e quindi dobbiamo procedere con l'adozione delle contromisure. Tutte le scadenze sono chiaramente determinate dal processo legale. Quindi distribuiremo la lista delle contromisure stasera. Il voto sarà mercoledì, la riscossione dei dazi inizia il 15 aprile per la prima parte e, nel pieno rispetto della metodologia del Wto, la seconda parte entrerà in vigore 30 giorni dopo. Quindi parliamo del 15 maggio". Lo ha spiegato il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, aggiungendo che "non è possibile ritardare l'entrata in vigore dei dazi".

Presidenza Ue: “A porte chiuse più unità che davanti a elettori”

Michal Baranowski, sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo Economico della Polonia, dopo la riunione del Consiglio Ue Commercio ha dichiarato: "A porte chiuse si vede una maggiore unità. I politici quando parlano con i propri elettori formulano i propri pensieri in modo più duro. Ma oggi, nella riunione, tutti siamo stati uniti. Siamo pronti a negoziare, vogliamo evitare azioni affrettate, ma per ballare il tango bisogna essere in due”.

Sefcovic: “Pronti a sederci al tavolo quando gli Usa sono pronti”

Ue e Usa condividono la necessità di avere "una nuova visione" del sistema commerciale globale. "Abbiamo offerto zero tariffe sui beni industriali. Siamo pronti a sederci al tavolo del negoziato non appena gli Usa saranno pronti. Ma finché non vedremo progressi tangibili lavoreremo sulle contromisure, sulle diversificazione e sul potenziamento del monitoraggio dei flussi di import". Lo ha detto il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, in conferenza stampa dopo la riunione dei ministri dei 27.

Presidenza Ue: dai 27 messaggio di unità su risposta ai dazi Usa

"Il messaggio che è arrivato dal Consiglio è un messaggio di unità. Abbiamo avuto una discussione molto aperta e onesta. Tutti noi preferiremmo una soluzione negoziata che ci allontani dalla potenziale guerra commerciale. Il nostro obiettivo non è certo l'escalation, ma il negoziato". Lo ha detto il sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo Economico della Polonia Michal Baranowski, in conferenza stampa, al termine del Consiglio Ue Commercio dei 27. "Probabilmente - ha aggiunto - tutti ci siamo chiesti come reagiranno gli Stati membri dell'Ue a queste mosse straordinarie degli Stati Uniti, mosse che hanno stravolto l'attuale modello di relazioni commerciali", mosse che "certamente colpiscono i consumatori statunitensi, ma non saranno positive per i consumatori europei o di altri Paesi del mondo. Quindi è chiaro che non ci sono vincitori. E questo è stato sottolineato da tutti gli Stati membri, tutti noi preferiremmo una soluzione negoziata".

Sefcovic a Tajani: “Bene Italia, unità di fronte a Usa”

Il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, a quanto si apprende, nel corso della riunione di oggi a Lussemburgo ha ringraziato "la posizione dell'Italia e dell'amico Antonio Tajani che ha capito perfettamente lo spirito di questa trattativa: tutti dobbiamo discutere fra di noi le nostre posizioni e le nostre richieste, ma di fronte alla controparte americana dobbiamo essere molto uniti. Grazie Antonio". Il commissario ha ringraziato l'Italia anche per il sostegno all'approccio "fermo ma aperto al dialogo proposto dalla Commissione e per la proposta di un obiettivo strategico: quello di avere zero dazi fra America ed Europa".

Borsa: l'Europa prosegue in caduta dopo Wall street

I mercati azionari del Vecchio continente restano negativi dopo l'avvio in ampio calo di Wall street: il listino peggiore è di qualche frazione quello di Milano, che è tornata anche a una perdita del 6%, seguito da Madrid (-5,8%) e Amsterdam, in calo del 5,6%. Poco al di sotto della perdita di cinque punti percentuali Francoforte (-4,9%), Parigi (-4,7%) e Londra, che cede il 4,4%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ondeggia sui 126 punti base, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,8%. Piatto l'euro contro il dollaro a quota 1,09 euro, mentre tra le criptovalute il Bitcoin cede il 7% poco sopra i 76mila dollari. Il gas è piatto sui 36 euro al Megawattora, con il petrolio in ribasso a New York del 2,3% a 60,5 dollari al barile. Prezzo dell'oro senza grandi sbalzi a 3.030 dollari all'oncia. Tra i titoli principali di Piazza Affari, il gruppo peggiore è A2a che cede l'8,4%, con Recordati in calo dell'8,1%. Male anche Eni in ribasso del 7,9%, mentre tra le banche il più pesante è Intesa che scende del 7,4%. Nel paniere a elevata capitalizzazione i cali minori sono accusati da Buzzi, che cede il 3,6%, e da Diasorin in ribasso del 3,5%.

"Per le auto europee a rischio 10-11 miliardi di Ebitda"

Le aziende europee possono mitigare l'effetto dei dazi di Trump, ma su auto, alluminio e acciaio l'effetto si farà comunque sentire. È questo il parere degli analisti di S&P, l'agenzia di rating. Ritengono, in particolare, che le società europee con rating beneficino di importanti fattori di attenuazione che dovrebbero consentire loro di gestire l'impatto diretto immediato dei dazi del 20% e del 10% imposti dall'amministrazione Trump sulle merci provenienti rispettivamente dall'Europa e dal Regno Unito. Sulle auto, invece, "prevediamo che l'Ebitda massimo a rischio derivante dalle importazioni di veicoli finiti nel 2025 sarà di 10-11 miliardi di euro (misurato da aprile a fine dicembre)”. S&P, inoltre, prevede che "le aziende europee che operano nel settore dell'alluminio e dell'acciaio, anch'esse soggette a una tariffa del 25%, saranno probabilmente colpite negativamente".

Tonfo Wall Street in apertura: Dj -3,25%, Nasdaq sfiora -4%

Wall Street ha aperto con un tonfo per l'effetto dazi. Il Dow Jones perde il 3,25% a 37.071 punti, il Nasdaq cede il 3,96% a 14.969,91 punti, lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,62% a 4890.45 punti.

Von der Leyen su anti-coercizione contro i dazi: “Valutiamo tutto”

"Tutti gli strumenti sono sul tavolo: ce n'è una gamma", lo strumento anti-coercizione è "un mezzo", ma "dobbiamo vedere come vanno i negoziati per poi decidere quale usare". Sono queste le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvegese Jonas Gahr Store. Von der Leyen ha risposto a una domanda sulla volontà dell'Ue di usare lo strumento anti-coercizione, visto come l'extrema ratio nella politica di difesa commerciale europea, per rispondere ai dazi di Donald Trump. Von der Leyen ha ribadito a più riprese che l'Ue è "aperta ai negoziati" e in parallelo sta pensando ad "altre misure di ritorsione".

Trump agli americani: "Niente panico, non siate deboli"

Gli Stati Uniti hanno la possibilità di fare qualcosa che avrebbe dovuto essere fatto DECENNI FA. Non siate deboli! Non siate stupidi! Non andate nel panico! Siate forti, coraggiosi e pazienti e la GRANDEZZA sarà il risultato!", scrive Donald Trump su Truth.

Von der Leyen: "Abbiamo offerto a Usa di azzerare dazi su industria"

"Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare". Lo ha rivelato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa con il premier norvergese Jonas Gahr Store.

Il petrolio apre in forte calo a New York a 60,92 dollari

Il petrolio continua ad aprire in forte calo a New York per via dei dazi. Le quotazioni perdono l'1,73% a 60,92 dollari al barile.

iPhone, ecco perché i dazi americani fanno volare il prezzo degli smartphone di Apple

Secondo un'analisi realizzata dall’istituto finanziario newyorkese Rosenblatt Securities, l’inasprimento delle tariffe commerciali imposte il 2 aprile scorso da Trump rischia di raddoppiare il prezzo degli iPhone, con i modelli che potrebbero subire rincari fino al 43% sul costo attuale.

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Mercati affondano, bruciati 9.500 miliardi in 3 giorni

Si fa sempre più pesante il profondo rosso dei mercati per il nervosismo legato ai dazi: in tre giorni sono andati bruciati 9.500 miliardi di dollari sulle piazze globali. Il calcolo è stato aggiornato da Bloomberg, alla luce questa mattina del crollo delle piazze asiatiche e dell'andamento negativo anche in Europa.

Mitsotakis: "La Grecia punta a risposta europea ai dazi Usa"

"La Grecia insiste per avere una reazione unitaria da parte dei 27 Stati dell'Unione europea, in modo da poter essere efficaci". Così il primo ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis, in apertura della riunione del Consiglio di politica economica del governo greco. A proposito di prodotti come l'olio d'oliva, le olive e la feta, Mitsotakis ha dichiarato "che non sono beni che vengono prodotti negli Stati Uniti, e quindi a mio avviso non ha senso imporre dazi" su questi prodotti. Le esportazioni verso gli Stati Uniti rappresentano circa il 4% delle esportazioni totali della Grecia.

Borsa, Milano prosegue scivolone (-5%)

Piazza Affari e le Borse europee continuano provano a frenare il sell off ma restano in perdita. Con i future sull'avvio di Wall street chiaramente negativi ma non in crollo verticale, nel Vecchio continente i listini peggiori sono quelli di Milano, Amsterdam e Madrid, che cedono oltre il 5%, seguiti da Parigi che ondeggia attorno alla perdita dei cinque punti percentuali. La Borsa di Francoforte scende del 4,6%, Londra del 4,5%, il mercato azionario di Mosca cede il 2,9%.

Il Vietnam è pronto a negoziare l'azzeramento dei dazi con gli Usa

Il Vietnam sarebbe pronto a negoziare con gli Stati Uniti la riduzione dei dazi sulle importazioni di prodotti americani fino allo 0%. Lo ha annunciato il vice primo ministro Bui Thanh Son durante un incontro con l'ambasciatore statunitense Marc Knapper ad Hanoi il 6 aprile. Come si legge sul quotidiano Dantri, Son ha ribadito la volontà del Vietnam di aumentare l'acquisto di beni statunitensi e di favorire gli investimenti americani nel Paese. Ha inoltre chiesto a Washington di sospendere temporaneamente l'introduzione di nuovi dazi sulle esportazioni vietnamite.

Federvini, con dazi e nuovi trend a rischio 2 miliardi

Da Vinitaly si alza un appello per salvare il mercato del vino italiano: il tempo delle reazioni isolate è finito, dice Federvini. Tra export, dazi e trasformazione radicale dei consumi tra i giovani, sono a rischio 2 miliardi di euro in un mercato, quello Usa, difficilmente sostituibile. "Serve una regia e una visione di ampio respiro - ha detto il presidente di Federvini Micaela Pallini - difendere il vino oggi significa salvaguardare l'immagine dell'Italia nel mondo. I dazi del 20% sui vini italiani, infatti, rischiano di estrometterci dagli scaffali americani a vantaggio di altri concorrenti".

Sondaggio, italiani bocciano dazi di Trump. Incertezza su come dovrebbe reagire il governo

Secondo l’ultima rilevazione dell’istituto di ricerca YouTrend per Sky TG24, l’80% degli intervistati valuta negativamente l’introduzione delle nuove tariffe commerciali annunciate dal presidente degli Stati Uniti. La risposta dell’esecutivo dovrebbe essere quella di assumere un ruolo di mediazione tra Usa e Ue (36%) o rispondere con dazi equivalenti (32%). Minoritaria l’ipotesi di negoziare direttamente con Trump (20%).

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Media, Audi sta trattenendo le auto nei porti Usa dopo i dazi

L'Audi della Volkswagen starebbe trattenendo le auto arrivate nei porti statunitensi dopo il 2 aprile a causa della tariffa del 25% sulle auto: lo ha affermato un portavoce, come riporta Reuters, confermando il contenuto di una nota inviata ai concessionari e riportata dalla rivista commerciale statunitense Automotive News.

Goldman Sachs, la Cina rischia lo 0,7% di Pil dai dazi Usa

Secondo Goldman Sachs ci sarà "un'accelerazione significativa" della Cina sulle misure di allentamento fiscale per compensare le nuove difficoltà alla crescita emerse con i dazi aggiuntivi al 34% annunciati dagli Stati Uniti, superiori alle aspettative. La banca d'affari americana, in un rapporto diffuso domenica, ha ipotizzato un impatto di "almeno lo 0,7%" in meno sul Pil di Pechino per il 2025. "Prima dei dazi, la crescita stava procedendo al di sopra delle nostre previsioni e stavamo contemplando una revisione al rialzo delle relative aspettative sul Pil per il 2025", ha rimarcato Goldman Sachs.

Tajani: "Web tax? Non dobbiamo fare gara a chi mette più dazi"

Si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui la risposta europea ai dazi di Trump includerebbe anche la cosiddetta tassa sui servizi digitali per le Big Tech. Di questo, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Ue Commercio, in Lussemburgo non si sarebbe ancora parlato. "Siamo ancora in una fase preparatoria, sono tanti gli strumenti che l'Ue avrebbe. Ma qui non dobbiamo vedere chi impone più dazi all'altro, noi dobbiamo fare gli interessi dell'economia occidentale, trovando soluzioni che permettano vantaggi sia agli Usa che all'Ue", ha aggiunto Tajani.

Tajani: "Italia farà di tutto per evitare guerra commerciale"

"I dialoghi individuali che i singoli Paesi devono avere con gli Usa devono essere messi a disposizione della trattativa europea, perché il commissario competente possa ottenere il miglior risultato. L'Italia farà di tutto, a cominciare dal presidente del Consiglio, affinché la Commissione sia messa nelle migliori condizioni per trattare", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Ue Commercio.

Media, maxi spedizione Apple da Cina e India per eludere dazi Usa

Nell'ultima settimana di marzo Apple ha spedito in soli tre giorni cinque voli completi di iPhone e altri prodotti dall'India e dalla Cina agli Stati Uniti. Lo riporta Times of India, citando un alto funzionario indiano. Una maxi spedizione - scrive il media indiano - fatta per "eludere la nuova tariffa del 10% introdotta dall'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump , entrata in vigore il 5 aprile".

Tajani: "Primi dazi Ue il 15 aprile, lista in lavorazione"

"Ci sarà con effetto dal 15 aprile una lista di prodotti americani su cui mettere i dazi: è una vecchia lista congelata, io ho chiesto il rinvio ma mi pare che la posizione prevalente sia di cominciare dal 15", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Ue Commercio. Nella lista c'è il whiskey? "Ho chiesto che non ci sia, la lista verrà stilata tra stasera e domani, diciamo che sono moderatamente ottimista", ha spiegato Tajani aggiungendo che la seconda serie di contromisure dovrebbe entrare in vigore il 15 maggio ma, "da qui al 15 c'è ancora tempo per la trattativa".

Tajani: "Una ventina di prodotti in lista dei controdazi Ue"

La lista di prodotti Usa cui applicare i dazi Ue "è di una ventina di elementi, e sarà pronta domani. Noi abbiamo chiesto di rinviare di qualche giorno, per permettere al commissario Sefcovic di trattare. Serve però una trattativa a schiena dritta, senza posizioni arrendevoli", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Tajani: "Non scatenare guerra commerciale"

"Ho illustrato la posizione italiana e mi pare ci sia convergenza anche da parte della Commissione Ue sulla necessità assoluta di non scatenare una guerra commerciale. La speranza è quella di arrivare a zero dazi Usa e zero Ue, per dar vita a quel che diceva Juncker, un grande spazio economico libero di mercato Ue-Usa senza dazi, per favorire la crescita dell'economia", ha detto il ministro Antonio Tajani, in collegamento da Lussemburgo a Vinitaly di verona.

Guerra dei Dazi, Renzi: "Meloni si deve svegliare". VIDEO

Dimon (Ceo di Jp Morgan): "Risolvere prima possibile tema dei dazi"

Il Ceo di Jp Morgan, Jamie Dimon, chiede di risolvere "il prima possibile" la questione dei dazi per via degli effetti che rischia di produrre sull'economia e delle molte "incertezze" che genera e definisce "disastrosa" una "frammentazione" del sistema delle alleanze Usa, a partire dall'Europa. "Quanto prima si risolve questo problema, tanto meglio è perché alcuni degli effetti negativi aumentano cumulativamente nel tempo e sarebbero difficili da invertire", avverte nella lettera agli azionisti della banca. "Mantenere le nostre alleanze unite, sia militarmente che economicamente, è essenziale", aggiunge Dimon.

Commissione: "Coordinati con leader che vedono controparti"

Quando i leader Ue "viaggiano e incontrano controparti anche in altri Paesi, l'idea per quanto possibile è che abbiamo scambiato opinioni e messaggi, e che siamo il più coordinati possibile". Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue, Paula Pinho, interpellata sul viaggio del premier spagnolo Sanchez in Cina. "La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è stata in contatto con i leader negli ultimi giorni nel contesto dei dazi annunciati dagli Usa". "Non mi spingo a dire che qualsiasi primo ministro rappresenterebbe la Commissione nei suoi viaggi all'estero, ma certamente ci sono scambi".

Russia monitora caduta prezzi petrolio

La Russia sta monitorando "molto attentamente" la brusca caduta dei prezzi del petrolio e farà "tutto il necessario" per evitare conseguenze sulla propria economia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando l'impatto sulle quotazioni del greggio della bufera economica globale scatenata dall'imposizione di dazi da parte del presidente americano Donald Trump. La Russia ricava dalle vendite di petrolio buona parte delle sue entrate finanziarie ed è preoccupata per la caduta dei prezzi.

Trump: "Rendiamo l'America di nuovo grande"

Intanto, Trump tira dritto. E sul social Truth rivendica la sua strategia: "I prezzi del petrolio sono in calo, i tassi di interesse sono in calo (la lenta Fed dovrebbe tagliare i tassi!), i prezzi dei prodotti alimentari sono in calo, NON C'È INFLAZIONE e gli USA, abusati da tempo, stanno portando miliardi di dollari a settimana dai Paesi abusanti con tariffe già in vigore. Questo nonostante il fatto che il più grande abusatore di tutti, la Cina, i cui mercati stanno crollando, abbia appena aumentato le sue tariffe del 34%, in aggiunta alle sue tariffe ridicolmente alte a lungo termine (in più!), senza riconoscere il mio avvertimento ai Paesi abusanti di non reagire. Hanno guadagnato abbastanza, per decenni, approfittando dei buoni vecchi USA! I nostri "leader" passati sono da biasimare per aver permesso che questo, e così tanto altro, accadesse al nostro Paese. RENDIAMO L'AMERICA DI NUOVO GRANDE!", scrive il presidente Usa.

Media: "L'India non reagirà a dazi di Trump, colloqui in corso"

L'India non ha intenzione di reagire alla tariffa del 26% sulle importazioni dalla nazione asiatica decisa dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha affermato, secondo quanto riportano alcuni media internazionali, un funzionario del governo indiano, citando i colloqui in corso per un accordo tra i due paesi. A febbraio, India e Stati Uniti hanno concordato di raggiungere un accordo commerciale entro l'autunno del 2025 per risolvere la controversia sui dazi.

Parigi: "Sui dazi l'Ue non escluda risposte aggressive"

"Noi siamo contrari a qualsiasi guerra commerciale, faremo di tutto per un confronto. L'obiettivo è negoziare questa escalation. Se non è possibile, di certo l'Ue reagirà fermamente: è un momento molto pesante, importante per l'unità europea", ha detto il ministro francese delegato per il Commercio, Laurent Saint-Martin, a margine del Consiglio Ue Commercio. In merito alla messa in campo dello strumento anti-coercizione da parte dell'Ue, il ministro ha spiegato: Bruxelles "non deve escludere alcuna opzione, anche se estremamente aggressiva".

Svezia: "Colpire Big Tech? Tutte le opzioni sono sul tavolo"

"Al momento tutte le opzioni sono sul tavolo, noi siamo a favore dell'unità europea ma le contromisure devono essere ben mirate e non devono colpire le società europee più di quanto non colpiscano le società americane", ha detto il ministro svedese per il Commercio Internazionale, Benjamin Dousa, rispondendo a una domanda sulla possibilità di reagire ai dazi americani colpendo le Big Tech americane.

Berlino: "Proteste Paesi su singoli beni non portano a nulla"

"Se ogni Paese comincia a elencare i prodotti per i quali avrebbe uno svantaggio nel caso di un aumento dei prezzi, allora non riusciremo mai a stilare una lista sensata. I dazi sono una cosa negativa. Dobbiamo quindi, in linea generale, evitare un'escalation e utilizzare i dazi solo in modo mirato per compensare squilibri nei mercati o vantaggi che alcuni Paesi si concedono reciprocamente. Ma nel complesso, nessuno ha interesse che questa spirale di dazi continui all'infinito. Tuttavia, per evitarla, dobbiamo rimanere uniti", ha detto il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck, arrivando al Consiglio Ue Commercio.

Futures Usa annunciano avvio pesante a Wall Street, Nasdaq -3%

I futures Usa si confermano in deciso calo a fine mattinata prennunciando un avvio ancora pesante di Wall Street. Il future sul listino tecnologico Nasdaq perde il 3%, quelli sui Dow Jones e lo S&P500 entrambi il 2,7%.

Dazi, Tajani: "Trattativa a schiena dritta con Ue unita"

Irlanda: "Contro-dazi Ue su hi-tech Usa? No all'escalation"

L'Irlanda è contraria all'ipotesi di ritorsioni commerciali dell'Ue sull'hi-tech in risposta ai dazi di Trump. Lo dice chiaramente il primo ministro Simon Harris, a margine del vertice Ue di oggi a Lussemburgo."Sarebbe una straordinaria escalation in un momento in cui tutti dobbiamo lavorare invece per una de-escalation", ha affermato Harris. L'economia di Dublino dipende pesantemente dagli investimenti d'oltre oceano sull'isola, in primis del colossi americani tecnologici e farmaceutici.

Aumentano scommesse su 5 tagli della Fed entro l'anno

Aumentano le scommesse degli investitori sui tagli dei tassi della Fed e, di fronte al tracollo dei mercati e ai timori di recessione negli Stati Uniti legata ai dazi, i traders guardano sempre di più a mosse drastiche, con addirittura 5 riduzioni entro la fine dell'anno. I mercati dei derivati, riporta il Wall Street Journal, ora implicano una probabilità superiore al 50% che la Fed tagli i tassi alla prossima riunione del 6-7 maggio, il 14% in più rispetto ad una settimana fa. Il livello dei prezzi suggerisce come probabile che la banca centrale americana riduca il tasso chiave in un intervallo dal 3% al 3,25% - o anche inferiore - entro la fine dell'anno, il che implica almeno cinque riduzioni di un quarto di punto, secondo i dati del Cme Group. Una settimana fa, i mercati avevano scontato tre tagli di un quarto di punto, ma cominciava a diffondersi l'aspettativa per quattro.

Berlino: "Negoziare da soli sui dazi non giova a nulla"

"L'Europa non si lascerà dividere adesso. Ciò significa che i Paesi non dovrebbero cercare di negoziare i vantaggi per se stessi, perché questo non gioverebbe a nulla. Abbiamo visto che i Paesi che in passato hanno cercato di farlo non sono stati risparmiati. La forza nasce dall'Unione", ha detto il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck all'arrivo al Consiglio Ue Commercio. "Deve essere importante che questo Consiglio agisca con calma, con prudenza, ma anche con chiarezza e decisione. Questo significa rendersi conto di essere in una posizione di forza", ha aggiunto Habcek, secondo cui va "valutato" lo strumento di anti-coercizione.

Berlino: "Bisogna assolutamente evitare guerra commerciale"

Il crollo delle borse è "un campanello di allarme" sull'impatto dei dazi Usa, dice il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino: "Bisogna assolutamente evitare una guerra commerciale, Si deve cercare di evitare un'ulteriore escalation". Come? "Si deve evitare una reazione emotiva nel breve periodo, e osservare come si sta facendo quali siano gli effetti. E gli effetti sono molto differenti. Osserviamo anche gli effetti per l'atro lato, sugli Usa stessi: non sono irrilevanti e questo potrebbe comportare che qualcuno rifletta".

Il prezzo del gas si conferma sotto 35 euro a metà giornata

Il gas conferma il forte calo con il prezzo, che dopo un minimo di giornata a 33,5, si è assestato sotto quota 35 euro (34,8) al megawattora. La flessione per i contratti Ttf ad Amsterdam è del 4,4%.

Il petrolio scende sotto i 60 dollari, il Wti cede il 3,5%

Il petrolio scivola sotto i 60 dollari con i timori di una recessione globale per la guerra dei dazi innescata dalle mosse di Donald Trump. ll wti scende del 3,5% a 59,8 dollari al barile mentre il brent cala del 3,15% a 63,5 dollari al barile.

Borse, in fumo già 890 miliardi in 3 ore in Europa

L'Europa ha già mandato in fumo quasi 890 miliardi di poco meno di 3 ore di contrattazioni. Questo il saldo provvisorio della seduta di oggi, 7 aprile, con l'indice Stoxx 600 in calo del 5,86%. Guardando i singoli listini, Milano perde il 6,17%, Francoforte il 5,68%, Parigi il 5,56%, Madrid il 5,33% e Londra il 4,52%.

Berlino: "Musk su zero dazi? Ridicolo, è segno di paura"

"Il calcolo che ha fatto Donald Trump su surplus e dazi è sbagliato. Dal mio punto di vista è assurdo, è errata perfino la base filosofica di questo calcolo. Io dico ai partner europei, siamo uniti", dice il ministro per l'Economia tedesco Robert Habeck a margine del Consiglio Ue Commercio. "Ho letto cosa ha detto Elon Musk in merito all'auspicio che in futuro non ci siano dazi tra Usa e Ue, "penso che sia un segno di debolezza e forse di paura, Se ha qualcosa da dire, dovrebbe andare dal suo presidente, è ridicolo", ha sottolineato.

Renzi: "Meloni deve distanziarsi da Trump. O stai con lui o con le imprese italiane"

Giorgia Meloni può permettersi di distanziarsi da Trump? "Deve. La partita oggi è: o stai con Trump o stai con le imprese italiane. Noi stiamo con le imprese italiane", dice il leader di Italia Viva Matteo Renzi. "Questo - continua - non vuol dire dichiarare guerra all'America, questo vuol dire difendere le nostre imprese attraverso incentivi, attraverso strumenti di sostegno finanziario ed economico. Ma se bisogna scegliere tra il presidente degli Stati Uniti d'America e le imprese, chi sta a Palazzo Chigi non può permettersi incertezze".

La Borsa di Tel Aviv crolla per il secondo giorno consecutivo

Le azioni della Borsa di Tel Aviv sono crollate per il secondo giorno consecutivo in seguito alla politica sui dazi dell'amministrazione Trump. L'indice di riferimento TA-125 della Borsa di Tel Aviv scende del 3,1% dopo essere sceso del 3,8% domenica. L'indice TA-35 delle società blue-chip è sceso del 2,8%. L'indice TA-90, che traccia le azioni con la capitalizzazione più alta non incluse nell'indice TA-35, scende del 3,6% e l'indice TA-Insurance and Financial Services crolla del 4,2%. Le azioni di Tel Aviv sono crollate bruscamente dopo che le azioni in Asia e in Europa continuano a scendere. Venerdì, l'indice S&P negli Stati Uniti ha perso quasi il 6%, il calo più grande da giugno 2020, e il Dow Jones Industrial Average è crollato del 5,5%

Tajani: "Sui primi dazi Ue pensare a rinvio, ma siamo non contrari"

Sui controdazi europei su acciaio e alluminio previsti per il 9 aprile "si potrebbe pensare a una dilazione, a un rinvio al 30, ma certamente non è che noi ci opponiamo. Sosterremo il commissario Sefcovic, questo è chiaro, vediamo se si può rinviare di qualche settimana per avere più tempo per il dialogo ma questa lista è congelata quindi, è come dire una reazione di posizione direi, un segnale per dire noi siamo qui, difendiamo le nostre imprese ma siamo sempre pronti a discutere".

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Guerra dei dazi, Trump: a volte serve medicina per risolvere le cose

Tajani: "Negoziare con gli Usa, l'Italia sostiene l'Ue"

"Dobbiamo lavorare per evitare assolutamente una guerra commerciale, che sarebbe esiziale per gli Usa e per le nostre imprese. Dobbiamo trattare, lo deve fare l'Ue unita. L'Italia sosterrà tutte le iniziative del commissario Sefcovic, nella quale riponiamo estrema fiducia", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani prima del Consiglio Ue Commercio, ribadendo che da parte del governo non c'è intenzione di mettere "in difficoltà" la Commissione.

Lollobrigida: "Per Usa prodotti italiani non sostituibili"

"Noi abbiamo i nostri prodotti che vengono venduti a un prezzo importante che ci garantisce ricchezza; ma loro fanno un business tre-quattro-cinque volte più importante. Quindi loro il prodotto italiano lo devono comprare perché non è sostituibile con prodotti fatti in altre aree del mondo". Così il ministro dell'agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, parlando al Vinitaly dei tema dei nuovi dazi Usa.

Urso: "Annunci di ritorsione alimentano il panico in Borsa"

"La reazione pesantemente negativa delle borse dovrebbe essere di insegnamento su quale sia la strada giusta da perseguire", afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a margine di un convegno al Cnel. "Se si diffonde il panico, alimentato anche dalle annunci di misure di ritorsione ancora più gravi rispetto ai dazi già annunciati dall'amministrazione americana, si entra in una spirale che porta alla recessione, oltre che al crollo", aggiunge.

Urso: "Domani vertice con imprese, concorderemo misure"

"Domani ci confronteremo con le associazioni che rappresentano il sistema delle imprese per concordare con loro quali possono essere misure nazionali e ancor più dell'Ue a tutela del sistema produttivo e delle famiglie europee". Lo afferma all'ANSA il ministro delle Imprese Adolfo Urso, a margine di un evento. "Dalle 15 - aggiunge -si susseguiranno una serie di riunioni col sistema industriale, con le piccole e medie imprese artigianali, col sistema agricolo, con tutto il sistema produttivo italiano. In modo che si ascolti anche loro. Per lo più, da quello che ci hanno già manifestato, tutti chiedono di evitare la guerra commerciale".

Sefcovic: "Oggi discutiamo i prossimi passi con gli Usa"

Oggi discutiamo come posizionare l'Europa" sul tema dei dazi, "come preparare i prossimi passi rispetto agli Usa ma anche come muoversi per prevenire" accadimenti del genere, ha detto il commissario Ue al Commercio e alla Sicurezza Economica Maros Sefcovic prima della riunione di Lussemburgo. "Il confronto sarà su quello che definirei un nuovo paradigma del sistema commerciale globale", ha spiegato.

La Borsa di Taiwan a -9,7%, chiusura mai così pesante

La Borsa di Taiwan chiude la seduta in calo del 9,7%, registrando la peggiore perdita mai segnalata dal listino di Taipei: l'indice Taiex brucia 2.065,87 punti, attestandosi a quota 19.232,35.

Polonia: "Ue sia unita sui dazi, diamo direzione ai negoziati"

"È molto chiaro che non ci saranno vincitori in questo confronto" con gli Usa, "lo vediamo dall'andamento delle Borse. Tutto ciò sta danneggiando molto gli americani ma anche gli europei", ha detto il vice ministri con delega allo Sviluppo Economico della Polonia, Michal Baranowski, prima del Consiglio Ue Commercio dei 27. "Dobbiamo preservare l'unità e dare una chiara direzione ai negoziati. E' il momento di stare insieme. Noi deploriamo profondamente la decisione degli Usa e auspichiamo di passare rapidamente a negoziati positivi", ha aggiunto. La Polonia è presidente di turno dell'Ue.

La Borsa di Hong Kong sprofonda, termina a -13,22%

La Borsa di Hong Kong crolla e registra la seduta peggiore dalla crisi finanziaria del 1997 sui timori di una guerra commerciale e di una recessione globale, in scia ai controdazi cinesi al 34% sull'import dall'America annunciati venerdì in risposta alle tariffe aggiuntive di Donald Trump sul made in China, sempre al 34%: l'indice Hang Seng cede il 13,22%, a ridosso dei minimi intraday, a 19.828,30 punti, sulle vendite che hanno falcidiato titoli bancari e tecnologici. 

Dazi: il Giappone verso l'adozione di un budget suppletivo

Il governo giapponese valuta a tutti gli effetti la possibilità di redigere un bilancio suppletivo per l'anno fiscale in corso, per mitigare le conseguenze delle politiche tariffarie aggressive del presidente statunitense Donald Trump. Lo anticipano i media nipponici citando membri dell'esecutivo, spiegando che il premier Shigeru Ishiba è pronto a dare istruzioni per la compilazione del bilancio entro la fine del mese, con l'obiettivo di farlo approvare durante l'attuale sessione parlamentare. Mentre le autorità pianificano ulteriori misure economiche, i vari negoziatori a Tokyo tentano di interpretare il significato delle mosse dell'amministrazione Trump. In particolare una formula per attenuare i dazi sul mercato delle quattro ruote che in Giappone impiega 5,5 milioni di persone, incluso l'indotto.

Dazi Usa, l'Argentina cerca un accordo per 50 prodotti

Il presidente dell'Argentina, Javier Milei, sta spingendo per un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti che eluda i dazi recentemente imposti da Donald Trump escludendo una cinquantina di prodotti dalla tassazione. Secondo alcuni esperti, l'idea originaria di un accordo di libero scambio richiederebbe almeno due anni. Attualmente, il 54% dei prodotti argentini esportati negli Stati Uniti è soggetto alla tariffa del 10% voluta dal tycoon americano. Fonti argentine hanno riferito che è invece esente il 46% dei prodotti che il Paese commercia con gli Usa, quali petrolio, oro, argento e tutti i loro derivati.

Urso: "Giornata complicata, scongiurare guerra commerciale"

"Dobbiamo assolutamente sventare la guerra commerciale, questo significa lavorare da subito sulla de-escalation sui dazi, non certo su nuove misure di ritorsione che creerebbero un ulteriore impatto nei mercati globali", ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a un convegno al Cnel. Oggi, ha detto Urso, è "una giornata particolarmente complicata, tutti abbiamo notato l'andamento della Borsa".

Borsa: Milano crolla a -7% con Leonardo e le banche

Vendite senza distinzione a Piazza Affari con il Ftse Mib che lascia sul terreno il 7% a 32.270 punti ed è sui livelli di agosto 2024. Lo spread conferma il rialzo con il differenziale tra Btp e Bund che sale di 11 punti base a 130 punti. Il rendimento del decennale italiano è su 3,73% mentre il bond tedesco scende di 14 punti base al 2,43% Leonardo che ha faticato più di altri ad entrare agli scambi, lascia sul terreno il 16,4%, Iveco l'11,2%. Giù poi le banche con il -12% di Popolare di Sondrio il -11,2% di Mps e il -10,7% di Banco Bpm. Bper perde il 9,4%, Unicredit l'8,7%, Intesa il 7,8%. Tra gli altri titoli Iveco cede il 7,9%, Prysmian il 9,3%, Unipol l'8,5%, Saipem il 7,5%.

Cina: "Usa cercano un'egemonia in nome della reciprocità"

La Cina accusa gli Usa di mirare a "un'egemonia in nome della reciprocità" con il massiccio programma di dazi annunciato la scorsa settimana dal presidente Donald Trump. "Gli Usa stanno cercando un'egemonia in nome della reciprocità, sacrificando gli interessi legittimi di tutti i Paesi per servire i propri interessi egoistici e dando priorità all'America rispetto alle regole internazionali", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. "Questo è tipico unilateralismo, protezionismo e bullismo economico - ha detto Lin nel briefing quotidiano -. Minacce e pressioni non sono il modo migliore per negoziare con la Cina".

Borsa: a Milano precipitano le banche, perdite fino a -12%

Crollo dei bancari in Borsa, dopo l'avvio tilt per Milano sopraffatta dall'ondata di vendite in scia all'effetto dazi di Trump. Il Ftse Mib perde il 7,6% a 32.050 punti con perdite sopra il 12% per Bper, Popolare Sondrio, dell'11% per Mps, del 10% per Banco Bpm, Unicredit Tra gli altri Fineco lascia sul terreno l'8,7%, Mediolanum il 9,7%, Intesa il 9%.

Borsa: Milano giù a -6,4% segue tonfo Europa

La Borsa di Milano, man mano che i titoli entrano agli scambi, lascia sul terreno il 6,4% e segue la scia dell'Europa. Per il listino è un'altra giornata nera dopo il crollo dell'Asia con i listini che continuano a pagare l'effetto dazi di Trump. A -11% Bper e poi a -10% Popolare di Sondrio, Unipol, Mps. Ancora senza scambi Leonardo con un teorico -13%.

Borse europee in caduta libera

I mercati azionari europei hanno aperto in caduta libera oggi, sulla scia dei mercati asiatici, di fronte all'inflessibilità di Donald Trump sui dazi imposti ai partner degli Stati Uniti. Nelle prime contrattazioni, la Borsa di Francoforte è scesa del 7,86% dopo un breve calo di oltre il 10%. La Borsa di Parigi ha perso il 6,19%, Londra il 5,83%, Milano il 2,32% e la Borsa svizzera il 6,82%. 

Borsa:a Milano molti titoli non aprono,in tilt Ftse Mib

La Borsa di Milano in tilt in avvio con buona parte dei titoli che non riescono ad aprire. Il ribasso calcolato sui pochi che scambiano è del 3,4%.

Borse, Europa verso avvio pesante

Si profila un lunedì nero anche per i listini europei. Lo stoxx 50 nel pre-mercato è arrivato a perdere fino al 5%. Il Dax a Francoforte non è da meno in attesa dell'avvio dei scambi. In Germania intanto a febbraio la produzione è scesa più delle attese a -1,3% dopo il +2% di gennaio.

Prezzo petrolio Wti a 59,61 dollari minimi dal 2021

Il prezzo del petrolio cala ancora e scende sotto i 60 dollari al barile, ai minimi dal 2021. Il Wti con consegna a maggio passa di mano a 59,61 dollari al barile con una flessione del 3,84% mentre il Brent con consegna a giugno è scambiato a 63,16 dollari con una riduzione del 3,66%.

Borsa Tokyo: nuovo crollo su timori impatto dazi (-7,83%)

La Borsa di Tokyo segna la terza maggiore flessione di sempre con gli investitori sempre più preoccupati per una spirale senza controllo sul commercio globale, e il rischio di possibili ritorsioni dopo l'entrata in vigore dei dazi Usa. Il listino di riferimento Nikkei lascia sul terreno il 7,83% a quota 31.136.58 e un crollo di 2.644 punti. Sul fronte dei cambi lo yen prosegue la fase di rivalutazione sul dollaro, a un livello di 145,20, e sull'euro a 159,80.

Vinitaly 2025, i dazi USA al centro del 57° salone dei vini e dei distillati

Il prezzo del gas sotto i 34 euro, su livelli settembre 2024

Non si arresta la caduta in avvio del prezzo del gas che scivola sui livelli di settembre scorso. Ad Amsterdam i contratti Ttf cedono il 7,3% a 33,7 euro al megawattora.

Borsa di Seul a -5,57%, chiusura peggiore da 5 agosto 2024

La Borsa di Seul termina gli scambi con la peggiore chiusura dal 5 agosto del 2024 sui timori della guerra commerciale e della recessione globale sulla scia dei dazi: l'indice Kospi accusa un calo del 5,57%, a 2.328,20 punti.

Lo spread Btp-Bund in avvio schizza a 128 punti

Schizza in avvio lo spread. Il differenziale tra Btp e Bund sale di quasi 9 punti base a 128 punti. Si tratta del livello più alto da novembre.  Il rendimento del decennale italiano sale di un punto base e tocca il 3,79% mentre i titoli di stato tedeschi a 10 anni cedono 7 punti base al 2,5%.

Cina: "Resteremo terra sicura per investimenti stranieri"

La Cina assicura di proteggere gli interessi delle aziende Usa e di rimanere una "terra promettente" per gli investimenti stranieri. Lo ha assicurato il viceministro del Commercio Ling Ji, in base a una nota diffusa oggi dallo stesso dicastero, dopo che Pechino ha imposto venerdì controdazi al 34% su tutto l'import dagli Usa. La ritorsione cinese "protegge con fermezza i diritti e gli interessi legittimi delle imprese, comprese quelle americane", ha detto domenica Ling, incontrando domenica un gruppo di rappresentanti di aziende Usa. Pechino ritiene che le tariffe di risposta mirano a rimettere gli Stati Uniti sulla "strada giusta".

La Borsa di Hong Kong perde oltre il 12%

La Borsa di Hong Kong perde oltre il 12% quando mancano meno di due ore alla chiusura, nel giorno peggiore per l'indice Hang Seng in più di 16 anni, mentre la rappresaglia della Cina contro i dazi di Donald Trump intensifica la guerra commerciale e alimenta i timori di recessione. L'indice, che aveva aperto con un ribasso del -9,28%, segna crollo del 12,4% - o 2.828,49 punti - a quota 20.021,32. 

Tonfo a -5% del prezzo del gas, scivola sotto i 35 euro

Tonfo in avvio del prezzo del gas. I contratti Ttf ad Amsterdam, Piazza di riferimento, cedono il 5% a 34,6 euro al megawattora.

Dazi, Trump: "Molti Paesi muoiono dalla voglia di fare accordi"

Media, Cina valuta misure a tutela economia dopo dazi Usa

I leader cinesi hanno discusso nel fine settimana le misure per stabilizzare l'economia e i mercati di fronte allo tsunami tariffario del presidente Usa Donald Trump, inclusa l'ipotesi di accelerare i piani di stimoli ai consumi. Lo riporta Bloomberg in base a fonti vicine al dossier, secondo cui nell'iniziativa sono stati coinvolti dirigenti e funzionari senior di enti governativi, compresi quelli delle autorità di regolamentazione finanziaria. Nel mirino l'idea di portare avanti alcune misure pianificate anche prima dei dazi di Trump. Le Borse cinesi, tuttavia, accentuano le perdite con Shanghai a -7,30% e Shenzhen a -10,31%.

Bitcoin cancella i guadagni accumulati da vittoria Trump

Le criptovalute hanno cancellato quasi tutti i guadagni dalla vittoria elettorale di Donald Trump all'inizio di novembre a causa dei dazi introdotti dal presidente Usa. La capitalizzazione di mercato totale di tutte le cripto è scesa di circa il 10% a 2,54 trilioni di dollari, secondo i dati di CoinGecko. Nella notte, segnala Bloomberg, il Bitcoin ha perso oltre il 7% a Londra, raggiungendo un minimo di 77.000 dollari e ora perde ancora a 76.837 dollari (-2,5%). Ethereum è crollato a 1.521 dollari, minimo infragiornaliero che non si vedeva dall'ottobre 2023, e ora è trattato a 1,543 dollari (-1,95%).

La Borsa di Mumbai apre in forte calo, perde oltre il 3%

La Borsa di Mumbai è scesa di oltre il 3% nelle prime contrattazioni di oggi, in linea con i mercati asiatici in preda al panico per l'offensiva tariffaria del presidente americano Donald Trump e la rappresaglia cinese. In apertura l'indice Nifty 50, che rappresenta le maggiori società quotate in India, è sceso del 3,55%. Il Nifty IT, che comprende i giganti tecnologici indiani, è crollato del 5,53%.

Prezzo oro poco mosso, Spot a 3033,93 dollari

Prezzo dell'oro poco mosso questa mattina sui mercati delle materie prime: l'oro con consegna immediata (Gold Spot) passa di mano a 3.033,93 dollari l'oncia con un calo dello 0,14% mentre il metallo prezioso con consegna a giugno (Comex) è scambiato a 3.056,00 dollari con un aumento dello 0,68%.

Euro si rafforza, scambiato a 1,1001 dollari

L'euro si rafforza sul dollaro e perde quota rispetto allo yen. La moneta unica europea è scambiata a 1,1001 dollari con un avanzamento dello 0,41% e a 160,3300 yen con una flessione dello 0,36%.

Effetto dazi prosegue, Europa verso avvio pesante

Si profila un'altra giornata difficile sui listini europei con il tonfo delle Piazze asiatiche, in caduta libera per l'effetto dei dazi di Trump. I future sul Vecchio Continente sono in pesante rosso con l'indice Stoxx 50 che nel pre-market viaggia a -4 per cento.

Dazi Usa, premier Ishiba: "Quanto prima a Washington"

Il premier giapponese Shigeru Ishiba si recherà quanto prima negli Stati Uniti per discutere la delicata questione dei dazi imposti dal presidente Donald Trump, nel tentativo di attenuare il contraccolpo all'economia del Paese del Sol Levante, pesantemente orientata all'esportazione. "Dobbiamo sottolineare chiaramente che il Giappone non sta facendo nulla di ingiusto", ha detto Ishiba durante una sessione parlamentare, definendo "estremamente spiacevole" l'imposizione dei dazi del 24% da parte di Trump, in particolare sul comparto auto, un settore chiave per la nazione.

Prezzo petrolio cala ancora, Wti a 60,45 dollari

Prezzo del petrolio ancora in calo dopo il tonfo di venerdì. Il Wti con consegna a maggio passa di mano a 60,45 dollari con un calo del 2,48% mentre il Brent con consegna a giugno è scambiato a 64,01 dollari con una flessione del 2,39%. 

Tajani a Lussemburgo per il Cae Commercio Ue

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parteciperà oggi a Lussemburgo al Consiglio Affari Esteri in formato Commercio convocato, in via straordinaria, dalla presidenza polacca.  All'ordine del giorno - riferisce una nota della Farnesina - uno scambio di vedute fra i ministri del Commercio dell'Ue sulle relazioni commerciali Ue-Usa e sulle relazioni commerciali Ue-Cina.  Durante il primo dibattito verranno analizzati i "dazi reciproci" annunciati dal presidente Trump il 2 aprile, con l'obiettivo di concordare una risposta comune e pragmatica. "Occorre scongiurare una guerra commerciale, che sarebbe contro i nostri stessi interessi. L'obiettivo primario dev'essere la tutela del nostro sistema produttivo e del nostro export", ha dichiarato Tajani. Il ministro ribadirà quindi l'impegno dell'Italia a lavorare con i partner europei e con la Commissione per una soluzione negoziata. In un'ottica di lungo termine, il ministro ha ricordato l'importanza di diversificare le opportunità per le imprese tramite l'espansione della rete di accordi di libero scambio dell'Ue.  In merito alle relazioni commerciali Ue-Cina, Tajani ricorderà l'importanza di riprendere il dialogo politico ed economico con Pechino, strutturando un'agenda positiva nell'ottica di sfruttare il potenziale ancora inespresso e di affrontare le varie questioni commerciali aperte. 

Dazi, ipotesi missione di Meloni a Washington da Trump prima dell’arrivo di Vance a Roma

Nelle prossime ore ci sarà la riunione con i ministri per  valutare, settore per settore, le ricadute delle tariffe Usa sulle  produzioni italiane. Si valuta un viaggio per un bilaterale alla Casa  Bianca su cui sono in corso interlocuzioni diplomatiche. Potrebbe essere  collocato nella prima metà della settimana di Pasqua, prima dell'arrivo  del vicepresidente americano in Italia. LEGGI QUI

Trump: 'Musk per 0 dazi con Ue? Ci ha trattato molto male'

Alla domanda se volesse zero tariffe con l'Europa come sostenuto da Elon Musk, il presidente americano Donald Trump ha detto: "L'Europa ha fatto una fortuna con noi. L'Europa ci ha trattato molto molto male" ma "stanno venendo al tavolo. Vogliono parlare, ma non si parla se non ci pagano un sacco di soldi su base annuale". 

Borsa: crollo mercati asiatici, Cina, Giappone, Hong Kong e Taiwan in forte calo

I mercati azionari asiatici hanno registrato una forti perdite riflettendo i crescenti timori sull'impatto delle tariffe sul commercio globale e sulla crescita economica, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un nuovo round di tariffe. L'indice Nikkei 225 del Giappone è sceso bruscamente del 5,79%, guidando il declino in tutta la regione. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha seguito con un forte calo di circa il 10%. Anche il Taiwan Weighted Index di Taiwan ha visto un forte calo, perdendo il 9,61% nelle prime contrattazioni. L'indice Kospi della Corea del Sud è sceso del 4,14%, mentre lo Shanghai Composite della Cina è sceso del 6,5%. Anche l'indice di riferimento australiano S&P/Asx 200 ha registrato un calo del 3,82%,e questo indica che la svendita non si è limitata alle principali economie manifatturiere, ma si è estesa a tutta la regione Asia-Pacifico. Gli esperti ritengono che la continua svendita nei mercati azionari globali sia dovuta alla crescente incertezza causata dai dazi. Le nuove misure tariffarie hanno gettato nubi nere sulle prospettive economiche globali. Si prevede che le principali economie asiatiche, che dipendono fortemente dalle esportazioni verso gli Stati Uniti, saranno duramente colpite una volta iniziata l'attuazione dei dazi.

Wall Street: future in deciso calo, Nasdaq -4,20%

I future a Wall Street viaggiano in deciso calo: i mercati sono spaventati dall'escalation della guerra commerciale innescata dal presidente Usa Donald Trump. I future sul Dow Jones perdono il 2,44%, quelli sullo S&P 500 il 3,20% e quelli sul Nasdaq il 4,20%.

Petrolio scivola poco sopra i 60 dollari, a -2,74%

Il petrolio è in brusca correzione in Asia sui timori di recessione globale per la guerra dei dazi innescata da Donald Trump: il Light crude Usa segna un tonfo del 2,74%, a 60,29 dollari, mentre il Brent accusa una perdita del 2,65%, a 63,84 dollari. Goldman Sachs, a conferma delle preoccupazioni degli investitori, ha appena portato dal 35% al 45% la probabilità che gli Stati Uniti finiscano in recessione nell'arco dei 12 mesi. 

Media Cina, 'Pechino non chiude a negoziati ma Usa si impegnino'

Di fronte al caos tariffario globale innescato da Donald Trump, il Quotidiano del Popolo esorta tutti a "concentrarsi sul fare le proprie cose", riassumendo la strategia fondamentale di Pechino. E, pur nel mezzo di una dura retorica, la voce del Partito comunista cinese ribadisce in un editoriale che il Paese non vuole un disaccoppiamento completo con gli Usa e che "non sta chiudendo la porta ai negoziati" su cui, al contrario, sollecita gli Stati Uniti a impegnarsi. I dazi americani fanno male, ma "il cielo non può crollare", aggiunge l'editoriale, riprendendo la frase usata da Mao Zedong nel 1962 durante l'incontro con 7.000 alti funzionari del Pcc, dopo 13 anni disastrosi segnati dalla Grande carestia e dalla rottura con l'Urss, la superpotenza comunista. Quest'anno, tra l'altro ricorre il 13esimo anno al potere del presidente Xi Jinping, caratterizzaato dalla grande scossa dei dazi e dalle pessime relazioni con Washington. L'editoriale, inoltre, offre cinque motivi per cui "il cielo non può crollare": la Cina è un'economia di grandi dimensioni con forte resilienza alla pressione degli Usa, la dipendenza di Pechino dagli Stati Uniti si sta riducendo dato che l'export verso l'America è sceso dal 19,2% nel 2018 al 14,7% nel 2024, e Washington dipende con forza dall'import cinese, tra beni intermedi e strumentali, con quote oltre il 50% in alcuni settori, rendendo il disaccoppiamento impraticabile. In più, la Cina si è diversificata: le esportazioni verso l'Asean sono salite dal 12,8% al 16,4% e verso i Paesi della Belt and Road dal 38,7% al 47,8%. 

Trump: Cina ha fatto saltare accordo su Tiktok per i dazi

"Avevamo un accordo, più o meno per TikTok, non un accordo, ma molto vicino, e poi la Cina ha cambiato l'accordo a causa dei dazi. Se avessi ridotto un po' i dazi, avrebbero approvato quell'accordo in 15 minuti, il che dimostra il potere dei dazi, giusto?": lo ha detto Donald Trump ai reporter a bordo dell'Air Force One. 

Petrolio a Ny sotto 60 dollari, prima volta da aprile '21

Alla vigilia della riapertura dei mercati il petrolio a New York scende sotto i 60 dollari, per la prima volta dall'aprile 2021: 59,97%, con un tonfo del 3,26%. 

Taiwan esclude controdazi, stop barriere commerciali a Usa

Taiwan non cercherà tariffe di ritorsione contro i dazi al 32% di Donald Trump e si impegnerà per rimuovere le barriere commerciali con gli Usa. In un messaggio video, il presidente William Lai ha elencato cinque misure, tra cui l'istituzione di un team per i negoziati e l'acquisto di più beni americani per ridurre lo squilibrio commerciale, nel mezzo dei timori dell'opinione pubblica sulle potenziali ricadute economiche della stretta di Washington. Lai ha riconosciuto il "significativo impatto" della mossa del tycoon sull'economia, ma ha esortato a non farsi prendere dal panico in base ai "solidi fondamentali economici" di Taiwan.

Premier Giappone. andrò quanto prima negli Usa

Il premier giapponese Shigeru Ishiba si recherà quanto prima negli Stati Uniti per discutere la delicata questione dei dazi imposti dal presidente americano Donald Trump, nel tentativo di attenuare il contraccolpo all'economia del Paese del Sol Levante, pesantemente orientata all'esportazione. "Dobbiamo sottolineare chiaramente che il Giappone non sta facendo nulla di ingiusto", ha detto Ishiba durante una sessione parlamentare, definendo "estremamente spiacevole" l'imposizione delle tariffe del 24% da parte di Trump, in particolare sul comparto auto, un settore chiave per la nazione.

La Borsa di Hong Kong in picchiata, apre a -9,28%

La Borsa di Hong Kong crolla in avvio di seduta: l'indice Hang Seng perde quasi un decimo del suo valore, cedendo 2.119,76 punti (-9,28%), a quota 20.730,05. Hsbc, nel dettaglio, segna un tonfo del 15,85%, mentre i colossi hi-tech cinesi Alibaba e Tencent perdono nelle prime battute, rispettivamente, il 9,72% e il 7,43%. 

Borsa: Shanghai apre a -4,46%, Shenzhen a -6,04%

Crollano in avvio le Borse cinesi sulle incertezze dei dazi di Donald Trump: l'indice Composite cede il 4,46%, a 3.193,10 punti, mentre quello di Shenzhen perde il 6,04%, a quota 1.872,10.

Tonfo per la Borsa di Singapore in avvio, a -8,58%

La Borsa di Singapore si allinea al tracollo dei listini asiatici, sui timori dei dazi voluti da Donald Trump: l'indice Straits Times brucia in avvio 328,20 punti, ovvero l'8,58%, crollando a 3.497,66 punti. 

Trump: se i leader vogliono parlare sui dazi sono aperto

Donald Trump ha detto che non vuole far crollare i mercati di proposito. "No, non è così, ma voglio risolvere il deficit che abbiamo con la Cina, l'Unione Europea e altre nazioni, e dovranno farlo. E se vogliono parlarne, sono aperto a parlare. Ma altrimenti, perché dovrei voler parlare?", ha dichiarato il presideten americano a bordo dell'Air Force One. 

A picco la Borsa di Taiwan, perde quasi il 10%

La Borsa di Taiwan perde oggi il 9,8% in apertura. 

La Borsa di Seul apre a -4,77%, Sydney perde oltre il 5%

L'indice Kospi della Borsa sudcoreana di Seul è sceso oggi in apertura del 4,77%, mentre l'S&P/ASX 200 della piazza d'affari australiana di Sydney è crollato del 5,83%. 

Crollo della Borsa di Tokyo, perde oltre il 7%

Crollo stamattina della Borsa di Tokyo, che in apertura perde oltre il 7%.

Trump minimizza crollo borse: dazi sono 'cura necessaria'

Il presidente americano Donald Trump minimizza il panico sui mercati azionari causato dai nuovi dazi, paragonandoli a "una cura" destinata a curare i mali dell'economia americana. "A volte è necessario assumere farmaci per curarsi", ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'aereo presidenziale Air Force One.

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